2. L’acqua è il composto più diffuso in natura: tre quarti della superficie terrestre sono ricoperti da acqua, sottoforma di mari, oceani, fiumi, laghi, ghiacciai, ecc... ...
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5. Analizzeremo ora le seguenti caratteristiche: Chimiche Fisiche Microbiologiche
7. Caratteristiche fisiche I parametri fisici di più comune determinazione sono la temperatura e la conducibilità elettrica. * La temperatura ha un valore guida di 12 °C e un limite comunque da non superare di 25°C . * La conducibilità elettrica esprime il contenuto di sali minerali dell’acqua. Il valore consigliato è di 2500 µScm ¹ (unità di misura: micro Siemens per centimetro) a 20°C . * Per le acque profonde è importante che questi due parametri siano costanti : se essi subiscono brusche e significative variazioni vuol dire che vi sono state infiltrazioni di acque superficiali.
9. Caratteristiche chimiche I valori più importanti da valutare sono : la determinazione del pH, il residuo fisso, la durezza, la ricerca di fattori indesiderabili e di sostanze tossiche.
10. Caratteristiche chimiche Per quanto riguarda il pH l’acqua ha in genere una reazione neutra o lievemente acida. Valori troppo alti o troppo bassi potrebbero avere un significato indiretto di pericolosità: acque troppo acide (specie in presenza di anidride carbonica aggressiva) o alcaline (specie se per ammoniaca), immesse in tubature metalliche, possono risultare aggressive e solubilizzare componenti che influiscono negativamente sulla gradevolezza dell’acqua (ferro, manganese, zinco) o comportano un vero e proprio rischio tossico (piombo, cadmio).
11. Caratteristiche chimiche Il residuo fisso esprime il contenuto salino totale dell’acqua. La presenza di sali è indispensabile ai fini della potabilità, in quanto l’organismo umano ha assoluto bisogno di una certa loro quantità nell’acqua che introduce. L’assenza di sali altera i fenomeni di scambio osmotico che avvengono a livello delle cellule gastrointestinali e porta a manifestazioni da carenze nutritive (alterazioni ossee e dentarie). Un’eccessiva quantità di sali minerali è pure dannosa, sia perché rende le acque troppo dure sia perché può alterarne i caratteri organolettici.Il valore massimo consigliato del residuo fisso (determinato a 180 °C ) è di 1500 mg per litro.
12. Caratteristiche chimiche La durezza è data dal contenuto in sali alcalino terrosi, principalmente calcio e magnesio. Si distingue una durezza “temporanea” dovuta in massima parte ai bicarbonati e in minima parte ai fosfati e ai silicati, e una durezza “permanente” dovuta ai cloruri, solfati e nitrati. La durezza temporanea è così denominata perché scompare in seguito a prolungata ebollizione. La durezza permanente invece non scompare con l’ebollizione. La “durezza” si esprime in gradi o in Unità di durezza. Per esprimerla in gradi esistono tre sistemi, il francese, il tedesco e l’inglese.
13. Caratteristiche chimiche La misura piu’ usata è quella francese : le acque si distinguono, generalmente, in: 1) acque molli o leggere o dolci, quando hanno una durezza totale inferiore a 14 gradi francesi; 2) acque di media durezza: tra 14 e 28 gradi francesi; 3) acque dure: oltre i 28 gradi francesi.
15. Caratteristiche microbiologiche Il controllo microbiologico ha lo scopo di accertare che l’acqua non sia o possa diventare un veicolo di trasmissione di microrganismi patogeni. Le più comuni malattie dovute a inquinamento microbiologico dell’acqua sono : tifo, paratifo, dissenteria, colera . Inoltre è possibile che l’acqua sia veicola di virus (enterovirus, virus dell’epatite A, virus della poliomielite) , di protozoi e uova ossiuri (tenie, ascaridi). Per questo motivo ci si serve di indici microbiologici, quali la determinazione della carica batterica totale (a 22 e a 36 °C ) e gli indici di contaminazione fecale.
16. Caratteristiche microbiologiche La carica batterica totale serve a dare un’idea sulla qualità complessiva dell’acqua. Quella a 22 °C ci informa sulla consistenza numerica della flora microbica dell’acqua; quella a 36 °C può costituire una spia della presenza di batteri adatti a vivere, in condizioni di simbiosi o parassitismo, sull’animale a sangue caldo. Un indice più specifico è costituito dai microrganismi indicatori di inquinamento fecale. Tale indagine consiste nella ricerca dei coliformi fecali e totali.
17. Caratteristiche microbiologiche I coliformi fecali, l’esponente più tipico dei quali è l’Escherichia Coli, sono di esclusiva origine fecale. I coliformi totali hanno in prevalenza la stessa origine ma in adatte condizioni, possono moltiplicarsi su substrati non animali come ad esempio vegetali e terreno. Il limite proposto (assenza in 100 ml di acqua) consente larghi margini di sicurezza. Altri indici di contaminazione fecale sono gli enterococchi (o streptococchi fecali) e i clostridi solfito-riduttori (spore)
18. Caratteristiche microbiologiche Gli enterococchi hanno nell’acqua una resistenza minore dei coliformi; la loro presenza è espressione di un inquinamento recente. Le spore dei clostridi solfito-riduttori resistono molti mesi; il reperirle, in assenza di altri indici di inquinamento fecale, ha il significato di un inquinamento remoto.