3. Noi, i draghetti di Certosa!!! BARBIERI MATTEO BLESIO LEONARDO CAFIERO FRANCESCA CALABRESE MATTEO CASSANI GIULIA CEVASCO IVAN CHIVETTO RICCARDO CONTI REBECCA COZZI RICCARDO FRISONE VALENTINA GRECCHI CHIARA MANFRIN ALEX PANELLA FILIPPO RACITI MATTIA ROSARDO GIANLUCA ROSCIO SARA ROVATI ALESSANDRO SANGIORGI GIULIA TACCHINI GABRIELE TORTORA JACOPO
4. Storia della comunicazione La storia della comunicazione nasce con le prime forme di associazioni umane: gli uomini primitivi si scambiavano informazioni con segnali vocali e soprattutto a gesti, prima ancora che con la parola. Il bisogno di comunicare ha trovato nel tempo metodi di attuazione spesso difficili e non sempre efficienti. I popoli dell’antichità utilizzavano messaggeri, a piedi o a cavallo, per comunicare notizie a voce o scritte su papiri e pergamene. L’invenzione della stampa permise di comunicare messaggi stampati a più persone, ma non migliorarono i sistemi di diffusione dell’informazione. Dall’invenzione del telegrafo a quella del telefono, dalle prime trasmissioni radio ai lanci di satelliti per telecomunicazioni, i progressi sono stati sempre più incalzanti e tumultuosi. Oggi le moderne tecnologie ( te lefono, cellulare, fax, computer, …) consentono di comunicare in modo sorprendentemente veloce.
6. Due esempi di lettera Certosa di Pavia, 21 maggio 2010 Egregio direttore, siamo i bambini delle classi quarte della scuola primaria di Certosa di Pavia. Con la presente vorremmo invitarla alla giornata conclusiva del corso di educazione motoria che anche quest'anno abbiamo seguito con impegno e costanza. Non si può vivere di solo italiano e matematica!!! Con i nostri istruttori abbiamo preparato molte attività, non solo agonistiche, ma anche divertenti. Si svolgerà mercoledì 27 giugno, dalle 10.30, al capo sportivo della nostra cittadina. Ringraziandola in anticipo, aspettiamo con Ansia la sua risposta. Distinti saluti. I bambini delle quarte di Certosa Torriano, 6 marzo 2010 Cara Elena, ti sto scrivendo dalla mia cameretta, Dalla finestra aperta, sento la voce del mio fratellino che, beato lui, gioca in cortile. Oggi è sabato e, in teoria, dovrei fare i compiti, ma la voglia di rispondere alla tua lettera era tanta che per una volta me la sono presa comoda. Non vedo l'ora che la scuola finisca per poterti rivedere e trascorrere con te giornate “da morir dal ridere” in riva al mare. Speriamo solo che non sia più infestato dalle terrificanti meduse, come l'anno scorso!!! Ora ti saluto, se no chi la sente poi mamma. Bacioni. Francesca PS:Sai che sono diventata cintura marrone?! Vedrai, ti insegnerò qualche mossa...
7. Lo sai ... … da dove arriva la chiocciola che usi per la posta elettronica? Arriva addirittura dall'antica Roma. Certo, strada facendo è un po' cambiata . All'inizio non era un unico segno, ma una parolina fatta di due lettere: ad , che in latino vuol dire “vicino a” e anche “verso”. Poi, verso il 700 d. C. la a e la d si sono fuse: l'asta della d si è allungata e si è piegata come per proteggere la piccola compagna che le stava dietro. Per secoli il segno è stato usato solo nella corrispondenza e nei registri dei commercianti , soprattutto veneziani. Ma quando è arrivato Internet la chiocciolina si è installata dappertutto e ha cominciato a fare il giro del mondo alla velocità della luce. ... da chi e quando è stato inviato il primo sms? Il primo sms della storia, inviato da un computer a un telefonino, fu un semplice “Buon Natale, spedito il 13 gennaio 1992, da un ingegnere britannico di 22 anni, Neil Papworth. Clicca un po' qui...