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Le opportunità di finanziamento
dell’Unione Europea
per il periodo di programmazione
2014 - 2020
Il periodo di programmazione 2014 2020
• Il tema principale della nuova programmazione è
rappresentato dalla “crescita intelligente, sostenibile
e inclusiva”.
• In base a questo principio le risorse verranno
ridistribuite:
– a settori prioritari quali le infrastrutture paneuropee, la
ricerca e l'innovazione, l'istruzione e la cultura, la
sicurezza delle frontiere e i rapporti con l'area
mediterranea e
– alle priorità strategiche trasversali, quali la protezione
dell'ambiente e la lotta contro il cambiamento climatico,
come parte integrante di tutti i principali strumenti e
interventi.
La Strategia Europa 2020

•

Europa 2020 è la strategia decennale, lanciata dalla
Commissione europea il 3 marzo 2012, per superare sia
questo momento di crisi che continua ad affliggere
l'economia di molti paesi, che per colmare le lacune del
nostro modello di crescita e creare le condizioni per un
diverso tipo di sviluppo economico, più intelligente,
sostenibile e solidale.
Le priorità di Europa 2020
• Tre le priorità fondamentali della Strategia
Europa 2020:
• crescita intelligente: per lo sviluppo di
un’economia basata sulla conoscenza e l’innovazione
• crescita sostenibile: per promuovere un’economia
più efficiente sotto il profilo delle risorse, più verde e
competitiva
• crescita inclusiva: per la promozione di
un’economia con un alto tasso di occupazione che
favorisca la coesione sociale e territoriale
Gli obiettivi di Europa 2020
• L’Unione europea si è data quindi cinque obiettivi da realizzare
entro la fine del decennio:
– occupazione: il tasso di occupazione deve essere del 75% per le
persone con età compresa tra i 20 e i 64 anni
– istruzione: il tasso di abbandono scolastico dovrà essere inferiore
al 10% e almeno il 40% delle persone con età compresa tra i 30 e i
34 anni devono avere un’ istruzione universitaria
– ricerca e innovazione: il PIL dell’Unione europea destinato alla
ricerca e sviluppo deve essere portato almeno al 3%
– integrazione sociale e riduzione della povertà: per il 2020 si
dovranno avere almeno 20 milioni di persone in meno che vivono
in situazioni di povertà o emarginazione
– clima e energia: dovranno essere raggiunti i target «20/20/20» in
tema di cambiamenti climatici ed energia
Le iniziative prioritarie di Europa 2020
• La strategia comporta anche sette iniziative prioritarie
che tracciano un quadro entro il quale l'UE e i governi
nazionali sostengono reciprocamente i loro sforzi per
realizzare le priorità di Europa 2020, quali:
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.

Innovazione
Economia digitale
Occupazione
Giovani
Politica industriale
Povertà
Uso efficiente delle risorse
• La strategia Europa 2020 avrà successo solo con
un'azione determinata e mirata a livello sia europeo
che nazionale.
• A livello UE si stanno prendendo decisioni fondamentali
per completare il mercato unico nei settori dei
servizi, dell'energia e dei prodotti digitali e per
investire in collegamenti transfrontalieri essenziali.
• A livello nazionale occorre rimuovere molti ostacoli
alla concorrenza e alla creazione di posti di lavoro.
Ma solo se gli sforzi saranno combinati e coordinati si
avrà l'impatto voluto sulla crescita e l'occupazione.
• La realizzazione di Europa 2020 dipende quindi in misura
determinante dalle strutture e dai processi di governance che
l'UE ha cominciato a introdurre dal 2010.
• Lo strumento più importante è il semestre europeo, un ciclo
annuale di coordinamento economico che comporta indirizzi
politici impartiti a livello UE dalla Commissione europea e dal
Consiglio, che mirano a realizzare riforme negli gli Stati membri
e raccomandazioni specifiche per ciascun paese, elaborate dalla
Commissione e sancite al più alto livello dai leader nazionali
riuniti in sede di Consiglio europeo.
• I paesi membri sono tenuti a tener conto di queste
raccomandazioni nelle loro politiche e nei loro bilanci.
• Per la realizzazione della strategia la Commissione ha
proposto un’agenda per Europa 2020 che consiste in una
serie di iniziative faro la cui attuazione richiede un
impegno congiunto tra i vari livelli di governo:
Istituzioni europee
Stati Membri
Enti locali e regionali.
Le iniziative faro
La Commissione europea ha proposto un totale di 7 iniziative faro:
1.

Unione nell’innovazione: finalizzato a concentrare gli interventi in ambiti
quali i cambiamenti climatici, la sicurezza dell'approvvigionamento
energetico e alimentare, la salute e l'invecchiamento della popolazione. Ha
inoltre, tra i propri obiettivi, quello di aumentare fino al 3% del PIL gli
investimenti in Ricerca e Sviluppo (R&S) che consentirebbe di creare 3,7
milioni di posti di lavoro e di aumentare il PIL annuo di 795 miliardi di euro
entro il 2025.

2.

Youth on the move: pone i giovani al centro delle attività legate alla
creazione di un’economia europea forte, basata sulla conoscenza, sulla
ricerca e sull'innovazione e mira quindi a migliorare le performance dei
sistemi di istruzione e formazione superiore

3.

Agenda digitale europea: mira ad accrescere la prosperità e il benessere in
Europa con l’obiettivo di creare un mercato unico del digitale
Le iniziative faro
4.

Europa efficiente sotto il profilo delle risorse: mira a favorire un uso più efficiente
delle risorse naturali nel rispetto degli obiettivi in materia di cambiamenti climatici,
energia, trasporti, materie prime, agricoltura, pesca, biodiversità e sviluppo rurale.
L’iniziativa sostiene il passaggio verso un’economia a basse emissioni di carbonio ed
efficiente dal punto di vista delle risorse allo scopo di realizzare una crescita
sostenibile.

5.

Una politica industriale per l’era della globalizzazione: mira a stimolare la crescita
e l'occupazione preservando e promuovendo una base industriale forte, diversificata e
competitiva in Europa.

6.

Agenda per nuove competenze e nuovi posti di lavoro: si collega all'obiettivo della
Strategia UE 2020 che prevede di raggiungere entro il 2020 un tasso di occupazione
pari al 75% per gli uomini e le donne tra i 20 e i 64 anni.

7.

Piattaforma europea contro la povertà: prevede azioni per favorire l’occupazione ad
ogni livello al fine di raggiungere il target europeo di riduzione della povertà. E’ quindi
complementare all’altra iniziativa faro “Un'agenda per nuove competenze e per
l'occupazione”.
I principali meccanismi finanziari
dell’Unione europea
L’Unione europea, attraverso i diversi strumenti finanziari, promuove la
cooperazione e la sinergia sia all’interno che all’esterno dell’Europa.
Per raggiungere gli obiettivi strategici di Europa 2020 l’Unione europea si
avvale di due diverse tipologie di strumenti finanziari:
A. la gestione indiretta, che comprende:
– i Fondi strutturali
– Il Fondo di Coesione

B. la gestione diretta, che comprende:
– i finanziamenti diretti UE noti anche come “programmi tematici” o “programmi
comunitari”
– gli strumenti finanziari per l’assistenza esterna.

Il contributo finanziario da parte dell’Unione europea viene in genere erogato
tramite una procedura di selezione dei progetti.
I Fondi Indiretti
Fondi indiretti: i Fondi Strutturali
• I “finanziamenti indiretti” attuano la politica di coesione nota
anche come la “politica regionale” dell’Unione europea.
• L’obiettivo principale di questi fondi è quello di ridurre le
disparità economiche, sociali e territoriali tra le varie
regioni europee.

• Le regioni più povere dell’Europa ricevono la maggior parte dei
finanziamenti, anche se tutte le Regioni europee possono
usufruire di finanziamenti tramite i diversi meccanismi di
finanziamento.
Tipologie di Fondi Strutturali
La politica regionale dell’Unione europea è finanziata da tre principali
Fondi che possono intervenire nell’ambito di uno o più obiettivi di detta
politica:
– il Fondo sociale europeo (FSE): istituito nel 1958, che favorisce
l’inserimento professionale dei disoccupati e delle categorie sociali più
deboli, finanziando in particolare azioni di formazione;
– il Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR): istituito nel 1975,
finanzia principalmente la realizzazione di infrastrutture e investimenti
produttivi che generano occupazione soprattutto nel mondo delle imprese;
– il Fondo di coesione (l’Italia non rientra tra i beneficiari di questo
fondo): istituito nel 1994, finalizzato ad accelerare i tempi della
convergenza economica, sociale e territoriale nei Paesi con un Pil medio
pro capite inferiore al 90 per cento della media comunitaria;

Insieme al Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) e al
Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP)
rappresenteranno la gran parte dei finanziamenti comunitari, e la maggior
parte del totale della spesa dell'UE.
La programmazione dei Fondi
Strutturali
• I fondi strutturali nel corso del tempo hanno subito continue e
opportune modifiche, in rapporto tendenzialmente coerente con
le diverse posizioni politiche e programmatiche assunte nel
tempo, dall'Unione europea
• I Fondi Strutturali sono organizzati per cicli di sette anni
• la nuova programmazione inizierà a gennaio 2014 per
concludersi alla fine del 2020. I finanziamenti previsti per l’Italia
nei prossimi sette anni ammontano a quasi 30 miliardi di euro.
Il ciclo di programmazione e la
valutazione dei risultati
• Come ogni programmazione economica e/o territoriale
complessa e pluriennale la durata dei cicli, tuttavia, è più ampia
degli anni formalmente indicati. Infatti, i cicli dei fondi
strutturali si chiudono fiscalmente due anni dopo il rispettivo
termine. Ossia il ciclo 2000-2006 nel 2008 e quello 2007-2013
nel 2015.
• Inoltre, per quanto riguarda la valutazione dei risultati di quanto
progettato e realizzato, sono necessari ancora altri anni oltre il
termine formale, che dipende dalla tipologia del progetto, e che
complica non poco la fase della valutazione dei risultati dei fondi
strutturali.
La responsabilità condivisa tra
Commissione Europea e Stati Membri
Nei Fondi strutturali il budget viene speso attraverso un sistema di
“responsabilità condivisa” tra la Commissione europea da una parte, e le
autorità degli Stati Membri dall’altra.
Nei fondi indiretti il rapporto con il beneficiario finale pertanto non è diretto,
ma mediato da autorità nazionali, regionali o locali che hanno il compito di
programmare gli interventi, emanare i bandi e gestire le risorse comunitarie.
Nei fondi strutturali i programmi sono in pratica gestiti dalle autorità nazionali e
locali ma finanziati dalla Commissione europea attraverso la seguente modalità:
• la Commissione UE negozia e approva i programmi di sviluppo proposti
dai singoli Stati Membri e stanzia le risorse finanziarie;
• gli Stati Membri e le Regioni gestiscono i programmi, li attuano attraverso
la selezione, il controllo e la valutazione dei progetti;
• la Commissione viene coinvolta nella fase di monitoraggio, si impegna nel
pagare le spese approvate ed effettua verifiche attraverso un sistema di
controllo.
L’iter di erogazione dei Fondi
Strutturali
1
2

• La Commissione europea definisce le linee guida generali e le macro
priorità.

• Ogni stato elabora un documento strategico nazionale che rispecchia le
indicazioni della Commissione (QSN= Quadro Strategico Nazionale)

• Le regioni elaborano un programma operativo regionale (POR).

3
• Le regioni pubblicano periodicamente dei bandi (regionali)

4
I Programmi Operativi
Per ogni Programma Operativo lo Stato Membro nomina:
•

un’Autorità di gestione (autorità pubblica o organismo pubblico-privato,
nazionale, regionale, locale designato dallo Stato membro a gestire il
Programma Operativo”);

•

un’Autorità di certificazione (un’autorità pubblica o un organismo pubblico
privato, nazionale, regionale, locale designato dallo Stato membro a certificare
le dichiarazioni di spesa e le domande di pagamento prima del loro invio alla
Commissione);

•

un’Autorità di audit (autorità pubblica o un organismo pubblico-privato,
nazionale, regionale, locale funzionalmente indipendente dall’Autorità di
Gestione e dall’Autorità di Certificazione, designato dallo Stato membro per
ciascun Programma e responsabile della verifica dell’ efficace funzionamento
del sistema di gestione e controllo).
Fondi indiretti: la Programmazione
2014-2020
La struttura legislativa proposta dalla Commissione comprende:
• 1 Regolamento generale che definisce le norme comuni e i
principi generali dei Fondi;
• 3 Regolamenti specifici dedicati ai singoli fondi (FESR, FSE,
FC),
• 2 Regolamenti relativi all’obiettivo di cooperazione
territoriale europea e al Gruppo europeo di cooperazione
territoriale (GECT)
L’investimento 2014 – 2020 e l’effetto leva
• Nel contesto del bilancio dell’Unione Europea 20142020 la politica di coesione investirà 325 miliardi
di euro negli Stati membri e nelle loro regioni e
città per realizzare gli obiettivi su scala europea in
tema di crescita e occupazione nonché per affrontare
le problematiche legate al cambiamento climatico, alla
dipendenza energetica e all'esclusione sociale.
• Tenendo conto del contributo nazionale degli Stati
membri e dell'effetto di leva degli strumenti
finanziari, l'impatto complessivo dovrebbe superare i
500 miliardi di euro.
Alcuni principi applicabili a tutti i
fondi:
→ Concentrazione sulle priorità Europa 2020 per una
crescita intelligente, sostenibile ed inclusiva;
→ Rafforzamento della governance multi-livello;
→ Parità di genere, non discriminazione e sviluppo
sostenibile;
→ Coordinamento della politica con le altre politiche UE;
→ Semplificazione delle norme;
→ Condizionalità macro economica;
→ Concentrazione delle risorse;
→ Concessione di riconoscimenti in base ai risultati.
Schema riassuntivo Gestione Indiretta
I Fondi Diretti
i Finanziamenti Diretti
I Fondi diretti sono gestiti direttamente dalla diverse Direzioni
generali della Commissione europea (ricerca, istruzione,
ambiente, trasporti, etc.) o da Agenzie da essa delegate.
Si tratta di sovvenzioni o versamenti di natura non
commerciale, che devono essere integrati da risorse proprie dei
beneficiari. Questo tipo di finanziamenti richiedono la costituzione
di un partenariato transnazionale tra due o più Paesi europei.

Nei fondi diretti la Commissione europea trasferisce gli importi
direttamente ai beneficiari del progetto.
La gestione è centralizzata: le procedure di selezione, assegnazione,
controllo e revisione (audit) sono gestite dalla Commissione
europea.
Punti di forza
• I programmi “tematici” noti anche come “finanziamenti diretti” non
devono essere considerati "residuali", ossia avanzi dei Fondi
strutturali, ma vanno invece considerati vere potenzialità create a
sostegno delle varie politiche comunitarie.
• Queste linee finanziarie dirette note anche come “Fondi tematici
dell’UE”, prevedono tutte la costituzione di partenariati sia a livello
nazionale che transnazionale tra enti, imprese e associazioni, sia
pubblici che privati per l’attuazione di progetti di elevato interesse
innovativo.
• Hanno, inoltre, il grande vantaggio di incentivare la collaborazione non
solo tra i 28 paesi dell'Unione europea, ma con i Paesi in via di
adesione, i Paesi del Mediterraneo e i Paesi terzi.
Iter di erogazione dei fondi diretti
• La Commissione predispone dei programmi pluriennali.

1
2

3

• La DG competente gestisce direttamente gli stanziamenti
previsti attraverso la pubblicazione periodica di bandi
comunitari.

• I bandi pubblicati contengono la descrizione del programma, la sua dotazione
finanziaria, la procedura e i termini di presentazione delle proposte,
l’importo del contributo erogabile, i requisiti minimi per poter partecipare, i
criteri di selezione e gli indirizzi utili.
Alcune differenze tra Fondi Indiretti e
Fondi Diretti
• Nella tipologia di azioni oggetto di finanziamento:
– i fondi strutturali possono finanziare "infrastrutture”
– i programmi tematici finanziano essenzialmente idee innovative, scambi di
esperienze, migliori pratiche oppure l'organizzazione di seminari e convegni,
studi, da realizzare in partenariato con altri paesi europei

• Nelle procedure di finanziamento:
– Nell’ambito dei fondi strutturali le proposte di progetto vanno presentate a
livello locale e regionale alle Autorità regionali e nazionali.
– Per i fondi diretti o “programmi tematici” le proposte di progetto vanno
presentate direttamente alle Direzioni Generali della Commissione
europea che gestiscono le singole linee finanziarie o alle Agenzie esecutive da
essa delegate.
L’importanza dei finanziamenti diretti

1
I finanziamenti a gestione diretta della Commissione europea
mirano all’attuazione di politiche comunitarie di carattere
strategico e contengono i principi che sono più
massicciamente declinati nei Fondi Strutturali e
costituiscono:

– una «palestra» per l’utilizzo dei Fondi Strutturali
– un ulteriore strumento per raggiungere obiettivi
dell’amministrazione
L’importanza dei finanziamenti diretti
2
• La Commissione nella definizione delle linee per Europa
2020 ha invitato ad una progressiva concentrazione dei
finanziamenti per un minor numero di progetti e invita
le amministrazioni Regionali a perseguire la via dei
programmi tematici anche per un effetto “compensatorio”,
permettendo loro di avvalersi di risorse finanziarie
aggiuntive in una fase decrescente, ma anche di trovare
occasioni di scambio con altri Paesi
L’importanza dei finanziamenti diretti

3
• Spesso è necessario un partenariato composto da più Stati
Membri:
→ Questo costituisce per le istituzioni e le parti sociali coinvolte
un’opportunità in termini di condivisione di buone pratiche e di
consolidamento di relazioni partenariali attive

• Attenzione!
→ Ogni partner deve avere un ruolo definito e l’idea Progetto deve
possedere un «valore aggiunto europeo»
Le procedure per presentare proposte
progettuali
Per l’attuazione dei fondi tematici le diverse Direzioni Generali della
Commissione europea utilizzano due tipi di procedure:
• Sovvenzioni: che vengono assegnate al beneficiario attraverso il cofinanziamento di progetti specifici alle quali si può accedere tramite
inviti a presentare proposte (call for proposals).
• Contratti pubblici: assegnati attraverso gare di appalto (call for
tenders) per l’erogazione di servizi, beni oppure per l’esecuzione di
lavori per garantire lo svolgimento delle operazioni delle istituzioni e
programmi europei.
I programmi tematici utilizzano prevalentemente lo strumento finanziario
della sovvenzione mentre la gara di appalto è uno strumento
maggiormente utilizzato nei fondi dell’assistenza esterna della
Commissione europea.
Le sovvenzioni
•

Le sovvenzioni sono contributi finanziari diretti, a carico del bilancio, accordati
a titolo di liberalità, per finanziare:
– un'azione destinata a promuovere la realizzazione di un obiettivo che si iscrive nel quadro
di una politica dell'UE;
– il funzionamento di un organismo che persegue uno scopo di interesse generale europeo
o un obiettivo che si iscrive nel quadro di una politica dell'UE.

•

La sovvenzione consiste nel versamento di contributi a fondo perduto che
coprono una percentuale variabile di costi ammissibili riferiti a ciascun
progetto (che mediamente si aggira intorno al 50-80%). Il cofinanziamento
deve essere quindi integrato da risorse proprie del beneficiario.

•

I costi generalmente ammissibili riguardano spese di personale, viaggi,
vitto e alloggio, e spese riferibili ad attività soft (ad esempio, scambi di
esperienze e di migliori pratiche, organizzazione di seminari e convegni, studi
o progetti di animazione territoriale), mentre raramente tra i costi ammissibili
figurano progetti infrastrutturali.
Dove reperire informazioni
La pubblicità dei programmi e dei relativi strumenti attuativi
avviene principalmente attraverso:
• la Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea
• i siti web delle singole Direzioni Generali della
Commissione europea

È utile iscriversi a newsletter specialistiche curate dalle
diverse DG e dai punti di contatto nazionali dei diversi
programmi
Caratteristiche generali dei progetti
• I progetti necessitano di regola di un partenariato composto da enti
di più Stati membri (generalmente, tre o più Stati) o, in alcuni casi, di
Paesi Terzi. Generalmente, solo le persone giuridiche possono
presentare domanda. La partecipazione è spesso aperta anche ai
Paesi EFTA/SEE (Norvegia, Liechtenstein, Islanda) e alla Svizzera.
• Il progetto deve essere presentato, per la valutazione ed eventuale
selezione, su formulari standard (amministrativi, tecnicodescrittivi e finanziari) predisposti per i differenti programmi. I
progetti selezionati devono avere elevato valore innovativo e un valore
aggiunto europeo, ovvero le soluzioni prospettate per raggiungere gli
obiettivi dell’Unione europea devono essere validi anche per altri Stati
membri.
In caso di approvazione
• In caso di approvazione del progetto la Commissione
stipula con il beneficiario (o coordinatore del progetto) una
Convenzione (grant agreement), che lo obbliga a
realizzare le attività previste secondo quanto descritto
nella proposta di progetto presentata.
• Il finanziamento, erogato in una o più tranche, è assegnato
solitamente attraverso un anticipo e un successivo saldo,
previa dimostrazione delle spese effettuate.
Schema riassuntivo Gestione Diretta
Esercitazione
→Analisi delle DG della Commissione Europea e
delle relative fonti di informazione
→Analisi dei Punti di Contatto Nazionali e delle
relative fonti di informazione
→Iscrizione alle mailing list
Miriana Bucalossi
Responsabile PO Politiche Formative e Progetti Europei
Provincia di Siena
Settore Formazione, Lavoro, Sviluppo Economico e Turismo
Tel. 0577/241575
bucalossi@provincia.siena.it
miriana.bucalossi

http://it.linkedin.com/in/mirianabucalossi/

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Le opportunità di finanziamento dell'Unione Europea per il periodo 2014 2020

  • 1. Le opportunità di finanziamento dell’Unione Europea per il periodo di programmazione 2014 - 2020
  • 2. Il periodo di programmazione 2014 2020 • Il tema principale della nuova programmazione è rappresentato dalla “crescita intelligente, sostenibile e inclusiva”. • In base a questo principio le risorse verranno ridistribuite: – a settori prioritari quali le infrastrutture paneuropee, la ricerca e l'innovazione, l'istruzione e la cultura, la sicurezza delle frontiere e i rapporti con l'area mediterranea e – alle priorità strategiche trasversali, quali la protezione dell'ambiente e la lotta contro il cambiamento climatico, come parte integrante di tutti i principali strumenti e interventi.
  • 3. La Strategia Europa 2020 • Europa 2020 è la strategia decennale, lanciata dalla Commissione europea il 3 marzo 2012, per superare sia questo momento di crisi che continua ad affliggere l'economia di molti paesi, che per colmare le lacune del nostro modello di crescita e creare le condizioni per un diverso tipo di sviluppo economico, più intelligente, sostenibile e solidale.
  • 4. Le priorità di Europa 2020 • Tre le priorità fondamentali della Strategia Europa 2020: • crescita intelligente: per lo sviluppo di un’economia basata sulla conoscenza e l’innovazione • crescita sostenibile: per promuovere un’economia più efficiente sotto il profilo delle risorse, più verde e competitiva • crescita inclusiva: per la promozione di un’economia con un alto tasso di occupazione che favorisca la coesione sociale e territoriale
  • 5. Gli obiettivi di Europa 2020 • L’Unione europea si è data quindi cinque obiettivi da realizzare entro la fine del decennio: – occupazione: il tasso di occupazione deve essere del 75% per le persone con età compresa tra i 20 e i 64 anni – istruzione: il tasso di abbandono scolastico dovrà essere inferiore al 10% e almeno il 40% delle persone con età compresa tra i 30 e i 34 anni devono avere un’ istruzione universitaria – ricerca e innovazione: il PIL dell’Unione europea destinato alla ricerca e sviluppo deve essere portato almeno al 3% – integrazione sociale e riduzione della povertà: per il 2020 si dovranno avere almeno 20 milioni di persone in meno che vivono in situazioni di povertà o emarginazione – clima e energia: dovranno essere raggiunti i target «20/20/20» in tema di cambiamenti climatici ed energia
  • 6. Le iniziative prioritarie di Europa 2020 • La strategia comporta anche sette iniziative prioritarie che tracciano un quadro entro il quale l'UE e i governi nazionali sostengono reciprocamente i loro sforzi per realizzare le priorità di Europa 2020, quali: 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. Innovazione Economia digitale Occupazione Giovani Politica industriale Povertà Uso efficiente delle risorse
  • 7. • La strategia Europa 2020 avrà successo solo con un'azione determinata e mirata a livello sia europeo che nazionale. • A livello UE si stanno prendendo decisioni fondamentali per completare il mercato unico nei settori dei servizi, dell'energia e dei prodotti digitali e per investire in collegamenti transfrontalieri essenziali. • A livello nazionale occorre rimuovere molti ostacoli alla concorrenza e alla creazione di posti di lavoro. Ma solo se gli sforzi saranno combinati e coordinati si avrà l'impatto voluto sulla crescita e l'occupazione.
  • 8. • La realizzazione di Europa 2020 dipende quindi in misura determinante dalle strutture e dai processi di governance che l'UE ha cominciato a introdurre dal 2010. • Lo strumento più importante è il semestre europeo, un ciclo annuale di coordinamento economico che comporta indirizzi politici impartiti a livello UE dalla Commissione europea e dal Consiglio, che mirano a realizzare riforme negli gli Stati membri e raccomandazioni specifiche per ciascun paese, elaborate dalla Commissione e sancite al più alto livello dai leader nazionali riuniti in sede di Consiglio europeo. • I paesi membri sono tenuti a tener conto di queste raccomandazioni nelle loro politiche e nei loro bilanci.
  • 9. • Per la realizzazione della strategia la Commissione ha proposto un’agenda per Europa 2020 che consiste in una serie di iniziative faro la cui attuazione richiede un impegno congiunto tra i vari livelli di governo: Istituzioni europee Stati Membri Enti locali e regionali.
  • 10. Le iniziative faro La Commissione europea ha proposto un totale di 7 iniziative faro: 1. Unione nell’innovazione: finalizzato a concentrare gli interventi in ambiti quali i cambiamenti climatici, la sicurezza dell'approvvigionamento energetico e alimentare, la salute e l'invecchiamento della popolazione. Ha inoltre, tra i propri obiettivi, quello di aumentare fino al 3% del PIL gli investimenti in Ricerca e Sviluppo (R&S) che consentirebbe di creare 3,7 milioni di posti di lavoro e di aumentare il PIL annuo di 795 miliardi di euro entro il 2025. 2. Youth on the move: pone i giovani al centro delle attività legate alla creazione di un’economia europea forte, basata sulla conoscenza, sulla ricerca e sull'innovazione e mira quindi a migliorare le performance dei sistemi di istruzione e formazione superiore 3. Agenda digitale europea: mira ad accrescere la prosperità e il benessere in Europa con l’obiettivo di creare un mercato unico del digitale
  • 11. Le iniziative faro 4. Europa efficiente sotto il profilo delle risorse: mira a favorire un uso più efficiente delle risorse naturali nel rispetto degli obiettivi in materia di cambiamenti climatici, energia, trasporti, materie prime, agricoltura, pesca, biodiversità e sviluppo rurale. L’iniziativa sostiene il passaggio verso un’economia a basse emissioni di carbonio ed efficiente dal punto di vista delle risorse allo scopo di realizzare una crescita sostenibile. 5. Una politica industriale per l’era della globalizzazione: mira a stimolare la crescita e l'occupazione preservando e promuovendo una base industriale forte, diversificata e competitiva in Europa. 6. Agenda per nuove competenze e nuovi posti di lavoro: si collega all'obiettivo della Strategia UE 2020 che prevede di raggiungere entro il 2020 un tasso di occupazione pari al 75% per gli uomini e le donne tra i 20 e i 64 anni. 7. Piattaforma europea contro la povertà: prevede azioni per favorire l’occupazione ad ogni livello al fine di raggiungere il target europeo di riduzione della povertà. E’ quindi complementare all’altra iniziativa faro “Un'agenda per nuove competenze e per l'occupazione”.
  • 12. I principali meccanismi finanziari dell’Unione europea L’Unione europea, attraverso i diversi strumenti finanziari, promuove la cooperazione e la sinergia sia all’interno che all’esterno dell’Europa. Per raggiungere gli obiettivi strategici di Europa 2020 l’Unione europea si avvale di due diverse tipologie di strumenti finanziari: A. la gestione indiretta, che comprende: – i Fondi strutturali – Il Fondo di Coesione B. la gestione diretta, che comprende: – i finanziamenti diretti UE noti anche come “programmi tematici” o “programmi comunitari” – gli strumenti finanziari per l’assistenza esterna. Il contributo finanziario da parte dell’Unione europea viene in genere erogato tramite una procedura di selezione dei progetti.
  • 14. Fondi indiretti: i Fondi Strutturali • I “finanziamenti indiretti” attuano la politica di coesione nota anche come la “politica regionale” dell’Unione europea. • L’obiettivo principale di questi fondi è quello di ridurre le disparità economiche, sociali e territoriali tra le varie regioni europee. • Le regioni più povere dell’Europa ricevono la maggior parte dei finanziamenti, anche se tutte le Regioni europee possono usufruire di finanziamenti tramite i diversi meccanismi di finanziamento.
  • 15. Tipologie di Fondi Strutturali La politica regionale dell’Unione europea è finanziata da tre principali Fondi che possono intervenire nell’ambito di uno o più obiettivi di detta politica: – il Fondo sociale europeo (FSE): istituito nel 1958, che favorisce l’inserimento professionale dei disoccupati e delle categorie sociali più deboli, finanziando in particolare azioni di formazione; – il Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR): istituito nel 1975, finanzia principalmente la realizzazione di infrastrutture e investimenti produttivi che generano occupazione soprattutto nel mondo delle imprese; – il Fondo di coesione (l’Italia non rientra tra i beneficiari di questo fondo): istituito nel 1994, finalizzato ad accelerare i tempi della convergenza economica, sociale e territoriale nei Paesi con un Pil medio pro capite inferiore al 90 per cento della media comunitaria; Insieme al Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) e al Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP) rappresenteranno la gran parte dei finanziamenti comunitari, e la maggior parte del totale della spesa dell'UE.
  • 16. La programmazione dei Fondi Strutturali • I fondi strutturali nel corso del tempo hanno subito continue e opportune modifiche, in rapporto tendenzialmente coerente con le diverse posizioni politiche e programmatiche assunte nel tempo, dall'Unione europea • I Fondi Strutturali sono organizzati per cicli di sette anni • la nuova programmazione inizierà a gennaio 2014 per concludersi alla fine del 2020. I finanziamenti previsti per l’Italia nei prossimi sette anni ammontano a quasi 30 miliardi di euro.
  • 17. Il ciclo di programmazione e la valutazione dei risultati • Come ogni programmazione economica e/o territoriale complessa e pluriennale la durata dei cicli, tuttavia, è più ampia degli anni formalmente indicati. Infatti, i cicli dei fondi strutturali si chiudono fiscalmente due anni dopo il rispettivo termine. Ossia il ciclo 2000-2006 nel 2008 e quello 2007-2013 nel 2015. • Inoltre, per quanto riguarda la valutazione dei risultati di quanto progettato e realizzato, sono necessari ancora altri anni oltre il termine formale, che dipende dalla tipologia del progetto, e che complica non poco la fase della valutazione dei risultati dei fondi strutturali.
  • 18. La responsabilità condivisa tra Commissione Europea e Stati Membri Nei Fondi strutturali il budget viene speso attraverso un sistema di “responsabilità condivisa” tra la Commissione europea da una parte, e le autorità degli Stati Membri dall’altra. Nei fondi indiretti il rapporto con il beneficiario finale pertanto non è diretto, ma mediato da autorità nazionali, regionali o locali che hanno il compito di programmare gli interventi, emanare i bandi e gestire le risorse comunitarie. Nei fondi strutturali i programmi sono in pratica gestiti dalle autorità nazionali e locali ma finanziati dalla Commissione europea attraverso la seguente modalità: • la Commissione UE negozia e approva i programmi di sviluppo proposti dai singoli Stati Membri e stanzia le risorse finanziarie; • gli Stati Membri e le Regioni gestiscono i programmi, li attuano attraverso la selezione, il controllo e la valutazione dei progetti; • la Commissione viene coinvolta nella fase di monitoraggio, si impegna nel pagare le spese approvate ed effettua verifiche attraverso un sistema di controllo.
  • 19. L’iter di erogazione dei Fondi Strutturali 1 2 • La Commissione europea definisce le linee guida generali e le macro priorità. • Ogni stato elabora un documento strategico nazionale che rispecchia le indicazioni della Commissione (QSN= Quadro Strategico Nazionale) • Le regioni elaborano un programma operativo regionale (POR). 3 • Le regioni pubblicano periodicamente dei bandi (regionali) 4
  • 20. I Programmi Operativi Per ogni Programma Operativo lo Stato Membro nomina: • un’Autorità di gestione (autorità pubblica o organismo pubblico-privato, nazionale, regionale, locale designato dallo Stato membro a gestire il Programma Operativo”); • un’Autorità di certificazione (un’autorità pubblica o un organismo pubblico privato, nazionale, regionale, locale designato dallo Stato membro a certificare le dichiarazioni di spesa e le domande di pagamento prima del loro invio alla Commissione); • un’Autorità di audit (autorità pubblica o un organismo pubblico-privato, nazionale, regionale, locale funzionalmente indipendente dall’Autorità di Gestione e dall’Autorità di Certificazione, designato dallo Stato membro per ciascun Programma e responsabile della verifica dell’ efficace funzionamento del sistema di gestione e controllo).
  • 21. Fondi indiretti: la Programmazione 2014-2020 La struttura legislativa proposta dalla Commissione comprende: • 1 Regolamento generale che definisce le norme comuni e i principi generali dei Fondi; • 3 Regolamenti specifici dedicati ai singoli fondi (FESR, FSE, FC), • 2 Regolamenti relativi all’obiettivo di cooperazione territoriale europea e al Gruppo europeo di cooperazione territoriale (GECT)
  • 22. L’investimento 2014 – 2020 e l’effetto leva • Nel contesto del bilancio dell’Unione Europea 20142020 la politica di coesione investirà 325 miliardi di euro negli Stati membri e nelle loro regioni e città per realizzare gli obiettivi su scala europea in tema di crescita e occupazione nonché per affrontare le problematiche legate al cambiamento climatico, alla dipendenza energetica e all'esclusione sociale. • Tenendo conto del contributo nazionale degli Stati membri e dell'effetto di leva degli strumenti finanziari, l'impatto complessivo dovrebbe superare i 500 miliardi di euro.
  • 23. Alcuni principi applicabili a tutti i fondi: → Concentrazione sulle priorità Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile ed inclusiva; → Rafforzamento della governance multi-livello; → Parità di genere, non discriminazione e sviluppo sostenibile; → Coordinamento della politica con le altre politiche UE; → Semplificazione delle norme; → Condizionalità macro economica; → Concentrazione delle risorse; → Concessione di riconoscimenti in base ai risultati.
  • 26. i Finanziamenti Diretti I Fondi diretti sono gestiti direttamente dalla diverse Direzioni generali della Commissione europea (ricerca, istruzione, ambiente, trasporti, etc.) o da Agenzie da essa delegate. Si tratta di sovvenzioni o versamenti di natura non commerciale, che devono essere integrati da risorse proprie dei beneficiari. Questo tipo di finanziamenti richiedono la costituzione di un partenariato transnazionale tra due o più Paesi europei. Nei fondi diretti la Commissione europea trasferisce gli importi direttamente ai beneficiari del progetto. La gestione è centralizzata: le procedure di selezione, assegnazione, controllo e revisione (audit) sono gestite dalla Commissione europea.
  • 27. Punti di forza • I programmi “tematici” noti anche come “finanziamenti diretti” non devono essere considerati "residuali", ossia avanzi dei Fondi strutturali, ma vanno invece considerati vere potenzialità create a sostegno delle varie politiche comunitarie. • Queste linee finanziarie dirette note anche come “Fondi tematici dell’UE”, prevedono tutte la costituzione di partenariati sia a livello nazionale che transnazionale tra enti, imprese e associazioni, sia pubblici che privati per l’attuazione di progetti di elevato interesse innovativo. • Hanno, inoltre, il grande vantaggio di incentivare la collaborazione non solo tra i 28 paesi dell'Unione europea, ma con i Paesi in via di adesione, i Paesi del Mediterraneo e i Paesi terzi.
  • 28. Iter di erogazione dei fondi diretti • La Commissione predispone dei programmi pluriennali. 1 2 3 • La DG competente gestisce direttamente gli stanziamenti previsti attraverso la pubblicazione periodica di bandi comunitari. • I bandi pubblicati contengono la descrizione del programma, la sua dotazione finanziaria, la procedura e i termini di presentazione delle proposte, l’importo del contributo erogabile, i requisiti minimi per poter partecipare, i criteri di selezione e gli indirizzi utili.
  • 29. Alcune differenze tra Fondi Indiretti e Fondi Diretti • Nella tipologia di azioni oggetto di finanziamento: – i fondi strutturali possono finanziare "infrastrutture” – i programmi tematici finanziano essenzialmente idee innovative, scambi di esperienze, migliori pratiche oppure l'organizzazione di seminari e convegni, studi, da realizzare in partenariato con altri paesi europei • Nelle procedure di finanziamento: – Nell’ambito dei fondi strutturali le proposte di progetto vanno presentate a livello locale e regionale alle Autorità regionali e nazionali. – Per i fondi diretti o “programmi tematici” le proposte di progetto vanno presentate direttamente alle Direzioni Generali della Commissione europea che gestiscono le singole linee finanziarie o alle Agenzie esecutive da essa delegate.
  • 30. L’importanza dei finanziamenti diretti 1 I finanziamenti a gestione diretta della Commissione europea mirano all’attuazione di politiche comunitarie di carattere strategico e contengono i principi che sono più massicciamente declinati nei Fondi Strutturali e costituiscono: – una «palestra» per l’utilizzo dei Fondi Strutturali – un ulteriore strumento per raggiungere obiettivi dell’amministrazione
  • 31. L’importanza dei finanziamenti diretti 2 • La Commissione nella definizione delle linee per Europa 2020 ha invitato ad una progressiva concentrazione dei finanziamenti per un minor numero di progetti e invita le amministrazioni Regionali a perseguire la via dei programmi tematici anche per un effetto “compensatorio”, permettendo loro di avvalersi di risorse finanziarie aggiuntive in una fase decrescente, ma anche di trovare occasioni di scambio con altri Paesi
  • 32. L’importanza dei finanziamenti diretti 3 • Spesso è necessario un partenariato composto da più Stati Membri: → Questo costituisce per le istituzioni e le parti sociali coinvolte un’opportunità in termini di condivisione di buone pratiche e di consolidamento di relazioni partenariali attive • Attenzione! → Ogni partner deve avere un ruolo definito e l’idea Progetto deve possedere un «valore aggiunto europeo»
  • 33. Le procedure per presentare proposte progettuali Per l’attuazione dei fondi tematici le diverse Direzioni Generali della Commissione europea utilizzano due tipi di procedure: • Sovvenzioni: che vengono assegnate al beneficiario attraverso il cofinanziamento di progetti specifici alle quali si può accedere tramite inviti a presentare proposte (call for proposals). • Contratti pubblici: assegnati attraverso gare di appalto (call for tenders) per l’erogazione di servizi, beni oppure per l’esecuzione di lavori per garantire lo svolgimento delle operazioni delle istituzioni e programmi europei. I programmi tematici utilizzano prevalentemente lo strumento finanziario della sovvenzione mentre la gara di appalto è uno strumento maggiormente utilizzato nei fondi dell’assistenza esterna della Commissione europea.
  • 34. Le sovvenzioni • Le sovvenzioni sono contributi finanziari diretti, a carico del bilancio, accordati a titolo di liberalità, per finanziare: – un'azione destinata a promuovere la realizzazione di un obiettivo che si iscrive nel quadro di una politica dell'UE; – il funzionamento di un organismo che persegue uno scopo di interesse generale europeo o un obiettivo che si iscrive nel quadro di una politica dell'UE. • La sovvenzione consiste nel versamento di contributi a fondo perduto che coprono una percentuale variabile di costi ammissibili riferiti a ciascun progetto (che mediamente si aggira intorno al 50-80%). Il cofinanziamento deve essere quindi integrato da risorse proprie del beneficiario. • I costi generalmente ammissibili riguardano spese di personale, viaggi, vitto e alloggio, e spese riferibili ad attività soft (ad esempio, scambi di esperienze e di migliori pratiche, organizzazione di seminari e convegni, studi o progetti di animazione territoriale), mentre raramente tra i costi ammissibili figurano progetti infrastrutturali.
  • 35. Dove reperire informazioni La pubblicità dei programmi e dei relativi strumenti attuativi avviene principalmente attraverso: • la Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea • i siti web delle singole Direzioni Generali della Commissione europea È utile iscriversi a newsletter specialistiche curate dalle diverse DG e dai punti di contatto nazionali dei diversi programmi
  • 36. Caratteristiche generali dei progetti • I progetti necessitano di regola di un partenariato composto da enti di più Stati membri (generalmente, tre o più Stati) o, in alcuni casi, di Paesi Terzi. Generalmente, solo le persone giuridiche possono presentare domanda. La partecipazione è spesso aperta anche ai Paesi EFTA/SEE (Norvegia, Liechtenstein, Islanda) e alla Svizzera. • Il progetto deve essere presentato, per la valutazione ed eventuale selezione, su formulari standard (amministrativi, tecnicodescrittivi e finanziari) predisposti per i differenti programmi. I progetti selezionati devono avere elevato valore innovativo e un valore aggiunto europeo, ovvero le soluzioni prospettate per raggiungere gli obiettivi dell’Unione europea devono essere validi anche per altri Stati membri.
  • 37. In caso di approvazione • In caso di approvazione del progetto la Commissione stipula con il beneficiario (o coordinatore del progetto) una Convenzione (grant agreement), che lo obbliga a realizzare le attività previste secondo quanto descritto nella proposta di progetto presentata. • Il finanziamento, erogato in una o più tranche, è assegnato solitamente attraverso un anticipo e un successivo saldo, previa dimostrazione delle spese effettuate.
  • 39. Esercitazione →Analisi delle DG della Commissione Europea e delle relative fonti di informazione →Analisi dei Punti di Contatto Nazionali e delle relative fonti di informazione →Iscrizione alle mailing list
  • 40. Miriana Bucalossi Responsabile PO Politiche Formative e Progetti Europei Provincia di Siena Settore Formazione, Lavoro, Sviluppo Economico e Turismo Tel. 0577/241575 bucalossi@provincia.siena.it miriana.bucalossi http://it.linkedin.com/in/mirianabucalossi/