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CORSO “Ma c'e' solo facebook? il web tra contenuti e usi sociali”




   1. L'ipertesto e il web
                    Prof. Matteo Asti
L'ipertesto: il testo policentrico e reticolare
                    L'ipertesto è un testo composto di blocchi di testo e
                    da collegamenti elettronici tra questi blocchi e
                    collega informazioni verbali e non verbali.

                    L'ipertesto è una testualità aperta e perpetuamente
                    incompiuta che richiede tattiche di lettura (le
                    strategie istituzionali come spesso accade sono
                    presto abbandonate).

                    Reticolarità contestuale (l'affiche pubblicitaria nelle
                    città o la pagina di un giornale)
                    Reticolarità intertestuale (le mostre che prevedono
                    oggetti diversi tra loro, le enciclopedie)

                    Il modello oggi più diffuso di ipertesto è quello dei
                    siti internet. In precedenza c'erano le prime pagine
                    dei giornali, I libri a scelta, I videogiochi e gli
                    ipertesti offline.
Una storia in breve: da Turing al web
                Anni '30 – Alan Turing nei suoi studi di logica
                inventa una macchina astratta in grado di svolgere
                qualunque compito per dimostrare l'indecibilità
                della logica (digitale); Vanner Bush crea
                l'Analizzatore differenziato basato su un modello
                analogico.

                Anni '40 – John Von Neumann sostiene un modello
                di macchina in cui tutto si riduce a operazioni
                elementari (trattabilità vs decidibilità)

                1945 – Vannevar Bush propone il memex, una
                macchina basata su collegamenti organici tra testi
                differenti

                1960 – Ted Nelson lavora al progetto Xanadu un
                sistema di archiviazione che consente collegamenti
                molteplici tra ipertesti

                Anni '80 – fiction interattiva (libri, videogiochi)
La lettura dell'ipertesto




La lettura non è lineare. E’ un’esplorazione, simile
a quella che si compie guardando la prima pagina di
un giornale, ma ancor meno strutturata.
Leggere e Scrivere


                                                          VANTAGGI
             SVANTAGGI
                                           - Il web è lo strumento più flessibile e
- L’80% dei lettori scorre rapidamente
                                           più ampio per il contenimento di testi.
la pagina, senza leggere parola per
parola come farebbe con un libro.
                                           - Struttura ipertestuale
- Mediamente leggere sullo schermo
                                           - Flessibilità grafica
richiede il 25% in più di tempo rispetto
alla lettura sulla carta.
                                           - Costi e diffusione
Leggere e Scrivere



      Il primo passo è pensare al sito come un luogo da
      percorrere insieme al lettore. Proporgli un
      itinerario ma fornirgli anche al possibilità di
      vagabondare a piacimento.

      L’ipertesto è un castello pieno di stanze che non
      vanno viste tutte o tutte insieme. Un labirinto in
      cui deve essere piacevole passeggiare senza che il
      lettore però perda mai il filo.
La nascita di internet
        1958 - nel corso della guerra fredda gli Usa creano
        l'Arpa (Advanced Research Projects Agency) per
        trovare una soluzione alle problematiche legate alla
        sicurezza e disponibilità di una rete di
        telecomunicazioni.

        1968 - Joseph Lickider (ex direttore dell'Arpa) e
        Robert Taylor (direttore Ipto - Information
        Processing Techniques Office dell'Arpa) scrivono
        un articolo in cui ipotizzano un nuovo modello di
        informatica basato su un dispositivo in grado di
        permettere interazione oltre che trasferire
        informazioni. E' un modello user centered in cui
        l'enfasi è sulla persona e non sulla macchina, per
        poter gestore sia le informazioni (informatici) e I
        loro processi d'uso (umanisti).
La nascita di internet
        29 ottobre 1969 - Robert Taylor grazie ad un
        finanziamento del 1966 dell'Arpa mette in
        collegamento I primi due nodi a cui presto si
        uniscono altri centri. Si tratta di centri di ricerca
        universitari e l'obiettivo è poter scambiare
        informazioni in breve tempo senza doversi spostare
        fisicamente o dover cambiare terminale. Il sistema
        è quello “a pacchetto” secondo la logica del packet-
        swiching.

        La rete si estende rapidamente negli Usa: I nodi
        diventano 15 nel '71 e oltre 50 nel '72. E'
        comunque un prototipo e non assomiglia a Internet
        che nascerà alcuni anni dopo. La rete è stata
        concepita per la commutazione di pacchetto ma
        adotta la più semplice commutazione di circuito.
        Inoltre, il protocollo centrale di Internet, il
        TCP/IP non è ancora stato inventato.
La nascita di internet
        29 ottobre 1969 - A differenza del sistema
        tradizionale (telefonata) una rete a commutazione
        di pacchetto è caratterizzata, anziché da centrali di
        commutazione, da calcolatori collegati fra loro da
        linee del tipo "punto-a-punto".
        In fase di trasmissione i dati numerici sono divisi in
        tanti pacchetti (es. msg da 100mila diviso in dieci
        pacchetti da diecimila bit ciascuno).
        I pacchetti saranno poi inviati al calcolatore più
        vicino e da questo al secondo, e così via. Per
        migliorare l'efficienza globale della rete, i pacchetti
        potranno seguire percorsi diversi.
        Lo scopo principale è la piena utilizzazione delle
        risorse trasmissive. Il modello è quello del cervello
        umano dove i neuroni e i loro collegamenti sono
        molteplici e sovrabbondanti.
La nascita di internet
        1973 - Vinton Cerf e Bob Kahn sviluppano un
        nuovo protocollo per la comunicazione di base tra
        gli host: il TCP/IP (Transmission Control
        Protocol/Internet Protocol).
        TCP/IP implementava in modo semplice ed
        efficiente le idee di trasmissione a pacchetti in una
        rete decentrata, ma soprattutto permetteva
        facilmente di integrare in un unico ambiente
        comunicativo reti e mezzi di comunicazione diversi.
        TCP/IP è un modello a quattro strati (fisico, rete
        (IP), trasporto (TCP) ed applicativo) ognuno dei
        quali traduce la parte di interfaccia di rete sino a
        quella di interfaccia con l'utente.
        L'originario sistema telematico progettato da
        Taylor si va trasformando in una inter-rete.
La nascita di internet



        1982 - Arpanet viene suddivisa in due parti: la
        prima parte, chiamata Milnet, viene dedicata alle
        applicazioni militari; la seconda denominata
        Internet (con la "I" maiuscolo per distinguerla dalla
        sua tecnologia, che porterà lo stesso nome con la
        "i" minuscola) viene lasciata agli accademici e alle
        altre applicazioni civili.
La nascita del web
      6 agosto 1991 - l'informatico inglese Tim Berners-
      Lee pubblica il primo sito web. L'idea del World
      Wide Web era nata due anni prima, nel 1989,
      presso il Cern di Ginevra. Alla base c'era il progetto
      di elaborare un software per la condivisione di
      documentazione scientifica in formato elettronico
      indipendentemente dalla piattaforma informatica
      utilizzata, con il fine di migliorare la
      comunicazione, e quindi la cooperarazione, tra i
      ricercatori dell'istituto.

      A lato della creazione del software, iniziò anche la
      definizione di standard e protocolli per scambiare
      documenti su reti di calcolatori: il linguaggio Html
      (HyperText Markup Language) e il protocollo di
      rete Http (HyperText Transfer Protocol).
La nascita del web

      Questi standard e protocolli supportavano
      inizialmente la sola gestione di pagine Html
      statiche, vale a dire file ipertestuali -preparati
      precedentemente- visualizzabili e, soprattutto,
      navigabili utilizzando opportune applicazioni
      (browser web).

      30 aprile 1993 - il Cern decide di mettere il www a
       disposizione del pubblico rinunciando ad ogni
      diritto d'autore. La semplicità della tecnologia
      decretò un immediato successo: in pochi anni
      divenne la modalità più diffusa al mondo per inviare
      e ricevere dati su Internet.
La nascita del web
      HTML: non è un linguaggio di programmazione
      ma un linguaggio di markup che descrive le
      modalità di impaginazione, formattazione o
      visualizzazione grafica (layout) del contenuto,
      testuale e non, di una pagina web attraverso tag di
      formattazione.
      Un web browser scarica da uno o più web server il
      contenuto Html ed eventuali documenti collegati e
      li elabora, ossia ne interpreta il codice, al fine di
      generare la visualizzazione della pagina desiderata
      sullo schermo del computer.

      HTTP: è un protocollo di trasferimento
      dell'ipertesto. Funziona su un meccanismo
      richiesta/risposta (client/server): il client esegue
      una richiesta e il server restituisce la risposta.
      Nell'uso comune il client corrisponde al browser ed
      il server al sito web.
Come eravamo: l'archivio del web



             Il web si presenta ai suoi navigatori negli anni '90 in
             modo molto differente da oggi sia in termini di
             grafica che si usabilità.

             Nel sito web.archive.org si ha la possibilità di
             vedere come erano i vecchi siti a partire dal 1996
             fino ai giorni nostri.
Come eravamo: l'archivio del web (1999-2012)
Come eravamo: l'archivio del web (1996-2012)
Il web 1.0

      Il web 1.0 è internet sino al 2004-5 e sino a
  quando la partecipazione degli utenti resta una delle
  possibilità di interazione ma non di produzione,
  rielaborazione e ricerca dei materiali.

  Le sua caratteristiche sono:
  - Pagine statiche
  - Uso dei framesets.
  - Assenza del peso dell'utente nella ricerca nei
  motori
  - Guestbooks e forum
  - GIF buttons
Dal controllo alla libertà

                          Controllo e centralità del produttore



Media tradizionali


                                   Il web



                                                           Il social web



Partecipazione degli utenti alla creazione dei contenuti
Il web 2.0: definizioni

          "Web 2.0" refers to web development and web
        design that facilitates interactive information
        sharing, interoperability, user-centered design and
        collaboration on the World Wide Web.

        A Web 2.0 site allows its users to interact with
        other users or to change website content, in
        contrast to non-interactive websites where users
        are limited to the passive viewing of information
        that is provided to them.

        en.wikipedia.org/wiki/Web_2.0
Il web 2.0: definizioni



        “Come molti concetti importanti, il web 2.0
        non ha confini rigidi ma, piuttosto, un centro
        gravitazionale. Si può visualizzare il web 2.0 come
        un insieme di principi e di procedure che collegano
        un autentico sistema solare di siti che dimostrano
        questi principi, o parte di essi, a una distanza
        variabile da tale centro”

        Tim O’Reilly (2005)
Web 1.0 VS Web 2.0
Web 1.0 VS Web 2.0
Il termine web 2.0

        Il termine web 2.0 (coniato nel 1999) è associato a
      Tim O'Reilly che l'ha usato con grande successo
      nella O'Reilly Media Web 2.0 conference in 2004.
      La O’Reilly Media è una media                  company
      americana fondata da Tim O'Reilly che pubblica
      libri, siti web e realizza conferenze su temi legati
      all’informatica (per ulteriori precisazioni si
      veda il sito http://www.oreilly.com).

      Sebbene il termine suggerisca la nascita di un nuovo
      web, non troviamo dei significativi cambiamenti
      tecnologici ma degli sviluppi nei software e nel
      ruolo dei consumatori del web.
Il termine web 2.0



        Dal 2004 questa definizione ottiene un sempre
      maggiore successo anche perchè nasconde un nuovo
      concetto per il web che diventa una piattaforma per
      dei software che si basano non più sui singoli
      computer ma sul web e in cui è l'attività degli
      utenti a generare contenuti e valore.
La partecipazione collettiva


           Un concetto fondante il Web 2.0 è quello di
           partecipazione collettiva. Una delle forme, anzi la
           forma base attraverso cui essa si concretizza, è
           l’hyperlinking, la continua e reciproca
           integrazione di informazione da parte degli utenti
            attraverso il web.

           Quando gli utenti aggiungono alla Rete nuovi
           concetti o nuovi siti, questi sono integrati alla
           struttura del web dagli altri utenti che ne
           scoprono il contenuto e creano link.
La partecipazione collettiva
           Come esemplificazione di questo principio,
           O’Reilly cita Yahoo! che nasce come una
           directory di link, cioè dall’aggregazione del
           lavoro svolto da migliaia e poi milioni di utenti del
           Web.

           Fondata nel 1995 da Jerry Yang e David Filo,
           fornisce una grande quantità di prodotti e di servizi:
            portale web, motore di ricerca, directory,
           servizio mail, news, posting.

           Nonostante Yahoo! abbia implementato e arricchito
           i servizi offerti e di conseguenza il proprio
           business, creando contenuti di vario tipo,
           tuttavia permane centrale, se si stima il suo
           valore, la componente del lavoro collettivo svolto
           dagli utenti.
La partecipazione collettiva
           Un altro esempio è ebay. Fondata il 6 settembre
           1995 da Pierre Omidyar, ebay è un sito di aste on-
           line come è possibile visionare dal documento di
           accordo utenti presente nella mappa del sito.

           eBay è una piattaforma (marketplace) che offre ai
           propri utenti la possibilità di vendere e comprare
           oggetti sia nuovi che usati, in qualsiasi momento, da
           qualunque postazione Internet e con diverse
           modalità, incluse le vendite a prezzo fisso e a
           prezzo dinamico, comunemente definite come
           "aste online".

           ebay cresce in modo organico rispondendo
           all’attività svolta dagli utenti. Il ruolo della
           società che lo gestisce è quello di mettere a
           disposizione un contesto in cui l’attività degli utenti
           possa aver luogo.
La partecipazione collettiva


           Anche Amazon, rispetto ad altri store online,
           fonda la propria filosofia aziendale sull’invito alla
           partecipazione da parte degli utenti e usa l’attività
           svolta da quest’ultimi per produrre risultati di
           ricerca migliori.

           Chi ha comprato questo libro ha comprato anche...
           Altri acquirenti suggeriscono...
La partecipazione collettiva
           Wikipedia è una enciclopedia multilingue
           collaborativa, online e gratuita, nata con il progetto
           omonimo intrapreso da Wikimedia Foundation,
           che è una organizzazione non a scopo di lucro
           statunitense. Etimologicamente Wikipedia significa
           cultura veloce, dal termine hawaiano wiki (veloce),
           con l'aggiunta del suffisso di origine greca -pedia
           (cultura).

           Wikipedia prese il via nel 2000 come progetto
           complementare di Nupedia, un progetto per la
           creazione di una enciclopedia libera online le cui
           voci erano scritte da esperti attraverso un processo
           formale di revisione. Wikipedia partì nel 2001.
La partecipazione collettiva
           Su Internet esistono o sono esistiti molti altri
           progetti di enciclopedie. Alcuni si basano sulle
           consuete politiche editoriali di proprietà
           intellettuale sulle voci. Siti web più informali
           servono come guide generali le cui voci sono scritte
           e controllate da persone comuni. Progetti come
           Wikipedia prevedono voci sviluppate da numerosi
           autori e in cui non esiste alcun processo formale di
           revisione e con un contenuto rilasciato sotto la
           licenza GNU Free Documentation License.

           Wikipedia possiede un insieme di linee guida volte
           ad identificare quali tipi di informazioni siano adatte
           ad esservi inserite. Ad esse si fa spesso riferimento
           nelle dispute per decidere se un particolare
           contenuto debba essere aggiunto, rivisto, trasferito
           ad un progetto affine oppure rimosso.
La folksonomy



    Un altro concetto fondante del web 2.o lo troviamo
    realizzato in siti molto famosi come del.icio.us e
    Flickr.

    Siti pionieri di un concetto che alcuni definiscono
    come folksonomy (in contrasto con la tassonomia).
    La differenza rispetto al passato è la diversa
    generazione dei metadati atti a descrivere i dati.
I metadata

  Il meta-dato è l'informazione che serve a descrivere
  altri dati. La funzione principale di un sistema di
  metadati è quella di consentire il raggiungimento
  dei seguenti obiettivi:

  •Ricerca
  •Localizzazione
  •Selezione
  •Interoperabilità semantica tra diversi settori
  •Gestione risorse con banche dati e cataloghi
  •Disponibilità del documento
La folksonomy


    Folks + taxonomy (Thomas Vander Wal 2004)

    Si tratta di una nuova forma di tassonomia popolare
    una cosiddetta etnoclassificazione.
    La classificazione avviene per parole chiave (tag) ed
    è priva di una struttura di partenza e di relazioni
    predefinite tra gli elementi.

    Non c'è più un'autorità che categorizza i contenuti
    della cultura ma sono gli utenti a svolgere tale
    azione riflettendo I propri modelli concettuali.
La folksonomy


    La folksonomy è uno stile di categorizzazione
    collaborativa dei siti che utilizza parole chiave
    liberamente scelte, che sono definite tag. Il tagging
    consente di ottenere, anziché rigide categorie, una
    associazione multipla e in sovrapposizione, la
    stessa usata dal cervello umano. Inoltre, la
    stessa infrastruttura del Web, includendo Linux
    e Apache, tiene in grande considerazione i
    metodi di peer-production promossi dalla cultura
    open source.
La folksonomy

    ESEMPI DI FOLKSONOMY

     Siti di Social bookmarking
     Siti di condivisione video
     YouTube
     Siti di condivisione immagini
     Siti di condivisione audio
     Siti di condivisione di materiali didattici
     Siti di aggregazione e condivisione notizie RSS
     Progetto di performing media per l'etichettatura
    sociale
     Motori di ricerca
Il “futuro”



  Come accade spesso per i concetti elaborati in
  Rete, benché non sia ancora presente una
  teorizzazione omogenea del Web 2.0, è già
  comparsa una nuova etichetta, Web 3.0, proposta
  in parte da chi non si è mai riconosciuto nella
  definizione di Web 2.0 e da chi vede il Web ormai
  giunto ad una ulteriore fase di evoluzione.
Il web semantico


     The Semantic Web is an evolving development of
     the World Wide Web in which the semantics of
     information and services on the web is defined,
     making it possible for the web to understand and
     satisfy the requests of people and machines to use
     the web content.
     It derives from World Wide Web Consortium
     director Sir Tim Berners-Lee's vision of the Web as
     a universal medium for data, information, and
     knowledge exchange.
Il web semantico



     Il Web semantico rappresenta la componente
     che maggiormente identifica il Web 3.0, inteso
     come estensione del World Wide Web, i cui
     contenuti possono essere espressi in una forma
     che può essere capita, interpretata e usata
     attraverso agenti di software, che permettono di
      trovare, scambiare e integrare le informazioni
     più facilmente.

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Il web tra contenuti e usi sociali 1. Ipertesto e web

  • 1. CORSO “Ma c'e' solo facebook? il web tra contenuti e usi sociali” 1. L'ipertesto e il web Prof. Matteo Asti
  • 2. L'ipertesto: il testo policentrico e reticolare L'ipertesto è un testo composto di blocchi di testo e da collegamenti elettronici tra questi blocchi e collega informazioni verbali e non verbali. L'ipertesto è una testualità aperta e perpetuamente incompiuta che richiede tattiche di lettura (le strategie istituzionali come spesso accade sono presto abbandonate). Reticolarità contestuale (l'affiche pubblicitaria nelle città o la pagina di un giornale) Reticolarità intertestuale (le mostre che prevedono oggetti diversi tra loro, le enciclopedie) Il modello oggi più diffuso di ipertesto è quello dei siti internet. In precedenza c'erano le prime pagine dei giornali, I libri a scelta, I videogiochi e gli ipertesti offline.
  • 3. Una storia in breve: da Turing al web Anni '30 – Alan Turing nei suoi studi di logica inventa una macchina astratta in grado di svolgere qualunque compito per dimostrare l'indecibilità della logica (digitale); Vanner Bush crea l'Analizzatore differenziato basato su un modello analogico. Anni '40 – John Von Neumann sostiene un modello di macchina in cui tutto si riduce a operazioni elementari (trattabilità vs decidibilità) 1945 – Vannevar Bush propone il memex, una macchina basata su collegamenti organici tra testi differenti 1960 – Ted Nelson lavora al progetto Xanadu un sistema di archiviazione che consente collegamenti molteplici tra ipertesti Anni '80 – fiction interattiva (libri, videogiochi)
  • 4. La lettura dell'ipertesto La lettura non è lineare. E’ un’esplorazione, simile a quella che si compie guardando la prima pagina di un giornale, ma ancor meno strutturata.
  • 5. Leggere e Scrivere VANTAGGI SVANTAGGI - Il web è lo strumento più flessibile e - L’80% dei lettori scorre rapidamente più ampio per il contenimento di testi. la pagina, senza leggere parola per parola come farebbe con un libro. - Struttura ipertestuale - Mediamente leggere sullo schermo - Flessibilità grafica richiede il 25% in più di tempo rispetto alla lettura sulla carta. - Costi e diffusione
  • 6. Leggere e Scrivere Il primo passo è pensare al sito come un luogo da percorrere insieme al lettore. Proporgli un itinerario ma fornirgli anche al possibilità di vagabondare a piacimento. L’ipertesto è un castello pieno di stanze che non vanno viste tutte o tutte insieme. Un labirinto in cui deve essere piacevole passeggiare senza che il lettore però perda mai il filo.
  • 7. La nascita di internet 1958 - nel corso della guerra fredda gli Usa creano l'Arpa (Advanced Research Projects Agency) per trovare una soluzione alle problematiche legate alla sicurezza e disponibilità di una rete di telecomunicazioni. 1968 - Joseph Lickider (ex direttore dell'Arpa) e Robert Taylor (direttore Ipto - Information Processing Techniques Office dell'Arpa) scrivono un articolo in cui ipotizzano un nuovo modello di informatica basato su un dispositivo in grado di permettere interazione oltre che trasferire informazioni. E' un modello user centered in cui l'enfasi è sulla persona e non sulla macchina, per poter gestore sia le informazioni (informatici) e I loro processi d'uso (umanisti).
  • 8. La nascita di internet 29 ottobre 1969 - Robert Taylor grazie ad un finanziamento del 1966 dell'Arpa mette in collegamento I primi due nodi a cui presto si uniscono altri centri. Si tratta di centri di ricerca universitari e l'obiettivo è poter scambiare informazioni in breve tempo senza doversi spostare fisicamente o dover cambiare terminale. Il sistema è quello “a pacchetto” secondo la logica del packet- swiching. La rete si estende rapidamente negli Usa: I nodi diventano 15 nel '71 e oltre 50 nel '72. E' comunque un prototipo e non assomiglia a Internet che nascerà alcuni anni dopo. La rete è stata concepita per la commutazione di pacchetto ma adotta la più semplice commutazione di circuito. Inoltre, il protocollo centrale di Internet, il TCP/IP non è ancora stato inventato.
  • 9. La nascita di internet 29 ottobre 1969 - A differenza del sistema tradizionale (telefonata) una rete a commutazione di pacchetto è caratterizzata, anziché da centrali di commutazione, da calcolatori collegati fra loro da linee del tipo "punto-a-punto". In fase di trasmissione i dati numerici sono divisi in tanti pacchetti (es. msg da 100mila diviso in dieci pacchetti da diecimila bit ciascuno). I pacchetti saranno poi inviati al calcolatore più vicino e da questo al secondo, e così via. Per migliorare l'efficienza globale della rete, i pacchetti potranno seguire percorsi diversi. Lo scopo principale è la piena utilizzazione delle risorse trasmissive. Il modello è quello del cervello umano dove i neuroni e i loro collegamenti sono molteplici e sovrabbondanti.
  • 10. La nascita di internet 1973 - Vinton Cerf e Bob Kahn sviluppano un nuovo protocollo per la comunicazione di base tra gli host: il TCP/IP (Transmission Control Protocol/Internet Protocol). TCP/IP implementava in modo semplice ed efficiente le idee di trasmissione a pacchetti in una rete decentrata, ma soprattutto permetteva facilmente di integrare in un unico ambiente comunicativo reti e mezzi di comunicazione diversi. TCP/IP è un modello a quattro strati (fisico, rete (IP), trasporto (TCP) ed applicativo) ognuno dei quali traduce la parte di interfaccia di rete sino a quella di interfaccia con l'utente. L'originario sistema telematico progettato da Taylor si va trasformando in una inter-rete.
  • 11. La nascita di internet 1982 - Arpanet viene suddivisa in due parti: la prima parte, chiamata Milnet, viene dedicata alle applicazioni militari; la seconda denominata Internet (con la "I" maiuscolo per distinguerla dalla sua tecnologia, che porterà lo stesso nome con la "i" minuscola) viene lasciata agli accademici e alle altre applicazioni civili.
  • 12. La nascita del web 6 agosto 1991 - l'informatico inglese Tim Berners- Lee pubblica il primo sito web. L'idea del World Wide Web era nata due anni prima, nel 1989, presso il Cern di Ginevra. Alla base c'era il progetto di elaborare un software per la condivisione di documentazione scientifica in formato elettronico indipendentemente dalla piattaforma informatica utilizzata, con il fine di migliorare la comunicazione, e quindi la cooperarazione, tra i ricercatori dell'istituto. A lato della creazione del software, iniziò anche la definizione di standard e protocolli per scambiare documenti su reti di calcolatori: il linguaggio Html (HyperText Markup Language) e il protocollo di rete Http (HyperText Transfer Protocol).
  • 13. La nascita del web Questi standard e protocolli supportavano inizialmente la sola gestione di pagine Html statiche, vale a dire file ipertestuali -preparati precedentemente- visualizzabili e, soprattutto, navigabili utilizzando opportune applicazioni (browser web). 30 aprile 1993 - il Cern decide di mettere il www a disposizione del pubblico rinunciando ad ogni diritto d'autore. La semplicità della tecnologia decretò un immediato successo: in pochi anni divenne la modalità più diffusa al mondo per inviare e ricevere dati su Internet.
  • 14. La nascita del web HTML: non è un linguaggio di programmazione ma un linguaggio di markup che descrive le modalità di impaginazione, formattazione o visualizzazione grafica (layout) del contenuto, testuale e non, di una pagina web attraverso tag di formattazione. Un web browser scarica da uno o più web server il contenuto Html ed eventuali documenti collegati e li elabora, ossia ne interpreta il codice, al fine di generare la visualizzazione della pagina desiderata sullo schermo del computer. HTTP: è un protocollo di trasferimento dell'ipertesto. Funziona su un meccanismo richiesta/risposta (client/server): il client esegue una richiesta e il server restituisce la risposta. Nell'uso comune il client corrisponde al browser ed il server al sito web.
  • 15. Come eravamo: l'archivio del web Il web si presenta ai suoi navigatori negli anni '90 in modo molto differente da oggi sia in termini di grafica che si usabilità. Nel sito web.archive.org si ha la possibilità di vedere come erano i vecchi siti a partire dal 1996 fino ai giorni nostri.
  • 16. Come eravamo: l'archivio del web (1999-2012)
  • 17. Come eravamo: l'archivio del web (1996-2012)
  • 18. Il web 1.0 Il web 1.0 è internet sino al 2004-5 e sino a quando la partecipazione degli utenti resta una delle possibilità di interazione ma non di produzione, rielaborazione e ricerca dei materiali. Le sua caratteristiche sono: - Pagine statiche - Uso dei framesets. - Assenza del peso dell'utente nella ricerca nei motori - Guestbooks e forum - GIF buttons
  • 19. Dal controllo alla libertà Controllo e centralità del produttore Media tradizionali Il web Il social web Partecipazione degli utenti alla creazione dei contenuti
  • 20. Il web 2.0: definizioni "Web 2.0" refers to web development and web design that facilitates interactive information sharing, interoperability, user-centered design and collaboration on the World Wide Web. A Web 2.0 site allows its users to interact with other users or to change website content, in contrast to non-interactive websites where users are limited to the passive viewing of information that is provided to them. en.wikipedia.org/wiki/Web_2.0
  • 21. Il web 2.0: definizioni “Come molti concetti importanti, il web 2.0 non ha confini rigidi ma, piuttosto, un centro gravitazionale. Si può visualizzare il web 2.0 come un insieme di principi e di procedure che collegano un autentico sistema solare di siti che dimostrano questi principi, o parte di essi, a una distanza variabile da tale centro” Tim O’Reilly (2005)
  • 22. Web 1.0 VS Web 2.0
  • 23. Web 1.0 VS Web 2.0
  • 24. Il termine web 2.0 Il termine web 2.0 (coniato nel 1999) è associato a Tim O'Reilly che l'ha usato con grande successo nella O'Reilly Media Web 2.0 conference in 2004. La O’Reilly Media è una media company americana fondata da Tim O'Reilly che pubblica libri, siti web e realizza conferenze su temi legati all’informatica (per ulteriori precisazioni si veda il sito http://www.oreilly.com). Sebbene il termine suggerisca la nascita di un nuovo web, non troviamo dei significativi cambiamenti tecnologici ma degli sviluppi nei software e nel ruolo dei consumatori del web.
  • 25. Il termine web 2.0 Dal 2004 questa definizione ottiene un sempre maggiore successo anche perchè nasconde un nuovo concetto per il web che diventa una piattaforma per dei software che si basano non più sui singoli computer ma sul web e in cui è l'attività degli utenti a generare contenuti e valore.
  • 26. La partecipazione collettiva Un concetto fondante il Web 2.0 è quello di partecipazione collettiva. Una delle forme, anzi la forma base attraverso cui essa si concretizza, è l’hyperlinking, la continua e reciproca integrazione di informazione da parte degli utenti attraverso il web. Quando gli utenti aggiungono alla Rete nuovi concetti o nuovi siti, questi sono integrati alla struttura del web dagli altri utenti che ne scoprono il contenuto e creano link.
  • 27. La partecipazione collettiva Come esemplificazione di questo principio, O’Reilly cita Yahoo! che nasce come una directory di link, cioè dall’aggregazione del lavoro svolto da migliaia e poi milioni di utenti del Web. Fondata nel 1995 da Jerry Yang e David Filo, fornisce una grande quantità di prodotti e di servizi: portale web, motore di ricerca, directory, servizio mail, news, posting. Nonostante Yahoo! abbia implementato e arricchito i servizi offerti e di conseguenza il proprio business, creando contenuti di vario tipo, tuttavia permane centrale, se si stima il suo valore, la componente del lavoro collettivo svolto dagli utenti.
  • 28. La partecipazione collettiva Un altro esempio è ebay. Fondata il 6 settembre 1995 da Pierre Omidyar, ebay è un sito di aste on- line come è possibile visionare dal documento di accordo utenti presente nella mappa del sito. eBay è una piattaforma (marketplace) che offre ai propri utenti la possibilità di vendere e comprare oggetti sia nuovi che usati, in qualsiasi momento, da qualunque postazione Internet e con diverse modalità, incluse le vendite a prezzo fisso e a prezzo dinamico, comunemente definite come "aste online". ebay cresce in modo organico rispondendo all’attività svolta dagli utenti. Il ruolo della società che lo gestisce è quello di mettere a disposizione un contesto in cui l’attività degli utenti possa aver luogo.
  • 29. La partecipazione collettiva Anche Amazon, rispetto ad altri store online, fonda la propria filosofia aziendale sull’invito alla partecipazione da parte degli utenti e usa l’attività svolta da quest’ultimi per produrre risultati di ricerca migliori. Chi ha comprato questo libro ha comprato anche... Altri acquirenti suggeriscono...
  • 30. La partecipazione collettiva Wikipedia è una enciclopedia multilingue collaborativa, online e gratuita, nata con il progetto omonimo intrapreso da Wikimedia Foundation, che è una organizzazione non a scopo di lucro statunitense. Etimologicamente Wikipedia significa cultura veloce, dal termine hawaiano wiki (veloce), con l'aggiunta del suffisso di origine greca -pedia (cultura). Wikipedia prese il via nel 2000 come progetto complementare di Nupedia, un progetto per la creazione di una enciclopedia libera online le cui voci erano scritte da esperti attraverso un processo formale di revisione. Wikipedia partì nel 2001.
  • 31. La partecipazione collettiva Su Internet esistono o sono esistiti molti altri progetti di enciclopedie. Alcuni si basano sulle consuete politiche editoriali di proprietà intellettuale sulle voci. Siti web più informali servono come guide generali le cui voci sono scritte e controllate da persone comuni. Progetti come Wikipedia prevedono voci sviluppate da numerosi autori e in cui non esiste alcun processo formale di revisione e con un contenuto rilasciato sotto la licenza GNU Free Documentation License. Wikipedia possiede un insieme di linee guida volte ad identificare quali tipi di informazioni siano adatte ad esservi inserite. Ad esse si fa spesso riferimento nelle dispute per decidere se un particolare contenuto debba essere aggiunto, rivisto, trasferito ad un progetto affine oppure rimosso.
  • 32. La folksonomy Un altro concetto fondante del web 2.o lo troviamo realizzato in siti molto famosi come del.icio.us e Flickr. Siti pionieri di un concetto che alcuni definiscono come folksonomy (in contrasto con la tassonomia). La differenza rispetto al passato è la diversa generazione dei metadati atti a descrivere i dati.
  • 33. I metadata Il meta-dato è l'informazione che serve a descrivere altri dati. La funzione principale di un sistema di metadati è quella di consentire il raggiungimento dei seguenti obiettivi: •Ricerca •Localizzazione •Selezione •Interoperabilità semantica tra diversi settori •Gestione risorse con banche dati e cataloghi •Disponibilità del documento
  • 34. La folksonomy Folks + taxonomy (Thomas Vander Wal 2004) Si tratta di una nuova forma di tassonomia popolare una cosiddetta etnoclassificazione. La classificazione avviene per parole chiave (tag) ed è priva di una struttura di partenza e di relazioni predefinite tra gli elementi. Non c'è più un'autorità che categorizza i contenuti della cultura ma sono gli utenti a svolgere tale azione riflettendo I propri modelli concettuali.
  • 35. La folksonomy La folksonomy è uno stile di categorizzazione collaborativa dei siti che utilizza parole chiave liberamente scelte, che sono definite tag. Il tagging consente di ottenere, anziché rigide categorie, una associazione multipla e in sovrapposizione, la stessa usata dal cervello umano. Inoltre, la stessa infrastruttura del Web, includendo Linux e Apache, tiene in grande considerazione i metodi di peer-production promossi dalla cultura open source.
  • 36. La folksonomy ESEMPI DI FOLKSONOMY Siti di Social bookmarking Siti di condivisione video YouTube Siti di condivisione immagini Siti di condivisione audio Siti di condivisione di materiali didattici Siti di aggregazione e condivisione notizie RSS Progetto di performing media per l'etichettatura sociale Motori di ricerca
  • 37. Il “futuro” Come accade spesso per i concetti elaborati in Rete, benché non sia ancora presente una teorizzazione omogenea del Web 2.0, è già comparsa una nuova etichetta, Web 3.0, proposta in parte da chi non si è mai riconosciuto nella definizione di Web 2.0 e da chi vede il Web ormai giunto ad una ulteriore fase di evoluzione.
  • 38. Il web semantico The Semantic Web is an evolving development of the World Wide Web in which the semantics of information and services on the web is defined, making it possible for the web to understand and satisfy the requests of people and machines to use the web content. It derives from World Wide Web Consortium director Sir Tim Berners-Lee's vision of the Web as a universal medium for data, information, and knowledge exchange.
  • 39. Il web semantico Il Web semantico rappresenta la componente che maggiormente identifica il Web 3.0, inteso come estensione del World Wide Web, i cui contenuti possono essere espressi in una forma che può essere capita, interpretata e usata attraverso agenti di software, che permettono di trovare, scambiare e integrare le informazioni più facilmente.