2. Come analytics traccia i dati
Tempo: 00:00:00
Richiesta GIF
Pagina web 1
Server analytics
30s Invio GIF
Pagina web 2
Tempo: 00:00:30
“Pageview”
Sessione (o visita)
3. Come analytics traccia i dati
CLICK CLICK
pageview
CLICK CLICK
VISITA VISITA
VISITATORE
pageview
4. I cookies di analytics
Cookies di sessione: identificano l’inizio della sessione
e durano 30 minuti o finchè non viene chiuso il
browser.
Cookie del visitatore unico: identifica in maniera
univoca l’utente. Viene scritto la prima volta che il sito
viene visitato e dura un anno.
Cookie della provenienza e della navigazione: registra
come l’utente è arrivato al sito o da quale pagina
precedente è arrivato. Viene aggiornato ad ogni pagina
vista e dura 6 mesi.
5. La “frequenza di rimbalzo”
E’ un concetto della web analytics: se un visitatore
arriva su una pagina, non compie alcuna azione, non
genera alcuna PAGEVIEW, ma se ne va dal sito
entro 30 secondi, si considera “rimbalzato”, cioè la
pagina non ha soddisfatto la sua necessità.
Funziona male come concetto per le landing page o i
blog, perchè gli utenti consultano rapidamente le
informazioni e poi magari tornano sul motore di ricerca
per trovare altre informazioni.
Termine inglese “Bounce rate”.
6. La gerarchia di analytics
Al livello più alto troviamo l’account. Viene creato da
una email (generalmente una gmail)
In ogni account troviamo una o più Proprietà:
corrispondono ad uno più siti web, gestiti dentro lo
stesso account.
Ogni Proprietà può avere uno o più profili, legati allo
stesso sito web. I profili vengono usati per filtrare
alcune serie di dati in maniera permanente.
7. La gerarchia di analytics/2
Esistono solo due livelli di utenza: amministratore o
utente normale.
L’utente amministratore vede tutte le proprietà
all’interno di un account e ha permessi di lettura e
modifica.
L’utente normale ha solo permessi di lettura e solo
nelle proprietà o nei profili a cui è stato permesso da un
amministratore.
8. Impostare un profilo analytics come
agenzia per i clienti
Create una gmail nomecliente.adv@gmail.com
Create un profilo analytics usando
nomecliente.adv@gmail.com
Aggiungete agli amministratori dell’account studio
shadow
Se il cliente decide di cambiare agenzia, basta
rimuovere studio shadow dagli amministratori.
14. Sorgenti di traffico
Diretto: è il traffico che proviene dalla scrittura dell’url
nel browser o dai bookmarks. In generale quando non
c’e’ una pagina precedente nei cookie, viene
considerato traffico Diretto. Anche i link presenti in un
outlook o simili è considerato diretto se è installato in
locale.
Referral: è il traffico proveniente da un’altra pagina
qualsiasi, ma che non è Seo o a ppc. Quindi Link da
altri siti, pagine facebook o altri social network, link
presenti su webmail (gmail, libero, eccetera).
15. Sorgenti di traffico/2
Organico: è il traffico dai motori di ricerca, come le
pagine dei risultati di google, bing e simili.
Generalmente viene riconosciuto automaticamente da
analytics, che riesce anche ad abbinare la parola
chiave che ha generato la visita.
PPC: è il traffico proveniente sistemi di advertising a
pagamento, quindi adwords, ma anche yahoo e il
circuito del display network di google. Richiede delle
configurazioni ad hoc per essere tracciato
correttamente.
16. Sorgenti di traffico/3 (convenzioni)
Sorgente: è il dominio di provenienza: google,
facebook, garethjax.net.
mezzo: è la modalità che ha portato il visitatore al mio
sito: organico, ppc, referral
Sorgente/mezzo: ogni visitatore viene classificato
combinando questi due valori, quindi google/organico,
facebook referral, google/ppc, eccetera. Unica
eccezzione il traffico Diretto è segnato come “Diretto /
(Nessuno)”.
17. Regola “Ultima sorgente non diretta”
Google attribuisce la conversione all’ultima modalità con cui
l’utente è entrato sul sito, ad eccezione del traffico Diretto.
Esempio:
Giorno 1: visito il sito cercando “scarpe” su google.
Giorno 7: visito il sito dai bookmarks
Giorno 8: faccio l’acquisto
Vittoria: Ricerca su google “scarpe”
18. Regola “Ultima sorgente non diretta”/2
Esempio2:
Giorno 1: visito il sito cercando “scarpe” su google.
Giorno 7: visito il sito cercando “nome del negozio” su
google
Giorno 20: visito il sito dai bookmarks
Giorno 21: faccio l’acquisto
Vittoria: Ricerca su google “nome del negozio”.
20. Report Personalizzati/2
I personalizzati permettono di combinare i dati di
analytics in maniera differente dalla norma.
Sono utilissimi per sviscerare i dati acquisti da
analytics, andando ad un livello di profondità maggiore.
Producono un output veloce che può essere la base
per una reportistica destinata al cliente.
22. Report Personalizzati/4
Aggiungo
Quello che mi
serve
Esplorazione: non tutte le dimensioni sono esplorabili, esiste comunque un
elenco completo a questo link.
25. Segmenti Avanzati
Si tratta di “sottoinsiemi di dati”
Non sono distruttivi, sono una specie di setaccio
istantaneo
Possono essere combinati, fino a 4 assieme
Alcuni sono predefiniti
Si possono associare ai report personalizzati per
ottenere informazioni utilissime!
28. Segmenti Personalizzati/2
Questo segmento mi farebbe visualizzare solo i dispositivi con sistema
operativo “IOS”, quindi tutti i prodotti apple mobili (ipod, iphone, ipad).
29. Segmenti Personalizzati/3
A seconda dell’istruzione (AND/OR) posso
allargare o restringe il campo di
applicazione del segmento
Questo segmento potrebbe identificare tutti gli
utenti apple mobile che sono arrivati da
“organic”, quindi un motore di ricerca (quasi
sicuramente google in italia).
32. Ecommerce tracking
Salvataggio BANCA O PAYPAL
Ecommerce scontrino
Pagamento
Carrello
Conferma Ordine
Ripristino
scontrino
33. Ecommerce tracking/1
La prima cosa è “abilitare” il monitoraggio delle transazioni e-
commerce e settare la valuta corretta.
E’ una impostazione di “PROFILO”, quindi è possibile clonare dei
profili che non tracciano l’ecommerce. Utile se devo fare vedere i
dati a dei consulenti senza metterli al corrente sul volume delle
vendite.
34. Ecommerce tracking/2
E’ simile al codice di analytics ma ha delle parti in più:
_gaq.push(['_addTrans',
'1234', // order ID - required
'Acme Clothing', // affiliation or store name
'11.99', // total - required
'1.29', // tax
'5', // shipping
'San Jose', // city
'California', // state or province
'USA' // country
]);
AddTrans: definisce la transazione, si usa UNA volta sola nella pagina di
ringraziamento post-vendita.
35. Ecommerce tracking/3
E’ simile al codice di analytics ma ha delle parti in più:
_gaq.push(['_addItem',
'1234', // order ID - required
'DD44', // SKU/code - required
'T-Shirt', // product name
'Green Medium', // category or variation
'11.99', // unit price - required
'1' // quantity - required
]);
AddIdem: definisce i prodotti dello scontrino, deve essere duplicato per
ogni TIPO di prodotto venduto nella transazione. Se c’e’ un solo tipo di
prodotto con più pezzi, c’è il campo quantity per specificare il numero di
pezzi comprati.
36. Ecommerce tracking/4
E’ simile al codice di analytics ma ha delle parti in più:
_gaq.push(['_trackTrans']);
_trackTrans: Finalizza la transazione, associando l’importo complessivo
con i prodotti comprati. TrackTrans in pratica registra lo scontrino dentro
analytics.
37. Approfondimenti
Analytics IQ: corso online ufficiale di google analytics
(gratuito)
Google analytics: blog ufficiale. Con tutti gli
aggiornamenti periodici
Goanalytics.info: il blog italiano più ferrato sul tema
analytics
Occam’s razor: il blog di Avinash, probabilmente il più
grande esperto al mondo di web analytics.
39. (Ma in particolare adwords)
Introduzione
Andrea Scarpetta per studio Shadow
40. Cos’e’ Google “ADS”
Sono 5 prodotti di google per dare visibilità
Search Ads (Adwords)
Display Ads (Display Network)
Mobile ads
Video Ads ( sopratutto youtube)
TV Ads
41. Cos’e’ Google “ADS”
Sono 5 prodotti di google per dare visibilità
Search Ads (Adwords su Google)
Display Ads (Display Network)
Mobile ads
Video Ads ( sopratutto youtube)
TV Ads
42. Cos’e’ DISPLAY “ADS”
Metto i miei annunci sui siti che appartengono al “google
content network”. In questo serbatoio vengono inclusi i che
presentano gooogle Adsense.
44. Cos’e’ DISPLAY “ADS”
Facile da configurare: basta definire un budget, un costo per
click fisso e uno o più siti dove far apparire i propri banner.
Può avere sia annunci testuali, che immagini o animazioni.
Per avere dei risultati dignitosi serve molto budget
E’ uno strumento sopratutto per realtà grandi e marchi
famosi che devono fare Brand Awareness.
Gli utenti tendono sempre più ad ignorarli, quindi il ROI è
pessimo!
46. Cos’e’ search “ADS”/2
Un inserzionista “compra” una serie di parole chiave e
decide di investire un budget giornaliero e un costo per
click.
Quando un cliente digita una parola chiave su google,
adwords intercetta la richiesta e propone un annuncio
testuale dell’inserzionista.
Se il cliente clicca sull’annuncio, l’inserzionista paga il
costo del click. Altrimenti non spende niente.
47. Cos’e’ search “ADS”/3
Il costo per click pagato dall’inserzionista dipende da
una serie di fattori:
Il livello di concorrenza (altri inserzionisti sono disposti
a pagare di più per essere presenti nei primi posti)
Il punteggio di qualità delle parole chiave, se è basso
l’inserzionista pagherà di più. La qualità dipende dalla
“rilevanza” del testo delle pagine di destinazione, dalla
“storia” del dominio delle pagine e dalla storia
dell’account adwords.
48. Cos’e’ search “ADS”/4
La posizione di un un annuncio (Ad rank) è una
moltiplicazione: Costo per click offerto x punteggio di
qualità.
Google mette in ordine di punteggio, moltiplicando
questi due valori.
49. Cos’e’ search “ADS”/4
Annuncio Annuncio
Gruppi di annunci Gruppi di annunci
Keyword Keyword
DEFINISCONO IL CPC
Gruppi di annunci Gruppi di annunci
50. Anatomia di un annuncio
25 caratteri, niente “!” e niente
“urlato”
Fino 35 caratteri, non va
accapo.
Url effettiva fino a 1024 caratteri
51. Come funzionano le keywords
Esistono tre tipi di matching (corrispondenze in italiano)
Broad (estesa in italiano)
“Phrase” (“a frase” in italiano)
[Exact] ([esatta] in italiano)
52. Come funzionano le keywords/2
[Exact] è indicato con le parentesi quadre
Include solo i termini precisamente indicati tra le
parentesi quindi
[hotel a rimini] intercetterà una ricerca: Hotel a rimini
ma non una ricerca: hotel per famiglie a rimini.
E’ la ricerca più precisa, non da luogo a imprecisioni.
Però produce poco traffico anche se generalmente a
costi minori.
53. Come funzionano le keywords/3
“Phrase” è indicato con i doppi apici
Include qualsiasi frase che includa i termini tra gli
apici nell’esatta sequenza.
“hotel a rimini” verrà associato alla ricerca : hotel a
rimini due stelle, miglior hotel a rimini, hotel a rimini
economico. Ma non hotel 3 stelle a rimini.
E’ una ricerca meno precisa dell’esatta, ma ancora
piuttosto affidabile.
54. Come funzionano le keywords/3
Estesa non ha alcun delimitatore
Include qualsiasi frase che includa i termini inseriti e
anche parole NON inserite che adwords ritiene
correlate.
E’ una ricerca poco precisa, tende a generare termini
estremamente variabili, con alto traffico, cpc variabile,
ma traffico che converte poco e quindi (generalmente)
poco utile per il business.
La tattica ideale è di usarla in fase iniziale per
raccogliere i termini utili in modalità frase o esatta.
55. Come funzionano le keywords/4
Estesa, esatta e frase, possono essere usate con una
corrispondenza negativa.
I termini che sono inutili possono essere bloccati nel
sistema impendendo uno spreco di budget.
Anche per la corrispondenza negativa funziona il
principio di “espansione”.
La corrispondenza negativa può essere a livello di
gruppo di annunci o a livello di intera campagna (es:
Gratis, gratuito, omaggio, free).
56. Le conversioni Adwords
Sono tracciate inserendo un codice javascript in una
particolare pagina di un sito
Vengono visualizzate direttamente nel report di
adwords
Data la natura dello strumento non possono essere
associate ad eventi sul sito, ma solo all’apertura di
certe pagine (es: una thank you page)
Sono importantissime per capire se il budget viene
speso bene su certe keywords e se gli annunci
funzionano bene.