La Giunta comunale di Sabaudia ha una massa elevata di residui attivi e passivi che qui viene analizzata attentamente. Dopo i richiami da parte della Corte dei Conti con la famosa deliberazione 61/2012 che poi portò alle dimissioni del Sindaco, ancora oggi il Collegio dei Revisori dei Conti ha verbalizzato un elevato ammontare dei residui attivi e passivi
2. Ai sensi dell’art. 189 del Testo unico degli Enti locali
costituiscono residui attivi le somme accertate e non riscosse entro il
termine dell’esercizio. Sono mantenute tra i residui dell’esercizio
esclusivamente le entrate accertate per le quali esiste un titolo
giuridico che costituisca l’ente locale creditore della correlativa
entrata nonché le somme derivanti dalla stipulazione di contratti di
apertura di credito.
Alla chiusura dell’esercizio costituiscono residui attivi le somme
derivanti da mutui per i quali è intervenuta la concessione definitiva da
parte della Cassa depositi e prestiti o degli Istituti di previdenza ovvero la
stipulazione del contratto per i mutui concessi da altri Istituti di credito.
Le somme iscritte tra le entrate di competenza e non accertate entro il
termine dell’esercizio costituiscono minori accertamenti rispetto alle
previsioni e, a tale titolo, concorrono a determinare i risultati finali della
gestione.
3. I residui concorrono invece a determinare il risultato contabile di
amministrazione che è accertato con il conto del bilancio.
La determinazione dei residui è formalizzata in un elenco da allegare
obbligatoriamente al rendiconto nel quale si evidenziano i crediti e i debiti
per risorsa e intervento e per anno di riferimento.
Il Legislatore ha fissato una regola essenziale per la buona tenuta
della contabilità: prima di poter inserire i residui attivi o passivi nel conto
di bilancio, essi devono essere riaccertati (art. 228 del D.Lgs. 267/2000).
I residui non compaiono nel bilancio di previsione annuale e
non concorrono a determinare il pareggio finanziario e il
pareggio economico del bilancio di previsione.
4. Mantenere in bilancio residui troppo vetusti, addirittura inesistenti e
che, quindi, non si tramuteranno mai in disponibilità finanziaria, ha
comportato negli anni passati una dilatazione ingiustificata dell’avanzo di
amministrazione che se da un lato ha consentito nell’immediato il pareggio
di bilancio e di disporre artificialmente di capacità di spesa, dall’altro ha
comportato inevitabilmente negli anni successivi gravissimi problemi
finanziari, con rischio di dissesto.
L’attività di ricognizione dei residui attivi e passivi è una
operazione complessa consistente nella revisione delle ragioni o
meno del mantenimento in tutto o in parte delle posizioni creditorie
o debitorie, per effetto della quale si possono verificare maggiori
ovvero minori residui attivi; o minori residui passivi per
sopravvenuta insussistenza o inesigibilità oppure per prescrizione..
5. Il Collegio dei Revisori nella propria relazione al rendiconto
2012 ha fatto notare che riduzioni così cospicue nel comparto
dei residui fanno perdere di significatività ed attendibilità il
risultato di gestione rilevato dagli esercizi precedenti.
Il Commissario Straordinario nella sua relazione di fine
mandato dichiarava che erano stati cancellati residui attivi per €
4.499.944,32 e residui passivi per € 3.207.811,25.
Complessivamente il riaccertamento dei residui attivi e passivi
si è concluso con un disavanzo di 1.684.368,53 euro.
6. Incidenza dei residui attivi:
L’indice di incidenza dei residui attivi esprime il
rapporto fra i residui sorti nell’esercizio ed il valore
delle operazioni di competenza dell'esercizio
medesimo.
Un valore elevato esprime un particolare
allungamento dei tempi di attuazione delle
procedure amministrative e contabili della gestione
delle entrate.
7. La Corte dei Conti a sua volta ha elaborato una serie di
indicatori per misurare lo stato di salute di un ente sulla
base dei dati relativi ai residui attivi e passivi.
Il primo di tali indicatori è rappresentato dal rapporto
percentuale tra tutti i residui attivi e le entrate totali del
Comune: più è basso, più il bilancio è pulito e solido.
Altri indicatori mirano ad accertare i residui attivi e
passivi con alto grado di vetustà e la criticità tra entrate
dei Titoli I e III e i residui attivi e passivi corrispondenti.
8. Con deliberazione n. 27 del 26 marzo 2014 è stato approvato il
rendiconto dell’esercizio 2013 che prevede entrate accertate per
€ 23.905.413,13 ed uscite impegnate per € 21.657.150,31
Per l’anno 2013 l’incidenza dei residui attivi sulle entrate di
competenza è stato per i soli titoli I, II e III è stato pari al 66,80%,
mentre l’incidenza complessiva (tutti i titoli) è stata del 47%
Con deliberazione n. 25 del 26 marzo 2014 la Giunta ha
proceduto al riaccertamento dei residui attivi e passivi; i
residui attivi ammontano ad € 18.722.713,19
9. CONFRONTO TRA ENTRATE E RESIDUI TOTALI
(DELL’ANNO 2013 PIU’ QUELLI DEGLI ANNI PRECEDENTI)
Il confronto tra entrate
accertate e residui dimostra il
persistere di una elevata
difficoltà a recuperare i crediti
vantati dall’amministrazione
sia per quanto riguarda le
entrate tributarie che per
quelle extratributarie
ENTRATE: COMPETENZA RESIDUI
TIT I 12.250.792,21 4.181.983,29
TIT II 2.868.579,01 1.410.559,53
TIT III 5.230.732,68 2.685.087,30
TIT IV 1.071.342,30 3.671.546,79
TIT V 703.774,54 3.465.330,42
TIT VI 1.780.192,39 555.974,15
10. RAPPORTO TRA RESIDUI ATTIVI RIACCERTATI
ED ENTRATE COMPLESSIVE
L’indice di incidenza dei residui attivi è
uno degli indicatori finanziari ed
economici generale esprime il rapporto
fra i residui sorti nell’esercizio ed il
valore delle operazioni di competenza
dell’ esercizio medesimo.
Un valore elevato esprime un particolare
allungamento dei tempi di attuazione
delle procedure della gestione delle
entrate.
0
20
40
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80
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120
2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013
INCIDENZA
11. RAPPORTO TRA RESIDUI ATTIVI RIACCERTATI
ED ENTRATE COMPLESSIVE
Come si può vedere l’entità dei residui,
che sulla spinta delle opposizioni e poi
per l’intervento della Corte dei Conti era
stata notevolmente ridotta negli ultimi
anni, nel 2013 ha avuto una leggera
risalita.
Resta il fatto che in molti casi l’ente ha
difficoltà ad entrare in possesso dei
crediti vantati.
0.00
5,000,000.00
10,000,000.00
15,000,000.00
20,000,000.00
25,000,000.00
30,000,000.00
35,000,000.00
2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013
Residui riaccertati in competenza Riaccertati in conto residui
Totale Residui riaccertati
12. Residui riaccertati in competenza
Riaccertati in conto residui
Totale Residui riaccertati
2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013
TREND RESIDUI ATTIVI
13. PERCENTUALE DEI RESIDUI ATTIVI DI ENTRATE
CORRENTI PIU’ RILEVANTI
I residui attivi di parte corrente
derivano in gran parte da
mancate entrate da parte di
persone o imprese, ma anche per
ritardati trasferimenti di somme
da parte dello Stato, della Regione
e della Provincia. Per quanto
riguarda le entrate per
investimenti i ritardi sono tutti di
parte pubblica : CCDDPP,
Regione, ecc.
Imposte e tasse
64%
Parcheggi
lungomare
5%
Proventi sanzioni
amm.ve
4%
Sanzioni
violazioni CdS
14%
Alenazione beni
disponibili
12%
Servizi domanda
individ.
1%
14. La quantificazione dei residui attivi di vecchia
formazione assume particolare importanza in relazione
soprattutto alle disposizioni recate dalle norme sulla
spending review secondo cui gli enti locali devono
iscrivere a bilancio un fondo di svalutazione nella
misura del 25% dei residui attivi risultati al Titolo I
(entrate tributarie) e II ( entrate extratributarie) aventi
anzianità superiore a cinque anni.
Per il Comune di Sabaudia si tratta soprattutto di
TARSU e sanzioni al Codice della strada.
15. RESIDUI ATTIVI DICHIARATI INESIGIBILI E
NON RIACCERTATI
I residui non riaccertati perché
dichiarati inesigibili rappresentano
una perdita per il bilancio e per la
comunità, i quanto o erano crediti
non certi, oppure non si è fatto
abbastanza per riscuotere le somme
dovute al Comune.
Il totale dei crediti (somme)
dichiarati inesigibili dal 2006 ad
oggi ammonta a molti milioni
0.00
5,000,000.00
10,000,000.00
15,000,000.00
2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013
Residui dichiarati inesigibili
16. RESIDUI PASSIVI
I residui passivi in base all’art. 190 del T.U.E.L. sono costituiti
dalle somme impegnate e non pagate entro il termine dell’esercizio.
L'indice di incidenza dei residui passivi esprime il rapporto fra
i residui sorti nell'esercizio ed il valore delle operazioni di
competenza dell'esercizio medesimo.
Un valore elevato esprime un particolare allungamento dei
tempi di attuazione delle procedure amministrative e contabili della
gestione delle entrate.
17. Il Collegio dei revisori l’anno passato ha rilevato che:
• L’ammontare dei residui passivi complessivi proveniente dal
Titolo I era molto elevato in quanto era maggiore del 40% degli
impegni di parte corrente.
• Ciò denotava l’incapacità dell’ente ad onorare i propri impegni
di pagamento.
• Tale difficoltà era collegata alla perdurante carenza di liquidità
dovuta in particolare modo al mancato incasso delle partite
attive di parte corrente.
18. TIT.I Correnti
TIT II Conto Capitale
TIT III Rimborso prestiti
TIT IV Servizi conto terzi
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5,000,000.00
10,000,000.00
15,000,000.00
20,000,000.00
25,000,000.00
2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013
TREND RESIDUI PASSIVI
19. INCIDENZA RESIDUI PASSIVI SULLE SPESE
L’incidenza dei residui attivi rilevati al 31 dicembre 2013
(pari ad € 17.151.654,22) sul totale delle spese dei soli Titoli I
(Spese correnti), II (Spese in conto capitale) e III (Spese per
rimborso crediti) (pari ad € 36.446.052,22) ammontava al
47,06% di poco inferiore al 50% considerato il limite di guardia
dalla corte dei Conti.