4. La crisi del palinsesto (*)
• Il palinsesto si modifica: alle unità testuali forti
(programmi) si sostituisce un continuum di sequenze
• È il flusso, che rappresenta il modello di
programmazione progressivamente affermatosi con
l’avvento della TV commerciale
• Il flusso – già osservato da Raymond Williams a
proposito della TV americana negli anni ’70 – è
organizzato per accordarsi con le abituali attività
giornaliere degli spettatori
(*) Raymond Williams, Television: Technology and Cultural Form (1974)
5. Il processo semiotico del flusso
Sintassi Semantica Pragmatica
L’attenzione e le
Il tempo del flusso La successione delle
reazioni dello
trasforma immagini e unità testuali ne
spettatore sono
suoni in unità testuali determina il senso
attivate dal flusso
6. Il flusso tiene insieme unità
testuali sul piano della forma
(es. i programmi-contenitore)
Programmazione di tipo formale
7. Programmazione di tipo contenutistico
La continuità del flusso è
assicurata dalla scelta del tema
(es.: gli speciali giornalistici)
8. Programmazione a griglia
Unità discrete si ripetono alla stessa
ora con frequenza giornaliera (es.: le
strisce quotidiane)
11. Cultura del software (*)
• Il software che permette di creare, pubblicare,
condividere e manipolare i contenuti si porta dietro
metafore e chiavi di lettura del mondo
• La cultura contemporanea è sempre più influenzata
da tali metafore: il software è oggi la nostra
interfaccia con il mondo, con gli altri, con la nostra
memoria e la nostra immaginazione
(*)
Lev Manovich, The Language of New Media (1999) e Software Culture (2010). Si veda anche il sito web
dell’autore: http://manovich.net
12. Rimediazione (*)
• “Un medium nuovo prende il posto di un medium in
uso, ereditando e insieme organizzando le
caratteristiche di scrittura del vecchio medium e
riformando il suo spazio culturale”
– La scrittura su papiro rimediò la comunicazione orale, il
telefono è una rimediazione del telegrafo, la televisione lo
è della radio, il cinema digitale lo è di quello analogico
– “Il WWW è il frutto dell’assimilazione e della rimediazione
di quasi tutti i precedenti media visivi e testuali, compresi
televisione, cinema, radio, stampa”
(*) Jay David Bolter e Richard Grusin, Remediation: Understanding New Media (1999)
13. Remix
Il mash-up, nella
musica e nei contenuti
culturali in genere
14. Remix (*)
• La pratica di contaminare e rielaborare contenuti
prodotti da altri, in modo più o meno legale
• Implica un intervento creativo sull’originale
• Cultura del software e cultura del remix convergono:
“remix culture can be defined as the global activity
consisting of the creative and efficient exchange of
information made possible by digital technologies
that is supported by the practice of cut/copy and
paste.” (Eduardo Navas)
Si vedano il documentario di Kirby Ferguson, Everything is a Remix (2010-2012): www.everythingisaremix.info
e l’ampia documentazione contenuta nel sito di Eduardo Navas Remix Theory: www.remixtheory.net
16. Poachers
“
Media fans are
active producers
and skilled
manipulators of
program meanings.
”
Henry Jenkins, Textual Poachers: Television Fans
& Participatory Culture (1992)
18. Poachers: esempi (2/2)
Le fiction autoprodotte a distribuzione virale(*):
Canale: The Jackall
Puntate: 3 + 2 di backstage e tutorial
Durata: tra i 7 e i 10 minuti
Visualizzazioni: 610.000
(*) Dati riferiti al traffico su YouTube al 31 gennaio 2012
19. Poachers: esempi (3/6)
Le fiction autoprodotte a distribuzione virale(*):
Canale: Nirkiop
Puntate: 4 + trailer e bloopers
Durata: tra i 6 e i 12 minuti
Visualizzazioni: 1.060.000
(*) Dati riferiti al traffico su YouTube al 31 gennaio 2012
20. Poachers: esempi (4/6)
Le fiction autoprodotte a distribuzione virale(*):
Canale: The PILLSeries
Puntate: 13 + special e bloopers
Durata: tra i 3 e i 7 minuti
Visualizzazioni: 64.000
(*) Dati riferiti al traffico su YouTube al 31 gennaio 2012
21. Poachers: esempi (5/6)
Le fiction autoprodotte a distribuzione virale(*):
Canale: In Her Shoes
Puntate: 5 + backstage
Durata: tra i 90 secondi e i 3 minuti
Visualizzazioni: 141.000
(*) Dati riferiti al traffico su YouTube al 31 gennaio 2012
22. Poachers: esempi (6/6)
Le fiction autoprodotte a distribuzione virale(*):
Canale: I Licaoni
Puntate: 4 (nuova serie)
Durata: tra gli otto e gli 11 minuti
Visualizzazioni: 40.000
(*) Dati riferiti al traffico su YouTube al 31 gennaio 2012
23. Cultura convergente (*)
• Il flusso dei contenuti mediali attraverso una pluralità
di piattaforme, abilitato dal comune standard
digitale, può essere descritto in termini tecnologici e
per i suoi effetti economici
• Parlare di cultural convergence, invece, significa
descrivere i nuovi modi con cui i pubblici
interagiscono con i contenuti mediali
(*)Sul concetto di cultural convergence, contrapposto a quello di media convergence, Henry Jenkins insiste da
oltre un decennio. Si vedano The Poachers and the Stormtroopers: Cultural Convergence in the Digital Age
(1998), Convergence? I diverge (2001) e Convergence Culture: Where Old and New Media Collide (2006).
Di Jenkins segnalo anche la pagina presso il sito dell’MIT (http://web.mit.edu/cms/People/henry3/) e il blog
personale (http://www.henryjenkins.org/)
24. Il potere del “prosumer”
Dal modello tradizionale …
CONTENUTO
BROADCASTER
ORIGINALE
AUDIENCE
25. Il potere del “prosumer”
… al modello partecipativo
CONTENUTO
BROADCASTER
ORIGINALE
AUDIENCE ATTIVA
26. Produzioni “rich” e “light”
• Rich TV (tutto in grande: setting, tecnologia, show)
– Vincono i contenuti globali: film, sport, eventi mediatici
– Spadroneggiano i titolari delle grandi librerie di contenuti
– I costi di produzione sono elevatissimi e sono ripagati solo
da audience molto vaste
– La qualità presuppone mezzi adeguati (HD, 3D)
• Light TV (meno spettacolo, più servizio)
– Vincono i contenuti rivolti a target specifici o locali
– La distribuzione valorizza una pluralità di attori (editori,
operatori telefonici, enti locali, software houses)
Michele Mezza, Sono le news,bellezza! Vincitori e vinti nella guerra della velocità digitale (2011)
28. “ Grassroots
journalists are
dismantling Big
Media's monopoly on
the news,
transforming it from a
lecture to a
conversation.
”
Dan Gillmor, We the Media
29. Il ruolo dell’informazione grassroot
• I contenuti diffusi dai cittadini aiutano a conoscere e
comprendere l’attualità, specie nelle situazioni in cui
i media mainstream sono sottoposti al controllo del
potere politico
• Ma come selezionare e verificare questa nuova
tipologia di fonti giornalistiche?
• Come ricostruire il contesto della notizia e fornire
una chiave di lettura, quando l’informazione risulta
polverizzata ed eccedente?
Helen Boaden, The role of citizen journalism in modern democracy, “BBC News”, 13.11.2008
31. BBC Have You Say
Timeline costruite con
materiali inviati dal pubblico.
In redazione opera uno UGC Hub,
dedicato al lavoro di verifica
e curation delle notizie
grassroot.
CNN iReport
Coinvolgimento degli utenti
attraverso la logica degli
“assignments”. I materiali
vengono rivisti e curati dalla
redazione.
32. Al Jazeera The Stream
Aggregatore di fonti che comunicano
online attraverso i social media.
Valorizza storie e opinioni grassroot.
Live quattro volte al giorno via
satellite.