1. La partecipazione
Progettare assieme
per una
comunità conviviale
Seminario
Ho in mente forme <<cordiali>>
di convivenza, che non rinnegano Vignola, 15 ottobre 2012
la differenza né la reciproca
dipendenza di soggetti virtuosi – e
Pierpaola Pierucci
il loro non poter fare a meno gli
uni degli altri. Jurgen Habermas Mauro Serio
Antonietta Pizzichini
0532-1914353 fax: 0532-1860867 info@arkestudio.org http://www.arkestudio.org
3. Progettare nel sociale
Legge regionale n.115 del 2010
Norme per la definizione, riordino e
promozione delle procedure di consultazione
e partecipazione alla elaborazione delle
politiche regionali e locali
Art. 1 Lo sviluppo della DEMOCRAZIA
PARTECIPATIVA è coerente con gli
ideali fondativi della Repubblica,
promuove una maggiore ed effettiva
inclusione dei cittadini e delle loro
organizzazioni nei processi decisionali
di competenza delle istituzioni elettive,
rafforza la democrazia.
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4. Progettare nel sociale
Legge regionale n.115 del 2010
Valorizzare le migliori pratiche ed esperienze.
Creare coesione sociale gestendo la conflittualità
Individuare obiettivi e mezzi condivisi
Valorizzare le competenze diffuse
Promuovere un maggior impegno verso la comunità
Affermare l'importanza dell'autonomia di iniziativa dei cittadini, singoli o
associati per lo svolgimento di attività di interesse generale
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5. Progettare nel sociale
STAKEHOLDER
Art. 3 - Hanno diritto di
partecipare ai procedimenti
partecipativi di cui alla
presente legge tutte le
persone, le associazioni e
le imprese che siano
destinatari, singolarmente
o collettivamente, delle
scelte contenute in un atto
regionale o locale
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6. Progettare nel sociale
Processo partecipativo
Art. 10 - Per processo partecipativo si
intende un percorso di discussione
organizzata che viene avviato in
riferimento ad un progetto futuro[..], in
vista della sua elaborazione,
mettendo in comunicazione attori e
istituzioni, al fine di ottenere la
completa rappresentazione delle
posizioni, degli interessi o dei
bisogni sulla questione, nonché di
giungere ad una mediazione o
negoziazione, ricercando un
accordo delle parti coinvolte sulla
questione oggetto degli atti in
discussione.
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7. Progettare nel sociale
Sembra esistere in Italia un serio problema distributivo nelle
opportunità della partecipazione: chi è “socialmente centrale”
partecipa di più di chi è “socialmente marginale”. Considerando
che dalla partecipazione sociale transita una parte non banale di
acquisizione di competenze, capitale sociale e possibilità di
rivendicazione, una siffatta distribuzione delle opportunità di
partecipazione potrà rafforzare i forti e indebolire i deboli.
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8. Progettare nel sociale
Favorire - ostacolare
In molti modi possiamo favorire la partecipazione, come
in molti modi possiamo ostacolarla, anche
inconsapevolmente.
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9. Progettare nel sociale
Linguaggio
Il linguaggio utilizzato costituisce una
delle prime barriere alla partecipazione.
TECNICISTICO: politichese,
avvocatese, scientifichese, ecc.
BUROCRATICO: normativo con
terminologie specifiche
all'amministrazione
DOTTO FORBITO: definisce la distanza
tra chi parla e chi ascolta attraverso
citazioni e parole ricercate
AMBIGUO-METAFORICO: discorso
fatto per metafore, immagini, allusioni,
ammiccamenti (io e te sappiamo di cosa
parliamo)
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10. Progettare nel sociale
Primo intendersi, farsi capire
Se ci fosse un adolescente ad
ascoltarvi?
Cercate di avere la sua attenzione
(qualcosa che lo riguardi)
Cercate di conquistare la sua fiducia
(essere e apparire sinceri)
Cercate di esprimervi con
chiarezza (sintesi, semplicità,
completezza)
Cercate di appassionarlo (senza un
pizzico di emozione è difficile
partecipare)
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11. Progettare nel sociale
Comprendere il loro mondo
Conoscere e comprendere il
mondo dei vostri interlocutori è
essenziale per poter iniziare un
dialogo costruttivo con loro.
La cosa migliore è frequentarli,
affiancarli nelle loro attività.
Indispensabile è ascoltarli,
ascoltare le loro parole e le loro
idee, le loro preoccupazioni e le
loro ambizioni.
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12. Progettare nel sociale
Senza fretta
La fretta atrofizza la
partecipazione.
Per partecipare è
necessario prendersi il
tempo per ascoltare, per
pensare, per parlare.
Ed è necessario
concedere questo
tempo a tutti gli altri.
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13. Progettare nel sociale
Iniziare dall'inizio
Può apparire efficiente presentare una
proposta, un progetto già ampiamente
strutturato.
Questo abbrevia i tempi, semplifica
la discussione, indirizza gli
interventi, evita dispersioni,
frequentemente affossa la
partecipazione.
Il giusto punto di inizio è trovare il fine
comune (non l'obiettivo!) Il fine , la
“vision”, è un concetto ampio, in cui
tanti si possono riconoscere e quindi
voler partecipare. Vuol dire essere
INCLUSIVI
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14. Progettare nel sociale
Un inizio
Le persone fragili, che hanno
parzialmente perso la loro
autonomia, che sono anziane o
disabili, hanno bisogno del sostegno
di tutti noi.
Per questo chiediamo la vostra partecipazione al progetto “Ti
accompagno” che vuole affiancarsi ai servizi esistenti aiutando i
nostri cittadini a spostarsi per raggiungere servizi socio-sanitari,
andare a fare una visita medica, arrivare al supermercato, ecc.
Assieme a voi vogliamo attivare il servizio e renderlo fruibile al
numero maggiore possibile di cittadini.
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15. Progettare nel sociale
Altro inizio
Non possiamo solo chiederci cosa può fare la comunità
per noi, ma anche cosa possiamo fare noi per la nostra
comunità.
La situazione attuale ci porta a
pensare che sia necessaria una
nuova modalità di affrontare le
difficoltà che incontriamo, dobbiamo
individuare assieme quali sono i
problemi gravi e urgenti della
comunità e quali risposte possiamo
attivare.
E' necessario condividere le nostre
idee, intelligenze e conoscenze, le
nostre esperienze, la nostra buona
volontà.
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16. Progettare nel sociale
Io cosa conto?
Il processo decisionale spesso è
definito, come nella legge
regionale, nel modo seguente:
Chi partecipa elabora una
proposta
Chi decide è tenuto a tenerne
conto
Partecipazione e decisione sono
distinte, appartengono a due mondi
diversi, a due sfere sociali distinte:
da un lato i cittadini che
partecipano, dall'altro gli
amministratori che decidono.
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17. Progettare nel sociale
Non sono competenti!
Come possono i cittadini
partecipare se non possiedono
competenze specifiche in
merito alle questioni da
trattare?
Delega: i cittadini si affidano,
attraverso loro organizzazioni, a
persone competenti che
rappresentano i loro interessi
Empowerment: i cittadini si formano per poter affrontare
in modo competente le tematiche che li coinvolgono
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18. Progettare nel sociale
Associazionismo
Favorisce i processi di delega: qualcuno che conosciamo
direttamente, con cui ci confrontiamo, che risponde senza filtri
alle nostre domande, rappresenta le nostre istanze e ci rende
conto in modo responsabile.
Sviluppa processi di
apprendimento, di
empowerment: incontrandomi
con gli altri discuto delle
tematiche, ascolto posizioni
anche differenti, apprendo
nuove informazioni, acquisisco
nuove abilità, rinforzo ed
estendo la mia rete sociale.
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19. Progettare nel sociale
Associazionismo e partecipazione
Senza associazionismo
ritengo che la
partecipazione sia
difficile, frammentaria,
spesso manipolabile da
interessi particolari di
persone e gruppi.
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20. Progettare nel sociale
Uno vale uno
La partecipazione diretta, diffusa, orizzontale, oggi
appare poco realistica e certamente mai realizzata su
ampia scala, spesso ha nascosto processi
manipolativi, non sempre produce empowerment e a
volte nasconde deleghe in bianco a leader carismatici.
Il tentativo più concreto credo
sia quello sviluppato dal Partito
dei Piraten dove, comunque, nel
loro sistema di partecipazione
molto allargato, è prevista la
delega.
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21. Progettare nel sociale
Liquid Feedback
Liquid Democracy | L'idea di base è un
sistema democratico in cui, per la maggior
parte dei problemi, le decisioni vengono
prese (o fortemente consigliate ai
rappresentanti eletti) attraverso un
referendum diretto. Considerando che
nessuno ha abbastanza tempo e
conoscenze per ogni argomento, i voti
possono essere delegati a persone di
fiducia ritenute competenti, per ciascun
singolo argomento. Inoltre, le deleghe
sono temporanee e possono essere
revocate in qualsiasi momento.
Il programma “Liquid Feedback” è Free e
Open Source e si trova al sito
http://liquidfeedback.org/
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22. Progettare nel sociale
Incubatrici di cittadinanza attiva
Un grande progetto di empowerment, di cittadinanza
attiva, sarebbe quello di aiutare le associazioni a dotarsi di
strumenti di partecipazione diretta, anche liquid feedback
ma non necessariamente di quel tipo, per permettere al
numero maggiore possibile di cittadini di interessarsi alle
tematiche, di esprimere proprie idee e suggerimenti, di
decidere su determinate questioni.
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23. Progettare nel sociale
Il mondo della vita quotidiana
Agire in modo comunicativo e partecipato caratterizza la pratica
quotidiana ben prima della pratica politica.
Nel nostro agire quotidiano usiamo il confronto e la ragione per risolvere
innumerevoli problemi.
Questa pratica si è attenuata in ambito politico offuscata dai
comportamenti orientati al rispetto della norma e perdendo l'orientamento
al buon senso.
Utilizzare il buon senso
significa in fondo utilizzare le
nostre più naturali
competenze di saggezza e
ragionevolezza.
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