4. «L'Europa non potrà farsi in una sola volta, né sarà costruita
tutta insieme; essa sorgerà da realizzazioni concrete che
creino anzitutto una solidarietà di fatto.»
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Robert Schuman (1950)
«Da un lato ci vuole più intraprendenza, dall’altro bisogna
cambiare il sistema. […] Sono le idee nuove che portano al
cambiamento»
Renzo Rosso (2013)
ni
.
5. INDICE
Indice ............................................................................................................ 4
Introduzione ................................................................................................ 7
Presupposti metodologici....................................................................... 11
Soggetti Coinvolti nell’indagine ........................................................... 12
L’Europa, un sistema complesso ............................................................. 13
Il Modello Relazionale applicato alla realtà Europea ..................... 16
Clustering delle Startup Europee ........................................................... 19
Ambiente Esterno............................................................................................... 23
Struttura Aziendale ........................................................................................... 26
Caratteristiche Intrinseche ................................................................................ 31
L’agenda digitale Europea ..................................................................... 36
Obiettivi chiave dell’agenda digitale ....................................................... 37
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1a: copertura completa della banda larga in Europa ....................................... 37
1b: Copertura banda larga 30Mbps entro il 2020 ............................................. 38
1c: 50% delle sottoscrizioni alla banda larga 100Mbps entro 2020 .................. 39
2a: 50% della popolazione farà acquisti online ................................................. 39
2b: 20% della popolazione farà acquisti online da altri stati............................ 40
2c: 33% di PMI avranno un mercato online ...................................................... 40
2d: annullare i costi aggiuntivi per il Roaming telefonico Europeo .................. 41
3a: più 75% all’uso di internet e del 60% da parte degli svantaggiati ............. 41
3b: abbassare la soglia di cittadini che non usano internet dal 30% al 15% .... 43
4a: 50% dei cittadini devono utilizzare sistemi di eGovernment ...................... 43
4b: tutti i servizi chiave transfrontalieri devono essere accessibili online......... 45
5 : raddoppiare l’investimento pubblico in ricerca e sviluppo ed ICT ............... 45
6 : ridurre l’utilizzo delle lampadine tradizionali ad alto consumo ................. 45
Rapporti con gli Stati Membri e loro Coinvolgimento ............................ 46
Sette Pilastri dell’Agenda Digitale .......................................................... 47
ni
Mercato Digitale Unificato (vibrant digital single market) .............................. 49
Standard ed Interoperabilità ............................................................................ 52
Sicurezza ed Affidabilità ................................................................................... 53
Accesso internet veloce e super-veloce ................................................................ 54
Ricerca ed Innovazione ...................................................................................... 54
Aumentare le conoscenze, capacità e l’inclusione nel mondo digitale ............... 55
I Vantaggi ed i benefici dell’ICT per la società Europea ................................... 57
L’Europa delle ICT ................................................................................... 62
Aree d’intervento delle ICT: l’ambiente di crescita delle Startup.......... 62
Area ICT: Infrastrutture ......................................................................... 66
Strategie degli Operatori ICT............................................................................ 67
Linee Veloci ed Ultra-Veloci .............................................................................. 70
Linee Fisse ......................................................................................................... 71
Linee Mobile ...................................................................................................... 73
Area ICT: Fruitori .................................................................................... 74
4
6. Fattori Discriminanti ........................................................................................ 77
Barriere per l’accesso ad Internet ...................................................................... 78
Capacità degli Utenti ........................................................................................ 80
Attività Online ................................................................................................... 83
Area ICT: Contenuti ................................................................................ 91
Televisione Online ............................................................................................. 93
Musica ...............................................................................................................95
Social Network e Gaming .................................................................................. 97
Pubblicità ........................................................................................................ 100
Il modello delle PMI Europee .............................................................. 104
Strumenti complessi per il modello Europeo ........................................ 106
Il capitale sociale in Europa .................................................................. 111
L’inclusione ed il consolidamento del capitale sociale .................................... 116
Condizioni di diffusione del capitale sociale ......................................... 119
Il caso delle Fondazioni Europee ..................................................................... 122
Dagli incubatori agli acceleratori .......................................................... 125
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Cosa sono gli incubatori d’impresa ................................................................. 129
Il caso delle università..................................................................................... 131
Gli incubatori sociali .............................................................................. 136
Logiche europee per gli incubatori sociali ....................................................... 141
Il capitale sociale e le persone fragili............................................................... 144
I programmi e le iniziative Europee ..................................................... 147
I fondi Europei, uno sguardo d’insieme .......................................................... 149
La situazione delle PMI in Europa ....................................................... 150
Prospettive di crescita delle imprese europee................................................... 152
Formazione Imprenditoriale ........................................................................... 154
Ambiente Imprenditoriale ............................................................................... 158
Processi culturali europei ................................................................................ 170
ni
Conclusioni .............................................................................................. 176
Bibliografia .............................................................................................. 179
5
7. INTRODUZIONE
L’Europa nasce come sistema articolato, fatto di relazioni tra Stati
Membri ma non solo. Istituzioni, Cittadini, Associazioni, Imprese
Fondazioni,
Industrie;
Studenti,
Professionisti,
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Cooperative,
Lavoratori, Disoccupati, Uomini, Donne, Disabili,
Famiglie,
Bambini, Immigrati, Ricercatori, Amministratori…. sono i veri
protagonisti dell’Europa dei popoli e delle Regioni, ossia il vero
tessuto culturale e sociale che promuove il cambiamento. In questa
fitta rete si possono individuare numerosi rapporti: dipendenza,
sussidiarietà, collaborazione, conoscenza, amicizia, etc. Questa
pubblicazione vuole essere una guida che illustra i principali
ni
ambienti relazionali (del Sistema Europa) dove ci si confronta,
si sviluppano le conoscenze e si delineano gli obiettivi del
cambiamento. Ambienti relazionali che sono il tessuto connettivo
delle progettualità future e delle nuove opportunità che permettono
di far crescere l’Europa.
L’Europa delle Startup, parte dall’assunto che il cittadino europeo,
nonostante sia inserito in una ricca rete di relazioni, molto spesso
7
8. ha difficoltà a comprendere la dinamica delle opportunità, nei suoi
aspetti geografici, culturali, sociali ed economici.
La consapevolezza dei propri nodi relazionali, la capacità di sapersi
orientare tra le normative, i programmi e le opportunità dell’U.E.,
diventa un fattore determinante per vincere le sfide quotidiane
e superare le difficoltà di questi ultimi anni.
Risulta emblematica la situazione in cui si trovano le Aziende più
innovative, che hanno un alto tasso di crescita e prospettive
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economiche e finanziarie brillanti. Queste aziende, chiamate
Startup (start-up), stanno diventando sempre più abili nel
riconoscere il forte valore del tessuto relazionale che si dipana
tra i numerosi soggetti ed interlocutori che caratterizzano “Il
Sistema Europa”.
Per riuscire a crescere in modo consapevole in Europa è
indispensabile conoscere i soggetti con cui ci si confronta. Bisogna
rendere strategico lo strumento relazionale, creare un modello di
fortemente
ni
business
integrato
con
gli
attori
(Aziende,
Istituzioni, Fondazioni, etc…) che ci circondano.
Un altro fattore strategico è la capacità di analizzare il territorio.
Non possiamo dimenticare le tipicità e le caratteristiche di ciascuna
Regione: cultura, storia, economia e “dinamica sociale dei Bisogni”.
È necessario comprendere le relazioni tra queste aree tematiche
8
9. all’interno di ciascun territorio, sottolineando come ciascuna di esse
abbia eguale importanza.
L’evoluzione tecnologica è forse la massima espressione della
velocità con cui il “Sistema Europa” si sta muovendo e sta
cambiando. L’Agenda Digitale è il più importante documento di
analisi obiettiva che definisce i ritmi presenti e pone le basi per la
definizione degli obiettivi futuri. È quindi fondamentale, per ogni
Nuova
Impresa,
intercettare
il
cambiamento
e
riuscire
a
competitiva.
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confrontarsi con questi ritmi per poter essere sempre aggiornata e
Negli ultimi anni nell’Unione Europea si sono sviluppate forme di
sostegno all’imprenditoria che offrono servizi e progetti. È il caso
degli incubatori d’impresa e degli acceleratori. Queste realtà
stanno crescendo grazie a diverse iniziative pubbliche e private.
Alcuni
interventi sono particolarmente interessanti, in quanto
cercano di ridare fiducia al mondo imprenditoriale, attraverso
ni
“progetti di sistema” in grado di coniugare efficacemente l’impresa,
come soggetto economico attivo, con la promozione sociale del
territorio.
Un giovane imprenditore Europeo che volesse mettersi in gioco per
creare una nuova attività, ha a disposizione numerose opportunità.
L’Unione
Europea,
grazie
ai
finanziamenti
europei
ed
all’europrogettazione, fornisce un aiuto economico a fondo perduto
in rapporto agli obiettivi strategici dei piani di crescita Comunitari.
9
10. La BEI (Banca Europe degli Investimenti) ,con il “Fondo di
investimento” dedicato alle PMI, è in grado di garantire il sostegno
finanziario ai progetti di sviluppo economico territoriale (Regioni),
che sono in linea con gli obiettivi strategici dell’UE (2014-2020).
Infine vi sono numerose iniziative promosse da Fondazioni,
Istituzioni Europee; Enti privati, etc. a sostegno delle Associazioni
no-profit, per
realizzare progetti territoriali per la creazione di
nuove imprese;
imprese sociali; microimprese; PMI innovative.
Azioni di Territoriali Integrate capaci di avviare, nelle varie Regioni
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europee, uno “sviluppo economico sostenibile” centrato sui seguenti
fattori: “Cultura d’Impresa”; Innovazione; Inclusione sociale;
Crescita delle competenze; Cultura del Cambiamento.
L’Europa delle Startup è l’Europa delle opportunità, della
collaborazione (Reti), dell’innovazione e dello sviluppo sostenibile.
Saper cogliere ognuno di questi elementi è di fondamentale
ni
importanza per la crescita ed il futuro dell’Unione Europea.
10
11. PRESUPPOSTI METODOLOGICI
Quando pensiamo all’Europa moderna associamo immediatamente
due importanti fattori di natura differente: geografica e politica.
Questa indagine vuole essere un punto di riferimento per iniziare
un lavoro di approfondimento conoscitivo degli elementi culturali
che contraddistinguono la pluralità imprenditoriale e culturale che
è l’Europa delle Regioni. Il lavoro segue una metodologia sociale non
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probabilistica per poter gettare le basi non tanto di una struttura
teoretica ma di un sovra-modello interpretativo che possa
inquadrarsi in una dimensione reale (Ortega y Gasset, 2005, p. 234).
Sono quindi innumerevoli le possibili declinazioni che un modello
destrutturato (sovra-modello) può trovare a livello pratico: basti
pensare alle indicazioni legislative europee che coniugano modelli
teorici ed elementi statistici (Gambino, 2009). Cogliere in modo
orientativo una esigenza Comunitaria equivale a minimizzare lo
ni
sforzo di analisi dei dati. Nell’era interpretativa, in cui le culture e
le conoscenze si fondono (Bauman, 2011) e si mescolano (Kolb, 2009),
è necessario sviluppare nuove ipotesi che riescano a sondare meglio
il rapporto tra le varie realtà regionali che contraddistinguono
l’Europa moderna.
11
12. SOGGETTI COINVOLTI
NELL’INDAGINE
Definiamo ora meglio i soggetti che sono coinvolti in questa
indagine. Prendendo in prestito la metafora Baumaniana del
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palcoscenico, potremmo definire una serie di azioni che ciascun
soggetto può compiere per meglio definirli e distinguerli ma questo
risulterebbe minimizzante nei confronti delle tradizionali teorie
sociali che vedono un soggetto con un elemento vivo e non vincolabile
ad una struttura rigida. Preferiamo quindi raggruppare i numerosi
soggetti per il loro percorso attivo all’interno della rete relazionale
che emerge creando il modello stesso. In questo modo, per esempio,
un soggetto che è fisicamente all’interno dei confini geografici
ni
dell’Unione Europea è definito cittadino europeo in funzione della
relazione che ha con l’Unione Europea stessa. La definizione non è
più ipso facto ma determinata ex-post dal rapporto che questo
soggetto matura in un rapporto relazionale.
Dobbiamo intendere per Soggetti non tanto gli esseri viventi ma
tutti gli elementi che possono essere considerati in una serie di
rapporti relazionali che si vanno creando all’interno dell’Universo di
12
13. analisi, in questo caso l’Unione Europea. Sono soggetti in egual
modo le Istituzioni comunitarie, quanto i loro rappresentanti e gli
elettori.
La
metodologia
relazionale
permette
una
enorme
semplificazione nel campo del clustering delle informazioni e quindi
permettere una valutazione dinamica delle prospettive (previsioni).
L’efficacia di uno strumento è valutabile ex-post dal numero di
utilizzi avvenuti con successo rispetto l’intero campione esaminato.
Il modello relazionale è uno dei sistemi di valutazione più affidabile
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in campo sociale, teorizzato per la prima volta negli anni ’80, ora è
applicato a quasi tutti i modelli di studio dei sistemi complessi.
L’EUROPA, UN SISTEMA COMPLESSO
Il caso in esame è infatti da considerare un sistema complesso nel
suo senso più completo. Le variabili in essere quando dobbiamo
valutare un evento in campo sociale sono estremamente numerose.
L’entropia che può generare un soggetto all’interno di un Universo
Sociale così ampio come l’Unione Europea è imprevedibile ma
ni
approssimabile. La Teoria delle Masse, il Comportamentismo
Sociale, il Determinismo ed il Positivismo, sono tutti modelli o
correnti
sociologiche
semplificazione
che
convergono
interpretativo.
verso
un
Precedentemente
sistema
si
è
di
fatto
riferimento al mondo “interpretato”, l’Europa è fatta di comunità
(cluster
culturali)
che
vivono
in
relazione
ed
in
collaborazione, ciascun cluster interpreta la realtà secondo
il proprio bagaglio di conoscenze ed a sua volta contribuisce
13