Questa presentazione è il frutto di un lavoro di uno dei miei alunni, viene pubblicato a mio nome per partecipare a un mini-concorso indetto nella mia classe III a.s. 2013 2014 e viene pubblicato a scopo didattico.
2. NASCE LA “LUCE”
- Nel 1869 il fisico italiano Pacinotti realizzò la
dinamo (generatore di energia elettrica continua);
Antonio Pacinotti
la dinamo
3. - Nel 1878 l’americano Thomas Alva Edison
inventò la lampadina elettrica;
Edison e la lampadina elettrica
4. - Nel 1880 le strade e le piazze di importanti città
furono dotate di illuminazione elettrica.
Strada illuminata da lampioni
5. LE NOTIZIE TRASMESSE IN UN
LAMPO
- Un’ invenzione fondamentale fu il telegrafo,
inventato dall’americano Samuel Morse.
Samuel Morse
il telegrafo
6. - Nel 1871 lo statunitense Alexander Bell
realizzò il primo telefono che segnò un passo
molto importante per la comunicazione a
distanza.
Gli abitanti, all’inizio, giudicavano il telefono un
gioco, per questo ebbe inizialmente una scarsa
diffusione.
Alexander Bell
Telefono antico
7. LA RAFFINAZIONE DEL PETROLIO
- Nel 1870 nacque negli Stati Uniti la Standard
Oil Company che in pochi anni si assicurò il
controllo della produzione nazionale di petrolio.
La Standard Oil company in una foto del passato.
8. - Nel 1885 nasce il motore a scoppio.
- Tra il 1886 e il 1891 nacque la prima
automobile.
Motore a scoppio
Automobile
9. - Con queste ultime invenzioni l’industria
meccanica e la raffinazione del petrolio ebbero
una forte accelerazione, cambiando così il
modo di vivere di molte nazioni del pianeta.
10. SI SVILUPPA L’INDUSTRIA CHIMICA
- Sempre alla fine dell’800 si sviluppò
rapidamente anche l’industria chimica che creò
nuovi prodotti come ad esempio:
- fertilizzanti per l’agricoltura;
11. - prime materie plastiche;
Bottiglie in plastica
Scatole in plastica
12. - nuovi medicinali come ad esempio:
- il vaccino contro la rabbia (1886);
15. - il primo antibiotico (messo in commercio nel
1909).
16. - La conservazione dei cibi raggiunse traguardi
inaspettati grazie alla refrigerazione degli
alimenti, permettendo la scorta di alimenti
evitando i periodi di carestia.
18. L’INDUSTRIA ITALIANA
MUOVE I PRIMI PASSI
- Nel comparto della meccanica aumentò e
migliorò la produzione di macchinari per:
- l’industria tessile;
un’ industria tessile
20. - l’industria che si occupa della lavorazione del
legno.
un’industria per la lavorazione del legno
21. - A Milano nel 1872 nacque la Pirelli (industria
della gomma).
Quest’azienda svolge un ruolo molto
importante nell’economia italiana.
un manifesto della Pirelli
“Simbolo” della Pirelli
22. - In seguito alla Pirelli sorsero varie industrie
alimentari come:
- la Cirio (produttrice di conserve alimentari);
un prodotto della Cirio
“Simbolo” della Cirio
23. - La Rossi (produttrice di salumi)
Primo negozio “Rossi”
“Simbolo” della Rossi
24. - La Branca (produttrice di liquori)
Un manifesto della Branca
“Simbolo” della Branca
25. - Nel 1884 si iniziò a produrre le acciaierie Terni
(un importante complesso siderurgico d’Italia);
Le acciaierie di Terni ieri …
… e oggi.
26. - Tra il 1869 e il 1913 ci fu un grande slancio
dell’industria italiana. Buona parte dello
sviluppo si andò a concentrare nel cosiddetto
triangolo industriale tra le città di:
- Torino;
- Milano;
- Genova.
27. I SETTORI PRINCIPALI
DELL’INDUSTRIA ITALIANA
I progressi più significativi si registrarono nella:
- Industria siderurgica (si giovò dell’introduzione
di altiforni a carbon coke che permisero di
trasformare in ghisa i rottami di ferro);
un’industria
siderurgica
28. - Industria meccanica ebbe uno sviluppo lento
ad esclusione del settore automobilistico grazie
alla Fiat nata nel 1899.
un’automobile Fiat
uno dei “simboli” della Fiat
29. - Industria chimica nacque praticamente dal
nulla. L’Italia, infatti, fino alla prima guerra
mondiale, doveva importare tantissimo dalla
Germania: - medicinali;
- coloranti;
- esplosivi; …
30. - Industria elettrica abbandonò l’uso del vapore e
si orientò verso i primi impianti idroelettrici.
Nacquero così grandi imprese come, ad
esempio, la Edison.
Un impianto idroelettrico
“Simbolo” della Edison
32. IL COLONIALISMO
La ripresa del colonialismo fu determinata dalle
necessità di assicurasi il rifornimento costante
di materie prime.
33. LA GRAN BRETAGNA
- In Asia l’Inghilterra possedeva:
- Singapore;
- la penisola di Malacca;
- il porto di Hong Kong;
- l’India;
- la Birmania;
- la Malesia;
- la Nuova Guinea.
34. - In Africa gli inglesi controllavano:
- la Colonia del Capo;
- il Natal;
- il Trasvaal;
- l’Egitto;
- parte del: - Kenya;
- Nigeria;
- Uganda;
- Sierra Leone;
- Ghana.
35. LA FRANCIA
- La Francia sfruttava ogni occasione possibile
per imporre la propria influenza politica e
economica nel mondo.
36. - In Asia formò, nel 1885, un proprio
protettorato sul Tonchino e il Vietnam.
37. - In Africa controllava: - il Gabon;
- il Madagascar;
- zona della Gibuti.
38. LA GERMANIA
- La Germania si procurò alcuni possedimenti
per sviluppare al meglio le attività commerciali.
39. - In Africa fondarono le colonie: - del Togo;
- del Camerun,
- dell’Africa sudOccidentale;
- dell’ Orientale
tedesca;
40. - Nell’Oceano Pacifico la Germania possedeva:
- parte della Nuova Guinea;
- l’arcipelago delle Bismark;
- le isole Marianne;
- le isole Caroline.
46. LA CATENA DI MONTAGGIO
La catena di montaggio fu inventata
dall'Americano James Taylor ed è un sistema
meccanizzato di produzione che divide un lavoro
complesso in tanti lavori semplici.
47. - Henry Ford, fondatore della famosa casa
automobilistica, fu il primo ad applicarla
nella sua industria.
- Al lavoratore non era richiesta nessuna
competenza e doveva rimanere sempre
allo stesso posto, mentre scorreva davanti
a lui una catena, che gli portava i pezzi da
montare. Il lavoratore non aveva
nemmeno il tempo per andare in bagno.
48. Il lavoro era frustrante e, soprattutto, monotono.
Catena di montaggio
nella fabbrica Ford.
49. LA COSCIENZA DI CLASSE
- Gli operai lavoravano in condizioni pessime e
la sofferta convivenza nei quartieri operai
diede modo ai lavoratori di pensare alle proprie
condizioni di vita.
Interno di una fabbrica
dell’Ottocento
50. - Così si formò gradualmente la coscienza di
classe, ovvero la consapevolezza di
appartenere ad una stessa categoria sociale, la
classe operaia.
Un quartiere operaio
51. - All’aumentare di proteste per le pessime
condizioni di vita il governo inglese emanò le
prime leggi a favore degli operai come ad
esempio: - non si potevano più assumere
ragazzi sotto i nove anni;
- i ragazzi al di sotto dei 18 anni non
dovevano fare più orari notturni.
52. - Nel frattempo gli operai organizzarono le prime
organizzazioni sindacali che avevano lo scopo
principale di: - opporsi ai licenziamenti;
- migliorare le condizioni sanitarie.
- Queste organizzazioni venivano gestite in
segreto per il rischio di essere licenziati.
53. - Infine gli operai ottennero, dal sindacato
inglese, il diritto di associazione e di sciopero,
sia pur dentro determinate leggi.
Lavoratori in sciopero
54. IL SOCIALISMO UTOPISTICO
- In Francia, alcuni “intellettuali”, soprannominati
in seguito i padri fondatori del socialismo, colpiti
dalla povertà e dalle sofferenze nei quartieri
industriali, formarono una società diversa,
libera da ogni sfruttamento.
55. - Questo nuovo “movimento” fu chiamato
utopistico perché prospettava un mondo
difficilmente realizzabile;
56. - I maggiori rappresentanti furono:
Saint-Simon voleva l’eliminazione dei mezzi di
produzione e il passaggio della ricchezza
nazionale al popolo;
Saint-Simon
57. - Fourier voleva la costruzione di grandi
fabbriche in cui gruppi di lavoratori
collaboravano per produrre beni e distribuirli
alla nazione;
Fourier
58. - Proudhon sosteneva la necessità di un’armonia
sociale tra gli operai e i ceti medi produttivi per
far nascere una nuova repubblica fondata
sull’uguaglianza.
Proudhon
59. IL SOCIALISMO SCIENTIFICO
- Nel 1848 fu pubblicato il Manifesto del partito
comunista scritto da due intellettuali tedeschi :
Manifesto del partito comunista
62. - In questo Manifesto erano sintetizzati i principi
essenziali del comunismo. I più importanti
erano:
- il sistema politico e borghese, che
aveva dato inizio alla sfruttamento degli
operai, andava abolito;
63. - si doveva imporre la dittatura del popolo per
preparare il passaggio ad un nuovo regime, il
socialismo;
- I beni prodotti dalle fabbriche e dall’agricoltura
dovevano essere distribuiti a tutta la nazione
per soddisfare i bisogni di ciascuno.
64. FONTI:
- Immagini tratte da siti internet;
- “Civiltà senza frontiere”
autori E. Bonifazi, F. Chiara.
ed. Bulgarini