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L'ETICHETTATURA DEI CAPI TESSILIL'ETICHETTATURA DEI CAPI TESSILI
26/02/2015 Classe 1M1
A.S. 2014/2015
2. DISCIPLINA ARGOMENTO
ITALIANO LE ETICHETTE DEI CAPI
STORIA STORIA DELLE ETICHETTE DEI CAPI
CHIMICA LE FIBRE TESSILI
MATEMATICA IL CODICE A BARRE NELLE ETICHETTE
INGLESE TEXTILES LABELS
FISICA TAGLIE E MISURE
SCIENZE E GEOGRAFIA LE FIBRE TESSILI NATURALI
DIRITTO LA LEGISLAZIONE SULL'ETICHETTATURA DEI CAPI
DISEGNO I SIMBOLI DELL'ETICHETTE
4. L’etichette sono cartellini che si applicano su
oggetti vari e specialmente su capi
d’abbigliamento, per indicare alcune
caratteristiche. L'etichetta deve riportare:
il nome o il marchio del fabbricante o del
distributore;
la composizione del tessuto con la dichiarazione
delle fibre;
le istruzioni relative alle modalità di pulitura e
stiratura.
Cosa sono leCosa sono le
etichette tessili?etichette tessili?
5. L'etichetta è la carta d'identità di un capo e deve essere lettaL'etichetta è la carta d'identità di un capo e deve essere letta
correttamente per interpretare le lettere e i simboli presenti su essa.correttamente per interpretare le lettere e i simboli presenti su essa.
Per la manutenzione del prodotto, l'etichetta deve indicare comePer la manutenzione del prodotto, l'etichetta deve indicare come
lavare il capo, se e come stirarlo, la possibilità di candeggiarlo.lavare il capo, se e come stirarlo, la possibilità di candeggiarlo.
La legge ne assicura l'esistenza e prevede che in essa siano riportateLa legge ne assicura l'esistenza e prevede che in essa siano riportate
informazioni riguardanti la composizione e la manutenzione deiinformazioni riguardanti la composizione e la manutenzione dei
prodotti.prodotti.
6. È da segnalare un importanteÈ da segnalare un importante
accordo tra i produttori per unaccordo tra i produttori per un
etichettatura a due livelli:etichettatura a due livelli:
Better (prodotti non trattatiBetter (prodotti non trattati
chimicamente) e Best (prodottichimicamente) e Best (prodotti
ottenuti da fibre non trattateottenuti da fibre non trattate
neppure alla coltivazione).neppure alla coltivazione).
7. Il marchio di qualità BetterIl marchio di qualità Better
garantisce che i capi non sonogarantisce che i capi non sono
stati sottoposti ad alcunastati sottoposti ad alcuna
manipolazione chimica dellemanipolazione chimica delle
fibre.fibre.
Il marchio di qualità Best attestaIl marchio di qualità Best attesta
che le fibre naturali sonoche le fibre naturali sono
ottenute da coltivazioniottenute da coltivazioni
biologiche controllate e dabiologiche controllate e da
allevamenti protetti.allevamenti protetti.
8. Non si hanno dati certi sul
primo indumento con etichetta, ma
certamente sui corpini dell'inizio
Novecento a volte appariva una etichetta
che spiegava il tessuto con cui il capo
d'abbigliamento era stato realizzato o
altre informazioni simili.
Nel corso del Novecento l'etichetta sul
capo d'abbigliamento è diventata sempre
più importante.
Storia delle etichette dei capi
9. Fino agli anni '70 il cartellino o etichetta diFino agli anni '70 il cartellino o etichetta di
abbigliamento, avevaabbigliamento, aveva
prevalentemente una funzioneprevalentemente una funzione
informativa e servivainformativa e serviva
all'acquirente per apprendere leall'acquirente per apprendere le
notizie più importanti del capo.notizie più importanti del capo.
Oggi lo studio dei cartellini e delleOggi lo studio dei cartellini e delle
etichette non è più relegato aletichette non è più relegato al
settore produttivo ma è spessosettore produttivo ma è spesso
considerato strategicamente comeconsiderato strategicamente come
uno degli strumenti diuno degli strumenti di
comunicazione a disposizione deicomunicazione a disposizione dei
creativi che si occupanocreativi che si occupano
dell'immagine generale di undell'immagine generale di un
10. Nel settore della moda, i primi aNel settore della moda, i primi a
comprendere l'importanza dicomprendere l'importanza di
questo tipo di comunicazionequesto tipo di comunicazione
furono i conciatori di pelli efurono i conciatori di pelli e
soprattutto di cuoio, che giàsoprattutto di cuoio, che già
alcuni secoli fa apponevano aialcuni secoli fa apponevano ai
prodotti le informazioni relativeprodotti le informazioni relative
alla provenienza del cuoioalla provenienza del cuoio
imprimendole con marchi aimprimendole con marchi a
fuoco.fuoco.
11. Cartellini ed etichette, da alloraCartellini ed etichette, da allora
in avanti hanno cambiatoin avanti hanno cambiato
forme, colori, materiali eforme, colori, materiali e
metodi di stampa, ma sonometodi di stampa, ma sono
sempre stati il veicolo primariosempre stati il veicolo primario
di informazione per prodotti edi informazione per prodotti e
per capi d'abbigliamento.per capi d'abbigliamento.
12. Anche gli esperti di modernariato si affidanoAnche gli esperti di modernariato si affidano
spesso alle etichette per datare un capospesso alle etichette per datare un capo
d'abbigliamento .d'abbigliamento .
Ad esempio, le taglie indicate sui cartellinAd esempio, le taglie indicate sui cartellinii
degli anni '50 e '60 non corrispondonodegli anni '50 e '60 non corrispondono
più alle attuali taglie, oppure unapiù alle attuali taglie, oppure una
etichetta di abbigliamento che non riportietichetta di abbigliamento che non riporti
i vari simboli per il corretto lavaggio,i vari simboli per il corretto lavaggio,
risale sicuramente a prima degli anni '70.risale sicuramente a prima degli anni '70.
L'indicazione di un tessuto sintetico fa giàL'indicazione di un tessuto sintetico fa già
datare il capo a partire dagli anni '50, edatare il capo a partire dagli anni '50, e
così via. Dunque, le etichette parlano,così via. Dunque, le etichette parlano,
raccontano il capo d'abbigliamento e laraccontano il capo d'abbigliamento e la
sua nascita, la sua qualità, la suasua nascita, la sua qualità, la sua
provenienza.provenienza.
14. L’etichetta, fondamentalmente, deve riportare
la denominazione delle fibre componenti il
prodotto,infatti ci sono diverse fibre che si
classificano in :
.FIBRE NATURALI (fibre ricavate da una pianta
o dal vello di un animale).
.FIBRE ARTIFICIALI (fibre naturali modificate
dall’uomo)
.FIBRE SINTETICHE (fibre create dall’uomo)
15. FIBRE ARTIFICIALI
Acetato: nella produzione delle fibre con il termine Acetato si
intende il di acetato di cellulosa; è una sostanza a base di anidride
acetica e di cellulosa. Come dice il nome stesso, il di acetato è
composto da due molecole di acetato su uno strato di cellulosa. La
sostanza è chiamata anche acetato di cellulosa 2,5.
16. FIBRE SINTETICHE
Poliestere: i poliesteri sono una classe di polimeri filati di poliestere
che vengono utilizzati nell'abbigliamento (in particolare sportivo),
nell'arredamento (tende, pavimentazioni, rivestimenti, mobili imbottiti).
Per quanto i poliesteri esistano in natura, ad esempio la cutina, più
spesso rappresentano una famiglia di prodotti sintetici (la plastica),
che include il policarbonato e, soprattutto, il polietilene tereftalato, più
comunemente noto come PET.
17. Elastan: l’elastam (o elastan) è una fibra sintetica molto usata per
elasticizzare i tessuti. In Nord America e Australia è nota con il nome
di spandex. Dai consumatori è più conosciuta attraverso i marchi
commerciali: Lycra , Elaspan , Dorlastan , Roica , Linel , Radici
spandex, Creora.
18. Nylon: il nylon è una famiglia particolare di poliammidi sintetiche. I
nylon sono usati soprattutto come fibra tessile e per produrre piccoli
manufatti. Il nylon 6 fu prodotto per la prima volta da Paul Schlack nei
laboratori della IG Farben nel 1938, a partire dal caprolattame come
reagente. Il processo di sintesi del nylon 6 fu brevettato nel 1941 e
quindi commercializzato sotto il nome di "Perlon“.
19. Poliammide: le poliammidi (PA) sono macromolecole caratterizzate
dal gruppo ammidico CO-NH, da cui dipendono molte proprietà di
questo tipo di composti. Le poliammidi possono essere sintetizzate
tramite polimerizzazione per condensazione di un acido
dicarbossilico e di una diammina oppure tramite polimerizzazione per
apertura d'anello di un lattame. La sigla utilizzata nell'etichettatura
tessile per identificare le poliammidi è "PA".
20. Acrilico: il termine acrilico è utilizzato nell'industria tessile per
indicare le fibre sintetiche prodotte a partire da acrilonitrile,
monomero che costituisce almeno l'85% delle unità ripetitive nella
catena polimerica..
22. Il codice a barre può essere definito come una simbologia o un alfabeto per
la codifica di informazioni. Il computer è stato protagonista dello sviluppo
tecnologico degli ultimi decenni, tuttavia presenta un lato debole che da
sempre ne ha limitato l’efficienza.
23. L’acquisizione dei dati
avviene solitamente
tramite operatore umano.
Esistono poi molti processi
operativi nei quali la velocità
e la frequenza degli oggetti
da identificare sono tali da
rendere impossibile, ad un
eventuale operatore, di
ricevere i dati e trasmetterli al
calcolatore. Dall’inizio del
1970 si sono sviluppate
diverse tecnologie, tre delle
quali sono risultate
significative: la tecnologia
OCR, la tecnologia
magnetica e la tecnologia
del codice a barre.
24. La tecnologia OCR (Optical Character Recognition) consiste
nel codificare i caratteri in modo tale che possano esseri letti
anche dall’operatore. È una tecnologia complessivamente
costosa e non altamente efficiente, per cui non si è mai
affermata in modo definitivo.
25. La tecnologia
magnetica presenta il
vantaggio che le
informazioni contenute
nel supporto fisico
possono essere
agevolmente
modificate ma allo
stesso tempo è
costosa e il rischio di
perdere o alterare le
informazioni è tuttora
elevato.
26. Il codice a barre (bar code) si è
imposto nel tempo come la
tecnologia vincente. La codifica si
basa su un concetto binario,quindi
è già di per sè vicina al linguaggio
dei calcolatori.
La diversa logica di codifica,
dettata da esigenze applicative,
ha generato vari tipi di codici a
barre. Alcuni di essi sono
ampiamente diffusi, altri
vengono usati solo in speciali
settori, altri ancora solo in
determinati paesi.
27. PARTICOLARITÀ DEL CODICE A
BARRE
Alcuni codici a barre sono ampiamente diffusi, altri vengono usati solo in
speciali settori, altri ancora solo in determinati paesi ma in tutti i casi un
sistema di identificazione basato su codice a barre deve tenere conto di
quattro caratteristiche: ATTENDIBILITÀ, AUTOMAZIONE, PRECISIONE,
VELOCITÀ.
28. ATTENDIBILITÀ: il codice a barre si è rivelato il sistema più
attendibile. Attraverso l’uso di due parametri, la cifra di controllo (“check
digit”) ed un numero di “digits” fisso, si ottiene un’ altissima attendibilità
delle informazioni acquisite.
AUTOMAZIONE: mediante l’utilizzo di lettori, decodificatori e scanner
industriali vi è la possibilità di leggere il codice a barre in modo automatico
e senza la presenza dell’operatore. Ciò permette la costruzione di linee
automatiche o robotizzate.
PRECISIONE: a differenza di altri sistemi, il codice a barre presenta
un’ estrema precisione. Ciò fa sì che i sistemi basati sul codice a barre
siano senza errori.
VELOCITÀ: l’ assunzione dei dati da parte del calcolatore avviene
senz’altro molto più velocemente che in modo manuale.
30. The ways in which report data
required relative to the fiber
content of the product the textile
may be different. The label can be
made of cardboard, fabric or
other material.
The mark is applied
directly to the product textile or
the box. In Italy the labels or
marks must be written in Italian.
Must be labeled all textiles
incorporated into other products
of which they are part , if their
composition is specified .
What needs to be labeled ?What needs to be labeled ?
31. What must be labeled ?What must be labeled ?
1 There is a labeling requirement overall , and not the single piece , for certain
categories of products . In these cases the consumer must to acquaint himself of the
indications given on the package or global on the roll.
2 For the textile products sold by the meter label composition may be shown on
length or roll presented for sale.
3 Finally , two or more textile products , which constitute commonly an inseparable
part and which have the same fiber content , can be equipped with a single label.
34. I sistemi di misura dei vestitiI sistemi di misura dei vestiti
riportati sulle etichetteriportati sulle etichette
possono essere classificati inpossono essere classificati in
tre categorie:tre categorie:
Dimensioni delDimensioni del
corpo:corpo: l'etichetta indica perl'etichetta indica per
quale intervallo dellaquale intervallo della
dimensione del corpo ildimensione del corpo il
prodottoprodotto èè stato disegnato.stato disegnato.
Dimensioni delDimensioni del
prodotto:prodotto: l'etichetta indica lel'etichetta indica le
misure del prodotto.misure del prodotto.
MisureMisure ““ad-hocad-hoc””:: L'etichettaL'etichetta
fornisce un numero o unfornisce un numero o un
codice che non ha unacodice che non ha una
relazione ben chiara conrelazione ben chiara con
alcuna misura.alcuna misura.
35. La prima parte dello standard definisce unLa prima parte dello standard definisce un
insieme di dimensioni del corpo che devonoinsieme di dimensioni del corpo che devono
essere usate per determinare la taglia delessere usate per determinare la taglia del
capo d'abbigliamento.capo d'abbigliamento.
36. Gli esseri umani si differenziano per leGli esseri umani si differenziano per le
loro dimensioni corporee. Proprio perloro dimensioni corporee. Proprio per
questo motivo esistono varie taglie chequesto motivo esistono varie taglie che
partono dalla XS per arrivare alla XXL.partono dalla XS per arrivare alla XXL.
39. FIBRE NATURALIFIBRE NATURALI
Le fibre naturali si dividonoLe fibre naturali si dividono
in vegetali e animali.in vegetali e animali.
Le vegetali si ricavano dallaLe vegetali si ricavano dalla
cellulosa di alcuni tipi dicellulosa di alcuni tipi di
piante, quelle animali daipiante, quelle animali dai
peli ricavati dal vello dipeli ricavati dal vello di
alcuni mammiferi o daialcuni mammiferi o dai
lunghi filamenti prodottilunghi filamenti prodotti
dalla secrezione di alcunidalla secrezione di alcuni
insetti.insetti.
40. CotoneCotone
Nome scientifico:Nome scientifico: GossypiumGossypium
Famiglia:Famiglia: MalvaceaMalvacea
• Il fiore del cotone ha coloreIl fiore del cotone ha colore
bianco o giallo. Dopo 10-12bianco o giallo. Dopo 10-12
settimane dalla semina, isettimane dalla semina, i
fiori cadono, lasciandofiori cadono, lasciando
capsule che lentamente sicapsule che lentamente si
gonfieranno e dopo 5-7gonfieranno e dopo 5-7
settimane, si aprirannosettimane, si apriranno
facendo intravedere la fibrafacendo intravedere la fibra
di cotone. I semi passano indi cotone. I semi passano in
apposite macchine perapposite macchine per
separare la fibra e ottenereseparare la fibra e ottenere
così il cotone greggio ocosì il cotone greggio o
bambagia.bambagia.
41. CanapaCanapa
NomeNome scientifico:scientifico: CannabisCannabis sativasativa
Famiglia:Famiglia:CannabinaceaCannabinacea
• La Cannabis sativa è unaLa Cannabis sativa è una
specie annuale a fustospecie annuale a fusto
eretto le cui fibre tessili sieretto le cui fibre tessili si
trovano nella corteccia.trovano nella corteccia.
La canapa è una fibraLa canapa è una fibra
molto resistente chemolto resistente che
permette di coltivarlapermette di coltivarla
senza l'utilizzo di pesticidisenza l'utilizzo di pesticidi
o fertilizzanti chimici.o fertilizzanti chimici.
Grazie al suo breve cicloGrazie al suo breve ciclo
vegetativo ed allavegetativo ed alla
molteplicità delle varietàmolteplicità delle varietà
esistenti, la canapa puòesistenti, la canapa può
adattarsi ai climi piùadattarsi ai climi più
diversi.diversi.
42. LINOLINO
Nome scientifico:Nome scientifico:LinumLinum
Famiglia:Famiglia:LinaceaeLinaceae
Il lino è una pianta che siIl lino è una pianta che si
adatta a diverse condizioniadatta a diverse condizioni
ambientali, diambientali, di
conseguenza la qualità deiconseguenza la qualità dei
suoi prodotti è altrettantosuoi prodotti è altrettanto
diversificata.diversificata.
La fibra di lino è una fibraLa fibra di lino è una fibra
vegetale molto resistente evegetale molto resistente e
conduce molto bene ilconduce molto bene il
calore: di qui lacalore: di qui la
sensazione di fresco chesensazione di fresco che
danno al tatto i tessuti didanno al tatto i tessuti di
43. IUTAIUTA
Nome scientifico:Nome scientifico:CorchorusCorchorus
Famiglia:Famiglia:TiliaceaeTiliaceae
La fibra della iuta è di coloreLa fibra della iuta è di colore
bianco, giallognolo o bruno. Lebianco, giallognolo o bruno. Le
fibre sono ruvide e tenaci perfibre sono ruvide e tenaci per
cui il filato risulta anch'essocui il filato risulta anch'esso
ruvido, rigido e moltoruvido, rigido e molto
resistente.resistente.
• La iuta è al 100%La iuta è al 100%
biodegradabile e riciclabile ebiodegradabile e riciclabile e
quindi "amica" dell' ambiente.quindi "amica" dell' ambiente.
• E' una fibra naturale conE' una fibra naturale con
riflessi lucenti e dorati e perciòriflessi lucenti e dorati e perciò
chiamata la fibra d'oro.chiamata la fibra d'oro.
• E' la più economica fibraE' la più economica fibra
vegetale.vegetale.
• E' la seconda fibra vegetaleE' la seconda fibra vegetale
più importante dopo il cotone,più importante dopo il cotone,
in quanto può essere usata perin quanto può essere usata per
creare i filati, tessuti, reti ecreare i filati, tessuti, reti e
sacchi della miglior qualitàsacchi della miglior qualità
industriale.industriale.
44. Le principali fibre animali sono la lana e la seta.Le principali fibre animali sono la lana e la seta.
La lana è costituita dai peli dei velli di pecora,La lana è costituita dai peli dei velli di pecora,
capra, alpaca, vigogna, lama, cammello,capra, alpaca, vigogna, lama, cammello,
coniglio.coniglio.
Merinos Pecora domestica KashmirMerinos Pecora domestica Kashmir
45. LA SETALA SETA
La fibra di seta è unLa fibra di seta è un
filamento prodotto dallefilamento prodotto dalle
larve di alcuni insetti comelarve di alcuni insetti come
il Bombice del gelso. Questoil Bombice del gelso. Questo
insetto nasce da uova delinsetto nasce da uova del
diametro di circa undiametro di circa un
millimetro. Durante lomillimetro. Durante lo
sviluppo cambia la pelle persviluppo cambia la pelle per
quattro volte e raggiunta laquattro volte e raggiunta la
maturazione emette, da 2maturazione emette, da 2
ghiandole poste ai lati dellaghiandole poste ai lati della
bocca, una bava a forma dibocca, una bava a forma di
filo lungo da 800 a 1.200filo lungo da 800 a 1.200
metri che si dice "bozzolo”. Imetri che si dice "bozzolo”. I
bozzoli vengono sottoposti abozzoli vengono sottoposti a
trattamenti con i quali sitrattamenti con i quali si
ottiene un solo filatoottiene un solo filato
denominato "seta tratta".denominato "seta tratta".
47. L a normativa relativaL a normativa relativa
all’etichettatura dei prodottiall’etichettatura dei prodotti
tessili stabilisce i requisiti e letessili stabilisce i requisiti e le
modalità applicabili ai prodottimodalità applicabili ai prodotti
tessili perché possano esseretessili perché possano essere
immessi sul mercato.immessi sul mercato.
In tutta l’Unione Europea iIn tutta l’Unione Europea i
prodotti tessili,offerti in vendita aiprodotti tessili,offerti in vendita ai
consumatore finale, devonoconsumatore finale, devono
essere provvisti di un’etichettaessere provvisti di un’etichetta
che riporti la composizioneche riporti la composizione
fibrosa, secondo precisefibrosa, secondo precise
modalitàmodalità
48. Soggetti tenuti all’osservazione della normativaSoggetti tenuti all’osservazione della normativa
dei prodotti tessili sono tutti coloro che produconodei prodotti tessili sono tutti coloro che producono
e commercializzano prodotti tessili delle materiee commercializzano prodotti tessili delle materie
prime al prodotto finito :prime al prodotto finito :
-produttore;-produttore;
-l’importatore di articoli tessili di produzione-l’importatore di articoli tessili di produzione
estera destinati ad essere posti in commercio sulestera destinati ad essere posti in commercio sul
territorio italiano;territorio italiano;
-il commerciante sia all’ingrosso che al dettaglio;-il commerciante sia all’ingrosso che al dettaglio;
-organizzazioni o negozi singoli che vendono al-organizzazioni o negozi singoli che vendono al
consumatore finale.consumatore finale.
CHI È TENUTO AD OSSERVARE LA LEGGE?
49. SSoggetti esonerati dall’osservazioneoggetti esonerati dall’osservazione
della normativa relativa all’etichettaturadella normativa relativa all’etichettatura
di prodotti tessili:di prodotti tessili:
-coloro che effettuano le lavorazioni di-coloro che effettuano le lavorazioni di
trasformazione per conto di altri, in quanto iltrasformazione per conto di altri, in quanto il
passaggio delle merci da un soggettopassaggio delle merci da un soggetto
all’altro non prevede unaall’altro non prevede una
commercializzazione ma semplicemente uncommercializzazione ma semplicemente un
passaggio temporaneo di possesso.passaggio temporaneo di possesso.
Altri esoneri riguardano direttamenteAltri esoneri riguardano direttamente
determinati prodotti tessili:determinati prodotti tessili:
-i prodotti che sono in transito nel nostro-i prodotti che sono in transito nel nostro
Paese ma destinati a mercati esteri;Paese ma destinati a mercati esteri;
-i prodotti tessili importati-i prodotti tessili importati
temporaneamente per effettuaretemporaneamente per effettuare
lavorazioni;lavorazioni;
-i prodotti destinati alla vendita in paesi-i prodotti destinati alla vendita in paesi
extra CE, per i quali devono essereextra CE, per i quali devono essere
rispettate le norme in uso nel paese dirispettate le norme in uso nel paese di
destinazione.destinazione.
50. Sulle etichette deve essere obbligatoriamenteSulle etichette deve essere obbligatoriamente
riportatariportata la composizione del capo utilizzando lela composizione del capo utilizzando le
denominazioni delle fibre elencate nel Decretodenominazioni delle fibre elencate nel Decreto
Legislativo n. 194/99.Legislativo n. 194/99.
Come essere redatta l’etichetta?Come essere redatta l’etichetta?
-in lingua italiana;-in lingua italiana;
-con caratteri tipografici facilmente leggibili e-con caratteri tipografici facilmente leggibili e
chiaramente visibili.chiaramente visibili.
È molto importante ricordare che le informazioni forniteÈ molto importante ricordare che le informazioni fornite
all’atto dell’immissione sul mercato di prodotti tessili nonall’atto dell’immissione sul mercato di prodotti tessili non
devono dar luogo a confusione con le denominazionidevono dar luogo a confusione con le denominazioni
previste da Decreto Legislativo n. 194/99. Esiste pertantopreviste da Decreto Legislativo n. 194/99. Esiste pertanto
un obbligo di chiarezza dell’informazione.un obbligo di chiarezza dell’informazione.
CHE COSA DEVE RIPORTARE L’ ETICHETTA?
51. SIMBOLI
Il sistema di etichettatura diIl sistema di etichettatura di
manutenzione è costituitomanutenzione è costituito
da segni grafici cheda segni grafici che
indicano, per ogniindicano, per ogni
prodotto, le prescrizioniprodotto, le prescrizioni
per le operazioni diper le operazioni di
lavaggio ad umidolavaggio ad umido
(manuale o per(manuale o per
macchina), candeggio,macchina), candeggio,
lavaggio a secco,lavaggio a secco,
stiratura ed altristiratura ed altri
trattamenti.trattamenti.
52. La manutenzione
Le indicazioni sulla manutenzione aiutano a scegliere il tipo di trattamento più
adeguato per la cura dei capi.