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Diritto Costituzionale e Amministrativo                   http://profland.altervista.org




                             Principi di
                      Diritto Costituzionale &
                           Amministrativo




                                          Autore: Murim

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                                       PRINCIPI DI DIRITTO COSTITUZIONALE



                                CARATTERISTICHE DELLA COSTITUZIONE REPUBBLICANA

VOTATA                                 In quanto venne approvata dall’Assemblea Costituente ed entrò in vigore il 1° gennaio 1948
RIGIDA                                 Perché per essere modificata occorre osservare speciali procedure
DI TIPO PROGRAMMATICO                  Poiché molte delle sue disposizioni non sono di immediata applicazione ma possono essere attuate solo dopo
                                       che siano state emanate apposite leggi ordinarie
FORTEMENTE ISPIRATA AL                 In quanto contiene numerose norme dirette a promuovere una maggiore uguaglianza sociale ed economica
PRINCIPIO DELLA SOCIALITA’             dei cittadini



Finora la Costituzione è stata modificata 5 volte con le seguenti leggi Costituzionali:
    N. 1 del 22 novembre 1999, per introdurre l’elezione diretta del Presidente della Giunta regionale ed accrescere l’autonomia statutaria delle
    Regioni
    N. 2 del 23 novembre 1999, per inserire i principi del giusto processo
    N. 1 del 23 gennaio 2000, per consentire l’esercizio del diritto di voto ai cittadini italiani residenti all’estero
    N. 1 del 23 gennaio 2001, per determinare il numero dei deputati e senatori italiani in rappresentanza all’estero
    N. 3 del 18 ottobre 2001, per introdurre sostanziali modifiche al titolo V riguardante “Le Regioni, le Province e i Comuni”.




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                                           LE FONTI DELL’ORDINAMENTO GIURIDICO
LEGGI          FORMALI                                                  Costituzionali
               Emesse dal Parlamento e dai Consigli regionali           A modifica o integrazione della Costituzione
                                                                        Ordinarie
                                                                        proposte da Camera e Senato
               MATERIALI                                                Decreti legge, emanati dal Governo in casi straordinari di necessità ed
               Emanate da altri organi non legislativi                  urgenza. Vanno convertiti in Legge entro 60 giorni dalla pubblicazione sulla
                                                                        Gazzetta Ufficiale
                                                                        Decreti legislativi, emanati dal Governo su delega del Parlamento
                                                                        Regolamenti (governativi, ministeriali, di Enti pubblici). Non sono
                                                                        leggi ma atti amministrativi contenenti norme obbligatorie. Possono essere
                                                                        emanati dal Governo, da altri organi dello Stato nonché dai Comuni, dalle
                                                                        Province e dalle Regioni

Approvato sia dalla Camera dei Deputati che dal Senato, il testo di legge è trasmesso al Presidente della Repubblica per la promulgazione. La
promulgazione è un atto obbligatorio, che il Capo dello Stato non può rifiutarsi di compiere. Una volta promulgata, la legge viene pubblicata nella
Gazzetta Ufficiale. Entra in vigore, e quindi diventa obbligatorio osservarla, il quindicesimo giorno della sua pubblicazione nella GU.

I membri della Camera dei Deputati sono più numerosi di quelli del Senato (rispettivamente: 630 e 315 ma 12 deputati e 6 senatori sono eletti dagli
italiani all’estero).
PARLAMENTO: per essere eletti Deputati occorre aver compiuto 25 anni; per eleggere i Deputati occorre aver compiuto 18 anni
SENATO: per essere eletti Senatori occorre aver compiuto 40 anni; per eleggere i Senatori occorre aver compiuto 25 anni
MINISTRI SENZA PORTAFOGLIO: non sono titolari di Ministero




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                                     POTERI DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Funzione legislativa                         Promulga le leggi approvate dal Parlamento, facendole così divenire perfette (o, quando ritiene che
                                             la legge da promulgare sia inopportuna, può inviare un messaggio motivato alle Camere con invito a
                                             riesaminarle)
                                             Emana i decreti aventi valore di legge e i regolamenti
                                             Indice il referendum per l’abrogazione di leggi già esistenti
                                             Può sciogliere le Camere, sentiti i loro Presidenti quando reputi che non siano più in grado di
                                             esprimere una maggioranza politica
                                             Indice le elezioni e stabilisce il giorno della prima riunione
                                             Può nominare cinque senatori a vita
Funzione amministrativa (potere              Nomina il Presidente del Consiglio dei Ministri e i singoli Ministri
esecutivo)                                   Nomina i più importanti organi amministrativi dello Stato (Sottosegretari di Stato, Presidenti e
                                             Consiglieri della Corte dei Conti e del Consiglio di Stato, Prefetti, Ambasciatori…)
                                             Ratifica i trattati internazionali
                                             Comanda le Forze Armate e presiede il Consiglio Superiore di Difesa
                                             Conferisce le onorificenze della Repubblica
Funzione giurisdizionale (potere             Presiede il Consiglio Superiore della Magistratura
giudiziario)                                 Può concedere la grazia
                                             Concede l’amnistia e l’indulto dietro autorizzazione del Parlamento
                                             Nomina cinque giudici della Corte Costituzionale
Durata della carica                       7 anni




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CORTE COSTITUZIONALE
È composta da 15 giudici scelti. Vigila sull’attività legislativa (per mettere a riparo le libertà dai colpi delle occasionali maggioranze) e sull’esercizio
di fatto dei vari poteri (legislativo, esecutivo, giudiziario) perché non vengano meno l’equilibrio e l’autonomia dei tre poteri. Giudica
     sulle controversie relative alla legittimità costituzionale delle leggi e degli atti dello Stato e delle Regioni
     sui conflitti di attribuzione Stato/Regioni
     sulle accuse promosse contro il Presidente della Repubblica




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PRINCIPI DI DIRITTO AMMINISTRATIVO

Enti pubblici          Territoriali                             Formati da popolazioni residenti in un dato territorio come lo Stato, le Regioni, le Province,
                                                                i Comuni
                       Istituzionali                            Quelli che prescindono dall’elemento territoriale e da quello personale caratteristico dei
                                                                primi


                       Enti nazionali                           Destinati a soddisfare interessi su scala nazionale
                       Enti locali                              Curano gli interessi di comunità ristrette su territori delimitati

Classificazione degli organi:
individuali / collegiali
semplici / complessi (costituiti da un’unità elementare non scomponibile o risultanti da una pluralità di organi)
esterni / interni (che manifestano la volontà dell’ente nei confronti di soggetti esterni o destinati ad esplicare la loro efficacia all’interno dell’ente)
attivi / consultivi / di controllo
centrali / locali (in base all’estensione della loro competenza)
principali / ausiliari
ordinari / straordinari
permanenti / temporanei

Competenza:
    per materia (riferita ai settori di intervento)
    per grado (in relazione al livello gerarchico di chi la esercita)
    per territorio (correlata alla circoscrizione territoriale dell’ente)




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CONSIGLIO DI STATO
 Funzioni    GIURISDIZIONALE                 Tutela dei privati vs illegittimità degli atti della PA

                CONSULTIVA                   Pareri giuridico-amministrativi al Governo

AVVOCATURA GENERALE DELLO STATO
Ha il compito di rappresentare e difendere in giudizio tutte le amministrazioni dello Stato nonché di difendere quest’ultimo davanti ai giudici
internazionali. Svolge inoltre una vasta opera di consulenza giuridica.

CONSIGLIO NAZIONALE DELL’ECONOMIA E DEL LAVORO (CNEL)
È un organismo collegiale previsto dalla Costituzione (art. 99), in una posizione di ausiliarietà nei confronti del Parlamento e del Governo. Il Consiglio
è costituito da rappresentanze delle categorie di soggetti che concorrono alla produzione nazionale per approfittare del contributo della loro
esperienza e competenza specifica.
Funzioni        CONSULTIVA                  Nei confronti delle Camere, del Governo e delle Regioni in materia di economia e lavoro

                DI INIZIATIVA               Può proporre al Parlamento dei disegni di legge redatti in articoli, sempre in materia di economia e lavoro
                LEGISLATIVA

CORTE DEI CONTI
 Funzioni   CONSULTIVA                       Sulle norme che modificano le regole sulla contabilità dello Stato

                GIURISDIZIONALE              In materia contabile, di pensioni e di responsabilità civile dei dipendenti pubblici
                DI CONTROLLO                 Controllo di legittimità su atti emanati dal Governo ed esame, a posteriori, dei risultati della gestione
                                             della specifica amministrazione (controllo di gestione)

PREFETTO: organo periferico di rappresentanza del Governo, dipendente dal Ministero dell’Interno. È chiamato a svolgere la funzione di tramite tra
centro e periferia, soprattutto in forza dei compiti di controllo sugli Enti locali ad esso in passato attribuiti.




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Atti amministrativi: qualunque manifestazione di volontà di una PA avente rilevanza esterna.

SOGGETTO                                                                          competenza
PA agente                                                                         legittimazione
VOLONTA’
OGGETTO
Bene, situazione o soggetto su cui il provvedimento incide
MOTIVI                                                                            presupposti di fatto
                                                                                  ragioni giuridiche
FORMA                                                                             Intestazione – AUTORITA’ EMANANTE
Decreto, delibera, ordinanza…                                                     Preambolo – CIRCOSTANZA DI FATTO E DI DIRITTO
                                                                                  motivazione
                                                                                  dispositivo – PARTE PRECETTIVA DEL PROC.
                                                                                  sottoscrizione
                                                                                  data
CONDIZIONE (eventuale)
Evento futuro ed incerto al cui verificarsi viene subordinato l’effetto della
decisione contenuta nel provvedimento
TERMINE (eventuale)
Il giorno preciso entro il quale inizia (o finisce) l’effetto della decisione
MODO (eventuale)

Principio dell’AUTOTUTELA: i comandi contenuti nei provvedimenti possono essere eseguiti anche coattivamente direttamente
dall’amministrazione agente.

Un   atto   è PERFETTO quando è concluso il procedimento previsto per la sua esistenza
Un   atto   è EFFICACE quando il provvedimento è in grado di produrre gli effetti giuridici condensati nella decisione
Un   atto   è VALIDO quando è conforme al paradigma normativo, ossia quando non vi siano vizi di legittimità o di merito
Un   atto   può essere INVALIDO ma EFFICACE ovvero LEGITTIMO ma ancora INEFFICACE




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                                              CAUSE DI INVALIDITA’ DEL PROVVEDIMENTO
NULLITA’                 In violazione delle norme attributive Il provvedimento manca di uno degli elementi essenziali (soggetto, oggetto,
                         del potere                            volontà…). Esso non produce effetti.
ILLICEITA’               nel caso di mancato rispetto di una
                         norma attributiva del potere
ANNULLABILITA’           Difformità dalle norme di azione che Il provvedimento presenta un vizio di legittimità (incompetenza, violazione…).
                         disciplinano l’esercizio del potere  Esso è efficace a tutti gli effetti, ma coloro che hanno interesse possono
                                                              contestare i vizi riscontrati e pretenderne l’annullamento.



                                              VIZI DI LEGITTIMITA’ DEL PROVVEDIMENTO
    INCOMPETENZA (relativa o assoluta)
    VIOLAZIONE DI LEGGE anche per assenza o carenza di motivazione
    ECCESSO DI POTERE (quando nella motivazione non vengono presi in considerazione alcuni interessi che invece dovevano essere ponderati;
    viene omessa la valutazione di un interesse pubblico che doveva essere tutelato…)



ANNULLAMENTO D’UFFICIO è il provvedimento mediante il quale si elimina un atto invalido e vengono rimossi EX TUNC – ossia
retroattivamente e cioè a partire dal momento dell’emanazione – gli effetti prodotti

AUTO-ANNULLAMENTO                     ad opera dello stesso organo che ha emanato l’atto
annullamento GERARCHICO               da parte di un organo gerarchicamente sovraordinato
annullamento GOVERNATIVO              spetta al Governo in qualità di autorità amministrativa al vertice di tutta la PA



PROVVEDIMENTI DI 2° GRADO
 RIESAME             sotto il profilo della validità
 REVISIONE           relativo all’efficacia di precedenti atti




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CONFERMA                      Insussistenza di vizi nell’atto sottoposto a riesame
CONVALIDA                     L’amministrazione rimuove il vizio che inficia il provvedimento di primo grado e conserva la validità del
                              provvedimento
RATIFICA                      Rimedio classico per il vizio di incompetenza: il provvedimento emanato dall’organo incompetente viene preso in
                              carico da quello competente. Es. un provvedimento emanato per ragioni urgenti e straordinarie dalla Giunta e
                              ratificato dal Consiglio
SANATORIA                     Sorta di “guarigione” del provvedimento (se viene introdotto l’elemento mancante al provvedimento, prima invalido
                              o incompleto)
REVOCA                        Elimina un precedente provvedimento ormai considerato inopportuno. Revoca da ora in avanti, non anche gli
                              effetti precedenti.




AUTORIZZAZIONI
Scopo delle autorizzazioni è quello di subordinare l’interesse privato a quello pubblico. Esse si distinguono in:
ABILITAZIONI                   Patenti di guida
LICENZE                        Di caccia e di pesca
PERMESSI                       Per transitare nelle ZTL
AMMISSIONI                     In un’organizzazione
DISPENSE                       Eliminano un dovere o un onere
NULLA OSTA                     Benestare rilasciati dalla PA

Le CONCESSIONI conferiscono al destinatario nuove possibilità giuridiche attive. Esse si distinguono in:
 TRASLATIVE               Trasferimento di un diritto o di un potere
COSTITUTIVE                     Della cittadinanza, delle onorificenze…




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PROVVEDIMENTI ABLATORI (che impongono obblighi): mediante essi l’amministrazione priva il titolare di un suo determinato diritto. L’autorità
pubblica sacrifica il privato al fine di arrecare un vantaggio alla collettività.

ESPROPRIAZIONE                             Trasferimento coattivo della proprietà immobiliare dal titolare ad un altro soggetto, non necessariamente
                                           una PA, al fine di consentire la soddisfazione di un interesse generale superiore
OCCUPAZIONE D’URGENZA                      Provvedimento emanato allo scopo di consentire all’amministrazione espropriante di avere l’immediata
                                           disponibilità del bene, in attesa che si perfezionino le procedure dell’espropriazione
REQUISIZIONE                               Di beni privati, trova giustificazione in casi di avvenimenti straordinari e imprevedibili come calamità
                                           naturali o guerre

DIRITTO SOGGETTIVO offre al soggetto la facoltà di agire in ordine a una situazione giuridica.
Es. diritto di proprietà diventa DIRITTO AFFIEVOLITO di fronte ad un interesse generale più importante di quello singolo (es. espropriazione)

L’INTERESSE LEGITTIMO (in relazione ad un interesse pubblico) è un interesse individuale strettamente connesso con un interesse pubblico e
protetto dall’ordinamento solo attraverso la tutela giuridica di quest’ultimo

TUTELA AMMINISTRATIVA si attiva attraverso il ricorso. Istanza mediante la quale viene chiesta la revisione del provvedimento che si ritiene
lesivo di un proprio interesse legittimo

RICORSO              IN OPPOSIZIONE                   Allo stesso organo che ha emanato il provvedimento
                     GERARCHICO                       All’organo immediatamente superiore
                     STRAORDINARIO                    Al Presidente della Repubblica




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                                        Legge 241/90 sul provvedimento amministrativo

    Principi: economia – efficacia – pubblicità (intesa come trasparenza, che si estrinseca in diritto di accesso – partecipazione – motivazione
    del provvedimento)
    Obbligo di concludere il procedimento con un provvedimento espresso
    Termine di 30 gg. (ove non diversamente specificato) per la conclusione del procedimento. I pareri obbligatori sospendono tale termine.
    Obbligo di motivare i provvedimenti
    Figura del responsabile del procedimento
    Comunicazione al privato dell’avvio del procedimento
    Accesso agli atti: tutti gli atti dell’ente sono pubblici ad eccezione di quelli espressamente indicati da leggi o regolamenti
    Denuncia di inizio attività
    Silenzio-assenso: il privato invia la domanda per il rilascio di un’autorizzazione o licenza o permesso o nulla osta, ma qualora l’amministrazione
    non risponda entro il termine prefissato la domanda si considera accolta e il soggetto può iniziare l’attività per la quale aveva richiesto l’assenso

EFFICACIA: rapporto tra obiettivi prefissati e obiettivi conseguiti
EFFICIENZA: rapporto tra mezzi impiegati e obiettivi conseguiti (non espressamente richiamata dalla legge 241/90)

SUAP: gli artt. 23 ss. d.lgs. 112/98 prevedono che i Comuni si dotino di una struttura unica responsabile dei procedimenti attinenti alle attività
produttive (concernenti la realizzazione, l’ampliamento, la cessazione di impianti produttivi, nonché il rilascio delle concessioni o autorizzazioni
edilizie), la quale deve dar vita ad uno sportello unico “al fine di consentire a tutti gli interessati l’accesso, anche in via telematica, al proprio archivio
informatico contenente i dati sulle domande di autorizzazione e il relativo iter procedurale, gli adempimenti necessari per le procedure
autorizzatorie, nonché tutte le informazioni disponibili a livello regionale.

Rifiuto, differimento e limitazione all’accesso
Il differimento dell’accesso è consentito nei casi in cui (e fino a quando) la conoscenza dei documenti non impedisca o gravemente ostacoli lo
svolgimento dell’azione amministrativa.
Mentre il rifiuto, il differimento e la limitazione all’accesso devono essere motivati, la legge non stabilisce nulla in ordine all’accoglimento.
Con riferimento al caso in cui l’amministrazione non si pronunci sulla richiesta di accesso, l’art. 25 c. 4 L. 241/90 dispone che, trascorsi inutilmente
30 gg. dalla richiesta, questa si intende respinta.




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SILENZIO: inerzia dell’amministrazione
 SILENZIO-INADEMPIMENTO                             Si realizza allorché l’amministrazione, sulla quale grava il dovere giuridico di agire emanando un atto
                                                    amministrativo, omette di provvedere senza che vi sia una particolare attribuzione legislativa di
                                                    significato a tale inerzia. Allo scadere del termine per provvedere decorre il termine per proporre
                                                    ricorso giurisdizionale
SILENZIO-RIGETTO                                    Si forma nei casi in cui l’amministrazione alla quale sia stato indirizzato un ricorso amministrativo
                                                    rimanga inerte. Trascorsi 90 gg. dalla presentazione del ricorso gerarchico, esso si ritiene respinto
SILENZIO SIGNIFICATIVO                                   Silenzio diniego es. d.lgs. 165/2001: trascorsi inutilmente 30 gg. dalla richiesta di dipendenti
Il     silenzio    ha     effetto   equipollente pubblici all’amministrazione di appartenenza ai fini dello svolgimento di incarichi retribuiti, essa si
all’emanazione di un provvedimento favorevole intende negata
o sfavorevole a seguito di istanza del privato         Silenzio assenso: quando la domanda di rilascio di autorizzazione, licenza, abilitazione, nulla
titolare di un interesse pretensivo              osta, permesso o altro atto di consenso si considera accolta qualora non venga comunicato
                                                 all’interessato il provvedimento di diniego entro il termine fissato
IN CASO DI DICHIARAZIONI MENDACI O FALSE ATTESTAZIONI DEL DICHIARANTE IL SILENZIO (QUALUNQUE EFFETTO ESSO ABBIA) PERDE
EFFICACIA

D.I.A.
La denuncia di inizio attività si applica sempre che ricorrano i seguenti requisiti: procedimento vincolato, assenza della necessità di esperire prove
che comportino valutazioni tecnico-discrezionali e assenza di limiti o contingenti complessivi per il rilascio degli atti.
Il ruolo dell’amministrazione qui muta rispetto a quello rivestito nei processi autorizzatori: essa non esercita infatti il tradizionale e preventivo potere
permissivo, ma è chiamata a svolgere una funzione di controllo successivo, in un momento in cui l’attività comunque già si svolge lecitamente (60
gg. per esercitare il potere di verifica).




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                                                        Le 4 fasi del procedimento
Iniziativa                                     Di parte
                                               D’ufficio
                                               Da un’altra PA
Istruttoria                                    Accertamento dei fatti
                                               Richiesta di dichiarazioni o rettifiche
                                               Acquisizione di pareri obbligatori o di valutazioni tecniche
                                               Cura delle comunicazioni e pubblicazioni previste
Fase decisionale o dispositiva
Fase integrativa dell’efficacia (eventuale)    Controlli successivi da parte di un altro organo, allo scopo di verificare la sua rispondenza ai canoni
                                               di legge

Provincia: ente locale intermedio tra Comune e Regione.
Con la legge 142/90 di riforma delle autonomie locali ha ottenuto una sostanziale rivalutazione. Le è stato riconosciuto infatti un ruolo rilevante sia
con compiti meramente operativi che non possono essere svolti se non a livello sovracomunale, sia attribuzioni di programmazione intermedia, sia
ancora la possibilità di essere referente di ulteriori attribuzioni conferite dalla Regione.

Es. di competenze operative:
    difesa del suolo, tutela e valorizzazione dell’ambiente
    organizzazione dello smaltimento dei rifiuti a livello provinciale
    compiti connessi all’istruzione secondaria di secondo grado e alla formazione professionale
    raccolta ed elaborazione dati, assistenza tecnico-amministrativa agli Enti locali

Es. di compiti di programmazione:
    raccolta e coordinamento delle proposte avanzate dai Comuni, ai fini della programmazione economica, territoriale ed ambientale della Regione
    localizzazione di massima delle maggiori infrastrutture e delle principali linee di comunicazione




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Comune: ente autonomo dotato di autonomia
   normativa
   politica
   organizzativa

L’art. 15 del T.U.E.L. prevede che, salvo i casi di fusione tra più Comuni, non possono essere istituiti nuovi comuni con popolazione inferiore ai
10.000 abitanti o la cui costituzione comporti, come conseguenza, che altri comuni scendano oltre tale soglia.

Popolazione – personalità – territorio   ⇒   soggetto autonomo capace di agire tramite organi propri




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                                        ORGANI DI GOVERNO DI COMUNE E PROVINCIA

IL CONSIGLIO
 Funzioni                                 Organo di indirizzo, di programmazione e di controllo politico-amministrativo. Ha competenza limitata.
                                          Emana:
                                              atti normativi (statuti dell’ente e delle aziende speciali);
                                              di programmazione (relazioni previsionali, piani finanziari, piani territoriali ed urbanistici);
                                              relativi alla costituzione di forme associative e di cooperazione (convenzioni tra Comuni e Comuni e
                                              Provincia);
                                              atti indirizzati ad attivare il decentramento e la partecipazione;
                                              atti di assunzione di impegni finanziari pluriennali;
                                              atti relativi ai pubblici servizi (istituzione e ordinamento dei tributi, disciplina generale delle tariffe per la
                                              fruizione di beni e servizi)
                                             acquisti e alienazioni immobiliari
                                             designazione dei rappresentanti del Comune presso enti, aziende ed istituzioni
Convocazione della prima seduta del La prima seduta del consiglio comunale e provinciale dev’essere convocata entro il termine perentorio di 10
Consiglio                           giorni dalla proclamazione e deve tenersi entro il termine di 10 giorni dalla convocazione.
                                          Nei comuni con popolazione superiore ai 15.000 abitanti la prima seduta è convocata dal Sindaco e
                                          presieduta dal Consigliere anziano fino all’elezione del presidente del Consiglio.
                                          È consigliere anziano colui che ha ottenuto la maggior cifra individuale di voti con esclusione del sindaco
                                          neoeletto e dei candidati alla carica di Sindaco.
                                          La prima seduta del consiglio provinciale è convocata e presieduta dal presidente della Provincia fino
                                          all’elezione del presidente del Consiglio
Composizione del Cons. Comunale           Dal 12 a 60 membri, presieduti dal Pres. del Consiglio, facoltativo per Comuni con meno di 15.000 abitanti
Composizione del Cons. Provinciale        Da 24 a 45 membri
Funzioni del Presidente del Consiglio         Convoca il Consiglio e predispone l’ordine del giorno
                                              Verifica il numero legale e dichiara aperta la seduta
                                              Dirige e coordina lavori e dibattito




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                                              Firma i verbali e le delibere
Commissioni consiliari permanenti             Costituite con criterio proporzionale in modo tale da vedere rappresentati al loro interno tutti i gruppi
                                              consiliari
                                              Di esse non fanno parte il Sindaco, gli Assessori e il Presidente del Consiglio Comunale
                                              Funzioni:
                                          -   Preparatorie, referenti, redigenti degli atti di competenza del Consiglio nelle materie ad esso attribuite
                                          -   Poteri istruttori, consultivi, preparatori e propositivi, che consentano di meglio indirizzare il dibattito
                                              consiliare sulle materie ad esse assegnate
Consiglieri                                   Rappresentano la comunità ed esercitano le loro funzioni senza vincolo di mandato
                                              Hanno diritto di iniziativa e di impulso su ogni questione di competenza del Consiglio
                                              Esercitano azione di controllo sull'attività della Giunta
                                              Hanno diritto di ottenere dagli uffici tutte le notizie e le informazioni, di estrarre copia di atti utili
                                              all'espletamento del loro mandato, nel rispetto della riservatezza e del segreto d'ufficio
                                              I Consiglieri rimangono in carica per 5 anni.
                                              Devono astenersi dal prendere parte alla discussione ed alla votazione di delibere riguardanti interessi
                                              propri o di loro parenti o affini sino al quarto grado
                                              Cause di cessazione possono essere
                                          -   la morte
                                          -   la decadenza (se il Consigliere risulta ineleggibile)
                                          -   le dimissioni (irrevocabili, non necessitano di presa d’atto e sono subito efficaci)
Cause di ineleggibilità                   Ministri del culto – dirigenti di polizia - magistrati
Cause di incompatibilità                  Quando il soggetto assume attività esterne in contrasto di interessi con la funzione di Consigliere




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Delibere del Consiglio                        Convocazione del Consiglio e verifica del quorum strutturale
                                              Discussione delle proposte presentate dal Sindaco o dal Presidente: atti di iniziativa di procedimento con
                                              parere di responsabilità tecnica (da parte del responsabile del Servizio interessato) e contabile (se
                                              prevede un impegno di spesa)
                                              Votazione
                                              Affissione all’Albo pretorio per 15 giorni
                                          Le delibere diventano esecutive dopo il 10° giorno della pubblicazione



LA GIUNTA
 Composizione                             Sindaco o Presidente di Provincia +
                                          Assessori il cui numero non può superare 1/3 dei Consiglieri, Sindaco compreso, e comunque non
                                          superiore a 16 unità.
                                          Nei Comuni con popolazione superiore ai 15.000 abitanti la carica di Consigliere è incompatibile con quella
                                          di Assessore
                                          A differenza del Consiglio, le sedute della Giunta non sono pubbliche
Funzioni                                      Propositiva di impulso nei confronti del Consiglio e degli organi di partecipazione
                                              Di amministrazione: attua gli obiettivi dell'azione politico-amministrativa, avvalendosi degli elementi
                                              conoscitivi e delle proposte tecniche fornite dalla dirigenza
                                              Di controllo sull'attività gestionale
                                              Predispone le proposte di programmi e progetti pluriennali ed annuali, il bilancio di previsione, la
                                              relazione previsionale e programmatica, il rendiconto della gestione e la relazione illustrativa, le
                                              proposte di regolamenti, i programmi di opere pubbliche, i piani territoriali ed urbanistici ed i piani
                                              attuativi
                                              Sulla base del Bilancio di Previsione annuale approva il PEG

IL SINDACO
 Capo dell’amministrazione comunale           Nomina i dirigenti




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                                                Convoca e presiede la Giunta
                                                Rappresenta l’Ente
                                                Nomina il Segretario Comunale
                                                Nei comuni inferiori a 15.000 abitanti è anche il presidente del Consiglio
                                                Coordina, riorganizza e modifica gli orari degli esercizi commerciali, dei pubblici esercizi e dei servizi
                                                pubblici
                                                Nomina e designa, sulla base degli indirizzi stabiliti dal Consiglio, i rappresentanti del Comune presso
                                                Enti, Aziende ed Istituzioni
Ufficiale di Governo                            Tenuta dei registri dello stato civile e del registro di popolazione
                                                Materia elettorale
                                                Leva militare
                                                Materia statistica
                                                Emana ordinanze ordinarie
Autorità locale di pubblica sicurezza           Ufficiale di polizia giudiziaria nei Comuni privi di sede di polizia o carabinieri
                                                Ordinanze contingibili e urgenti
                                                Autorità comunale di protezione civile
Durata del mandato                          5 anni (e al massimo due mandati consecutivi)
Diritto di accesso e di informazione
Secondo l’art. 10 del T.U.E.L., è riconosciuta ai cittadini la facoltà di accedere:
    Agli atti amministrativi
    Alle informazioni
    Alle strutture ed ai servizi (non al singolo cittadino ma alle persone giuridiche pubbliche – Regione, Provincia, altri Comuni -, ad organizzazioni
    di volontariato e ad associazioni)

Circoscrizioni: sono obbligatorie oltre i 100.000 abitanti e facoltative tra i 30 e i 100.000.
Sono organismi di partecipazione, consultazione e gestione dei servizi di base, nonché di esercizio delle funzioni delegate dal Comune.
Assolvono a funzioni consultive (su bilanci, piani regolatori…) e di amministrazione attiva (assistenza sociale, manutenzione degli immobili).




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                              FORME ASSOCIATIVE / ORGANISMI DI PARTECIPAZIONE
Consultazione popolare           diretta a conoscere l’orientamento dei cittadini nei confronti dell’attività politico-amministrativa dell’Ente locale o
                                 su particolari questioni all’esame degli organi
Istanza (o sollecito)            domanda rivolta all’Ente mediante cui si invoca l’inizio del procedimento amministrativo
Petizione                        richiesta per sottoporre all’Ente una questione di sua competenza
Proposta                         richiesta scritta da parte di un cittadino per sollecitare l’iniziativa degli organi di governo locale
Referendum                       500.000 elettori o 5 Consigli regionali per referendum abrogativo nazionale. Su materie di competenza degli enti
                                 locali, si può coinvolgere la popolazione in un referendum consultivo
Azione popolare                  azione di tutela degli interessi generali della collettività, a surroga dell’amministrazione comunale o provinciale



                                          FORME ASSOCIATIVE E DI COOPERAZIONE
Convenzione                È un contratto tra Enti con indicazione di scopi, durata, rapporti finanziari tra Enti, reciproci obblighi e garanzie, al fine
                           di svolgere in modo coordinato funzioni e servizi determinati. Non dà vita ad un organismo separato rispetto agli Enti
                           partecipanti
Accordo di programma       Si differenzia dalla convenzione per l’estensione degli interventi e dei soggetti pubblici. Prevede il consenso unanime del
                           Presidente della Regione, della Provincia, dei Sindaci per la definizione e l’attuazione di opere particolarmente
                           consistenti. Non dà vita ad un organismo separato rispetto agli Enti partecipanti
Consorzio                  Previa sottoscrizione di Convenzione e Statuto. Organi del Consorzio sono l’Assemblea, il Consiglio di amministrazione
                           e il Presidente
Unione di Comuni           Enti locali costituiti da due o più comuni contermini allo scopo di esercitare congiuntamente una pluralità di funzioni.
                           Atto costitutivo e statuto disciplinano l’ente
Comunità Montana           Ente locale costituito tra Comuni montani anche appartenenti a province diverse, per promuovere la valorizzazione delle
                           zone montane. Ha propria autonomia statutaria




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Gestione dei servizi pubblici ⇒           produzione di beni ed attività rivolte a realizzare fini sociali e a promuovere lo sviluppo
                                          economico e civile delle comunità locali
In economia                                 Personale dipendente e mezzi interni
In concessione a terzi                      Convenzione con soggetti esterni
a mezzo di azienda speciale                      Per la gestione di più servizi di rilevanza economica ed imprenditoriale
                                                 ente strumentale dell’ente locale dotato di personalità giuridica, autonomia imprenditoriale e proprio
                                                 statuto
                                                 obbligo del pareggio di bilancio da perseguire attraverso l’equilibrio dei costi e dei ricavi, compresi i
                                                 trasferimenti
                                                 Organi: Consiglio di amministrazione, Presidente, Direttore
a mezzo di Istituzione                           Per l’esercizio di servizi sociali senza rilevanza imprenditoriale
                                                 ente strumentale dell’ente locale dotato di autonomia gestionale (per statuto e regolamenti è
                                                 disciplinato dall’ente locale da cui dipende)
                                                 obbligo del pareggio di bilancio da perseguire attraverso l’equilibrio dei costi e dei ricavi, compresi i
                                                 trasferimenti
                                                 Organi: Consiglio di amministrazione, Presidente, Direttore
a mezzo di S.p.A. o di s.r.l. a prevalente Costituite o partecipate dall’ente titolare del pubblico servizio
capitale pubblico locale
a mezzo di S.p.A. senza il vincolo della
proprietà pubblica maggioritaria




Tariffe dei servizi (art. 117)
Gli enti interessati approvano le tariffe dei servizi pubblici in misura tale da assicurare l'equilibrio economico-finanziario dell'investimento e della
connessa gestione. I criteri per il calcolo della tariffa relativa ai servizi sono i seguenti:
     La corrispondenza tra costi e ricavi in modo da assicurare l'integrale copertura dei costi
     L'equilibrato rapporto tra i finanziamenti raccolti e il capitale investito
     L'entità dei costi di gestione delle opere, tenendo conto anche degli investimenti e della qualità del servizio




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L'adeguatezza della remunerazione del capitale investito, coerente con le prevalenti condizioni di mercato
 SEGRETARIO                          È tenuto a dare consulenza giuridica agli Organi decisionali dell’ente
                                     Partecipa alle riunioni del Consiglio e della Giunta
                                     Roga (stende materialmente) i contratti nei quali l’ente è parte
                                     Sovraintende allo svolgimento delle funzioni dei dirigenti o degli apicali dei quali coordina l’attività
                                     Negli Enti locali maggiori (province e Comuni superiori a 15.000 abitanti) può essere nominato anche Direttore
                                     generale, salvo che l’ente non ritenga di affidare la funzione direzionale ad un soggetto esterno assunto
                                     apposta
DIRETTORE GENERALE                    Figura di recente introduzione nel settore degli enti locali, finalizzata a dare a quella gran parte
                                      dell’organizzazione dell’ente che cura la produzione di servizi per la popolazione, un’impronta di efficacia ed
                                      efficienza mediante l’utilizzo di competenze professionali e manageriali che non siano reperibili all’interno
                                      dell’ente
                                      Nei Comuni inferiori a 15.000 abitanti la figura del DG assunto dall’esterno è prevista non per ciascun ente
                                      bensì per un complesso di enti contermini che si mettono d’accordo per la gestione unitaria dei loro servizi
                                      A lui compete la predisposizione del piano dettagliato degli obiettivi, nonché la proposta del PEG
DIRIGENTI                             Gestione amministrativa, finanziaria e tecnica mediante autonomi poteri di spesa, di organizzazione delle
                                      risorse umane, strumentali e di controllo
                                      Studio, elaborazione ed istruzione di atti attribuiti agli organi comunali, tra cui l'espressione dei pareri
                                      obbligatori
                                      Organizzazione delle attività gestionali nell'ambito degli indirizzi assunti dalla PA
                                      Attività organizzative di uffici e servizi di pertinenza
                                      Presidenza di tutte le commissioni di gara e di concorso, compresa quella di aggiudicazione di appalti e
                                      forniture il cui oggetto rientri nell'ambito delle attribuzioni dell'ufficio di appartenenza
                                      Stipulazione dei contratti
                                      Designazione e controllo dei responsabili di procedimento




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CONTROLLI
 Sugli atti                 Tutte le deliberazioni del comune e della provincia sono pubblicate mediante affissione all’albo pretorio, nella sede
                            dell’ente, per 15 giorni consecutivi
                            Controllo di legittimità (abolito dalla legge Cost. 3/2001) comporta la verifica della conformità dell’atto alle norme
                            vigenti ed alle norme statutarie, per quanto riguarda la competenza, la forma e la procedura. Prima della nuova legge
                            veniva effettuato dal CO.RE.CO., ora dal difensore civico (ove istituito)
Sugli organi                I Consigli comunali e provinciali vengono sciolti con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro
                            dell’Interno
                             • Quando compiano atti contrari alla Costituzione o per gravi e persistenti violazioni di legge
                             • Quando non possa essere assicurato il normale funzionamento degli organi e dei servizi per cause di decadenza o
                               dimissioni del sindaco, riduzione dell’organo assembleare alla metà dei componenti del Consiglio
                             • Quando non sia approvato nei termini il bilancio
                             • A seguito di infiltrazione e condizionamento di tipo mafioso
                            Commissario o Commissione per la gestione straordinaria dell’ente
Interni                     Controllo di regolarità amministrativa e contabile a garanzia della legittimità, regolarità e correttezza dell’azione
                            amministrativa
                            Controllo di gestione per ottimizzare il rapporto costi/risultati
                            Controllo strategico: valutazione del grado di attuazione degli obiettivi strategici fissati
                            Valutazione della dirigenza sulla base dello sviluppo delle risorse professionali, umane ed organizzative ad essa
                            assegnate, anche ai fini del trattamento economico accessorio (revoca dell'incarico)
Esterni sulla gestione      Controllo della Corte dei Conti sugli enti locali: Province e Comuni con popolazione superiore agli 8.000 abitanti hanno
                            l’obbligo di trasmettere i conti consuntivi




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                                                   LE ENTRATE DEGLI ENTI LOCALI
PATTO DI STABILITÀ: la finanza regionale concorre con la finanza locale e statale al perseguimento degli obiettivi di convergenza e di stabilità
derivanti dall’appartenenza dell’Italia alla Comunità Europea ed opera in coerenza coi vincoli che ne derivano in ambito nazionale (d.lgs. 76/2000).
Il patto di stabilità assunto dal Governo in sede comunitaria è esteso non solo alle Regioni, ma anche a Province, Comuni e Comunità montane: tali
enti devono dunque ridurre il disavanzo annuo e il rapporto tra l’ammontare del debito e il prodotto interno lordo.

Finanza ordinaria             Sulla base dell’art. 119 Cost. (riforma della parte II del titolo V, L. 3/2001) i Comuni, le Province, le Città metropolitane e
                              le Regioni hanno autonomia finanziaria di ENTRATA e di SPESA
Fondo perequativo             Per i territori con minore capacità fiscale per abitante
Finanza straordinaria         con VINCOLO DI DESTINAZIONE: risorse aggiuntive dello Stato o della Comunità Europea prevalentemente destinate al
                              Mezzogiorno o alle isole


                                   RIPARTIZIONE ENTRATE NEL BILANCIO DI PROVINCE E COMUNI

Entrate tributarie                                             IMPOSTE dei Comuni:
                                                                  ICI (Imposta Comunale sugli Immobili)
                                                                  Imposta sulla pubblicità e diritti sulle pubbliche affissioni
                                                                  Addizionale sul consumo di energia elettrica
                                                                  Addizionale IRPEF
                                                               TASSE dei Comuni:
                                                                  Tassa per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche (TOSAP)
                                                                  Tassa per la rimozione e lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani (TARSU)
                                                               TASSE delle Province:
                                                                  Per l’esercizio delle funzioni di tutela dell’ambiente
                                                                  Per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche (p.es. strade provinciali)
                                                                  Imposta provinciale di trascrizione al PRA
Entrate derivanti da trasferimenti correnti di Stato, Regioni e ripartiti in base a criteri obiettivi che tengano conto di POPOLAZIONE, TERRITORIO,




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altri Enti pubblici                                               CONDIZIONI SOCIO-ECONOMICHE
Entrate extra-tributarie                                              Da servizi pubblici
                                                                      Dalla gestione patrimoniale
                                                                      Proventi finanziari (interventi su depositi…)
                                                                      Proventi per utili da aziende speciali e partecipate
Entrate derivanti da alienazioni, trasferimenti di capitale o
riscossione di crediti
Entrate derivanti da accensioni di prestiti
Entrate da servizi per conto terzi

Gli Enti locali deliberano entro il 31 dicembre il bilancio di previsione per l’anno successivo, osservando i principi di unità, annualità, universalità ed
integrità, veridicità, pareggio finanziario e pubblicità.

    Principio della pubblicità: il bilancio dopo essere stato approvato dai competenti organi viene pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione;
    il requisito della “pubblicità” corrisponde all’esigenza avvertita in ogni ordinamento statale a base democratica, che i documenti che riflettono
    la vita finanziaria ed economica dell’azienda dello Stato, siano portati a conoscenza di tutti.

    Principio della integrità: comporta che le entrate e le spese debbano essere iscritte al lordo, senza compensazioni di sorta con partite di segno
    opposto. La finalità è quella di garantire la massima trasparenza, chiarezza e completezza di informazioni tratte dal bilancio.

    Principio della unità: secondo questo principio tutte le entrate sono indifferentemente al servizio di tutte le spese.
    Il requisito dell’unità del bilancio non è altro che l’applicazione del principio generale dell’unità aziendale.

   Principio della universalità del bilancio: richiede che tutte le entrate e tutte le spese, nessuna esclusa figurino nel bilancio. Da ciò discende il
   divieto assoluto di ogni forma di gestione fuori bilancio e contabilità speciali.

    Principio della annualità: comporta che l'unità temporale della gestione sia l'anno finanziario che inizia il 1° gennaio e termina il 31 dicembre
    di ciascun anno (l'esercizio finanziario coincide con l'anno solare). Tale principio corrisponde alla finalità di garantire l'uniformità e la
    standardizzazione dei bilanci del settore pubblico.




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    Principio della veridicità: tutte le poste inserite in bilancio (previsione dei residui - stanziamento di competenza – stanziamento di cassa)
    debbono essere il frutto di una valutazione attenta e rigorosa retta dal criterio dell'obiettività e della veridicità.

Allegati al Bilancio
 Relazione previsionale e                    Predisposta dal Consiglio, approvata dalla Giunta.
 programmatica                               Costituisce un importante riferimento per gli organismi gestionali dell’ente in quanto indica anche gli obiettivi
                                             che si intendono raggiungere, sia in termini di bilancio che di efficacia, efficienza ed economicità del servizio
Bilancio pluriennale di competenza           Descrive i mezzi finanziari che si prevede di destinare per ciascuno degli anni sia per la copertura delle spese
                                             correnti che per il finanziamento delle spese di investimento
Rendiconto del penultimo esercizio           (antecedente a quello cui si riferisce il bilancio di previsione). Se la metà dei parametri presenta valori
articolato in:                               deficitari, l’ente locale è soggetto a controlli
CONTO DEL BILANCIO                           Dimostra i risultati finali della gestione autorizzatoria contenuta nel bilancio annuale rispetto alle previsioni.
                                             Per l’entrata, sono evidenziate le somme accertate, con distinzione della parte riscossa e quella ancora da
                                             riscuotere.
                                             Per la spesa, sono evidenziate le somme impegnate, con distinzione della parte pagata e di quella ancora da
                                             pagare.
                                             Si conclude con la dimostrazione del risultato contabile di gestione e di amministrazione (avanzo, disavanzo
                                             o pareggio).
CONTO ECONOMICO                              Elementi positivi (tributi, trasferimenti correnti, proventi derivanti dalla gestione del patrimonio) e negativi
                                             (spese per il personale, costi per acquisto di beni e servizi)
CONTO DEL PATRIMONIO                         Evidenzia la consistenza del patrimonio a chiusura dell’esercizio (complesso dei beni e dei rapporti giuridici,
                                             attivi e passivi).

Titoli della spesa
    Spese   correnti
    Spese   in conto capitale
    Spese   per rimborso di prestiti
    Spese   per servizi per conto di terzi




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Il dettaglio minuto delle spese che l’ente dovrà sopportare è rinvenibile nel Programma Esecutivo di Gestione (deliberato dal Consiglio, definito
dalla Giunta). Presente obbligatoriamente in tutti gli enti locali salvo che nei Comuni con popolazione inferiore ai 15.000 abitanti, esso dettaglia al
massimo le indicazioni contenute nel bilancio preventivo e assegna il perseguimento dei vari fini ai dirigenti che dovranno esserne responsabili.
Risorse dell'entrata ⇒ capitoli
Servizi ⇒        centri di costo
Interventi ⇒     capitoli

                                                                FASI DELL’ENTRATA
Accertamento                           sulla base di idonea documentazione, viene verificata la ragione del credito e la sussistenza di un idoneo
                                       titolo giuridico, individuato il debitore, quantificata la somma da incassare, nonché fissata la relativa
                                       scadenza
Riscossione                            Consiste nel materiale introito da parte del tesoriere o di altri incaricati della riscossione delle somme dovute
                                       all’ente. La riscossione è disposta a mezzo di ordinativo di incasso fatto pervenire al tesoriere
Versamento                             Consiste nel trasferimento delle somme riscosse nelle casse dell’ente


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Impegno                                A seguito di obbligazione giuridicamente perfezionata è determinata la somma da pagare, determinato il
                                       soggetto creditore, indicata la ragione e costituito il vincolo sulle previsioni di bilancio
Liquidazione                           In base ai documenti ed ai titoli atti a comprovare il diritto acquisito del creditore, si determina la somma
                                       certa e liquida da pagare nei limiti dell’ammontare dell’impegno definitivo assunto
Ordinazione                            È la disposizione impartita, mediante il mandato di pagamento, al tesoriere dell’ente locale
Pagamento
Residui attivi: le somme accertate e non riscosse entro il termine dell’esercizio
Residui passivi: le somme impegnate e non pagate entro il termine dell’esercizio

Bilancio di competenza: è il caso del bilancio preventivo, che registra le entrate che si matureranno come credito nel corso dell’anno e, per
quanto riguarda la parte spesa, alle obbligazioni pecuniarie che occorrerà assumere per far fronte alle esigenze della gestione annuale o pluriennale.
È così chiamato perché evidenzia ciò che si prevede possa competere all’esercizio di cui si tratta.




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Bilancio preventivo di cassa, che negli enti locali non esiste più, riguarderebbe invece la previsione delle entrate che si ritiene di riscuotere e delle
spese che si ritiene di pagare nell’esercizio.

COLLEGIO DEI REVISORI (organo di revisione economico-finanziaria)
Composizione                   È composto da tre membri, di cui
                                   1 Presidente (dal registro dei revisori di conti)
                                   1 membro scelto dall’albo dei dottori commercialisti
                                   1 membro scelto dall’albo dei ragionieri
Durata                         Dura 3 anni, i membri sono rieleggibili solo una volta
Funzioni                           collaborazione con il Consiglio (azione concomitante e preventiva a quella degli organi)
                                   pareri sulla proposta di bilancio di previsione e sulle variazioni di bilancio. I pareri sono obbligatori e devono
                                   esprimere un motivato giudizio contabile di CONGRUITA’ (correttezza delle previsioni finanziarie), COERENZA
                                   (compatibilità con le impostazioni di bilancio) e ATTENDIBILITA’
                                    vigilanza sulla regolarità contabile della gestione
                                   referto all’organo consiliare su eventuali gravi irregolarità di gestione
                                   relazione sulla proposta di Consiglio del rendiconto della gestione

CONTROLLO DI GESTIONE
È la procedura diretta a garantire:
     lo stato di attuazione degli obiettivi programmati
     la corretta ed economica gestione delle risorse pubbliche
     l’imparzialità e il buon andamento della PA
     la trasparenza dell’azione amministrativa




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                                                      PATRIMONIO DEGLI ENTI PUBBLICI
DISPONIBILE                        patrimonio mobiliare e patrimonio fondiario ed edilizio. Beni pubblici in linea di massima destinati a produrre un
                                   reddito secondo le regole dell’economia privata
INDISPONIBILE                      beni pubblici con stabile destinazione a fini pubblici (scuole, miniere, siti archeologici…). Non sono commerciabili,
                                   espropriabili, trasferibili



ACCREDITAMENTO: nel settore sanitario, la legge prevede che la partecipazione dei privati allo svolgimento del servizio pubblico possa fondarsi
sull’istituto dell’accreditamento, in forza del quale, previo accertamento del possesso dei requisiti fissati dall’amministrazione, la struttura privata è
riconosciuta idonea ad operare a favore degli utenti.

FIRMA ELETTRONICA (d.lgs. 10/2002) leggera e meno sicura, attribuisce al documento la validità dell’atto autografo
FIRMA DIGITALE (art. 23 T.U. doc. amministrativa) è il risultato di una procedura informatica (VALIDAZIONE: in pratica si applica una particolare
funzione – hash – che riduce il documento ad una stringa di caratteri) che consente al sottoscrittore e al destinatario, rispettivamente, di rendere
manifesta e di verificare la provenienza e l’integrità del documento informatico o di un insieme di documenti informatici.




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CONTRATTI
ASTA PUBBLICA              Consiste nell’indire una gara tra diverse persone o           È una procedura aperta, vale a dire che il meccanismo di
                           ditte, delle quali rimane aggiudicatario il miglior           partecipazione prevede la possibilità di presentare offerte da
                           offerente, mediante appositi avvisi.                          parte di chiunque si trovi in possesso dei requisiti indicati nel
                           È una procedura molto formale e meccanica in quanto           bando di gara.
                           richiede l’osservanza di norme procedimentali molto           Le fasi:
                           dettagliate e vincolanti per l’amministrazione                         avviso o bando
                                                                                                  valutazione delle offerte
                                                                                                  scelta di quella migliore
                                                                                                  aggiudicazione
LICITAZIONE PRIVATA        Si applica per l'acquisizione di forniture e di servizi per   Per mezzo di un pre-avviso di gara, con indicazione sommaria
                           importo di spesa superiore a 100.000 Euro (Iva                delle opere da eseguirsi, l’amministrazione pubblica un bando.
                           esclusa).                                                     Le imprese interessate, purché in possesso dei requisiti,
                           La licitazione può essere aggiudicata in base al criterio     possono richiedere di essere invitate alla licitazione. Solo a
                           del     prezzo     più    basso     ovvero     dell'offerta   questo punto l’amministrazione compila un elenco delle ditte e
                           economicamente più vantaggiosa a seconda che le               invia il vero e proprio invito alla gara, con indicazione di giorno,
                           forniture e i servizi siano di natura standardizzata o        luogo e ora di esperimento della gara, oggetto dell’appalto,
                           implichino l'attivazione di processi progettuali da           documenti da presentare, capitolato speciale relativo all’appalto
                           valutarsi discrezionalmente da parte di apposita              se esistente.
                           Commissione tecnica.                                          Le fasi:
                           Si distingue dall’asta pubblica per il fatto che si tratta              avviso o bando
                           di una procedura ristretta, nel senso che l’effettiva                   richiesta di invito da parte degli interessati
                           partecipazione alle gare è preventivamente collegata                    invito a partecipare rivolto dalla stazione appaltante agli
                           all’invito           (pre-selezione)            formulato               interessati
                           dall’amministrazione e non è quindi aperta a tutti                      valutazione delle offerte
                           coloro che sono in possesso dei requisiti prescritti dal                scelta di quella migliore
                           bando.                                                                  aggiudicazione
APPALTO CONCORSO           Si applica per l'acquisizione di forniture e di servizi per L'Amministrazione invita alla gara un certo numero di aziende,
                           importo di spesa presunto superiore a 100.000 Euro previa prequalifica delle stesse mediante i criteri di ammissione




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                           (Iva esclusa).                                               stabiliti nel bando, pubblicizzato in base alle modalità stabilite
                           È consentito per speciali lavori o per la realizzazione di   dalla legge.
                           opere complesse o ad elevata componente                      L’esame delle offerte può essere demandato a una
                           tecnologica, la cui progettazione richiede il possesso       Commissione (obbligatoria nel caso di opere pubbliche), il cui
                           di competenze particolari o la scelta fra soluzioni          parere è vincolante per l’affidamento dei lavori: se essa giudica
                           tecniche differenziate.                                      negativamente tutti i progetti dichiara la gara deserta
                           Il privato non è chiamato semplicemente ad offrire il
                           prezzo, ma a concorrere alla determinazione del
                           contenuto del contratto
TRATTATIVA PRIVATA         Procedura negoziata, per importi di spesa non                La normativa attualmente vigente prevede una gara ufficiosa
                           superiori a 100.000 Euro (IVA esclusa), in cui               tra un minimo di cinque aziende invitate dall'Amministrazione,
                           l'Amministrazione provvede all'acquisto di beni e/o          normalmente scelte tra quelle iscritte all'Albo Fornitori nel
                           servizi sulla base di parametri dati e ove non sia           rispetto del criterio di rotazione.
                           preminente l'aspetto progettuale.                            L'aggiudicazione può avvenire secondo i seguenti criteri: prezzo
                           Vi si ricorre:                                               più basso o offerta economicamente più vantaggiosa.
                                in mancanza di offerte dopo che sia stata esperita
                                una gara con procedura aperta ristretta
                                per i prodotti fabbricati esclusivamente a scopo di
                                ricerca, prova e studio
                                per forniture la cui fabbricazione o consegna, per
                                ragioni di esclusiva o particolarità tecniche, non
                                possono essere affidate che ad un fornitore
                                determinato
                                in caso di eccezionale urgenza risultante da
                                avvenimenti imprevedibili
AFFIDAMENTO                Procedura negoziata con la quale si provvede ad L'affidamento diretto si applica:
DIRETTO                    affidare forniture di beni, servizi e lavori ad uno  nel caso di locazioni di immobili che, a causa di particolari
                           specifico privato contraente.                        necessità, caratteristiche e destinazione, non possano
                                                                                essere affidate con altre procedure




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                                                                                      nel caso di componenti ideativo-progettuali dei servizi di
                                                                                      programmazione e pianificazione del territorio, editoriali, di
                                                                                      informazione e promozione pubblicitaria.
BUONI ECONOMALI             Procedura negoziata tramite esplorazione di mercato,
                            con la quale si provvede ad affidare forniture di beni,
                            servizi e lavori, quando la singola spesa non superi i
                            5.000 Euro, e fino ad un limite di 25.000 Euro, cioè
                            trattasi di spese in economia.

Contratti attivi sono quelli da cui deriva un’entrata per lo Stato (asta, licitazione in casi eccezionali)
Nei casi di asta pubblica e licitazione privata l’amministrazione predefinisce compiutamente lo schema negoziale




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I REATI CONTRO LA P.A.

Il titolo II del libro II del Codice Penale disciplina i delitti contro la Pubblica Amministrazione.
Oggetto giuridico della tutela penale di tali delitti è il regolare funzionamento e il prestigio dello Stato e degli altri Enti pubblici; in particolare, esso
viene individuato con riferimento ai principi costituzionali del buon andamento e della imparzialità della PA (art. 97 Cost.).
  - per buon andamento si intende l’efficienza della PA, ossia la capacità dei suoi organi di perseguire i fini ad essa assegnati dalla legge
  - il principio di imparzialità impone alla PA, nell’adempimento dei propri compiti, di non avvantaggiare se stessa nei confronti dei consociati
       e di non alterare l’uguale diritto di questi, di partecipare alla vita politica, economica e sociale e di fruire dei servizi gestiti dagli enti pubblici

Tre categorie di soggetti attivi del reato:
1   Il pubblico ufficiale                                     Impiegato dello Stato o di altro Ente pubblico che esercita una pubblica funzione,
                                                              legislativa, amministrativa o giudiziaria.
                                                              Es. ufficiali ed agenti di PS, carabinieri, magistrati, insegnanti, vigili urbani…
2   L’incaricato di un pubblico servizio                      Impiegato dello Stato o di altro Ente pubblico incaricato, permanentemente o
                                                              temporaneamente, di un pubblico servizio.
                                                              Es. dipendenti RAI, impiegati dell’ACI, tranvieri e fattorini delle aziende di trasporti
                                                              pubblici.
3   L’esercente un servizio di pubblica necessità             Il privato che esercita professioni forensi o sanitarie, o altre professioni il cui esercizio sia
                                                              per legge vietato senza una speciale abilitazione dello Stato
                                                              Es. avvocati, notai, veterinari, farmacisti, ingegneri…
                                                              Tassisti, vetturini, addetti alle rivendite di generi di monopolio…




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DELITTI DEI PUBBLICI UFFICIALI CONTRO LA P.A.
Peculato                              Commette tale reato il pubblico ufficiale o l’incaricato di un pubblico servizio che, avendo per ragione del suo
(art. 314 c.p.)                       ufficio o servizio il possesso o la disponibilità di denaro o di altra cosa mobile altrui, se ne appropria.
                                      La condanna comporta l’interdizione dai pubblici uffici.
Peculato mediante profitto            Commette tale reato il pubblico ufficiale o l’incaricato di un pubblico servizio che, nell’esercizio delle funzioni o
dell’errore altrui                    del servizio, giovandosi dell’errore altrui, riceve o trattiene indebitamente denaro od altra utilità.
(art. 316 c.p.)                       L’errore del privato dev’essere spontaneo, ed il funzionario in buona fede.
                                      Se l’errore è provocato dolosamente ricorre una diversa ipotesi criminosa, e cioè la concussione.
Malversazione a danno dello Stato Commette tale reato chiunque, estraneo alla PA, distragga dalle finalità cui erano destinate somme di denaro
(art. 316bis)                     ricevute dallo Stato o da altro Ente pubblico destinate a favorire iniziative per la realizzazione di opere o per lo
                                  svolgimento di attività di pubblico interesse.
Indebita percezione di erogazioni a Commette tale reato chiunque consegua, per sé o per altri, contributi, finanziamenti, mutui agevolati concessi
danno dello Stato (art. 316ter)     od erogati dallo Stato, per un ammontare superiore a 3.999 euro, utilizzando o presentando dichiarazioni e
                                    documenti falsi, o comunque attestanti cose non vere, oppure omettendo di dare informazioni dovute.
                                    La pena della reclusione varia da 6 mesi a 3 anni.
Concussione                           Commette tale reato il pubblico ufficiale o l’incaricato di un pubblico servizio che, abusando della sua qualità o
(art. 317)                            dei suoi poteri, costringe o induce taluno a dare o a promettere indebitamente denaro o altra utilità.
Corruzione                            Ricorre in tutti i casi in cui, per effetto di un accordo intervenuto tra un pubblico funzionario ed un privato, il
(artt. 318-322)                       primo accetta dal secondo, per un atto relativo all’esercizio delle sue attribuzioni, un compenso che non gli sia
                                      dovuto.
                                      Oggetto della tutela penale è in questo caso l’interesse della PA alla imparzialità, onestà e correttezza dei propri
                                      funzionari.
Corruzione in atti giudiziari (art.   Ricorre in tutti i casi in cui la corruzione venga commessa per favorire una parte in un processo civile, penale
319ter)                               o amministrativo.
                                      La pena della reclusione varia da 3 a 8 anni.
Istigazione alla corruzione           Commette tale reato chiunque offra o prometta un compenso al pubblico funzionario per indurlo a compiere un
(art. 322)                            atto del proprio ufficio o servizio ovvero per indurlo ad omettere o ritardare un atto o a fare un atto contrario
                                      ai doveri d’ufficio.




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Abuso di ufficio                        Risponde di tale delitto il pubblico ufficiale che, nello svolgimento delle funzioni, in violazione di norme di legge
(art. 323)                              o di regolamento, ovvero omettendo di astenersi in presenza di un interesse proprio o di un prossimo
                                        congiunto, intenzionalmente procura a sé o ad altri un ingiusto vantaggio patrimoniale ovvero arreca ad altri un
                                        danno ingiusto.
Rivelazioni di segreti d’ufficio        Sono previste tre distinte figure di reato:
(art. 326)                                 - il pubblico ufficiale che, violando i doveri inerenti alla funzione o al servizio, o comunque abusando della
                                               sua qualità, rivela notizie d’ufficio, le quali debbano rimanere segrete, o ne agevola in qualsiasi modo la
                                               conoscenza
                                           - il pubblico ufficiale che per colpa agevola la conoscenza dei segreti suddetti
                                           - il pubblico ufficiale che, per procurare a sé o ad altri un indebito profitto patrimoniale, si avvale
                                               illegittimamente di notizie d’ufficio le quali debbano rimanere segrete.
Rifiuto di atti di ufficio. Omissione   Sono previste due distinte ipotesi di reato:
(art. 328)                               - il pubblico ufficiale che indebitamente rifiuta un atto del suo ufficio che per ragioni di giustizia o di
                                            sicurezza pubblica, di ordine pubblico o di igiene e sanità, dev’essere compiuto senza ritardo
                                         - il pubblico ufficiale che, entro 30 giorni dalla richiesta di chi vi abbia interesse, non compie l’atto del suo
                                            ufficio e non risponde per esporre le ragioni del ritardo.

Rifiuto o ritardo di obbedienza         Tale reato costituisce un’ipotesi particolare rispetto a quello precedente, in quanto soggetto attivo può essere
commesso da un militare o da un         solo il militare o un agente della forza pubblica.
agente della forza pubblica             Consiste nel rifiuto o nel ritardo indebiti di eseguire una richiesta fatta dall’Autorità competente nelle forme
(art. 329)                              stabilite dalla legge.
Interruzione di un servizio pubblico Risponde di tale reato chi, esercitando imprese di servizio pubblico o di pubblica necessità, interrompe il
o di pubblica necessità              servizio ovvero sospende il lavoro nei suoi stabilimenti, uffici o aziende in modo da turbare la regolarità del
(art. 331)                           servizio.
                                     Soggetto attivo è l’esercente imprese di servizi pubblici o di pubblica necessità.
                                     Il dolo previsto è generico.




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La responsabilità e i doveri dei dipendenti degli enti locali
Dal punto di vista giuridico, per responsabilità si intende l’assoggettabilità a sanzione in conseguenza della realizzazione di comportamenti
antigiuridici.

La responsabilità dei pubblici funzionari può essere:
Penale                       Quando la trasgressione dei doveri d’ufficio, da parte dell’impiegato, assume il carattere di violazione dell’ordine
                             giuridico generale (p.es. accettare denaro per il compimento di atti relativi alla propria attribuzione, irrilevante se
                             commesso da un privato)
Disciplinare                 Inosservanza dei doveri del dipendente
                             Le sanzioni, dipendenti dal grado di negligenza, imprudenza, rilevanza degli obblighi violati, danno o pericolo causato
                             all’amministrazione, agli utenti o a terzi:
                             - rimprovero verbale
                             - rimprovero scritto
                             - multa con importo non superiore a quattro ore di retribuzione
                             - sospensione dal lavoro e dalla retribuzione fino ad un massimo di dieci giorni
                             - licenziamento con preavviso
                             - licenziamento senza preavviso
Dirigenziale                 Si configura come responsabilità gestionale, in quanto non è collegata alla valutazione del singolo atto emanato, ma
                             all’andamento generale della gestione cui il dirigente stesso è preposto
Civile o, secondo la         Gli impiegati pubblici sono tenuti a risarcire i danni causati all’amministrazione o a terzi (art. 28 Cost.).
qualificazione della Corte   A seconda dei soggetti cui si riferisce, delle norme violate e del tipo di danno cagionato, la responsabilità patrimoniale
dei Conti, patrimoniale      assume tre diversi aspetti:
                             - responsabilità amministrativa: l’impiegato è tenuto a risarcire all’amministrazione il danno ad essa derivante da
                                  violazioni di obblighi di servizio, anche se ha agito su delega del superiore. Il giudice competente a conoscere
                                  della responsabilità amministrativa e del relativo obbligo risarcitorio nei confronti dello Stato è la Corte dei Conti.
                             - responsabilità contabile: tutti coloro che maneggiano denaro o valori della PA sono tenuti al cosiddetto obbligo di
                                  rendiconto
                             - responsabilità civile verso terzi: l’impiegato che, nell’esercizio delle attribuzioni ad esso conferite dalle leggi o dai




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Diritto Costituzionale e Amministrativo                                                                         http://profland.altervista.org


                             regolamenti, cagioni ad altri un danno ingiusto è personalmente obbligato a risarcirlo. L’azione di risarcimento nei
                             suoi confronti può essere esercitata congiuntamente con l’azione diretta nei confronti dell’amministrazione
                             qualora sussista anche la responsabilità dello Stato.
                             La responsabilità dello Stato è diretta, come lo è quella del suo dipendente. Entrambi sono sul medesimo piano nei
                             confronti del civilmente danneggiato. La Corte Costituzionale parla, infatti, di responsabilità concorrente.




                                                                  38/48
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PRINCIPI DI DIRITTO REGIONALE
QUADRO NORMATIVO
L. 281/1970                    Conteneva i provvedimenti finanziari per l'attuazione dell'autonomia ordinaria delle Regioni e la delega al Governo
                               per l'emanazione di norme per il passaggio delle funzioni (e di parte del personale) statali alle Regioni, nei limiti della
                               loro competenza
Decreti delegati del 1972 (11) Primo trasferimento di funzioni amministrative dallo Stato alle Regioni
L. 142/1990                    Sul nuovo ordinamento delle autonomie locali, che ha attribuito alla Regione il compito di disciplinare la
                               cooperazione fra Comuni e Province e di questi con la Regione, allo scopo di realizzare un efficiente sistema di
                               autonomie locali al servizio dello sviluppo economico, sociale e civile
L. 59/1997                     Contiene la delega al Governo per il conferimento di funzioni e compiti alle regioni e agli Enti locali, per la riforma
(c.d. BASSANINI)               della PA e per la semplificazione amministrativa.
                               Al contempo, realizza una sorta di depotenziamento della centralità del Parlamento e il rafforzamento di un secondo
                               e concorrente polo politico-normativo (quello governativo) nel nostro ordinamento giuridico.
D. Lgs. 112/1998               Sul conferimento di funzioni e compiti amministrativi dallo Stato alle Regioni ed agli enti locali.
                               Tale decreto ha posto come regola l'esercizio di compiti e funzioni amministrativi a livello locale, configurando così
                               l'intervento dello Stato in via meramente residuale nel rispetto del principio di sussidiarietà.
L. Cost. 1/1999                Rafforzamento dell'autonomia statutaria delle Regioni, mediante modifiche al titolo V della parte II Cost.
                                   Sistema di elezione degli organi regionali delegato direttamente alla legge regionale
                                   Vasto potere di direzione della politica regionale demandato al Presidente della Giunta
                                   Incompatibilità tra la carica di Consigliere e quella di Assessore
L. 340/2000                    Ha conferito alle Regioni tutti i compiti di natura consultiva, istruttoria e preparatoria connessi all'esercizio delle
                               funzioni trasferite dallo Stato
L. Cost. 3/2001                Ha completamente riscritto il Titolo V Cost. (Regione, Province, Comuni)
                                   Pari dignità costituzionale di tutti gli Enti territoriali
                                   Federalismo fiscale
                                   Centralità del Comune nella funzione amministrativa
                                   Soppressione dei controlli esterni di legittimità e di merito sugli atti degli Enti territoriali (il difensore civico, ove
                                   costituito, può provvedere al controllo facoltativo)




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FEDERALISMO (O DECENTRAMENTO) AMMINISTRATIVO: rapporto paritario tra potere centrale e poteri locali, all’interno del quale lo Stato
mantiene competenze di carattere nazionale (politica estera, difesa militare…) mentre al sistema delle autonomie locali spettano le competenze
residue (generali).
La guida di questo processo è data dal principio di sussidiarietà, intesa in primo luogo quale criterio di distribuzione di competenze tra lo Stato e
gli altri Enti (sussidiarietà verticale).
La sussidiarietà verticale conduce all'affermazione di un modello decentrato di amministrazione pubblica, sotto il profilo amministrativo, e
all'allargamento degli istituti di democrazia diretta sotto il profilo politico-costituzionale.
La sussidiarietà orizzontale porta, invece, alla liberalizzazione delle attività private, al ritiro dello Stato dall'economia, alle privatizzazioni e alla
deregolamentazione amministrativa, grazie alla diffusione di istituti quali la delegificazione e la semplificazione.
Il principio di sussidiarietà presenta perciò un aspetto garantista a favore del decentramento e dei poteri locali, ai quali sono riservate le competenze
salvo che essi non siano in grado di assicurare la realizzazione degli obiettivi che debbono perseguire.
Ma implica anche un aspetto di controllo da parte del Governo centrale: può infatti favorire processi di accentramento a favore del livello di governo
superiore, consentendo a quest’ultimo di agire anche al di là delle competenze ad esso attribuite formalmente, ogni qualvolta l’azione comunitaria
si presenti come la più efficace.
Nel nostro ordinamento è stata la legge 59/1997 a codificare il principio: esso prevede l’attribuzione delle generalità dei compiti e delle funzioni
amministrative ai Comuni, alle Province e alle Comunità montane, secondo le rispettive dimensioni territoriali, associative e organizzative.
Allo Stato competenze in materia di affari e commercio estero, difesa, tutela dei beni culturali, rapporti tra Stato e confessioni religiose,
immigrazione, moneta, giustizia, ricerca scientifica, programmi scolastici, previdenza sociale, poste e telecomunicazioni. Ai Comuni competenza
residua.

LEGGI BASSANINI
      L. 127/97 reca misure urgenti per lo snellimento dell’attività amministrativa e dei procedimenti di decisione e di controllo (in parte
        modificata da L. 191/98). La semplificazione comporta la riduzione delle fasi procedimentali e delle amministrazioni intervenienti, il riordino
        delle competenze e delle funzioni amministrative, nonché l’accorpamento e la regolamentazione uniforme dei procedimenti che attengono
        alla stessa attività.
        La legge si occupa direttamente anche di altri aspetti, quali la conferenza di servizi, la disciplina dei pareri e la documentazione
        amministrativa. A ciò vanno aggiunte le disposizioni che eliminano poteri amministrativi o modificano in senso maggiormente liberistico il
        regime amministrativo al quale è soggetta l’iniziativa privata del cittadino.




                                                                         40/48
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Diritto Costituzionale e Amministrativo                                                                                      http://profland.altervista.org




Strumento fondamentale dell’autonomia è lo Statuto, previsto dall’art. 123 della Costituzione.
La legge costituzionale n. 1 del 1999, modificando l’art. 123, ha previsto che gli statuti regionali non devono più essere approvati con legge del
Parlamento e non sono sottoposti al controllo del Commissario del Governo, ma che solo il Governo centrale può promuovere la questione di
legittimità costituzionale dinanzi alla Corte Costituzionale entro 30 giorni dalla loro pubblicazione.
Inoltre, lo statuto è sottoposto a referendum popolare qualora entro tre mesi dalla sua pubblicazione ne faccia richiesta un cinquantesimo degli
elettori della regione o un quinto dei componenti il Consiglio regionale. Lo statuto sottoposto a referendum non è promulgato se non è approvato
dalla maggioranza dei voti validi.

    È deliberato dal Consiglio comunale e provinciale con il voto favorevole dei 2/3 dei consiglieri
    È sottoposto al controllo preventivo di legittimità
    Segue pubblicazione sul BUR e affissione all’albo pretorio dell’Ente per 30 giorni consecutivi
    Entra in vigore decorsi i 30 giorni dall’affissione all’Albo

    Detta i criteri in materia di organizzazione dell’Ente, le forme di collaborazione tra Comune e Provincia, il decentramento, l’organizzazione degli
    uffici e dei servizi regionali, i rapporti con i cittadini (oltre al referendum, le proposte di legge, le petizioni, i reclami), l’accesso dei cittadini alle
    informazioni e ai procedimenti amministrativi, lo stemma e il gonfalone
    Disciplina l’elezione, le prerogative e i mezzi del difensore civico, deputato a compiti di garanzia dell’imparzialità e del buon andamento della
    pubblica amministrazione
    Disciplina il Consiglio delle autonomie locali, che nelle intenzioni del legislatore dovrebbe fungere da organo di coordinamento che dia voce
    alle esigenze del territorio e crei un immediato contatto tra la regia regionale e le disomogeneità locali.




                                                                            41/48
Principi di Diritto costituzionale e Amministrativo
Principi di Diritto costituzionale e Amministrativo
Principi di Diritto costituzionale e Amministrativo
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Principi di Diritto costituzionale e Amministrativo

  • 1. Appunti di Diritto Costituzionale e Amministrativo http://profland.altervista.org Principi di Diritto Costituzionale & Amministrativo Autore: Murim 1/48
  • 2. Appunti di Diritto Costituzionale e Amministrativo http://profland.altervista.org Si ricorda che: l'uso degli appunti qui presenti è consentito per solo uso personale e di studio; la consultazione è gratuita ed ogni forma atta a ricavarne lucro è vietata! gli appunti sono fatti da studenti che non possono assumersi nessuna responsabilità in merito; il materiale qui presente non è sostitutivo ma complementare ai libri di testo: - devi (e ti consiglio) di consultare e comprare i libri di testo; il materiale qui presente è distribuito con licenza Creative Commons (liberamente riproducibile, citandone la fonte) Se vuoi contribuire mandando degli appunti o quant'altro possa essere utile ad altri puoi farlo inviando il tutto tramite: http://profland.altervista.org/mail.htm Profman Il file è stato scaricato/visualizzato in forma gratuita da Profland: http://profland.altervista.org sezione Profstudio http://profland.altervista.org/profstudio/profstudio.htm oppure da qualche mirror, come: www.profland.135.it o dalla pagina dedicata su slideshare.net: www.slideshare.net/profman 2/48
  • 3. Appunti di Diritto Costituzionale e Amministrativo http://profland.altervista.org PRINCIPI DI DIRITTO COSTITUZIONALE CARATTERISTICHE DELLA COSTITUZIONE REPUBBLICANA VOTATA In quanto venne approvata dall’Assemblea Costituente ed entrò in vigore il 1° gennaio 1948 RIGIDA Perché per essere modificata occorre osservare speciali procedure DI TIPO PROGRAMMATICO Poiché molte delle sue disposizioni non sono di immediata applicazione ma possono essere attuate solo dopo che siano state emanate apposite leggi ordinarie FORTEMENTE ISPIRATA AL In quanto contiene numerose norme dirette a promuovere una maggiore uguaglianza sociale ed economica PRINCIPIO DELLA SOCIALITA’ dei cittadini Finora la Costituzione è stata modificata 5 volte con le seguenti leggi Costituzionali: N. 1 del 22 novembre 1999, per introdurre l’elezione diretta del Presidente della Giunta regionale ed accrescere l’autonomia statutaria delle Regioni N. 2 del 23 novembre 1999, per inserire i principi del giusto processo N. 1 del 23 gennaio 2000, per consentire l’esercizio del diritto di voto ai cittadini italiani residenti all’estero N. 1 del 23 gennaio 2001, per determinare il numero dei deputati e senatori italiani in rappresentanza all’estero N. 3 del 18 ottobre 2001, per introdurre sostanziali modifiche al titolo V riguardante “Le Regioni, le Province e i Comuni”. 3/48
  • 4. Appunti di Diritto Costituzionale e Amministrativo http://profland.altervista.org LE FONTI DELL’ORDINAMENTO GIURIDICO LEGGI FORMALI Costituzionali Emesse dal Parlamento e dai Consigli regionali A modifica o integrazione della Costituzione Ordinarie proposte da Camera e Senato MATERIALI Decreti legge, emanati dal Governo in casi straordinari di necessità ed Emanate da altri organi non legislativi urgenza. Vanno convertiti in Legge entro 60 giorni dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale Decreti legislativi, emanati dal Governo su delega del Parlamento Regolamenti (governativi, ministeriali, di Enti pubblici). Non sono leggi ma atti amministrativi contenenti norme obbligatorie. Possono essere emanati dal Governo, da altri organi dello Stato nonché dai Comuni, dalle Province e dalle Regioni Approvato sia dalla Camera dei Deputati che dal Senato, il testo di legge è trasmesso al Presidente della Repubblica per la promulgazione. La promulgazione è un atto obbligatorio, che il Capo dello Stato non può rifiutarsi di compiere. Una volta promulgata, la legge viene pubblicata nella Gazzetta Ufficiale. Entra in vigore, e quindi diventa obbligatorio osservarla, il quindicesimo giorno della sua pubblicazione nella GU. I membri della Camera dei Deputati sono più numerosi di quelli del Senato (rispettivamente: 630 e 315 ma 12 deputati e 6 senatori sono eletti dagli italiani all’estero). PARLAMENTO: per essere eletti Deputati occorre aver compiuto 25 anni; per eleggere i Deputati occorre aver compiuto 18 anni SENATO: per essere eletti Senatori occorre aver compiuto 40 anni; per eleggere i Senatori occorre aver compiuto 25 anni MINISTRI SENZA PORTAFOGLIO: non sono titolari di Ministero 4/48
  • 5. Appunti di Diritto Costituzionale e Amministrativo http://profland.altervista.org POTERI DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA Funzione legislativa Promulga le leggi approvate dal Parlamento, facendole così divenire perfette (o, quando ritiene che la legge da promulgare sia inopportuna, può inviare un messaggio motivato alle Camere con invito a riesaminarle) Emana i decreti aventi valore di legge e i regolamenti Indice il referendum per l’abrogazione di leggi già esistenti Può sciogliere le Camere, sentiti i loro Presidenti quando reputi che non siano più in grado di esprimere una maggioranza politica Indice le elezioni e stabilisce il giorno della prima riunione Può nominare cinque senatori a vita Funzione amministrativa (potere Nomina il Presidente del Consiglio dei Ministri e i singoli Ministri esecutivo) Nomina i più importanti organi amministrativi dello Stato (Sottosegretari di Stato, Presidenti e Consiglieri della Corte dei Conti e del Consiglio di Stato, Prefetti, Ambasciatori…) Ratifica i trattati internazionali Comanda le Forze Armate e presiede il Consiglio Superiore di Difesa Conferisce le onorificenze della Repubblica Funzione giurisdizionale (potere Presiede il Consiglio Superiore della Magistratura giudiziario) Può concedere la grazia Concede l’amnistia e l’indulto dietro autorizzazione del Parlamento Nomina cinque giudici della Corte Costituzionale Durata della carica 7 anni 5/48
  • 6. Appunti di Diritto Costituzionale e Amministrativo http://profland.altervista.org CORTE COSTITUZIONALE È composta da 15 giudici scelti. Vigila sull’attività legislativa (per mettere a riparo le libertà dai colpi delle occasionali maggioranze) e sull’esercizio di fatto dei vari poteri (legislativo, esecutivo, giudiziario) perché non vengano meno l’equilibrio e l’autonomia dei tre poteri. Giudica sulle controversie relative alla legittimità costituzionale delle leggi e degli atti dello Stato e delle Regioni sui conflitti di attribuzione Stato/Regioni sulle accuse promosse contro il Presidente della Repubblica 6/48
  • 7. Appunti di Diritto Costituzionale e Amministrativo http://profland.altervista.org PRINCIPI DI DIRITTO AMMINISTRATIVO Enti pubblici Territoriali Formati da popolazioni residenti in un dato territorio come lo Stato, le Regioni, le Province, i Comuni Istituzionali Quelli che prescindono dall’elemento territoriale e da quello personale caratteristico dei primi Enti nazionali Destinati a soddisfare interessi su scala nazionale Enti locali Curano gli interessi di comunità ristrette su territori delimitati Classificazione degli organi: individuali / collegiali semplici / complessi (costituiti da un’unità elementare non scomponibile o risultanti da una pluralità di organi) esterni / interni (che manifestano la volontà dell’ente nei confronti di soggetti esterni o destinati ad esplicare la loro efficacia all’interno dell’ente) attivi / consultivi / di controllo centrali / locali (in base all’estensione della loro competenza) principali / ausiliari ordinari / straordinari permanenti / temporanei Competenza: per materia (riferita ai settori di intervento) per grado (in relazione al livello gerarchico di chi la esercita) per territorio (correlata alla circoscrizione territoriale dell’ente) 7/48
  • 8. Appunti di Diritto Costituzionale e Amministrativo http://profland.altervista.org CONSIGLIO DI STATO Funzioni GIURISDIZIONALE Tutela dei privati vs illegittimità degli atti della PA CONSULTIVA Pareri giuridico-amministrativi al Governo AVVOCATURA GENERALE DELLO STATO Ha il compito di rappresentare e difendere in giudizio tutte le amministrazioni dello Stato nonché di difendere quest’ultimo davanti ai giudici internazionali. Svolge inoltre una vasta opera di consulenza giuridica. CONSIGLIO NAZIONALE DELL’ECONOMIA E DEL LAVORO (CNEL) È un organismo collegiale previsto dalla Costituzione (art. 99), in una posizione di ausiliarietà nei confronti del Parlamento e del Governo. Il Consiglio è costituito da rappresentanze delle categorie di soggetti che concorrono alla produzione nazionale per approfittare del contributo della loro esperienza e competenza specifica. Funzioni CONSULTIVA Nei confronti delle Camere, del Governo e delle Regioni in materia di economia e lavoro DI INIZIATIVA Può proporre al Parlamento dei disegni di legge redatti in articoli, sempre in materia di economia e lavoro LEGISLATIVA CORTE DEI CONTI Funzioni CONSULTIVA Sulle norme che modificano le regole sulla contabilità dello Stato GIURISDIZIONALE In materia contabile, di pensioni e di responsabilità civile dei dipendenti pubblici DI CONTROLLO Controllo di legittimità su atti emanati dal Governo ed esame, a posteriori, dei risultati della gestione della specifica amministrazione (controllo di gestione) PREFETTO: organo periferico di rappresentanza del Governo, dipendente dal Ministero dell’Interno. È chiamato a svolgere la funzione di tramite tra centro e periferia, soprattutto in forza dei compiti di controllo sugli Enti locali ad esso in passato attribuiti. 8/48
  • 9. Appunti di Diritto Costituzionale e Amministrativo http://profland.altervista.org Atti amministrativi: qualunque manifestazione di volontà di una PA avente rilevanza esterna. SOGGETTO competenza PA agente legittimazione VOLONTA’ OGGETTO Bene, situazione o soggetto su cui il provvedimento incide MOTIVI presupposti di fatto ragioni giuridiche FORMA Intestazione – AUTORITA’ EMANANTE Decreto, delibera, ordinanza… Preambolo – CIRCOSTANZA DI FATTO E DI DIRITTO motivazione dispositivo – PARTE PRECETTIVA DEL PROC. sottoscrizione data CONDIZIONE (eventuale) Evento futuro ed incerto al cui verificarsi viene subordinato l’effetto della decisione contenuta nel provvedimento TERMINE (eventuale) Il giorno preciso entro il quale inizia (o finisce) l’effetto della decisione MODO (eventuale) Principio dell’AUTOTUTELA: i comandi contenuti nei provvedimenti possono essere eseguiti anche coattivamente direttamente dall’amministrazione agente. Un atto è PERFETTO quando è concluso il procedimento previsto per la sua esistenza Un atto è EFFICACE quando il provvedimento è in grado di produrre gli effetti giuridici condensati nella decisione Un atto è VALIDO quando è conforme al paradigma normativo, ossia quando non vi siano vizi di legittimità o di merito Un atto può essere INVALIDO ma EFFICACE ovvero LEGITTIMO ma ancora INEFFICACE 9/48
  • 10. Appunti di Diritto Costituzionale e Amministrativo http://profland.altervista.org CAUSE DI INVALIDITA’ DEL PROVVEDIMENTO NULLITA’ In violazione delle norme attributive Il provvedimento manca di uno degli elementi essenziali (soggetto, oggetto, del potere volontà…). Esso non produce effetti. ILLICEITA’ nel caso di mancato rispetto di una norma attributiva del potere ANNULLABILITA’ Difformità dalle norme di azione che Il provvedimento presenta un vizio di legittimità (incompetenza, violazione…). disciplinano l’esercizio del potere Esso è efficace a tutti gli effetti, ma coloro che hanno interesse possono contestare i vizi riscontrati e pretenderne l’annullamento. VIZI DI LEGITTIMITA’ DEL PROVVEDIMENTO INCOMPETENZA (relativa o assoluta) VIOLAZIONE DI LEGGE anche per assenza o carenza di motivazione ECCESSO DI POTERE (quando nella motivazione non vengono presi in considerazione alcuni interessi che invece dovevano essere ponderati; viene omessa la valutazione di un interesse pubblico che doveva essere tutelato…) ANNULLAMENTO D’UFFICIO è il provvedimento mediante il quale si elimina un atto invalido e vengono rimossi EX TUNC – ossia retroattivamente e cioè a partire dal momento dell’emanazione – gli effetti prodotti AUTO-ANNULLAMENTO ad opera dello stesso organo che ha emanato l’atto annullamento GERARCHICO da parte di un organo gerarchicamente sovraordinato annullamento GOVERNATIVO spetta al Governo in qualità di autorità amministrativa al vertice di tutta la PA PROVVEDIMENTI DI 2° GRADO RIESAME sotto il profilo della validità REVISIONE relativo all’efficacia di precedenti atti 10/48
  • 11. Appunti di Diritto Costituzionale e Amministrativo http://profland.altervista.org CONFERMA Insussistenza di vizi nell’atto sottoposto a riesame CONVALIDA L’amministrazione rimuove il vizio che inficia il provvedimento di primo grado e conserva la validità del provvedimento RATIFICA Rimedio classico per il vizio di incompetenza: il provvedimento emanato dall’organo incompetente viene preso in carico da quello competente. Es. un provvedimento emanato per ragioni urgenti e straordinarie dalla Giunta e ratificato dal Consiglio SANATORIA Sorta di “guarigione” del provvedimento (se viene introdotto l’elemento mancante al provvedimento, prima invalido o incompleto) REVOCA Elimina un precedente provvedimento ormai considerato inopportuno. Revoca da ora in avanti, non anche gli effetti precedenti. AUTORIZZAZIONI Scopo delle autorizzazioni è quello di subordinare l’interesse privato a quello pubblico. Esse si distinguono in: ABILITAZIONI Patenti di guida LICENZE Di caccia e di pesca PERMESSI Per transitare nelle ZTL AMMISSIONI In un’organizzazione DISPENSE Eliminano un dovere o un onere NULLA OSTA Benestare rilasciati dalla PA Le CONCESSIONI conferiscono al destinatario nuove possibilità giuridiche attive. Esse si distinguono in: TRASLATIVE Trasferimento di un diritto o di un potere COSTITUTIVE Della cittadinanza, delle onorificenze… 11/48
  • 12. Appunti di Diritto Costituzionale e Amministrativo http://profland.altervista.org PROVVEDIMENTI ABLATORI (che impongono obblighi): mediante essi l’amministrazione priva il titolare di un suo determinato diritto. L’autorità pubblica sacrifica il privato al fine di arrecare un vantaggio alla collettività. ESPROPRIAZIONE Trasferimento coattivo della proprietà immobiliare dal titolare ad un altro soggetto, non necessariamente una PA, al fine di consentire la soddisfazione di un interesse generale superiore OCCUPAZIONE D’URGENZA Provvedimento emanato allo scopo di consentire all’amministrazione espropriante di avere l’immediata disponibilità del bene, in attesa che si perfezionino le procedure dell’espropriazione REQUISIZIONE Di beni privati, trova giustificazione in casi di avvenimenti straordinari e imprevedibili come calamità naturali o guerre DIRITTO SOGGETTIVO offre al soggetto la facoltà di agire in ordine a una situazione giuridica. Es. diritto di proprietà diventa DIRITTO AFFIEVOLITO di fronte ad un interesse generale più importante di quello singolo (es. espropriazione) L’INTERESSE LEGITTIMO (in relazione ad un interesse pubblico) è un interesse individuale strettamente connesso con un interesse pubblico e protetto dall’ordinamento solo attraverso la tutela giuridica di quest’ultimo TUTELA AMMINISTRATIVA si attiva attraverso il ricorso. Istanza mediante la quale viene chiesta la revisione del provvedimento che si ritiene lesivo di un proprio interesse legittimo RICORSO IN OPPOSIZIONE Allo stesso organo che ha emanato il provvedimento GERARCHICO All’organo immediatamente superiore STRAORDINARIO Al Presidente della Repubblica 12/48
  • 13. Appunti di Diritto Costituzionale e Amministrativo http://profland.altervista.org Legge 241/90 sul provvedimento amministrativo Principi: economia – efficacia – pubblicità (intesa come trasparenza, che si estrinseca in diritto di accesso – partecipazione – motivazione del provvedimento) Obbligo di concludere il procedimento con un provvedimento espresso Termine di 30 gg. (ove non diversamente specificato) per la conclusione del procedimento. I pareri obbligatori sospendono tale termine. Obbligo di motivare i provvedimenti Figura del responsabile del procedimento Comunicazione al privato dell’avvio del procedimento Accesso agli atti: tutti gli atti dell’ente sono pubblici ad eccezione di quelli espressamente indicati da leggi o regolamenti Denuncia di inizio attività Silenzio-assenso: il privato invia la domanda per il rilascio di un’autorizzazione o licenza o permesso o nulla osta, ma qualora l’amministrazione non risponda entro il termine prefissato la domanda si considera accolta e il soggetto può iniziare l’attività per la quale aveva richiesto l’assenso EFFICACIA: rapporto tra obiettivi prefissati e obiettivi conseguiti EFFICIENZA: rapporto tra mezzi impiegati e obiettivi conseguiti (non espressamente richiamata dalla legge 241/90) SUAP: gli artt. 23 ss. d.lgs. 112/98 prevedono che i Comuni si dotino di una struttura unica responsabile dei procedimenti attinenti alle attività produttive (concernenti la realizzazione, l’ampliamento, la cessazione di impianti produttivi, nonché il rilascio delle concessioni o autorizzazioni edilizie), la quale deve dar vita ad uno sportello unico “al fine di consentire a tutti gli interessati l’accesso, anche in via telematica, al proprio archivio informatico contenente i dati sulle domande di autorizzazione e il relativo iter procedurale, gli adempimenti necessari per le procedure autorizzatorie, nonché tutte le informazioni disponibili a livello regionale. Rifiuto, differimento e limitazione all’accesso Il differimento dell’accesso è consentito nei casi in cui (e fino a quando) la conoscenza dei documenti non impedisca o gravemente ostacoli lo svolgimento dell’azione amministrativa. Mentre il rifiuto, il differimento e la limitazione all’accesso devono essere motivati, la legge non stabilisce nulla in ordine all’accoglimento. Con riferimento al caso in cui l’amministrazione non si pronunci sulla richiesta di accesso, l’art. 25 c. 4 L. 241/90 dispone che, trascorsi inutilmente 30 gg. dalla richiesta, questa si intende respinta. 13/48
  • 14. Appunti di Diritto Costituzionale e Amministrativo http://profland.altervista.org SILENZIO: inerzia dell’amministrazione SILENZIO-INADEMPIMENTO Si realizza allorché l’amministrazione, sulla quale grava il dovere giuridico di agire emanando un atto amministrativo, omette di provvedere senza che vi sia una particolare attribuzione legislativa di significato a tale inerzia. Allo scadere del termine per provvedere decorre il termine per proporre ricorso giurisdizionale SILENZIO-RIGETTO Si forma nei casi in cui l’amministrazione alla quale sia stato indirizzato un ricorso amministrativo rimanga inerte. Trascorsi 90 gg. dalla presentazione del ricorso gerarchico, esso si ritiene respinto SILENZIO SIGNIFICATIVO Silenzio diniego es. d.lgs. 165/2001: trascorsi inutilmente 30 gg. dalla richiesta di dipendenti Il silenzio ha effetto equipollente pubblici all’amministrazione di appartenenza ai fini dello svolgimento di incarichi retribuiti, essa si all’emanazione di un provvedimento favorevole intende negata o sfavorevole a seguito di istanza del privato Silenzio assenso: quando la domanda di rilascio di autorizzazione, licenza, abilitazione, nulla titolare di un interesse pretensivo osta, permesso o altro atto di consenso si considera accolta qualora non venga comunicato all’interessato il provvedimento di diniego entro il termine fissato IN CASO DI DICHIARAZIONI MENDACI O FALSE ATTESTAZIONI DEL DICHIARANTE IL SILENZIO (QUALUNQUE EFFETTO ESSO ABBIA) PERDE EFFICACIA D.I.A. La denuncia di inizio attività si applica sempre che ricorrano i seguenti requisiti: procedimento vincolato, assenza della necessità di esperire prove che comportino valutazioni tecnico-discrezionali e assenza di limiti o contingenti complessivi per il rilascio degli atti. Il ruolo dell’amministrazione qui muta rispetto a quello rivestito nei processi autorizzatori: essa non esercita infatti il tradizionale e preventivo potere permissivo, ma è chiamata a svolgere una funzione di controllo successivo, in un momento in cui l’attività comunque già si svolge lecitamente (60 gg. per esercitare il potere di verifica). 14/48
  • 15. Appunti di Diritto Costituzionale e Amministrativo http://profland.altervista.org Le 4 fasi del procedimento Iniziativa Di parte D’ufficio Da un’altra PA Istruttoria Accertamento dei fatti Richiesta di dichiarazioni o rettifiche Acquisizione di pareri obbligatori o di valutazioni tecniche Cura delle comunicazioni e pubblicazioni previste Fase decisionale o dispositiva Fase integrativa dell’efficacia (eventuale) Controlli successivi da parte di un altro organo, allo scopo di verificare la sua rispondenza ai canoni di legge Provincia: ente locale intermedio tra Comune e Regione. Con la legge 142/90 di riforma delle autonomie locali ha ottenuto una sostanziale rivalutazione. Le è stato riconosciuto infatti un ruolo rilevante sia con compiti meramente operativi che non possono essere svolti se non a livello sovracomunale, sia attribuzioni di programmazione intermedia, sia ancora la possibilità di essere referente di ulteriori attribuzioni conferite dalla Regione. Es. di competenze operative: difesa del suolo, tutela e valorizzazione dell’ambiente organizzazione dello smaltimento dei rifiuti a livello provinciale compiti connessi all’istruzione secondaria di secondo grado e alla formazione professionale raccolta ed elaborazione dati, assistenza tecnico-amministrativa agli Enti locali Es. di compiti di programmazione: raccolta e coordinamento delle proposte avanzate dai Comuni, ai fini della programmazione economica, territoriale ed ambientale della Regione localizzazione di massima delle maggiori infrastrutture e delle principali linee di comunicazione 15/48
  • 16. Appunti di Diritto Costituzionale e Amministrativo http://profland.altervista.org Comune: ente autonomo dotato di autonomia normativa politica organizzativa L’art. 15 del T.U.E.L. prevede che, salvo i casi di fusione tra più Comuni, non possono essere istituiti nuovi comuni con popolazione inferiore ai 10.000 abitanti o la cui costituzione comporti, come conseguenza, che altri comuni scendano oltre tale soglia. Popolazione – personalità – territorio ⇒ soggetto autonomo capace di agire tramite organi propri 16/48
  • 17. Appunti di Diritto Costituzionale e Amministrativo http://profland.altervista.org ORGANI DI GOVERNO DI COMUNE E PROVINCIA IL CONSIGLIO Funzioni Organo di indirizzo, di programmazione e di controllo politico-amministrativo. Ha competenza limitata. Emana: atti normativi (statuti dell’ente e delle aziende speciali); di programmazione (relazioni previsionali, piani finanziari, piani territoriali ed urbanistici); relativi alla costituzione di forme associative e di cooperazione (convenzioni tra Comuni e Comuni e Provincia); atti indirizzati ad attivare il decentramento e la partecipazione; atti di assunzione di impegni finanziari pluriennali; atti relativi ai pubblici servizi (istituzione e ordinamento dei tributi, disciplina generale delle tariffe per la fruizione di beni e servizi) acquisti e alienazioni immobiliari designazione dei rappresentanti del Comune presso enti, aziende ed istituzioni Convocazione della prima seduta del La prima seduta del consiglio comunale e provinciale dev’essere convocata entro il termine perentorio di 10 Consiglio giorni dalla proclamazione e deve tenersi entro il termine di 10 giorni dalla convocazione. Nei comuni con popolazione superiore ai 15.000 abitanti la prima seduta è convocata dal Sindaco e presieduta dal Consigliere anziano fino all’elezione del presidente del Consiglio. È consigliere anziano colui che ha ottenuto la maggior cifra individuale di voti con esclusione del sindaco neoeletto e dei candidati alla carica di Sindaco. La prima seduta del consiglio provinciale è convocata e presieduta dal presidente della Provincia fino all’elezione del presidente del Consiglio Composizione del Cons. Comunale Dal 12 a 60 membri, presieduti dal Pres. del Consiglio, facoltativo per Comuni con meno di 15.000 abitanti Composizione del Cons. Provinciale Da 24 a 45 membri Funzioni del Presidente del Consiglio Convoca il Consiglio e predispone l’ordine del giorno Verifica il numero legale e dichiara aperta la seduta Dirige e coordina lavori e dibattito 17/48
  • 18. Appunti di Diritto Costituzionale e Amministrativo http://profland.altervista.org Firma i verbali e le delibere Commissioni consiliari permanenti Costituite con criterio proporzionale in modo tale da vedere rappresentati al loro interno tutti i gruppi consiliari Di esse non fanno parte il Sindaco, gli Assessori e il Presidente del Consiglio Comunale Funzioni: - Preparatorie, referenti, redigenti degli atti di competenza del Consiglio nelle materie ad esso attribuite - Poteri istruttori, consultivi, preparatori e propositivi, che consentano di meglio indirizzare il dibattito consiliare sulle materie ad esse assegnate Consiglieri Rappresentano la comunità ed esercitano le loro funzioni senza vincolo di mandato Hanno diritto di iniziativa e di impulso su ogni questione di competenza del Consiglio Esercitano azione di controllo sull'attività della Giunta Hanno diritto di ottenere dagli uffici tutte le notizie e le informazioni, di estrarre copia di atti utili all'espletamento del loro mandato, nel rispetto della riservatezza e del segreto d'ufficio I Consiglieri rimangono in carica per 5 anni. Devono astenersi dal prendere parte alla discussione ed alla votazione di delibere riguardanti interessi propri o di loro parenti o affini sino al quarto grado Cause di cessazione possono essere - la morte - la decadenza (se il Consigliere risulta ineleggibile) - le dimissioni (irrevocabili, non necessitano di presa d’atto e sono subito efficaci) Cause di ineleggibilità Ministri del culto – dirigenti di polizia - magistrati Cause di incompatibilità Quando il soggetto assume attività esterne in contrasto di interessi con la funzione di Consigliere 18/48
  • 19. Appunti di Diritto Costituzionale e Amministrativo http://profland.altervista.org Delibere del Consiglio Convocazione del Consiglio e verifica del quorum strutturale Discussione delle proposte presentate dal Sindaco o dal Presidente: atti di iniziativa di procedimento con parere di responsabilità tecnica (da parte del responsabile del Servizio interessato) e contabile (se prevede un impegno di spesa) Votazione Affissione all’Albo pretorio per 15 giorni Le delibere diventano esecutive dopo il 10° giorno della pubblicazione LA GIUNTA Composizione Sindaco o Presidente di Provincia + Assessori il cui numero non può superare 1/3 dei Consiglieri, Sindaco compreso, e comunque non superiore a 16 unità. Nei Comuni con popolazione superiore ai 15.000 abitanti la carica di Consigliere è incompatibile con quella di Assessore A differenza del Consiglio, le sedute della Giunta non sono pubbliche Funzioni Propositiva di impulso nei confronti del Consiglio e degli organi di partecipazione Di amministrazione: attua gli obiettivi dell'azione politico-amministrativa, avvalendosi degli elementi conoscitivi e delle proposte tecniche fornite dalla dirigenza Di controllo sull'attività gestionale Predispone le proposte di programmi e progetti pluriennali ed annuali, il bilancio di previsione, la relazione previsionale e programmatica, il rendiconto della gestione e la relazione illustrativa, le proposte di regolamenti, i programmi di opere pubbliche, i piani territoriali ed urbanistici ed i piani attuativi Sulla base del Bilancio di Previsione annuale approva il PEG IL SINDACO Capo dell’amministrazione comunale Nomina i dirigenti 19/48
  • 20. Appunti di Diritto Costituzionale e Amministrativo http://profland.altervista.org Convoca e presiede la Giunta Rappresenta l’Ente Nomina il Segretario Comunale Nei comuni inferiori a 15.000 abitanti è anche il presidente del Consiglio Coordina, riorganizza e modifica gli orari degli esercizi commerciali, dei pubblici esercizi e dei servizi pubblici Nomina e designa, sulla base degli indirizzi stabiliti dal Consiglio, i rappresentanti del Comune presso Enti, Aziende ed Istituzioni Ufficiale di Governo Tenuta dei registri dello stato civile e del registro di popolazione Materia elettorale Leva militare Materia statistica Emana ordinanze ordinarie Autorità locale di pubblica sicurezza Ufficiale di polizia giudiziaria nei Comuni privi di sede di polizia o carabinieri Ordinanze contingibili e urgenti Autorità comunale di protezione civile Durata del mandato 5 anni (e al massimo due mandati consecutivi) Diritto di accesso e di informazione Secondo l’art. 10 del T.U.E.L., è riconosciuta ai cittadini la facoltà di accedere: Agli atti amministrativi Alle informazioni Alle strutture ed ai servizi (non al singolo cittadino ma alle persone giuridiche pubbliche – Regione, Provincia, altri Comuni -, ad organizzazioni di volontariato e ad associazioni) Circoscrizioni: sono obbligatorie oltre i 100.000 abitanti e facoltative tra i 30 e i 100.000. Sono organismi di partecipazione, consultazione e gestione dei servizi di base, nonché di esercizio delle funzioni delegate dal Comune. Assolvono a funzioni consultive (su bilanci, piani regolatori…) e di amministrazione attiva (assistenza sociale, manutenzione degli immobili). 20/48
  • 21. Appunti di Diritto Costituzionale e Amministrativo http://profland.altervista.org FORME ASSOCIATIVE / ORGANISMI DI PARTECIPAZIONE Consultazione popolare diretta a conoscere l’orientamento dei cittadini nei confronti dell’attività politico-amministrativa dell’Ente locale o su particolari questioni all’esame degli organi Istanza (o sollecito) domanda rivolta all’Ente mediante cui si invoca l’inizio del procedimento amministrativo Petizione richiesta per sottoporre all’Ente una questione di sua competenza Proposta richiesta scritta da parte di un cittadino per sollecitare l’iniziativa degli organi di governo locale Referendum 500.000 elettori o 5 Consigli regionali per referendum abrogativo nazionale. Su materie di competenza degli enti locali, si può coinvolgere la popolazione in un referendum consultivo Azione popolare azione di tutela degli interessi generali della collettività, a surroga dell’amministrazione comunale o provinciale FORME ASSOCIATIVE E DI COOPERAZIONE Convenzione È un contratto tra Enti con indicazione di scopi, durata, rapporti finanziari tra Enti, reciproci obblighi e garanzie, al fine di svolgere in modo coordinato funzioni e servizi determinati. Non dà vita ad un organismo separato rispetto agli Enti partecipanti Accordo di programma Si differenzia dalla convenzione per l’estensione degli interventi e dei soggetti pubblici. Prevede il consenso unanime del Presidente della Regione, della Provincia, dei Sindaci per la definizione e l’attuazione di opere particolarmente consistenti. Non dà vita ad un organismo separato rispetto agli Enti partecipanti Consorzio Previa sottoscrizione di Convenzione e Statuto. Organi del Consorzio sono l’Assemblea, il Consiglio di amministrazione e il Presidente Unione di Comuni Enti locali costituiti da due o più comuni contermini allo scopo di esercitare congiuntamente una pluralità di funzioni. Atto costitutivo e statuto disciplinano l’ente Comunità Montana Ente locale costituito tra Comuni montani anche appartenenti a province diverse, per promuovere la valorizzazione delle zone montane. Ha propria autonomia statutaria 21/48
  • 22. Appunti di Diritto Costituzionale e Amministrativo http://profland.altervista.org Gestione dei servizi pubblici ⇒ produzione di beni ed attività rivolte a realizzare fini sociali e a promuovere lo sviluppo economico e civile delle comunità locali In economia Personale dipendente e mezzi interni In concessione a terzi Convenzione con soggetti esterni a mezzo di azienda speciale Per la gestione di più servizi di rilevanza economica ed imprenditoriale ente strumentale dell’ente locale dotato di personalità giuridica, autonomia imprenditoriale e proprio statuto obbligo del pareggio di bilancio da perseguire attraverso l’equilibrio dei costi e dei ricavi, compresi i trasferimenti Organi: Consiglio di amministrazione, Presidente, Direttore a mezzo di Istituzione Per l’esercizio di servizi sociali senza rilevanza imprenditoriale ente strumentale dell’ente locale dotato di autonomia gestionale (per statuto e regolamenti è disciplinato dall’ente locale da cui dipende) obbligo del pareggio di bilancio da perseguire attraverso l’equilibrio dei costi e dei ricavi, compresi i trasferimenti Organi: Consiglio di amministrazione, Presidente, Direttore a mezzo di S.p.A. o di s.r.l. a prevalente Costituite o partecipate dall’ente titolare del pubblico servizio capitale pubblico locale a mezzo di S.p.A. senza il vincolo della proprietà pubblica maggioritaria Tariffe dei servizi (art. 117) Gli enti interessati approvano le tariffe dei servizi pubblici in misura tale da assicurare l'equilibrio economico-finanziario dell'investimento e della connessa gestione. I criteri per il calcolo della tariffa relativa ai servizi sono i seguenti: La corrispondenza tra costi e ricavi in modo da assicurare l'integrale copertura dei costi L'equilibrato rapporto tra i finanziamenti raccolti e il capitale investito L'entità dei costi di gestione delle opere, tenendo conto anche degli investimenti e della qualità del servizio 22/48
  • 23. Appunti di Diritto Costituzionale e Amministrativo http://profland.altervista.org L'adeguatezza della remunerazione del capitale investito, coerente con le prevalenti condizioni di mercato SEGRETARIO È tenuto a dare consulenza giuridica agli Organi decisionali dell’ente Partecipa alle riunioni del Consiglio e della Giunta Roga (stende materialmente) i contratti nei quali l’ente è parte Sovraintende allo svolgimento delle funzioni dei dirigenti o degli apicali dei quali coordina l’attività Negli Enti locali maggiori (province e Comuni superiori a 15.000 abitanti) può essere nominato anche Direttore generale, salvo che l’ente non ritenga di affidare la funzione direzionale ad un soggetto esterno assunto apposta DIRETTORE GENERALE Figura di recente introduzione nel settore degli enti locali, finalizzata a dare a quella gran parte dell’organizzazione dell’ente che cura la produzione di servizi per la popolazione, un’impronta di efficacia ed efficienza mediante l’utilizzo di competenze professionali e manageriali che non siano reperibili all’interno dell’ente Nei Comuni inferiori a 15.000 abitanti la figura del DG assunto dall’esterno è prevista non per ciascun ente bensì per un complesso di enti contermini che si mettono d’accordo per la gestione unitaria dei loro servizi A lui compete la predisposizione del piano dettagliato degli obiettivi, nonché la proposta del PEG DIRIGENTI Gestione amministrativa, finanziaria e tecnica mediante autonomi poteri di spesa, di organizzazione delle risorse umane, strumentali e di controllo Studio, elaborazione ed istruzione di atti attribuiti agli organi comunali, tra cui l'espressione dei pareri obbligatori Organizzazione delle attività gestionali nell'ambito degli indirizzi assunti dalla PA Attività organizzative di uffici e servizi di pertinenza Presidenza di tutte le commissioni di gara e di concorso, compresa quella di aggiudicazione di appalti e forniture il cui oggetto rientri nell'ambito delle attribuzioni dell'ufficio di appartenenza Stipulazione dei contratti Designazione e controllo dei responsabili di procedimento 23/48
  • 24. Appunti di Diritto Costituzionale e Amministrativo http://profland.altervista.org CONTROLLI Sugli atti Tutte le deliberazioni del comune e della provincia sono pubblicate mediante affissione all’albo pretorio, nella sede dell’ente, per 15 giorni consecutivi Controllo di legittimità (abolito dalla legge Cost. 3/2001) comporta la verifica della conformità dell’atto alle norme vigenti ed alle norme statutarie, per quanto riguarda la competenza, la forma e la procedura. Prima della nuova legge veniva effettuato dal CO.RE.CO., ora dal difensore civico (ove istituito) Sugli organi I Consigli comunali e provinciali vengono sciolti con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro dell’Interno • Quando compiano atti contrari alla Costituzione o per gravi e persistenti violazioni di legge • Quando non possa essere assicurato il normale funzionamento degli organi e dei servizi per cause di decadenza o dimissioni del sindaco, riduzione dell’organo assembleare alla metà dei componenti del Consiglio • Quando non sia approvato nei termini il bilancio • A seguito di infiltrazione e condizionamento di tipo mafioso Commissario o Commissione per la gestione straordinaria dell’ente Interni Controllo di regolarità amministrativa e contabile a garanzia della legittimità, regolarità e correttezza dell’azione amministrativa Controllo di gestione per ottimizzare il rapporto costi/risultati Controllo strategico: valutazione del grado di attuazione degli obiettivi strategici fissati Valutazione della dirigenza sulla base dello sviluppo delle risorse professionali, umane ed organizzative ad essa assegnate, anche ai fini del trattamento economico accessorio (revoca dell'incarico) Esterni sulla gestione Controllo della Corte dei Conti sugli enti locali: Province e Comuni con popolazione superiore agli 8.000 abitanti hanno l’obbligo di trasmettere i conti consuntivi 24/48
  • 25. Appunti di Diritto Costituzionale e Amministrativo http://profland.altervista.org LE ENTRATE DEGLI ENTI LOCALI PATTO DI STABILITÀ: la finanza regionale concorre con la finanza locale e statale al perseguimento degli obiettivi di convergenza e di stabilità derivanti dall’appartenenza dell’Italia alla Comunità Europea ed opera in coerenza coi vincoli che ne derivano in ambito nazionale (d.lgs. 76/2000). Il patto di stabilità assunto dal Governo in sede comunitaria è esteso non solo alle Regioni, ma anche a Province, Comuni e Comunità montane: tali enti devono dunque ridurre il disavanzo annuo e il rapporto tra l’ammontare del debito e il prodotto interno lordo. Finanza ordinaria Sulla base dell’art. 119 Cost. (riforma della parte II del titolo V, L. 3/2001) i Comuni, le Province, le Città metropolitane e le Regioni hanno autonomia finanziaria di ENTRATA e di SPESA Fondo perequativo Per i territori con minore capacità fiscale per abitante Finanza straordinaria con VINCOLO DI DESTINAZIONE: risorse aggiuntive dello Stato o della Comunità Europea prevalentemente destinate al Mezzogiorno o alle isole RIPARTIZIONE ENTRATE NEL BILANCIO DI PROVINCE E COMUNI Entrate tributarie IMPOSTE dei Comuni: ICI (Imposta Comunale sugli Immobili) Imposta sulla pubblicità e diritti sulle pubbliche affissioni Addizionale sul consumo di energia elettrica Addizionale IRPEF TASSE dei Comuni: Tassa per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche (TOSAP) Tassa per la rimozione e lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani (TARSU) TASSE delle Province: Per l’esercizio delle funzioni di tutela dell’ambiente Per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche (p.es. strade provinciali) Imposta provinciale di trascrizione al PRA Entrate derivanti da trasferimenti correnti di Stato, Regioni e ripartiti in base a criteri obiettivi che tengano conto di POPOLAZIONE, TERRITORIO, 25/48
  • 26. Appunti di Diritto Costituzionale e Amministrativo http://profland.altervista.org altri Enti pubblici CONDIZIONI SOCIO-ECONOMICHE Entrate extra-tributarie Da servizi pubblici Dalla gestione patrimoniale Proventi finanziari (interventi su depositi…) Proventi per utili da aziende speciali e partecipate Entrate derivanti da alienazioni, trasferimenti di capitale o riscossione di crediti Entrate derivanti da accensioni di prestiti Entrate da servizi per conto terzi Gli Enti locali deliberano entro il 31 dicembre il bilancio di previsione per l’anno successivo, osservando i principi di unità, annualità, universalità ed integrità, veridicità, pareggio finanziario e pubblicità. Principio della pubblicità: il bilancio dopo essere stato approvato dai competenti organi viene pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione; il requisito della “pubblicità” corrisponde all’esigenza avvertita in ogni ordinamento statale a base democratica, che i documenti che riflettono la vita finanziaria ed economica dell’azienda dello Stato, siano portati a conoscenza di tutti. Principio della integrità: comporta che le entrate e le spese debbano essere iscritte al lordo, senza compensazioni di sorta con partite di segno opposto. La finalità è quella di garantire la massima trasparenza, chiarezza e completezza di informazioni tratte dal bilancio. Principio della unità: secondo questo principio tutte le entrate sono indifferentemente al servizio di tutte le spese. Il requisito dell’unità del bilancio non è altro che l’applicazione del principio generale dell’unità aziendale. Principio della universalità del bilancio: richiede che tutte le entrate e tutte le spese, nessuna esclusa figurino nel bilancio. Da ciò discende il divieto assoluto di ogni forma di gestione fuori bilancio e contabilità speciali. Principio della annualità: comporta che l'unità temporale della gestione sia l'anno finanziario che inizia il 1° gennaio e termina il 31 dicembre di ciascun anno (l'esercizio finanziario coincide con l'anno solare). Tale principio corrisponde alla finalità di garantire l'uniformità e la standardizzazione dei bilanci del settore pubblico. 26/48
  • 27. Appunti di Diritto Costituzionale e Amministrativo http://profland.altervista.org Principio della veridicità: tutte le poste inserite in bilancio (previsione dei residui - stanziamento di competenza – stanziamento di cassa) debbono essere il frutto di una valutazione attenta e rigorosa retta dal criterio dell'obiettività e della veridicità. Allegati al Bilancio Relazione previsionale e Predisposta dal Consiglio, approvata dalla Giunta. programmatica Costituisce un importante riferimento per gli organismi gestionali dell’ente in quanto indica anche gli obiettivi che si intendono raggiungere, sia in termini di bilancio che di efficacia, efficienza ed economicità del servizio Bilancio pluriennale di competenza Descrive i mezzi finanziari che si prevede di destinare per ciascuno degli anni sia per la copertura delle spese correnti che per il finanziamento delle spese di investimento Rendiconto del penultimo esercizio (antecedente a quello cui si riferisce il bilancio di previsione). Se la metà dei parametri presenta valori articolato in: deficitari, l’ente locale è soggetto a controlli CONTO DEL BILANCIO Dimostra i risultati finali della gestione autorizzatoria contenuta nel bilancio annuale rispetto alle previsioni. Per l’entrata, sono evidenziate le somme accertate, con distinzione della parte riscossa e quella ancora da riscuotere. Per la spesa, sono evidenziate le somme impegnate, con distinzione della parte pagata e di quella ancora da pagare. Si conclude con la dimostrazione del risultato contabile di gestione e di amministrazione (avanzo, disavanzo o pareggio). CONTO ECONOMICO Elementi positivi (tributi, trasferimenti correnti, proventi derivanti dalla gestione del patrimonio) e negativi (spese per il personale, costi per acquisto di beni e servizi) CONTO DEL PATRIMONIO Evidenzia la consistenza del patrimonio a chiusura dell’esercizio (complesso dei beni e dei rapporti giuridici, attivi e passivi). Titoli della spesa Spese correnti Spese in conto capitale Spese per rimborso di prestiti Spese per servizi per conto di terzi 27/48
  • 28. Appunti di Diritto Costituzionale e Amministrativo http://profland.altervista.org Il dettaglio minuto delle spese che l’ente dovrà sopportare è rinvenibile nel Programma Esecutivo di Gestione (deliberato dal Consiglio, definito dalla Giunta). Presente obbligatoriamente in tutti gli enti locali salvo che nei Comuni con popolazione inferiore ai 15.000 abitanti, esso dettaglia al massimo le indicazioni contenute nel bilancio preventivo e assegna il perseguimento dei vari fini ai dirigenti che dovranno esserne responsabili. Risorse dell'entrata ⇒ capitoli Servizi ⇒ centri di costo Interventi ⇒ capitoli FASI DELL’ENTRATA Accertamento sulla base di idonea documentazione, viene verificata la ragione del credito e la sussistenza di un idoneo titolo giuridico, individuato il debitore, quantificata la somma da incassare, nonché fissata la relativa scadenza Riscossione Consiste nel materiale introito da parte del tesoriere o di altri incaricati della riscossione delle somme dovute all’ente. La riscossione è disposta a mezzo di ordinativo di incasso fatto pervenire al tesoriere Versamento Consiste nel trasferimento delle somme riscosse nelle casse dell’ente FASI DELLA SPESA Impegno A seguito di obbligazione giuridicamente perfezionata è determinata la somma da pagare, determinato il soggetto creditore, indicata la ragione e costituito il vincolo sulle previsioni di bilancio Liquidazione In base ai documenti ed ai titoli atti a comprovare il diritto acquisito del creditore, si determina la somma certa e liquida da pagare nei limiti dell’ammontare dell’impegno definitivo assunto Ordinazione È la disposizione impartita, mediante il mandato di pagamento, al tesoriere dell’ente locale Pagamento Residui attivi: le somme accertate e non riscosse entro il termine dell’esercizio Residui passivi: le somme impegnate e non pagate entro il termine dell’esercizio Bilancio di competenza: è il caso del bilancio preventivo, che registra le entrate che si matureranno come credito nel corso dell’anno e, per quanto riguarda la parte spesa, alle obbligazioni pecuniarie che occorrerà assumere per far fronte alle esigenze della gestione annuale o pluriennale. È così chiamato perché evidenzia ciò che si prevede possa competere all’esercizio di cui si tratta. 28/48
  • 29. Appunti di Diritto Costituzionale e Amministrativo http://profland.altervista.org Bilancio preventivo di cassa, che negli enti locali non esiste più, riguarderebbe invece la previsione delle entrate che si ritiene di riscuotere e delle spese che si ritiene di pagare nell’esercizio. COLLEGIO DEI REVISORI (organo di revisione economico-finanziaria) Composizione È composto da tre membri, di cui 1 Presidente (dal registro dei revisori di conti) 1 membro scelto dall’albo dei dottori commercialisti 1 membro scelto dall’albo dei ragionieri Durata Dura 3 anni, i membri sono rieleggibili solo una volta Funzioni collaborazione con il Consiglio (azione concomitante e preventiva a quella degli organi) pareri sulla proposta di bilancio di previsione e sulle variazioni di bilancio. I pareri sono obbligatori e devono esprimere un motivato giudizio contabile di CONGRUITA’ (correttezza delle previsioni finanziarie), COERENZA (compatibilità con le impostazioni di bilancio) e ATTENDIBILITA’ vigilanza sulla regolarità contabile della gestione referto all’organo consiliare su eventuali gravi irregolarità di gestione relazione sulla proposta di Consiglio del rendiconto della gestione CONTROLLO DI GESTIONE È la procedura diretta a garantire: lo stato di attuazione degli obiettivi programmati la corretta ed economica gestione delle risorse pubbliche l’imparzialità e il buon andamento della PA la trasparenza dell’azione amministrativa 29/48
  • 30. Appunti di Diritto Costituzionale e Amministrativo http://profland.altervista.org PATRIMONIO DEGLI ENTI PUBBLICI DISPONIBILE patrimonio mobiliare e patrimonio fondiario ed edilizio. Beni pubblici in linea di massima destinati a produrre un reddito secondo le regole dell’economia privata INDISPONIBILE beni pubblici con stabile destinazione a fini pubblici (scuole, miniere, siti archeologici…). Non sono commerciabili, espropriabili, trasferibili ACCREDITAMENTO: nel settore sanitario, la legge prevede che la partecipazione dei privati allo svolgimento del servizio pubblico possa fondarsi sull’istituto dell’accreditamento, in forza del quale, previo accertamento del possesso dei requisiti fissati dall’amministrazione, la struttura privata è riconosciuta idonea ad operare a favore degli utenti. FIRMA ELETTRONICA (d.lgs. 10/2002) leggera e meno sicura, attribuisce al documento la validità dell’atto autografo FIRMA DIGITALE (art. 23 T.U. doc. amministrativa) è il risultato di una procedura informatica (VALIDAZIONE: in pratica si applica una particolare funzione – hash – che riduce il documento ad una stringa di caratteri) che consente al sottoscrittore e al destinatario, rispettivamente, di rendere manifesta e di verificare la provenienza e l’integrità del documento informatico o di un insieme di documenti informatici. 30/48
  • 31. Appunti di Diritto Costituzionale e Amministrativo http://profland.altervista.org CONTRATTI ASTA PUBBLICA Consiste nell’indire una gara tra diverse persone o È una procedura aperta, vale a dire che il meccanismo di ditte, delle quali rimane aggiudicatario il miglior partecipazione prevede la possibilità di presentare offerte da offerente, mediante appositi avvisi. parte di chiunque si trovi in possesso dei requisiti indicati nel È una procedura molto formale e meccanica in quanto bando di gara. richiede l’osservanza di norme procedimentali molto Le fasi: dettagliate e vincolanti per l’amministrazione avviso o bando valutazione delle offerte scelta di quella migliore aggiudicazione LICITAZIONE PRIVATA Si applica per l'acquisizione di forniture e di servizi per Per mezzo di un pre-avviso di gara, con indicazione sommaria importo di spesa superiore a 100.000 Euro (Iva delle opere da eseguirsi, l’amministrazione pubblica un bando. esclusa). Le imprese interessate, purché in possesso dei requisiti, La licitazione può essere aggiudicata in base al criterio possono richiedere di essere invitate alla licitazione. Solo a del prezzo più basso ovvero dell'offerta questo punto l’amministrazione compila un elenco delle ditte e economicamente più vantaggiosa a seconda che le invia il vero e proprio invito alla gara, con indicazione di giorno, forniture e i servizi siano di natura standardizzata o luogo e ora di esperimento della gara, oggetto dell’appalto, implichino l'attivazione di processi progettuali da documenti da presentare, capitolato speciale relativo all’appalto valutarsi discrezionalmente da parte di apposita se esistente. Commissione tecnica. Le fasi: Si distingue dall’asta pubblica per il fatto che si tratta avviso o bando di una procedura ristretta, nel senso che l’effettiva richiesta di invito da parte degli interessati partecipazione alle gare è preventivamente collegata invito a partecipare rivolto dalla stazione appaltante agli all’invito (pre-selezione) formulato interessati dall’amministrazione e non è quindi aperta a tutti valutazione delle offerte coloro che sono in possesso dei requisiti prescritti dal scelta di quella migliore bando. aggiudicazione APPALTO CONCORSO Si applica per l'acquisizione di forniture e di servizi per L'Amministrazione invita alla gara un certo numero di aziende, importo di spesa presunto superiore a 100.000 Euro previa prequalifica delle stesse mediante i criteri di ammissione 31/48
  • 32. Appunti di Diritto Costituzionale e Amministrativo http://profland.altervista.org (Iva esclusa). stabiliti nel bando, pubblicizzato in base alle modalità stabilite È consentito per speciali lavori o per la realizzazione di dalla legge. opere complesse o ad elevata componente L’esame delle offerte può essere demandato a una tecnologica, la cui progettazione richiede il possesso Commissione (obbligatoria nel caso di opere pubbliche), il cui di competenze particolari o la scelta fra soluzioni parere è vincolante per l’affidamento dei lavori: se essa giudica tecniche differenziate. negativamente tutti i progetti dichiara la gara deserta Il privato non è chiamato semplicemente ad offrire il prezzo, ma a concorrere alla determinazione del contenuto del contratto TRATTATIVA PRIVATA Procedura negoziata, per importi di spesa non La normativa attualmente vigente prevede una gara ufficiosa superiori a 100.000 Euro (IVA esclusa), in cui tra un minimo di cinque aziende invitate dall'Amministrazione, l'Amministrazione provvede all'acquisto di beni e/o normalmente scelte tra quelle iscritte all'Albo Fornitori nel servizi sulla base di parametri dati e ove non sia rispetto del criterio di rotazione. preminente l'aspetto progettuale. L'aggiudicazione può avvenire secondo i seguenti criteri: prezzo Vi si ricorre: più basso o offerta economicamente più vantaggiosa. in mancanza di offerte dopo che sia stata esperita una gara con procedura aperta ristretta per i prodotti fabbricati esclusivamente a scopo di ricerca, prova e studio per forniture la cui fabbricazione o consegna, per ragioni di esclusiva o particolarità tecniche, non possono essere affidate che ad un fornitore determinato in caso di eccezionale urgenza risultante da avvenimenti imprevedibili AFFIDAMENTO Procedura negoziata con la quale si provvede ad L'affidamento diretto si applica: DIRETTO affidare forniture di beni, servizi e lavori ad uno nel caso di locazioni di immobili che, a causa di particolari specifico privato contraente. necessità, caratteristiche e destinazione, non possano essere affidate con altre procedure 32/48
  • 33. Appunti di Diritto Costituzionale e Amministrativo http://profland.altervista.org nel caso di componenti ideativo-progettuali dei servizi di programmazione e pianificazione del territorio, editoriali, di informazione e promozione pubblicitaria. BUONI ECONOMALI Procedura negoziata tramite esplorazione di mercato, con la quale si provvede ad affidare forniture di beni, servizi e lavori, quando la singola spesa non superi i 5.000 Euro, e fino ad un limite di 25.000 Euro, cioè trattasi di spese in economia. Contratti attivi sono quelli da cui deriva un’entrata per lo Stato (asta, licitazione in casi eccezionali) Nei casi di asta pubblica e licitazione privata l’amministrazione predefinisce compiutamente lo schema negoziale 33/48
  • 34. Appunti di Diritto Costituzionale e Amministrativo http://profland.altervista.org I REATI CONTRO LA P.A. Il titolo II del libro II del Codice Penale disciplina i delitti contro la Pubblica Amministrazione. Oggetto giuridico della tutela penale di tali delitti è il regolare funzionamento e il prestigio dello Stato e degli altri Enti pubblici; in particolare, esso viene individuato con riferimento ai principi costituzionali del buon andamento e della imparzialità della PA (art. 97 Cost.). - per buon andamento si intende l’efficienza della PA, ossia la capacità dei suoi organi di perseguire i fini ad essa assegnati dalla legge - il principio di imparzialità impone alla PA, nell’adempimento dei propri compiti, di non avvantaggiare se stessa nei confronti dei consociati e di non alterare l’uguale diritto di questi, di partecipare alla vita politica, economica e sociale e di fruire dei servizi gestiti dagli enti pubblici Tre categorie di soggetti attivi del reato: 1 Il pubblico ufficiale Impiegato dello Stato o di altro Ente pubblico che esercita una pubblica funzione, legislativa, amministrativa o giudiziaria. Es. ufficiali ed agenti di PS, carabinieri, magistrati, insegnanti, vigili urbani… 2 L’incaricato di un pubblico servizio Impiegato dello Stato o di altro Ente pubblico incaricato, permanentemente o temporaneamente, di un pubblico servizio. Es. dipendenti RAI, impiegati dell’ACI, tranvieri e fattorini delle aziende di trasporti pubblici. 3 L’esercente un servizio di pubblica necessità Il privato che esercita professioni forensi o sanitarie, o altre professioni il cui esercizio sia per legge vietato senza una speciale abilitazione dello Stato Es. avvocati, notai, veterinari, farmacisti, ingegneri… Tassisti, vetturini, addetti alle rivendite di generi di monopolio… 34/48
  • 35. Appunti di Diritto Costituzionale e Amministrativo http://profland.altervista.org DELITTI DEI PUBBLICI UFFICIALI CONTRO LA P.A. Peculato Commette tale reato il pubblico ufficiale o l’incaricato di un pubblico servizio che, avendo per ragione del suo (art. 314 c.p.) ufficio o servizio il possesso o la disponibilità di denaro o di altra cosa mobile altrui, se ne appropria. La condanna comporta l’interdizione dai pubblici uffici. Peculato mediante profitto Commette tale reato il pubblico ufficiale o l’incaricato di un pubblico servizio che, nell’esercizio delle funzioni o dell’errore altrui del servizio, giovandosi dell’errore altrui, riceve o trattiene indebitamente denaro od altra utilità. (art. 316 c.p.) L’errore del privato dev’essere spontaneo, ed il funzionario in buona fede. Se l’errore è provocato dolosamente ricorre una diversa ipotesi criminosa, e cioè la concussione. Malversazione a danno dello Stato Commette tale reato chiunque, estraneo alla PA, distragga dalle finalità cui erano destinate somme di denaro (art. 316bis) ricevute dallo Stato o da altro Ente pubblico destinate a favorire iniziative per la realizzazione di opere o per lo svolgimento di attività di pubblico interesse. Indebita percezione di erogazioni a Commette tale reato chiunque consegua, per sé o per altri, contributi, finanziamenti, mutui agevolati concessi danno dello Stato (art. 316ter) od erogati dallo Stato, per un ammontare superiore a 3.999 euro, utilizzando o presentando dichiarazioni e documenti falsi, o comunque attestanti cose non vere, oppure omettendo di dare informazioni dovute. La pena della reclusione varia da 6 mesi a 3 anni. Concussione Commette tale reato il pubblico ufficiale o l’incaricato di un pubblico servizio che, abusando della sua qualità o (art. 317) dei suoi poteri, costringe o induce taluno a dare o a promettere indebitamente denaro o altra utilità. Corruzione Ricorre in tutti i casi in cui, per effetto di un accordo intervenuto tra un pubblico funzionario ed un privato, il (artt. 318-322) primo accetta dal secondo, per un atto relativo all’esercizio delle sue attribuzioni, un compenso che non gli sia dovuto. Oggetto della tutela penale è in questo caso l’interesse della PA alla imparzialità, onestà e correttezza dei propri funzionari. Corruzione in atti giudiziari (art. Ricorre in tutti i casi in cui la corruzione venga commessa per favorire una parte in un processo civile, penale 319ter) o amministrativo. La pena della reclusione varia da 3 a 8 anni. Istigazione alla corruzione Commette tale reato chiunque offra o prometta un compenso al pubblico funzionario per indurlo a compiere un (art. 322) atto del proprio ufficio o servizio ovvero per indurlo ad omettere o ritardare un atto o a fare un atto contrario ai doveri d’ufficio. 35/48
  • 36. Appunti di Diritto Costituzionale e Amministrativo http://profland.altervista.org Abuso di ufficio Risponde di tale delitto il pubblico ufficiale che, nello svolgimento delle funzioni, in violazione di norme di legge (art. 323) o di regolamento, ovvero omettendo di astenersi in presenza di un interesse proprio o di un prossimo congiunto, intenzionalmente procura a sé o ad altri un ingiusto vantaggio patrimoniale ovvero arreca ad altri un danno ingiusto. Rivelazioni di segreti d’ufficio Sono previste tre distinte figure di reato: (art. 326) - il pubblico ufficiale che, violando i doveri inerenti alla funzione o al servizio, o comunque abusando della sua qualità, rivela notizie d’ufficio, le quali debbano rimanere segrete, o ne agevola in qualsiasi modo la conoscenza - il pubblico ufficiale che per colpa agevola la conoscenza dei segreti suddetti - il pubblico ufficiale che, per procurare a sé o ad altri un indebito profitto patrimoniale, si avvale illegittimamente di notizie d’ufficio le quali debbano rimanere segrete. Rifiuto di atti di ufficio. Omissione Sono previste due distinte ipotesi di reato: (art. 328) - il pubblico ufficiale che indebitamente rifiuta un atto del suo ufficio che per ragioni di giustizia o di sicurezza pubblica, di ordine pubblico o di igiene e sanità, dev’essere compiuto senza ritardo - il pubblico ufficiale che, entro 30 giorni dalla richiesta di chi vi abbia interesse, non compie l’atto del suo ufficio e non risponde per esporre le ragioni del ritardo. Rifiuto o ritardo di obbedienza Tale reato costituisce un’ipotesi particolare rispetto a quello precedente, in quanto soggetto attivo può essere commesso da un militare o da un solo il militare o un agente della forza pubblica. agente della forza pubblica Consiste nel rifiuto o nel ritardo indebiti di eseguire una richiesta fatta dall’Autorità competente nelle forme (art. 329) stabilite dalla legge. Interruzione di un servizio pubblico Risponde di tale reato chi, esercitando imprese di servizio pubblico o di pubblica necessità, interrompe il o di pubblica necessità servizio ovvero sospende il lavoro nei suoi stabilimenti, uffici o aziende in modo da turbare la regolarità del (art. 331) servizio. Soggetto attivo è l’esercente imprese di servizi pubblici o di pubblica necessità. Il dolo previsto è generico. 36/48
  • 37. Appunti di Diritto Costituzionale e Amministrativo http://profland.altervista.org La responsabilità e i doveri dei dipendenti degli enti locali Dal punto di vista giuridico, per responsabilità si intende l’assoggettabilità a sanzione in conseguenza della realizzazione di comportamenti antigiuridici. La responsabilità dei pubblici funzionari può essere: Penale Quando la trasgressione dei doveri d’ufficio, da parte dell’impiegato, assume il carattere di violazione dell’ordine giuridico generale (p.es. accettare denaro per il compimento di atti relativi alla propria attribuzione, irrilevante se commesso da un privato) Disciplinare Inosservanza dei doveri del dipendente Le sanzioni, dipendenti dal grado di negligenza, imprudenza, rilevanza degli obblighi violati, danno o pericolo causato all’amministrazione, agli utenti o a terzi: - rimprovero verbale - rimprovero scritto - multa con importo non superiore a quattro ore di retribuzione - sospensione dal lavoro e dalla retribuzione fino ad un massimo di dieci giorni - licenziamento con preavviso - licenziamento senza preavviso Dirigenziale Si configura come responsabilità gestionale, in quanto non è collegata alla valutazione del singolo atto emanato, ma all’andamento generale della gestione cui il dirigente stesso è preposto Civile o, secondo la Gli impiegati pubblici sono tenuti a risarcire i danni causati all’amministrazione o a terzi (art. 28 Cost.). qualificazione della Corte A seconda dei soggetti cui si riferisce, delle norme violate e del tipo di danno cagionato, la responsabilità patrimoniale dei Conti, patrimoniale assume tre diversi aspetti: - responsabilità amministrativa: l’impiegato è tenuto a risarcire all’amministrazione il danno ad essa derivante da violazioni di obblighi di servizio, anche se ha agito su delega del superiore. Il giudice competente a conoscere della responsabilità amministrativa e del relativo obbligo risarcitorio nei confronti dello Stato è la Corte dei Conti. - responsabilità contabile: tutti coloro che maneggiano denaro o valori della PA sono tenuti al cosiddetto obbligo di rendiconto - responsabilità civile verso terzi: l’impiegato che, nell’esercizio delle attribuzioni ad esso conferite dalle leggi o dai 37/48
  • 38. Appunti di Diritto Costituzionale e Amministrativo http://profland.altervista.org regolamenti, cagioni ad altri un danno ingiusto è personalmente obbligato a risarcirlo. L’azione di risarcimento nei suoi confronti può essere esercitata congiuntamente con l’azione diretta nei confronti dell’amministrazione qualora sussista anche la responsabilità dello Stato. La responsabilità dello Stato è diretta, come lo è quella del suo dipendente. Entrambi sono sul medesimo piano nei confronti del civilmente danneggiato. La Corte Costituzionale parla, infatti, di responsabilità concorrente. 38/48
  • 39. Appunti di Diritto Costituzionale e Amministrativo http://profland.altervista.org PRINCIPI DI DIRITTO REGIONALE QUADRO NORMATIVO L. 281/1970 Conteneva i provvedimenti finanziari per l'attuazione dell'autonomia ordinaria delle Regioni e la delega al Governo per l'emanazione di norme per il passaggio delle funzioni (e di parte del personale) statali alle Regioni, nei limiti della loro competenza Decreti delegati del 1972 (11) Primo trasferimento di funzioni amministrative dallo Stato alle Regioni L. 142/1990 Sul nuovo ordinamento delle autonomie locali, che ha attribuito alla Regione il compito di disciplinare la cooperazione fra Comuni e Province e di questi con la Regione, allo scopo di realizzare un efficiente sistema di autonomie locali al servizio dello sviluppo economico, sociale e civile L. 59/1997 Contiene la delega al Governo per il conferimento di funzioni e compiti alle regioni e agli Enti locali, per la riforma (c.d. BASSANINI) della PA e per la semplificazione amministrativa. Al contempo, realizza una sorta di depotenziamento della centralità del Parlamento e il rafforzamento di un secondo e concorrente polo politico-normativo (quello governativo) nel nostro ordinamento giuridico. D. Lgs. 112/1998 Sul conferimento di funzioni e compiti amministrativi dallo Stato alle Regioni ed agli enti locali. Tale decreto ha posto come regola l'esercizio di compiti e funzioni amministrativi a livello locale, configurando così l'intervento dello Stato in via meramente residuale nel rispetto del principio di sussidiarietà. L. Cost. 1/1999 Rafforzamento dell'autonomia statutaria delle Regioni, mediante modifiche al titolo V della parte II Cost. Sistema di elezione degli organi regionali delegato direttamente alla legge regionale Vasto potere di direzione della politica regionale demandato al Presidente della Giunta Incompatibilità tra la carica di Consigliere e quella di Assessore L. 340/2000 Ha conferito alle Regioni tutti i compiti di natura consultiva, istruttoria e preparatoria connessi all'esercizio delle funzioni trasferite dallo Stato L. Cost. 3/2001 Ha completamente riscritto il Titolo V Cost. (Regione, Province, Comuni) Pari dignità costituzionale di tutti gli Enti territoriali Federalismo fiscale Centralità del Comune nella funzione amministrativa Soppressione dei controlli esterni di legittimità e di merito sugli atti degli Enti territoriali (il difensore civico, ove costituito, può provvedere al controllo facoltativo) 39/48
  • 40. Appunti di Diritto Costituzionale e Amministrativo http://profland.altervista.org FEDERALISMO (O DECENTRAMENTO) AMMINISTRATIVO: rapporto paritario tra potere centrale e poteri locali, all’interno del quale lo Stato mantiene competenze di carattere nazionale (politica estera, difesa militare…) mentre al sistema delle autonomie locali spettano le competenze residue (generali). La guida di questo processo è data dal principio di sussidiarietà, intesa in primo luogo quale criterio di distribuzione di competenze tra lo Stato e gli altri Enti (sussidiarietà verticale). La sussidiarietà verticale conduce all'affermazione di un modello decentrato di amministrazione pubblica, sotto il profilo amministrativo, e all'allargamento degli istituti di democrazia diretta sotto il profilo politico-costituzionale. La sussidiarietà orizzontale porta, invece, alla liberalizzazione delle attività private, al ritiro dello Stato dall'economia, alle privatizzazioni e alla deregolamentazione amministrativa, grazie alla diffusione di istituti quali la delegificazione e la semplificazione. Il principio di sussidiarietà presenta perciò un aspetto garantista a favore del decentramento e dei poteri locali, ai quali sono riservate le competenze salvo che essi non siano in grado di assicurare la realizzazione degli obiettivi che debbono perseguire. Ma implica anche un aspetto di controllo da parte del Governo centrale: può infatti favorire processi di accentramento a favore del livello di governo superiore, consentendo a quest’ultimo di agire anche al di là delle competenze ad esso attribuite formalmente, ogni qualvolta l’azione comunitaria si presenti come la più efficace. Nel nostro ordinamento è stata la legge 59/1997 a codificare il principio: esso prevede l’attribuzione delle generalità dei compiti e delle funzioni amministrative ai Comuni, alle Province e alle Comunità montane, secondo le rispettive dimensioni territoriali, associative e organizzative. Allo Stato competenze in materia di affari e commercio estero, difesa, tutela dei beni culturali, rapporti tra Stato e confessioni religiose, immigrazione, moneta, giustizia, ricerca scientifica, programmi scolastici, previdenza sociale, poste e telecomunicazioni. Ai Comuni competenza residua. LEGGI BASSANINI L. 127/97 reca misure urgenti per lo snellimento dell’attività amministrativa e dei procedimenti di decisione e di controllo (in parte modificata da L. 191/98). La semplificazione comporta la riduzione delle fasi procedimentali e delle amministrazioni intervenienti, il riordino delle competenze e delle funzioni amministrative, nonché l’accorpamento e la regolamentazione uniforme dei procedimenti che attengono alla stessa attività. La legge si occupa direttamente anche di altri aspetti, quali la conferenza di servizi, la disciplina dei pareri e la documentazione amministrativa. A ciò vanno aggiunte le disposizioni che eliminano poteri amministrativi o modificano in senso maggiormente liberistico il regime amministrativo al quale è soggetta l’iniziativa privata del cittadino. 40/48
  • 41. Appunti di Diritto Costituzionale e Amministrativo http://profland.altervista.org Strumento fondamentale dell’autonomia è lo Statuto, previsto dall’art. 123 della Costituzione. La legge costituzionale n. 1 del 1999, modificando l’art. 123, ha previsto che gli statuti regionali non devono più essere approvati con legge del Parlamento e non sono sottoposti al controllo del Commissario del Governo, ma che solo il Governo centrale può promuovere la questione di legittimità costituzionale dinanzi alla Corte Costituzionale entro 30 giorni dalla loro pubblicazione. Inoltre, lo statuto è sottoposto a referendum popolare qualora entro tre mesi dalla sua pubblicazione ne faccia richiesta un cinquantesimo degli elettori della regione o un quinto dei componenti il Consiglio regionale. Lo statuto sottoposto a referendum non è promulgato se non è approvato dalla maggioranza dei voti validi. È deliberato dal Consiglio comunale e provinciale con il voto favorevole dei 2/3 dei consiglieri È sottoposto al controllo preventivo di legittimità Segue pubblicazione sul BUR e affissione all’albo pretorio dell’Ente per 30 giorni consecutivi Entra in vigore decorsi i 30 giorni dall’affissione all’Albo Detta i criteri in materia di organizzazione dell’Ente, le forme di collaborazione tra Comune e Provincia, il decentramento, l’organizzazione degli uffici e dei servizi regionali, i rapporti con i cittadini (oltre al referendum, le proposte di legge, le petizioni, i reclami), l’accesso dei cittadini alle informazioni e ai procedimenti amministrativi, lo stemma e il gonfalone Disciplina l’elezione, le prerogative e i mezzi del difensore civico, deputato a compiti di garanzia dell’imparzialità e del buon andamento della pubblica amministrazione Disciplina il Consiglio delle autonomie locali, che nelle intenzioni del legislatore dovrebbe fungere da organo di coordinamento che dia voce alle esigenze del territorio e crei un immediato contatto tra la regia regionale e le disomogeneità locali. 41/48