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Quintaliani
Costi ed appropriatezza in
nefrologia
G. Quintaliani
Quintaliani
OECD Health Data 2013 Dove si colloca l’Italia
In Italia, la spesa sanitaria rappresentava il 9.2% del PIL nel 2011, una percentuale leggermente inferiore alla media dei paesi
dell’OCSE (9.3%.). La quota della spesa sanitaria nel PIL in Italia rimane tuttavia assai inferiore a quella degli Stati Uniti (17.7%)
come pure a quella di alcuni altri paesi europei come i Paesi Bassi (11.9%), la Francia (11.6%) e la Germania (11.3%).
L’Italia si colloca al di sotto della media OCSE in termini di spesa sanitaria pro-capite, con una spesa di 3012 USD (corretta per il
potere d’acquisto), rispetto ad una media di 3339 USD nei paesi dell’OCSE
Circa 120 miliardi complessivamente
Quintaliani
L’Aumento della Spesa Sanitaria:
Quali le Cause?
• Nuove tecnologie e nuovi farmaci,
solitamente costosi
• Rinnovate aspettative dei pazienti (reali ed
indotte)
• Pressioni (spesso non giustificate) della
Industria Farmaceutica
Mongan JJ et al. N Engl J Med 358:1509, 2008
• Invecchiamento della popolazione e stili di
vita (sedentarietà, fumo) che favoriscono
malattie croniche
Quintaliani
Qualita’delleprestazioni
Scostamenti spesa media
Non è vero che chi più spende
ha risultati sanitari migliori
Quintaliani
I Tagli in Sanità Non Sono una
Scelta Eticamente Accettabile
(razionalizzare vs razionare)
Quintaliani
Come Razionalizzare la Spesa
Sanitaria: Evitare gli Sprechi
Brody H. New Engl J Med, 366:1949, 2012
Quintaliani
The “Stabilization Triangle” and
Reduction in Health Expenditure
6 tipi di sprechi
Berwick DM & Hackbarth AD, JAMA 307:1513, 2012
Quintaliani
Quintaliani
Quintaliani
Overdiagnosis ed Overtreatment
Generano Eccesso di Spesa
• Armare la sanità
• Allertare la sanità
• Danneggiare la sanità
Quintaliani
Fare quanto piu’ e’ possibile PER il paziente,
fare il meno possibile AL paziente
Quintaliani
La vera “spending review” o i veri tagli:
Togliere quello che non serve o non è provato
Quintaliani
La vera “spending review” o i veri tagli:
Togliere quello che non serve o non è provato
Quintaliani
• The new ACC–AHA guidelines for the management of cholesterol
would increase the number of adults who would be eligible for
statin therapy by 12.8 million, with the increase seen mostly
among older adults without cardiovascular disease.
Quintaliani
Livelli di PA
Quasi 6 milioni di persone non
dovrebbero piu’ assumere terapia
Quintaliani
Volume di attività
Quintaliani
Quintaliani
early! late! too late!
Quintaliani
I TRATTAMENTI SOSTITUTIVI DELLA FUNZIONE RENALE IN ITALIA:
ASPETTI CLINICI, ECONOMICI E SOCIALI
STUDIO CENSIS – 2009 - DATI PIEMONTE
28 volte la quota
capitaria
Quintaliani
• Conclusions
• In patients with advanced CKD, timing of dialysis
therapy initiation was not associated with mortality
when accounting for lead time bias and survivor bias.
Quintaliani
Dati di 9/17 regioni RIDT, 2000-2008, 35.000 soggetti
2011
Quintaliani
• Newswise — ROCHESTER, Minn. — New research from
Mayo Clinic finds that half of elderly patients who start
dialysis after age 75 will die within one year. The findings
are being presented this week at the American Society of
Nephrology’s Kidney Week 2013 in Atlanta.
Quintaliani
Treatment effects of convective dialysis are unreliable due to limitations in
trial methods and reporting. Convective dialysis may reduce cardiovascular
but not all-cause mortality, and effects on nonfatal cardiovascular events and
hospitalization are inconclusive.
The potential benefits of convective modalities over standard HD for cardiovascular outcomes and mortality remain unproved.
Since the meeting in Paris, new evidence has
become available regarding the clinical
benefits of HDF.
Quintaliani
Comparison of mean and confidence intervals of costs and
benefits over 3 years of treatment with dialysis versus sVLPD.
Scalone L et al. Nephrol. Dial.
Transplant. 2010;25:907-913© The Author 2009. Published by Oxford University Press on behalf of ERA-EDTA. All rights reserved.
For Permissions, please e-mail: journals.permissions@oxfordjournals.org
Quintaliani
Diet and time to ESRD
0
10
20
30
40
50
60
Time ( years )
BaselineGFR38.6ml/min)
0 2 4 6 8 10 12 14 16
MDRD Study A
Locatelli F and Del Vecchio L Nephrol Dial Transplant 1999;14:1360-4
- 3.6 ml / min / year
Low protein diet 9,3 years
Usual diet 8,3 years
- 4.03 ml / min / year
∆ Time 1. 0 years
Quintaliani
Diet and time to ESRD
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10
20
30
40
50
60
Time ( years )
BaselineGFR38.6ml/min)
0 2 4 6 8 10 12 14 16
MDRD Study A
Locatelli F and Del Vecchio L Nephrol Dial Transplant 1999;14:1360-4
- 3.6 ml / min / year
Low protein diet 9,3 years
Usual diet 8,3 years
- 4.03 ml / min / year
∆ Time 1. 0 years
In questo riesame della progressione
della funzione renale Locatelli,
riesaminando i dati MDRD, arriva alla
conclusione che la progressione del
gruppo a dieta e’ di circa 3,60 contro
una progressione di nel gruppo NON a
dieta di 4,03 mil/min anno.
Il risparmio ottenuto sarebbe pari a
-30.723 euro
Quintaliani
Occurrence of renal failure or death in patients in Study A including follow-up
through 10 mo after study completion.
LEVEY A S et al. JASN 1999;10:2426-2439
©1999 by American Society of Nephrology
• Molto diversa e’ l’analisi secondaria fatta da Levey
Quintaliani
Soglie assolute Afro D Amro A Euro A Searo B Searo D Wpro A
GDP per capita * $1.695 $39.950 $30.439 $4.959 $1.990 $30.708
3 x GDP per capita * $5.086 $119.849 $91.318 $14.876 $5.971 $92.123
•GDP = Gross domestic productGDP = Gross domestic product ;;
•< GDP per capita (Very cost-effective)< GDP per capita (Very cost-effective) ;;
•1-3 x GDP per capita (cost-effective)1-3 x GDP per capita (cost-effective) ;;
•> 3 x GDP per capita (not cost-effective)> 3 x GDP per capita (not cost-effective)
Anni di vita valutati tenendo conto della qualità di vita. 1 Qualy è un anno di
vita in perfetta salute. 0.5 Qualy è un anno vissuto con una qualità di vita pari
alla metà di quella di un individuo in perfetta salute.
Quintaliani
Quintaliani
The comparison in terms of
cost-effectiveness (the cost of
one incremental unit of
effectiveness) between the
different treatment sequences is
expressed as the Incremental
Cost-Effectiveness Ratio (ICER)
Quintaliani
Quintaliani
Screening
August 2013
Quintaliani
Published on Line, October 2013
ACP does not recommend
screening for CKD in
asymptomatic adults with risk
factors (diabetes, Hypertension and
CV disease).
Standard Detection of
CKD is considered a
sufficient approach, at
least for now.
New studies needed.
Quintaliani
Quintaliani
Percentuali di pazienti a cui è stata segnata una
creatininemia e’ 49%
Audit pazienti diabetici ed ipertesi
Totale pazienti circa 30.000
Oltre 100 medici
Pazienti
5261
2535
8056
Creat si prescritte
Creat si registrate
Creat no
7796 =
49%
51 %
16%
33%
Quintaliani
Insufficienza renale
Dr. G. Quintaliani
9132 pts
19% = 1 su 57631 4611040
Un terzo dei pazienti aveva IRC
Quintaliani
• Tens of thousands of patients are needlessly dying in our hospitals
every year from kidney failure linked to dehydration, according to the
healthcare regulator.
• Between 12,000 and 42,000 deaths could be prevented every year if
patients received the best possible care.
• The condition, which kills more people every year than common cancers, can develop
very quickly and occurs in people ill with conditions such as heart failure, diabetes and
those suffering infections.
• A new guideline from the National Institute for Health and Care Excellence (Nice) says
acute kidney injury costs the NHS between £434 million and £620 million a year - more
than it spends on breast, lung and skin cancer combined.
• Between 262,000 and one million people admitted to hospital as an emergency will have
the kidney condition, of which just under a quarter will die.
Quintaliani
Quintaliani
• La mortalità acuta (entro 48h da una iperpotassiemia) era
piu’ alta nel gruppo dei NON nefrologi
Quintaliani
What business we are
On January 19, 2012, after 131 years of operation, the Eastman Kodak
Company filed in U.S. bankruptcy court.
Central among them was that Kodak was late to
recognize that it was not in the film and camera
business: it was in the imaging business.
With the advent of digital imaging, Kodak was outpaced by other companies that could
better achieve consumer goals
Quintaliani
Altri fallimenti
• Successo
• Whats app
• Facebook
• Google
IBM
Nokia
Olivetti
M246310
Business immateriale basato
su servizi e soddisfazione
utente
Quintaliani
Cosa fare?
•Definire le competenze
– Ecco perche’ non abbiamo bisogno di
raccoamdnati che nons aranno mai competenti
ma solo autoreferenziato
Quintaliani
Avere competenze professionali vere
Quintaliani
• Thirty-day in-hospital mortality correlated with time in clinical practice;
decreasing from 8.9% and 9.1% with <15 and 15–20years to 7.7% for
each of the categories of >20≤25years and >25years.
Certified specialists appear to continue with experiential learning with
evidence of improved outcome after 20years in clinical practice.
Quintaliani
Cosa fare?
• Definire le competenze
• Centralita’ del paziente e soprattutto non farlo
arrivare alla dialisi. Scegliere ilmiglior tipo di
trattamento sostitutivo
Quintaliani
• L’ultimo – e probabilmente il più
significativo cambiamento cui stiamo
assistendo è la partecipazione del paziente
alla gestione della propria saluteSi cerca di
rendere i pazienti attivamente partecipi del
proprio trattamento, e non più dei riceventi
passivi. La crescita esponenziale delle
malattie croniche mette in crisi lo schema
con cui negli ultimi decenni è stata offerta
l’assistenza sanitaria, nella quale il clinico
prescriveva e il paziente assumeva
• Un modo di implementare tale nuovo
schema è quello di offrire al paziente più
opzioni. In UK è stato introdotto un sistema
che consente al paziente di scegliere
l’ospedale, e non viceversa
• Se l’obiettivo è ora quello di dare ai pazienti
la scelta, la vera sfida è come dare loro
anche il controllo. In Gran Bretagna e negli
Stati Uniti, invece che un menu di servizi
standard, è offerto ai pazienti un budget
personale da gestire
Forder J, Jones K, Glendinning C, et al. Evaluation
of the Personal Health Budget Pilot Programme.
University of Kent, Canterbury; 2012.
Quintaliani
Cosa fare?
• Definire le competenze
• Centralita’ del paziente e soprattutto non farlo
arrivare alla dialisi. Scegliere ilmiglior tipo di
trattamento sostitutivo
• Dare il miglior trattamento possibile compatibilemnte
con le risorse (capacita’ di valuatzione ed
autovaluatzione) Audit, raccolta dati, indicatori
Quintaliani
• Health care leaders and policy makers have tried countless incremental fixes—attacking
fraud, reducing errors, enforcing practice guidelines, making patients better “consumers,”
implementing electronic medical records—but none have had much impact.
• It’s time for a fundamentally new strategy.
• At its core is maximizing value for patients: that is,
achieving the best outcomes at the lowest cost.
Quintaliani
• “E’ necessario un nuovo modello qualitativo per consentire a medici,
fornitori e autorità regolatorie di assicurare ai pazienti una vita migliore
grazie alle terapie tecnicamente complesse e costose che essi stanno
ricevendo.
• Con solide fondamenta, è giunto il momento di concentrarsi sugli outcome
clinici intermedi più complessi quali, la gestione dei fluidi, il controllo delle
infezioni, la gestione del diabete, la gestione dei farmaci e le cure terminali.
Ed anche negli outcome primari: una migliore sopravvivenza, un minor
numero di ospedalizzazioni, un migliore approccio del paziente al
trattamento e, in definitiva, una migliore qualità della vita.
Quintaliani
Ed inoltre: Il presidio del sapere disciplinare passa per il governo
strategico della filiera dei servizi nefrologici e per l’adozione di
strumenti di governo clinico per l’appropriatezza della cura “
“Questo rende opportuno ragionare sulle forme di controllo che il
nefrologo può agire per mantenere adeguati standard assistenziali,
avendo la nefrologia manifestato un ampio ventaglio di esperienze in
tal senso, come si dimostrerà in seguito. Questioni centrali
nell’esercizio del controllo nei confronti di questa forma di outsourcing
sono: (tra gli altri ndr) • la capacità dell’attore pubblico nel fare
committenza non solo su volumi minimi di attività per soddisfare i
bisogni attesi, ma anche sugli standard qualitativi di funzionamento dei
servizi
CUSAS
M Del Vecchio Le formule gestionali della
nefrologia G Ital Nefrol 2012; 29 (6): 721-727
Quintaliani
• “Elementi che dovrebbero essere in ogni caso considerati
requisiti imprescindibili per qualunque valutazione di
assetto diversa da quella attuale, sono relativi alla
capacità del settore pubblico di definire gli standard
qualitativi ed i volumi di prestazioni richieste
all’eventuale privato, nonché la capacità di controllo del
rispetto di quanto previsto, tutte capacità teoricamente
disponibili nelle Aziende Sanitarie Italiane, ma poco
messe in campo operativamente”.
M Del Vecchio Le formule gestionali della
nefrologia G Ital Nefrol 2012; 29 (6): 721-727
CUSAS
Quintaliani
Accanto alle competenze professionali il nefrologo è quindi chiamato a
sviluppare competenze manageriali non solo e non tanto nella gestione della
singola unità or­ganizzativa ospedaliera: i fenomeni aziendali e regio­nali
dipingono una filiera di offerta interaziendale con elevati fabbisogni di inte­
grazione. Come garantire che i centri siano idonei e operino secondo i migliori
standard e come gestire le complicanze per i casi ad alta complessità che
richiedono uno sforzo multi­professionale sono le questioni che il nefrologo è
chiamato a sviluppare per stare in rete.
CUSAS
Quintaliani
di Cartabellotta che sempre dal GIN si chiede
se esita un futuro per il SSN e di cui riporto i
punti, a mio parere, più importanti:
• “ non è più differibile la definizione di standard clinico­
assistenziali e indicatori di performance unitari per tutto il
territorio nazionale.
• L’approccio al management continua a essere guidato dalla
produttività (output­driven) e non dai risultati di salute
(outcome­driven).
• Di conseguenza, guidate da un equilibrato mix di evidenze
scientifiche e buonsenso, tutte le categorie professionali
(medici in particolare) dovrebbero identificare gli interventi
sanitari inefficaci, inappropriati e dal low­value. Tali
prestazioni, infatti, riducono l’efficacia dell’assistenza,
aumentano il rischio clinico per i pazienti e determinano un
ingente spreco di denaro pubblico, impossibile da identificare
e contenere con i metodi di spending review
utilizzati della politica.”
Esiste un futuro per il Servizio Sanitario Nazionale GIN Vol. 3 Anno 30 Maggio Giugno 2013
Quintaliani
Cosa fare?
• Definire le competenze
• Centralita’ del paziente e soprattutto non farlo
arrivare alla dialisi. Scegliere ilmiglior tipo di
trattamento sostitutivo
• Dare il miglior trattamento possibile compatibilemnte
con le risorse (capacita’ di valuatzione ed
autovaluatzione) Audit, raccolta dati, indicatori
• Definire la mission del nefrologo rinunciano alle
commistioni personali (corruzione e nomne) con i DG
ma sviluppando un sistema di governo clinico
Quintaliani
la relazione con i ruoli di
Direzione Generale,
• “ …quando la relazione è forte ed efficace, questa è costruita
sulla base o di competenze pregresse del DG stesso, o
comunque di una relazione personale. L’organizzazione NON
sembra avere in generale un peso in questa relazione,
supportando e garantendo efficacia anche quando per cause
diverse tale rapporto personale e diretto non esiste:
l’organizzazione non pare capace, nella maggioranza dei casi
osservati, di introdurre i meccanismi organizzativi minimi per
poter avvicinare la Direzione Aziendale e la nefrologia”
Elena Rebora Alcuni spunti su come i nefrologi sono visti dagli altri professionisti
della sanità e dai pazienti Giornale Italiano di Nefrologi a / Anno 27 n. 2, 2010 / pp.
148-157
CUSAS
Quintaliani
L’ambulatorio e’ il migliore
sistema per
• Intercettare per tempo i pazienti nefropatici
• Filtrare i ricoveri e assicurare la continuitaì della
cura (dalla biopsia al follow­up)
• Filtrare i pazienti in dialisi assicurando loro il
trattamento migliore
• Aumentare l’empatia e quindi la maggior
compliance
• Educare i pazienti e i MMG alla cura delle
nefropatie
Quintaliani
La disabilita’
ISTAT dicembre 2013
• Si stima che i pazienti con una malattia cronica
si siano pari al 30% della popolazione
equivalente a circa 18 milioni Lo stesso
rapporto ci dice che per un medico di medicina
generale massimalista ci sono 450 cronici
• inoltre ci sono circa 2,5 milioni (circa 4% della
popolazione) che sono anziani non
autosufficienti
Quintaliani
Quintaliani
missioni in capo alla specialità.
•a) “il nefrologo è un internista con una specializzazione rispetto
all’organo”;
•b) “in condizioni di ridotta funzionalità del rene, c’è bisogno di uno
specialista nefrologo”;
•c) “il nefrologo è lo specialista degli squilibri idroelettrolitici” con massima
espressione clinica nell’insufficienza renale a diuresi assente;
•d) “il nefrologo è colui che ha competenze precipue della dell’insufficienza
renale acuta”;
•e) “il nefrologo è colui che ha competenze precipue per il trattamento delle
complicanze multiorgano derivate dall’insufficienza renale cronica”;
•f) “la nefrologia è la specialità di malattie poco note (glomerulonefriti)” che
possono essere alla base di ipertensione secondaria o di insufficienza renale
cronica, se non diagnosticate tempestivamente.
CUSAS
Quintaliani
• I risparmi obbligati di oggi
rischiano di moltiplicare la
spesa nel giro dei prossimi
anni”
(W. Ricciardi)
Nel 2018 Il SSN finira’
(sist Beveridge)
Quintaliani
Quintaliani
• The 2011—12 increased mortality in people older than 55 years (about 2200 excess deaths)
probably constitutes the first evident short-term consequence of austerity on mortality in
Greece. This trend is probably related to barriers to access health care for chronically ill
patients because of the drastic restrictions in health policies and the increase in uninsured
individuals
The 2008—12 rise in the number of deaths is attributed to
the increase in the number of deaths in the oldest
individuals, with 12·5% and 24·3% increases in people aged
80—84 years and older than 85 years, respectively
Quintaliani
”Non pretendiamo che le cose cambino se
continuiamo a farle nello stesso modo.
La crisi è la miglior cosa che possa accadere a persone e interi
paesi perché è proprio la crisi a portare il progresso

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Alammu 2014 Appropriatezza in dialisi e nefrologia #alammu2014

  • 1. Quintaliani Costi ed appropriatezza in nefrologia G. Quintaliani
  • 2. Quintaliani OECD Health Data 2013 Dove si colloca l’Italia In Italia, la spesa sanitaria rappresentava il 9.2% del PIL nel 2011, una percentuale leggermente inferiore alla media dei paesi dell’OCSE (9.3%.). La quota della spesa sanitaria nel PIL in Italia rimane tuttavia assai inferiore a quella degli Stati Uniti (17.7%) come pure a quella di alcuni altri paesi europei come i Paesi Bassi (11.9%), la Francia (11.6%) e la Germania (11.3%). L’Italia si colloca al di sotto della media OCSE in termini di spesa sanitaria pro-capite, con una spesa di 3012 USD (corretta per il potere d’acquisto), rispetto ad una media di 3339 USD nei paesi dell’OCSE Circa 120 miliardi complessivamente
  • 3. Quintaliani L’Aumento della Spesa Sanitaria: Quali le Cause? • Nuove tecnologie e nuovi farmaci, solitamente costosi • Rinnovate aspettative dei pazienti (reali ed indotte) • Pressioni (spesso non giustificate) della Industria Farmaceutica Mongan JJ et al. N Engl J Med 358:1509, 2008 • Invecchiamento della popolazione e stili di vita (sedentarietà, fumo) che favoriscono malattie croniche
  • 4. Quintaliani Qualita’delleprestazioni Scostamenti spesa media Non è vero che chi più spende ha risultati sanitari migliori
  • 5. Quintaliani I Tagli in Sanità Non Sono una Scelta Eticamente Accettabile (razionalizzare vs razionare)
  • 6. Quintaliani Come Razionalizzare la Spesa Sanitaria: Evitare gli Sprechi Brody H. New Engl J Med, 366:1949, 2012
  • 7. Quintaliani The “Stabilization Triangle” and Reduction in Health Expenditure 6 tipi di sprechi Berwick DM & Hackbarth AD, JAMA 307:1513, 2012
  • 10. Quintaliani Overdiagnosis ed Overtreatment Generano Eccesso di Spesa • Armare la sanità • Allertare la sanità • Danneggiare la sanità
  • 11. Quintaliani Fare quanto piu’ e’ possibile PER il paziente, fare il meno possibile AL paziente
  • 12. Quintaliani La vera “spending review” o i veri tagli: Togliere quello che non serve o non è provato
  • 13. Quintaliani La vera “spending review” o i veri tagli: Togliere quello che non serve o non è provato
  • 14. Quintaliani • The new ACC–AHA guidelines for the management of cholesterol would increase the number of adults who would be eligible for statin therapy by 12.8 million, with the increase seen mostly among older adults without cardiovascular disease.
  • 15. Quintaliani Livelli di PA Quasi 6 milioni di persone non dovrebbero piu’ assumere terapia
  • 19. Quintaliani I TRATTAMENTI SOSTITUTIVI DELLA FUNZIONE RENALE IN ITALIA: ASPETTI CLINICI, ECONOMICI E SOCIALI STUDIO CENSIS – 2009 - DATI PIEMONTE 28 volte la quota capitaria
  • 20. Quintaliani • Conclusions • In patients with advanced CKD, timing of dialysis therapy initiation was not associated with mortality when accounting for lead time bias and survivor bias.
  • 21. Quintaliani Dati di 9/17 regioni RIDT, 2000-2008, 35.000 soggetti 2011
  • 22. Quintaliani • Newswise — ROCHESTER, Minn. — New research from Mayo Clinic finds that half of elderly patients who start dialysis after age 75 will die within one year. The findings are being presented this week at the American Society of Nephrology’s Kidney Week 2013 in Atlanta.
  • 23. Quintaliani Treatment effects of convective dialysis are unreliable due to limitations in trial methods and reporting. Convective dialysis may reduce cardiovascular but not all-cause mortality, and effects on nonfatal cardiovascular events and hospitalization are inconclusive. The potential benefits of convective modalities over standard HD for cardiovascular outcomes and mortality remain unproved. Since the meeting in Paris, new evidence has become available regarding the clinical benefits of HDF.
  • 24. Quintaliani Comparison of mean and confidence intervals of costs and benefits over 3 years of treatment with dialysis versus sVLPD. Scalone L et al. Nephrol. Dial. Transplant. 2010;25:907-913© The Author 2009. Published by Oxford University Press on behalf of ERA-EDTA. All rights reserved. For Permissions, please e-mail: journals.permissions@oxfordjournals.org
  • 25. Quintaliani Diet and time to ESRD 0 10 20 30 40 50 60 Time ( years ) BaselineGFR38.6ml/min) 0 2 4 6 8 10 12 14 16 MDRD Study A Locatelli F and Del Vecchio L Nephrol Dial Transplant 1999;14:1360-4 - 3.6 ml / min / year Low protein diet 9,3 years Usual diet 8,3 years - 4.03 ml / min / year ∆ Time 1. 0 years
  • 26. Quintaliani Diet and time to ESRD 0 10 20 30 40 50 60 Time ( years ) BaselineGFR38.6ml/min) 0 2 4 6 8 10 12 14 16 MDRD Study A Locatelli F and Del Vecchio L Nephrol Dial Transplant 1999;14:1360-4 - 3.6 ml / min / year Low protein diet 9,3 years Usual diet 8,3 years - 4.03 ml / min / year ∆ Time 1. 0 years In questo riesame della progressione della funzione renale Locatelli, riesaminando i dati MDRD, arriva alla conclusione che la progressione del gruppo a dieta e’ di circa 3,60 contro una progressione di nel gruppo NON a dieta di 4,03 mil/min anno. Il risparmio ottenuto sarebbe pari a -30.723 euro
  • 27. Quintaliani Occurrence of renal failure or death in patients in Study A including follow-up through 10 mo after study completion. LEVEY A S et al. JASN 1999;10:2426-2439 ©1999 by American Society of Nephrology • Molto diversa e’ l’analisi secondaria fatta da Levey
  • 28. Quintaliani Soglie assolute Afro D Amro A Euro A Searo B Searo D Wpro A GDP per capita * $1.695 $39.950 $30.439 $4.959 $1.990 $30.708 3 x GDP per capita * $5.086 $119.849 $91.318 $14.876 $5.971 $92.123 •GDP = Gross domestic productGDP = Gross domestic product ;; •< GDP per capita (Very cost-effective)< GDP per capita (Very cost-effective) ;; •1-3 x GDP per capita (cost-effective)1-3 x GDP per capita (cost-effective) ;; •> 3 x GDP per capita (not cost-effective)> 3 x GDP per capita (not cost-effective) Anni di vita valutati tenendo conto della qualità di vita. 1 Qualy è un anno di vita in perfetta salute. 0.5 Qualy è un anno vissuto con una qualità di vita pari alla metà di quella di un individuo in perfetta salute.
  • 30. Quintaliani The comparison in terms of cost-effectiveness (the cost of one incremental unit of effectiveness) between the different treatment sequences is expressed as the Incremental Cost-Effectiveness Ratio (ICER)
  • 33. Quintaliani Published on Line, October 2013 ACP does not recommend screening for CKD in asymptomatic adults with risk factors (diabetes, Hypertension and CV disease). Standard Detection of CKD is considered a sufficient approach, at least for now. New studies needed.
  • 35. Quintaliani Percentuali di pazienti a cui è stata segnata una creatininemia e’ 49% Audit pazienti diabetici ed ipertesi Totale pazienti circa 30.000 Oltre 100 medici Pazienti 5261 2535 8056 Creat si prescritte Creat si registrate Creat no 7796 = 49% 51 % 16% 33%
  • 36. Quintaliani Insufficienza renale Dr. G. Quintaliani 9132 pts 19% = 1 su 57631 4611040 Un terzo dei pazienti aveva IRC
  • 37. Quintaliani • Tens of thousands of patients are needlessly dying in our hospitals every year from kidney failure linked to dehydration, according to the healthcare regulator. • Between 12,000 and 42,000 deaths could be prevented every year if patients received the best possible care. • The condition, which kills more people every year than common cancers, can develop very quickly and occurs in people ill with conditions such as heart failure, diabetes and those suffering infections. • A new guideline from the National Institute for Health and Care Excellence (Nice) says acute kidney injury costs the NHS between £434 million and £620 million a year - more than it spends on breast, lung and skin cancer combined. • Between 262,000 and one million people admitted to hospital as an emergency will have the kidney condition, of which just under a quarter will die.
  • 39. Quintaliani • La mortalità acuta (entro 48h da una iperpotassiemia) era piu’ alta nel gruppo dei NON nefrologi
  • 40. Quintaliani What business we are On January 19, 2012, after 131 years of operation, the Eastman Kodak Company filed in U.S. bankruptcy court. Central among them was that Kodak was late to recognize that it was not in the film and camera business: it was in the imaging business. With the advent of digital imaging, Kodak was outpaced by other companies that could better achieve consumer goals
  • 41. Quintaliani Altri fallimenti • Successo • Whats app • Facebook • Google IBM Nokia Olivetti M246310 Business immateriale basato su servizi e soddisfazione utente
  • 42. Quintaliani Cosa fare? •Definire le competenze – Ecco perche’ non abbiamo bisogno di raccoamdnati che nons aranno mai competenti ma solo autoreferenziato
  • 44. Quintaliani • Thirty-day in-hospital mortality correlated with time in clinical practice; decreasing from 8.9% and 9.1% with <15 and 15–20years to 7.7% for each of the categories of >20≤25years and >25years. Certified specialists appear to continue with experiential learning with evidence of improved outcome after 20years in clinical practice.
  • 45. Quintaliani Cosa fare? • Definire le competenze • Centralita’ del paziente e soprattutto non farlo arrivare alla dialisi. Scegliere ilmiglior tipo di trattamento sostitutivo
  • 46. Quintaliani • L’ultimo – e probabilmente il più significativo cambiamento cui stiamo assistendo è la partecipazione del paziente alla gestione della propria saluteSi cerca di rendere i pazienti attivamente partecipi del proprio trattamento, e non più dei riceventi passivi. La crescita esponenziale delle malattie croniche mette in crisi lo schema con cui negli ultimi decenni è stata offerta l’assistenza sanitaria, nella quale il clinico prescriveva e il paziente assumeva • Un modo di implementare tale nuovo schema è quello di offrire al paziente più opzioni. In UK è stato introdotto un sistema che consente al paziente di scegliere l’ospedale, e non viceversa • Se l’obiettivo è ora quello di dare ai pazienti la scelta, la vera sfida è come dare loro anche il controllo. In Gran Bretagna e negli Stati Uniti, invece che un menu di servizi standard, è offerto ai pazienti un budget personale da gestire Forder J, Jones K, Glendinning C, et al. Evaluation of the Personal Health Budget Pilot Programme. University of Kent, Canterbury; 2012.
  • 47. Quintaliani Cosa fare? • Definire le competenze • Centralita’ del paziente e soprattutto non farlo arrivare alla dialisi. Scegliere ilmiglior tipo di trattamento sostitutivo • Dare il miglior trattamento possibile compatibilemnte con le risorse (capacita’ di valuatzione ed autovaluatzione) Audit, raccolta dati, indicatori
  • 48. Quintaliani • Health care leaders and policy makers have tried countless incremental fixes—attacking fraud, reducing errors, enforcing practice guidelines, making patients better “consumers,” implementing electronic medical records—but none have had much impact. • It’s time for a fundamentally new strategy. • At its core is maximizing value for patients: that is, achieving the best outcomes at the lowest cost.
  • 49. Quintaliani • “E’ necessario un nuovo modello qualitativo per consentire a medici, fornitori e autorità regolatorie di assicurare ai pazienti una vita migliore grazie alle terapie tecnicamente complesse e costose che essi stanno ricevendo. • Con solide fondamenta, è giunto il momento di concentrarsi sugli outcome clinici intermedi più complessi quali, la gestione dei fluidi, il controllo delle infezioni, la gestione del diabete, la gestione dei farmaci e le cure terminali. Ed anche negli outcome primari: una migliore sopravvivenza, un minor numero di ospedalizzazioni, un migliore approccio del paziente al trattamento e, in definitiva, una migliore qualità della vita.
  • 50. Quintaliani Ed inoltre: Il presidio del sapere disciplinare passa per il governo strategico della filiera dei servizi nefrologici e per l’adozione di strumenti di governo clinico per l’appropriatezza della cura “ “Questo rende opportuno ragionare sulle forme di controllo che il nefrologo può agire per mantenere adeguati standard assistenziali, avendo la nefrologia manifestato un ampio ventaglio di esperienze in tal senso, come si dimostrerà in seguito. Questioni centrali nell’esercizio del controllo nei confronti di questa forma di outsourcing sono: (tra gli altri ndr) • la capacità dell’attore pubblico nel fare committenza non solo su volumi minimi di attività per soddisfare i bisogni attesi, ma anche sugli standard qualitativi di funzionamento dei servizi CUSAS M Del Vecchio Le formule gestionali della nefrologia G Ital Nefrol 2012; 29 (6): 721-727
  • 51. Quintaliani • “Elementi che dovrebbero essere in ogni caso considerati requisiti imprescindibili per qualunque valutazione di assetto diversa da quella attuale, sono relativi alla capacità del settore pubblico di definire gli standard qualitativi ed i volumi di prestazioni richieste all’eventuale privato, nonché la capacità di controllo del rispetto di quanto previsto, tutte capacità teoricamente disponibili nelle Aziende Sanitarie Italiane, ma poco messe in campo operativamente”. M Del Vecchio Le formule gestionali della nefrologia G Ital Nefrol 2012; 29 (6): 721-727 CUSAS
  • 52. Quintaliani Accanto alle competenze professionali il nefrologo è quindi chiamato a sviluppare competenze manageriali non solo e non tanto nella gestione della singola unità or­ganizzativa ospedaliera: i fenomeni aziendali e regio­nali dipingono una filiera di offerta interaziendale con elevati fabbisogni di inte­ grazione. Come garantire che i centri siano idonei e operino secondo i migliori standard e come gestire le complicanze per i casi ad alta complessità che richiedono uno sforzo multi­professionale sono le questioni che il nefrologo è chiamato a sviluppare per stare in rete. CUSAS
  • 53. Quintaliani di Cartabellotta che sempre dal GIN si chiede se esita un futuro per il SSN e di cui riporto i punti, a mio parere, più importanti: • “ non è più differibile la definizione di standard clinico­ assistenziali e indicatori di performance unitari per tutto il territorio nazionale. • L’approccio al management continua a essere guidato dalla produttività (output­driven) e non dai risultati di salute (outcome­driven). • Di conseguenza, guidate da un equilibrato mix di evidenze scientifiche e buonsenso, tutte le categorie professionali (medici in particolare) dovrebbero identificare gli interventi sanitari inefficaci, inappropriati e dal low­value. Tali prestazioni, infatti, riducono l’efficacia dell’assistenza, aumentano il rischio clinico per i pazienti e determinano un ingente spreco di denaro pubblico, impossibile da identificare e contenere con i metodi di spending review utilizzati della politica.” Esiste un futuro per il Servizio Sanitario Nazionale GIN Vol. 3 Anno 30 Maggio Giugno 2013
  • 54. Quintaliani Cosa fare? • Definire le competenze • Centralita’ del paziente e soprattutto non farlo arrivare alla dialisi. Scegliere ilmiglior tipo di trattamento sostitutivo • Dare il miglior trattamento possibile compatibilemnte con le risorse (capacita’ di valuatzione ed autovaluatzione) Audit, raccolta dati, indicatori • Definire la mission del nefrologo rinunciano alle commistioni personali (corruzione e nomne) con i DG ma sviluppando un sistema di governo clinico
  • 55. Quintaliani la relazione con i ruoli di Direzione Generale, • “ …quando la relazione è forte ed efficace, questa è costruita sulla base o di competenze pregresse del DG stesso, o comunque di una relazione personale. L’organizzazione NON sembra avere in generale un peso in questa relazione, supportando e garantendo efficacia anche quando per cause diverse tale rapporto personale e diretto non esiste: l’organizzazione non pare capace, nella maggioranza dei casi osservati, di introdurre i meccanismi organizzativi minimi per poter avvicinare la Direzione Aziendale e la nefrologia” Elena Rebora Alcuni spunti su come i nefrologi sono visti dagli altri professionisti della sanità e dai pazienti Giornale Italiano di Nefrologi a / Anno 27 n. 2, 2010 / pp. 148-157 CUSAS
  • 56. Quintaliani L’ambulatorio e’ il migliore sistema per • Intercettare per tempo i pazienti nefropatici • Filtrare i ricoveri e assicurare la continuitaì della cura (dalla biopsia al follow­up) • Filtrare i pazienti in dialisi assicurando loro il trattamento migliore • Aumentare l’empatia e quindi la maggior compliance • Educare i pazienti e i MMG alla cura delle nefropatie
  • 57. Quintaliani La disabilita’ ISTAT dicembre 2013 • Si stima che i pazienti con una malattia cronica si siano pari al 30% della popolazione equivalente a circa 18 milioni Lo stesso rapporto ci dice che per un medico di medicina generale massimalista ci sono 450 cronici • inoltre ci sono circa 2,5 milioni (circa 4% della popolazione) che sono anziani non autosufficienti
  • 59. Quintaliani missioni in capo alla specialità. •a) “il nefrologo è un internista con una specializzazione rispetto all’organo”; •b) “in condizioni di ridotta funzionalità del rene, c’è bisogno di uno specialista nefrologo”; •c) “il nefrologo è lo specialista degli squilibri idroelettrolitici” con massima espressione clinica nell’insufficienza renale a diuresi assente; •d) “il nefrologo è colui che ha competenze precipue della dell’insufficienza renale acuta”; •e) “il nefrologo è colui che ha competenze precipue per il trattamento delle complicanze multiorgano derivate dall’insufficienza renale cronica”; •f) “la nefrologia è la specialità di malattie poco note (glomerulonefriti)” che possono essere alla base di ipertensione secondaria o di insufficienza renale cronica, se non diagnosticate tempestivamente. CUSAS
  • 60. Quintaliani • I risparmi obbligati di oggi rischiano di moltiplicare la spesa nel giro dei prossimi anni” (W. Ricciardi) Nel 2018 Il SSN finira’ (sist Beveridge)
  • 62. Quintaliani • The 2011—12 increased mortality in people older than 55 years (about 2200 excess deaths) probably constitutes the first evident short-term consequence of austerity on mortality in Greece. This trend is probably related to barriers to access health care for chronically ill patients because of the drastic restrictions in health policies and the increase in uninsured individuals The 2008—12 rise in the number of deaths is attributed to the increase in the number of deaths in the oldest individuals, with 12·5% and 24·3% increases in people aged 80—84 years and older than 85 years, respectively
  • 63. Quintaliani ”Non pretendiamo che le cose cambino se continuiamo a farle nello stesso modo. La crisi è la miglior cosa che possa accadere a persone e interi paesi perché è proprio la crisi a portare il progresso

Notes de l'éditeur

  1. Comparison of mean and confidence intervals of costs and benefits over 3 years of treatment with dialysis versus sVLPD.
  2. From the patients’ point of view, it is also important to understand whether the effect of adequate blood pressure control on CKD progression can be translated into a significant advantage in terms of dialysis-free survival. Some years ago we msde a crude quantification of the effect of blood pressure reduction on the rate of CKD progression by analysing the time to ESRD (defined as a GFR of 5 ml/min) on the basis of the baseline GFR values and their rate of decline in patients enroled in the MDRD study. From this estimate, it emerged that strict blood pressure control for a mean projected period of 9.4 years could delay the need for renal replacement therapy by nearly 1.2 years in patients with moderate CKD (mean baseline GFR of 38.6 ml/min). This is of particular importance because reducing blood pressure is not very demanding to patients and has the added benefit of reducing cardiovascular morbidity and mortality.
  3. From the patients’ point of view, it is also important to understand whether the effect of adequate blood pressure control on CKD progression can be translated into a significant advantage in terms of dialysis-free survival. Some years ago we msde a crude quantification of the effect of blood pressure reduction on the rate of CKD progression by analysing the time to ESRD (defined as a GFR of 5 ml/min) on the basis of the baseline GFR values and their rate of decline in patients enroled in the MDRD study. From this estimate, it emerged that strict blood pressure control for a mean projected period of 9.4 years could delay the need for renal replacement therapy by nearly 1.2 years in patients with moderate CKD (mean baseline GFR of 38.6 ml/min). This is of particular importance because reducing blood pressure is not very demanding to patients and has the added benefit of reducing cardiovascular morbidity and mortality.
  4. Occurrence of renal failure or death in patients in Study A including follow-up through 10 mo after study completion. Cumulative incidence of renal failure or death through completion of additional follow-up. Risk ratio is 0.63 (95% CI, 0.38 to 1.02; P = 0.056).
  5. Prostate cancer screening and early detection Introduction The issue of whether men should get regularly tested for prostate cancer is highly controversial and all too often gives rise to very strong emotions. For some very obvious reasons those patients who have been diagnosed early and successfully treated for prostate cancer clearly believe in the widespread use of “screening.” On the other hand, two large, randomized, but certainly flawed clinical trials have shown that such widespread, population-based “screening” has (at best) limited impact on the long-term, average survival of men in a defined population. People often get confused about the difference between screening for prostate cancer and early detection of the disease. It happens to professionals and to patients. Let’s see if we can help to make the difference clear. The Brownsville Experiment Dr Brown, a urologist, wants to find how many men in Brownsville have prostate cancer. The first year — Dr Brown decides that in order to answer his question he will give a free digital rectal examination (DRE) and PSA test to every fifth man over 40 years old who walks past his office on main street on a Saturday morning in May. He then gives a biopsy to every man with either a positive DRE or a PSA level &amp;gt; 2.5 ng/ml. In other words, these men are picked completely at random — except that they must walk past his office and be over 40. This is a true, population-based, prostate cancer screening program. The men have been selected at random from all men in Brownsville that day, and they don’t necessarily even think that they should be having a prostate cancer test. The second year — A screening program like the one he does in the first year takes a lot of effort, so the next year Dr Brown decides just to offer a free DRE and PSA test to any man over 40 who comes to his office on the same Saturday morning in May and asks to be tested, and then to biopsy the men according to the same criteria as in year 1. So he puts an ad in his local Brownsville newspaper. This year, the people who get the DRE and the PSA test have selected themselves for some reason. Maybe they just think its time they had a PSA test. Maybe they have had to get up a few times too often in the middle of the night. Maybe their wife told them it was high time they had a prostate cancer test. Or maybe they just thought that they’d have the tests while they were free. Some physicians now call this case finding. It certainly isn’t a true screening initiative, because the tests aren’t being given at random and the men who get the tests have selected themselves. The third year — Finally, the third year, Dr Brown decides he isn’t going to give anything away for free. Instead, he will encourage every man over 40 who comes to his office to have a DRE and a PSA test, regardless of their symptoms. His justification for this is that if they have come to see him — a urologist — there is good reason to think that they may have a urological disorder, including prostate cancer. This is true early detection. In other words, Dr Brown is going to do his best to find prostate cancer in any patient who comes to see him, but he isn’t going to go out of his way to look for patients with the disease.
  6. In order to be cost-effective the SCREENING FOR MICROALBUMINURIA HAS A 76%SENSITIVITY AND 96% SPECIFICITY Prostate cancer is one of the leading causes of death from malignant disease among men in the developed world. One strategy to decrease the risk of death from this disease is screening with prostate-specific antigen (PSA); however, the extent of benefit and harm with such screening is under continuous debate. METHODS: In December, 1994, 20,000 men born between 1930 and 1944, randomly sampled from the population register, were randomised by computer in a 1:1 ratio to either a screening group invited for PSA testing every 2 years (n=10,000) or to a control group not invited (n=10,000). Men in the screening group were invited up to the upper age limit (median 69, range 67-71 years) and only men with raised PSA concentrations were offered additional tests such as digital rectal examination and prostate biopsies. The primary endpoint was prostate-cancer specific mortality, analysed according to the intention-to-screen principle. The study is ongoing, with men who have not reached the upper age limit invited for PSA testing. This is the first planned report on cumulative prostate-cancer incidence and mortality calculated up to Dec 31, 2008. This study is registered as an International Standard Randomised Controlled Trial ISRCTN54449243. FINDINGS: In each group, 48 men were excluded from the analysis because of death or emigration before the randomisation date, or prevalent prostate cancer. In men randomised to screening, 7578 (76%) of 9952 attended at least once. During a median follow-up of 14 years, 1138 men in the screening group and 718 in the control group were diagnosed with prostate cancer, resulting in a cumulative prostate-cancer incidence of 12.7% in the screening group and 8.2% in the control group (hazard ratio 1.64; 95% CI 1.50-1.80; p&amp;lt;0.0001). The absolute cumulative risk reduction of death from prostate cancer at 14 years was 0.40% (95% CI 0.17-0.64), from 0.90% in the control group to 0.50% in the screening group. The rate ratio for death from prostate cancer was 0.56 (95% CI 0.39-0.82; p=0.002) in the screening compared with the control group. The rate ratio of death from prostate cancer for attendees compared with the control group was 0.44 (95% CI 0.28-0.68; p=0.0002). Overall, 293 (95% CI 177-799) men needed to be invited for screening and 12 to be diagnosed to prevent one prostate cancer death. INTERPRETATION: This study shows that prostate cancer mortality was reduced almost by half over 14 years. However, the risk of over-diagnosis is substantial and the number needed to treat is at least as high as in breast-cancer screening programmes. The benefit of prostate-cancer screening compares favourably to other cancer screening programs. FUNDING: The Swedish Cancer Society, the Swedish Research Council, and the National Cancer Institute.