2. La rivoluzione audiovisiva
21 febbraio 2011
Cinema (prima proiezione: 1895)
Televisione (prime trasmissioni in Italia: 1954)
Home video - VHS (diffusione in Italia: 1980)
Home video - DVD (diffusione in Italia: 1998)
Web e mobile (diffusione in Italia: 2004)
Blu-Ray (diffusione in Italia: 2008)
Approfondimenti
La nascita del cinema
La nascita della televisione
Videoregistrazione e home video
Il formato DVD
La telefonia di terza generazione
Il formato Blu Ray
3. La preistoria della web TV
21 febbraio 2011
1995: Inizialmente niente video
Quicktime (1991), Real Video (1997) e Windows Media Player (1998)
Aberrazioni temporali: il fenomeno WebTV (1996-99)
Un balzo nel futuro (Cubovision e TVSurf)
La promozione DIY e il fenomeno “Blair Witch Project”
Il webcasting (da NetAid 1999 a Live8 2005 agli U2 su YouTube 2009)
Approfondimenti
Apple Quicktime
Real Video
Windows Media
La Web TV del 1996
The Blair Witch Project
Il webcasting
4. L’avvento del DivX
21 febbraio 2011
Diffusione del formato DivX (2000)
The Quantum Project (2000)
AtomFilms (1998) e i repository di corti
I primi festival on line e Arcipelago (Corto.Web)
Approfondimenti
Il formato DivX
The Quantum Project
AtomFilms
Arcipelago
5. 21 febbraio 2011
La nascita della serialità web
Web serials e Webisodes (es. The Spot, 1995 - SCUM, 2001)
Iperfilm: il web come mezzo per interagire con il video
Il concetto di video pensato per il web impone regole precise
Film promozionali: BMW e The Hire (Hollywood incontra il web, 2001-2)
Approfondimenti
Web serials
Iperfilm
The Hire
6. 21 febbraio 2011
Videoblog revolution!
2003: esplode il fenomeno videoblog
Tolleranza Zoro, dal videoblog a Parla con me
Willwoosh vs. Gemma del sud: la realtà italiana odierna
Fred Figglehorn: tv for kids made by kids
Il videoblogger come prodotto di sé stesso (Nickelodeon, discografia)
Il caso di Justin Bieber
Approfondimenti
Videoblog
Tolleranza Zoro
Willwoosh
Fred Figglehorn
Justin Bieber su YouTube
7. 21 febbraio 2011
Video services, per servirvi
2006: l’anno di YouTube
Il podcasting (videoblog e feed RSS)
Video on demand, Near VOD, Push VOD
Il caso Robin Good (masternewmedia.org)
Il proliferare dei videoservices
2007: nascita di Hulu (solo USA, DRM, accordi con majors)
Approfondimenti
Podcasting
Robin Good
Video services
Video on demand
Hulu
8. 21 febbraio 2011
La breve storia di Google Video
2005: l’anno di Google Video
I contenuti disponibili
Da video service a motore di ricerca video
Video free e video coperti da DRM
Obiettivo iniziale: digitalizzazione di library video
La sfida dei contenuti pay (modello iTunes)
La sfida dei contenuti sociali (modello YouTube)
Problemi di censura
Rivalità con (e acquisto di) YouTube (10/2006)
La sentenza del 24/2/2010 che condanna Google
Approfondimenti
Google Video
Sentenza 24/2/2010
9. 21 febbraio 2011
Il fenomeno YouTube
Il successo dovuto al carattere di rete sociale
100 milioni di video, con 65.000 nuovi filmati aggiunti ogni 24 ore
I canali, i gruppi, gli amici
YouTube in campagna elettorale (USA e ITA) – I casi Obama / Di Pietro
YT e le major: il marketing lo adora, gli uffici legali no
Problemi di copyright e censura (Iran, Turchia, Birmania, Cina…)
YT e i media tradizionali (bullismo, sesso, violenza, crimine)
Tecnologia Flash e codec H.263: liberi dai player
Multicanalità e redistribuzione dei contenuti
2007: YouTube Remixer, esperimento fallito
2009: annotazioni e sottotitoli sui video, visualizzazione HD
Approfondimenti
YouTube
Music Discovery Project
La svolta di YouTube
10. 21 febbraio 2011
YouTube: oggi è già domani
2010: YouTube lancia il Music Discovery project
2011: restyling della home page e Video Editor
I 10 video più visti del 2010
Ridley Scott e il progetto “Life in a Day”
YouTube vs Vimeo
YouTube vs Hulu
YouTube produttore: l’acquisizione di Next New Networks (Bed Intruder)
YouTube Mobile, App, XL (-> Google TV)
Approfondimenti
YouTube Video Editor
I 10 video più visti (nel 2010 – di tutti i tempi)
Life in a Day
YouTube vs Vimeo
YouTube vs Hulu
YouTube e Next New Networks
11. 21 febbraio 2011
Lo stato dell’arte: il mondo
I canali si mescolano: Web, mobile e televisione
Lost Missing Pieces (2007-8) ed Enhanced Episodes (2008-2010)
Heroes webisodes (2008) e Scrubs Interns (2009)
Dexter webisodes animati “Early Cuts” (2009)
I webisodes si trasferiscono su YouTube (es. Chad Vader, 2007-2010)
Oddjobs e INST MSGS, la storia parte da un annuncio / da un tweet
Merri.me, l’amore ai tempi di Internet
Contenuti geek: Legend of Neil e The Guild
Gli Streamy Awards (2009) e il LAWebFest (2010)
Attori famosi: Lisa Kudrow e Web Therapy
Serie TV e Web Series: a quando il ribaltamento di peso?
Approfondimenti
Lost Missing Pieces
Heroes Webisodes
Chad Vader Day Shift Manager
Odd Jobs Nation
Merri.me
The Guild: intervista
Streamy Awards
12. 21 febbraio 2011
Lo stato dell’arte: l’Italia
Pervasività della comunicazione video (estrema facilità d’uso e di mezzi)
User Generated Content al cinema e in TV (es. Striscia, Paperissima)
Current Italia (2008) e le tv di sinistra Red.tv e Youdem.tv
Il decreto Romani (1/3/2010) e il fronte dei No
Mediaset contro YouTube (2008)
ARG: Frammenti, la web serie di Current e Riese di Koldkast.tv (2009)
Pong, la web serie dei creatori di Camera Café
Flop.tv contro il dominio italiano di YouTube
Repubblica.tv e i video del terremoto in Abruzzo
TV “attraverso la rete”: Raiperunanotte (2010)
Travel Companions (2010) al Los Angeles Web Series Festival
Approfondimenti
User Generated Content
Red.tv e Youdem.tv
La direttiva UE Audiovisual Media Services
Mediaset contro YouTube
Frammenti
Pong
Flop.tv
Raiperunanotte
13. 21 febbraio 2011
Web e video: il futuro
La social TV di Miso
Guardare la TV col PC acceso (3 spettatori su 4)
2011-2016: il video come driver della digital economy
Centralità delle corporate web TV (freemium / ibride / proprietarie)
5000 web TV in Italia (2009: 3 minuti al giorno, 2010: 15 minuti)
Le web series e il ROI
Il video sul web e il concetto di mumblecore
Web series commerciali / di derivazione televisiva / indipendenti
Approfondimenti
Miso
Corporate Web TV
Web TV in Italia
TiVoglioCosì (Premio Web TV)
Mumblecore
15. 28 febbraio 2011
IPTV: contenuti vecchi, canale nuovo
Protocollo IP per contenuti audio/video in MPTS (Multiple Program
Transport Stream)
La diffusione del broadband e il video on demand
Il successo del VoIP e l’insuccesso della IPTV
Triple Play: La TV di Fastweb, Alice HomeTV e Infostrada TV
Vantaggi e svantaggi della IPTV
Una sperimentazione in fallimento?
Approfondimenti
IPTV
Triple Play
16. 28 febbraio 2011
P2PTV: contenuti misti, canale nuovo
Architettura P2P – Nodi equivalenti
Il modello della condivisione
Il caso Joost (2006)
Il caso Babelgum (2008)
Palinsesti con accordi (ma le major sanno cosa fanno?)
Vantaggi e svantaggi della P2PTV
Approfondimenti
Peer to Peer
Joost
Babelgum
P2PTV
17. 28 febbraio 2011
Le risposte delle major
Hulu: la joint venture NBC/FOX/ABC (2007)
Hulu come alternativa commerciale agli altri video services
Accordi con le major (Disney e Time Warner 2009)
Limitazione al mercato USA
Chi è svantaggiato: Apple, Amazon, Blockbuster, CBS
EpixHD: Lionsgate, Paramount e MGM
Qualità HD 720p
Film prima delle PayTV
Canale satellitare + sito web
Approfondimenti
Hulu
Epix
18. 28 febbraio 2011
E in Italia? Finestre temporali e pirateria
Il nemico dello streaming on line? I distributori stessi
L’esempio di Netflix in USA
In Italia: troppo alti i costi dei diritti
Le finestre temporali: sala / home video / streaming on line / sat
La pirateria si inserisce tra home video e streaming legale
Opzione download digital copy: DRM e formati “pesanti”
I casi FilmIsNow, Film-Review, Play4Film
Approfondimenti
Netflix
FilmIsNow
Film-Review
Play4Film
19. 28 febbraio 2011
Il paese del tele-comando
AGCom, YouTube e televisione
Dal decreto Romani al suo regolamento attuativo
Il rischio equiparazione TV/Web
Web TV lineari, con palinsesto e cura editoriale
Fatturato e paese d’origine delle trasmissioni
Videoblogger, video services e norme AGCom
Delibere AGCom n. 606, 607, 608
Approfondimenti
Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni
20. 28 febbraio 2011
NetTV: contenuti nuovi, canale nuovo
Il caso N3TV, esperimento durato un anno
L’ambizione di TV generalista nata su/per Internet
10 format originali, 4 mesi di broadcast live, 300K visite/mese
La NetTv contro la IPTV
Teoria della coda lunga (Anderson, 2004)
Best seller vs. contenuti di nicchia
Archivi dal passato: la coda lunga della TV
Nuove produzioni dal basso in Lo-Fi
Come guardare la NetTV: Podcasting, Blog, TV, RSS
Il problema dei formati video
Pubblicità e utenti attivi
Approfondimenti
N3TV
Tommaso Tessarolo
Coda lunga
21. 28 febbraio 2011
Current TV: contenuti nuovi, canale misto
Un po’ di storia 2005-2008 (da Al Gore al canale 130 di Sky)
Net TV + Social News Network: dal web a Sky
Portare l'Internet intelligente in TV, non la TV stupida su Internet
Vanguard Journalism: l’accento sui contenuti
VC2 (Viewer Created Content) – Il 30% della programmazione
Il POD, pillola di informazione
Attenzione al Copyright
V-CAMs (Viewer Created Advertising Messages): i casi WB e Canon
Current e Obama
Approfondimenti
Current.com
22. 28 febbraio 2011
OTT- TV: contenuti misti, canale misto
Over the Top: sfruttare il Wi-Fi esistente
Organizzare contenuti web sul televisore
Google TV vs. Apple TV: set-top box wireless
ABC, NBC, CBS, FOX: il gran rifiuto a Google
Sony e Logitech: hardware e alleanza con Google
La sfida sarà vinta?
Le APP sul televisore (YouTube e Facebook)
La videochiamata dalla TV: la fantascienza è adesso
Approfondimenti
Over The Top TV
Google TV
Apple TV
Cubovision
23. 28 febbraio 2011
I principali servizi di webcasting
Comunicazione asincrona vs. sincrona
Studi di produzione sul web: live video streaming per tutti
Ustream.tv (2007)
Mogulus (2007) – Ora Livestream
Veodia
Il declino del P2P e il ritorno dello streaming
Approfondimenti
Mogulus / Livestream
Ustream
Veodia
Confronto su live video streaming
24. 28 febbraio 2011
Il miraggio della post-produzione on line
YouTube Remixer (breve parabola 2007-2008)
Tagli e transizioni con tecnologia Adobe Premiere Express
Tecnologia YouTube: AudioSwap / Annotazioni / Sottotitoli (2009)
MTV Video Remixer, Photobucket, JumpCut e Pixelfish
Un costo che non viene coperto
La sfida di Jaycut
2010: YouTube Editor alla ribalta
Splice e il mercato iPhone
Approfondimenti
YouTube Remixer
Video editing sul web
Matrice di comparazione dei services
Jaycut
Youtube Editor
Splice
25. 28 febbraio 2011
Formati video e caratteristiche
Formati analogici: PAL / NTSC / SECAM
Formati digitali: DVB / ATSC / ISDB
Frame rate: 25fps (PAL) 29.97fps (NTSC) 24fps (Film)
Risoluzione SD: 640x480px (NTSC) 720x576px (PAL)
Risoluzione HD: 1280x720p e 1920x1080p (HDTV)
HDReady e FullHD
Aspect ratio: 4:3 (1.33:1) o 16:9 (1.78:1) TV 2.35:1 (35 mm film)
Compressione e bitrate
Compressione intraframe (spaziale) / interframe (temporale)
Approfondimenti
Formati video
Video
26. 28 febbraio 2011
Standard tecnologici e codec
MPEG-1: VCD (poco + di VHS) – Alta compatibilità
MPEG-2: DVD/SVCD – + qualità, gran mercato
H.263: Videoconferenza, videotelefonia
MPEG-4: Web – Migliorativo rispetto a MPEG-2 (DivX ne è un’evoluzione)
H.264: XBOX, PS, iPod - Come MPEG-4 ma anche su Blu-Ray
WMV9 e VC-1: all purpose
Lo standard VC1 obbligatorio in Blu-Ray e HD Dvd
Approfondimenti
Video codec
27. 28 febbraio 2011
Formati contenitori ed estensioni
3GP: Dispositivi portatili e telefoni cellulari
ASF: Contenitore standard proprietario per WMA e WMV
AVI: Contenitore standard Microsoft
MP4: Contenitore standard per il formato .mp4
MOV: Contenitore standard per Quicktime
Le estensioni più comuni: .avi,.mpeg,.wmv,.mp4,.3gp, .mov
Non confondiamo estensioni e contenitori
Esempio: un file .wmv può essere incorporato in contenitori ASF o AVI
Approfondimenti
Formati contenitori
Estensioni
Confronto tra formati
28. 7 marzo 2011
ANNO ACCADEMICO 2010/11
PROF. PIETRO IZZO
pietro.izzo@gmail.com
29. 7 marzo 2011
Idea, soggetto, trattamento
High concept, Low concept
Pitching
Il soggetto
Il trattamento
Attenzione ai mezzi e al budget
I tre comandamenti: funzionalità, pianificazione, costanza
Approfondimenti
High concept
Pitch
Soggetto
Trattamento
30. 7 marzo 2011
La sceneggiatura in tre minuti
La sceneggiatura in tre minuti
Personaggi: carta d’identità e backstory
Eroi, antieroi, antagonisti, interessi romantici, mentore
L’azione: punti salienti, nodi e plot point
Il modello aristotelico e il viaggio dell’eroe
Descrizioni e dialoghi
Formattazione della sceneggiatura (reading / shooting script)
Meccanismo di setup/payoff
Le sottotrame
La sospensione dell’incredulità
I generi
Approfondimenti
Sceneggiatura
Generi cinematografici
31. 7 marzo 2011
Storyboard e production plan
Lo storyboard: un risparmio sul budget
Pianificazione riprese complesse
Dalla sceneggiatura al production plan
Location, tempistiche e risorse
Il budget: fare rinunce
Riprese cronologiche o meno: pianificare
Approfondimenti
Storyboard
Production plan
Budget
Storyboard Matrix
32. 7 marzo 2011
Tempo di riprendere
Videocamera: formati digitali (DV/MiniDV, HDV, AVCHD, HD)
La scelta dei CCD
Zoom ottico e digitale
Stabilizzatore (ottico o digitale)
Altri parametri da valutare
Accessori (treppiede, microfono direzionale, luci, batteria di riserva)
Approfondimenti
CCD
Stabilizzatore
DV/MiniDV
HDV
AVCHD
33. 7 marzo 2011
La grammatica del set
Inquadratura: definizione spaziale / temporale
Campi: totale, campo lungo, campo medio, figura intera
Piani: piano americano, mezzo PP, PP, PPP, dettaglio / particolare
Movimenti di macchina: pan/tilt, zoom, dolly, carrello, camera-car,
steadycam, movimenti drammatici
PDV: dall’alto, dal basso, inclinato, soggettive (v/f), sguardi in camera
Effetti: mascherini, vignette, riflessi e schermi, focus, ombre, stop motion
Scelte di regia: profondità di campo e piano sequenza vs. montaggio
classico
Il sonoro: suono diegetico (on/off) e suono extradiegetico (over)
Approfondimenti
Piani
Campi
Panoramiche
Carrelli
Cinematic Techniques
Profondità di campo
Stop Motion
34. 7 marzo 2011
Tecniche di illuminazione
Sovraesposizione, sottoesposizione, bilanciamento del bianco
Tipi di illuminazione (frontale, laterale, basso, alto, controluce)
Lo schema luci standard (principale, taglio, diffusa, controluce, fondale)
Situazione: intervista
La regola dei due occhi
Schemi di ripresa (una o più videocamere)
Approfondimenti
Schema luci
Three point lighting
Ripresa interviste
Ten minutes film school (pt. 1)
Ten minutes film school (pt. 2)
35. 7 marzo 2011
Il montaggio non lineare
Il senso del montaggio: l’esperimento di Kuleshov
Ritmo e associazioni mentali
Editing lineare e non lineare, additivo e sottrattivo
Salti temporali, continuità, continuità direzionale, scene neutre
Regole dei 30 e dei 180 gradi
M. alternato, Split Screen, M. attrazioni, M. accellerato, M. invisibile
Transizioni: dissolvenze e stacchi; raccordi sul sonoro
I software: Apple Final Cut, Adobe Première, Sony Vegas
Caratteristiche di progetto (DV/AVI o MOV, PAL, 720x576, compr. audio)
Acquisizione e batch capture
Finestre: Timeline, Media Clip, Anteprima, Effetti e transizioni
Approfondimenti
Film Editing
Effetto Kuleshov (Esempio video)
Editing non lineare
Final Cut Rap
36. 7 marzo 2011
Postproduzione digitale
Titoli, trasparenze e sovrapposizioni
Chroma Key, blue (o green) screen
Mascherini (effetto gemelli, spade laser e tracking point…)
Giocare sulla velocità: il Time Warp (Freeze frame, Bullet time)
Key framing (per il controllo degli effetti sulla timeline)
Dal Matte al Digital Compositing: 3DStudio, After Effects e Motion
Approfondimenti
Chroma Key
Bullet time
Key Framing
Matte
Digital Compositing
Video Co-Pilot
37. 7 marzo 2011
La distribuzione e la promozione
Masterizzazione DVD: i software
Compressione web: MP4 o MOV 320x240 (Compressione H.264)
Promozione: finanziamenti creativi
Promozione on line
Blog, MySpace, passaparola
Creazione di eventi
Concorsi e festival
Approfondimenti
Il corto.it
Festival cortometraggi
YouTube Help Center
38. 14 marzo 2011
ANNO ACCADEMICO 2010/11
PROF. PIETRO IZZO
pietro.izzo@gmail.com
39. 14 marzo 2011
La teoria della comunicazione di Jakobson
Un mittente invia un messaggio ad un destinatario
Un messaggio richiede: un contesto / un codice / un canale
La funzione referenziale (contesto)
La funzione emotiva (mittente)
La funzione conativa (destinatario)
La funzione fàtica (canale)
La funzione poetica (messaggio)
La funzione metalinguistica (codice)
Approfondimenti
Teoria della comunicazione
40. 14 marzo 2011
Gestire un contenuto video
Il target per noi è il “destinatario”
Differenziazione del target a seconda dei generi di video
Il “contesto” è la situazione di mercato
La nostra comunicazione va analizzata / prevista rispetto al contesto
Quali mezzi (“canali”) di comunicazione?
Cinema, TV, Home Video, IPTV, Net TV, Web, Cellulari
Il nostro corso prevede soprattutto il canale on line nelle sue declinazioni
Il linguaggio (“codice”) audiovisivo nelle forme viste in precedenza
Approfondimenti
Master New Media
Tommaso Tessarolo
41. 14 marzo 2011
Il videoblog
Target (destinatario)
Indifferenziato (o di nicchia se il vlog è specialistico)
Situazione di mercato (contesto)
Contesto blogosfera, MySpace, YouTube (magmatico e difficile da definire)
Linguaggio (codice)
One shot vs. montaggio, brevità, brevi storie vs. monologhi
podcast, mash-up, liveblogging
Funzioni (teoria della comunicazione)
Emotiva, poetica, fàtica
Approfondimenti
Freevlog
Vlogsfera
Guida al Personal Video Publishing
Make Internet TV
Bambuser e Qik
42. 14 marzo 2011
Il video informativo / istituzionale
Target (destinatario)
Chi è interessato a reperire informazione (utente attivo)
Situazione di mercato (contesto)
Convention, formazione interna, info al pubblico (es. turismo), videoconferenze
Linguaggio (codice)
Informativo (chi/cosa/come), voce over, immagini fisse, intervista, clip
referenziali su web, stile TG
Emozionale (si avvicina al promo per convention, etc), dimensioni e durata
variabili, testimonial
Funzioni (teoria della comunicazione)
Referenziale, emotiva, fàtica
Approfondimenti
RetePA
Corporate video
Tips for Corporate Videos
43. 14 marzo 2011
Il video promozionale
Target (destinatario)
Consumatori, spettatori, fans (utenti passivi): sparare nel mucchio?
I target group (variabili geografiche, demografiche, psicografiche,
comportamentali)
Situazione di mercato (contesto)
Il contesto “interruttorio” (lo spot come rottura del continuum) / i competitor
Linguaggio (codice)
Pluralità di codici, durata e formato fissi (30 o 60’’, formato TV)
Montaggio delle attrazioni, animazioni
Denotazione e connotazione: belle ragazze e l’eredità di Carosello
Condensazione e sottrazione (specie i trailer),
Il trailer come campione gratuito / uso della musica nei trailer
Funzioni (teoria della comunicazione)
Emotiva, poetica, conativa
Approfondimenti
Spot pubblicitari
Uso pubblicitario degli spot
One Marketing (Video MKT)
To cut a long story short
Target Groups
La definizione del target (PDF)
Un po’ di… Carosello
44. 14 marzo 2011
Il canale video
Target (destinatario)
Di nicchia: un canale video deve essere specialistico (ma vedi canali TV)
Situazione di mercato (contesto)
Confronto con altri canali su web ma anche con altri media (TV soprattutto)
Canali sui video services (es. YouTube) senza identità precisa (canali personali)
Il canale video è struttura, non contenuto / Struttura tipo
Linguaggio (codice)
Televisivo quando riporta contenuti TV (richiamo a IPTV e Net TV)
Funzioni (teoria della comunicazione)
Referenziale, emotiva, poetica, conativa, fàtica (eventualmente metalinguistica)
Approfondimenti
Panjea
Splashcast
StumbleVideo
Glomera
45. 21 marzo 2011
ANNO ACCADEMICO 2010/11
PROF. PIETRO IZZO
pietro.izzo@gmail.com
46. 21 marzo 2011
Il video di e-learning
Target (destinatario)
Studenti, soggetti che vogliono o devono imparare qualcosa
Situazione di mercato (contesto)
Siti di tutorial, piattaforme di e-learning, offerte formative on line
Linguaggio (codice)
Voce off, screencast, chiarezza nei movimenti, PDV sull’insegnante
Trucchi di montaggio (insert, picture in picture, split screen, titolazioni)
L’effetto Powerpoint e le interazioni
Il machinima (es.) e SL
Funzioni (teoria della comunicazione)
Referenziale, metalinguistica, fàtica
Approfondimenti
Wikivideo
Docebo
Screencast
Screencasting SW
Machinima
I tutorial di Second Life (Es.)
Videomarta
47. 21 marzo 2011
La video-intervista
Target (destinatario)
Soggetti che vogliono informarsi / approfondire, fans, curiosi
Situazione di mercato (contesto)
Contesti raramente dedicati, trasmissioni TV o Web TV
Linguaggio (codice)
Il linguaggio prossemico (posizioni, angolazioni)
PP, PPP, MPP, aria e sguardo
La confusione sul mittente (l’intervistatore o l’intervistato?)
Eliminare l’intervistatore
Jump cut e “fegatelli”, il montaggio del recupero
Il bluescreen (e le luci) nell’intervista
Funzioni (teoria della comunicazione)
Referenziale, emotiva, fàtica
Approfondimenti
Realizzare un’intervista
Bluescreen
48. 21 marzo 2011
Il cortometraggio di fiction
Target (destinatario)
Spettatori, critici
Situazione di mercato (contesto)
Mercato del cinema “corto” (Francia, Europa)
WebTV, TV satellitare, festival
Linguaggio (codice)
Pluralità di codici, libertà creativa – Il lavoro sui generi
Il corto di animazione (da Gertie a Pixar)
Direzione attori, luci, coverage, movimenti, continuità
Funzioni (teoria della comunicazione)
Emotiva, poetica
Approfondimenti
Film School Direct
4Filmmaking
Il corto.it
Realizzare un cortometraggio
Shortfilmdepot
49. 21 marzo 2011
Il documentario
Target (destinatario)
Spettatori, critici, soggetti che vogliono informarsi
Situazione di mercato (contesto)
Mercato del documentario (televisivo) – WebTV, TV satellitare, festival
Linguaggio (codice)
Pluralità di codici, libertà creativa (interviste, clip, repertorio)
Denotazione vs. connotazione
Uso di materiali preesistenti: copyright e creative commons
Docu-drama e mockumentary
Il video “enciclopedico”
Funzioni (teoria della comunicazione)
Emotiva, poetica, referenziale
Approfondimenti
Storia del documentario
Il documentario.it
Documè
Docudrama
Mockumentary
Video su Wikipedia
50. 21 marzo 2011
Il video virale
Target (destinatario)
Pubblico web (ora anche TV vedi Blister su All Music)
Situazione di mercato (contesto)
Magmatica – Tutti i video messi sui video services come YouTube
Attenzione precaria
Linguaggio (codice)
Brevità: shock e divertimento – La gag comica
Citazionismo/serialità/mashup e sfruttamento degli istinti primari
Metalinguaggio: testi e paratesti (tag, descrizioni, titoli, thumbnail)
Diffusione (passaparola, social network e false conversazioni)
Funzioni (teoria della comunicazione)
Emotiva, poetica, conativa, (eventualmente metalinguistica)
Approfondimenti
Gag visuali
Blister
Viral Video Chart
Creare un viral video di successo
Video su YouTube
YouTube paga i Viral?
52. Prove pratiche
La divisione dei compiti
Account
Coordina il gruppo, raccoglie dubbi, li porta al cliente, studia soluzioni di
comunicazione con tutti
Web designer
Progetta il sito (architettura / design) e realizza le pagine web
Content designer
Scrive i testi e organizza contenuti secondo strategia studiata con account
Video producer
Progetta video (concept, storyboard) e lo realizza (riprese, montaggio)
Media planner
Studia la distribuzione crossmediale del video e promuove il sito
Gruppo A: 2 video 2 digital
Gruppo B: 2 video 2 digital
Gruppo C: 1 video 2 digital
Gruppo D: 1 video 2 digital
53. Prove pratiche
I quattro progetti
Progetto A
Un canale televisivo vuole lanciare un progetto di canale web tematico
dedicato ai video virali sulla sostenibilità ambientale.
Progetto B
Un’organizzazione museale vuole integrare nel proprio sito videonews su
mostre ed eventi.
Progetto C
Una testata free press locale vuole mettere on line un videoblog giornalistico
con interviste a tema (i giovani, il futuro).
Progetto D
L’Unione Europea vuole immettere sul web un corto di fantascienza distopica
in stile documentario sul futuro che ci aspetta in Italia.
Progetto A
Generi coinvolti: video virale, canale video
Progetto B
Generi coinvolti: video istituzionale, video promozionale
Progetto C
Generi coinvolti: videoblog, intervista
Progetto D
Generi coinvolti: video di fiction / documentario
54. Prove pratiche
Progetto A: il brief
Il cliente
MTV Italia, il principale canale di musica e cultura orientato ad un pubblico under 35.
Gli obiettivi
Realizzare un sito “satellite” rispetto ad Mtv.it che proponga un canale video dove gli stessi
utenti inseriranno i loro video virali sul tema della sostenibilità (ambientale, sociale,
economica). Il sito dovrà mettere in chiaro le linee guida per la realizzazione dei video e
proporre un sistema di voto per i video migliori. Il tutto si inserisce in un più ampio progetto
di comunicazione sociale di MTV.
Il contesto
MTV è solita farsi carico di campagne sociali: in questo caso si tratta di sensibilizzare il
target all’adozione di uno stile di vita più equo, con un’occhio alle risorse in esaurimento del
pianeta – i video virali dovrebbero rispondere alla domanda “cosa possiamo fare nella
pratica per avere un futuro migliore?”
I requisiti del progetto
Progettare un sito apposito per l’iniziativa (per la quale va proposto anche un nome).
Realizzare almeno tre pagine navigabili (home page, regolamento, pagina “canale video”).
Nella pagina dei video dovranno apparire almeno 3 video virali della durata massima di 30
secondi l’uno, realizzati secondo le caratteristiche tipiche dei viral (l’idea è che i video sono
stati inviati dai navigatori stessi).
55. Prove pratiche
Progetto B: il brief
Il cliente
Torinomusei, la fondazione culturale che amministra una parte del patrimonio museale
cittadino.
Gli obiettivi
Realizzare un restyling del sito in modo che possa contenere un progetto di comunicazione
multimediale attraverso il webcasting di video in streaming dedicati ai musei della
fondazione e/o alle mostre e agli appuntamenti in programma. I video avranno un taglio
istituzionale piuttosto che promozionale (istituzionale quello dedicato al museo, promozionali
quelli dedicati alle mostre).
Il contesto
In questo progetto occorre “fare i conti” anche con la comunicazione dei quattro musei della
fondazione, ognuno dei quali ha una presenza web ben definita e diversa. Occorre trovare
punti in comune e sfruttarli, con un’occhio anche alla comunicazione video dei maggiori
musei internazionali.
I requisiti del progetto
Replicare la struttura del sito fondazionetorinomusei.it in modo da riproporre almeno tre
pagine navigabili (home page con news, una pagina dedicata ad uno dei quattro musei, una
pagina di approfondimento di una news). Inserire all’interno del contesto delle pagine un
video istituzionale di massimo 2 minuti per uno a scelta dei quattro musei (nella pagina
dedicata al museo) e 2 video promozionali di massimo 30 secondi che promuovano due
diverse mostre / eventi (legate allo stesso museo o a uno degli altri tre musei).
56. Prove pratiche
Progetto C: il brief
Il cliente
Metro, diffuso quotidiano free press a target medio alto (25-50, cittadini, buona scolarità).
Gli obiettivi
Inserire all’interno del sito uno spazio in gestione ad un editorialista del quotidiano che –
puntando in particolare sull’edizione on line – cura un videoblog di interviste ai cittadini sui
temi della sostenibilità ambientale, economica e sociale. I video dovranno essere
commentabili e ridistribuibili, e avere uno spazio di richiamo dedicato anche nella home page
di Metronews.it. È ammesso un restyling del sito per ottenere i risultati richiesti
Il contesto
Il sito metronews.it ha un’impostazione tradizionale, una grafica colorata e uno stile giovane.
Tutto questo va mantenuto se non migliorato. Occorre tener presente che il contesto è
tendenzialmente competitivo, e quindi fare un adeguato benchmarking sui videoblog
giornalistici in circolazione. Il tipo di comunicazione dovrà essere analogo a quello di servizi
come “Le Iene”, “Il testimone”, “In Italia”.
I requisiti del progetto
Replicare la struttura del sito metronews.it attuando anche un piccolo restyling grafico e di
comunicazione (es. menu di navigazione in testata, più spazio alle news e ovviamente spazio
per il box video) realizzando almeno tre pagine navigabili (home page Metro, home page del
videoblog del giornalista, pagina con singolo post). Si richiedono almeno due videopost di
max 2 minuti l’uno su temi legati alla sostenibilità, con montaggio alternato tra “racconto” del
giornalista e interviste a passanti.
57. Prove pratiche
Progetto D: il brief
Il cliente
EuTube, il canale video dell’Unione europea, attivo su YouTube con più di 200 produzioni
Gli obiettivi
Realizzare un cortometraggio di fantascienza in stile “mockumentary” (utilizzando cioè per
finta il linguaggio del documentario) sul tema della sostenibilità socio-economica-ambientale
in Italia, tenendo presente che il committente è l’Unione Europea, che ha commissionato un
corto analogo a tutti gli stati membri. Il soggetto, uguale per tutti gli stati, è: “100 anni
dopo: cosa abbiamo lasciato alle generazioni future?”
Il contesto
L’Unione Europea privilegia ovviamente un tipo di comunicazione istituzionale, ma per
progetti come questo non disdegna la creatività personale. Il team di produzione ha la
massima libertà espressiva. Il contesto non è quindi troppo competitivo.
I requisiti del progetto
Si richiede la produzione di un cortometraggio di 5 minuti di durata con una sceneggiatura di
massima (o almeno un trattamento di 2 cartelle). Il corto dovrà essere visibile, a una qualità
accettabile, all’interno di un sito web pensato appositamente per l’iniziativa. Il sito dovrà
presentare una home page, una pagina di scelta video all’interno della quale sia possibile
selezionare il corto realizzato per l’italia e una pagina da cui sia possibile vedere in
streaming il corto, con informazioni sulla trama e materiale scaricabile (wallpaper, buddy
icon).
58. Prove pratiche
Gli appuntamenti
Gli account presenteranno, in accordo con gli altri membri del gruppo,
l’avanzamento del loro progetto e proporranno richieste, dubbi e idee.
Gli incontri si divideranno in quattro tranche da 30 minuti circa per dare la parola
ad ogni gruppo.
Lunedì 04/04/2011
Impostazione del progetto, linee guida, benchmarking, strategia comunicativa
Lunedì 11/04/2011
Organizzazione dei contenuti, architettura e wireframe sito, idee sceneggiatura
Lunedì 18/04/2011
Storyboard, esempi di riprese, esempi di grafica web, progressione progetto
Lunedì 02/05/2011
Prototipo pagine web, prototipo videoclip, strategia di promozione per video e sito
Valutazione finale
Da calendarizzare
Test scritto: 30 domande a risposta multipla su argomenti teorici corso
(slide + testi consigliati + risorse web consigliate)
Presentazione progetti pratici di gruppo
(materiale scritto (relazione progetto, testi, sceneggiature + pagine web + clip video)
Notes de l'éditeur
Partiamo con un po’ di civiltà dell’immagine, magari da alcuni punti di storia della fotografia: 1725 (nitrato d’argento); 1796 (camera oscura); 1827 (fotografia); 1839 (Daguerre). Cinematografia = la scrittura del movimento (non più o non solo “scrivere con la luce”). Televisione = vedere da lontano: nel 1927 l’invenzione (di Fransworth); nel 1934 primi esperimenti in Italia (1954 è l’anno di inizio delle trasmissioni RAI). VHS = Vertical Helical Scan (dalla tecnica utilizzata) – Very Horrible System dai nemici amanti del Betamax. Betamax Sony 1975, VHS JVC 1976, Video 2000 Philips 1979. La guerra dei formati e la risoluzione, sempre attuata dall’industria del porno. Il 1980 è l’anno di diffusione del VHS. DVD = Digital Versatile Disc, il 1998 è l’anno di diffusione del DVD Video. È un supporto ottico. Web e Mobile: 2004 anno di diffusione in Italia di UMTS e 3G (2008 anno del boom iPhone). Blu-Ray (dal tipo di laser che lo incide) già inventato nel 2002 da Sony ma si diffonde solo nel 2008 (dopo guerra dei formati con HD DVD di Toshiba). 54 Gb contro 8 Gb.
Nel 1995 il web era solo mail, newsgroups, Yahoo, Imdb, Mosaic... Quicktime: 1991 per Mac, 1994 per Win, 1998 per Web. Ora giunto alla versione 7.6, ma con Mac OSx c’è Quicktime X che è diverso e permette anche montaggio. È un formato file "contenitore", che può racchiudere video, audio, immagini virtuali e altri tipi di informazioni multimediali come per esempio un filmato Flash. Real Video: nasce nel 97, la versione 11 data 2008, fatto più per lo streaming, non x il download. Windows media nasce nel 98 proprio per competere con Real Video. Tra il 96 e il 99 dire web-tv voleva dire usare la TV per navigare sul web. Un set top box collegato alla linea telefonica per navigare col televisore. Si aspettavano 40 milioni di utenti, ne hanno avuto solo 1 milione. Fallimento. Ma oggi ad esempio c’è Cubovision di Telecom Italia, che unisce digitale terrestre media center, widgets web e accesso a YouTube e Web TV (vere). Cosa manca sono e-mail e navigazione. C’è anche TVSurf: non si scarica più si guarda e si ascolta in diretta dal web direttamente in TV. TVsurf è il primo decoder digitale terrestre (con PVR) che porta tutta Internet in televisione – ha anche un browser (no mail ma sì webmail). E POI CMQ cfr. Google TV, Apple TV e le OTT TV trattate nel 2 incontro. Webcasting = trasmettere sul web usando la tecnologia streaming (vs. broadcasting televisivo). La trasmissione in questione può essere live o on demand. Webcasting audio dal 94. Streaming = flusso di dati audio/video trasmessi da una sorgente a una o più destinazioni tramite una rete telematica. Questi dati vengono riprodotti man mano che arrivano a destinazione. NetAid: per promuovere l’uso di Internet nei paesi poveri. Live8: 170.000 spettatori (banda 400 Kbts). U2 su YouTube: ottobre 2009. Oggi il webcast è molto diffuso anche tra amatori o piccoli produttori, per eventi di nicchia come eventi sportivi locali o addirittura “wedcast”.
DivX = variante del codec MPEG4 che fornisce file video di dimensioni ridotte (1 DVD = 8 G, un DivX = 700 Mb) – ottimo per la pirateria, questo è il codec che si trova sempre. Nel 2009 è arrivato alla versione DivX7 e permette di visionare filmati HD a 1080p. Quantum Project Primo esempio di film distribuito su web nel 2000. 40 minuti, grandi attori (Stephen Dorff, John Cleese). Insuccesso. Atomfilms nel 98 varie serie e webseries. Nel 2006 comprato da MTV. Nel 2008 si presenta come Atom.com proprietà di Comedy Central. Ma è diventato un repository di filmatini comici. Arcipelago è un festival italiano nato nel ‘92 che dal 2000 ha la sezione corto.web, ora alla 10 edizione.
The Spot nasce nel 95 come la prima web serie, una sorta di Melrose Place onthe web. Brevi clip video, dura fino al 1997. I Manetti Bros. ora fanno Coliandro, allora facevano SCUM una serie poliziesca in real video (oltre a video per Piotta e Flaminio Maphia e Tiromancino). Iperfilm: film a struttura ipertestuale, 41 clip con diversi personaggi, storie incorociate e diverse a seconda di come cliccati. Es. Farina St@men di Piergiuseppe Rossi. QUALI REGOLE PER VIDEO WEB? Almeno a quel tempo: video brevi, evitare totali e campi lunghi, evitare riprese troppo movimentate (quindi ci si avvicina allo specifico televisivo). The Hire 2001-2002 – Registi famosi (Ritchie, Woo, Frankenheimer, Wong Kar Wai) dirigono corti di 10 minuti alta qualità in cui c’è sempre una BMW (product placement, ma erano in realtà lunghi commercials). Kathryn Bigelow ne ha fatto uno per Pirelli (Mission 0, 2007) con Uma Thurman in un inseguimento d’auto…
Il Videoblog diventa veramente popolare nel 2005, in Italia abbiamo soprattutto Diego Bianchi / Zoro, che ora è a Parla con me, oltre a continuare a pubblicare dal 2003 su web Tolleranza Zoro, ora giunto alla 48 puntata, dialoghi “con sé stesso”. La stessa identica dinamica è quella che ha portato alla notorietà Willwoosh, i cui numeri in crescita su YouTube e in decollo su Twitter sono paragonabili a quelli di Fred (con le dovute proporzioni di audience nazionale e stato di evoluzione della rete nel nostro paese rispetto all'America). Willwoosh però, benché sia l'artefice del proprio successo e lo stia declinando in diverse direzioni di Internet (per l'appunto Facebook e Twitter oltre che YouTube), non diventa prodotto perché molto probabilmente non intende farlo, perché non è mentalità italiana esserlo e perché non verrebbe vissuto bene da chi lo segue. Ha 16 anni, si chiama Lucas Cruikshank ma come gli artisti di un tempo ha scelto un nome più semplice per il suo personaggio online: Fred Figglehorn (poteva fare di meglio). In 2 anni ha realizzato più di 600 milioni di visualizzazioni sul suo canale YouTube, il terzo più sottoscritto di tutti i tempi e il 13esimo più visualizzato (ma primo tra quelli riconducibili ad un personaggio e non ad etichette o artisti famosi). Fred è la più classica delle macchine da show-business americane. Lungi dall'essere una web sensation come altre però Fred è parte di una tendenza più grande, che coinvolge e ha coinvolto tanti altri fenomeni giovanil-adolescenziali negli ultimi anni, fomentati da canali tematici e eventi ad hoc.
YouTube nasce nel 2005 ma acquista grande popolarità solo nel 2006. Il podcasting è molto usato anche da Radio Radicale o Jovanotti, per esempio. Angela Merkel l’ha usato molto Podcasting: non è come un videoblog. È lo scaricamento in automatico di un video basato sull’iscrizione a un feed RSS (Really Simple Syndacation). Si tratta di contenuti audiovisivi periodici, a fruizione asincrona, offline e nomadica (pod da iPod). Video services = Atom, Google video, YouTube, iFilm, Youporn, Xtube, VIMEO… ce ne sono sempre nuovi e sempre ne nascono con specificità di nicchia rispetto a YT. Diciamo subito che YouTube ha 52 milioni di utenti al mese e Vimeo poco più di 350.000. Vimeo si pone come concorrente di YT con filmati di maggiore qualità e meno “rubbish”, ma chi oggi sta insidiando YT è piuttosto HULU, che però ha un modello a pagamento… Video on demand = si intende per streaming o download. Near VOD = copie multiple di uno stesso file video che partono a distanza di 10 minuti l’una dall’altra – ci vuole molta banda. Push VOD = file ospitati temporaneamente da un personal video recorder (Fastweb lo fa, perché ha inserito un PVR nel suo set top box). Cmq questa è la realtà con i TiVo in america, e anche Microsoft con i suoi media center sta spingendo su questo. In Germania hanno Bong.tv e noi abbiamo Faucet PVR di vcast.it che però non può registrare Mediaset (perché il PVR è visto come una tecnologia che ammazzerà la pubblicità televisiva ed è per questo ad es. che Mediaset è anche in causa con YouTube).
Google Video nasce nel 2005. You Tube è un sito dove si può mettere un proprio video, votarlo, condividerlo, inviare messaggi tra gli utenti, avere una propria pagina con amici e contatti. Google video è un motore di ricerca che cerca nel web tutti i video relativi a ciò che si è scritto nella barra, non cerca video solo su YouTube ma in tutti i siti di video service e comunque si possono vedere, ma niente di più. DRM = Digital Rights Management La sfida dei contenuti pay (modello iTunes) - Persa La sfida dei contenuti sociali (modello YouTube) – Vinta solo con l’acquisto di YT :-) La sentenza 24/2/2010: tribunale italiano incolpa i dirigenti di Google per la pubblicazione nel 2006 del pestaggio dell’autistico all’istituto Steiner di Torino. Il problema di base è questo: se un video è un dato personale (ed è sicuramente sensibile, se rivela uno stato di salute), a chi spetta chiedere il consenso alla diffusione di dati di un soggetto terzo? Al fornitore di hosting rispetto all’utente che immette i suoi dati in un servizio o all’utente stesso? Se un utente ha il diritto di condividere autonomamente con il resto del mondo le proprie foto, il proprio status (inteso sia in senso 2.0, come ad esempio il proprio umore, sia in quello giuridico, come ad esempio il fatto di essere sposati con una determinata persona) e ogni altra informazione che lo riguarda, non ha invece il diritto di condividere su web dati personali o sensibili che appartengono ad altri. Ma Google NON PUO’ mettersi a chiedere liberatorie a tutti o bloccare ogni upload. La soluzione potrà essere chiedere prima dell’upload l’obbligo di premunirsi dei necessari consensi relativi ai dati personali di eventuali terze persone raffigurate nei loro contenuti e garantire il provider, sotto loro responsabilità, che tutti gli obblighi di legge sono stati adempiuti.
Marketing e uffici legali: MKT può metter su dei trailer, delle featurette; uffici legali devono far oscurare video per problemi di copyright, soprattutto ad es. musicali. YouTube converte i video nel formato .FLV (Adobe Flash Video) dopo il caricamento (upload). L'estensione è in seguito tolta dal file. Esso è conservato in un sottodominio dal nome oscurato, in modo tale da rendere il ripping più difficile. Multicanalità: YT sui cellulari, iPhone e applicazioni varie; anche sul sito stesso ci sono apps per Nokia e poi c’è sito mobile. YT anche su TV in determinati modelli, poi con Wii e Playstation 3. YouTube remixer nel 2007 ma ora non più (difficoltà del video editing on line) – Oggi DI NUOVO! Annotazioni (anche link – quindi percorsi infiniti) e sottotitoli caricando SRT quindi compatibilità linguistica. Si chiude il cerchio: YouTube in TV (Information TV, UK 2008) proprio un documentario su YT.
YT non vuole morire: non perdere contatto con il mondo del business. Accordi con Lionsgate, CBS e MGM per la pubblicazione di contenuti originali, pubblicità in sovrimpressione e poi YouTube ShowRoom, YouTube Live, YouTube XL e tante altre iniziative x perseguire il contenuto professionale. Problemi a monetizzare la sua immensa base utenti Restyling con sondaggio tra utenti, nuovo Video Editor semplice ma comunque performante come un qualsiasi imovie o comunque video editor per iPhone tipo Splice Life in a day: La vita in un giorno è un esperimento globale che punta a creare il più grande lungometraggio generato dagli utenti. Il 24 luglio 2010, gli utenti della community di YouTube, avevano 24 ore di tempo (esattamente dalle 00:01 alle 23.59) per immortalare uno spaccato della propria vita con una videocamera ed inviare il/i file al relativo canale YouTube del progetto entro il 31 luglio 2010. I filmati sono stati selezionati da Kevin Macdonald già Premio Oscar al miglior documentario nel 2000. Il produttore esecutivo sarà Ridley Scott. 80.000 entry! 1 M video / 64 M video (e molto + pubblico. Certo Vimeo è più di qualità e ci sono filmati più creativi e meno cazzate, niente spezzoni TV. Miglior qualità video, minor qualità audio. Invece Hulu, pur avendo infinitamente meno visite, attira investitori offrendo la sicurezza di contenuti professionali e lontani anni luce dalla cattiva immagine che può dare un video amatoriale. Più ROI per viewer e no UGC
Enhanced episodes (con testi a popup esplicativi, un po’ come il contenuto speciale di un DVD). YT e pop culture (da Heroes ai documentari sui making of di YT) Legend of Neil e The Guild: La prima è una serie che racconta la storia di un ragazzo che masturbandosi ubriaco davanti a Legend Of Zelda si trova catapultato nel gioco (parodia teen movie anni '80) e la seconda è la serie ruotante intorno ad una gilda di maniaci di World Of Warcraft e a quello che accade nelle loro vite quando cominciano ad interagire nel mondo reale. Gli Streamy Awards sono un’emanazione dell’International Academy of Web Television (IAWTV) fondata nel 2008 e prevedono categorie come Best Drama, best Comedy, Best Animated, Best Experimental, Best Politics, poi miglior regia, scrittura, attori, anche Vlogger e miglior “inserimento pubblicitario”… Ribaltamento di peso: ormai il 20% degli spettatori già dice di preferire il video on line soprattutto quelli tra i 12 e i 24 anni. Annunciato l'Internet Meter di Nielsen che misurerà l'audience per i programmi TV visti online. Sarà operativo solo nel 2011 Web Therapy is an improvised online television series starring Emmy award winning actress Lisa Kudrow as Fiona Wallice, a therapist who has conceived of a new form of therapy; namely the titular Web Therapy. In her estimation, the traditional "50 minute hour" version of therapy gives people too much leeway to talk about irrelevant things. By dramatically shortening session time, she hopes to get results more quickly. Her sessions take place via webcam over the internet using Apple Inc.'s iChat. They are taped in the hope to attract investors into streamlining her new technique as a worldwide therapy option.
Red.TV più “vecchia”, come un canale TV, chiusa all’UGC; YouDem più “giovane”, aperta all’UGC più come una vera webTV. Entrambe su satellite. YouDem = Dopofestival 2010. Decreto Romani: APPROVATO il 1 MARZO 2010!!! Recepisce la direttiva UE Audiovisual Media Services. Polemiche perché equiparava i video services a un canale televisivo. Nella sua stesura definitiva, il provvedimento perde tutti i riferimenti a blog, etc. L'obbligo fissato nella prima versione del decreto, che prevedeva la richiesta di un'autorizzazione per chiunque avviasse un'attività di pubblicazione di contenuti audiovisivi sul web, viene a cadere. Mediaset vs YT: la denuncia è partita nell’estate del 2008 vogliono 500 milioni di euro di danni per copyright infringement. Con i circa 5000 filmati mediaset su YT loro sostengono che perdono spettatori. Ma allora la RAI che invece ha aperto un vero e proprio canale? Frammenti: una serie neo noir per la rete da mettere in onda anche in TV basata su un ARG (Alternate Reality Game), è stata sicuramente più popolare in rete che non su Current, dove non potevi interagire + di tanto. Riese: un'altra serie prodotta in Canada che conta di rientrare del budget con un ARG (e con un'applicazione iPhone) - alto livello qualitativo. Pong: webserie da professionisti della TV. Gli episodi di Pong (pubblicati su YALP la web TV di Alice Telecom) sono lunghi (8 min) e non sempre in grado di tenere desta l'attenzione. Flop.tv: Dal 23 febbraio 2009. Produce video per la rete realizzati con budget medio-alti grazie anche a Fox Italia di cui FlopTv è la derivazione per la rete. Tipologia di offerta (novità in ITA): video seriali da guardare in streaming o da scaricare, fruibili da cell, feed RSS, commentabili, pubblicità in preroll fissa e possibilità di segnalazioni su SN. NON EMBEDDABILI non postabili su YT. Repubblica tv: Repubblica.it ha messo online 5 video di altrettanti registi (Sorrentino e Ozpetek, Placido, Calopresti e Comencini). Raiperunanotte è stato un programma ideato da Michele Santoro, ed andato in onda il 25 marzo 2010 dal PalaDozza di Bologna per aggirare la sospensione della messa in onda dei talk show politici della Rai. La trasmissione è andata in onda grazie al contributo dato da 50.000 persone che hanno versato € 2,50 a testa affinché questo programma andasse in onda. “ Travel companions” è una web series, tratta di piccoli estratti dei viaggi quotidiani di due colleghi in car sharing. è stata selezionata come unica webserie italiana per partecipare al “Los Angeles Web Series” di Los Angeles, unico eventi al mondo dedicato esclusivamente alle serie realizzate per il Web
Miso si pone come obiettivo di creare una community di appassionati per scambiare opinioni, commenti e suggerimenti. Nella veste di un vero e proprio social network, permette a ciascun utente di creare l’elenco delle proprie serie televisive e far sapere, con una notifica, la puntata che si sta vedendo, così da permettere agli amici di commentare o scambiare suggerimenti. Miso è anche gestibile da iPhone e iPad con un’apposita applicazione scaricabile gratuitamente. 3 persone su 4 ormai (2010) guardano la TV commentando su FB, FF o Twitter Web TV aziendali, ultima frontiera della comunicazione interna. A giudicare dai primi risultati la scommessa si sta rivelando vincente. Ma come si possono definire le televisioni che trasmettono soltanto all’interno di un’azienda? Gli esperti si sociologia del lavoro e delle nuove tecnologie le chiamano “business TV”. Una sorta di TV personalizzata, che racconta un’impresa attraverso le immagini e la voce dei protagonisti, cioè degli stessi dipendenti che, con un semplice clic, possono guardare la Tv restando incollati alla scrivania del proprio ufficio. Il valore aggiunto veicolato da una TV aziendale è la definizione di un’identità. Inoltre essa ha il doppio vantaggio di raccogliere un pubblico differenziato ma legato dalla stessa appartenenza. Mumblecore è un movimento americano di cinema indipendente nato all'inizio degli anni 2000. È caratterizzato soprattutto per la produzione di film a bassissimo budget (spesso utilizzando telecamere digitali), incentrato essenzialmente sui rapporti personali tra trentenni, con sceneggiature improvvisate e attori non professionisti. Registi di questo genere sono Lynn Shelton, Andrew Bujalski, Mark Duplass, Jay Duplass, Aaron Katz, Joe Swanberg e Barry Jenkins. TiVoglioCosì è il Premio Italiano alle migliori Web Tv italiane realizzato da TiVoglioDigitale.it in collaborazione con il MEI (Meeting degli Indipendenti). Il Premio è un omaggio a tutti coloro che mediante la produzione e la pubblicazione di video sul web raccontano il mondo in tutti i suoi frangenti.
IPTV: è l’alternativa all’analogico terrestre, al digitale terrestre, al satellite, al cavo. IPTV può essere Live (Multicast) o On demand (unicast). Come funziona? Si basa su una infrastruttura IP per veicolare contenuti audio/video digitali. Permette il MPTS = Multiple Program Transport Stream. Insuccesso perché? Soprattutto per problemi di banda (finora) e per l’estensione geografica limitata dei collegamenti ADSL. Triple Play = VOIP, IPTV e Web – l’offerta dei maggiori operatori è così OnTv (Fastweb in fibra o ADSL), Alice Home TV (Telecom) e Infostrada TV (Wind). Sono set top box che permettono di vedere la IPTV offerti da operatori che tradizionalmente forniscono anche telefonia e web. Da notare che Infostrada TV non offre video on demand. Il Triple Play è il modello di business che prevale. Tiscali ha chiuso a dicembre 2008! Nel 2009 i tre fornitori di servizi ancora attivi nel settore (Fastweb, Telecom e Infostrada) si sono accordati per progettare un decoder comune e proporre una soluzione con una tecnologia condivisa. Questo dovrebbe stimolare ulteriormente il numero di utenze che nel 2009 è previsto crescere di oltre il 70%. Entro il primo semestre 2010 il numero di utenze IPTV dovrebbe superare il milione Vantaggi IPTV: esperienza potenzialmente interattiva, tutto con un solo abbonamento Svantaggi IPTV. Packet Loss,(specie con collegamenti wireless), il problema della privacy (sanno sempre cosa guardi, ti tracciano) e il problema dell’estensione geografica della rete. Modello chiuso, dove il provider decide quali contenuti e in quali modalità debbano essere fruiti dagli utenti. L'utente Internet, al quale il servizio IPTV è rivolto, è invece abituato a scegliere sul web e sugli altri servizi della rete a quali contenuti accedere e in quali modalità Tecnica: una volta iPTV era in MPEG2, oggi MPEG4 (H264)
P2P: una rete informatica che non ha nodi gerarchizzati (server-client) ma solo nodi equivalenti (peer) che fungono sia da client che da server per altri nodi della rete. Ma di base teniamo presente che sempre su protocollo IP viaggiano!! Joost (pron. Juiced): gli stessi ideatori Janus Friis e Niklas Zennström (già autori di kazaa e Skype, due esemplari applicazioni del p2p) propongono un P2P “ordinato”… Le attuali soluzioni di scambio dati multimediali in modalità p2p prevedono, infatti, l'utilizzabilità di un file solo dopo che è completamente disponibile perché le sue diverse parti sono acquisite in modo disordinato . In questo caso la regolarità di acquisizione è un parametro secondario, molto più importante è il tempo totale di download. Con Joost si intende invece organizzare l'interscambio dei dati in modo ordinato, così che, ad esempio, un programma televisivo possa essere fruito dall'inizio alla fine senza attendere la disponibilità preventiva di tutte le sue parti, assicurando solo la progressiva ricezione di quelli necessari in un dato momento. Rilevanza nel biennio 2006-2007 poi nel 2008 il declino (anche x via di Babelgum). Aveva un’applicazione standalone che poi è stata dismessa nel 2008. A fine 2009 Joost viene ceduto ad una società di advertising. Babelgum: ideata nel 2008 da Silvio Scaglia di Fastweb: offre contenuti professionali in alternativa al marasma di YT, MA serve un player da scaricare ed installare per vedere Babelgum (non una scelta furbissima). Babelgum ha avuto un enorme battage pubblicitario, basti pensare al festival di corti on line patrocinato da Spike Lee! Nel 2008 grandi annunci: Joost annuncia programmi TV in diretta; Babelgum invece decide di aprire un fondo da 10 milioni di euro per la produzione di contenuti per la rete. Diventa una vera e propria casa di produzione video per la rete. È una sfida difficilissima quella che si propongono Joost e Babelgum: trasformare lo schermo del computer in uno schermo televisivo continua a sembrare un'idea senza futuro. il video online ha avuto fino ad ora principalmente il passaparola a motivare la propria fruizione. Palinsesti con accordi: è come mettere in circolo file sulle reti P2P, non c’è controllo! Ad es., vai tranquillo in transnazionale, e non sempre la cosa è voluta. Vantaggi P2P: maggior velocità rispetto a IPTV (per via dell’alto numero di peer); no infrastrutture “pesanti” come IPTV. Svantaggi P2P: non è garantito il Quality of Service; aumento delle info ridondanti in rete (40% dei dati in più rispetto a trasmissioni unicast IPTV); parte dei costi di trasmissione ricade sugli utenti
Hulu: Quando nel 2007 venne concepito (per poi venire alla luce nel 2008), apparentemente pure azzoppato legalmente, nessuno avrebbe scommesso sul suo successo: un servizio alternativo al più che emergente e affermato YouTube, viziato da DRM e da una concorrenza impossibile oltre che con il portale di Google anche con Apple e il suo iTunes. Eppure oggi Hulu aspira alla seconda piazza dei video online, con mezzo milione di utenti ogni mese (ben distante dai 6 milioni di GoogleTube) e un'attrattiva non da poco per monetizzare in futuro la diffusione in streaming dei contenuti televisivi e cinematografici. L'obiettivo di Hulu è quello di espandere il materiale ospitato a musica, sport, e ogni altro tipo di contenuto, magari pure mettendolo a disposizione di tutta la platea mondiale dei netizen entro il 2010. Oltre agli invidiabili risultati economici, Kilar fornisce anche un po' di statistiche aggiornate sul "peso" che Hulu si è conquistato nel business del video-on-demand statunitense : nell'ultimo mese il servizio è stato visitato da 30 milioni di utenti, ha fornito 260 milioni di "content stream" (stream completi e non singoli "capitoli"), ha trasmesso 800 milioni di clip pubblicitarie. Attualmente Hulu si può giovare dell'apporto di contenuti da parte di 235 partner diversi (contro i 2 degli inizi) e riceve guadagni da 352 clienti pubblicitari rispetto ai 10 di 3 anni fa. Epix: al canale online avranno accesso solo ed esclusivamente gli utenti che avranno attivo il pacchetto nel loro abbonamento con il provider di TV on demand. Ad arricchire il tutto, una discreta dose di funzioni social. la funzione Private Screening consente a quattro utenti di vedere in contemporanea il film e di interagire utilizzando una chat integrata in un ambiente molto simile alla platea della sala cinematografica.
Lo streaming on line prevede il pagamento di diritti tipo quelli della trasmissione televisiva Il download digitale invece prevede un acquisto equiparabile a quello dell’home video Costi troppo alti = possibilità di avere solo film sgalfi. Proprio x questo motivo Netflix spopola in USA mentre FilmIsNow, Film-Review etc qui non riescono a sfondare La guerra dei prezzi, cmq in media 3 euro per uno streaming e 6 euro per un digital download, ma comunque il formato WMW è pesante e non portabile su diverse piattaforme! Le finestre temporali servono a far sì che ognuno possa guadagnare: gli esercenti, i produttori di DVD / BD e chi ci va di mezzo è l’anello debole, quello dello streaming on line
25/11/2010: AGCom rimanda la decisione sulle web tv. Devono dare un regolamento attuativo al decreto Romani ma tendono ad essere più realiste del re 28/12/2010: delibere 606 e 607 Stessi obblighi a web tv ed emittenti nazionali? Vediamo i parametri: fatturato più di 10.000 euro; palinsesto 24/7 con controllo e selezione editoriale dei contenuti; paese d’origine delle trasmissioni: i soggetti che rientrano devono fare una DIA (Dichiarazione inizio attività) con costi a partire da 750 € e un sacco di burocrazia Il nodo YouTube e UGC: sembrano rientrare, poi no, poi sì, poi no. Destra e sinistra sono in lotta su questo punto, ma AGCom a fine gennaio 2011 (delibera 608) ha chiarito Classificazione dei video vs. Selezione editoriale dei contenuti
Net TV: quale differenza con IPTV e P2P? IPTV èla TV delle Telco, mentre NetTV è la TV di tutti, dal basso, e non necessita di reti ad alta performance. Ovviamente anche NetTV va su protocollo IP, è scontato, ma qui l’accento è più sui CONTENUTI (e comunque anche qui si tratta di un modello essenzialmente basato su rete P2P) N3TV (dati in slide) è un esperimento GENERALISTA nato su Internet a cura di Tessarolo, ora in Current L’evoluzione verso Current: l’evoluzione del progetto è stata quantomai curiosa, mutando la sua forma iniziale in qualcosa che alla fine aveva poco a che fare con il Web, con la cosiddetta Net-Television. Una "true" Net-Television non deve dimenticare che il suo pubblico è quello Internet! Gli argomenti (format) devono allinearsi dunque a questo target .La Televisione ha involontariamente soffocato la Net-Television. Per fare Net-Television bisogna dimenticarsi della Televisione classica. Current utilizza il Web per "scambiare" informazioni ma non realizza quello che aveva cercato di fare N3TV. Ci prova, ma è tutto da vedere se ci riuscirà e in che modalità. Coda lunga (cfr. Amazon, iTunes, Wikipedia): data una curva (picco-discesa e coda) che indica la frequenza di “vendite”, gli eventi poco frequenti o di bassa ampiezza superano cumulativamente in numero e importanza la porzione iniziale della curva. Qui N3TV avevanews sul mondo online, sul mondo dei games, che non trovavano spazio in altrio canali, ma alla fine la cura perla qualità video è stata troppa e l’investimento è crollato su sé stesso. Forse meglio ridimensionare quelle aspirazioni di qualità.
Target di Current: 18-35 indipendenti. Negli USA, Current si colloca al sesto posto fra le TV nella fascia tra i 18 e i 34 anni, e al primo in quella tra i 25 e i 34. L’idea risale al 2000 (Al Gore). Nel 2007 vince un Emmy Award per “interactive television services” Vuole essere una NetTV (ma ci sono dei limiti): comunque adotta il modello dello UGC, c’è il feedback degli utenti e un modello di valutazione delle news tipo DIGG (pollice su o giù, comunque votazione e le news più votate vanno più su). L’accordo con Sky però inficia un po’ questo carattere di NetTV. La filosofia è quella di un’interazione totale tra web e televisione classica. POD: Alla base dell’offerta di contenuti esistono i POD, ovvero quei filmati brevi, di solito sotto i 7 minuti, che raccontano una storia, descrivono un personaggio e/o condividono un'idea spaziando sulle tematiche più diverse. V-CAMS: uno specifico di Current, sono pubblicità realizzate dagli spettatori sulla base di guidelines date dal committente. Naturalmente poi su Current ci sono anche spot normali. Tra gli inserzionisti pubblicitari più importanti: Toyota, Sony, T-Mobile, General Electric, Geico, L'Oreal, HP, Warner Bros, Playstation, Canon, O2. Vanguard Journalism: “essere dentro la notizia”. Il V.J. ambisce ad essere un innovativo modo di fare giornalismo, costituito da video-inchieste incisive, realizzate da giovani audaci reporters che sfruttano al massimo le nuove tecnologie. La missione di Current Tv, e quindi del Vanguard Journalism, oltrepassa perciò il mondo della comunicazione per sconfinare abbondantemente su terreni politici. L'"Obama day" segna un ulteriore traguardo per Current. Il 20 gennaio 2009, Web, radio e TV del social-network globale fondato da Al Gore vengono impiegati in Italia per seguire l’insediamento del primo presidente afroamericano in diretta contestuale su tre livelli: TV (canale 130 Sky), Internet (www.current.it) e Web radio (live.www.current.com). Le tre programmazioni media vanno in onda live dalle ore 17 alle ore 21 con palinsesti e ospiti diversi ma complementari, per un evento mediatico senza precedenti.
Over-the-top-TV - (OTT) - Over-The-Top Home Entertainment Media - Electronic device manufacturers are providing DVD players, video game consoles and TVs with built-in wireless connectivity. These devices piggy back on an existing wireless network, pull content from the Internet and deliver it to the TV set. Typically these devices need no additional wires, hardware or advanced knowledge on how to operate. Content suited for TV can be delivered via the Internet. These OTT applications include Facebook and YouTube. Quello che Google non dice è che la scommessa di Google TV è tutta da giocare : la IPTV ha già una storia alle spalle e molti dispositivi affollano il mercato, nessuno dei quali ha ancora raggiunto l'ambizioso obiettivo di fondere web interattivo e televisione passiva in un unico contenitore buono per le masse come per i geek più tecno-dipendenti. Chi invece vorrà trasformare il proprio LCD da 42 pollici in unterminale da videochiamata dovrebbe trovare in Google TV una "killer application" imperdibile. Ennesimo stop per la IPTV di Google, ancora alle prese con l'ostracismo e la diffidenza delle televisioni statunitensi , poco inclini a concedere l'accesso alle trasmissioni web a quello che oramai considerano un concorrente sleale e indesiderato. Dopo il muro eretto da ABC, NBC e CBS, ora anche Fox ha cominciato a bloccare lo streaming telematico dei propri contenuti attraverso l'interfaccia di Google TV. Un più completo e impegnativo controller con tastiera QWERTY sostituisce, ovviamente, il classico telecomando nella gestione della Google TV. Ma, volendo, è anche possibile scaricare un'applicazione per cambiare canale a mezzo iPhone e smartphone Android. Il processo di trasformazione da schermo semplice a televisore intelligente passerà anche attraverso una serie di periferiche, più o meno ludiche. La Logitech Tv Cam (149.99 dollari) consentirà ad esempio di video-chattare dal divano con qualità 720p. Apple TV: + semplice, + facile, no flash, no browser, però ha Flickr, molti meno canali (x ora), niente apps (per ora), non registra. MA ACCEDE AD ITUNES. Chi non vuole casini probabilmente preferirà Apple TV Cubovision: l’alternativa tutta italiana di Telecom, con già una causa legale sulla testa (risorge come una fenice).
Asincrona = VOD, sincrona = Live Ustream: semplice, immediato, vai live con un click; c’è la chat testuale (che in Mogulus manca). La semplicità ok per videoblogging e poi permette RECORD e BROADCAST (anche mogulus, ma solo dal 2007) Ustreamer famosi: 50 cent, Nelly, Snoop Dogg, Hillary Clinton, Barack Obama (uso nelle elezioni 2009) Mogulus: più complesso, più adatto a WebTV, gestisce più telecamere (funzione di video switcher ad altri “mogulus webcaster” iscritti al servizio) è un vero e proprio studio di regia on line, gestisce anche più fonti video. Non a caso N3TV si basava su questa piattaforma. Soprattutto permette titolazioni e branding, cosa che Ustream non gestisce. Permette in pratica la composizione di veri e propri palinsesti. Trasformazione in Livestream: tutto il portale è stato acquistato per circa 100.000 dollari. Il cambio del nome è stato fatto perché in questo modo il nome ricorda di più i servizi che vengono offerti dal portale. I Canali FREE hanno un limite di massimo 50 utenti contemporaneamente in visione. Interfaccia più chiara. Veodia: l’outsider che si posiziona soprattutto sul piano commerciale -> sales, collaboration, e-learning. Serve un plugin specifico per vederla (x gli altri basta flash) e cmq è necessaria iscrizione, etc. Hanno ucciso il P2P: a fine 2009, sembra che il gradimento degli utenti si orienti di + verso lo streaming: perché faticare a scaricare quando tutto può essere fruito on line? Che senso ha il possesso di una copia file? dati d'ascolto registrati durante il recente concerto degli U2: circa 10 milioni di persone hanno seguito l'evento in diretta su YouTube. Ma non è comunque il caso di dare per spacciato (ancora) il protocollo.
YouTube Remixer: esperimento fallito. La montagna che partorisce un topolino. La tecnologia era Adobe. Su quella base sono state inserite le altre features di YT (audioswap, annotazioni, sottotitoli) che poi son rimasti solo quelli e non più il “remixer”. MTV Video remixer: esperimento del 2007 che usa la stessa identica tecnologia (ora chiuso). Stessa storia per Photobucket video editing (ha chiuso) Jumpcut ha chiuso (acquistato da Yahoo nel 2007 poi non sapeva che farsene) – Ora Yahoo video si basa essenzialmente su Flickr. Pixelfish è stato a pagamento prima, poi si è convertito in una società di produzione video a sé. Fare montaggio on line non è CONVENIENTE piuttosto si rimanda l’utente a Moviemaker o iMovie JAYCUT: svedesi, anche loro nati nel 2007 ma storia diversa, sono ancora attivi. Lo strumento è molto semplice ma ha tutto quel che serve, immagini, video, testi, transizioni, audio, finestra di preview, finestra di editing (solo due tracce video e una traccia audio però)… Tutto comunque rimane on line, ma è possibile scaricare il video prodotto da Jaycut. Il modello di business è: produttori, licenziate il nostro software sotto il vostro brand. Si mira alla costituzione di una community entro marzo 2010. Versione free e a pagamento.
PAL (acronimo dell'inglese Phase Alternating Line) è un metodo di codifica del colore utilizzato nella televisione analogica L'NTSC è uno standard per la creazione, trasmissione e ricezione di contenuti video per le aree geografiche Corea, Giappone, Canada, USA e alcuni paesi americani. Il suo nome è la sigla di National Television System(s) Committee SECAM, anche SÉCAM (Séquentiel couleur à mémoire), francese per “Colore sequenz. con memoria" Il Digital Video Broadcasting (DVB), dalla lingua inglese Diffusione Video Digitale, rappresenta un insieme di standard aperti ed accettati a livello internazionale, concepiti per lo sviluppo e la diffusione della televisione digitale. Il Digital Video Broadcasting - Terrestrial (DVB-T) è lo standard del consorzio europeo DVB per una modalità di rasmissione televisiva digitale terrestre L'ATSC, acronimo di Advanced Television Systems Committee (traduzione letterale: Comitato per i Sistemi Televisivi Avanzati), è un'organizzazione internazionale senza fini di lucro volta allo sviluppo di standard volontari per la televisione digitale. Integrated Services Digital Broadcasting (ISDB) è lo standard giapponese x la televisione digitale Frame rate: numero di frame per secondo (fps) Scansione interlacciata = solo le linee di scansione orizzontali pari o dispari, frame dopo frame, per una trasmissione su banda "più stretta", tipica della tv analogica Scansione progressiva = I formati 720p e 1080p (HDTV) sono invece progressivi (non hanno quella limitazione) HDReady vs FullHD: HD Ready deve supportare la modalità 720p e può supportare la modalità 1080i. Tra la modalità 720p con risoluzione a 1280 x 720, e quella 1080i con risoluzione 1920 x 1080, c'è una grande differenza. La modalità progressiva è meglio di quella interlacciata e per certe tipologie di contenuti, tipo lo sport, vedere in modalità 720p è preferibile che veder in 1080i. Full HD è solo la modalità 1080p (una risoluzione 1920x1080 in modalità progressiva). Aspect Ratio: proporzione tra larghezza e altezza dello schermo Bitrate: la quantità di dati al secondo in un flusso audiovisivo (bit/secondo, più spesso Kbps o Mbps) Compressione intraframe = compressione reale del video; Interframe = "compensazione del movimento" (video a scatti).
Standard = una base di riferimento, un paradigma codificato per la produzione di tecnologie fra loro compatibili e interoperabili, che siano componenti hardware, software o infrastrutture di rete. Codec = compressore/decompressore MPEG = Moving Picture Experts Group Compressioni lossy e lossless. MP3 e JPG sono compressioni lossy. MPEG-1 -> uno standard che usa codec H.261 (il primissimo codec di compressione, solo progressive) MPEG-2 -> uno standard che usa codec H.262 (rispetto a H.261 è interlacciato: è vecchio ma ha un grandissimo mercato) H.263: codec della stessa famiglia di Sorenson e Flash 6; un passo avanti nella compressione MPEG-3 lo saltiamo xché è in realtà il famoso MP3, solo audio MPEG-4 (P2) -> uno standard che usa codec diversi come DivX, XVid e 3ivx (MPEG-4 consiste di diversi sottostandard denominati "part 1, part 2 etc" H.264: il suo antenato è Sorenson 3 (Quicktime). Corrisponde a MPEG-4 part 10 o AVC (Advanced Video Coding): oggi è usato anche da Flash Player e ovviamente da YouTube L'equivoco WMV: è sia standard che codec che "formato" Si possono anche citare Realvideo o Cinepak (vecchio Apple Quicktime) come codec
Formati contenitori: i formati SUPPORTANO standard o codec. Es. 3GP supporta MPEG-4, H.263 e H.264. Un formato contenitore è un formato di file che può contenere diversi tipi di dati, compressi tramite codec audio/video. Il file contenitore è usato per identificare e disporre i differenti tipi di dati in maniera non contigua (INTERLEAVING, tecnica utilizzata per disporre i dati in maniera non contigua, al fine di migliorare le prestazioni in caso di errori a pacchetto). I formati contenitori più semplici possono contenere diversi tipi di codec audio, mentre quelli pià avanzati arrivano a supportare anche i codec video, sottotitoli e tag metadata. Alcuni formati contenitori supportano i sottotitoli (SUB). Flash video ad es. non li supporta, ma YT ha provveduto con il captioning. Problemi ed incompatibilità tra formati contenitori: Le differenze tra i molti formati contenitori derivano da cinque grandi problematiche: Popolarità; ovvero, quanto sia diffuso il formato. Overhead; ovvero, la differenza di peso (in termini di memoria occupata) tra due differenti contenitori, aventi il medesimo contenuto. Supporto per funzionalità avanzate dei codec. Ad esempio, formati considerati "vecchi" quali l'AVI non supportano alcuna funzionalità avanzata, sebbene il problema possa essere aggirato attraverso hacking, causando spesso problemi di compatibilità. Supporto per contenuti avanzati quali sottotitoli, metatags et similia. Supporto per lo streaming. Estensione: suffisso che distingue tra i vari formati di file. 3GP: Third Generation Phone ASF: Advanced Streaming Format (SUB ok) AVI: Audio Video Interleave (SUB solo se separati in altro file tipo. Srt) MOV: sta per Movie (SUB ok)
High & Low: Star Wars, Lo Squalo, Esorcista vs. ad esempio in generale il cinema europeo. Citare il caso di Lasciami entrare e il suo remake americano Let Me In. Il problema del cinema italiano (low concept senza sceneggiatori validi e con produttori poco coraggiosi e con troppo affidamento sui finanziamenti statali). High C. a poco prezzo (District 9), Low C. ad alto budget (An Education, Precious), High C. alto budget (Avatar), Low C. basso burget (Serious Man). Pitching: in 10 minuti premessa, gancio, momenti salienti. Da qui si decide se produrre un film o meno. Il sistema del “MEET” (Es. Underworld = Matrix meets Dracula). Snakes on a Plane (un titolo che è un pitch) Soggetto= trama in tre cartelle (ricordiamo cartella = 25 righe da 60 car., 1500 car. spazi inclusi). Da qui parte poui la scaletta che diventa il Trattamento. Trattamento = 30 cartelle con pezzi di dialoghi salienti inclusi. Da qui parte la sceneggiatura. Funzionalità = ogni elemento della storia deve essere funzionale all’idea (cfr. es. UP) Pianificazione = tutto va organizzato e tutti i nodi vanno risolti Costanza = non abbandonare, finire quello che si è cominciato!
Eroe = il vettore dell’azione Plot Point = “rilanci” della trama, uno alla fine del primo atto, uno alla fine del secondo – Occorre CREARE UN PROBLEMA all’eroe (es. Speed, l’ascensore, il pullman, la metropolitana!) 3 atti = esposizione (30), sviluppo (60), epilogo (30) Viaggio dell’eroe = mondo conosciuto / chiamata / tappe (il mentore, sfida e morte apparente, resurrezione) / il ritorno I 3 atti vs il viaggio dell’eroe = non due modelli alternativi ma due modelli che si completano, l’uno definisce il ritmo, l’altro la storia Dialoghi = il meglio è POCHI e presi dal QUOTIDIANO Shooting Script = con indicazioni di regia incluse Sottotrame = devono essere funzionali alla trama Sospensione dell’incredulità: il tacito patto grazie al quale accettiamo che ci venga raccontata una storia anche fantastica credendoci (a meno che il regista non esageri): si basa moltissimo sulle convenzioni dei generi (cfr. Scream per l’horror) Generi = si classificano in base ad elementinarrativi (ambientazione / tema / atmosfera)… I 10 principali (dramma, commedia, comico, horror, mélo, thriller, noir, fantascienza, western, fantastico, azione, avventura). Poi ovviamente ci sono i sottogeneri e gli incroci, come il legal-drama, il buddy movie e la commedia horror…
Storyboard = nasce in Disney negli anni ’30. Molti registi (Hitchcock, Coen) ne hanno fatto fin dall’inizio un uso attentissimo. Animatic = uno storyboard basato sui comics / Photomatic (= basato su fotografie). Production plan = porta poi al Day out of days, cioè la scheda a grighlia di quali attori lavorano e quando (x pagarli, proprio): diventa una delle basi per presentare il budget Budget = può anche diventare fonte di pubblicità (è styato speso tantissimo / pochissimo per fare questo film…) Riprese cronologiche: molto complicato e costoso, si fa per esigenze particolari (es. Gli Idioti)
DV = Digital Video, 1995; HDV = Hi Definition Video (1080i o 720p: 1080p è costosissimo). Il codec DV non è limitato al nastro ma è utilizzabile anche da molti video server, per via del buon compromesso tra qualità e dimensioni dei file video registrati. Il DV standard usa cassette grandi (L), mentre il MiniDV cassette piccole (S). Entrambi i tipi di cassetta hanno un chip di memoria di bassa capacità integrato nel guscio, tipicamente di 4 kb per le cassette MiniDV anche se ne sono supportati fino a 16. Questo chip è usato per immagazzinare determinati punti sul nastro (per esempio, il timecode di ogni inizio registrazione). HDV 2003 = Il formato HDV utilizza un codec MPEG2 che campiona a 25 Mb/s per produrre un'immagine anamorfica pari a 1440 pixel orizzontali ( NOTA :1920 pixel orizzontali in fase di riproduzione) e 1080 pixel verticali. La compressione delle immagini avviene in MPEG-2, che permette di codificare video in alta definizione mantenendo il bit rate di 25 Mbit al secondo del nastro DV, inferiore a quelli dei formati HD più costosi per uso professionale. AVCHD 2005 = Advanced Video Codec HD. Studiato appositamente per l'alta definizione, il formato si è affiancato in segmento consumer ad altri formati video per videocamere: l'HDV (HD) e il MiniDV (SD), divenendo ormai uno standard. Rispetto all'HDV, l'AvcHD ha un orientamento tape-less per registrare su vari supporti di registrazione e non su nastro. AVCHD usa il codec video MPEG-4 AVC (H.264). CCD = Charged Coupled Device consiste in un circuito integrato formato da una riga, o da una griglia, di elementi semiconduttori in grado di accumulare una carica elettrica ( charge ) proporzionale all'intensità della radiazione elettromagnetica che li colpisce. Questi elementi sono accoppiati ( coupled ) in modo che ognuno di essi, sollecitato da un impulso elettrico, possa trasferire la propria carica ad un altro elemento adiacente. Stabilizzatore ottico = sistema meccanico di lenti (digitale = un’elaborazione software) Parametri di scelta: sviluppo verticale, orizzontale o easy shooting (il meglio dei 2); i 3 CCD per la resa RGB; i lux della videocamera (valore non standard, cmq lux bassi = buona resa al buio); mirino e mirino LCD resistente al sole; batterie (ioni di litio); USB / Firewire; ingresso microfono
Definizione spaziale: tutto quanto sta nel mirino / Definizione temporale: tutto ciò che sta tra due stacchi di montaggio Totale: non c’è figura umana / CL: figura umana + volte nell’altezza dell’inq / CM: 2 o 3 volte nell’altezza dell’inq / FI: 1 volta PPP: taglia fronte e mento; dettaglio = non umano / Partic. = umano Stop motion = passo 1 Profondità di campo = la distanza davanti e dietro al soggetto principale che appare nitida (a fuoco). Diaframma molto chiuso Piano sequenza = tecnica cinematografica che consiste nella modulazione di una sequenza (un segmento narrativo autonomo) attraverso una sola inquadratura, generalmente piuttosto lunga. Come la profondità di campo il piano sequenza prescinde dal montaggio (che attua un processo di sintesi eliminando tutto ciò che non serve al racconto), sfruttando la molteplicità dei piani all'interno della singola inquadratura e rispettando il tempo del mondo reale. Cinematic Technioques: dà i campi e i piani in inglese Diegetico = in campo o fuori campo (voce off) Extradiegetico (voice over, fuori dalla diegesi, dalla narrazione dei fatti)
Esposizione = In fotografia, il termine esposizione indica talvolta il periodo di tempo durante il quale l'otturatore della fotocamera rimane aperto nello scatto di una fotografia (vedi: tempo di esposizione); più spesso, in gergo tecnico, la stessa parola indica la quantità totale di luce che viene fatta giungere alla pellicola (o al sensore nel caso di fotocamere digitali) nel suddetto periodo. L'esposizione si misura in EV (valore di esposizione) ed è determinata con l'ausilio dell'esposimetro. Schema luci standard: Luce principale (frontale) Luce di taglio (45°) Controluce (staccare dallo sfondo) Luce diffusa (riflettenti) Luce sfondo (elimina ombre) Intervista: posizionare intervistatore di spalle di ¾ o non farlo vedere x nulla (taglio al montaggio) Regola dei 2 occhi (di ¾ l’intervistato, ma che si vedano entrambi gli occhi) 1 videocamera per ogni intervistato (se + di un partecipante) Altre regole per l’intervista: l’aria, l’uso del PPP, i sottopancia (testo identificativo), i fegatelli Battere il fuoco: zoomi, prendi il fuoco, poi zoomi indietro Per la produzione sperimentare, vedi Rodriguez
Effetto Kulesov = Nel 1918 Kulešov, con l'intenzione di dimostrare le sue idee riguardo l'importanza del montaggio nel film, effettuò un esperimento: da un vecchio film scelse un piano sul viso abbastanza inespressivo dell'attore principale, che replicò in tre esemplari. Affiancò allora a ciascuno di essi un altro piano. Tavolo = Fame. Cadavere = tristezza. Donna nuda = eccitazione. Peraltro, tutti gli spettatori sono d’accordo nel riconoscere il talento incontestabile dell'attore. Un piano isolato non ha nessun senso, ma lo prende invece da ciò che lo segue o lo precede. Lo spettatore prova sempre a stabilire un legame logico tra due inquadrature. Il cineasta può mirare al raggiungimento di certi effetti mediante il montaggio, influenzando così la riflessione dello spettatore: questo viene anche definito come ‘effetto Kulešov’. Editing lineare = moviola / Non lineare = software, accesso RANDOM al materiale filmato Montaggio additivo / sottrattivo = ad aggiungere dettagli, a toglierne (più comune) Jump Cut = salto temporale nel montaggio: togliere le parti noiose Continuità (i vestiti, i capelli); direzionale: se uno esce da destra, non può rientrare da destra Regola dei 30° = non staccare a meno di 30° dall’inq. Precedente Regola dei 180° non girare attorno ai personaggi di 180° M. Alternato (Griffith), attrazioni (Ejzenstein) accellerato (moderno, videoclip), invisibile (decoupage classico Hollywood anni 30) Raccordo sul sonoro (il classico squillo del telefono) Batch Capture: acquisisce video in serie, in base agli “attacchi” dati direttamente in camera (è una funzione di diversi SW tra cui FC pro). Serve a catturare le clip una x una come le hai registrate con la cam, in pratica ogni volta che hai premuto il tasto rec e ogni volta che hai premuto il tasto pausa il software ti carica una clip diversa,se invece non acquisisci in batch ti cattura tutte le clip in un unico spezzone
Effetti: una volta si facevano con la truka. L'avvento della computer grafica ha fatto si che oggi la truka sia stata completamente abbandonata. Tracking point: uso di diversi keyframe per muovere oggetti sullo schermo Effetti di Time warp: tutti quelli che manipolano il tempo dal più semplice freeze frame (versione avanzata: con uno che si muove) al più avanzato bullet time (rallenta) Keyframe: il fotogramma chiave – Si inseriscono concetti legati all’animazione all’interno della ripresa video. La manipolazione dei keyframe definisce l’inizio e la fine di un qualsiasi tipo di animazione. Matte painting = la pittura di sfondi di una volta (oggi si usa Digital Compositing). Matte = combinare più immagini in una sola.
Apple's DVD Studio Pro, Adobe Encore DVD, Ulead DVD Workshop Compressione web = MOV (il formato Quicktime ormai va molto anche su Windows). Poi questa compressione è OK anche per iPod, iPhone. M4V è un’altra estensione tipica dei filmati “iPhone Ready” che è anche meglio x quel tipo di supporto, ma poi magari non è visibile da tutti. Finanziamenti creativi: Forza Cani rappresenta un esperimento radicale di cinema indipendente, lontano dalle formule produttive e distributive tradizionali. Finanziato collettivamente attraverso una rete di sottoscrizioni, questo film è stato realizzato da un gruppo di circa cinquanta persone, professionisti e non, che ha deciso di associarsi partecipando gratuitamente a tutte le fasi del progetto. Non sottovalutare la forza del fandom, e la possibilità per tutti di lavorare gratis (cfr. The Hunt for Gollum e il nuovissimo Born of Hope, prima su web il 1 dic 2009)
Comunicare, dal latino communis = che appartiene a tutti, significa propriamente condividere, "mettere qualcosa in comune con gli altri". L'atto della comunicazione ha infatti lo scopo di trasmettere a qualcuno informazioni e messaggi. Il linguista Roman Jakobson, nella sua "teoria della comunicazione verbale" ha schematizzato sei aspetti fondamentali che sono tuttavia riconducibili anche ad altre forme di comunicazione, comprese quelle che utilizzano un linguaggio non verbale ma che si servono, ad esempio, di suoni o di gesti. Egli ha individuato un mittente (o locutore, o parlante) che è colui che invia un messaggio al destinatario (o interlocutore), il quale si riferisce a un contesto (che è l'insieme della situazione generale e delle particolari circostanze in cui ogni evento comunicativo è inserito nel messaggio). Per poter compiere tale operazione sono necessari un codice che sia comune sia al mittente sia al destinatario, e un contatto che è al tempo stesso un canale fisico e una connessione psicologica fra il mittente e il destinatario che consente loro di stabilire la comunicazione e di mantenerla. Secondo Jakobson, ai sei fattori della comunicazione verbale corrispondono sei funzioni: Si ha una funzione referenziale (ciò di cui si parla) quando, nel comunicare qualcosa, il parlante collega continuamente due serie di elementi: le parole con i referenti, compiendo un'operazione che è alla base del linguaggio, la referenza. CONTESTO = insieme della situazione generale e delle particolari circostanze dell’evento comunicativo Si ha una funzione emotiva quando il mittente cerca di dimostrare, nel suo messaggio, il proprio stato d'animo utilizzando vari mezzi, come una particolare elevazione o modulazione del tono della voce, espressioni "forti" o alterazione del normale ordine delle parole. Si ha una funzione conativa (dal latino conari = intraprendere, tentare)o persuasiva quando il mittente cerca di influire sul destinatario mediante l'uso del vocativo o dell'imperativo. Si ha la funzione fàtica (dal latino fari = pronunciare, parlare) quando ci si orienta sul canale attraverso il quale passa il messaggio che serve per richiamare l'attenzione dell'ascoltatore sul canale comunicativo ("pronto?", "mi senti?", "attenzione, prova microfono!"). Si ha la funzione poetica quando, orientandoci sul messaggio, si pone al centro dell'attenzione l'aspetto fonico delle parole, la scelta dei vocaboli e delle costruzioni. Questa funzione poetica non appare solamente nei testi poetici e letterari, ma anche nella lingua di tutti i giorni, nel linguaggio infantile e in quello della pubblicità. Si ha la funzione metalinguistica quando all'interno del messaggio sono presenti elementi che definiscono il codice stesso, come il chiedere e il fornire chiarimenti su termini, parole e grammatica di una lingua. Queste funzioni non compaiono quasi mai isolatamente, ma accade spesso che un messaggio sia contemporaneamente emotivo e conativo, oppure poetico ed emotivo.
NOI COME PRODUTTORI DI CONTENUTI VIDEO SUL WEB SIAMO GLI EMITTENTI DI UNA SITUAZIONE COMUNICATIVA PARTICOLARE E INVIAMO UN “MESSAGGIO” CHE PUO’ ESSERE UN VIDEO DI UNO DEI DIVERSI GENERI CHE ANDIAMO A VEDERE NELLE SLIDE SUCCESSIVE Il target è il bersaglio della comunicazione. Si differenzia in due tipi: target di marketing che risponde alla domanda "a chi devo vendere?" e target di comunicazione che risponde alla domanda "a chi devo comunicare?". Per riconoscere al meglio ogni tipo di gruppo (target definito) abbiamo bisogno di conoscere i cluster, gruppi ben definiti di persone che hanno degli obiettivi e delle caratteristiche in comune. I cluster sono definiti da delle indagini, dette indagini psicografiche oppure indagine sinottica. C'è un ulteriore modo di decifrare il target più giusto per il nostro messaggio pubblicitario, determinarlo con i "criteri socio-demografici e geografici". Criteri demografici: Sesso Età (l'età meglio indicata per il messaggio pubblicitario) Stato Civile (sposato/ nubile/ celibe) N' di figli (questo ad esempio per una macchina) Criteri sociografici: Classe sociale (bassa/medio-bassa/ medio/ medio-alta/ alta) Titolo di studio: diploma/ laurea Professione Criteri geografici: Zona geografica Ampiezza del centro In economia, si intende per mercato il luogo (anche in senso non fisico) deputato all'effettuazione degli scambi economici; secondo un'altra definizione più finalistica, il mercato è l'insieme della domanda e dell'offerta, cioè degli acquirenti e dei venditori. In termini equivalenti, il mercato è definito come il punto di incontro della domanda e dell'offerta. I singoli agenti economici sogliono essere distinti in due categorie principali, compratori e venditori. I compratori includono i consumatori (che acquistano beni e servizi per uso personale), e le imprese, che strumentalmente acquistano lavoro, capitale e materie prime per produrre beni e servizi. I venditori includono le imprese, che vendono i beni ed i servizi da loro prodotti, i lavoratori che vendono i propri servizi ed i proprietari di risorse produttive La maggior parte degli individui e delle imprese sono allo stesso tempo compratori e venditori, ma è più semplice a volte considerarli separatamente, come compratori nel momento in cui acquistano e come venditori nel momento in cui vendono. Compratori e venditori, secondo una delle citate definizioni, interagiscono per formare i mercati. Un mercato è in questo senso un insieme di compratori e venditori che interagiscono, generando così delle opportunità di scambio.
Il contesto in questo caso è molto concorrenziale ed è estremamente difficile emergere Mash up = mixare contenuti diversi presi da fonti diverse Video blogging, sometimes shortened to vlogging is a form of blogging for which the medium is video, and is a form of Internet television. Entries often combine embedded video or a video link with supporting text, images, and other metadata. Entries can be recorded in one take or cut into multiple parts. Video logs (vlogs) also often take advantage of web syndication to allow for the distribution of video over the Internet using either the RSS or Atom syndication formats, for automatic aggregation and playback on mobile devices and personal computers (See video podcast). Freevlog: un sito (ora in fase di rimaneggiamento, ma i video sono tutti su Blip.tv) dove praticamente c’erano videoblogger che spiegavano come videobloggare, con piccoli trucchi di montaggio, uso di iMovie etc., con tutorial che potevano essere seguiti (anche tradotti in italiano) da chiunque volesse aprire un videoblog. VlogSfera è il primo network di video blog in Italia. Si tratta della prima esperienza di nanopublishing di questo genere nel nostro paese, e una delle primissime (che ci risulti) in tutto il mondo. È un po’ bah. Pubblicare video on line è un tutorial del 2007 di Robin Good di masternewmedia che è sempre valido quando si tratta di videoblogging Make Internet TV è anch’esso un sito realizzato per essere un tutorial pratico per questo tipo di iniziative. Guardarseli prima di fare i progetti pratici. Bambuser e Qix servono per uploadare stream video direttamente dai cellulari usati come videocamere
retePa è il canale del Formez. Il formez è un'Associazione con personalità giuridica partecipata dallo Stato attraverso il Dipartimento della Funzione Pubblica. Si occupa di fornire alle amministrazioni pubbliche il supporto, l'assistenza tecnica ed i contenuti utili a migliorare la comunicazione delle stesse tra di loro, nonché verso cittadini ed imprese. Promuove il premio LA PA CHE SI VEDE. Il premio vuole segnalare le migliori esperienze di tv interattiva come nuovo modello di servizio al cittadino, sfruttando al meglio le potenzialità associate del web, del video, della Tv digitale e della mobile Tv. QUANDO serve un video corporate / istituzionale? Video PROMOZIONALI per prodotti o servizi di un’azienda da usare in convention, etc. Video di INTERVISTA AI MANAGER (anche per rispondere a domande della base). Video per CONFERENZE O FIERE; Video per PROMOZIONE TURISTICA delle città e via dicendo… TIPS da tenere a mente: STORIA (non numeri, ma inizio svolgimento e fine, contaminiamo con i modi della fiction), AUTENTICITA’ (bugie e luoghi comuni si annusano da lontano), QUALITA’ (amatoriale fa schifo in questo contesto), CLIENTI TESTIMONIAL (le interviste ai clienti che dicono cosa pensano di voi sono meglio del lodarsi da soli), HUMOR (rende più vera l’azienda), 30 SECONDI (cambi di registro, velocità, musica, montaggio, argomento, ogni 30 secondi per non annoiare), EROI (gli impiegati stessi)
Target Groups. GEO: area geografica, città campagna, clima…; DEMO: età, sesso, reddito...; PSICO: classe sociale, stile di vita, personalità…; COMPO: vantaggi ricercati, consapevol., fedeltà alla marca… Si distingue, con attenzione al target group, in Marketing di massa (coca cola) Marketing segmentato (Fiat), Marketing concentrato (Apple) Le belle ragazze: i loro tratti positivi per principio di ASSOCIAZIONE vengono attribuiti al prodotto. Carosello: vedi su YT I primi due approfondimenti derivano dal sito de IL PALO Spot troppo belli = inefficaci (si ricorda lo spot non il prodotto – es. del riccio che fa l’amore con la spugna… Spontex) Lo spot è efficace solo se il contesto è MEDIOCRE (il programma non dev’essere troppo bello o interessante – vedi Lucille Ball e citare Boris 1 puntata “Duccio affanculo Boris” http://www.youtube.com/watch?v=viyr5au3OtY) One Marketing è un sito di approfondimento (blog fermo al 2009) To cut a long story short: articolo sui trailer e sul loro speaker mago DON LA FONTAINE (4000 trailer dal 1963 in avanti). Le scene migliori montate per fare i trailer (anche o soprattutto se il film è brutto). Un trailer può dire tutto e far capire tutto oppure non svelare nulla (famoso il trailer di Guerra dei mondi senza che si vedessero gli alieni). Anche i trailer possono essere censurati o meno. Il trailer può essere realizzato molto prima del film, da cui l’uso di musiche non proprie del film (Hans Zimmer Crimson tide è spesso usato e il trailer di Lemony Snicket usava la musica di Edward Scissorhands). There are few more cynical forms of art, or of advertising. A trailer can make a boneheaded film look intelligent (The Stepford Wives) or a tiresome one look well-paced (Independence Day); it can make a quirky film look like any other mass-market romantic comedy ("What if you had a second chance," asks the voiceover on the trailer for Before Sunset, "with the one that got away?") Il trailer come “campione gratuito” - A commercial for aspirin isn't a free sample of aspirin. A car advertisement isn't a free test drive. But with a movie trailer, you actually get to see some of the movie you're being asked to plunk down money for. IL PDF sui Target per chi voglia approfondire le variabili psicografiche e sociodemografiche dell’eurisko con gruppi tipo i DELFINI, gli ARRIVATI, le APPARTATE etc
La struttura tipo è quella con il video più importante o ultimo in ordine di tempo centrale e quelli correlati o meno importanti a fianco Si può creare un canale anche (e soprattutto) raccogliendo contenuti video da diverse fonti Panjea è un service che permette di cercare video su YT e altri service, di aggiungerli ad un Player e poi di integrare questo player (che a questo punto ha una sorta di palinsesto pensato dall’utente) su Facebook o su My Space, creando un proprio canale video con contenuti mixati tra propria produzione e materiale d’archivio trovato in giro Splashcast ha chiuso a settembre 2009, ma era un altro service che permetteva di fare la stessa cosa StumbleVideo ti permette di andare sul casuale Glomera è un service italiano a pagamento (ma c’è la versione free) che permette proprio di creare web TV di vario genere (offre spazio disco, conversioni flv, white label, investimenti pubblicitari)
Interazioni: molto spesso i video di e-learning possono avere momenti interattivi ad effetto Powerpoint per passare da untema ad un altro Funzione metalinguistica dei video tutorial? Per siti tipo Video Co-Pilot! Wikivideo è un’enciclopedia on line di video tutorial su un po’ di tutto Docebo è una piattaforma commerciale di e-learning. Il sistema, rilasciato in 18 lingue è composto da 53 funzioni ed è configurabile per adattarsi al modello didattico desiderato (autoapprendimento, blended learning, didattica collaborativa, social e-learning). Tra le principali funzioni: Forum, wiki, chat, videoconferenza, Modulo per la gestione delle competenze e intefacciamento con software per le risorse umane, Sistema di report e business intelligence completamente personalizzabile, Gestione della figura dell'"area manager" Lo SCREENCAST è la registrazione digitale dell’output di un monitor, si usa molto x tutorial di software o simili (cfr. Camtasia Studio). L’articolo di Robin Good è un po’ datato ma sempre valido. Machinima: un'abbreviazione di machine cinema o di machine animation , sono entrambe intese come un insieme di tecniche e come un genere di film (film creati da tali tecniche). Come prodotto tecnico, il termine concerne il rendering di computer-generated imagery (CGI) usando in tempo reale giochi interattivi con un motore grafico 3D , come alternativa ai programmi di animazione 3D utilizzati commercialmente. Sono soprattutto usati i motori grafici degli sparatutto in prima persona. Machinima fatti con Second Life (v. esempio) e Machinima portati al trionfo da The Movies il gioco Activision. Anche il film di Assassin Creed LINEAGE (http://www.youtube.com/watch?v=RzzzMoO70_Y) è un machinima molto raffinato. Videomarta (esperimento tutto italiano chiuso nel 2009) è un canale video basato su video di e-learning. Dopo un anno passato a realizzare video la notte e nei week end, dalla scorsa estate abbiamo fermato la produzione perchè non siamo più in grado di andare avanti senza un appoggio economico che ci permetta di trasformare Videomarta da gioco a lavoro (o almeno mezzo lavoro).
La “mezza figura” La regola dei due occhi ricordarla (3/4 ma che si vedano i 2 occhi) Ricordare che il mittente è in un certo senso l’intervistato!! Per questo si tende ad eliminare l’intervistatore che si annulla come mittente (ma già solo la scelta delle domande o il montaggio finale dell’intervista può dire molto sulle scelte di comunicazione dell’intervistatore) E comunque ricordare di fare domande mirate e di far includere il testo della domanda nella risposta Fegatelli = particolari di mani o piedi che evidenziano lo stato d’animo, inquadrature del contesto in cui si svolge l’intervista. I due approfondimenti sono stratti rispettivamente da Videomakers.net e da Appunti sul digital video, sono duie guide sintetiche ed interessanti. Per il bluescreen: importante una luce diffusa e non troppo movimento. Evitare oggetti e soprattutto vestiti con quella tonalità di blu (o di verde) per evitare l’effetto Caccamo (http://www.youtube.com/watch?v=ne4JXT5ES9c)
Il corto di animazione alla fine ritorna un po’ al discorso del Machinima Gertie the Dinosaur 1914 (http://www.youtube.com/watch?v=UY40DHs9vc4) Coverage = “coprire” la scena con diverse inquadrature e diverse pose Sequenza narrativa -> Scene -> Singole Inquadrature -> Differenti ciak/riprese Film School Direct = a pagamento ma molto valido. We offer online courses in screenwriting, directing, editing, cinematography, sound, and producing. They are ideal for aspiring filmmakers and film school students looking for the competitive edge! We offer online courses in screenwriting, directing, editing, cinematography, sound, and producing. They are ideal for aspiring filmmakers and film school students looking for the competitive edge! 4Filmmaking = un’altra scuola on line che offre anche corso su DVD, ma comunque sono molto utili da leggere anche le lezioni testuali (in inglese) Ilcorto: una risorsa italiana un po’ brutta ma contenutisticamente valida Realizzare un cortometraggio = una sintesi di Mediatime Network un organizzazone no-profit che promuove la cultura dei media Short film Depot = Iscrivete gratuitamente i vostri film nei principali festival al mondo compilando un unico formulario.
Documentario: prodotto audiovisivo destinato alla diffusione della conoscenza Documentatio: creativo o no? Lumière / Flaherty / Vertov / Ruttmann / Riefenstahl / Scuola Inglese / Cinéma Veritè -> Oggi sono noti soprattutto Michael Moore e i vari doc della collana Feltrinelli Real Cinema (Comandante di Oliver Stone, Super Size Me, Rip A Remix manifesto) Denotazione vs connotazione: confrontaimo i documentari di Michael Moore o anche solo il film Microcosmos o il popolo migratore con i documentari Planet Earth della BBC Docudrama = Drammatizzazione di eventi realmente accaduti (United93, Frost-Nixon) Mockumentary = parodia di un documentario (come Surf’s Up o Zelig) o “finto” documentario (come Borat o Bruno). Si spinge fino al confine con la fiction nei casi di Blair Witch, Rec, Cloverfield o Paranormal Activity IlDocumentario.it = portale web indipendente che dà consigli su tecnica, festival dedicati, news, avvisi di proiezioni, critica su documentari, etc. Documè = in Piemonte, un’associazione che si occupa di promuovere il cinema documentario del territorio. Il Progetto Documè nasce con lo scopo di contribuire alla diffusione del cinema documentario e delle tematiche sociali in esso trattate. Abbiamo scelto di fare questo attraverso un iniziativa di distribuzione indipendente rivolta ai piccoli cinema, sale video di comunità (associazioni/scuole) e rassegne. Perchè il documentario è una risorsa dalle enormi potenzialità sociali e culturali, un patrimonio importantissmo per il cittadino/spettatore verso cui le istituzioni, il sistema televisivo e cinematografico continuano a manifestare un disarmante disinteresse. Legato al cinema Baretti di Torino. Wikipedia video: Videos should be short, lightweight (under 100MB), carefully composed, and definitely encyclopedic. Snapshot-type videos / Performance-type videos / Tour-type videos. Nessun commento, nessuna titolazione, nessuna transizione (i video devono essere “universali”). Movimenti lenti, inquadrature non più brevi di 5 secondi, 3 secondi prima e dopo ogni movimento di macchina. Esportazione con codec OGG Theora (Theora è un codec free distribuito insieme al formato contenitore OGG, visibile nativamente in Firefox, Chrome e Opera e con VLC)
Blister era un programma che proponeva ogni puntata alcuni viral video di successo presi da web (anche con contest). Ora Nientology sembra prender eun po’ questa eredità inserendo i filmati in un contesto di finto game. Attenzione precaria DA CUI la brevità Serialità = vedi le web series più famose, creano fenomeni pari a un viral (a patto che appunto non siano molto lunghe). Paratesti = importantissimi per la maggior diffusione dei video virali Gag visuali = non hanno bisogno di parole. Bean ne è un maestro. Rowan Atkinson ci dice: oggetti e persone sono comici se: 1) sono in un posto per loro inusuale; 2) si comportano in modo inusuale; 3) sono della dimensione sbagliata (il telefono di Top Secret). Viral video chart = la classifica dei video virali più di successo (divisa anche x generi!) – prende i video da un’infinità di video services e ne analizza i click, la diffusione, i modi in cui vengono condivisi Come creare un viral video di successo = da Tagliablog, ci sono i “comandamenti”: corto, divertente, femminile, animalesco (dramatic prairie dog), cinematografico, musicale (numa numa), ben titolato, categorizzato, taggato, serializzabile e diffondibile. Video di successo su YT = strategie anche zozze: per “fare” un virale che non venga spontaneamente viralizzato. Titoli falsi, riferimenti al sesso, pagare i blog per pubblicare ed embeddare il nostro video, postare nei forum, embeddare nei social network, passaparola… Dovete mettere in moto queste tecniche tutte assieme, contemporaneamente, perché la pagina dei “Più Visti” (50.000 visite) su YouTube considera le viste dei video nelle ultime 48 ore. Ottimizzazione di titoli e thumbnail, conversazioni con sé stessi nei commenti… Se il viral è seriale pubblicare tutte le puntate contemporaneamente Da agosto 2009 YT analizzerà i videotormentoni, considerandone fattori come il numero di visite e la compatibilità con le condizioni di utilizzo del servizio. Successivamente, il creatore vedrà apparire nella sua casella di posta elettronica un messaggio dal titolo Enable Revenue Sharing: una volta accettato di partecipare, l'utente darà a YouTube la facoltà di vendere spazi pubblicitari relativi al video stesso. In modo da pagare mensilmente l'autore attraverso Google AdSense.