1. OCP – G8 : instant book
Instant book
di Stefania Buccini e Marco Binotto
L’editoria di fronte agli eventi
Il maggiori successi di vendite degli ultimi anni sono rappresentati dai libri
istantanei, prodotti celermente e strettamente legati ai temi d’attualità. I co-
siddetti instant book. Tali titoli sembrano rappresentare uno delle migliori
possibilità di allargare il pubblico dei lettori (Peresson 2000) e superare la cri-
si del mercato (Dubini 2001).
Grazie allo sviluppo di questi testi, solitamente caratterizzati da un breve
ciclo di vita e un taglio spiccatamente giornalistico, l’editoria diviene parte
integrante dell’informazione. L’informazione sugli eventi mediali si conclude e
perfeziona in questa parte dell’industria culturale, «l’editoria anch’essa trasci-
nata sull’attualità, funge da stadio ulteriore del ciclo della notizia» (Sorrenti-
no{XE "Sorrentino"} 1995:198). Diventa parte integrante del rilievo mediale
e giornalistico sugli eventi e come tale andrà, anch’esso, analizzato.
Variabile indispensabile del tipo di analisi che presentiamo, è stata la pro-
duzione editoriale collegata in qualche modo ai fatti di Genova. Attività com-
plementare all’analisi dei media “quotidiani” d’attualità, ci ha permesso di
mettere in luce, inoltre, la portata dell’evento mediale G8. In quanto media
riflessivo, lento, in qualche modo costoso, la stampa libraria può essere un
ottimo indicatore della rilevanza produttiva e commerciale di un qualsiasi
evento.
La reazione numerica, in termini di numero di pubblicazioni e di copie ven-
dute, risponde a questo tipo di domanda. Più complesso è stato ricostruire la
capacità delle case editrici, piccole o grandi, più o meno vicine al movimento,
di produrre testi velocemente, di produrre opinioni e resoconti dei fatti equili-
brati, indipendenti e documentati. Ancora più difficile è illustrare i diversi
punti di vista, le questioni maggiormente approfondite, la rilevanza e il giudi-
zio forniti dei diversi temi, protagonisti e fatti.
Per compiere l’analisi abbiamo raccolto e confrontato le caratteristiche
strutturali dei diversi testi pubblicati (data di pubblicazione, collana, numero
di edizioni stampate…), raccogliendo inoltre dati numerici sugli argomenti
presenti suddividendoli in otto macro categorie, e compiendo un’analisi di tipo
1
2. OCP – G8 : instant book
qualitativo sul punto di vista rappresentato dal testo rispetto alle varie issue
presentate.
L’editoria di fronte al G8
In linea generale è possibile verificare una reazione vasta degli editori, fre-
nata solamente dagli eventi dell’undici settembre: il numero totale di testi
pubblicati è complessivamente di 23 testi fino a giugno 2002. Presumibil-
mente l’attentato alle Twin Tower ha moderato, e forse interrotto, la pubbli-
cazione degli instant book da parte dei “grandi editori” e sicuramente rallen-
tato fortemente le vendite di quelli – più rapidi – dei piccoli editori, spesso vi-
cini al movimento. D’altro canto i tragici eventi newyorkesi hanno inserito
nuove dimensioni al dibattito, prospettando come nuovi temi di discussione il
terrorismo stesso, la guerra in Afghanistan, le nuove sfide della globalizzazio-
ne, il futuro del movimento “no global”. Le pubblicazioni sono riprese con un
certo vigore con il nuovo anno, permettendo l’uscita di alcuni testi di denun-
cia e testimonianza già previsti da tempo e la comparsa di testi di carattere
meno istantaneo (vedi Grafico 1).
Grafico 1 - Numero di pubblicazioni per mese di pubblicazione.
5
4
3
2
1
0
02
1
2
01
02
01
01
01
1
2
01
1
-0
-0
t-0
r-0
t-0
b-
o-
n-
v-
u-
g-
c-
ag
ar
se
ot
ap
no
fe
di
ag
ge
gi
lu
m
m
Abbiamo suddiviso i testi usciti in tre gruppi, suddivisi più per intenzione e
contenuto che per il momento della pubblicazione. Cominciando ad entrare
nel dettaglio.
Popoli
Già nelle settimane precedenti all’attesa rispetto ai possibili scontri,
all’interesse verso quello che – in quel momento – era definito “Popolo di
Seattle” rispondevano quattro testi. Il gruppo editoriale dell’Espresso pubblica
un numero speciale (con grande successo di vendite) della rivista Limes – Ri-
vista di geopolitica, una rivista tradizionalmente pronta a rispondere
all’attualità. Si muove anche la storica casa editrice di sinistra, gli Editori Ri-
2
3. OCP – G8 : instant book
uniti, oramai slegata da ogni struttura partitica, che pubblica un testo scritto
da tre giornalisti intitolato profeticamente “Sopravvivere al G8”.
Completano questo periodo “preliminare” due testi, pubblicati dall’editore
“indipendente” Malatempora e da quello genovese Fratelli Frilli. Queste ultime
tre pubblicazioni sono caratterizzate dalla piccola foliazione, mentre tutti e
quattro i testi hanno come connotazione comune il carattere descrittivo di un
“Popolo di Seattle” alla cui attenzione mediale non corrispondeva una cono-
scenza diffusa, l’approfondimento dei media di più stringente attualità, te-
state in quel periodo impegnate nella descrizione delle paure e delle tensioni
1
correlate alle manifestazioni previste .
I fatti di Genova
L’enorme attenzione rivolta ai fatti verificatesi durante i giorni del vertice
del G8, le vendite di quotidiani, periodici e delle precedenti pubblicazioni, ol-
tre all’indubbio interesse e agli scandali scatenati deve aver convinto gli edi-
tori a produrre celermente una serie di volumi “istantanei” sui fatti accaduti.
Da una parte gli editori vicini o interni al movimento interessati a documen-
tare le violenze delle forze dell’ordine, a proporre il proprio punto di vista, la
propria versione dei fatti. D’altro lato i “grandi” editori sicuramente interessati
al mercato potenziale prodotto.
Escono in rapida successione quattordici testi tra i mesi di agosto ed aprile
2001. La palma dei primi usciti, a cavallo dell’estate, va al piccolo editore ro-
mano Quattrocchi, che scrive per la sua creatura la Malatempora, “La Batta-
glia di Genova”, alla testimonianza di quei giorni in “Le quattro giornate di
Genova” e alla raccolta di poesie del deputato di Rifondazione Comunista Niki
Vendola (gli ultimi due sono entrambi Frilli).
A settembre nelle librerie è possibile trovare “I giorni di Genova”, il testo
della rivista Internazionale che raccoglie “Cronache, commenti e testimonian-
ze dai giornali di tutto il mondo”.
Dopo il sempre preparato Limes, gli altri editori, più organizzati, riescono a
produrre il proprio instant book avvalendosi di firme prestigiose: i giornalisti
2
Giulietto Chiesa (Einaudi) e Concita De Gregorio (Laterza). L’ormai classico
volume post-elettorale di Bruno Vespa (“la Scossa”, Eri-Mondadori) dedica gli
ultimi due capitoli agli scontri di Genova.
Più in avanti nel tempo usciranno per l’attivissimo editore genovese Frilli la
“denuncia” dei sanitari del Genoa Social Forum e “I silenzi della Zona Rossa”
1
Cfr. “News power”.
2
Una curiosità sul testo di Chiesa: doveva essere nelle librerie da settembre, invece
è stato pubblicato ad ottobre, con il prezzo corretto e ridotto, non è chiaro se si
tratti di un errore o una rivalutazione a seguito degli attentati dell’11 settembre.
3
4. OCP – G8 : instant book
ricco volume di raccolta di informazioni e fotografie. Altro editore vicino al
movimento anti-G8 è AltrEconomie-Berti che pubblicherà la testimonianza di
un giornalista picchiato durante la perquisizione delle scuole che ospitavano i
manifestanti durante il vertice (“Noi della Diaz”).
Caso eccezionale quello de “Il G8 di Genova” dell’editore Bietti pubblicato in
ritardo rispetto ai volumi che si sono occupati delle manifestazioni e delle
violenze e probabilmente stampato proprio in contrapposizione alla «parziali-
3
tà, unidirezionalità della informazione sugli avvenimenti» di questi ultimi . Si
tratta di un volume scritto da Fabrizio Cicchitto – parlamentare di Forza Italia
e membro del comitato di indagine parlamentare – teso a smascherare le
“mistificazioni” della realtà proposte sui fatti del capoluogo ligure. Con un lin-
guaggio e un’impostazione grafica non distinguibile dai “simili” testi si denun-
cia la “verità ufficiale” sull’accaduto, proponendo una “realtà”, lontana dal
punto di vista dei manifestanti e dai giornalisti che avevano scritto fino a quel
momento e vicina alle conclusioni del comitato d’indagine.
Comitato protagonista di altri due volumi: le relazioni conclusive
“alternative” proposte dai gruppi dell’Ulivo e di Rifondazione, rispettivamente
“I fatti di Genova” (Editori Riuniti) e “Genova per noi” (Odradek).
Documenti e riflessioni
Dopo il pit-stop dell’11 settembre escono con tempi editoriali più lunghi i
volumi di documentazione: le numerose videocassette distribuite da Il mani-
festo e Carta, i supporti multimediali di documentazione del “public forum”
che precedette le manifestazioni del 19, 20 e 21 luglio e le trasmissioni radio
di quei giorni prodotti rispettivamente dai circuiti Radio GAP e Radio Popola-
4
re , e buon ultimo il libro bianco del Genoa Social forum corredato di Cd-rom
di documentazione. Tali titoli esemplificano la possibilità dei nuovi formati
editoriali di fornire un’utile funzione di documentazione, permettendo una
pubblicazione, tutto sommato rapida, di una grande mole di materiale audio e
video. Dall’altra dimostra la capacità di singoli circuiti e emittenti
“indipendenti” di lavorare su piattaforme multimediali, di produrre su diversi
supporti e quindi lavorare su pubblici e mercati diversificati. Capacità non an-
cora pienamente sviluppata dagli editori “tradizionali”.
3
La citazione è tratta dalla risposta dell’editore alla nostra richiesta di informazioni
circa le motivazioni della pubblicazione, e seguiva con: «dalla nostra casa editrice
giudicata come gravemente lesiva del diritto della opinione pubblica di avere alme-
no descritti i termini delle contrapposte valutazioni sugli avvenimenti».
4
Oltre al volume di Popolare Network contenente tre cd-rom con le registrazioni si
segnala anche l’iniziativa locale di Radio Città del Capo di Bologna che ha distribui-
to, agli abbonati, un cd-rom con registrazioni (ed immagini) dell’emittente affiliata a
Radio Popolare di Milano.
4
5. OCP – G8 : instant book
Con il passare del tempo scompaiono i volumi di “testimonianza” e a fianco
a quelli di documentazione compaiono testi di riflessione. Riflessione sui nuovi
scenari mondiali in tempo di guerra globale al terrorismo e riflessioni sul fu-
turo del movimento, sul nuovo slancio fornito dal Forum Sociale Mondiale di
Porto Allegre. Protagonisti sono ancora gli editori vicini al movimento: Berti-
AltrEconomie con un testo (“Voi G8 noi 6 miliardi”) che pubblica il documento
ufficiale uscito dal vertice dei G8 – fornendone una lettura ricca di riflessioni
ben articolate e mirate tutte a smontarne punto per punto gli argomenti – e
di nuovo Frilli con le interviste de La Zona Gialla.
Gli altri editori si limiteranno a pubblicare traduzioni di testi sul movimento
globale con un riferimento agli ultimi appuntamenti o raccolte di interventi sul
movimento: esemplare il caso della Feltrinelli che pubblicherà un testo evi-
dentemente realizzato prima del luglio 2001 (“Il mondo ci appartiene”) e
stampato con un riferimento aperto in copertina alle manifestazioni di Geno-
va, le mani bianche, e una postfazione dedicata a quegli avvenimenti.
Testi di riflessione e approfondimento usciranno in seguito, curiosamente
senza riferimenti diretti e aperti alle manifestazioni di Genova: ne sono un
esempio “Un altro mondo in costruzione. Le idee del movimento globale”,
raccolta di saggi curata da Anna Pizzo di Carta e responsabile comunicazione
[m1]del GSF (Baldini e Castoldi), No global e Movimenti globali (Ceri 2002).
Gli inganni della globalizzazione sulla povertà, sull'ambiente e sul debito” (Ze-
lig editore) quest’ultimo realizzato da quattro giornalisti per un organizzazione
5
non governativa (COOPI) e altri testi dei Fratelli Frilli, dedicati all’argomento.
Da rilevare inoltre la pubblicazione di alcuni testi sul fenomeno Black Bloc
(per la collana Eretica di Stampa Alternativa, per DeriveApprodi, per Rizzoli o
6
per la Ares ).
Con maggiore ritardo usciranno l’atteso Libro bianco del GSF (distribuito da
Il Manifesto e Carta) e quello dei legali del Social Forum. Caso particolare di
instant book è l’uscita del volume scritto dai genitori di Carlo Giuliani e pub-
blicato (per Baldini e Castoldi) in occorrenza delle commemorazioni del 21 lu-
glio 2002). Sia il testo di documentazione che quello di Giuliano e Haidi Giu-
liani sembra abbiano riscontrato una favorevole risposta del mercato, mo-
strando come l’evento G8 sia rimasto un tema di interesse.
Tabella 1 - Ripartizione argomenti per cluster e paragrafi ( unità di significato ).
Popoli I fatti di Ge- Documenti e Totale
nova riflessioni
Globalizzazione 56 67 196
5
Questi testi non sono presenti nelle schede seguenti in quanto non caratterizzati
rispetto al G8 di Genova.
6
U. Rapetto, R. Di Nunzio, Le nuove guerre. Dalla Cyberwar ai Black Bloc, dal sa-
botaggio mediatico a Bin Laden”, Rizzoli, e Maurizio Blondet, No Global, ARES.
5
6. OCP – G8 : instant book
Movimento 116 66 41 223
Eventi pre Genova 36 19 0 55
I fatti di Genova 14 421 64 499
Media 13 10 12 35
Mov. Dopo Genova - 20 118 138
Ripercussioni politiche - 32 2 34
Giudizio, opinione pub- - 14 0 14
blica sui fatti di G.
252 638 304 1194
Contenuti
In generale ci è sembrata interessante la capacità delle leggere strutture
del movimento di produrre una grande mole di resoconti e “libri bianchi”, co-
stituendo circuiti produttivi ad hoc mettendo in rete le risorse esistenti.
L’editoria “tradizionale” sembra invece ancora legata a cliché “alfabetici” e
formule standardizzate, aggravata dall’incapacità di rispondere così spedita-
7
mente alle sollecitazioni , riuscendo solo ad offrire nuove edizioni di testi già
8
editi o adeguare ai trend in corso altri testi .
Rispetto agli argomenti, l’analisi che abbiamo compiuto sulle unità di signi-
ficato, mostra un’ovvia e prevalente attenzione per gli eventi di Genova. La
grande mole di documentazione e testimonianze è stata il vero tema di questi
testi. Un unico contenuto li caratterizza: la denuncia.
7
Esemplare il caso del testo di M. Hart e A. Negri L’Impero, da tempo uscito in in-
glese e colpevolmente – dal punto di vista del marketing editoriale – uscito solo
nell’autunno del 2001, quando la fama indiretta dovuta alle esternazioni delle Tute
Bianche era oramai svanita.
8
Esemplare ci sembra il caso della casa editrice Feltrinelli che nell’intero periodo ha
semplicemente pubblicato in edizione economica un testo già stampato nel 1995
(Brecher, Costello, 1995) e una nuova edizione ampliata del testo intervista a José
Bové. Solo successivamente usciranno testi curati dall’associazione Attac sui temi
cari al movimento.
6
7. OCP – G8 : instant book
Grafico 2 - Suddivisione argomenti per paragrafi (unità di significato).
G iu d iz io , o p in io n e p u b b lic a s u i fa tti d i G .
R ip e rc u s s io n i p o litic h e
M ov. D opo G enova
M e d ia
I fa tti d i G e n o v a
E v e n ti p re G e n o v a
M o v im e n to
G lo b a liz z a z io n e
0 200 400 600 800 1000 1200
I testi che hanno fornito elementi importanti per la definizione del
“movimento” sono stati quelli pubblicati proprio a ridosso del vertice, ovvero
quelli da noi inseriti nella sezione Popoli. Tutti i libri pubblicati successiva-
mente, forniscono linee sommarie su questi nuovi attori sociali, dando spesso
per scontato elementi di conoscenza sui fatti e sulle organizzazioni del movi-
mento, lasciando intendere un “lettore modello” già a conoscenza di queste
informazioni e desideroso di assumerne nuove e approfondire.
Sicuramente la descrizione delle violenze ha oscurato l’importanza e la visi-
bilità del movimento stesso, eppure fra le pubblicazioni successive ai giorni di
Genova possiamo trovare testi che ancora ne trattano, puntando però a
metterne in risalto le prospettive future. Come se il G8 avesse chiuso la fase
apertasi con Seattle.
L’unico testo completamente dedicato al movimento è quello pubblicato da
Feltrinelli, “Il mondo ci appartiene”. Gli altri testi (vedi Documenti e riflessio-
ni) non utilizzano Genova come icona, ma anzi segnano la cesura con i testi
dedicati al G8, forse ormai troppo caratterizzati dalla denuncia più che dalla
riflessione e dall’attenzione ai temi.
Infatti all’attenzione centrata sul movimento e sulla globalizzazione il verti-
ce di Genova cambia il segno complessivo delle produzioni editoriali. Dopo la
disamina dei contorni, dei protagonisti e dei temi della protesta, della illustra-
zione e delle proposte del movimento, si riferirà sempre meno a discussioni di
carattere generale e sempre più a quesiti di ordine tattico-strategico sul fu-
turo del movimento dopo il G8 e soprattutto sulle conseguenze degli attentati
di New York (vedi
7
9. OCP – G8 : instant book
Tabella 2- Ripartizione percentuale argomenti per periodo ( unità di contenuto
).
Popoli I fatti di Geno- Documenti e Totale
va riflessioni
Globalizzazione 29% 9% 22% 16%
Movimento 46% 10% 13% 19%
Eventi pre Genova 14% 3% 0% 5%
I fatti di Genova 6% 66% 21% 42%
Media 5% 2% 4% 3%
Mov. Dopo Genova 0% 3% 39% 12%
Ripercussioni politiche 0% 5% 1% 3%
Op. pubbl. internazionale 0% 2% 0% 1%
Totale 100% 100% 100% 100%
Infatti se gli instant book avevano visto scemare l’attenzione sugli interro-
gativi della globalizzazione, nei testi di vera e propria riflessione e bilancio,
tendono a scomparire avvenimenti e manifestazioni occorsi prima di Genova,
come il contesto e le reazioni nazionali e internazionali al movimento (vedi
9
10. OCP – G8 : instant book
Tabella 2).
Altra caratteristica comune è l’importanza che in essi viene data alla de-
scrizione e all’analisi del fenomeno Black Bloc, rintracciabile a volte in poche
righe, ma più spesso in interi paragrafi.
Copertine
Quasi tutti i testi hanno scelto immagini per la copertina e per la quarta di
copertina molto forti, in particolare gli Instant book, mentre nel caso del pri-
mo periodo è da segnalare la quarta di copertina molto simile nel caso di Il
popolo di Seattle (Malatempora) e Sopravvivere al G8 (Editori Riuniti), raffi-
gurante un simbolo di divieto per il WTO e delle fiamme (molto probabil-
mente riprese durante le manifestazioni di Seattle ‘99).
Molto più pacate le immagini di copertina dei testi della sezione Documenti
e riflessioni, rappresentanti spesso scene pacifiche di manifestazioni.
Come era prevedibile i termini Genova e G8 dominano nelle titolazioni, co-
me i riferimenti alla Battaglia di Seattle o alle citazioni e i giochi di parole:
Genova per noi (Odradek), Genova. Per noi. Titolo della videocassetta uscita
congiuntamente con L’Unità, Il manifesto, Liberazione e Carta).
Risultati
Nei mesi precedenti abbiamo contatto le case editrici interessate per avere
delucidazioni sulle motivazioni della pubblicazione e sugli andamenti delle
vendite. Come era prevedibile non abbiamo ricevuto risposte da tutte le
strutture. In ogni caso risultano interessante questi dati associati al numero
di edizioni raggiunte.
Tabella 3 – Compendio dei testi pubblicati, con i dati di vendita reperiti e le edi-
zioni raggiunte (giugno 2002).
Editore Titolo Tiratura Venduto9 Edizioni
Frilli Da Seattle a Genova 24.912 17.000 ca. 2
Frilli Le quattro giornate Genova 29.689 23.000 ca 3
Frilli Lamento in morte Carlo Giu- 13.746 7.000 ca 2
liani
Frilli Obbligo di referto 5.024 3.700 ca 1
Frilli I silenzi della zona rossa 6.000 5066 ca 1
Frilli Zona gialla 3.050 1000 ca 1
Berti Noi della Diaz 6.300 Esaurito 2
Berti Voi G8 noi 6 miliardi 3.300 Esaurito 1
9
Ovviamente questi dati sono tutti indicativi soprattutto per i testi di più recente
pubblicazione.
10
11. OCP – G8 : instant book
L’Espresso Limes - I popoli di Seattle 42.000 33000 2
L’Espresso Limes - L’Italia dopo Genova 33.500 22000 1
Malatempora Il popolo di Seattle 5.000 1
Malatempora La battaglia di Genova 5.000 Esaurito 2
EditoriRiuniti Sopravvivere al G8
EditoriRiuniti I fatti di Genova
Laterza Non lavate questo sangue
Eri-Mondadori La scossa
Internazionale I giorni di Genova
Einaudi G8/Genova
Manifestolibri La sfida al G8
Odradek Genova per noi
Fandango Le parole di Genova
Feltrinelli Il mondo ci appartiene
Si vede come sia i testi pubblicati prima del vertice che quelli successivi ab-
biano avuto dei risultati di vendita di tutto rispetto. Numericamente rilevante,
come da attese, il risultato della rivista Limes, che però soprattutto per il se-
condo numero dedicato al G8 ha dovuto subire l’agguerrita concorrenza dei
veloci e poco costosi instant book andati quasi sempre esauriti.
Interessante il caso Frilli. Un piccolo editore capace di passare dal formato
leggero delle prime uscite realizzate per «“raccontare” le peculiarità dei grup-
pi più rappresentativi e come si differenziavano tra loro» di fronte alla «di-
sinformazione fornita dei media sugli eterogenei gruppi che avrebbero mani-
festato» a una serie ampia di testi con una particolare cura editoriale e una
sua riconoscibilità. Un editore che non vuole definirsi “di movimento” ma che
è riuscito a fornire uno spettro molto ampio di visioni del movimento dei mo-
10
vimenti venendo premiato in termini di vendite .
Altro editore che si è “costituito” sulle pubblicazioni relative al G8 è Berti –
la casa editrice pubblica che le riviste “Terre di Mezzo” e “AltrEconomie” – per
una scelta doverosa nei confronti di un collaboratore del nostro giornale [“Terre di
Mezzo”], Lorenzo Guadagnucci, giornalista del “Resto del Carlino”, scegliendo di
pubblicare una testimonianza privilegiata, nonché diretta, dal momento che lo
stesso giornalista ha subito le violenze all’interno della scuola.
10
Ringraziamo in questa sede Marco Frilli per la esaudiente risposta alle nostre ri-
cerche di informazione.
11