1. CORSO “Cos'è la TV? La TV fa male?”
5. La tv d'informazione
Prof. Matteo Asti
2. I generi dei prodotti culturali
I generi all’avvento dell’industria cultura passano
dall'essere categorie di classificazione a categorie
d’uso.
Chi produce, chi distribuisce, chi fruisce: i prodotti
culturali vengono costruiti secondo precise
categorie di genere e vengono distribuiti e
consumati sullo sfondo di quelle stesse categorie.
I generi non sono semplicemente un insieme di
norme o convenzioni nei testi, ma sono degli
orizzonti di aspettative condivisi anche dai pubblici
che fruiscono i prodotti culturali.
3. I generi in tv
Gli obiettivi possono essere ricondotti a tre
secondo la teoria della Bbc degli anni '30:
- INFORMARE
- INTRATTENERE
- EDUCARE
Ma se nella paleotv questa differenza era alla base di
generi differenti, nella neotv ogni programma può
avere contemporaneamente più di una funzione,
tenendone una prevalente.
4. I generi in tv
Telegiornale, Programmi di approfondimento
giornalistico, Infotainment (INFORMARE
INTRATTENERE)
Film per la TV, Miniserie televisiva, Serial,
Telefilm, Sceneggiato televisivo, Telenovela, Soap
opera, Cartoni animati (INTRATTENERE -
EDUCARE)
Varietà, contenitore, quiz (INTRATTENERE
EDUCARE)
Talk show (INTRATTENERE INFORMARE)
Reality show (INTRATTENERE EDUCARE)
Spot, televendita (VENDERE INTRATTENERE)
5. Il telegiornale
In Italia nasce il 10 settembre 1952.
Si basa su 3 modelli fondamentali: il giornale
radiofonico, il cinegiornale, i quotidiani.
La legge Mammì lo rende obbligatorio per tutte le
reti e dal 1991 nascono I tg delle reti Mediaset
(2000 Tg La7 e 2003 Sky News).
Il Tg è ancora il principale e più diffuso mezzo di
informazione per la popolazione italiana.
6. Il telegiornale
I telegiornali non sono tutti uguali: hanno differenti
strategie del discorso informativo.
Un tg può essere analizzato in base a:
- Gestione delle notizie
- Agenda
- Ritmo
- Atteggiamento del conduttore
- Profilo del pubblico
- Relazione con lo spettatore
- Scenografia
7. Il TG1, TG2, TG3
TG1: Solo lievi variazioni nel corso degli anni.
Studio chiuso e centralizzato. Gestione delle notizie
tradizionale. Forte asetticità nella conduzione.
Centralità delle hard news. Pubblico di anziani e
famiglie con membri adulti.
TG2: Veste grafica rinnovata di frequente.
Impaginazione di tipo tradizionale ma con elementi
informali. Conduzione più moderna. Centralità
delle hard news ma anche grande spazio a temi
sociali. Profilo spettatoriale adulto.
TG3: Gestione delle notizie di tipo tradizionale.
Centralità delle hard news e particolare attenzione
agli esteri e all'economia. Taglio interpretativo.
Pubblico maschile d'età matura e femminile adulto
con livelli economici e culturali medio-alti.
8. Il TG5, StudioAperto, TG4
TG5: tg generalista con impaginazione tradizionale.
Tono narrativo. Spazio avvolgente. Forte
predominanza delle notizie di cronaca. Il pubblico è
costituito da spettatori più giovani di quelli del Tg1
e dalla “classe media”.
Studio Aperto: Tg nettamente diviso tra cronaca
e spettacolo. Semplicità dell'organizzazione. Forte
predominanza delle notizie di cronaca. Lo
spettatore tipo è piuttosto giovane.
TG4: esplicitamente personalizzato. Impaginazione
tradizionale ma con notevoli eccezioni. Forte
presenza di collegamenti (telefonici). Equilibrio fra
hard e soft news. Profilo del pubblico: anziani e
famiglie di pensionati.
10. Il Tg di La7 al debutto di Mentana (estate 2010)
4-24 4,60%
25-44 7,59%
45-64 8,19%
Over 65 7,40%
NORD 9,52%
CENTRO 8,39%
SUD/ISOLE 2,52%
MEDIA INFERIORE 5,88%
MEDIA SUPERIORE 9,49%
LAUREATI 16,92%
MASCHI 7,65%
FEMMINE 7,11%
11. I contenuti dei TG
www.articolo21.org/11/categoria/osservatorio-tg.html
Ogni argine è rotto. I nostri Tg hanno oramai una quindicina di inviati in Libia, anche
se in gran parte sono arrivati ieri e si polemizza per i visti rilasciati dall’ambasciata
libica a Roma. I materiali non mancano e c’è gara tra chi propone più servizi e visuali
più originali. E’ il Tg 3 che probabilmente fornisce materiali più originali, riportando
numerose testimonianze dirette; la maglia nera è ancora una volta per Fede, che
esordisce con il discorso odierno di Gheddafi riportandone i passi centrali, col tono
asettico di un lancio di agenzia. Unico commento: “La situazione è complicata”. Se
l’informazione è in ripresa, la politica arranca e i commenti sulla Libia riportati nelle
interviste e dagli interventi di La Russa (Tg 3 e TG 5) e Romani (TG La 7) sono
lontani dalle prese di posizione delle leadership europee. Più elevato il tono
dell’intervista a Pisanu nel TG2. Ma questa non è una colpa da addossare ai TG. Nel
commento abbiamo sentito Francesco Peloso, de “Il Mondo di Annibale”, per fare un
bilancio di questa prima settimana di informazione sulla Libia,con i suoi pregi ed i suoi
limiti.
Passando ad altro, la politica con il Milleproroghe è presente su tutte le testate. Tg 1,
Tg 3 e TG La 7 riprendono lo scontro alla Camera tra Fini e Cicchitto.
TG 3, TG 1 e TG La 7 salutano il ritorno di Ferrara su Raiuno, subito dopo il TG di
prime time, nello spazio che fu de “Il Fatto” di Enzo Biagi. Dimenticavamo di dire che
per Studio Aperto doversi occupare di esteri – come inevitabilmente è accaduto per il
dramma libico – è proprio una forzatura. Così, stasera, di nuovo Sarah Scazzi e le
gemelline primo e secondo titolo. Il Tg di Italia 1 è tornato al suo “core business”.
L’infotainment è risultato compresso nei giorni scorsi anche nel Tg1, che però stasera
si riprende con due splendide proposte presenti nei titoli: lo sapevate che un terzo
delle separazioni è da addossare alla responsabilità dei suoceri? Ma non basta. Per
tacchi altissimi, “regola di seduzione”, attenzione a non superare i cinquemila passi,
pena qualche malessere fisico. Chissà chi avrà avuto la pazienza di contarli.
12. L'infotaitment
Infotainment significa letteralmente informazione-
spettacolo (oppure lo spettacolo dell'informazione).
È un neologismo di matrice anglosassone e di
ambito radio-televisivo nato dalla fusione delle
parole information (informazione) ed
entertainment (intrattenimento).
L'obiettivo è quello di aumentare l'adesione del
pubblico aumentandoil livello di intrattenimento
nel genere informativo e usando l'informazione
come contenuto di intrattenimento (cronaca e
gossip).
13. L'infotaitment
In Italia l'infotaitment è arrivato a partire da metà
anni '90. Oggi sono molti I programmi che vi
appartengono e spesso di successo:
- A gentile richiesta
- Kalispera
- Le amiche del sabato
- Pomeriggio sul 2
- Verissimo
14. L'infotaitment
L'infotainment ha innescato il curioso meccanismo
di personalizzazione del mestiere telegiornalistico:
la figura del semplice messaggero di notizie acquista
i tratti divistici dell'anchorman.
L'informazione giunge a milioni di telespettatori
attraverso la personalità, il modo di ragionare e
l'immagine di coloro che la presentano.
Di conseguenza numerosi giornalisti sono andati a
condurre trasmissioni prodotte dalle reti e non
dalle testate giornalistiche, svolgendo un sostanziale
lavoro di intrattenimento.
15. Pomeriggio sul 2
Il programma, nato dalle ceneri di trasmissioni
precedenti come “Italia allo specchio” o “L’italia sul
2″, accoglie quest’anno come novità Caterina
Balivo alla conduzione. Nella difficile fascia del
primo pomeriggio, in diretto scontro con le soap e i
tronisti di Canale5, la conduttrice napoletana e il
collega Milo Infante riescono a reggere l’attacco
auditel di Maria de Filippi conquistandosi talvolta
nelle curve anche il sorpasso sull’appuntamento di
Rai1 con Paola Perego.
Lo share più alto risulta essere fra il pubblico con
un’età superiore ai 64 anni nella percentuale del
16,22%. Più si abbassa l’età dei telespettatori e più
si abbassa lo share di Pomeriggio sul Due. Passando
agli share per aree geografiche, notiamo come i
valori siano più o meno uguali.
16. Pomeriggio sul 2
Share per target relativi alla puntata di martedì 25
gennaio 2011:
Fascia d’età 4-24: 2,50%
Fascia d’età 25-44: 6,98%
Fascia d’età 45-64: 11,91%
Fascia d’età Over 64 :16,22%
Classe AA 9,54%
Classe AB 16,71%
Nord 10,22%
Centro 12,52%
Sud/Isole 10,42%
Maschi 7,23%
Femmine 12,94%
Laureati 10,81%
Media Superiore 10,52%
Media Inferiore 11,79%