SlideShare une entreprise Scribd logo
1  sur  36
Burigo Michael, Carlet Rosita, Janotto
Sara e Zille Giorgia
Il castello, detto Schloss Hartheim, fu costruito da
Jakob von Aspen nel 1600. È un castello di
dimensioni piuttosto ridotte e nelle sue vicinanze
si trovano strutture simili.
Nel 1898 fu donato dal Principe Camillo
all'Organizzazione di Carità dell'Austria
Superiore come centro educativo e di cura.
Il castello di Hartheim fu uno dei
sei centri per l'applicazione del
programma eutanasia stabilito
con decreto di Hitler in data 1°
settembre 1939.
Lo stesso giorno dello scoppio
della l'inizio della 2ª guerra
mondiale i sostenitori del
programma dichiaravano che era
assurdo mantenere degli esseri
inutili mentre la miglior gioventù
tedesca si sacrificava sui campi di
battaglia.
Il castello di Hartheim era stato fino allora un
istituto per bambini handicappati gestito da una
congregazione di suore. Col decreto le suore furono
espulse e i bambini a poco a poco eliminati con
scuse non sempre plausibili per i genitori che si
vedevano recapitare l'atto di morte.
Terminata l'eutanasia dei
bambini fu la volta degli adulti
handicappati. Completata
l’operazione, il castello di
Hartheim divenne uno pseudo
istituto di ricerca ove un gruppo
di medici criminali compiva i
più ignobili esperimenti sul
corpo dei deportati, esperimenti
che si concludevano con la
morte.
Simon Wiesenthal lo definì
l'università degli orrori, visto che
in esso morirono circa 30.000
innocenti.
Gran parte del “materiale umano”
era fornito da Mauthausen: tutte le
settimane, e verso la fine anche due
o tre volte la settimana, la
cosiddetta “corriera blu” (un
pullman coi vetri azzurrati per
celarne il contenuto), arrivava al
portone del campo per fare il carico
di materiale umano; quello era un
momento di terrore. Non si è mai
saputo come avveniva la “scelta”.
Nel 1954 le stanze del
castello vennero convertite
in appartamenti in affitto.
La camera a gas fu aperta
al pubblico, per la prima
volta dopo la fine della
guerra, nel 1969.
Il castello di Hartheim è
oggi un sito
commemorativo dedicato
alle migliaia di persone
fisicamente e mentalmente
handicappate che furono
assassinate in quel luogo
dai nazisti.
Durante la prima guerra mondiale (1914 -
1918) gli austriaci aprirono un primo campo
di concentramento per prigionieri di guerra
ad est di Mauthausen per lo sfruttamento
della cava di Wiener - Graben, il granito
viennese usato per pavimentare le strade di
Vienna.
In esso, russi, serbi e
moltissimi italiani
raggiunsero l’impressionante
cifra di 40.000 internati e circa
9.000 di loro vi persero la vita,
tra cui 1.759 prigionieri
militari italiani che vi
morirono di fame e stenti.
L’8 agosto 1938, cinque mesi dopo la
cosiddetta “annessione“ (“Anschluss”)
dell’Austria al Reich, arrivarono a
Mauthausen i primi prigionieri
provenienti dal Campo di
concentramento di Dachau.
Inizialmente i prigionieri furono
impiegati nell’edificazione stessa del
Lager e nel lavoro forzato presso la
„Deutsche Erd- und Steinwerke GmbH“,
una ditta di proprietà delle SS che
produceva materiale da impiegare per la
costruzione degli edifici monumentali e
di prestigio della Germania nazista.
Fino al 1943 la funzione prevalente
del Lager fu la persecuzione e la
reclusione definitiva degli oppositori
politici ed ideologici.
Per un certo tempo Mauthausen e
Gusen furono gli unici Lager
classificati di Categoria III, previsti
per “detenuti difficili da recuperare”,
il che significava che in quei luoghi le
condizioni di reclusione erano
durissime e la mortalità fra le più alte
tra tutti i Lager del sistema
concentrazionario nazista
Tra il 1942 e il 1943, come in tutti gli altri Campi di
concentramento, i prigionieri vennero in numero
sempre maggiore utilizzati nell’industria bellica, e per
gestire la quantità di prigionieri che aumentò
notevolmente nacque l’esigenza di fondare numerosi
Campi-satellite.
Alla fine del 1942 nei Campi di Mauthausen, di Gusen
e nei pochi Campi-satellite si trovavano 14.000
prigionieri, mentre nel 1945 il numero dei detenuti era
aumentato oltre 84.000.
Dopo la seconda metà del 1944, arrivarono a
Mauthausen trasporti di migliaia di deportati,
provenienti soprattutto dai campi di
concentramento ubicati più a est che venivano
evacuati.
Nella primavera del 1945 furono smantellati i
campi-satellite situati ad est di Mauthausen.
Tutti i prigionieri furono convogliati verso
Mauthausen/Gusen per mezzo di vere e
proprie marce della morte, finendo per
provocare uno spaventoso sovraffollamento, nel
campo principale come anche negli altri sotto-
campi ancora esistenti: Ebensee, Steyr e
Gunskirchen. A seguito del sovraffollamento la
fame e le malattie fecero aumentare di colpo la
mortalità.
La maggior parte dei deportati presenti a
Mauthausen proveniva dalla Polonia, seguiti
dai cittadini sovietici e ungheresi, ma c’erano
anche numerosi gruppi di tedeschi, austriaci,
francesi, italiani, jugoslavi e spagnoli.
In totale, l’amministrazione delle SS del Lager
registrò uomini, donne e bambini provenienti
da più di 40 Nazioni.
In totale, durante il periodo tra la costruzione
del Lager nell’agosto del 1938 e la sua
liberazione da parte dell’Esercito americano
nel maggio del 1945, a Mauthausen furono
deportate quasi 200.000 persone.
Migliaia di prigionieri furono fucilati,
o assassinati con iniezioni letali, altri
fatti morire di botte, altri ancora di
freddo durante i cosiddetti
“Totbadeaktionen” (i prigionieri
venivano sottoposti a docce gelide
finché morivano di freddo e
sfinimento o affogavano cadendo).
Almeno 10.200 prigionieri furono assassinati per
asfissia, una parte nella Camera a gas nel Campo
centrale, altri nel castello di Hartheim, uno dei
centri di sterminio del ”Progetto eutanasia”, oppure
nel Campo di Gusen, rinchiusi in baracche sigillate
o in un autobus che faceva la spola fra Mauthausen
e Gusen nel quale veniva immesso gas velenoso.
La maggioranza dei prigionieri
dei Lager però, non sopravvisse
allo sfruttamento spietato della
manodopera, accompagnato da
maltrattamenti, denutrizione,
mancanza di vestiti adeguati e di
cure mediche. In totale, a
Mauthausen, Gusen e negli altri
campi-satellite, morirono circa
100.000 prigionieri, dei quali
quasi la metà perì durante i sei
mesi precedenti la liberazione
La scala della morte
Il sistematico e deliberato sterminio
attraverso la fame, le malattie, l’assassinio
di massa tipico di tutti i campi, si
accompagna a Mauthausen alla brutalità
delle condizioni in cui i deportati sono
costretti a lavorare nella cava. Le pietre
estratte e squadrate devono essere portate
a spalle, dalle squadre di punizione, lungo
186 ripidi gradini.
A lato e in cima attendono le SS che pungolano,
spingono e torturano gli uomini che si
muovono faticosamente. La chiamano la “scala
della morte”, mentre il dirupo della cava
prende il nome di “muro dei paracadutisti”,
poiché gli aguzzini, come supremo
divertimento, a volte spingono i primi della fila
che, cadendo, trascinano con loro decine di altri
uomini causando continue stragi.
“Muro dei paracadutisti”
Molte centinaia di detenuti
perdevano la vita perché venivano
lanciati verso il fondo della ripida
scalinata in pietra o affogati nel
profondo laghetto circostante.
Spesso i detenuti si gettavano poiché
non potevano più sopportare i
tormenti e le torture della discesa.
La SS chiamava in modo scherzoso e
macabro queste morti con il nome “
paracadutismo dal dirupo”.
Il primo gruppo ebreo olandese fu
lanciato giù dal dirupo nell’estate
del 1942 presso il campo di
concentramento di Mauthausen
dalle SS.
La liberazione
A mezzogiorno del 5 maggio
1945 il comandante americano
Albert J. Koziek, della
TerzaArmata americana, si
dirige con due autoblinde verso
il Lager.Le SS sono fuggite; il
comandante Franz Ziereis si è
nascosto nella campagna dove
sarà scoperto e ferito a morte
venti giorni dopo; la maggior
parte della documentazione del
campo è stata bruciata. È il
delegato della Croce rossa
internazionale ad andare
incontro all’ufficiale alleato. Gli
spagnoli issano sul portone
prima una bandiera rossa, poi
una della Spagna repubblicana.
Migliaia di persone provenienti da 50 Paesi hanno
partecipato anche quest’anno alla Giornata della
memoria a Mauthausen.
C’erano anche diverse delegazioni italiane alla
commemorazione per il 69esimo anniversario
della liberazione del campo da parte dell’esercito
americano, avvenuta il 5 maggio 1945.
Come ogni anno la commemorazione è andata in
successione dalla prima all’ultima lettera
dell’alfabeto e ogni Paese è stato rappresentato
dal proprio gonfalone.
I partecipanti al viaggio-pellegrinaggio in compagnia del signor Antonio De
Nardi, di Camolli, che ci ha narrato la sua esperienza di deportato politico.
Siamo stati accompagnati anche dalla professoressa Gianelli, che ringraziamo,
per esserci stata vicino in questo percorso nella memoria.
Ringraziamo inoltre la professoressa Protti per averci preparato per
quest’esperienza e l’associazione A.N.E.D. per averci dato questa grande
opportunità.

Contenu connexe

Tendances

La Seconda Guerra Mondiale Ppt
La Seconda Guerra Mondiale  PptLa Seconda Guerra Mondiale  Ppt
La Seconda Guerra Mondiale Ppt
guest67c8b2
 
Tesina elisa da proiettare
Tesina elisa da proiettareTesina elisa da proiettare
Tesina elisa da proiettare
st3fy_182
 
Introduzione alla shoah
Introduzione alla shoahIntroduzione alla shoah
Introduzione alla shoah
classeterza
 
Mafalda di savoia
Mafalda di savoiaMafalda di savoia
Mafalda di savoia
piazzullo
 
06 - Giorno Della Memoria - Gennaio 27
06 - Giorno Della Memoria - Gennaio 2706 - Giorno Della Memoria - Gennaio 27
06 - Giorno Della Memoria - Gennaio 27
Istituto Comprensivo
 
Campi di concentramento e di sterminio
Campi di concentramento e di sterminioCampi di concentramento e di sterminio
Campi di concentramento e di sterminio
classe3Achiavari
 
Presentazione finale medie corretta
Presentazione finale medie correttaPresentazione finale medie corretta
Presentazione finale medie corretta
istituto manzoni
 

Tendances (20)

l'olocausto
l'olocaustol'olocausto
l'olocausto
 
La Seconda Guerra Mondiale Ppt
La Seconda Guerra Mondiale  PptLa Seconda Guerra Mondiale  Ppt
La Seconda Guerra Mondiale Ppt
 
La shoah
La shoahLa shoah
La shoah
 
Tesina elisa da proiettare
Tesina elisa da proiettareTesina elisa da proiettare
Tesina elisa da proiettare
 
Introduzione alla shoah
Introduzione alla shoahIntroduzione alla shoah
Introduzione alla shoah
 
I bambini della Shoah
I bambini della ShoahI bambini della Shoah
I bambini della Shoah
 
Giorno della memoria
Giorno della memoriaGiorno della memoria
Giorno della memoria
 
Mafalda di savoia
Mafalda di savoiaMafalda di savoia
Mafalda di savoia
 
Shoah
ShoahShoah
Shoah
 
06 - Giorno Della Memoria - Gennaio 27
06 - Giorno Della Memoria - Gennaio 2706 - Giorno Della Memoria - Gennaio 27
06 - Giorno Della Memoria - Gennaio 27
 
Campi di concentramento e di sterminio
Campi di concentramento e di sterminioCampi di concentramento e di sterminio
Campi di concentramento e di sterminio
 
Percorso d'esame terza media 2013 -2014 sul Novecento di De Filippis Lorenzo
Percorso d'esame terza media 2013 -2014 sul Novecento di De Filippis LorenzoPercorso d'esame terza media 2013 -2014 sul Novecento di De Filippis Lorenzo
Percorso d'esame terza media 2013 -2014 sul Novecento di De Filippis Lorenzo
 
Campi di concentramento
Campi di concentramentoCampi di concentramento
Campi di concentramento
 
Neuengamme
NeuengammeNeuengamme
Neuengamme
 
Presentazione Pietre d'inciampo
Presentazione Pietre d'inciampoPresentazione Pietre d'inciampo
Presentazione Pietre d'inciampo
 
Il giorno della memoria cl.IV A/B Orte Scalo
Il giorno della memoria cl.IV A/B Orte ScaloIl giorno della memoria cl.IV A/B Orte Scalo
Il giorno della memoria cl.IV A/B Orte Scalo
 
La Shoah
La ShoahLa Shoah
La Shoah
 
Presentazione finale medie corretta
Presentazione finale medie correttaPresentazione finale medie corretta
Presentazione finale medie corretta
 
Don Roberto Angeli e i campi di sterminio
Don Roberto Angeli e i campi di sterminioDon Roberto Angeli e i campi di sterminio
Don Roberto Angeli e i campi di sterminio
 
La Seconda Guerra Mondiale (seconda parte)
La Seconda Guerra Mondiale (seconda parte)La Seconda Guerra Mondiale (seconda parte)
La Seconda Guerra Mondiale (seconda parte)
 

En vedette

What is the curriculum and how is it designed
What is the curriculum and how is it designedWhat is the curriculum and how is it designed
What is the curriculum and how is it designed
Alison Hardy
 
Software equuivalente
Software equuivalenteSoftware equuivalente
Software equuivalente
2381178024
 
Getting started with wt cafe
Getting started with wt cafeGetting started with wt cafe
Getting started with wt cafe
Samantha Gotlib
 
Web Development Overview (partial)
Web Development Overview (partial)Web Development Overview (partial)
Web Development Overview (partial)
Richard Appleyard
 
Presentazione associazione
Presentazione associazionePresentazione associazione
Presentazione associazione
Cristiano Volpe
 
Pembelajaran bersesuaian otak
Pembelajaran bersesuaian otakPembelajaran bersesuaian otak
Pembelajaran bersesuaian otak
Zahizan Hasrin
 

En vedette (20)

Jugze3
Jugze3Jugze3
Jugze3
 
What is the curriculum and how is it designed
What is the curriculum and how is it designedWhat is the curriculum and how is it designed
What is the curriculum and how is it designed
 
Software equuivalente
Software equuivalenteSoftware equuivalente
Software equuivalente
 
01
0101
01
 
Setting up google scholar
Setting up google scholarSetting up google scholar
Setting up google scholar
 
Getting started with wt cafe
Getting started with wt cafeGetting started with wt cafe
Getting started with wt cafe
 
Modern d&t
Modern d&tModern d&t
Modern d&t
 
California
CaliforniaCalifornia
California
 
Web Development Overview (partial)
Web Development Overview (partial)Web Development Overview (partial)
Web Development Overview (partial)
 
Ch01
Ch01Ch01
Ch01
 
Financial Services Disruption and Response - Oliver Wyman Conference - 15 10 15
Financial Services Disruption and Response - Oliver Wyman Conference - 15 10 15Financial Services Disruption and Response - Oliver Wyman Conference - 15 10 15
Financial Services Disruption and Response - Oliver Wyman Conference - 15 10 15
 
Defending a school subject (Sweden)
Defending a school subject (Sweden)Defending a school subject (Sweden)
Defending a school subject (Sweden)
 
Presentazione associazione
Presentazione associazionePresentazione associazione
Presentazione associazione
 
Christmas- The true meanings of colors and symbols/ Le vraie sens de Noel sy...
Christmas- The true meanings of  colors and symbols/ Le vraie sens de Noel sy...Christmas- The true meanings of  colors and symbols/ Le vraie sens de Noel sy...
Christmas- The true meanings of colors and symbols/ Le vraie sens de Noel sy...
 
Jugze
Jugze Jugze
Jugze
 
Pembelajaran bersesuaian otak
Pembelajaran bersesuaian otakPembelajaran bersesuaian otak
Pembelajaran bersesuaian otak
 
Marchesini
MarchesiniMarchesini
Marchesini
 
Social Media 101
Social Media 101Social Media 101
Social Media 101
 
Presentation2
Presentation2Presentation2
Presentation2
 
I.S.I.S. Marchesini - Sacile. Cosa cambia con la riforma?
I.S.I.S. Marchesini - Sacile. Cosa cambia con la riforma?I.S.I.S. Marchesini - Sacile. Cosa cambia con la riforma?
I.S.I.S. Marchesini - Sacile. Cosa cambia con la riforma?
 

Similaire à "viaggio-pellegrinaggio" a Mauthausen-Harteim

PPT Perozziello "A story at the end of the night"
PPT Perozziello "A story at the end of the night"PPT Perozziello "A story at the end of the night"
PPT Perozziello "A story at the end of the night"
StopTb Italia
 
Introduzione alla Shoah
Introduzione alla ShoahIntroduzione alla Shoah
Introduzione alla Shoah
togekiss90
 

Similaire à "viaggio-pellegrinaggio" a Mauthausen-Harteim (19)

Il secolo dei campi
Il secolo dei campiIl secolo dei campi
Il secolo dei campi
 
N.2) shoah i giusti iii d
N.2) shoah   i giusti iii dN.2) shoah   i giusti iii d
N.2) shoah i giusti iii d
 
Lager italiani marino sofia
Lager italiani marino sofiaLager italiani marino sofia
Lager italiani marino sofia
 
Anna frank da eros
Anna frank da erosAnna frank da eros
Anna frank da eros
 
07.la grandeguerra 1914-18 (2)
07.la grandeguerra 1914-18 (2)07.la grandeguerra 1914-18 (2)
07.la grandeguerra 1914-18 (2)
 
Ebrei di fiume transitati a Udine per Auschwitz, 1944-'45
Ebrei di fiume transitati a Udine per Auschwitz, 1944-'45Ebrei di fiume transitati a Udine per Auschwitz, 1944-'45
Ebrei di fiume transitati a Udine per Auschwitz, 1944-'45
 
Giornata Della Memoria 2010 Italia Israele Rc Un visto per la vita
Giornata Della Memoria 2010 Italia Israele Rc Un visto per la vitaGiornata Della Memoria 2010 Italia Israele Rc Un visto per la vita
Giornata Della Memoria 2010 Italia Israele Rc Un visto per la vita
 
La risiera di san sabba
La risiera di san sabbaLa risiera di san sabba
La risiera di san sabba
 
La storia negata dei militari internati italiani...slide
La storia negata dei militari internati italiani...slideLa storia negata dei militari internati italiani...slide
La storia negata dei militari internati italiani...slide
 
L’antisemitismo
L’antisemitismoL’antisemitismo
L’antisemitismo
 
Antisemitismo copia
Antisemitismo  copiaAntisemitismo  copia
Antisemitismo copia
 
PPT Perozziello "A story at the end of the night"
PPT Perozziello "A story at the end of the night"PPT Perozziello "A story at the end of the night"
PPT Perozziello "A story at the end of the night"
 
07.la grandeguerra 1914-18_2_
07.la grandeguerra 1914-18_2_07.la grandeguerra 1914-18_2_
07.la grandeguerra 1914-18_2_
 
Introduzione alla Shoah
Introduzione alla ShoahIntroduzione alla Shoah
Introduzione alla Shoah
 
Raimondo Villano - Rudolf Vrba, farmacologo del protocollo di Auschwitz
Raimondo Villano - Rudolf Vrba, farmacologo del protocollo di AuschwitzRaimondo Villano - Rudolf Vrba, farmacologo del protocollo di Auschwitz
Raimondo Villano - Rudolf Vrba, farmacologo del protocollo di Auschwitz
 
Germania Nazista
Germania NazistaGermania Nazista
Germania Nazista
 
Tesina Germania Nazista
Tesina Germania NazistaTesina Germania Nazista
Tesina Germania Nazista
 
R. Villano - Pankievwich, farmacista 'Giusto tra le Nazioni'
  R. Villano - Pankievwich, farmacista 'Giusto tra le Nazioni'  R. Villano - Pankievwich, farmacista 'Giusto tra le Nazioni'
R. Villano - Pankievwich, farmacista 'Giusto tra le Nazioni'
 
I cimiteri della seconda guerra mondiale in toscana
I cimiteri della seconda guerra mondiale in toscanaI cimiteri della seconda guerra mondiale in toscana
I cimiteri della seconda guerra mondiale in toscana
 

Plus de Carmen Garau (9)

Progettare per competenze
Progettare per competenzeProgettare per competenze
Progettare per competenze
 
I.S.I.S. Marchesini - Sacile. Chi siamo ...
I.S.I.S. Marchesini - Sacile. Chi siamo ...I.S.I.S. Marchesini - Sacile. Chi siamo ...
I.S.I.S. Marchesini - Sacile. Chi siamo ...
 
1° seminario. La genesi della crisi economica in atto. Fattori esogeni e fatt...
1° seminario. La genesi della crisi economica in atto. Fattori esogeni e fatt...1° seminario. La genesi della crisi economica in atto. Fattori esogeni e fatt...
1° seminario. La genesi della crisi economica in atto. Fattori esogeni e fatt...
 
I.S.I.S. Marchesini - Sacile. Cosa cambia con la riforma?
I.S.I.S. Marchesini - Sacile. Cosa cambia con la riforma?I.S.I.S. Marchesini - Sacile. Cosa cambia con la riforma?
I.S.I.S. Marchesini - Sacile. Cosa cambia con la riforma?
 
I.S.I.S. Marchesini - Sacile. Cosa cambia con la riforma?
I.S.I.S. Marchesini - Sacile. Cosa cambia con la riforma?I.S.I.S. Marchesini - Sacile. Cosa cambia con la riforma?
I.S.I.S. Marchesini - Sacile. Cosa cambia con la riforma?
 
I.S.I.S. Marchesini - Sacile. Cosa cambia con la riforma?
I.S.I.S. Marchesini - Sacile. Cosa cambia con la riforma?I.S.I.S. Marchesini - Sacile. Cosa cambia con la riforma?
I.S.I.S. Marchesini - Sacile. Cosa cambia con la riforma?
 
I.S.I.S. Marchesini - Sacile. Cosa cambia con la riforma
I.S.I.S. Marchesini - Sacile. Cosa cambia con la riformaI.S.I.S. Marchesini - Sacile. Cosa cambia con la riforma
I.S.I.S. Marchesini - Sacile. Cosa cambia con la riforma
 
I.S.I.S. Marchesini - Sacile (PN)
I.S.I.S. Marchesini - Sacile (PN)I.S.I.S. Marchesini - Sacile (PN)
I.S.I.S. Marchesini - Sacile (PN)
 
I.S.I.S. Marchesini - Sacile
I.S.I.S. Marchesini - SacileI.S.I.S. Marchesini - Sacile
I.S.I.S. Marchesini - Sacile
 

Dernier

Scienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptx
Scienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptxScienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptx
Scienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptx
lorenzodemidio01
 
case passive_GiorgiaDeAscaniis.pptx.....
case passive_GiorgiaDeAscaniis.pptx.....case passive_GiorgiaDeAscaniis.pptx.....
case passive_GiorgiaDeAscaniis.pptx.....
giorgiadeascaniis59
 
Nicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptx
Nicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptxNicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptx
Nicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptx
lorenzodemidio01
 

Dernier (19)

Lorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptx
Lorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptxLorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptx
Lorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptx
 
Scrittura seo e scrittura accessibile
Scrittura seo e scrittura accessibileScrittura seo e scrittura accessibile
Scrittura seo e scrittura accessibile
 
discorso generale sulla fisica e le discipline.pptx
discorso generale sulla fisica e le discipline.pptxdiscorso generale sulla fisica e le discipline.pptx
discorso generale sulla fisica e le discipline.pptx
 
Presentazioni Efficaci e lezioni di Educazione Civica
Presentazioni Efficaci e lezioni di Educazione CivicaPresentazioni Efficaci e lezioni di Educazione Civica
Presentazioni Efficaci e lezioni di Educazione Civica
 
Scienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptx
Scienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptxScienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptx
Scienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptx
 
Oppressi_oppressori.pptx................
Oppressi_oppressori.pptx................Oppressi_oppressori.pptx................
Oppressi_oppressori.pptx................
 
Vuoi girare il mondo? educazione civica.
Vuoi girare il mondo? educazione civica.Vuoi girare il mondo? educazione civica.
Vuoi girare il mondo? educazione civica.
 
Lorenzo D'Emidio_Vita e opere di Aristotele.pptx
Lorenzo D'Emidio_Vita e opere di Aristotele.pptxLorenzo D'Emidio_Vita e opere di Aristotele.pptx
Lorenzo D'Emidio_Vita e opere di Aristotele.pptx
 
Aristotele, vita e opere e fisica...pptx
Aristotele, vita e opere e fisica...pptxAristotele, vita e opere e fisica...pptx
Aristotele, vita e opere e fisica...pptx
 
descrizioni della antica civiltà dei sumeri.pptx
descrizioni della antica civiltà dei sumeri.pptxdescrizioni della antica civiltà dei sumeri.pptx
descrizioni della antica civiltà dei sumeri.pptx
 
Descrizione Piccolo teorema di Talete.pptx
Descrizione Piccolo teorema di Talete.pptxDescrizione Piccolo teorema di Talete.pptx
Descrizione Piccolo teorema di Talete.pptx
 
Tosone Christian_Steve Jobsaaaaaaaa.pptx
Tosone Christian_Steve Jobsaaaaaaaa.pptxTosone Christian_Steve Jobsaaaaaaaa.pptx
Tosone Christian_Steve Jobsaaaaaaaa.pptx
 
LE ALGHE.pptx ..........................
LE ALGHE.pptx ..........................LE ALGHE.pptx ..........................
LE ALGHE.pptx ..........................
 
case passive_GiorgiaDeAscaniis.pptx.....
case passive_GiorgiaDeAscaniis.pptx.....case passive_GiorgiaDeAscaniis.pptx.....
case passive_GiorgiaDeAscaniis.pptx.....
 
Nicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptx
Nicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptxNicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptx
Nicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptx
 
Quadrilateri e isometrie studente di liceo
Quadrilateri e isometrie studente di liceoQuadrilateri e isometrie studente di liceo
Quadrilateri e isometrie studente di liceo
 
ProgettoDiEducazioneCivicaDefinitivo_Christian Tosone.pptx
ProgettoDiEducazioneCivicaDefinitivo_Christian Tosone.pptxProgettoDiEducazioneCivicaDefinitivo_Christian Tosone.pptx
ProgettoDiEducazioneCivicaDefinitivo_Christian Tosone.pptx
 
Lorenzo D'Emidio_Vita di Cristoforo Colombo.pptx
Lorenzo D'Emidio_Vita di Cristoforo Colombo.pptxLorenzo D'Emidio_Vita di Cristoforo Colombo.pptx
Lorenzo D'Emidio_Vita di Cristoforo Colombo.pptx
 
Lorenzo D'Emidio_Francesco Petrarca.pptx
Lorenzo D'Emidio_Francesco Petrarca.pptxLorenzo D'Emidio_Francesco Petrarca.pptx
Lorenzo D'Emidio_Francesco Petrarca.pptx
 

"viaggio-pellegrinaggio" a Mauthausen-Harteim

  • 1. Burigo Michael, Carlet Rosita, Janotto Sara e Zille Giorgia
  • 2. Il castello, detto Schloss Hartheim, fu costruito da Jakob von Aspen nel 1600. È un castello di dimensioni piuttosto ridotte e nelle sue vicinanze si trovano strutture simili. Nel 1898 fu donato dal Principe Camillo all'Organizzazione di Carità dell'Austria Superiore come centro educativo e di cura.
  • 3. Il castello di Hartheim fu uno dei sei centri per l'applicazione del programma eutanasia stabilito con decreto di Hitler in data 1° settembre 1939. Lo stesso giorno dello scoppio della l'inizio della 2ª guerra mondiale i sostenitori del programma dichiaravano che era assurdo mantenere degli esseri inutili mentre la miglior gioventù tedesca si sacrificava sui campi di battaglia. Il castello di Hartheim era stato fino allora un istituto per bambini handicappati gestito da una congregazione di suore. Col decreto le suore furono espulse e i bambini a poco a poco eliminati con scuse non sempre plausibili per i genitori che si vedevano recapitare l'atto di morte.
  • 4. Terminata l'eutanasia dei bambini fu la volta degli adulti handicappati. Completata l’operazione, il castello di Hartheim divenne uno pseudo istituto di ricerca ove un gruppo di medici criminali compiva i più ignobili esperimenti sul corpo dei deportati, esperimenti che si concludevano con la morte. Simon Wiesenthal lo definì l'università degli orrori, visto che in esso morirono circa 30.000 innocenti.
  • 5. Gran parte del “materiale umano” era fornito da Mauthausen: tutte le settimane, e verso la fine anche due o tre volte la settimana, la cosiddetta “corriera blu” (un pullman coi vetri azzurrati per celarne il contenuto), arrivava al portone del campo per fare il carico di materiale umano; quello era un momento di terrore. Non si è mai saputo come avveniva la “scelta”.
  • 6. Nel 1954 le stanze del castello vennero convertite in appartamenti in affitto. La camera a gas fu aperta al pubblico, per la prima volta dopo la fine della guerra, nel 1969. Il castello di Hartheim è oggi un sito commemorativo dedicato alle migliaia di persone fisicamente e mentalmente handicappate che furono assassinate in quel luogo dai nazisti.
  • 7. Durante la prima guerra mondiale (1914 - 1918) gli austriaci aprirono un primo campo di concentramento per prigionieri di guerra ad est di Mauthausen per lo sfruttamento della cava di Wiener - Graben, il granito viennese usato per pavimentare le strade di Vienna. In esso, russi, serbi e moltissimi italiani raggiunsero l’impressionante cifra di 40.000 internati e circa 9.000 di loro vi persero la vita, tra cui 1.759 prigionieri militari italiani che vi morirono di fame e stenti.
  • 8. L’8 agosto 1938, cinque mesi dopo la cosiddetta “annessione“ (“Anschluss”) dell’Austria al Reich, arrivarono a Mauthausen i primi prigionieri provenienti dal Campo di concentramento di Dachau. Inizialmente i prigionieri furono impiegati nell’edificazione stessa del Lager e nel lavoro forzato presso la „Deutsche Erd- und Steinwerke GmbH“, una ditta di proprietà delle SS che produceva materiale da impiegare per la costruzione degli edifici monumentali e di prestigio della Germania nazista.
  • 9. Fino al 1943 la funzione prevalente del Lager fu la persecuzione e la reclusione definitiva degli oppositori politici ed ideologici. Per un certo tempo Mauthausen e Gusen furono gli unici Lager classificati di Categoria III, previsti per “detenuti difficili da recuperare”, il che significava che in quei luoghi le condizioni di reclusione erano durissime e la mortalità fra le più alte tra tutti i Lager del sistema concentrazionario nazista
  • 10. Tra il 1942 e il 1943, come in tutti gli altri Campi di concentramento, i prigionieri vennero in numero sempre maggiore utilizzati nell’industria bellica, e per gestire la quantità di prigionieri che aumentò notevolmente nacque l’esigenza di fondare numerosi Campi-satellite. Alla fine del 1942 nei Campi di Mauthausen, di Gusen e nei pochi Campi-satellite si trovavano 14.000 prigionieri, mentre nel 1945 il numero dei detenuti era aumentato oltre 84.000.
  • 11. Dopo la seconda metà del 1944, arrivarono a Mauthausen trasporti di migliaia di deportati, provenienti soprattutto dai campi di concentramento ubicati più a est che venivano evacuati. Nella primavera del 1945 furono smantellati i campi-satellite situati ad est di Mauthausen. Tutti i prigionieri furono convogliati verso Mauthausen/Gusen per mezzo di vere e proprie marce della morte, finendo per provocare uno spaventoso sovraffollamento, nel campo principale come anche negli altri sotto- campi ancora esistenti: Ebensee, Steyr e Gunskirchen. A seguito del sovraffollamento la fame e le malattie fecero aumentare di colpo la mortalità.
  • 12. La maggior parte dei deportati presenti a Mauthausen proveniva dalla Polonia, seguiti dai cittadini sovietici e ungheresi, ma c’erano anche numerosi gruppi di tedeschi, austriaci, francesi, italiani, jugoslavi e spagnoli. In totale, l’amministrazione delle SS del Lager registrò uomini, donne e bambini provenienti da più di 40 Nazioni. In totale, durante il periodo tra la costruzione del Lager nell’agosto del 1938 e la sua liberazione da parte dell’Esercito americano nel maggio del 1945, a Mauthausen furono deportate quasi 200.000 persone.
  • 13. Migliaia di prigionieri furono fucilati, o assassinati con iniezioni letali, altri fatti morire di botte, altri ancora di freddo durante i cosiddetti “Totbadeaktionen” (i prigionieri venivano sottoposti a docce gelide finché morivano di freddo e sfinimento o affogavano cadendo). Almeno 10.200 prigionieri furono assassinati per asfissia, una parte nella Camera a gas nel Campo centrale, altri nel castello di Hartheim, uno dei centri di sterminio del ”Progetto eutanasia”, oppure nel Campo di Gusen, rinchiusi in baracche sigillate o in un autobus che faceva la spola fra Mauthausen e Gusen nel quale veniva immesso gas velenoso.
  • 14. La maggioranza dei prigionieri dei Lager però, non sopravvisse allo sfruttamento spietato della manodopera, accompagnato da maltrattamenti, denutrizione, mancanza di vestiti adeguati e di cure mediche. In totale, a Mauthausen, Gusen e negli altri campi-satellite, morirono circa 100.000 prigionieri, dei quali quasi la metà perì durante i sei mesi precedenti la liberazione
  • 15. La scala della morte Il sistematico e deliberato sterminio attraverso la fame, le malattie, l’assassinio di massa tipico di tutti i campi, si accompagna a Mauthausen alla brutalità delle condizioni in cui i deportati sono costretti a lavorare nella cava. Le pietre estratte e squadrate devono essere portate a spalle, dalle squadre di punizione, lungo 186 ripidi gradini. A lato e in cima attendono le SS che pungolano, spingono e torturano gli uomini che si muovono faticosamente. La chiamano la “scala della morte”, mentre il dirupo della cava prende il nome di “muro dei paracadutisti”, poiché gli aguzzini, come supremo divertimento, a volte spingono i primi della fila che, cadendo, trascinano con loro decine di altri uomini causando continue stragi.
  • 16. “Muro dei paracadutisti” Molte centinaia di detenuti perdevano la vita perché venivano lanciati verso il fondo della ripida scalinata in pietra o affogati nel profondo laghetto circostante. Spesso i detenuti si gettavano poiché non potevano più sopportare i tormenti e le torture della discesa. La SS chiamava in modo scherzoso e macabro queste morti con il nome “ paracadutismo dal dirupo”. Il primo gruppo ebreo olandese fu lanciato giù dal dirupo nell’estate del 1942 presso il campo di concentramento di Mauthausen dalle SS.
  • 17. La liberazione A mezzogiorno del 5 maggio 1945 il comandante americano Albert J. Koziek, della TerzaArmata americana, si dirige con due autoblinde verso il Lager.Le SS sono fuggite; il comandante Franz Ziereis si è nascosto nella campagna dove sarà scoperto e ferito a morte venti giorni dopo; la maggior parte della documentazione del campo è stata bruciata. È il delegato della Croce rossa internazionale ad andare incontro all’ufficiale alleato. Gli spagnoli issano sul portone prima una bandiera rossa, poi una della Spagna repubblicana.
  • 18. Migliaia di persone provenienti da 50 Paesi hanno partecipato anche quest’anno alla Giornata della memoria a Mauthausen. C’erano anche diverse delegazioni italiane alla commemorazione per il 69esimo anniversario della liberazione del campo da parte dell’esercito americano, avvenuta il 5 maggio 1945. Come ogni anno la commemorazione è andata in successione dalla prima all’ultima lettera dell’alfabeto e ogni Paese è stato rappresentato dal proprio gonfalone.
  • 19.
  • 20.
  • 21.
  • 22.
  • 23.
  • 24.
  • 25.
  • 26.
  • 27.
  • 28.
  • 29.
  • 30.
  • 31.
  • 32.
  • 33.
  • 34.
  • 35.
  • 36. I partecipanti al viaggio-pellegrinaggio in compagnia del signor Antonio De Nardi, di Camolli, che ci ha narrato la sua esperienza di deportato politico. Siamo stati accompagnati anche dalla professoressa Gianelli, che ringraziamo, per esserci stata vicino in questo percorso nella memoria. Ringraziamo inoltre la professoressa Protti per averci preparato per quest’esperienza e l’associazione A.N.E.D. per averci dato questa grande opportunità.