4. Col termine elettricità si fa riferimento genericamente a
tutti i fenomeni fisici su scala macroscopica che
coinvolgono una delle interazioni fondamentali.
A livello microscopico, tali fenomeni sono riconducibili
all'interazione tra particelle cariche su scala molecolare:
i protoni nel nucleo di atomi o molecole ionizzate, e gli
elettroni.
I tipici effetti macroscopici di tali interazioni sono le
correnti elettriche e l'attrazione o repulsione di corpi
elettricamente carichi.
• NEUTRE • Cariche uguali ( - - ) • Cariche uguali ( + + )• Cariche segno opposto ( + - )
5. I primi studi dei fenomeni risalgono
probabilmente al filosofo greco
Talete, che studiò le proprietà
elettriche dell'ambra, la resina
fossile che se viene sfregata
( attraverso un panno di lana) attrae
altri pezzetti di materia: il suo nome
greco era electron , e da questo
termine deriva la parola
«elettricità».
I greci antichi compresero che
l'ambra era in grado di attrarre
oggetti leggeri, come i capelli, e che
un ripetuto strofinio dell'ambra
stessa poteva addirittura dare
origine a scintille.
Informazioni: uscita didattica
6. Nella pila di Volta i dischi sono sostituiti da due
bacchette formate da metalli diversi (rame e zinco),
chiamate elettrodi, immerse in una soluzione
elettrolitica, cioè una soluzione acquosa di sali o di
acidi che permettono il passaggio della corrente perché
in essa sono presenti particelle cariche elettricamente,
dette ioni.
Ogni elettrodo metallico, si dissocia parzialmente
e cede altri ioni, così si genera una differenza di
potenziale ( d.d.p è la differenza tra l'energia
potenziale elettrica posseduta da una carica nei
due punti a causa della presenza di un campo
elettrico) tra il metallo e la soluzione.
La differenza di potenziale dipende dal metallo
considerato .
Lo zinco che assume il potenziale più negativo
permette il passaggio di una corrente elettrica dal
rame allo zinco quando i due elettrodi sono
collegati da un filo conduttore.
7. L’elettroforo perpetuo è un generatore
elettrostatico in grado di accumulare in
grado di accumulare una quantità di
cariche elettriche in modo discontinuo.
Costituito: da un disco di materiale
conduttore, un manico isolante e da una
superficie in materiale isolante
Funzionamento: la base isolante viene
caricata da un panno di lana attraverso lo
strofinio, dopo di che si appoggia il disco al
piano.
Per induzione, il disco si carica di cariche
positive, a questo punto si tocca con un dito
la parte superiore del disco, in questo modo
lo si mette a terra attraverso il corpo umano
si fa defluire la carica negativa, lasciando il
disco caricato positivamente
8. Il volt è l'unità di misura
derivata Sistema
Internazionale (SI) del
potenziale elettrico e della
differenza di potenziale.
Ha questo nome in onore
di Alessandro Volta, che
nel 1800 inventò la pila
voltaica, la prima batteria
elettrochimica.
Negli anni 1880 il
Congresso Elettrico
Internazionale, approvò il
volt come unità di misura
della forza elettromotrice.
J
C
V =
9. Nell'autunno del 1776 Alessandro Volta
studiò un fenomeno noto anche in epoche
più lontane: si trovava in un stagnante del
fiume Lambro, avvicinando una fiamma alla
superficie si accendevano delle fiammelle
azzurrine.
Alessandro Volta scoprì l'aria infiammabile
nella palude dell'Isolino Partegora , in
località Bruschera (provincia di Varese).
Provando a smuovere il fondo con l'aiuto di
un bastone vide che risalivano delle bolle di
gas e le raccolse in bottiglie.
Diede a questo gas il nome di aria
infiammabile di palude e scoprì che poteva
essere incendiato , sia per mezzo di una
candela accesa , sia mediante una scarica
elettrica; dedusse che il gas si formava nella
decomposizione di sostanze animali e
vegetali