Come costruire una nuova narrazione della PA? Come contrastare le rappresentazioni mediatiche negative? Non è solo una questione di media relations. Occorre una gestione integrata degli strumenti comunicativi all'interno e all'esterno dell'ente pubblico. L'obiettivo è porre le basi per un nuovo sistema di notiziabilità in grado di sfruttare in modo strategico le risorse della comunicazione 2.0- Università degli Studi di Udine, Polo di Santa Chiara, Seminario per gli studenti di Relazioni Pubbliche, 21 ottobre 2015
Positive News e comunicazione pubblica - come costruire un nuovo "racconto" della Pubblica amministrazione?
1. POSITIVE
NEWSN E L L A C O M U N I C A Z I O N E
P U B B L I C A
di Pierluigi De Rosa
Università degli Studi di Udine
Corso di laurea in RP
Gorizia, 21 ottobre 2015
2. LE GRANDI “DOMANDE”
• Come la comunicazione
pubblica può creare valore?
• Come implementare
l’approccio di RP nella
comunicazione pubblica?
• Quali strategie e strumenti per
incidere sull’immagine e sulla
reputazione della PA?
• Come creare un nuovo
racconto della PA?
Maverick 298 (Flickr)
3. IL SOMMARIO
1. Alcuni elementi di contesto: web 2.0 e nuovi media
2. Chi conosce Richard Turere? Le nuove forme di giornalismo emergente
3. Dentro la notizia: i criteri di notiziabilità e le Positive news
Esercitazione 1: costruiamo una “buona notizia” (individuazione dei
contenuti, confezionamento della notizia e lancio)
4. La rappresentazione mediatica della PA
5. Un nuovo modello di RP nel settore pubblico, tra media relations, marketing
pubblico e reputation management
6. Le “buone notizie” nel settore pubblico: case history (fisco, sanità, enti locali)
Esercitazione 2: promuovere la PA che funziona, tra storytelling e positive
news
4. I L C O N T E S T O :
T R A W E B 2 . 0 E
N U O V I M E D I A
5. TOGLIMI TUTTO, MA NON IL TELEFONO…
(1993)
Spot SIP (ora TELECOM),
1993, di Alessandro
d’Alatri, con Massimo
Lopez, Una telefonata
allunga la vita
10. “FILTER BUBBLES” E RAPPRESENTATIVITA’
Bolla di filtraggio è il risultato del sistema di
personalizzazione dei risultati di ricerche su siti
che registrano la storia del comportamento
dell'utente grazie ai cookie. Grazie alle info
sull'utente (posizione, click precedenti, ricerche
passate), tra tutte le risposte sono visualizzate
quelle più “in linea” con l'utente. L'effetto è isolare
l'utente da informazioni che sono in contrasto
con il suo punto di vista
La rappresentatività nei social In media su 100 utenti di
Internet (visualizzatori di un contenuto), 10 commentano, 1 crea
nuovi contenuti, mentre 89 si comportano come un pubblico
tradizionale. Il “discorso” dei social media è quindi la
rappresentazione di pochi utenti molto attivi, che contribuiscono
a creare le “bolle” entro cui si muovono gli utenti meno attivi.
Selettività dei social media!
11. A squirrel dying in front of your house may be more
relevant to your interests right now than people dying in
Africa
M. Zuckerberg
The power of individual targeting—the technology will be so
good it will be very hard for people to watch or consume
something that has not in some sense been tailored for them
E. Schmidt
Ciò a cui stiamo assistendo è il passaggio del testimone dai
gatekeeper umani (i giornalisti, ndr) a gatekeeper algoritmici. Il
problema è che gli algoritmi non hanno ancora incorporato i
principi etici degli editori
E. Pariser
13. IL NUOVO MONDO DELLA COMUNICAZIONE/1
Da D. Chieffi (2014)
14. IL NUOVO MONDO DELLA COMUNICAZIONE/2
Da D. Chieffi (2014)
15. LA SFERA PUBBLICA IERI E OGGI
IERI
Un regno della nostra vita
sociale in cui le opinioni
possono essere formate
(J. Habermas)
Modello lineare, gerarchico, uno-a-
molti, fiducia istituzionale
OGGI
Non una “singola sfera”, ma un
insieme di reti interconnesse
Modello multi-dimensionale, molti-a-
molti, flussi di informazione
(apparentemente?) incontrollati,
fiducia “mediata” (es. Tripadvisor,
Airb&b), no monopolio dei media
16. IL NUOVO RUOLO DEL GIORNALISMO
DA GATEKEEPER
(Stampa tradizionale,
quotidiani on line, portali di
informazione, ecc.)
A “FACILITATORE”
(Facebook, Google, BuzzFeed,
ecc.)
17. R I C H A R D T U R E R E E
L E N U O V E F O R M E
D I G I O R N A L I S M O
E M E R G E N T E
18. PER COMINCIARE: COSA È UNA NOTIZIA?
“Ciò che fa di un avvenimento una notizia è dunque la
relazione con un pubblico, e chi stabilisce questa relazione
(…) sono i giornalisti” (Papuzzi 2011)
“Una notizia sul web è ciò che uno snodo ritiene rilevante per
la propria community” (Chieffi 2015)
21. RICHARD TURERE, DAL KENIA ALLA CNN
• TED 2013
• CNN
• The Guardian
• The Huffington Post
• National Geographic
• ….
• …..
• …..
• Il Corriere della Sera
(unica testata italiana)
22. IL “NETWORKED JOURNALISM”
Il neworked journalism (Beckett 2008) è
una sintesi delle pratiche giornalistiche
tradizionali con le nuove forme di
partecipazione rese possibili dal web
2.0.
• Il pubblico è coinvolto nella produzione
della notizia e nella sua diffusione
dall’inizio (segnalazione/produzione di
contenuti, link, blog, forum, ecc.) –
lettore prosumer; interattività della
notizia
• Processo non prodotto
• Professionisti, cittadiini, wiki, blog
• Non push ma pull (guidato/orientato dai
lettori)
• Multi-mediale non legato a un singolo
medium
• Live blog
26. ADVOCACY/NETWOKED JOURNALISM
• In meno di una settimana l’associazione
Invisible Children ottenne 105 milioni di
visualizzazioni per il suo video sulla
difesa dei diritti umani, contro gli abusi,
compiuti dal criminale di guerra Joseph
Kony e dal suo esercito nel nord Uganda.
Al video era associato un applicativo per
effettuare una donazione
Come parlare a una generazione
che ha smesso di guardare la TV
e di leggere i giornali?
Semplificazione bene VS male Riduzione della complessità della vicenda ugandese (a
vantaggio del dittatore dell’epoca)
27. CONSTRUCTIVE JOURNALISM
• Includes positive and solution-
focused news formats within
conventional reporting
• Applies understandings from
positive psychology, in order to
engage and empower audiences
• Focuses on a wellbeing model
of the world rather than a disease
model – for example, seeing
people as having strengths, not
just as victims
• Takes a problem solving
approach, where the media itself
actively addresses problems that
concern their audiences
• not only HOW, but HOW TO
OVERCOME social problems
• Fluff / ‘Good news’
• Advocacy journalism
28. LA SESTA “W” DEL C.J.
Who
What
When
Wher
e
Why
What
now
29. CONSTRUCTIVE J. – QUALCHE ESEMPIO?
• 2010, Deepwater Horizon, Golfo del Messico (disastro petrolifero). La BP
chiede pubblicamente aiuto per trovare soluzioni. Il Guardian organizza sul
proprio sito una “call” chiedendo ai lettori di inviare le loro idee per fermare il
disastro. Arrivarono 186 proposte di soluzione, alcune delle quali risultarono
utili a bloccare la fuoriuscita di petrolio.
• Katrina USA, Tsunami Thailandia – la solidarietà nei confronti delle vittime dei
disastri naturali; l’approfondimento delle cause e non solo la descrizione di ciò
che è avvenuto; l’individuazione dei rimedi (es. Allarme Tsunami)
• Naufragio Costa Concordia – norme e regole per una maggiore sicurezza
• 2015, profughi in UE
• Creare “città rifugio” per i migranti
• Migranti, storie di solidarietà e accoglienza
30. POSITIVE NEWS
Nuovi valori-notizia (news values), nuovi criteri di notiziabilità
Superare il “good news, no news”/ le “4 S” del giornalismo
Da If it bleeds, it leads a If it succeeds, it leads (blog What's
Working,).
Le emozioni positive migliorano la capacità delle persone di
reagire a crisi e traumi e inducono una “moral elevation”
(Frederickson 2011); la psicologia positiva (Martin E. P.
Seligman)
31. IL “MANIFESTO” DELLE POSITIVE NEWS
There's an old saying in the news business, one that's guided editorial thinking for decades: "If it bleeds, it leads." That
is, stories of violence, tragedy, dysfunction and corruption get top billing -- at the top of the hour, at the top of the
computer or phone screen or above the newspaper fold -- driven by the assumption that these are the stories the
public will be most drawn to watch or read. (…) This ethos is wrong, both factually and ethically. And it's lousy
journalism. As journalists, our job is to give our audience an accurate picture -- and that means the full
picture -- of what's going on in the world. Just showing tragedy, violence, mayhem -- focusing on what's broken
and what's not working -- misses too much of what is happening all around us. What about how people are
responding to these challenges, how they're coming together, even in the midst of violence, poverty and loss? And
what about all the other stories of innovation, creativity, ingenuity, compassion and grace? If we in the media
only show the dark side, we're failing at our jobs. (…)
And, what's more, it turns out that we are also failing to give our readers and viewers what they want. (…)
Last month in Davos we announced "What's Working," a global HuffPost editorial initiative to double down on our
coverage of what's working. While we will continue to cover the stories of what's not working -- political
dysfunction, corruption, wrongdoing, violence and disaster -- as relentlessly as we always have, we want to go
beyond "If it bleeds, it leads." And to be clear, I'm not talking about simple heartwarming stories, or aw-
shucks moments, or adorable animals (although don't worry, we'll still give you plenty of those as well). What I'm
talking about is consistently telling the stories of people and communities doing amazing things, overcoming
great odds and coming up with solutions to the very real challenges they face. And by shining a light on these
stories, we hope that we can scale up these solutions and create a positive contagion that can expand and broaden
their reach and application.
A. Huffington
32. • Restoring a sense of proportion to news by accurately reflecting the world's realities
is most definitely not about reporting through rose-colored glasses. The term
"compassion fatigue" has been used to describe the way serving readers an exclusive diet
of negative images and stories causes them to emotionally withdraw (…)
• In his book Better Angels of Our Nature: Why Violence Has Declined, the Harvard
psychologist Steven Pinker showed that we are, in fact, living in perhaps the least violent
and cruel period of human history (…)
• Just how far removed is our media coverage from reality? In the 1990s murder coverage
increased more than 500 percent -- even as homicide rates dropped more than 40
percent, according to the Center for Media and Public Affairs (…)
33. LE NOTIZIE… SECONDO MONTANELLI
(…) Prendiamo un argomento qualunque: la scuola Un professore non dovrebbe costituire una notizia, se
si presenta regolarmente in classe; se fugge a Las Vegas con la bidella, lo diventa. Se le pagine
milanesi del Corriere talvolta ignorano la scuola, vuol dire che quel giorno il provveditorato non si è fatto
venire strane idee, i professori hanno compiuto il proprio dovere, le bidelle pure e sui voli per las Vegas
ci sono ancora posti disponibili” (…)
In una societa' libera, caro Crosta, il compito dei media non e' "edificare il morale"; e' informare,
denunciare, stimolare, far riflettere, occasionalmente divertire. Certo: qualche volta esageriamo. Sono il
primo ad ammettere che in Italia i bravi ragazzi sono piu' numerosi dei delinquenti. Ma i quotidiani non
possono pubblicare ogni giorno nomi e cognomi di quelli che non hanno rubato in casa, non
hanno picchiato i genitori, non hanno ingerito droga e non si sono rotti la testa in automobile. In fondo,
nella vita quotidiana, accade lo stesso. Dica un po' : se in via Mazzini a Busto Arsizio (ci sara' pure
una via Mazzini, a Busto Arsizio) svaligiano nottetempo un negozio, il giorno dopo di cosa
parlate? Del negozio che e' stato svaligiato, o dei dieci dove non e' accaduto niente? Non voglio
negare che i giornalisti portino una grossa responsabilita' , e che un po' di cinismo sia connaturato a
questo mestiere (se avessi creduto a tutte le "versioni ufficiali" che hanno cercato di propinarmi in
settant' anni, avrebbe il diritto di darmi dello sciocco). Ammetto anche che talvolta esageriamo: il
sensazionalismo, e il gusto della polemica fine a se stessa, sono errori in cui cadiamo spesso.
Le concedo anche questo: l' Italia e' piena di eroi sconosciuti; non ci fossero loro, avremmo gia' chiuso
baracca. Ma lei non mi chieda di trasformare i giornali nel libro Cuore. Oltretutto, io tifavo per Franti (…)
I. Montanelli, Il Corriere dell a Sera , 28 gennaio 1996
35. GOOD NEWS IS NO NEWS?
La messa in discussione dei valori-notizia tradizionali risale già al 1993:
Martyn Lewis, presentatore BBC, proponeva di trattare le “positive news”
alla stessa stregua delle “bad news”; secondo Lewis era tempo di estrarre
dalla roccia “la spada della trasparenza e dell’equità” (The Indipendent,
1993)
Il programma di Charlie Beckett (LSE) su BBC 4 (Good news in no news?)
Non confondere le positive news con le soft news (cani, gattini, Beyonce’)
Il dato incoraggiante è che le “buone notizie” manifestano livelli di
engagement molto superiori rispetto alle news tradizionali
La domanda è: come produrre notizie positive che siano comunque
rilevanti per il lettore?
L’obiettivo è dare una rappresentazione più accurata della realtà, nella quale
le (possibili) soluzioni abbiano lo stesso peso dei problemi – fare scegliere il
lettore
53. U N N U O V O M O D E L L O
D I R P N E L S E T T O R E
P U B B L I C O
54. LE STRATEGIE
Rinegoziare i criteri di notiziabilità
Creare una nuova narrazione della PA
Rafforzare il presidio on line e l’ identità “digitale”
Personalizzare la relazione (capitalizzare i contatti)
Accountability
55. GLI STRUMENTI
Positive news
Corporate Storytelling
Reputation management
Contatto costante – spinta gentile – plain language
Rendicontazione sociale; data-journalism
56. PER UN NUOVO RACCONTO DELLA PA –
QUALI VALORI-NOTIZIA?
Impatto sociale
Uso efficiente
delle risorse
pubbliche;
collegamento
costi-diritti-
servizi
Comportamento
pro-sociale dei
cittadini
57. PER UN NUOVO RACCONTO DELLA PA –
QUALE RUOLO PER LA STAMPA?
• Networked /constructive journalism/
coinvolgimento attivo dei lettori
• Blog/forum/ecc.
• Focalizzazione sulla storia e sulle
persone
New journalism
• Rubriche/inserti/ecc.
• “Quaderno bianco” e collaborazioni
con ODG locali
• Auto-regolamentazione stampa
• Focalizzazione sulla storia e sulle
persone
Giornalismo
tradizionale
58. PER UN NUOVO RACCONTO DELLA PA -
I TOOLS
• Andare ed essere presenti “dove sono le persone”
• Collaborazioni con
– siti di positive news
– organizzazioni pubbliche della stessa “filiera” (importanza di “fare rete”)
rete”)
– associazioni e comitati (> engagement; comunicazione bottom-up)
– influencers
• Presenza sui social media (no profili generalisti ma targetizzati, rivolti a uno
specifico pubblico/riservati a una specifica funzione o attività aziendale)
• Collaborazioni con giornali “tradizionali” e testate on line (networked
journalism)
• Video-story / webdocufiction
• ....
59. LA COM. PUBBL. PER COSTRUIRE
UN NUOVO DIBATTITO PUBBLICO
S. Rolando, 2012
Nuovo racconto della PA
(positive news, storytelling,
nudge, accountability….; RP
applicate al settore pubblico)
60. IL CORPORATE STORYTELLING
“Storytelling non è il raccontare storie o aneddoti, ma la creazione di rappresentazioni
che un brand, un prodotto o servizio, una persona possono realizzare per emozionare e
relazionarsi meglio con un pubblico. Lo storytelling è la creazione di un universo
narrativo da parte di un autore (marca, prodotto, o persona) che invita altri (clienti,
consumatori, stakeholders) a partecipare a un destino” (A. Fontana)
Una tecnica narrativa applicata alle
funzioni aziendali
Un modo per raccontare l’anima
dell’organizzazione, il suo capitale
umano, professionale, ecc.
Un modo per scrivere la “storia collettiva”
dell’organizzazione, anche pubblica
62. PROTEGGERE LA REPUTAZIONE NELL’ERA
DEL WEB 2.0
Il fatto di reputare, la stima, il favore che si
concede a uno: [la plebe] volse la sua riputazione
a Mario, tanto che la lo fece quattro volte
consule (Machiavelli).
La reputazione è l’insieme delle percezioni e
delle opinioni che i principali stakeholder di
un’organizzazione si formano sulla base delle
sue caratteristiche e dei suoi comportamenti
nel tempo: A) entrando direttamente in
contatto con essa; B) attraverso l’attività di
comunicazione (diretta ed esplicita) messa in
atto dall’organizzazione; C) attraverso la rete di
relazioni in cui sono inseriti ( in Invernizzi,
Romenti)
63. (…) La cosa più importante che dobbiamo tenere a mente e che la reputazione è
soprattutto contestuale. Solo perché Sebastian è un ospite meraviglioso non significa
che può assemblare mobili Ikea. La grande sfida è capire quali dati ha senso estrarre,
perché il futuro dipenderà da una aggregazione intelligente di reputazione, non da un
singolo algoritmo. Ѐ solo questione di tempo prima di essere capaci di fare una ricerca
come su Facebook o Google e vedere un quadro completo dei comportamenti di
una persona in contesti diversi nel corso del tempo. Immagino un flusso in tempo
reale di coloro che si sono fidati di noi,quando, dove e perché, la nostra affidabilità su
TaskRabbit, la nostra pulizia come ospiti su Airbnb, la conoscenza che mostriamo su
Quora o Tripadvisor, tutti insieme nello stesso posto, e tutto si troverà in una specie
di quadro che ci dirà qual è il nostro capitale di reputazione.
Questo è un concetto sul quale sto facendo attualmente delle ricerche, su cui scriverò il mio
prossimo libro e che definisco come il valore della nostra reputazione,
intenzioni, capacità e valori attraverso le comunità e i mercati. Non è una frontiera
lontana. Di fatto c'è un'ondata di startup emergenti come Connect.Me, Legit e TrustCloud
che stanno cercando di capire come poter aggregare, monitorare e usare la nostra
reputazione online. (…)
IL CAPITALE REPUTAZIONALE ON LINE
66. ASCOLTARE…PER CREDERE
Monitorare e analizzare le conversazioni in rete, il
passaparola, il buzz sui media sociali (n. visualizzazioni,
like, condivisioni, commenti, ecc.); categorizzare le
keyword
Individuare top users e influencers, in generale i cluster di
utenti (supporter, detrattori, competenti, inesperti, ecc.) e
assegnare un rank (audience, capacità di ingaggio) e
definire i livelli medi di viralità di uno snodo
Analizzare la qualità delle conversazioni (es. sentiment:
+/-), i trending topics
Strumenti a pagamento (es. Radian 6, Klear ecc.) e free
(a partire da Gogle alert, allinurl:forum+parola chiave,
ecc.)
67. QUALCHE ESEMPIO DI SOCIAL MEDIA MONITORING
Fonte:
Analisi
Klear
Demo
(ago-ott
2015)
68.
69. UN ESEMPIO: LA REPUTAZIONE ON LINE DI
BANCHE E TOP MANAGEMENT
Fonte: ISBF14 e Reputation Manager - Slideshare
70. IL “NUDGE” E LE SCIENZE
COMPORTAMENTALI
DUE STRADE:
• MISURE ORGANIZZATIVE (OPT-IN; OPT-OUT)
• MISURE COMUNICATIVE (TARGETIZZAZIONE DEI MESSAGGI)
71. IL “NUDGE” E LE SCIENZE COMPORTAMENTALI
The best-performing
message was based on
reciprocity (‘If you
needed an organ
transplant, would you
have one? If so please
help others.’) - around
100,000 additional
registrants per year.
BIT, Update report 2013-2015
72. IL “NUDGE” E LE SCIENZE COMPORTAMENTALI
The trial showed that
simplifying the messages (in
line with our ‘Make it Easy’
principle) worked very
effectively. But we also
found that some messages
were more effective than
others. Informing firms that
their type of organisation
had been chosen to receive
information on the
programmes was the most
effective of all.
BIT, Update report 2013-2015
73. RENDICONTAZIONE SOCIALE
Bilanci sociali, datajournalism e strumenti di accountability in generale servono a
“dare conto” dell’attività istituzionale e di ciò che è stato realizzato con i soldi dei
cittadini
Una delle esperienze-guida in questo ambito è l’applicativo disponibile sul sito della
Casa Bianca “Your 2014 Tax Receipt” . È noto in letteratura come la conoscenza del
modo in cui sono gestite le finanze pubbliche e la percezione di un loro corretto uso
influenzi significativamente la tax compliance dei cittadini
74. 74
VERSO IL FUTURO
Uffici ricerca
sociale/Marketing
negli enti pubblici
Cabina di regia
presso
PdCM/Ministero
Semplificazione e PA
per un nuovo
«racconto» della PA
Concorso-premio
dedicato alle
positive news nella
PA
«Positive news
Report»
multimediali per
ogni
amministrazione
centrale con
cadenza annuale
Sito/profilo social
dedicato
75. L E “ B U O N E N O T I Z I E ”
N E L L A P A .
C A S E H I S T O R Y
76. IL BARATTO
AMMINISTRATIVO
Risultati di ricerca
• Baratto amministrativo, a Milano lavori utili invece di pagare le tasseIl Fatto
Quotidiano - 2 giorni fa
• Il comune di Milano si dà al “baratto amministrativo”, una forma di
collaborazione tra ...
• A Bari il 'baratto amministrativo': chi non può pagare i tributi lavorerà gratis per il
ComuneLa Repubblica - 20 ore fa
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• Non riesci a pagare IMU e TASI? Arriva il baratto ...
• www.ediltecnico.it/.../non-riesci-pagare-imu-tasi-arriva-baratto-amminist...
• 16 lug 2015 - Chiamatelo baratto amministrativo, cessione di manodopera,
pagamento “in natura”: qualsiasi nome possieda, si tratta di una delle novità più ...
• Baratto amministrativo: se non hai i soldi per Imu e Tasi ...
• www.liberoquotidiano.it/news/.../Sono-sempre-di-piu-i-comuni.html
• 03 ago 2015 - Cos'è - Tecnicamente si chiama baratto amministrativo. Cittadini
che hanno debiti con l'ente locale cui appartengono, e che dimostrino di ...
83. SANITA’ – BAD VS GOOD NEWS
• Da Google News
• Sanità, rimossa la manager
“taglia sprechi”
• Sanità, dal Veneto alla Sicilia
liste d'attesa infinite negli
ospedali.
• Tagli alla sanità, medici in
rivolta
• Sanità, gli sprechi in corsia:
i test inutili e il numero
record di parti cesarei
• Puglia, terra di ospedali da
curare
• 9,5 milioni di ricoveri nel
2014
• 63 milioni di giornate
erogate
• Degenza media di 7,9 gg
• Rischio di mortalità per
chirurgia vascolare 1,9%
84. TRASFORMARE I DATI IN (BUONE) NOTIZIE
Fonte: i numeri del cancro in
Italia
87. SICUREZZA– BAD VS GOOD NEWS
• Scuola Diaz, G8
Genova
• Federico Aldrovandi
• “Morti di Stato”, Presa
diretta
• …
• 7,4 milioni di telefonate al
113 (da Polizia Moderna,
2014)
• 1 milione di persone
controllate
• 3.000 interventi artificieri
• 41mila persone denunciate
all’A.G.
• 30mila perquisizioni
• 30mila sequestriDai dati alle storie;
“capitalizzare” la
narrazione
istituzionale
88. LE “BUONE NOTIZIE” DAGLI USA:
THE GOOD COP
THE GOOD COP è un progetto di
storytelling realizzato da un’agenzia di
produzioni multimediali in collaborazione
con il Dipartimento di Polizia di Kalamazoo
(Michigan)
L’obiettivo è fornire sostegno e
legittimazione e creare aggregazione
intorno al lavoro della Polizia, attraverso
il racconto di “storie positive” da parte
dei cittadini
- Pagina Facebook
- Sito internet
- Cortometraggio
- hashtag #goodcop
89.
90. Pierluigi De Rosa
Esperto in comunicazione istituzionale;
giornalista pubblicista; formatore
pigius@hotmail.com
https://it.linkedin.com/in/pierluigiderosacommunication
Grazie!
Notes de l'éditeur
Fonte: we are social italia
Google usa 57 segnali per PERSONALIZZARE I RISULTATI DELLE RICERCHE
I filtri rilevano prevalentemente ciò che viene cliccato per primo
. Un influencer, al di là del numero dei fan o dell'indice Klout, è una persona capace di influenzare i pensieri e le decisioni degli altri grazie a ciò che dice e scrive. I commenti, gli articoli e le opinioni espresse da uninfluenzatore vengono tenute in alta considerazione da chi si interessa dell'argomento e, tra tutte, sono ritenute tra le più autorevoli.
Le molteplici facce dell'influencer
Vista la definizione appena data, si intuisce che possono coesistere diverse specie di influencer. C'è, ad esempio, la celebrità, seguito a volte da milioni di utenti capace di smuoverne diverse migliaia ad ogni tweet o post scritto; c'è l'autorità, la cui opinione è considerata come fosse oro colato; l'attivista, invece, è capace di creare potenti movimenti d'opinione attorno ai temi che tratta, riuscendo a mobilitare migliaia di utenti attorno a campagne politiche e sociali; il connector, invece, si segnala per la sua capacità di creare collegamenti tra i diversi settori, riuscendo a cogliere trait d'union invisibili ai più. Da non sottovalutare, inoltre, la figura dell'analista, i cui punti di vista sono ritenuti da tutti credibili e affidabili
habermas: privati individui discutono di TEMI DI INTERESSE PUBBLICO
QUESTI privati sono soprattutto BORGHESI
Il luoghi tipici sono i caffè letterari, i giornali, le pubblicazioni a stampa
OGGI i social media sono diventati un luogo dove le notizie possono essere create o trovate. Da questo punto di vista, i giornali e i media mainstream hanno perso una parte della loro esclusiva sull’informazione. Pe
Facebook, come piattaforma 2.0, dà a tutti i suoi utenti la possibilità di creare contenuti informativi e di condividerli con la propria audience. Per l’informazione, come abbiamo visto, questo si traduce in una perdita di esclusività per il giornalismo tradizionale nel processo di creazione delle notizie. Le notizie nascono anche su Facebook (come su altri social network) o possono essere comunicate in prima persona, sena intermediari.
….l’evoluzione dei giornalisti da “gatekeeper” a “facilitatori”, un ruolo più incentrato su un’inedita funzione di filtro e contestualizzazione, creata in buona parte dai social media, e che tiene in considerazione anche la natura collaborativa del giornalismo in questo scenario nuovo
NON C’è UNA DISTINZIONE RIGIDA TRA PRODUTTORI E PRODOTTO, PUBBLICO E INTERAZIONE, PROFESSIONISTI E ‘AMATORI’
Non sperate di risolvere il vostro debutto nella comunicazionedigitale delegando a qualcuno
Voi dovete imparare a pensare in termini di tutti comunicano tutti ascoltano
Ora conta il network la relazione
Non importa quanto sei grande importa quanto sei correlato
Mettetevi al centro di un grando universo di comunicazioni
Una piccola realtà molto correlata può recare grande danni a una grande massa
Notiziabilità come “INSIEME DI ELEMENTI ATTRAVERSO I QUALI L’APPARATO INFORMATIVO CONTROLLA E GESTICE LA QUANTITA’ E IL TIPO DI EVENTI DA CUI SELEZIONARE GLI EVENTI”
I valori notizia come QUALITA’ DEGLI EVENTI CHE CONSENTONO PIU’ FACILMENTE DI FARNE NOTIZIE
Magazine attualmente trimestrale (4 USCITE IN UN ANNO)
These are the data of Standard Eurobarometer. In Italy, only 14 persons out of 100 TEND TO TRUST regional or local public authorities, compared with 78 persons who don’t have that trust…The same European average is quite low (44). As usal, scandinavian countries are the strongholds of trust, as well Austria, Germany and the Netherlands.
Therefore, It’s no surprise that someone talks about a POST TRUST ERA…
obiettivi (es. informare, modificare un comportamento) e rispetto ai pubblici ( nicchie, masse, influencer, nodi)
(es. pagamento tasse, volontariato, sussidarietà Orizzontale, ecc.; manifestazioni di apprezzamento per la PA)
Best practice; risparmi di spesa; velocità e accuratezza nei servizi; accountability; il costo dei diritti (collegamento tra servizi e costi necessari a sostenerli); servizi realizzati rispetto alla missione istituzionale
Quali sono gli impatti positivi della PA per le persone e le comunità (altrimenti, come sarebbe quella comunità senza il soggetto pubblico) – attività di regolamentazione e di governo del territorio
Il vero valore aggiunto è che, quando si imposta bene lo storyworld, anche le voci fuori campo (cioè quelle dissidenti) non si posizionano come elementi esterni, ma come contro-narrazioni interne alle storie che si raccontano",
ar diventare l'attività di tutti i giorni una storia da raccontare, infatti, non ha ricadute solo sull'esterno e sui clienti, ma può essere un forte elemento di collante e di motivazione all'interno di aziende squassate dalla crisi
L’immagine è il risultato di un’azione finalizzata al miglioramento della percezione di un soggetto.
La seconda, fondamentale, è che la reputazione si fonda sui comportamenti e sulle azioni compiute dall’organizzazione (Fombrun e Rindova, 1996; Balmer e Gray, 1999) e quindi sulla sua storia reale. Pertanto la reputazione può essere il risultato di attività di comunicazione e di relazioni pubbliche sviluppate dall’organizzazione nel tempo con modalità e contenuti coerenti alle azioni svolte nello stesso periodo.
Identità e immagine sono informazione di ciò che si è (identità) e di ciò che appare (immagine) Reputazione è relazione, cioè il risultato di un rapporto, bilaterale o a rete
non sono i valori in sé a contare, ma l’accettabilità sociale dell’accostamento degli stessi ai brand. La reputazione viene dunque ad essere un qualcosa di più complesso: il suo perimetro è racchiuso all’interno di ciò che le persone sono disposte a testimoniare pubblicamente su qualcosa o qualcuno. Quel che Matteo Flora ha in qualche modo contestualizzato nell’alveo della psicologia, Daniele Chieffi lo ricontestualizza nell’alveo della sociologia: ad aver valore non è il riconoscimento singolo della reputazione, ma il riconoscimento collettivo e le dinamiche di testimonianza e condivisione che vi fanno parte.
Ecco perché la reputazione va intesa quindi anche come “mimesi sociale“: solo la condivisione di un valore dona dignità e riconoscibilità al valore stesso. Dunque un brand non deve brillare agli occhi di tanti singoli per poter piacere al mercato, ma viceversa: deve piacere al mercato per poter brillare agli occhi di tanti singoli. Questione fondamentale di prospettiva.
Daniele Chieffi all’Internet Festival 2015
L’azienda deve in ogni caso farsi portatrice di valori positivi condivisi, poiché deve sgravare il singolo da ogni responsabilità nel momento in cui valuta di schierarsi o meno dalla parte di un brand: se quest’ultima azione non viene considerata come socialmente accettabile, con ogni probabilità il Web non sarà espressione di elementi positivi e il brand rimarrà surclassato dai commenti negativi. Per contro, il commento di critica è facilitato dal fatto che la condivisione sociale di un valore negativo diventa un piano inclinato sul quale scivolano in molti con piacere: farsi portatori di critica contro brand dalla scarsa reputazione è facile e per molti versi piacevole, poiché culla l’ego del commentatore che si sente immediatamente parte di una moltitudine e in modo del tutto deresponsabilizzato.
In quest’ottica commenti negativi e commenti positivi non sono realtà complementari né interconnesse: sono semplicemente due espressioni autonome, frutto di stimoli differenti. Non sono due facce della stessa medaglia, ma due realtà che sorgono da dinamiche a sé stanti.
”.
influencer, al di là del numero dei fan o dell'indice Klout, è una persona capace di influenzare i pensieri e le decisioni degli altri grazie a ciò che dice e scrive. I commenti, gli articoli e le opinioni espresse da uninfluenzatore vengono tenute in alta considerazione da chi si interessa dell'argomento e, tra tutte, sono ritenute tra le più autorevoli.
Es. Reputation Monitoring Room Telecom Italia (è una facility di monitoring che effettua analisi sia quantitative che qualitative. Monitora tutte le conversazioni online che riguardano il Gruppo Telecom Italia, sui owned channel, blog, forum, siti di news, aggregatori e social media. Fa parte del processo di alerting crysis management. Produce reports periodici ed on demand sulle performances delle properties e sugli eventi promossi da Telecom Italia in KPI predefiniti o ad hoc. base a Corporate Identity & Public Relations - Brand Strategy & Monitoring Con i risultati di survey e delle ricerche Offline, partecipa in un contesto strategico, alla valutazione della Brand Reputation. 5 – fonte Rosario Di Gerolamo, Slideshare
The trial used almost 400,000 HMRC emails to communicate to SMEs about programmes they might benefit from (such as the Growth Vouchers programme – see above - or the Broadband Vouchers programme). Businesses were randomly allocated to two groups: (i) those that received the old type of email message; and (ii) those that that received the new email message, which contained information on government programmes. A variety of ways of conveying information within the email messages were also used.