SlideShare une entreprise Scribd logo
1  sur  57
Introduzione
Andrea Scarpetta per studio Shadow
Come analytics traccia i dati

 Tempo: 00:00:00
                                    Richiesta GIF
   Pagina web 1

                                       Server analytics
            30s         Invio GIF



   Pagina web 2

Tempo: 00:00:30
                                    “Pageview”
      Sessione (o visita)
Come analytics traccia i dati


CLICK    CLICK
 pageview
CLICK    CLICK



VISITA VISITA
VISITATORE
 pageview
I cookies di analytics
 Cookies di sessione: identificano l’inizio della sessione
  e durano 30 minuti o finchè non viene chiuso il
  browser.

 Cookie del visitatore unico: identifica in maniera
  univoca l’utente. Viene scritto la prima volta che il sito
  viene visitato e dura un anno.

 Cookie della provenienza e della navigazione: registra
  come l’utente è arrivato al sito o da quale pagina
  precedente è arrivato. Viene aggiornato ad ogni pagina
  vista e dura 6 mesi.
La “frequenza di rimbalzo”
 E’ un concetto della web analytics: se un visitatore
  arriva su una pagina, non compie alcuna azione, non
  genera alcuna PAGEVIEW, ma se ne va dal sito
  entro 30 secondi, si considera “rimbalzato”, cioè la
  pagina non ha soddisfatto la sua necessità.

 Funziona male come concetto per le landing page o i
  blog, perchè gli utenti consultano rapidamente le
  informazioni e poi magari tornano sul motore di ricerca
  per trovare altre informazioni.

 Termine inglese “Bounce rate”.
La gerarchia di analytics
 Al livello più alto troviamo l’account. Viene creato da
  una email (generalmente una gmail)

 In ogni account troviamo una o più Proprietà:
  corrispondono ad uno più siti web, gestiti dentro lo
  stesso account.

 Ogni Proprietà può avere uno o più profili, legati allo
  stesso sito web. I profili vengono usati per filtrare
  alcune serie di dati in maniera permanente.
La gerarchia di analytics/2
 Esistono solo due livelli di utenza: amministratore o
  utente normale.

 L’utente amministratore vede tutte le proprietà
  all’interno di un account e ha permessi di lettura e
  modifica.

 L’utente normale ha solo permessi di lettura e solo
  nelle proprietà o nei profili a cui è stato permesso da un
  amministratore.
Impostare un profilo analytics come
            agenzia per i clienti
 Create una gmail nomecliente.adv@gmail.com
 Create un profilo analytics usando
  nomecliente.adv@gmail.com

 Aggiungete agli amministratori dell’account studio
  shadow

 Se il cliente decide di cambiare agenzia, basta
  rimuovere studio shadow dagli amministratori.
Impostare un obiettivo
Impostare un obiettivo



      /registrazione/grazie/




        Meglio mettere sempre “1”
Impostare un obiettivo/2



                   /registrazione/ok
                   /registrazione/grazie
                   /registrazione/




        Meglio mettere sempre “1”
Canalizzazione di conversione (Funnel)



                       /Ultimo step




                   Step intemedi
Canalizzazione di conversione (Funnel)




“Intrusioni”
Sorgenti di traffico
 Diretto: è il traffico che proviene dalla scrittura dell’url
  nel browser o dai bookmarks. In generale quando non
  c’e’ una pagina precedente nei cookie, viene
  considerato traffico Diretto. Anche i link presenti in un
  outlook o simili è considerato diretto se è installato in
  locale.

 Referral: è il traffico proveniente da un’altra pagina
  qualsiasi, ma che non è Seo o a ppc. Quindi Link da
  altri siti, pagine facebook o altri social network, link
  presenti su webmail (gmail, libero, eccetera).
Sorgenti di traffico/2
 Organico: è il traffico dai motori di ricerca, come le
  pagine dei risultati di google, bing e simili.
  Generalmente viene riconosciuto automaticamente da
  analytics, che riesce anche ad abbinare la parola
  chiave che ha generato la visita.

 PPC: è il traffico proveniente sistemi di advertising a
  pagamento, quindi adwords, ma anche yahoo e il
  circuito del display network di google. Richiede delle
  configurazioni ad hoc per essere tracciato
  correttamente.
Sorgenti di traffico/3 (convenzioni)
 Sorgente: è il dominio di provenienza: google,
  facebook, garethjax.net.

 mezzo: è la modalità che ha portato il visitatore al mio
  sito: organico, ppc, referral

 Sorgente/mezzo: ogni visitatore viene classificato
  combinando questi due valori, quindi google/organico,
  facebook referral, google/ppc, eccetera. Unica
  eccezzione il traffico Diretto è segnato come “Diretto /
  (Nessuno)”.
Regola “Ultima sorgente non diretta”
 Google attribuisce la conversione all’ultima modalità con cui
  l’utente è entrato sul sito, ad eccezione del traffico Diretto.


Esempio:
Giorno 1: visito il sito cercando “scarpe” su google.
Giorno 7: visito il sito dai bookmarks
Giorno 8: faccio l’acquisto
Vittoria: Ricerca su google “scarpe”
Regola “Ultima sorgente non diretta”/2
Esempio2:

Giorno 1: visito il sito cercando “scarpe” su google.

Giorno 7: visito il sito cercando “nome del negozio” su
google

Giorno 20: visito il sito dai bookmarks

Giorno 21: faccio l’acquisto

Vittoria: Ricerca su google “nome del negozio”.
Report Personalizzati
Report Personalizzati/2
 I personalizzati permettono di combinare i dati di
  analytics in maniera differente dalla norma.

 Sono utilissimi per sviscerare i dati acquisti da
  analytics, andando ad un livello di profondità maggiore.

 Producono un output veloce che può essere la base
  per una reportistica destinata al cliente.
Report Personalizzati/3




Tipo Esplorazione: è navigabile dall’utente.
Tipo Tabella piatta: fornisce l’elenco dei dati senza drilldown.
Report Personalizzati/4
                                                                  Aggiungo
                                                                  Quello che mi
                                                                  serve




Esplorazione: non tutte le dimensioni sono esplorabili, esiste comunque un
elenco completo a questo link.
Report Personalizzati/5
Report Personalizzati/6
Segmenti Avanzati
 Si tratta di “sottoinsiemi di dati”
 Non sono distruttivi, sono una specie di setaccio
  istantaneo

 Possono essere combinati, fino a 4 assieme
 Alcuni sono predefiniti
 Si possono associare ai report personalizzati per
  ottenere informazioni utilissime!
Segmenti Predefiniti
Segmenti Personalizzati
Segmenti Personalizzati/2




Questo segmento mi farebbe visualizzare solo i dispositivi con sistema
operativo “IOS”, quindi tutti i prodotti apple mobili (ipod, iphone, ipad).
Segmenti Personalizzati/3



          A seconda dell’istruzione (AND/OR) posso
          allargare o restringe il campo di
          applicazione del segmento




       Questo segmento potrebbe identificare tutti gli
       utenti apple mobile che sono arrivati da
       “organic”, quindi un motore di ricerca (quasi
       sicuramente google in italia).
Segmenti Personalizzati/4
   Senza segmento personalizzato
Segmenti Personalizzati/5
    Con segmento personalizzato
Ecommerce tracking
                  Salvataggio     BANCA O PAYPAL
  Ecommerce       scontrino



                                   Pagamento
    Carrello




Conferma Ordine


                     Ripristino
                     scontrino
Ecommerce tracking/1




La prima cosa è “abilitare” il monitoraggio delle transazioni e-
commerce e settare la valuta corretta.

E’ una impostazione di “PROFILO”, quindi è possibile clonare dei
profili che non tracciano l’ecommerce. Utile se devo fare vedere i
dati a dei consulenti senza metterli al corrente sul volume delle
vendite.
Ecommerce tracking/2
E’ simile al codice di analytics ma ha delle parti in più:

_gaq.push(['_addTrans',
   '1234',         // order ID - required
   'Acme Clothing', // affiliation or store name
   '11.99',        // total - required
   '1.29',        // tax
   '5',         // shipping
   'San Jose',         // city
   'California', // state or province
   'USA'            // country
 ]);


AddTrans: definisce la transazione, si usa UNA volta sola nella pagina di
ringraziamento post-vendita.
Ecommerce tracking/3
E’ simile al codice di analytics ma ha delle parti in più:

_gaq.push(['_addItem',
   '1234',       // order ID - required
   'DD44',         // SKU/code - required
   'T-Shirt',    // product name
   'Green Medium', // category or variation
   '11.99',      // unit price - required
   '1'        // quantity - required
 ]);

AddIdem: definisce i prodotti dello scontrino, deve essere duplicato per
ogni TIPO di prodotto venduto nella transazione. Se c’e’ un solo tipo di
prodotto con più pezzi, c’è il campo quantity per specificare il numero di
pezzi comprati.
Ecommerce tracking/4
E’ simile al codice di analytics ma ha delle parti in più:

_gaq.push(['_trackTrans']);

_trackTrans: Finalizza la transazione, associando l’importo complessivo
con i prodotti comprati. TrackTrans in pratica registra lo scontrino dentro
analytics.
Approfondimenti
 Analytics IQ: corso online ufficiale di google analytics
  (gratuito)

 Google analytics: blog ufficiale. Con tutti gli
  aggiornamenti periodici

 Goanalytics.info: il blog italiano più ferrato sul tema
  analytics

 Occam’s razor: il blog di Avinash, probabilmente il più
  grande esperto al mondo di web analytics.
QUESTION TIME!
(Ma in particolare adwords)




  Introduzione
Andrea Scarpetta per studio Shadow
Cos’e’ Google “ADS”
 Sono 5 prodotti di google per dare visibilità
 Search Ads (Adwords)
 Display Ads (Display Network)
 Mobile ads
 Video Ads ( sopratutto youtube)
 TV Ads
Cos’e’ Google “ADS”
 Sono 5 prodotti di google per dare visibilità
 Search Ads (Adwords su Google)
 Display Ads (Display Network)
 Mobile ads
 Video Ads ( sopratutto youtube)
 TV Ads
Cos’e’ DISPLAY “ADS”




Metto i miei annunci sui siti che appartengono al “google
content network”. In questo serbatoio vengono inclusi i che
presentano gooogle Adsense.
Cos’e’ DISPLAY “ADS”
Cos’e’ DISPLAY “ADS”
 Facile da configurare: basta definire un budget, un costo per
  click fisso e uno o più siti dove far apparire i propri banner.
 Può avere sia annunci testuali, che immagini o animazioni.
 Per avere dei risultati dignitosi serve molto budget
 E’ uno strumento sopratutto per realtà grandi e marchi
  famosi che devono fare Brand Awareness.
 Gli utenti tendono sempre più ad ignorarli, quindi il ROI è
  pessimo!
Cos’e’ search “ADS”
Cos’e’ search “ADS”/2
 Un inserzionista “compra” una serie di parole chiave e
  decide di investire un budget giornaliero e un costo per
  click.

 Quando un cliente digita una parola chiave su google,
  adwords intercetta la richiesta e propone un annuncio
  testuale dell’inserzionista.

 Se il cliente clicca sull’annuncio, l’inserzionista paga il
  costo del click. Altrimenti non spende niente.
Cos’e’ search “ADS”/3
 Il costo per click pagato dall’inserzionista dipende da
  una serie di fattori:

 Il livello di concorrenza (altri inserzionisti sono disposti
  a pagare di più per essere presenti nei primi posti)

 Il punteggio di qualità delle parole chiave, se è basso
  l’inserzionista pagherà di più. La qualità dipende dalla
  “rilevanza” del testo delle pagine di destinazione, dalla
  “storia” del dominio delle pagine e dalla storia
  dell’account adwords.
Cos’e’ search “ADS”/4
 La posizione di un un annuncio (Ad rank) è una
  moltiplicazione: Costo per click offerto x punteggio di
  qualità.

 Google mette in ordine di punteggio, moltiplicando
  questi due valori.
Cos’e’ search “ADS”/4


Annuncio     Annuncio
   Gruppi di annunci                Gruppi di annunci
Keyword      Keyword

                        DEFINISCONO IL CPC




   Gruppi di annunci                Gruppi di annunci
Anatomia di un annuncio
                                 25 caratteri, niente “!” e niente
                                 “urlato”




                                                   Fino 35 caratteri, non va
                                                   accapo.
Url effettiva fino a 1024 caratteri
Come funzionano le keywords
 Esistono tre tipi di matching (corrispondenze in italiano)
 Broad (estesa in italiano)
 “Phrase” (“a frase” in italiano)
 [Exact] ([esatta] in italiano)
Come funzionano le keywords/2
 [Exact] è indicato con le parentesi quadre
 Include solo i termini precisamente indicati tra le
  parentesi quindi

 [hotel a rimini] intercetterà una ricerca: Hotel a rimini
  ma non una ricerca: hotel per famiglie a rimini.

 E’ la ricerca più precisa, non da luogo a imprecisioni.
  Però produce poco traffico anche se generalmente a
  costi minori.
Come funzionano le keywords/3
 “Phrase” è indicato con i doppi apici
 Include qualsiasi frase che includa i termini tra gli
  apici nell’esatta sequenza.

 “hotel a rimini” verrà associato alla ricerca : hotel a
  rimini due stelle, miglior hotel a rimini, hotel a rimini
  economico. Ma non hotel 3 stelle a rimini.

 E’ una ricerca meno precisa dell’esatta, ma ancora
  piuttosto affidabile.
Come funzionano le keywords/3
 Estesa non ha alcun delimitatore
 Include qualsiasi frase che includa i termini inseriti e
  anche parole NON inserite che adwords ritiene
  correlate.
 E’ una ricerca poco precisa, tende a generare termini
  estremamente variabili, con alto traffico, cpc variabile,
  ma traffico che converte poco e quindi (generalmente)
  poco utile per il business.
 La tattica ideale è di usarla in fase iniziale per
  raccogliere i termini utili in modalità frase o esatta.
Come funzionano le keywords/4
 Estesa, esatta e frase, possono essere usate con una
  corrispondenza negativa.

 I termini che sono inutili possono essere bloccati nel
  sistema impendendo uno spreco di budget.

 Anche per la corrispondenza negativa funziona il
  principio di “espansione”.

 La corrispondenza negativa può essere a livello di
  gruppo di annunci o a livello di intera campagna (es:
  Gratis, gratuito, omaggio, free).
Le conversioni Adwords
 Sono tracciate inserendo un codice javascript in una
  particolare pagina di un sito

 Vengono visualizzate direttamente nel report di
  adwords

 Data la natura dello strumento non possono essere
  associate ad eventi sul sito, ma solo all’apertura di
  certe pagine (es: una thank you page)

 Sono importantissime per capire se il budget viene
  speso bene su certe keywords e se gli annunci
  funzionano bene.
Le conversioni Adwords/2

Contenu connexe

Similaire à Corso 2012

Google Analytics - Francesco Gavello - SEO Training 2011
Google Analytics - Francesco Gavello - SEO Training 2011Google Analytics - Francesco Gavello - SEO Training 2011
Google Analytics - Francesco Gavello - SEO Training 2011SEO Training
 
Corso Formazione Inside social19 Laudi-Isaia_Day1-Analytics
Corso Formazione Inside social19 Laudi-Isaia_Day1-AnalyticsCorso Formazione Inside social19 Laudi-Isaia_Day1-Analytics
Corso Formazione Inside social19 Laudi-Isaia_Day1-AnalyticsIsaia Laudi
 
Restyling e Web Analytics: quali KPI monitorare quando cambi design sito
Restyling e Web Analytics: quali KPI monitorare quando cambi design sitoRestyling e Web Analytics: quali KPI monitorare quando cambi design sito
Restyling e Web Analytics: quali KPI monitorare quando cambi design sitosemrush_webinars
 
Restyling Sito: Cosa Monitorare su Google Analytics
Restyling Sito: Cosa Monitorare su Google AnalyticsRestyling Sito: Cosa Monitorare su Google Analytics
Restyling Sito: Cosa Monitorare su Google AnalyticsALE AGOSTINI
 
Google Analytics
Google AnalyticsGoogle Analytics
Google Analyticsastudio.it
 
Checklist Set Up Base Google Analytics
Checklist Set Up Base Google AnalyticsChecklist Set Up Base Google Analytics
Checklist Set Up Base Google AnalyticsStefano Salustri
 
Lezione2 Analytics, google analytics
Lezione2 Analytics, google analytics Lezione2 Analytics, google analytics
Lezione2 Analytics, google analytics Andrea Vaccarella
 
Google Analytics 2013
Google Analytics 2013Google Analytics 2013
Google Analytics 2013DML Srl
 
guida google analytics 4 pdf.pdf
guida google analytics 4 pdf.pdfguida google analytics 4 pdf.pdf
guida google analytics 4 pdf.pdfcarmine nocerino
 
Marco Cilia - Uso avanzato delle audience su Google Analytics
Marco Cilia - Uso avanzato delle audience su Google AnalyticsMarco Cilia - Uso avanzato delle audience su Google Analytics
Marco Cilia - Uso avanzato delle audience su Google Analyticssemrush_webinars
 
Corso di Google Analytics - Livello Intermedio
Corso di Google Analytics - Livello IntermedioCorso di Google Analytics - Livello Intermedio
Corso di Google Analytics - Livello IntermedioBizup
 
Google Analytics 2014 updated
Google Analytics 2014 updatedGoogle Analytics 2014 updated
Google Analytics 2014 updatedDML Srl
 
Web Analytics - WHR 2012 - Guida pratica Google Analytics
Web Analytics - WHR 2012 - Guida pratica Google AnalyticsWeb Analytics - WHR 2012 - Guida pratica Google Analytics
Web Analytics - WHR 2012 - Guida pratica Google AnalyticsEnrico Ferretti
 
Web marketing - parte 3
Web marketing - parte 3Web marketing - parte 3
Web marketing - parte 3FormaLms
 
Google tag manager come funziona
Google tag manager come funzionaGoogle tag manager come funziona
Google tag manager come funzionaMarco Consiglio
 
Google Analytics Ninja - Webinar gratuito
Google Analytics Ninja - Webinar gratuitoGoogle Analytics Ninja - Webinar gratuito
Google Analytics Ninja - Webinar gratuitoNinja Academy
 
Outils affilies it
Outils affilies itOutils affilies it
Outils affilies itEffiliation
 
Google analytics come funziona e come leggere le statistiche
Google analytics come funziona e come leggere le statisticheGoogle analytics come funziona e come leggere le statistiche
Google analytics come funziona e come leggere le statisticheMaria Beatrice Böhm
 
Misurare e valutare le iniziative web: introduzione alla Web Analytics
Misurare e valutare le iniziative web: introduzione alla Web AnalyticsMisurare e valutare le iniziative web: introduzione alla Web Analytics
Misurare e valutare le iniziative web: introduzione alla Web AnalyticsAlberto Rota
 
La lista completa degli strumenti gratuiti seo
La lista completa degli strumenti gratuiti seoLa lista completa degli strumenti gratuiti seo
La lista completa degli strumenti gratuiti seoMelchiorre Schifano
 

Similaire à Corso 2012 (20)

Google Analytics - Francesco Gavello - SEO Training 2011
Google Analytics - Francesco Gavello - SEO Training 2011Google Analytics - Francesco Gavello - SEO Training 2011
Google Analytics - Francesco Gavello - SEO Training 2011
 
Corso Formazione Inside social19 Laudi-Isaia_Day1-Analytics
Corso Formazione Inside social19 Laudi-Isaia_Day1-AnalyticsCorso Formazione Inside social19 Laudi-Isaia_Day1-Analytics
Corso Formazione Inside social19 Laudi-Isaia_Day1-Analytics
 
Restyling e Web Analytics: quali KPI monitorare quando cambi design sito
Restyling e Web Analytics: quali KPI monitorare quando cambi design sitoRestyling e Web Analytics: quali KPI monitorare quando cambi design sito
Restyling e Web Analytics: quali KPI monitorare quando cambi design sito
 
Restyling Sito: Cosa Monitorare su Google Analytics
Restyling Sito: Cosa Monitorare su Google AnalyticsRestyling Sito: Cosa Monitorare su Google Analytics
Restyling Sito: Cosa Monitorare su Google Analytics
 
Google Analytics
Google AnalyticsGoogle Analytics
Google Analytics
 
Checklist Set Up Base Google Analytics
Checklist Set Up Base Google AnalyticsChecklist Set Up Base Google Analytics
Checklist Set Up Base Google Analytics
 
Lezione2 Analytics, google analytics
Lezione2 Analytics, google analytics Lezione2 Analytics, google analytics
Lezione2 Analytics, google analytics
 
Google Analytics 2013
Google Analytics 2013Google Analytics 2013
Google Analytics 2013
 
guida google analytics 4 pdf.pdf
guida google analytics 4 pdf.pdfguida google analytics 4 pdf.pdf
guida google analytics 4 pdf.pdf
 
Marco Cilia - Uso avanzato delle audience su Google Analytics
Marco Cilia - Uso avanzato delle audience su Google AnalyticsMarco Cilia - Uso avanzato delle audience su Google Analytics
Marco Cilia - Uso avanzato delle audience su Google Analytics
 
Corso di Google Analytics - Livello Intermedio
Corso di Google Analytics - Livello IntermedioCorso di Google Analytics - Livello Intermedio
Corso di Google Analytics - Livello Intermedio
 
Google Analytics 2014 updated
Google Analytics 2014 updatedGoogle Analytics 2014 updated
Google Analytics 2014 updated
 
Web Analytics - WHR 2012 - Guida pratica Google Analytics
Web Analytics - WHR 2012 - Guida pratica Google AnalyticsWeb Analytics - WHR 2012 - Guida pratica Google Analytics
Web Analytics - WHR 2012 - Guida pratica Google Analytics
 
Web marketing - parte 3
Web marketing - parte 3Web marketing - parte 3
Web marketing - parte 3
 
Google tag manager come funziona
Google tag manager come funzionaGoogle tag manager come funziona
Google tag manager come funziona
 
Google Analytics Ninja - Webinar gratuito
Google Analytics Ninja - Webinar gratuitoGoogle Analytics Ninja - Webinar gratuito
Google Analytics Ninja - Webinar gratuito
 
Outils affilies it
Outils affilies itOutils affilies it
Outils affilies it
 
Google analytics come funziona e come leggere le statistiche
Google analytics come funziona e come leggere le statisticheGoogle analytics come funziona e come leggere le statistiche
Google analytics come funziona e come leggere le statistiche
 
Misurare e valutare le iniziative web: introduzione alla Web Analytics
Misurare e valutare le iniziative web: introduzione alla Web AnalyticsMisurare e valutare le iniziative web: introduzione alla Web Analytics
Misurare e valutare le iniziative web: introduzione alla Web Analytics
 
La lista completa degli strumenti gratuiti seo
La lista completa degli strumenti gratuiti seoLa lista completa degli strumenti gratuiti seo
La lista completa degli strumenti gratuiti seo
 

Corso 2012

  • 2. Come analytics traccia i dati Tempo: 00:00:00 Richiesta GIF Pagina web 1 Server analytics 30s Invio GIF Pagina web 2 Tempo: 00:00:30 “Pageview” Sessione (o visita)
  • 3. Come analytics traccia i dati CLICK CLICK pageview CLICK CLICK VISITA VISITA VISITATORE pageview
  • 4. I cookies di analytics  Cookies di sessione: identificano l’inizio della sessione e durano 30 minuti o finchè non viene chiuso il browser.  Cookie del visitatore unico: identifica in maniera univoca l’utente. Viene scritto la prima volta che il sito viene visitato e dura un anno.  Cookie della provenienza e della navigazione: registra come l’utente è arrivato al sito o da quale pagina precedente è arrivato. Viene aggiornato ad ogni pagina vista e dura 6 mesi.
  • 5. La “frequenza di rimbalzo”  E’ un concetto della web analytics: se un visitatore arriva su una pagina, non compie alcuna azione, non genera alcuna PAGEVIEW, ma se ne va dal sito entro 30 secondi, si considera “rimbalzato”, cioè la pagina non ha soddisfatto la sua necessità.  Funziona male come concetto per le landing page o i blog, perchè gli utenti consultano rapidamente le informazioni e poi magari tornano sul motore di ricerca per trovare altre informazioni.  Termine inglese “Bounce rate”.
  • 6. La gerarchia di analytics  Al livello più alto troviamo l’account. Viene creato da una email (generalmente una gmail)  In ogni account troviamo una o più Proprietà: corrispondono ad uno più siti web, gestiti dentro lo stesso account.  Ogni Proprietà può avere uno o più profili, legati allo stesso sito web. I profili vengono usati per filtrare alcune serie di dati in maniera permanente.
  • 7. La gerarchia di analytics/2  Esistono solo due livelli di utenza: amministratore o utente normale.  L’utente amministratore vede tutte le proprietà all’interno di un account e ha permessi di lettura e modifica.  L’utente normale ha solo permessi di lettura e solo nelle proprietà o nei profili a cui è stato permesso da un amministratore.
  • 8. Impostare un profilo analytics come agenzia per i clienti  Create una gmail nomecliente.adv@gmail.com  Create un profilo analytics usando nomecliente.adv@gmail.com  Aggiungete agli amministratori dell’account studio shadow  Se il cliente decide di cambiare agenzia, basta rimuovere studio shadow dagli amministratori.
  • 10. Impostare un obiettivo /registrazione/grazie/ Meglio mettere sempre “1”
  • 11. Impostare un obiettivo/2 /registrazione/ok /registrazione/grazie /registrazione/ Meglio mettere sempre “1”
  • 12. Canalizzazione di conversione (Funnel) /Ultimo step Step intemedi
  • 13. Canalizzazione di conversione (Funnel) “Intrusioni”
  • 14. Sorgenti di traffico  Diretto: è il traffico che proviene dalla scrittura dell’url nel browser o dai bookmarks. In generale quando non c’e’ una pagina precedente nei cookie, viene considerato traffico Diretto. Anche i link presenti in un outlook o simili è considerato diretto se è installato in locale.  Referral: è il traffico proveniente da un’altra pagina qualsiasi, ma che non è Seo o a ppc. Quindi Link da altri siti, pagine facebook o altri social network, link presenti su webmail (gmail, libero, eccetera).
  • 15. Sorgenti di traffico/2  Organico: è il traffico dai motori di ricerca, come le pagine dei risultati di google, bing e simili. Generalmente viene riconosciuto automaticamente da analytics, che riesce anche ad abbinare la parola chiave che ha generato la visita.  PPC: è il traffico proveniente sistemi di advertising a pagamento, quindi adwords, ma anche yahoo e il circuito del display network di google. Richiede delle configurazioni ad hoc per essere tracciato correttamente.
  • 16. Sorgenti di traffico/3 (convenzioni)  Sorgente: è il dominio di provenienza: google, facebook, garethjax.net.  mezzo: è la modalità che ha portato il visitatore al mio sito: organico, ppc, referral  Sorgente/mezzo: ogni visitatore viene classificato combinando questi due valori, quindi google/organico, facebook referral, google/ppc, eccetera. Unica eccezzione il traffico Diretto è segnato come “Diretto / (Nessuno)”.
  • 17. Regola “Ultima sorgente non diretta”  Google attribuisce la conversione all’ultima modalità con cui l’utente è entrato sul sito, ad eccezione del traffico Diretto. Esempio: Giorno 1: visito il sito cercando “scarpe” su google. Giorno 7: visito il sito dai bookmarks Giorno 8: faccio l’acquisto Vittoria: Ricerca su google “scarpe”
  • 18. Regola “Ultima sorgente non diretta”/2 Esempio2: Giorno 1: visito il sito cercando “scarpe” su google. Giorno 7: visito il sito cercando “nome del negozio” su google Giorno 20: visito il sito dai bookmarks Giorno 21: faccio l’acquisto Vittoria: Ricerca su google “nome del negozio”.
  • 20. Report Personalizzati/2  I personalizzati permettono di combinare i dati di analytics in maniera differente dalla norma.  Sono utilissimi per sviscerare i dati acquisti da analytics, andando ad un livello di profondità maggiore.  Producono un output veloce che può essere la base per una reportistica destinata al cliente.
  • 21. Report Personalizzati/3 Tipo Esplorazione: è navigabile dall’utente. Tipo Tabella piatta: fornisce l’elenco dei dati senza drilldown.
  • 22. Report Personalizzati/4 Aggiungo Quello che mi serve Esplorazione: non tutte le dimensioni sono esplorabili, esiste comunque un elenco completo a questo link.
  • 25. Segmenti Avanzati  Si tratta di “sottoinsiemi di dati”  Non sono distruttivi, sono una specie di setaccio istantaneo  Possono essere combinati, fino a 4 assieme  Alcuni sono predefiniti  Si possono associare ai report personalizzati per ottenere informazioni utilissime!
  • 28. Segmenti Personalizzati/2 Questo segmento mi farebbe visualizzare solo i dispositivi con sistema operativo “IOS”, quindi tutti i prodotti apple mobili (ipod, iphone, ipad).
  • 29. Segmenti Personalizzati/3 A seconda dell’istruzione (AND/OR) posso allargare o restringe il campo di applicazione del segmento Questo segmento potrebbe identificare tutti gli utenti apple mobile che sono arrivati da “organic”, quindi un motore di ricerca (quasi sicuramente google in italia).
  • 30. Segmenti Personalizzati/4 Senza segmento personalizzato
  • 31. Segmenti Personalizzati/5 Con segmento personalizzato
  • 32. Ecommerce tracking Salvataggio BANCA O PAYPAL Ecommerce scontrino Pagamento Carrello Conferma Ordine Ripristino scontrino
  • 33. Ecommerce tracking/1 La prima cosa è “abilitare” il monitoraggio delle transazioni e- commerce e settare la valuta corretta. E’ una impostazione di “PROFILO”, quindi è possibile clonare dei profili che non tracciano l’ecommerce. Utile se devo fare vedere i dati a dei consulenti senza metterli al corrente sul volume delle vendite.
  • 34. Ecommerce tracking/2 E’ simile al codice di analytics ma ha delle parti in più: _gaq.push(['_addTrans', '1234', // order ID - required 'Acme Clothing', // affiliation or store name '11.99', // total - required '1.29', // tax '5', // shipping 'San Jose', // city 'California', // state or province 'USA' // country ]); AddTrans: definisce la transazione, si usa UNA volta sola nella pagina di ringraziamento post-vendita.
  • 35. Ecommerce tracking/3 E’ simile al codice di analytics ma ha delle parti in più: _gaq.push(['_addItem', '1234', // order ID - required 'DD44', // SKU/code - required 'T-Shirt', // product name 'Green Medium', // category or variation '11.99', // unit price - required '1' // quantity - required ]); AddIdem: definisce i prodotti dello scontrino, deve essere duplicato per ogni TIPO di prodotto venduto nella transazione. Se c’e’ un solo tipo di prodotto con più pezzi, c’è il campo quantity per specificare il numero di pezzi comprati.
  • 36. Ecommerce tracking/4 E’ simile al codice di analytics ma ha delle parti in più: _gaq.push(['_trackTrans']); _trackTrans: Finalizza la transazione, associando l’importo complessivo con i prodotti comprati. TrackTrans in pratica registra lo scontrino dentro analytics.
  • 37. Approfondimenti  Analytics IQ: corso online ufficiale di google analytics (gratuito)  Google analytics: blog ufficiale. Con tutti gli aggiornamenti periodici  Goanalytics.info: il blog italiano più ferrato sul tema analytics  Occam’s razor: il blog di Avinash, probabilmente il più grande esperto al mondo di web analytics.
  • 39. (Ma in particolare adwords) Introduzione Andrea Scarpetta per studio Shadow
  • 40. Cos’e’ Google “ADS”  Sono 5 prodotti di google per dare visibilità  Search Ads (Adwords)  Display Ads (Display Network)  Mobile ads  Video Ads ( sopratutto youtube)  TV Ads
  • 41. Cos’e’ Google “ADS”  Sono 5 prodotti di google per dare visibilità  Search Ads (Adwords su Google)  Display Ads (Display Network)  Mobile ads  Video Ads ( sopratutto youtube)  TV Ads
  • 42. Cos’e’ DISPLAY “ADS” Metto i miei annunci sui siti che appartengono al “google content network”. In questo serbatoio vengono inclusi i che presentano gooogle Adsense.
  • 44. Cos’e’ DISPLAY “ADS”  Facile da configurare: basta definire un budget, un costo per click fisso e uno o più siti dove far apparire i propri banner.  Può avere sia annunci testuali, che immagini o animazioni.  Per avere dei risultati dignitosi serve molto budget  E’ uno strumento sopratutto per realtà grandi e marchi famosi che devono fare Brand Awareness.  Gli utenti tendono sempre più ad ignorarli, quindi il ROI è pessimo!
  • 46. Cos’e’ search “ADS”/2  Un inserzionista “compra” una serie di parole chiave e decide di investire un budget giornaliero e un costo per click.  Quando un cliente digita una parola chiave su google, adwords intercetta la richiesta e propone un annuncio testuale dell’inserzionista.  Se il cliente clicca sull’annuncio, l’inserzionista paga il costo del click. Altrimenti non spende niente.
  • 47. Cos’e’ search “ADS”/3  Il costo per click pagato dall’inserzionista dipende da una serie di fattori:  Il livello di concorrenza (altri inserzionisti sono disposti a pagare di più per essere presenti nei primi posti)  Il punteggio di qualità delle parole chiave, se è basso l’inserzionista pagherà di più. La qualità dipende dalla “rilevanza” del testo delle pagine di destinazione, dalla “storia” del dominio delle pagine e dalla storia dell’account adwords.
  • 48. Cos’e’ search “ADS”/4  La posizione di un un annuncio (Ad rank) è una moltiplicazione: Costo per click offerto x punteggio di qualità.  Google mette in ordine di punteggio, moltiplicando questi due valori.
  • 49. Cos’e’ search “ADS”/4 Annuncio Annuncio Gruppi di annunci Gruppi di annunci Keyword Keyword DEFINISCONO IL CPC Gruppi di annunci Gruppi di annunci
  • 50. Anatomia di un annuncio 25 caratteri, niente “!” e niente “urlato” Fino 35 caratteri, non va accapo. Url effettiva fino a 1024 caratteri
  • 51. Come funzionano le keywords  Esistono tre tipi di matching (corrispondenze in italiano)  Broad (estesa in italiano)  “Phrase” (“a frase” in italiano)  [Exact] ([esatta] in italiano)
  • 52. Come funzionano le keywords/2  [Exact] è indicato con le parentesi quadre  Include solo i termini precisamente indicati tra le parentesi quindi  [hotel a rimini] intercetterà una ricerca: Hotel a rimini ma non una ricerca: hotel per famiglie a rimini.  E’ la ricerca più precisa, non da luogo a imprecisioni. Però produce poco traffico anche se generalmente a costi minori.
  • 53. Come funzionano le keywords/3  “Phrase” è indicato con i doppi apici  Include qualsiasi frase che includa i termini tra gli apici nell’esatta sequenza.  “hotel a rimini” verrà associato alla ricerca : hotel a rimini due stelle, miglior hotel a rimini, hotel a rimini economico. Ma non hotel 3 stelle a rimini.  E’ una ricerca meno precisa dell’esatta, ma ancora piuttosto affidabile.
  • 54. Come funzionano le keywords/3  Estesa non ha alcun delimitatore  Include qualsiasi frase che includa i termini inseriti e anche parole NON inserite che adwords ritiene correlate.  E’ una ricerca poco precisa, tende a generare termini estremamente variabili, con alto traffico, cpc variabile, ma traffico che converte poco e quindi (generalmente) poco utile per il business.  La tattica ideale è di usarla in fase iniziale per raccogliere i termini utili in modalità frase o esatta.
  • 55. Come funzionano le keywords/4  Estesa, esatta e frase, possono essere usate con una corrispondenza negativa.  I termini che sono inutili possono essere bloccati nel sistema impendendo uno spreco di budget.  Anche per la corrispondenza negativa funziona il principio di “espansione”.  La corrispondenza negativa può essere a livello di gruppo di annunci o a livello di intera campagna (es: Gratis, gratuito, omaggio, free).
  • 56. Le conversioni Adwords  Sono tracciate inserendo un codice javascript in una particolare pagina di un sito  Vengono visualizzate direttamente nel report di adwords  Data la natura dello strumento non possono essere associate ad eventi sul sito, ma solo all’apertura di certe pagine (es: una thank you page)  Sono importantissime per capire se il budget viene speso bene su certe keywords e se gli annunci funzionano bene.