SlideShare une entreprise Scribd logo
1  sur  20
Nel
1300
La crisi del Trecento da
cosa è stata provocata?
Guida power point:
In queste slides vedremo quali sono i problemi
che causano la crisi del Trecento e quale era la
situazione politica in quel periodo.
L’Italia dopo Federico II
Nel Regno di Sicilia nel 1258 si impone come sovrano Manfredi, uno dei figli di
Federico 2° che cerca di proseguire la strategia abbozzata dal padre nell’Italia
centro-settentrionale.
Nel farlo può avvalersi dei contrasti all’interno delle stesse città cioè dei
conflitti interni ai comuni.
Dall’inizio del XIII secolo, le parti in conflitto si dividono tra sostenitori delle
ragioni degli Hohenstaufen e sostenitori delle ragioni dei Welfen:
1. I primi prendono il nome di ghibellini, cioè quei gruppi politici che
sostengono le ragioni dell’impero, così come le ha delineate Federico 2° e
come Manfredi cerca di riaffermarle.
2. Gli altri si chiamano guelfi, cioè quei gruppi che si fanno promotori
dell’autonomia dei comuni e della chiesa contro le pretese imperiali.
Manfredi cerca di sfruttare i conflitti tra i comuni italiani, alleandosi ai gruppi
ghibellini, con i quali cerca di imporre la sua autorità. Insieme ai ghibellini
Manfredi distrugge le truppe di Firenze, città dominata dai guelfi, nella
battaglia di Montaperti del 1260.
Carlo D’Angiò contro Manfredi
In effetti questo potrebbe essere l’inizio di una strategia
vincente, ma anche estremamente pericolosa per lo Stato
della Chiesa. A scongiurare questo pericolo provvede
l’intervento del pontefice Clemente IV che scomunica
Manfredi e proclama re di Sicilia Carlo d’Angiò fratello del
re di Francia. Egli allestisce un esercito col quale attacca il
Regno di Sicilia; le truppe di Manfredi vengono sconfitte a
Benevento nel 1266 e lui stesso muore.
Un estremo tentativo di reazione viene mosso da
Corradino, nipote di Manfredi, che però fallisce nella sua
impresa e viene sconfitto a Tagliacozzo, in Abruzzo, nel
1268.
Il Papato, da Bonifacio VIII al
trasferimento ad Avignone
Nel 1296 il re di Francia, Filippo IV, detto il Bello, per far fronte all’esigenza di
denaro decreta l’imposizione di tasse sugli ecclesiastici.
Il papa Bonifacio VIII protesta e nasce uno scontro. Il re di Francia convoca per
la prima volta gli Stati generali, una sorta di Parlamento composto dai
rappresentanti dei tre “ordini” ovvero il clero, la nobiltà e la borghesia. Questa
assemblea afferma che i poteri del sovrano, derivano direttamente da Dio,
senza la mediazione del Papa.
Bonifacio VIII riprende emanando la bolla “Unam Sanctam”, nella quale
sostiene la teoria opposta, ovvero che il Papa è l’unico capo della Chiesa ed è
superiore a qualunque altra autorità terrena.
La contesa si conclude con un atto di violenza: il 7 settembre 1303 un
rappresentante del re di Francia, Guglielmo di Nogaret, cattura Bonifacio VIII
nella sua residenza di Anagni: durante la cattura il Papa viene schiaffeggiato
da Sciarra Colonna. Bonifacio VIII non resiste all’affronto e muore un mese più
tardi.
Il periodo avignonese
Dopo la morte di Bonifacio VIII, il re di Francia riesce a
imporre l’elezione al pontificato di un francese,
Clemente V che nel 1309 decide di trasferire la sede
papale ad Avignone in Francia.
Fino al 1376 ad Avignone si succedono sette papi,
tutti francesi. Iniziò così un periodo di assenza del
papato da Roma: una fase che durò 70 anni, definita
cattività avignonese.
Problemi della crisi e che cosa
causano
Gli storici, a partire dall’Ottocento, sono concordi
nell’individuare un periodo di crisi nei secoli finali del
Medioevo. La prima metà del Trecento vide infatti un
susseguirsi continuo prima di carestie e poi di epidemie.
L’epidemia più grave fu la peste bubbonica.
Le carestie, a loro volta, determinarono un aumento dei
prezzi dei generi alimentari che mise in difficoltà i ceti più
deboli e tra questi i salariati dell’industria tessile, i quali
erano colpiti anche dal rallentamento della produzione,
provocato dalla crisi demografica e dalla conseguente
riduzione della domanda di prodotti tessili.
LA «morte nera»
Gli scontri, le guerre, le lotte al potere portano dal
1320 un peggioramento delle condizioni
climatiche, di conseguenza cattivi raccolti
alimentazione insufficiente.
Proprio su una popolazione spossata da tre
decenni di crisi e carestie si abbatte nel 1347 una
malattia epidemica quasi sconosciuta in Europa,
di una virulenza assolutamente inaudita LA PESTE
BUBBONICA.
La peste bubbonica
La peste bubbonica è una malattia che si manifesta
con attacchi di febbre, conati di vomito, sete, diarrea,
macchie sulla pelle e con un ingrossamento delle
ghiandole linfatiche dell’inguine e delle ascelle, che
provoca i «bubboni» da cui la malattia prende il
nome. Questa dalla Cina raggiunse l’Italia (tramite
topi e pulci che si spostavano con le carovane dei
mercanti) e da qui dilagò in Europa fino ai paesi
scandinavi.
Che conseguenze provoca la
peste
Gli effetti demografici del diffondersi della malattia sono spaventosi.
Osservando l’insieme dell’Europa tra il 1347 e il 1350, si può stimare che
almeno un terzo della popolazione sia stato colpito dalla peste (da poco meno
di 90mln a 65mln le persone rimaste in vita). Inoltre causa l’abbandono di terre
coltivate, la concentrazione dei vari patrimoni in poche mani e infine la
riconversione produttiva (riadattamento dei prodotti coltivati).
Tra le reazioni collettive dovute a questa crisi, un ruolo importante rivestono i
rituali religiosi che in particolare vogliono esorcizzare la minaccia della peste,
che vanno a risentire del paesaggio economico sociale e la componente
antigiudaica.
La gente inoltre iniziava a fustigarsi fino a sanguinare, sono i flagellanti, che
credevano che facendosi del male fisico si sarebbero purificati. Questa
iniziativa si diffonde in tutto il Centro Europa e il rituale prevede che all’arrivo
in una località ci si rechi in una chiesa cantando inni e flagellandosi; se nella
città visitata c’era una comunità ebraica, il rituale si si concludeva con una
selvaggia aggressione agli ebrei, considerati i veri responsabili della malattia.
Crisis
Cause
Epidemia di peste
bubbonica Cattivi raccolti
Peggioramento del
clima
Conseguenze
Pratiche
religiose
Ostilità
antigiudaica
Componenti
penitenziali
Risentimento
economico
sociale
Calo della
produzione
Abbandono di
terre coltivate
Riconversione
produttiva
Concentrazione
di patrimoni
Diminuzione
della
popolazione
Malthus
vs
Marx
Lo sviluppo storico in Malthus
Il dibattito sulla crisi del Trecento fu avviato nell’Ottocento.
Il punto di partenza è rappresentato dal Saggio sul principio di
popolazione, pubblicato nel 1798 dall’ inglese Thomas Robert
Malthus, il quale osservò che, mentre la crescita di popolazione
avviene in progressione geometrica (1, 2, 4, 8, 16…), quella dei
mezzi di sussistenza si muove in progressione aritmetica (1, 2,
3, 4…); la conseguenza, secondo l’autore, è che a un certo punto
si crea una sfasatura tra risorse e bocche da sfamare, che
arresta l’ulteriore aumento della popolazione e fa scattare
«freni repressivi» quali carestie, epidemie e guerre che,
provocando un’alta mortalità, ristabiliscono un equilibrio con le
risorse alimentari disponibili.
All’interno del Saggio sul principio di
popolazione
A parità delle altra condizioni, si può affermare che le nazioni
sono popolose a seconda della quantità di alimenti destinati
all’uomo da esse prodotta.
Il dottor Adam Smith osserva che qualora le patate
diventassero il cibo vegetale preferito dal popolo comune e
venisse impiegata per la loro coltivazione, il paese sarebbe in
grado di mantenere una popolazione molto più numerosa.
Secondo Malthus la felicità di un paese non dipende, in linea
generale, dalla sua povertà o dalla sua ricchezza, dalla sua
giovinezza o dalla sua vecchiaia, dal fatto di essere
densamente o scarsamente abitato, bensì dalla rapidità con cui
sta aumentando, dal grado in cui l’incremento annuo degli
alimenti si avvicina all’incremento annuo di una popolazione
non sottoposta a restrizione alcuna.
Se un paese non venisse mai conquistato da un popolo più
avanzato nella tecnica, ma fosse lasciato al suo naturale
progresso civile, non ci potrà mai essere un solo periodo del
quale si possa dire che la massa della popolazione è libera dalle
pene recatele direttamente o indirettamente dalla scarsità del
cibo.
La carestia sembra essere l’estrema e più terribile risorsa della
natura. Il potere di popolazione è tanto superiore al potere di
produrre sussistenza per l’uomo di cui è dotata la terra, che
inevitabilmente la morte prematura sorprende, in un modo o
nell’altro la razza umana. I vizi dell’umanità eseguono in maniera
attiva ed efficace il loro compito spopolatore. Essi costituiscono
le avanguardie del grande esercito della distruzione e spesso
hanno forza sufficiente per portare a termine da soli quest’opera
terribile. Ma quando fallissero in questa guerra di sterminio, le
stagioni malsane, le epidemie, la pestilenza e altri morbi
avanzano in spaventoso schieramento e spazzano via le loro
vittime a decine di migliaia.
Marx e la transizione dal feudalesimo
al capitalismo
La teoria di Malthus fu contestata in maniera decisa da Karl
Marx, il quale ne Il Capitale elaborò una teoria per spiegare il
passaggio dal feudalesimo al capitalismo.
Marx capovolse l’impostazione di Malthus, negando che i
fattori demografici potessero essere determinanti nello
sviluppo storico e considerandoli piuttosto come riflesso
delle strutture sociali. Secondo Marx il passaggio di
produzione da un modo all’altro avviene attraverso i conflitti
sociali che si generano al loro interno, determinandone il
crollo. In questa prospettiva la crisi del Tre-Quattrocento di
configura come l’inizio della crisi lenta, plurisecolare, del
modo di produzione feudale, al quale sarebbe subentrato il
sistema di produzione capitalistico.
All’interno de Il capitale
Occorre trasformare in capitale denaro e merce. Questa
trasformazione può avvenire soltanto a certe condizioni:
devono trovarsi due specie di possessori di merce
diversissime, da una parte proprietari di denaro e di
mezzi di produzione e di sussistenza, ai quali importa
valorizzare mediante l’acquisto di forza-lavoro altrui la
somma di valori posseduta; dall’altra parte operai liberi,
venditori della propria forza-lavoro e quindi venditori di
lavoro. Essi non fanno parte direttamente dei mezzi di
produzione come gli schiavi, né ad essi appartengono i
mezzi di produzione, anzi ne sono liberi.
Con questa polarizzazione del mercato delle merci si
hanno le condizioni fondamentali della produzione
capitalistica.
Il rapporto capitalistico ha come presupposto la separazione tra i
lavoratori e la proprietà delle condizioni di realizzazione del lavoro…
La struttura economica della società capitalistica è derivata dalla
struttura economica della società feudale. La dissoluzione di
questa ha liberato gli elementi di quella. L’operaio ha potuto
disporre della sua persona soltanto dopo aver smesso di essere
servo o infeudato ad un’altra persona. Per diventare libero
venditore di forza-lavoro ha inoltre dovuto sottrarsi al dominio delle
corporazioni, ai loro ordinamenti sugli apprendisti e sui garzoni e
all’impaccio delle loro prescrizioni per il lavoro. Così il movimento
storico che trasforma i produttori in operai salariati si presenta, da
un lato, come la loro liberazione dalla servitù e dalla coercizione
(repressione) corporativa; ma dall’altro lato questi neo-affrancati
diventano venditori di se stessi soltanto dopo essere stati spogliati
di tutti di tutti i loro mezzi di produzione e di tutte le garanzie per la
loro esistenza, offerte dalle antiche istituzioni feudali.
I capitalisti industriali, hanno dovuto per parte loro
non soltanto soppiantare i maestri artigiani delle
corporazioni, ma anche i signori feudali possessori
delle fonti di ricchezza.
Il punto di partenza dello sviluppo che genera tanto
l’operaio salariato quanto il capitalista è la servitù del
lavoratore. Da qui in poi inizio la trasformazione dello
sfruttamento feudale in sfruttamento capitalistico.
Marx dice che i primi inizi della produzione
capitalistica si incontrano sin dal XIV e XV secolo e in
alcune città del Mediterraneo, l’era capitalistica data
solo dal XVI secolo.
La crisi del 300

Contenu connexe

Tendances

La peste a Milano nel 1630
 La peste a Milano nel 1630 La peste a Milano nel 1630
La peste a Milano nel 1630Sabina Minuto
 
2012 seicento (1)
2012 seicento (1)2012 seicento (1)
2012 seicento (1)sara9996
 
La Germania nella storia europea
La Germania nella storia europea La Germania nella storia europea
La Germania nella storia europea Valeria Serraino
 
Questionari crisi e viaggio scienze umane
Questionari crisi e viaggio scienze umaneQuestionari crisi e viaggio scienze umane
Questionari crisi e viaggio scienze umaneistituto manzoni
 
2.1.1 le pandemie nella storia
2.1.1 le pandemie nella storia2.1.1 le pandemie nella storia
2.1.1 le pandemie nella storiaLOspedaleVaaScuola
 
Riassunto storia medievale
Riassunto storia medievaleRiassunto storia medievale
Riassunto storia medievaletuttoriassunti
 
La peste nera del 1347
La peste nera del 1347La peste nera del 1347
La peste nera del 1347Chiarab4
 
Riassunto storia moderna
Riassunto storia modernaRiassunto storia moderna
Riassunto storia modernatuttoriassunti
 
Il nemico islamico in Europa: si può andare oltre? - Ricostruzione dello scon...
Il nemico islamico in Europa: si può andare oltre? - Ricostruzione dello scon...Il nemico islamico in Europa: si può andare oltre? - Ricostruzione dello scon...
Il nemico islamico in Europa: si può andare oltre? - Ricostruzione dello scon...Elena Colli
 
Raimondo Villano - Conferenza internazionale Ishp La Sorbonne Parigi 2013 it
  Raimondo Villano - Conferenza internazionale Ishp La Sorbonne Parigi 2013 it  Raimondo Villano - Conferenza internazionale Ishp La Sorbonne Parigi 2013 it
Raimondo Villano - Conferenza internazionale Ishp La Sorbonne Parigi 2013 itRaimondo Villano
 

Tendances (18)

Epidemie
EpidemieEpidemie
Epidemie
 
La peste a Milano nel 1630
 La peste a Milano nel 1630 La peste a Milano nel 1630
La peste a Milano nel 1630
 
il seicento
il seicentoil seicento
il seicento
 
2012 seicento (1)
2012 seicento (1)2012 seicento (1)
2012 seicento (1)
 
STORIA MODERNA(1492-1848)
 STORIA MODERNA(1492-1848) STORIA MODERNA(1492-1848)
STORIA MODERNA(1492-1848)
 
2.2 la peste
2.2 la peste2.2 la peste
2.2 la peste
 
L'autunno del medioevo
L'autunno del medioevoL'autunno del medioevo
L'autunno del medioevo
 
La Germania nella storia europea
La Germania nella storia europea La Germania nella storia europea
La Germania nella storia europea
 
Draco il grande_fratello (1)
Draco il grande_fratello (1)Draco il grande_fratello (1)
Draco il grande_fratello (1)
 
Questionari crisi e viaggio scienze umane
Questionari crisi e viaggio scienze umaneQuestionari crisi e viaggio scienze umane
Questionari crisi e viaggio scienze umane
 
2.1.1 le pandemie nella storia
2.1.1 le pandemie nella storia2.1.1 le pandemie nella storia
2.1.1 le pandemie nella storia
 
Riassunto storia medievale
Riassunto storia medievaleRiassunto storia medievale
Riassunto storia medievale
 
La peste nera del 1347
La peste nera del 1347La peste nera del 1347
La peste nera del 1347
 
Riassunto storia moderna
Riassunto storia modernaRiassunto storia moderna
Riassunto storia moderna
 
La peste (pres. storia)
La peste (pres. storia)La peste (pres. storia)
La peste (pres. storia)
 
La crisi del trecento
La crisi del trecentoLa crisi del trecento
La crisi del trecento
 
Il nemico islamico in Europa: si può andare oltre? - Ricostruzione dello scon...
Il nemico islamico in Europa: si può andare oltre? - Ricostruzione dello scon...Il nemico islamico in Europa: si può andare oltre? - Ricostruzione dello scon...
Il nemico islamico in Europa: si può andare oltre? - Ricostruzione dello scon...
 
Raimondo Villano - Conferenza internazionale Ishp La Sorbonne Parigi 2013 it
  Raimondo Villano - Conferenza internazionale Ishp La Sorbonne Parigi 2013 it  Raimondo Villano - Conferenza internazionale Ishp La Sorbonne Parigi 2013 it
Raimondo Villano - Conferenza internazionale Ishp La Sorbonne Parigi 2013 it
 

Similaire à La crisi del 300

Medioevo 2media
Medioevo 2mediaMedioevo 2media
Medioevo 2mediafms
 
1 il secolo dell’illuminismo
1   il secolo dell’illuminismo1   il secolo dell’illuminismo
1 il secolo dell’illuminismogiovanni quartini
 
Costruzione del curricolo
Costruzione del curricoloCostruzione del curricolo
Costruzione del curricoloCentro Tangram
 
2.1 Endemie, epidemie, pandemie
2.1 Endemie, epidemie, pandemie2.1 Endemie, epidemie, pandemie
2.1 Endemie, epidemie, pandemieLOspedaleVaaScuola
 
Storia: Il Medioevo
Storia: Il MedioevoStoria: Il Medioevo
Storia: Il MedioevoVan Morrison
 
L'eta di calvino e filippo ii
L'eta di calvino e filippo iiL'eta di calvino e filippo ii
L'eta di calvino e filippo iigiovanni quartini
 
L'eta di calvino e filippo ii
L'eta di calvino e filippo iiL'eta di calvino e filippo ii
L'eta di calvino e filippo iigiovanni quartini
 
Contesto sociale-culturale del seicento
Contesto sociale-culturale del seicentoContesto sociale-culturale del seicento
Contesto sociale-culturale del seicentoSpaanIt
 
R. Villano - Profilassi e cura della peste in Italia nei sec. XIV-XVII
R. Villano - Profilassi e cura della peste in Italia nei sec. XIV-XVIIR. Villano - Profilassi e cura della peste in Italia nei sec. XIV-XVII
R. Villano - Profilassi e cura della peste in Italia nei sec. XIV-XVIIRaimondo Villano
 
Il primo novecento filippo risoldi
Il primo novecento filippo risoldiIl primo novecento filippo risoldi
Il primo novecento filippo risoldiIC De Filis
 
L'Europa dal 1870 agli inizi della Grande Guerra..ppt
L'Europa dal 1870 agli inizi della Grande Guerra..pptL'Europa dal 1870 agli inizi della Grande Guerra..ppt
L'Europa dal 1870 agli inizi della Grande Guerra..pptStefanoSerafini12
 
Caracciolo Francesco libri immigrazione banditismo mafia romanzi
Caracciolo Francesco libri   immigrazione banditismo mafia romanziCaracciolo Francesco libri   immigrazione banditismo mafia romanzi
Caracciolo Francesco libri immigrazione banditismo mafia romanzicaracciolofrancescolibri
 
L’economia nel cinquecento di venere
L’economia nel cinquecento di venereL’economia nel cinquecento di venere
L’economia nel cinquecento di venere3GL1314
 

Similaire à La crisi del 300 (20)

Crisi del XIV secolo
Crisi del XIV secoloCrisi del XIV secolo
Crisi del XIV secolo
 
L'autunno del medioevo
L'autunno del medioevoL'autunno del medioevo
L'autunno del medioevo
 
Medioevo 2media
Medioevo 2mediaMedioevo 2media
Medioevo 2media
 
il seicento
 il seicento il seicento
il seicento
 
1 il secolo dell’illuminismo
1   il secolo dell’illuminismo1   il secolo dell’illuminismo
1 il secolo dell’illuminismo
 
Costruzione del curricolo
Costruzione del curricoloCostruzione del curricolo
Costruzione del curricolo
 
2.1 Endemie, epidemie, pandemie
2.1 Endemie, epidemie, pandemie2.1 Endemie, epidemie, pandemie
2.1 Endemie, epidemie, pandemie
 
Storia: Il Medioevo
Storia: Il MedioevoStoria: Il Medioevo
Storia: Il Medioevo
 
L'eta di calvino e filippo ii
L'eta di calvino e filippo iiL'eta di calvino e filippo ii
L'eta di calvino e filippo ii
 
L'eta di calvino e filippo ii
L'eta di calvino e filippo iiL'eta di calvino e filippo ii
L'eta di calvino e filippo ii
 
Contesto sociale-culturale del seicento
Contesto sociale-culturale del seicentoContesto sociale-culturale del seicento
Contesto sociale-culturale del seicento
 
R. Villano - Profilassi e cura della peste in Italia nei sec. XIV-XVII
R. Villano - Profilassi e cura della peste in Italia nei sec. XIV-XVIIR. Villano - Profilassi e cura della peste in Italia nei sec. XIV-XVII
R. Villano - Profilassi e cura della peste in Italia nei sec. XIV-XVII
 
Rivoluzione francese carini
Rivoluzione francese cariniRivoluzione francese carini
Rivoluzione francese carini
 
Draco edizioni il grande_fratello
Draco edizioni il grande_fratelloDraco edizioni il grande_fratello
Draco edizioni il grande_fratello
 
Il primo novecento filippo risoldi
Il primo novecento filippo risoldiIl primo novecento filippo risoldi
Il primo novecento filippo risoldi
 
L'Europa dal 1870 agli inizi della Grande Guerra..ppt
L'Europa dal 1870 agli inizi della Grande Guerra..pptL'Europa dal 1870 agli inizi della Grande Guerra..ppt
L'Europa dal 1870 agli inizi della Grande Guerra..ppt
 
1870-grandeguerra.ppt
1870-grandeguerra.ppt1870-grandeguerra.ppt
1870-grandeguerra.ppt
 
Caracciolo Francesco libri immigrazione banditismo mafia romanzi
Caracciolo Francesco libri   immigrazione banditismo mafia romanziCaracciolo Francesco libri   immigrazione banditismo mafia romanzi
Caracciolo Francesco libri immigrazione banditismo mafia romanzi
 
Le crociate
Le crociateLe crociate
Le crociate
 
L’economia nel cinquecento di venere
L’economia nel cinquecento di venereL’economia nel cinquecento di venere
L’economia nel cinquecento di venere
 

Plus de martinaoro

Le cellule staminali
Le cellule staminaliLe cellule staminali
Le cellule staminalimartinaoro
 
La fibrosi cistica
La fibrosi cisticaLa fibrosi cistica
La fibrosi cisticamartinaoro
 
Lucius aurelius commodus antoninus
Lucius aurelius commodus antoninusLucius aurelius commodus antoninus
Lucius aurelius commodus antoninusmartinaoro
 
Leopardi e d'annunzio la donna in due icone della letteratura italiana
Leopardi e d'annunzio la donna in due icone della letteratura italianaLeopardi e d'annunzio la donna in due icone della letteratura italiana
Leopardi e d'annunzio la donna in due icone della letteratura italianamartinaoro
 
I diritti nello sport
I diritti nello sportI diritti nello sport
I diritti nello sportmartinaoro
 
Manifesto donna
Manifesto donnaManifesto donna
Manifesto donnamartinaoro
 
La raccolta differenziata
La raccolta differenziataLa raccolta differenziata
La raccolta differenziatamartinaoro
 
Le cellule staminali
Le cellule staminaliLe cellule staminali
Le cellule staminalimartinaoro
 
Vittoria colonna
Vittoria colonnaVittoria colonna
Vittoria colonnamartinaoro
 
Vittoria colonna
Vittoria colonnaVittoria colonna
Vittoria colonnamartinaoro
 

Plus de martinaoro (15)

Le cellule staminali
Le cellule staminaliLe cellule staminali
Le cellule staminali
 
La fibrosi cistica
La fibrosi cisticaLa fibrosi cistica
La fibrosi cistica
 
Il phishing
Il phishingIl phishing
Il phishing
 
Bahuaus
BahuausBahuaus
Bahuaus
 
Lucius aurelius commodus antoninus
Lucius aurelius commodus antoninusLucius aurelius commodus antoninus
Lucius aurelius commodus antoninus
 
Leopardi e d'annunzio la donna in due icone della letteratura italiana
Leopardi e d'annunzio la donna in due icone della letteratura italianaLeopardi e d'annunzio la donna in due icone della letteratura italiana
Leopardi e d'annunzio la donna in due icone della letteratura italiana
 
I diritti nello sport
I diritti nello sportI diritti nello sport
I diritti nello sport
 
Diritti arte
Diritti arteDiritti arte
Diritti arte
 
Manifesto donna
Manifesto donnaManifesto donna
Manifesto donna
 
I 5 sensi
I 5 sensiI 5 sensi
I 5 sensi
 
La raccolta differenziata
La raccolta differenziataLa raccolta differenziata
La raccolta differenziata
 
Le cellule staminali
Le cellule staminaliLe cellule staminali
Le cellule staminali
 
Vittoria colonna
Vittoria colonnaVittoria colonna
Vittoria colonna
 
Vittoria colonna
Vittoria colonnaVittoria colonna
Vittoria colonna
 
Martina oro
Martina oroMartina oro
Martina oro
 

Dernier

Scienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptx
Scienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptxScienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptx
Scienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptxlorenzodemidio01
 
Lorenzo D'Emidio_Francesco Petrarca.pptx
Lorenzo D'Emidio_Francesco Petrarca.pptxLorenzo D'Emidio_Francesco Petrarca.pptx
Lorenzo D'Emidio_Francesco Petrarca.pptxlorenzodemidio01
 
descrizioni della antica civiltà dei sumeri.pptx
descrizioni della antica civiltà dei sumeri.pptxdescrizioni della antica civiltà dei sumeri.pptx
descrizioni della antica civiltà dei sumeri.pptxtecongo2007
 
Oppressi_oppressori.pptx................
Oppressi_oppressori.pptx................Oppressi_oppressori.pptx................
Oppressi_oppressori.pptx................giorgiadeascaniis59
 
Scrittura seo e scrittura accessibile
Scrittura seo e scrittura accessibileScrittura seo e scrittura accessibile
Scrittura seo e scrittura accessibileNicola Rabbi
 
Lorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptx
Lorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptxLorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptx
Lorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptxlorenzodemidio01
 
Presentazioni Efficaci e lezioni di Educazione Civica
Presentazioni Efficaci e lezioni di Educazione CivicaPresentazioni Efficaci e lezioni di Educazione Civica
Presentazioni Efficaci e lezioni di Educazione CivicaSalvatore Cianciabella
 
Tosone Christian_Steve Jobsaaaaaaaa.pptx
Tosone Christian_Steve Jobsaaaaaaaa.pptxTosone Christian_Steve Jobsaaaaaaaa.pptx
Tosone Christian_Steve Jobsaaaaaaaa.pptxlorenzodemidio01
 
LE ALGHE.pptx ..........................
LE ALGHE.pptx ..........................LE ALGHE.pptx ..........................
LE ALGHE.pptx ..........................giorgiadeascaniis59
 
Lorenzo D'Emidio_Vita e opere di Aristotele.pptx
Lorenzo D'Emidio_Vita e opere di Aristotele.pptxLorenzo D'Emidio_Vita e opere di Aristotele.pptx
Lorenzo D'Emidio_Vita e opere di Aristotele.pptxlorenzodemidio01
 
discorso generale sulla fisica e le discipline.pptx
discorso generale sulla fisica e le discipline.pptxdiscorso generale sulla fisica e le discipline.pptx
discorso generale sulla fisica e le discipline.pptxtecongo2007
 
case passive_GiorgiaDeAscaniis.pptx.....
case passive_GiorgiaDeAscaniis.pptx.....case passive_GiorgiaDeAscaniis.pptx.....
case passive_GiorgiaDeAscaniis.pptx.....giorgiadeascaniis59
 
Nicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptx
Nicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptxNicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptx
Nicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptxlorenzodemidio01
 
Quadrilateri e isometrie studente di liceo
Quadrilateri e isometrie studente di liceoQuadrilateri e isometrie studente di liceo
Quadrilateri e isometrie studente di liceoyanmeng831
 
Aristotele, vita e opere e fisica...pptx
Aristotele, vita e opere e fisica...pptxAristotele, vita e opere e fisica...pptx
Aristotele, vita e opere e fisica...pptxtecongo2007
 
Descrizione Piccolo teorema di Talete.pptx
Descrizione Piccolo teorema di Talete.pptxDescrizione Piccolo teorema di Talete.pptx
Descrizione Piccolo teorema di Talete.pptxtecongo2007
 
Vuoi girare il mondo? educazione civica.
Vuoi girare il mondo? educazione civica.Vuoi girare il mondo? educazione civica.
Vuoi girare il mondo? educazione civica.camillaorlando17
 
Lorenzo D'Emidio_Vita di Cristoforo Colombo.pptx
Lorenzo D'Emidio_Vita di Cristoforo Colombo.pptxLorenzo D'Emidio_Vita di Cristoforo Colombo.pptx
Lorenzo D'Emidio_Vita di Cristoforo Colombo.pptxlorenzodemidio01
 

Dernier (18)

Scienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptx
Scienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptxScienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptx
Scienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptx
 
Lorenzo D'Emidio_Francesco Petrarca.pptx
Lorenzo D'Emidio_Francesco Petrarca.pptxLorenzo D'Emidio_Francesco Petrarca.pptx
Lorenzo D'Emidio_Francesco Petrarca.pptx
 
descrizioni della antica civiltà dei sumeri.pptx
descrizioni della antica civiltà dei sumeri.pptxdescrizioni della antica civiltà dei sumeri.pptx
descrizioni della antica civiltà dei sumeri.pptx
 
Oppressi_oppressori.pptx................
Oppressi_oppressori.pptx................Oppressi_oppressori.pptx................
Oppressi_oppressori.pptx................
 
Scrittura seo e scrittura accessibile
Scrittura seo e scrittura accessibileScrittura seo e scrittura accessibile
Scrittura seo e scrittura accessibile
 
Lorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptx
Lorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptxLorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptx
Lorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptx
 
Presentazioni Efficaci e lezioni di Educazione Civica
Presentazioni Efficaci e lezioni di Educazione CivicaPresentazioni Efficaci e lezioni di Educazione Civica
Presentazioni Efficaci e lezioni di Educazione Civica
 
Tosone Christian_Steve Jobsaaaaaaaa.pptx
Tosone Christian_Steve Jobsaaaaaaaa.pptxTosone Christian_Steve Jobsaaaaaaaa.pptx
Tosone Christian_Steve Jobsaaaaaaaa.pptx
 
LE ALGHE.pptx ..........................
LE ALGHE.pptx ..........................LE ALGHE.pptx ..........................
LE ALGHE.pptx ..........................
 
Lorenzo D'Emidio_Vita e opere di Aristotele.pptx
Lorenzo D'Emidio_Vita e opere di Aristotele.pptxLorenzo D'Emidio_Vita e opere di Aristotele.pptx
Lorenzo D'Emidio_Vita e opere di Aristotele.pptx
 
discorso generale sulla fisica e le discipline.pptx
discorso generale sulla fisica e le discipline.pptxdiscorso generale sulla fisica e le discipline.pptx
discorso generale sulla fisica e le discipline.pptx
 
case passive_GiorgiaDeAscaniis.pptx.....
case passive_GiorgiaDeAscaniis.pptx.....case passive_GiorgiaDeAscaniis.pptx.....
case passive_GiorgiaDeAscaniis.pptx.....
 
Nicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptx
Nicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptxNicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptx
Nicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptx
 
Quadrilateri e isometrie studente di liceo
Quadrilateri e isometrie studente di liceoQuadrilateri e isometrie studente di liceo
Quadrilateri e isometrie studente di liceo
 
Aristotele, vita e opere e fisica...pptx
Aristotele, vita e opere e fisica...pptxAristotele, vita e opere e fisica...pptx
Aristotele, vita e opere e fisica...pptx
 
Descrizione Piccolo teorema di Talete.pptx
Descrizione Piccolo teorema di Talete.pptxDescrizione Piccolo teorema di Talete.pptx
Descrizione Piccolo teorema di Talete.pptx
 
Vuoi girare il mondo? educazione civica.
Vuoi girare il mondo? educazione civica.Vuoi girare il mondo? educazione civica.
Vuoi girare il mondo? educazione civica.
 
Lorenzo D'Emidio_Vita di Cristoforo Colombo.pptx
Lorenzo D'Emidio_Vita di Cristoforo Colombo.pptxLorenzo D'Emidio_Vita di Cristoforo Colombo.pptx
Lorenzo D'Emidio_Vita di Cristoforo Colombo.pptx
 

La crisi del 300

  • 2. La crisi del Trecento da cosa è stata provocata? Guida power point: In queste slides vedremo quali sono i problemi che causano la crisi del Trecento e quale era la situazione politica in quel periodo.
  • 3. L’Italia dopo Federico II Nel Regno di Sicilia nel 1258 si impone come sovrano Manfredi, uno dei figli di Federico 2° che cerca di proseguire la strategia abbozzata dal padre nell’Italia centro-settentrionale. Nel farlo può avvalersi dei contrasti all’interno delle stesse città cioè dei conflitti interni ai comuni. Dall’inizio del XIII secolo, le parti in conflitto si dividono tra sostenitori delle ragioni degli Hohenstaufen e sostenitori delle ragioni dei Welfen: 1. I primi prendono il nome di ghibellini, cioè quei gruppi politici che sostengono le ragioni dell’impero, così come le ha delineate Federico 2° e come Manfredi cerca di riaffermarle. 2. Gli altri si chiamano guelfi, cioè quei gruppi che si fanno promotori dell’autonomia dei comuni e della chiesa contro le pretese imperiali. Manfredi cerca di sfruttare i conflitti tra i comuni italiani, alleandosi ai gruppi ghibellini, con i quali cerca di imporre la sua autorità. Insieme ai ghibellini Manfredi distrugge le truppe di Firenze, città dominata dai guelfi, nella battaglia di Montaperti del 1260.
  • 4. Carlo D’Angiò contro Manfredi In effetti questo potrebbe essere l’inizio di una strategia vincente, ma anche estremamente pericolosa per lo Stato della Chiesa. A scongiurare questo pericolo provvede l’intervento del pontefice Clemente IV che scomunica Manfredi e proclama re di Sicilia Carlo d’Angiò fratello del re di Francia. Egli allestisce un esercito col quale attacca il Regno di Sicilia; le truppe di Manfredi vengono sconfitte a Benevento nel 1266 e lui stesso muore. Un estremo tentativo di reazione viene mosso da Corradino, nipote di Manfredi, che però fallisce nella sua impresa e viene sconfitto a Tagliacozzo, in Abruzzo, nel 1268.
  • 5. Il Papato, da Bonifacio VIII al trasferimento ad Avignone Nel 1296 il re di Francia, Filippo IV, detto il Bello, per far fronte all’esigenza di denaro decreta l’imposizione di tasse sugli ecclesiastici. Il papa Bonifacio VIII protesta e nasce uno scontro. Il re di Francia convoca per la prima volta gli Stati generali, una sorta di Parlamento composto dai rappresentanti dei tre “ordini” ovvero il clero, la nobiltà e la borghesia. Questa assemblea afferma che i poteri del sovrano, derivano direttamente da Dio, senza la mediazione del Papa. Bonifacio VIII riprende emanando la bolla “Unam Sanctam”, nella quale sostiene la teoria opposta, ovvero che il Papa è l’unico capo della Chiesa ed è superiore a qualunque altra autorità terrena. La contesa si conclude con un atto di violenza: il 7 settembre 1303 un rappresentante del re di Francia, Guglielmo di Nogaret, cattura Bonifacio VIII nella sua residenza di Anagni: durante la cattura il Papa viene schiaffeggiato da Sciarra Colonna. Bonifacio VIII non resiste all’affronto e muore un mese più tardi.
  • 6. Il periodo avignonese Dopo la morte di Bonifacio VIII, il re di Francia riesce a imporre l’elezione al pontificato di un francese, Clemente V che nel 1309 decide di trasferire la sede papale ad Avignone in Francia. Fino al 1376 ad Avignone si succedono sette papi, tutti francesi. Iniziò così un periodo di assenza del papato da Roma: una fase che durò 70 anni, definita cattività avignonese.
  • 7. Problemi della crisi e che cosa causano Gli storici, a partire dall’Ottocento, sono concordi nell’individuare un periodo di crisi nei secoli finali del Medioevo. La prima metà del Trecento vide infatti un susseguirsi continuo prima di carestie e poi di epidemie. L’epidemia più grave fu la peste bubbonica. Le carestie, a loro volta, determinarono un aumento dei prezzi dei generi alimentari che mise in difficoltà i ceti più deboli e tra questi i salariati dell’industria tessile, i quali erano colpiti anche dal rallentamento della produzione, provocato dalla crisi demografica e dalla conseguente riduzione della domanda di prodotti tessili.
  • 8. LA «morte nera» Gli scontri, le guerre, le lotte al potere portano dal 1320 un peggioramento delle condizioni climatiche, di conseguenza cattivi raccolti alimentazione insufficiente. Proprio su una popolazione spossata da tre decenni di crisi e carestie si abbatte nel 1347 una malattia epidemica quasi sconosciuta in Europa, di una virulenza assolutamente inaudita LA PESTE BUBBONICA.
  • 9. La peste bubbonica La peste bubbonica è una malattia che si manifesta con attacchi di febbre, conati di vomito, sete, diarrea, macchie sulla pelle e con un ingrossamento delle ghiandole linfatiche dell’inguine e delle ascelle, che provoca i «bubboni» da cui la malattia prende il nome. Questa dalla Cina raggiunse l’Italia (tramite topi e pulci che si spostavano con le carovane dei mercanti) e da qui dilagò in Europa fino ai paesi scandinavi.
  • 10. Che conseguenze provoca la peste Gli effetti demografici del diffondersi della malattia sono spaventosi. Osservando l’insieme dell’Europa tra il 1347 e il 1350, si può stimare che almeno un terzo della popolazione sia stato colpito dalla peste (da poco meno di 90mln a 65mln le persone rimaste in vita). Inoltre causa l’abbandono di terre coltivate, la concentrazione dei vari patrimoni in poche mani e infine la riconversione produttiva (riadattamento dei prodotti coltivati). Tra le reazioni collettive dovute a questa crisi, un ruolo importante rivestono i rituali religiosi che in particolare vogliono esorcizzare la minaccia della peste, che vanno a risentire del paesaggio economico sociale e la componente antigiudaica. La gente inoltre iniziava a fustigarsi fino a sanguinare, sono i flagellanti, che credevano che facendosi del male fisico si sarebbero purificati. Questa iniziativa si diffonde in tutto il Centro Europa e il rituale prevede che all’arrivo in una località ci si rechi in una chiesa cantando inni e flagellandosi; se nella città visitata c’era una comunità ebraica, il rituale si si concludeva con una selvaggia aggressione agli ebrei, considerati i veri responsabili della malattia.
  • 11. Crisis Cause Epidemia di peste bubbonica Cattivi raccolti Peggioramento del clima Conseguenze Pratiche religiose Ostilità antigiudaica Componenti penitenziali Risentimento economico sociale Calo della produzione Abbandono di terre coltivate Riconversione produttiva Concentrazione di patrimoni Diminuzione della popolazione
  • 13. Lo sviluppo storico in Malthus Il dibattito sulla crisi del Trecento fu avviato nell’Ottocento. Il punto di partenza è rappresentato dal Saggio sul principio di popolazione, pubblicato nel 1798 dall’ inglese Thomas Robert Malthus, il quale osservò che, mentre la crescita di popolazione avviene in progressione geometrica (1, 2, 4, 8, 16…), quella dei mezzi di sussistenza si muove in progressione aritmetica (1, 2, 3, 4…); la conseguenza, secondo l’autore, è che a un certo punto si crea una sfasatura tra risorse e bocche da sfamare, che arresta l’ulteriore aumento della popolazione e fa scattare «freni repressivi» quali carestie, epidemie e guerre che, provocando un’alta mortalità, ristabiliscono un equilibrio con le risorse alimentari disponibili.
  • 14. All’interno del Saggio sul principio di popolazione A parità delle altra condizioni, si può affermare che le nazioni sono popolose a seconda della quantità di alimenti destinati all’uomo da esse prodotta. Il dottor Adam Smith osserva che qualora le patate diventassero il cibo vegetale preferito dal popolo comune e venisse impiegata per la loro coltivazione, il paese sarebbe in grado di mantenere una popolazione molto più numerosa. Secondo Malthus la felicità di un paese non dipende, in linea generale, dalla sua povertà o dalla sua ricchezza, dalla sua giovinezza o dalla sua vecchiaia, dal fatto di essere densamente o scarsamente abitato, bensì dalla rapidità con cui sta aumentando, dal grado in cui l’incremento annuo degli alimenti si avvicina all’incremento annuo di una popolazione non sottoposta a restrizione alcuna.
  • 15. Se un paese non venisse mai conquistato da un popolo più avanzato nella tecnica, ma fosse lasciato al suo naturale progresso civile, non ci potrà mai essere un solo periodo del quale si possa dire che la massa della popolazione è libera dalle pene recatele direttamente o indirettamente dalla scarsità del cibo. La carestia sembra essere l’estrema e più terribile risorsa della natura. Il potere di popolazione è tanto superiore al potere di produrre sussistenza per l’uomo di cui è dotata la terra, che inevitabilmente la morte prematura sorprende, in un modo o nell’altro la razza umana. I vizi dell’umanità eseguono in maniera attiva ed efficace il loro compito spopolatore. Essi costituiscono le avanguardie del grande esercito della distruzione e spesso hanno forza sufficiente per portare a termine da soli quest’opera terribile. Ma quando fallissero in questa guerra di sterminio, le stagioni malsane, le epidemie, la pestilenza e altri morbi avanzano in spaventoso schieramento e spazzano via le loro vittime a decine di migliaia.
  • 16. Marx e la transizione dal feudalesimo al capitalismo La teoria di Malthus fu contestata in maniera decisa da Karl Marx, il quale ne Il Capitale elaborò una teoria per spiegare il passaggio dal feudalesimo al capitalismo. Marx capovolse l’impostazione di Malthus, negando che i fattori demografici potessero essere determinanti nello sviluppo storico e considerandoli piuttosto come riflesso delle strutture sociali. Secondo Marx il passaggio di produzione da un modo all’altro avviene attraverso i conflitti sociali che si generano al loro interno, determinandone il crollo. In questa prospettiva la crisi del Tre-Quattrocento di configura come l’inizio della crisi lenta, plurisecolare, del modo di produzione feudale, al quale sarebbe subentrato il sistema di produzione capitalistico.
  • 17. All’interno de Il capitale Occorre trasformare in capitale denaro e merce. Questa trasformazione può avvenire soltanto a certe condizioni: devono trovarsi due specie di possessori di merce diversissime, da una parte proprietari di denaro e di mezzi di produzione e di sussistenza, ai quali importa valorizzare mediante l’acquisto di forza-lavoro altrui la somma di valori posseduta; dall’altra parte operai liberi, venditori della propria forza-lavoro e quindi venditori di lavoro. Essi non fanno parte direttamente dei mezzi di produzione come gli schiavi, né ad essi appartengono i mezzi di produzione, anzi ne sono liberi. Con questa polarizzazione del mercato delle merci si hanno le condizioni fondamentali della produzione capitalistica.
  • 18. Il rapporto capitalistico ha come presupposto la separazione tra i lavoratori e la proprietà delle condizioni di realizzazione del lavoro… La struttura economica della società capitalistica è derivata dalla struttura economica della società feudale. La dissoluzione di questa ha liberato gli elementi di quella. L’operaio ha potuto disporre della sua persona soltanto dopo aver smesso di essere servo o infeudato ad un’altra persona. Per diventare libero venditore di forza-lavoro ha inoltre dovuto sottrarsi al dominio delle corporazioni, ai loro ordinamenti sugli apprendisti e sui garzoni e all’impaccio delle loro prescrizioni per il lavoro. Così il movimento storico che trasforma i produttori in operai salariati si presenta, da un lato, come la loro liberazione dalla servitù e dalla coercizione (repressione) corporativa; ma dall’altro lato questi neo-affrancati diventano venditori di se stessi soltanto dopo essere stati spogliati di tutti di tutti i loro mezzi di produzione e di tutte le garanzie per la loro esistenza, offerte dalle antiche istituzioni feudali.
  • 19. I capitalisti industriali, hanno dovuto per parte loro non soltanto soppiantare i maestri artigiani delle corporazioni, ma anche i signori feudali possessori delle fonti di ricchezza. Il punto di partenza dello sviluppo che genera tanto l’operaio salariato quanto il capitalista è la servitù del lavoratore. Da qui in poi inizio la trasformazione dello sfruttamento feudale in sfruttamento capitalistico. Marx dice che i primi inizi della produzione capitalistica si incontrano sin dal XIV e XV secolo e in alcune città del Mediterraneo, l’era capitalistica data solo dal XVI secolo.