Con Massimo Caputi procede il piano di riassetto organizzativo nel gruppo immobiliare Prelios, dopo il via libera a fine marzo scorso del piano di rilancio focalizzato sulla ricapitalizzazione da 185 milioni di euro.
Prelios si avvia pertanto a chiudere il lungo riassetto organizzativo imposto dalla crisi del mercato immobiliare che ha visto appunto l'ingresso del nuovo socio industriale Feidos di Massimo Caputi.
2. 25/04/2013 pg. 15 ed. N.17 - 3 maggio 2013
PRIMO PIANO Real estate Prelios advisor
Sarà Prelios l'advisor di Banca Carige per la dismissione del
patrimonio immobiliare delle compagnie assicurative Carige
Assicurazioni e Carige Vita Nuova. In programma c'è la vendita di
circa 70 palazzi e l'istituto presieduto da Giovanni Berneschi ha
dato mandato a Prelios Valuations per le analisi valutative degli
asset e a Prelios Property per realizzare la data room di ogni
immobile per poter procedere con le offerte di acquisto. Al
momento non si conosce il valore di mercato del portafoglio, che
sarà proprio la società amministrata da Sergio Iasi a dover
defnire, ma è certo che in questa fase Banca Carige punta a
recuperare complessivamente 800 milioni. Intanto, in Prelios si
avvicina l'ora X dell'aumento di capitale da 185 milioni che
sancirà l'ingresso nel capitale della Feidos 11 di Massimo Caputi
e soci (il fnanziere romano diventerà vice presidente). Gli
effetti della nuova gestione sono già visibili. Incarichi come
quello di Carige sono in linea con il nuovo modello di business di
pure management company. La grande scommessa è di diventare un
polo europeo di servizi immobiliari. In quest'ottica si inquadra
anche il ritorno nel settore del facility management con la
recente costituzione di un'intera divisione dedicata. Mossa che
sorprende: qualche anno fa Prelios ha venduto la controllata che
si occupava di questo business con un giro d'affari di 500 milioni
al gruppo Manutencoop. «È una contraddizione solo apparente»,
ribatte Andrea Boeri (nella foto), ad di Prelios Property&Project,
«oggi puntiamo a erogare un tipo di servizio di livello elevato a
un target di clienti che fanno già parte o che sono molto vicini
alla nostra rete di relazioni con un focus sul recupero di
effcienza energetica degli immobili».
Il Sole 24 Ore 01/05/2013 pg. 21
Prelios vara la riorganizzazione in attesa dei
nuovi azionisti
Real estate. Una piattaforma europea di gestione immobiliare
NUOVE RISORSE Il prossimo 8 maggio l'assemblea sull'aumento di
capitale da 185 milioni che porterà all'ingresso di Feidos 11
3. Parte il riassetto organizzativo nel gruppo immobiliare Prelios,
dopo il via libera a fine marzo scorso del piano di rilancio
focalizzato sulla ricapitalizzazione da 185 milioni di euro.
Il prossimo 8 maggio ci sarà l'assemblea di Prelios che prenderà
atto della perdita di 241 milioni di euro (per effetto di
consistenti ulteriori svalutazioni) ma che sancirà anche il
rilancio del gruppo immobiliare guidato da Sergio Iasi e
presieduto da Marco Tronchetti Provera, con il via libera
dell'aumento e l'entrata di nuovi soci, tra i quali la Feidos 11
dell'imprenditore Massimo Caputi, che diventerà vice-presidente.
Parallalemente al rafforzamento patrimoniale è stata varata in
questi giorni una rivoluzione organizzativa, con un forte
snellimento dei costi della holding (che passa da 100 a 50
dipendenti): una riorganizzazione voluta dai nuovi vertici.
L'obiettivo del piano industriale sarà quello di costituire una
piattaforma europea di gestione immobiliare: quindi Prelios, come
indicato nel piano di rilancio dal top management, passerà da
società di investimenti e servizi a piattaforma europea di
servizi, strutturata in 7 società operative con circa 900 addetti
e 140 milioni di fatturato da servizi.
La holding sarà affidata a manager di elevata seniority : Elena
Capra per la finanza e il controllo, Massimo Marinelli per gli
affari societari, Ginevra Roscioni per affari legali. Sarà rivista
anche l'organizzazione delle società operative: la nuova Prelios
Solving raggrupperà i servizi immobiliari in Italia (property,
facility, project, valuations ed agency) e sarà affidata ad Andrea
Boeri e Gianfranco Ritucci.
Ci sarà quindi Prelios Sgr con Paolo Scordino come nuovo
amministratore delegato fresco di nomina ad affiancare il
presidente Alberto Rossetti. In terzo luogo è stata rivista la
struttura manageriale di Prelios Credit Servicing che vedrà come
amministratore delegato Riccardo Serrini, affiancato al direttore
generale Stefano Montuschi.
Infine ci saranno le attività in Germania (racchiuse nella Real
Estate Services Germany) la cui guida resterà ad Andreas
Engelhardt e Martin Moerl: la strategia a Berlino punterà sul
mantenimento e potenziamento della piattaforma di servizi e
gestione e sulla dismissione progressiva degli investimenti.
Dall'investimento nel portafoglio residenziale tedesco Dgag, in
particolare, dovrebbe nascere un nuovo fondo da offrire a primari
investitori esteri.
L'investment Portfolio Management sarà affidato a Claudio Ricci,
mentre le attività di back office saranno concentrate nella
società di servizi Sare diretta da Angelo Cattaneo. L'Agency
confluirà invece in Prelios Solving.
4. La Repubblica - Affari Finanza - 06/05/2013 pg. 15
Prelios, debito rimodulato e nuova organizzazione
Milano Prelios si avvia a chiudere il lungo riassetto
organizzativo imposto dalla crisi del mercato immobiliare. Per
mercoledì prossimo è convocata l'assemblea degli azionisti,
chiamata a dare il via libera all'aumento di capitale da 185
milioni (di cui 100 per cassa) e alla rimodulazione del debito del
gruppo, che passerà da 561 milioni di euro a 250. Parallelamente
al rafforzamento patrimoniale è stata varata una rivoluzione
organizzativa, con una focalizzazione sul modello di pure
management company e l'obiettivo di diventare un polo europeo di
servizi immobiliari integrati. Così, a un forte snellimento dei
costi della holding (che passa da 100 a 50 dipendenti) fa da
contraltare un travaso dell'organico verso le società operative,
che godranno di maggiore autonomia. L'assemblea sarà anche
l'occasione per sancire l'ingresso del nuovo socio industriale
Feidos (di Massimo Caputi) e definire il board, con Giorgio Bruno
destinato alla presidenza e la conferma di Sergio Iasi nel ruolo
di amministratore delegato.
ItaliaOggi 14/05/2013 pg. 44
Camfin non condiziona
PIRELLI/ Tronchetti Provera spiega in assemblea la strategia di
gruppo
Ma il mercato crede in un vicino riassetto
Nessuna influenza sulla performance del gruppo Pirelli deriverà
dalla querelle con il socio Malacalza. Lo ha sottolineato il
presidente, Marco Tronchetti Provera, nel corso dell'assemblea
degli azionisti.«Di Camfin si parlerà domani» ha detto Tronchetti,
rimandando all'assemblea dei soci della holding. Cosa succede?
Nulla che riguardi Pirelli, che ha continuato anche quest'anno il
suo cammino di crescita e sul mercato ha il supporto degli
investitori internazionali, la cui importanza è cresciuta;
soprattutto degli investitori esteri che investono nel lungo
termine». Parlando del percorso di riassetto di Camfin,
Tronchetti, dopo anche le recenti indiscrezioni di stampa, si è
5. limitato ad affermare: «Sta procedendo il lungo cammino, ma a
oggi, nulla è stato individuato».Tuttavia, secondo molti
osservatori, il riassetto di Camfin potrebbe essere più vicino,
tanto che ieri c'è stata un'ondata di acquisti sul titolo, che in
borsa ha guadagnato il 3,55% a 0,874 euro. Intesa Sanpaolo e
Unicredit avrebbero messo a disposizione le risorse necessarie per
rilevare fino al 70% della holding. All'operazione parteciperebbe
il private equity Clessidra che diventerebbe un azionista
importante. Dopo l'accordo, Tronchetti, Clessidra e i soci storici
(Alberto Pirelli, Moratti) manterrebbero circa il 20% di Pirelli,
ben inferiore al 45,5% del patto di sindacato che scade il 15
aprile 2014.E se Pirelli non ha alcuna intenzione di tornare a
rivestire un ruolo attivo di gestione in Prelios, l'ex Pirelli
real estate, recentemente passata sotto il controllo della Feidos
di Massimo Caputi, Tronchetti Provera ha anche parlato del suo
futuro: «La mia preoccupazione più grande per questa azienda è che
il tempo passa per tutti. La più grande soddisfazione per un
imprenditore è lasciare la propria azienda e vederla
volare».Infine, il numero uno del gruppo ha annunciato che «stiamo
andando nella direzione giusta e riteniamo di avere le condizioni
per rinnovare in tempi ragionevoli il rapporto con il circuit
della F1» per i prossimi tre anni.