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“Costruire un viaggio” urbano non è
solo “descrivere” una città
• Il viaggio è un’esperienza intenzionale di
attraversamento e osservazione (anche della propria
città), da cui possono nascere percorsi ulteriori
• di conoscenza,
• di esercizio della cittadinanza
• Compito della scuola è costruire una cornice
interpretativa in cui possano inserirsi diversi contributi
disciplinari e diversi modi di validazione esterna
Claudia Petrucci 2013
Il viaggio urbano può
• aiutare lo sviluppo di una sensibilità
positiva ambientale e estetica
• attraverso attività che permettano di
osservare, comprendere, e quindi poter
difendere , la “Varietà Urbana”
Claudia Petrucci 2013
la Varietà Urbana
È la capacità dell’ambiente
urbano di :
• dare spazio a soggetti, storie,
culture, risorse e ambienti
culturali e naturali diversi
• equilibrarli e farli interagire
• ibridarli in modo produttivo
Ogni città ha il suo mix distintivo,
che si sviluppa nel tempo
Claudia Petrucci 2013
La “Varietà Urbana” è importante
• è la trama nascosta di quella che chiamiano
“bellezza urbana” e contribuisce a creare
sentimenti di familiarità e appartenenza
• aumenta le capacità di resilienza e di coesione
sociale
• ma poggia su equilibri fragili di cui gli stessi
cittadini spesso non sono consapevoli
Claudia Petrucci 2013
Quando è che definiamo “bella” una città
?
Caratteristiche percepite come fondamentali della bellezza
urbana secondo Kevin Lynch (1964):
• La città è fortemente visibile nel suo complesso : offre
punti percorribili di veduta “dal di sopra”
• Esistono elementi (architettonici o geografici) , che si
impongono come punti di orientamento
• I quartieri sono caratterizzati da forme precise e
differenziate, che sollecitano e portano alla memoria
associazioni emotive
• Non è quindi solo un problema di eccellenza artistica di
singoli oggetti urbani (i “monumenti”)
Claudia Petrucci 2013
La “Varietà Urbana”
è a rischio
crescente di
riduzione nei
modelli
contemporanei di
metropoli
Claudia Petrucci 2013
Shanghai 1990 e 2010
Milano, il centralissimo “Quartiere Isola” fine anni ‘90 e 2013
Asilo nido
ai piedi del
grattacielo
Strategie più o meno efficaci per produrre o ricreare varietà
urbana in situazioni compromesse
Milano 2013 Quartiere
Isola
luogo del previsto
parco
compensativo
NewYork 2013 Orti
sui tetti
Milano 2013 Il “Bosco verticale”
realizzato tra i grattacieli del quartiere
Isola : alberi sulle terrazze
Figure e sfondi
• Ci sono paesaggi urbani in cui le caratteristiche individuate da Lynch sono
molto forti, e che quindi sembrano “imporsi da sé”, ma non ci sono
sicurezze date. Carte e raffigurazioni storiche ci fanno capire le scelte e le
logiche di sviluppo della città, e i loro cambiamenti
• Leggere la bellezza urbana significa essere capaci di riconoscere e far
emergere, in continui passaggi ricorsivi tra “figure” e “sfondi” (Mc Luhan,
1977) , le forme e gli elementi caratteristici nella nostra percezione della
città
• Se non siamo capaci di operare questi passaggi
rischiamo
di trattare come “sfondi” indistinti ( e sacrificabili senza conseguenze)
elementi urbani che potrebbero essere invece vitali per le percezioni di
orientamento, familiarità e “bellezza”
• Anche città “belle” possono degradarsi nella perdita degli elementi distintivi
Claudia Petrucci 2013
Due paesaggi urbani distintivi ? Non
sempre sono stati considerati tali. Che
cosa accadrebbe se smettessimo di vederli
come “figure significative” ?
Roma Isola Tiberina :
condannata alla
scomparsa nel 1875 e
poi nel 1900, per
favorire il deflusso delle
acque
Milano : Castello Sforzesco e Parco Sempione:
al loro posto era prevista nel 1888 una fitta griglia
di quartieri.
Claudia Petrucci 2013
Figure nella Varietà
Urbana :
orti sottratti (per
quanto ancora ? )alla
densificazione edilizia
fiume messo in
sicurezza ma capace
di ospitare
biodiversità
Genova Sturla e Centro Storico
Claudia Petrucci 2013
Le percezioni arbitrarie di “degrado”, sono state spesso usate per
giustificare sventramenti e distruzione di figure urbane distintive
Figure e sfondi nella varietà
urbana :
Milano, quartiere Solari
Claudia Petrucci 2013
Le motivazioni che spingono alla
salvaguardia o alla creazione di paesaggi
significativi
• Passano attraverso la capacità di
riconoscere luoghi e percorsi (con tutta la
loro “varietà”) come “figure”, elementi
determinanti , generatori di orientamento
e di relazioni
• Passano attraverso la capacità di leggere
gli usi del territorio da parte degli
abitanti,di percepirne priorità, spostamenti,
usi imprevisti
Claudia Petrucci 2013
Competenze in gioco
Orientamento nello spazio :
• leggere la “forma urbis” e le figure significative
Orientamento nel tempo, cioè :
riconoscere la storia sottintesa nei muri e nei
monumenti, ma anche
riconoscere il tempo degli spostamenti e delle visite
urbane, il “quanto ci si mette a …” e il “ quanto ci si
metteva a…” quando quelle strade e quegli ambienti
urbani furono progettati
Osservazione sociale , cioè:
leggere usi, storie, relazioni
Claudia Petrucci 2013
Strumenti
• Per i percorsi e la forma urbis:
Questo lavoro implica competenze generali geografiche : Localizzare
(dare posizione e distribuzione di) un fenomeno . Percepire la
distanza (assoluta e relativa, ma anche temporale) , tra fenomeni .
Leggere e rappresentare la scala , cioè il rapporto tra le dimensioni
• Strumenti utili sono:
 Carta, bussola, curvimetro, segnapassi
 Zoomate “piatte “ e “oblique” della città, con esercizi
di individuazione dei punti di riferimento (reperibili
passando da Wikipedia : clic sulle coordinate geografiche)
“Indicazioni stradali ” con le distanze (reperibili passando
da Google Map : indicazioni stradali modalità satellite)
Claudia Petrucci 2013
Strumenti
• Per l’osservazione sociale:
 Osservare direttamente i luoghi della
quotidianità e chi li frequenta, gli usi e gli
spostamenti di funzione:
 Identificare gli elementi di “Varietà Urbana”
(le caratteristiche geografiche, le
testimonianze architettoniche, la varietà
sociale e gli usi imprevisti)
 Costruire carte mentali
 Formulare e utilizzare colloqui e interviste
 Usare documentazione storica, dati e
immagini
Claudia Petrucci 2013
E adesso?
Le osservazioni e le informazioni raccolte
possono servire per fare proposte di
cambiamento, riqualificazione, nuovi usi di
parti di città.
Possiamo fermarci qui, e organizzare una
comunicazione finale pubblica del dossier
che abbiamo costruito col nostro lavoro.
Anche la preparazione di questo momento
segue le regole del laboratorio
Claudia Petrucci 2013
Ma forse si può fare di più
Possiamo provare a confrontarci come
cittadini con le scelte di politica urbana.
Con quali strumenti?
Con quali contributi di saperi e conoscenze
(urbanistiche, ambientali, giuridiche)?
Con quali benefici?
Con quali cautele ?
Claudia Petrucci 2013
Appendice : organizzare un Laboratorio
Il laboratorio è un modo
di lavorare, che può
utilizzare ambienti e
strumenti di diversa
complessità
tecnologica
• ci si pongono
domande
• si lavora in gruppo
• si utilizzano diversi
materiali e fonti di
informazione
• ci si prende la
responsabilità di una
relazione finale
Claudia Petrucci 2013
Appendice : Regole del gioco:
Gruppi Metodi e Strumenti per il Laboratorio
• Gruppi di 3 o di 4. Tutti relazionano. C’è una valutazione
distinta tra prodotto di gruppo e esposizione individuale
• E’ utile usare uno schema di Gantt per tenere sotto
controllo tempi e responsabilità
• Le fonti delle informazioni vanno sempre indicate in
biblio e sitografia
• Ogni immagine deve riferirsi a una localizzazione
geografica precisa
• Se c’è musica, deve essere pertinente, non solo
gradevole
• I siti utilizzati devono corrispondere a dati di realtà (siti di
Comuni, blog di viaggiatori) , non a elaborazioni di
seconda mano (ricerche o tesine di altre scuole)
• Saggi : Marshall McLuhan La città come aula Armando 1977
Kevin Lynch L’Immagine della città Marsilio Editori 1964-2013
Giovanni Spalla La città sostenibile del Mediterraneo Allemandi &C. 2011
Salvatore Settis Paesaggio, Costituzione, Cemento Einaudi 2013
• Guide : Tiziano Scarpa Venezia è un pesce : una guida Feltrinelli 2008
Marco Lodoli Isole : guida vagabonda di Roma Einaudi 2008
Michela Murgia Viaggio in Sardegna : Einaudi 2008
• Siti www.fiveboroughfarm.org/urban-agriculture
www.salviamoilpaesaggio.it
www.waldenviaggiapiedi.it
• Immagini : La doppia immagine di Shanghai è tratta da www.amazingstuff.co.uk/places/
L’immagine dell’orto sul tetto a NewYork è tratta da www.brooklyngrangefarm.com
La piccola immagine dall’alto di Milano anni ‘90 è tratta da www.msacerdoti.it Nel
sito si trova la fotocronaca della distruzione del verde del quartiere
Le piccole immagini dall’alto di Genova , Orvieto, Isola Tiberina e Castello Sforzesco
sono di repertorio
Tutte le altre immagini sono foto originali
Biblio e Sitografia

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Viaggio urbano

  • 1. “Costruire un viaggio” urbano non è solo “descrivere” una città • Il viaggio è un’esperienza intenzionale di attraversamento e osservazione (anche della propria città), da cui possono nascere percorsi ulteriori • di conoscenza, • di esercizio della cittadinanza • Compito della scuola è costruire una cornice interpretativa in cui possano inserirsi diversi contributi disciplinari e diversi modi di validazione esterna Claudia Petrucci 2013
  • 2. Il viaggio urbano può • aiutare lo sviluppo di una sensibilità positiva ambientale e estetica • attraverso attività che permettano di osservare, comprendere, e quindi poter difendere , la “Varietà Urbana” Claudia Petrucci 2013
  • 3. la Varietà Urbana È la capacità dell’ambiente urbano di : • dare spazio a soggetti, storie, culture, risorse e ambienti culturali e naturali diversi • equilibrarli e farli interagire • ibridarli in modo produttivo Ogni città ha il suo mix distintivo, che si sviluppa nel tempo Claudia Petrucci 2013
  • 4. La “Varietà Urbana” è importante • è la trama nascosta di quella che chiamiano “bellezza urbana” e contribuisce a creare sentimenti di familiarità e appartenenza • aumenta le capacità di resilienza e di coesione sociale • ma poggia su equilibri fragili di cui gli stessi cittadini spesso non sono consapevoli Claudia Petrucci 2013
  • 5. Quando è che definiamo “bella” una città ? Caratteristiche percepite come fondamentali della bellezza urbana secondo Kevin Lynch (1964): • La città è fortemente visibile nel suo complesso : offre punti percorribili di veduta “dal di sopra” • Esistono elementi (architettonici o geografici) , che si impongono come punti di orientamento • I quartieri sono caratterizzati da forme precise e differenziate, che sollecitano e portano alla memoria associazioni emotive • Non è quindi solo un problema di eccellenza artistica di singoli oggetti urbani (i “monumenti”) Claudia Petrucci 2013
  • 6. La “Varietà Urbana” è a rischio crescente di riduzione nei modelli contemporanei di metropoli Claudia Petrucci 2013 Shanghai 1990 e 2010 Milano, il centralissimo “Quartiere Isola” fine anni ‘90 e 2013 Asilo nido ai piedi del grattacielo
  • 7. Strategie più o meno efficaci per produrre o ricreare varietà urbana in situazioni compromesse Milano 2013 Quartiere Isola luogo del previsto parco compensativo NewYork 2013 Orti sui tetti Milano 2013 Il “Bosco verticale” realizzato tra i grattacieli del quartiere Isola : alberi sulle terrazze
  • 8. Figure e sfondi • Ci sono paesaggi urbani in cui le caratteristiche individuate da Lynch sono molto forti, e che quindi sembrano “imporsi da sé”, ma non ci sono sicurezze date. Carte e raffigurazioni storiche ci fanno capire le scelte e le logiche di sviluppo della città, e i loro cambiamenti • Leggere la bellezza urbana significa essere capaci di riconoscere e far emergere, in continui passaggi ricorsivi tra “figure” e “sfondi” (Mc Luhan, 1977) , le forme e gli elementi caratteristici nella nostra percezione della città • Se non siamo capaci di operare questi passaggi rischiamo di trattare come “sfondi” indistinti ( e sacrificabili senza conseguenze) elementi urbani che potrebbero essere invece vitali per le percezioni di orientamento, familiarità e “bellezza” • Anche città “belle” possono degradarsi nella perdita degli elementi distintivi Claudia Petrucci 2013
  • 9. Due paesaggi urbani distintivi ? Non sempre sono stati considerati tali. Che cosa accadrebbe se smettessimo di vederli come “figure significative” ? Roma Isola Tiberina : condannata alla scomparsa nel 1875 e poi nel 1900, per favorire il deflusso delle acque Milano : Castello Sforzesco e Parco Sempione: al loro posto era prevista nel 1888 una fitta griglia di quartieri. Claudia Petrucci 2013
  • 10. Figure nella Varietà Urbana : orti sottratti (per quanto ancora ? )alla densificazione edilizia fiume messo in sicurezza ma capace di ospitare biodiversità Genova Sturla e Centro Storico Claudia Petrucci 2013 Le percezioni arbitrarie di “degrado”, sono state spesso usate per giustificare sventramenti e distruzione di figure urbane distintive
  • 11. Figure e sfondi nella varietà urbana : Milano, quartiere Solari Claudia Petrucci 2013
  • 12. Le motivazioni che spingono alla salvaguardia o alla creazione di paesaggi significativi • Passano attraverso la capacità di riconoscere luoghi e percorsi (con tutta la loro “varietà”) come “figure”, elementi determinanti , generatori di orientamento e di relazioni • Passano attraverso la capacità di leggere gli usi del territorio da parte degli abitanti,di percepirne priorità, spostamenti, usi imprevisti Claudia Petrucci 2013
  • 13. Competenze in gioco Orientamento nello spazio : • leggere la “forma urbis” e le figure significative Orientamento nel tempo, cioè : riconoscere la storia sottintesa nei muri e nei monumenti, ma anche riconoscere il tempo degli spostamenti e delle visite urbane, il “quanto ci si mette a …” e il “ quanto ci si metteva a…” quando quelle strade e quegli ambienti urbani furono progettati Osservazione sociale , cioè: leggere usi, storie, relazioni Claudia Petrucci 2013
  • 14. Strumenti • Per i percorsi e la forma urbis: Questo lavoro implica competenze generali geografiche : Localizzare (dare posizione e distribuzione di) un fenomeno . Percepire la distanza (assoluta e relativa, ma anche temporale) , tra fenomeni . Leggere e rappresentare la scala , cioè il rapporto tra le dimensioni • Strumenti utili sono:  Carta, bussola, curvimetro, segnapassi  Zoomate “piatte “ e “oblique” della città, con esercizi di individuazione dei punti di riferimento (reperibili passando da Wikipedia : clic sulle coordinate geografiche) “Indicazioni stradali ” con le distanze (reperibili passando da Google Map : indicazioni stradali modalità satellite) Claudia Petrucci 2013
  • 15. Strumenti • Per l’osservazione sociale:  Osservare direttamente i luoghi della quotidianità e chi li frequenta, gli usi e gli spostamenti di funzione:  Identificare gli elementi di “Varietà Urbana” (le caratteristiche geografiche, le testimonianze architettoniche, la varietà sociale e gli usi imprevisti)  Costruire carte mentali  Formulare e utilizzare colloqui e interviste  Usare documentazione storica, dati e immagini Claudia Petrucci 2013
  • 16.
  • 17. E adesso? Le osservazioni e le informazioni raccolte possono servire per fare proposte di cambiamento, riqualificazione, nuovi usi di parti di città. Possiamo fermarci qui, e organizzare una comunicazione finale pubblica del dossier che abbiamo costruito col nostro lavoro. Anche la preparazione di questo momento segue le regole del laboratorio Claudia Petrucci 2013
  • 18. Ma forse si può fare di più Possiamo provare a confrontarci come cittadini con le scelte di politica urbana. Con quali strumenti? Con quali contributi di saperi e conoscenze (urbanistiche, ambientali, giuridiche)? Con quali benefici? Con quali cautele ? Claudia Petrucci 2013
  • 19. Appendice : organizzare un Laboratorio Il laboratorio è un modo di lavorare, che può utilizzare ambienti e strumenti di diversa complessità tecnologica • ci si pongono domande • si lavora in gruppo • si utilizzano diversi materiali e fonti di informazione • ci si prende la responsabilità di una relazione finale Claudia Petrucci 2013
  • 20. Appendice : Regole del gioco: Gruppi Metodi e Strumenti per il Laboratorio • Gruppi di 3 o di 4. Tutti relazionano. C’è una valutazione distinta tra prodotto di gruppo e esposizione individuale • E’ utile usare uno schema di Gantt per tenere sotto controllo tempi e responsabilità • Le fonti delle informazioni vanno sempre indicate in biblio e sitografia • Ogni immagine deve riferirsi a una localizzazione geografica precisa • Se c’è musica, deve essere pertinente, non solo gradevole • I siti utilizzati devono corrispondere a dati di realtà (siti di Comuni, blog di viaggiatori) , non a elaborazioni di seconda mano (ricerche o tesine di altre scuole)
  • 21. • Saggi : Marshall McLuhan La città come aula Armando 1977 Kevin Lynch L’Immagine della città Marsilio Editori 1964-2013 Giovanni Spalla La città sostenibile del Mediterraneo Allemandi &C. 2011 Salvatore Settis Paesaggio, Costituzione, Cemento Einaudi 2013 • Guide : Tiziano Scarpa Venezia è un pesce : una guida Feltrinelli 2008 Marco Lodoli Isole : guida vagabonda di Roma Einaudi 2008 Michela Murgia Viaggio in Sardegna : Einaudi 2008 • Siti www.fiveboroughfarm.org/urban-agriculture www.salviamoilpaesaggio.it www.waldenviaggiapiedi.it • Immagini : La doppia immagine di Shanghai è tratta da www.amazingstuff.co.uk/places/ L’immagine dell’orto sul tetto a NewYork è tratta da www.brooklyngrangefarm.com La piccola immagine dall’alto di Milano anni ‘90 è tratta da www.msacerdoti.it Nel sito si trova la fotocronaca della distruzione del verde del quartiere Le piccole immagini dall’alto di Genova , Orvieto, Isola Tiberina e Castello Sforzesco sono di repertorio Tutte le altre immagini sono foto originali Biblio e Sitografia