La dieta bilanciata in età pediatrica, per prevenzione di patologie
Counseling fisiologico russo
1. IL COUNSELING IN CARDIOLOGIA FETALE
Lo sviluppo rapido della tecnologia non sempre si accompagna ad un'altrettanto approfondita preparazione
del personale medico sulla gestione del counseling con il paziente. Questo aspetto è ancora più importante
in cardiologia fetale, quando si deve comunicare con i genitori di un bambino che non è ancora nato. Il
"Counseling" è una professione d’aiuto che, attraverso la relazione tra professionista e cliente (individuo,
famiglia o gruppo), mira a facilitare processi di cambiamento ed a migliorare la qualità di vita, valorizzando
sia le risorse sia le relazioni con l’ambiente circostante.
IL COUNSELING "FISIOLOGICO"
Dall'inizio della nostra esperienza nel campo della diagnosi pre-natale ci siamo resi conto di quanto possa
essere difficile comunicare con i genitori anche quando l'esame non fa porre alcun sospetto di cardiopatia
fetale. In particolare, anche affermare che non si osservano anomalie cardiache ma che l'esame non può
escludere alcune cardiopatie (ad esempio: non si può precedere che il dotto di Botallo ed il forame ovale si
chiuderanno dopo la nascita; così come non si può escludere con certezza un'eventuale coartazione
aortica) genera ansia nella coppia. A tal proposito, alcuni anni fa facemmo uno studio sui livelli di ansia
dopo un'ecocardiografia fetale, ed emerse che l'ansia dopo una "risposta non patologica" era alta.
Al contrario, alcune volte si pone il sospetto di cardiopatia, come la coartazione aortica, ma data l'elevata
frequenza di falsi positivi, si informano i genitori sulla possibile assenza di anomalie, quindi, la coppia è
costretta a convivere con il dubbio fino alla fine della gravidanza.
Alcuni anni fa, in letteratura emerse il sospetto che piccoli accumuli lipidici a carico delle valvole
atrioventricolari (cosiddette golf-balls) poteva essere predittore di anomalia genetica. Nonostante tale dato
sia stato ampiamente smentito, ancora oggi la presenza di golf-balls è considerata un'indicazione
all'ecocardiografia fetale. Anche tale dato è stato oggetto del nostro studio condotto alcuni anni fa.
Dopo anni di esperienza possiamo affermare che comunicare con i genitori è un percorso complesso ed
affascinante. A seconda della personalità del nostro interlocutore il tipo di comunicazione deve variare.
La prognosi è un evento comunicativo e non semplicemente informativo…accompagnare il paziente nelle
scelte difficili senza prevaricarlo è un aspetto della professione medica importante quanto la competenza
diagnostica e terapeutica.
Il linguaggio non verbale (la prosodia) è parte importante della relazione medico-paziente, in questo caso
genitori in attesa di un bambino. La comunicazione significativa passa infatti principalmente attraverso le
emozioni. L’espressione delle emozioni è in gran parte non verbale. La prosodia cioè il volume, il tono della
voce, l’enfasi sono meno controllabili del linguaggio verbale vero e proprio.
Imparare a riconoscere le proprie emozioni è indispensabile per evitare di ignorare o minimizzare le
emozioni dei genitori. E’ indispensabile anche evitare il rischio opposto: trovarsi coinvolti nelle emozioni dei
genitori perdendo lucidità ed efficacia. In tal senso riteniamo che nel percorso di formazione di “abilità” in
Ecocardiografia fetale non si spossa oggi più prescindere dalla formazione anche del counseling sanitario.