Anno pastorale 2012-13
Parrocchia Sant' Antonino Martire di Castelbuono (PA)
Parroco Don Mimmo Sideli
Ciclo di conferenze "I Maestri del sospetto e i Testimoni della fede" tenuto da P. Filippo S. Cucinotta, OFM; docente di Teologia orientale della Pontificia Facoltà Teologica "San Giovanni Evangelista" di Palermo
Incontro su Romano Guardini
6. 27/10 B. Russell, Perché non sono cristiano
24/11 B. Croce, Perché non possiamo non dirci
“cristiani”
15/12 P. Odifreddi, Perché non possiamo essere
cristiani
26/01 E. Drewermann, I funzionari di Dio
16/02 R. Guardini, L’essenza del cristianesimo
16/03 H.U. von Balthasar, Solo l’amore è
credibile
20/04 K. Rahner, Corso fondamentale sulla fede
17. La religione ha un contenuto positivo
che consente di scoprire quale sia
l’essenza dell’uomo.
La religione consiste nel sentimento
dell’infinito: tale infinito esprime
l’essenza dell'uomo.
23. 1. Cogliere nella complessità di quel
fenomeno storico che va sotto il nome
di cristianesimo, l’“evangelo
nell’evangelo”, i tratti “atemporali” che
costituiscono il nucleosempre
valido, distinto dalla scorza del
mutevole rivestimento storico.
24. 2. L’evangelo, così come Gesù lo ha
predicato, non annuncia il Figlio, ma
soltanto il Padre.
25. 3. Tutta la costruzione della cristologia
ecclesiastica sta al di fuori della
personalità concreta di Gesù Cristo.
26. La ricerca dell’essenza
del Cristianesimo
La via
filosofica
La via
storica
La via
teologica
Feuerbach
Harnack
Guardini
28. Un Testo e il suo autore
Momenti della vicenda biografica
29. Italiano di nascita ma tedesco di
adozione.
Le sue teorie, la sua visione del mondo
e il suo pluridecennale impegno come
docente nascono, crescono, convivono
in un ambiente anche protestante.
30. Studia teologia a Friburgo, Tubinga e
Magonza.
1910: ordinato sacerdote.
1917: si laurea in Teologia con una tesi
su San Bonaventura.
A Belino dal 1923 insegna alla cattedra
di Filosofia della religione e
Weltanshauung cattolica, istituita
appositamente per lui.
31. Con l'inizio della seconda guerra
mondiale la cattedra viene soppressa.
Terminata la guerra viene reintegrato
nell’insegnamento universitario
all’Università di Tubinga, che lascia
dopo tre anni per l’università di
Monaco di Baviera.
32. Nel 1961 viene nominato membro della
Commissione liturgica preparatoria
del Concilio Vaticano II.
Nel 1965 declina l’invito di Paolo
VIche vorrebbe nominarlo Cardinale.
Muore il 1 di ottobre del 1968 a
Monaco.
34. Dai tempi della riforma di Lutero il
cattolicesimo in Germania viveva in
una condizione di inferiorità.
Il contesto spirituale e sociale:
- un senso di disorientamento,
- un’atmosfera segnata dalla mancanza
di un’identità.
Crollo dello stato prussiano
problemi sociali e politici
37. “… noi, nelle forme
dell'assalto, istituendo una nuova
concezione del mondoe difendendone
con fanatismo i principi
essenziali
un giorno
” (A. Hitler, 1925).
39. “Se il popolo tedesco è già così corrotto
e deteriorato nella sua più intima
essenza … se i tedeschi, così privi di
ogni individualità, sono ormai diventati
una massa tanto insulsa e vile, allora
davvero meritano la rovina” (Dal
primo volantino della “Rosa bianca”,
1942).
43. 1. C’è il tempo durante il quale il
credente è cristiano spontaneamente.
2. Essere cristiano significa per lui la
stessa cosa che essere credente.
3. In seguito avverte che ci sono anche
altre possibilità religiose.
4. Comincia a domandarsi dove stia la
verità e si sente spinto a una decisione.
44. La questione: quello ch’è peculiare del
cristianesimo.
La qualità particolare solo a esso
propria, in virtù della quale il
cristianesimo si fonda in se stesso e si
distingue da altre possibilità religiose.
La questione si fa sempre più urgente.
45. Il cristianesimo non si risolve in
categorie naturali.
Quel che Cristo predica presuppone la
figliolanza di Dio.
47. Il posto che occupa la persona di Gesù
Cristo nella religione cristiana.
La coscienza di un’autorità suprema.
Egli esige obbedienza.
Una poderosissima autorità in quanto
riguarda la salvezza.
49. Buddha:
- dice ciò che ognuno potrebbe dire;
- mostra la strada, che, anche senza di
lui, sussiste col valore di una legge
cosmica;
- la sua persona non è parte essenziale
di quel ch’è propriamente religioso;
- essa si estingue.
50. Mosè e Paolo:
- strumenti di un incarico divino;
- la persona dell'annunciatore non è
nel messaggio stesso, nel contenuto
della Rivelazione.
51. Da tutto questo emerge chiaro, come
la persona di Gesù stia in una
posizione fondamentalmente diversa
nell’ordine di salvezza da Lui
predicato.
53. Gesù ha fatto esplicite asserzioni su se
stesso ed il suo rapporto tanto col
Padre quanto con gli uomini, e queste
asserzioni appartengono al contenuto
fondamentale della buona Novella.
Il suo messaggio rimane determinato
dalla significazione assolutamente
unica della sua persona.
55. La sua sequela che viene
espressamente richiesta perché la sua
figura e la sua parola hanno un peso
decisivo per la salvezza.
In questa sequela si attua una decisione
religiosa.
La scelta richiesta intende la persona di
Gesù e significa dono personale di sé.
57. Retto operare significa agire a causa
di Cristo o mirando a Cristo.
E’ Lui che costituisce la radice della
realtà, il senso centrale e il titolo
giuridico della comunità.
E’ lui che giustifica l'approssimarsi
religioso a Dio, la preghiera di
domanda.
59. Gesù è la decisione in senso assoluto.
Questo fatto suscita vivo
consenso, fede, prontezza a seguire ma anche la ribellione altrettanto
appassionata per l'inaudita pretesa, la
protesta contro la “bestemmia”.
60. La radice della protesta è la
circostanza che una persona storica
pretende d'avere un'importanza
decisiva per la salvezza.
61. Per riconoscere tale
pretesa, l'ascoltatore deve
- rinunciare a se stesso in un modo
radicale,
-sacrificare l’autonomia della propria
volontà in un modo così sensibile come
può avvenire solo nella fede e
nell’amore.
63. Dal punto di vista cristiano non c’è
nessuna immediata relazione
dell'uomo con Dio.
La relazione con Lui è legata al
Mediatore.
Tutto ciò che in senso cristiano viene
da Dio a noi e va da noi a Dio deve
passare attraverso il Mediatore.
64. La mediazione rappresenta la forma
essenziale della relazione cristiana con
Dio e non può mai essere eliminata
senza che vada distrutta la sua essenza
stessa.
65. La “Verità” è data e rivelata solo nel
Mediatore e per opera di Lui.
“La via” è la persona di Gesù Cristo.
Questa via fu aperta con
l’Incarnazione e resa
transitabile, quando Cristo nello
Spirito Santo risorse e fu trasfigurato.
67. La mediazione diventa un inserimento
redentivo:
Cristo ha fatto suo ciò che era nostro: il
peccato.
Così è diventato nostro ciò che era suo:
la vita divina.
Noi siamo cristiani in virtù della
Redenzione.
68. Questa azione ha significato e forza di
Redenzione solo come azione di
questo agente.
L’agente deve rimaner collegato con
l'azione.
70. La Redenzione è un avvenimento che
- s’è compiuto nella storia,
- compiuto fin dall’eternità,
- collocato nell’eternità come
perennemente valido.
71. Quando si compie l’azione liturgica,
Cristo è presente con la sua vita, morte
e risurrezione, in maniera pneumaticoreale “tra coloro che sono adunati nel
suo Nome”; viene da essi “mangiato”
ed è “in loro”. E’ il fenomeno del culto
cristiano.
72. “Quando portarono gli olii sacri... il
duomo si rianimò. Le sue forme si
mossero. Entrando in relazione con le
persone che avanzavano con solennità,
nello sfiorarsi delle vesti e dei colori
alle pareti e nelle arcate, gli spazi si
misero in movimento...” (Settimana
santa a Monreale, 1929)
74. E’ il movimento dell'amore.
L’eros, che dimora in tutto il creato
- diventa acquista aspetto visibile;
- si tramuta, perché il movimento
discende “dal cielo, da Dio” (non
ilsemplice anelito del creato verso il
Creatore).
75. E che il movimento d’amore sia quello
stesso di Dio, emerge chiaramente dal
fatto che la parola dell'anelito alla fine
dell’Apocalisse è pronunciata
contemporaneamente “dalla Sposa” e
“dallo Spirito”: lo Spirito e la sposa
dell'Agnello dicono: «Vieni!».
77. L’essenza del cristianesimo: non c'è
alcuna dottrina, alcuna struttura di
valori morali, alcun atteggiamento
religioso od ordine di vita, che possa
venir separato dalla persona di
Cristo, e dei quali poi si possa dire che
siano l’essenza del cristianesimo.
78. Il cristianesimo è Egli stesso;
ciò che per mezzo suo perviene agli
uomini,
e la relazione che per mezzo suo
l’uomo può avere con Dio.
79. La persona di Gesù Cristo, nella sua
unicità storica e nella sua gloria
eterna, è di per sé la categoria che
determinal'essere, l'agire, e la teoria
di ciò che è cristiano.
82. L’essenza della Weltanshauung
è il Cristianesimo
L’essenza del Cristianesimo
è il Cattolicesimo
L’essenza del Cattolicesimo
è Gesù Cristo
83. L’essenza della Weltanshauung
è il Cristianesimo
L’essenza del Cristianesimo
è il Cattolicesimo
L’essenza del Cattolicesimo
è Gesù Cristo
L’essenza di Gesù Cristo è
l’amore erotico di Dio
86. “Le potenze cui egli si oppone si
chiamano tecnica
sfrenata, totalitarismo, ateismo –
conseguenze logiche della prima
emancipazione e dell’assolutizzazione
dell’“epoca moderna”.
88. …Guardinileggeva le opere di questi
autori, li ascoltava, imparava da loro
come vedevano il mondo ed entrava in
dialogo con loro, per sviluppare in
dialogo con essi ciò che egli, in quanto
pensatore cattolico, aveva da dire al
loro pensiero.
89. La sua parola chiave era: “ Vedete…”
perché voleva guidarci a “vedere” ed
egli stesso stava in un comune dialogo
interiore con gli uditori. Questa era la
novità rispetto alla retorica dei vecchi
tempi.
90. Parlava in modo del tutto semplice con
noi e, insieme a ciò, parlava con la
verità e ci induceva al dialogo con la
verità.
93. “I fratelli Scholl e i loro amici
volevano che l’università ridiventasse
ciò che deve essere: una comunità che
vive nella dedizione alla verità, e per
questo hanno osato tutto” (1958).