2. 1. Attenta lettura del testo per raggiungere una
globale comprensione contenutistica e linguistica
2. Contestualizzazione dell’autore e/o dell’opera
(se richiesto)
3. Parafrasi del testo poetico: riordinare, se
necessario, secondo l’ordine sintattico (soggetto,
predicato, complementi)
3.
4. Presentazione poesia, autore
Umberto Saba (1883-1957) nasce a Trieste da madre di religione ebrea e padre cristiano,
che lo abbandonerà in fasce. Dopo una giovinezza inquieta, sembrò trovare l’equilibrio
nell’amore familiare. Nell’ultima parte della sua vita, soprattutto dopo la scomparsa della
moglie Lina, si presenteranno malesseri psichici, che lo porteranno alla morte.
La sua opera maggiore fu la raccolta di poesie intitolata “Il Canzoniere”, un racconto
autobiografico in poesia. Il titolo si rifà a Petrarca.
Questa è una delle molte poesie del Canzoniere ispirate dalla moglie Lina.
5. Parafrasi
E ho amato di nuovo; e la maggior parte della mia vita appartenne a Lina dallo scialle rosso. La bimba che cresce
vicino a noi con gli occhi azzurri, è venuta da lei.
La mia città è Trieste, la mia donna è Lina: grazie a lei la mia opera poetica si è avvicinata con audacia alla verità; né
fino ad oggi la mia anima si è mai separata dalla sua.
Ho conosciuto ogni altro amore umano, ma per stare con Lina agguanterei di nuovo un'altra vita, vorrei
ricominciare di nuovo.
L’ho amata perché ha sofferto profondamente; perché fu molte cose, ma mai astuta, perché ha amato tutto tranne
se stessa.
6. 2. Analisi metrica, funzionale al commento
(versi, strofe, rime, enjambement, versi tronchi,
piani, sdruccioli, eventuali parole sdrucciole
all’interno del verso…)
7. Analisi metrica
-Sonetto con rima alternata nelle quartine e ripetuta nelle terzine.
Sono presenti enjambement (3-4 / 6-7 / 7-8 / 10-11 ) in momenti di particolare emozione
poetica.
-Nel verso 7 la rima è data dall’unione con la preposizione seguente (rima spezzata). Il verso
1 rima col verso 4 con rima identica (ispirazione dantesca). C’è un’altra ripetizione della
parola Lina ma non più in posizione rima.
-Nel verso 10 e 11 due parole rimano fra loro all’interno del verso (torrei-vorrei): particolare
rima interna (omoteleuto).
-Stesso procedimento nei versi 5 e 7 (città-sincerità).
8. 1) Analisi semantica
(significato denotativo/connotativo, parole chiave,
campi semantici, io lirico, interlocutore poetico…)
2) Analisi retorica
presenza di figure retoriche:
di significato
di ordine
di suono
3) Analisi sintattica
(proposizioni, complementi, verbi, sostantivi, aggettivi…)
9. Analisi semantica (significato denotativo/connotativo, parole chiave, campi semantici, io lirico, interlocutore poetico…)
-Denotazione: il poeta dichiara il suo amore per la moglie Lina, madre di sua figlia, ispiratrice della sua arte,
generosa compagna.
-Connotazione: Saba si accosta con commozione religiosa al significato dell’esistenza, che è il dono divino di
amare e generare soffrendo, naturale per la donna, ma non per l’uomo. Questo rende la vita nuova e degna
di essere vissuta.
-Parole chiave: amai: nel titolo, nel 1 verso, nel 12 verso, con desinenza diversa nel 9 e nel 14 verso.
Dichiarazione d’amore alla moglie. Lina: nome ripetuto 3 volte e rimato 2 volte (una in modo particolare nel
7 verso). Nome sacro. Nuovamente: nel titolo, 1 verso, 10-11: di nuovo; senso di rinascita; di resurrezione.
-Campo semantico cromatico: rosso, azzurri.
Campo semantico della nascita: nuovamente, vita, cresce, grembo, di nuovo, di nuovo, cominciare, dolore
Campo semantico dei sentimenti: amai, rosso, sincerità, anima, umano amore, dolore, amare
-E’ presente l’io lirico, che coincide col poeta.
10. Analisi retorica (presenza di figure retoriche di significato, di ordine, di suono)
Di significato: Antitesi (v. 13, v. 14)
Metonimia: (l’anima mia) astratto per concreto
Antonomasia (dal rosso scialle- dagli occhi azzurri).
Ossimoro (quasi…): v. 12 (l’altezze …del suo dolore)
Di ordine: Chiasmo (Trieste è la città/ la donna è Lina v. 5
Anastrofe (v. 4, v. 8, v. 9, v. 11, v. 14)
Anafora (v. 10, v. 11 di nuovo- di nuovo) – (vv. 13-14: tutto, tutto)
Di suono: Assonanza: Lina- vita vv. 10-11 (non in posizione rima)
Allitterazione L: vv. 1-2
Allitterazione R: vv. 6-7
Omoteleuto: vv. 10-11 (torrei-vorrei); vv. 5-7 (città- sincerità)
11. Analisi sintattica
proposizioni che coincidono con la strofa: tutte; verbi di modo finito (14)/ indefinito (2),
sostantivi (18), aggettivi (9).
La congiunzione iniziale Ed dà l’idea di un discorso già cominciato che continua, cioè la vita, in
cui Lina assume un’importanza fondamentale.
In ogni strofa la metrica coincide con la sintassi. Questo dà un senso di pacatezza nella
struttura dell’impianto metrico, spezzata però dai numerosi enjambement presenti all’interno
di ogni strofa, che non fanno coincidere la sintassi con la lunghezza del verso.
I predicati sono in posizione preminente, in numero significativo e con una stragrande
maggioranza di modi finiti (14 contro 2).
12. I tempi sono al passato se si riferiscono al rapporto del poeta con la moglie, quasi simili ad un
necrologio, funerari.
Al presente durativo il verbo riferito alla figlia (cresce), tempo verbale che colloca il resto della
poesia nel presente, nella vita che prosegue. Ancora al presente ma storico i due verbi essere
che identificano la città e la donna, al punto che poi è arduo distinguere quale delle due
ispirerà la sua arte.
Riferiti a un futuro impossibile i due condizionali presenti (torrei-vorrei).
Importante è l’uso del lessico: Saba impasta un lessico quotidiano e comune (quasi banale) con
raffinati termini aulici e riferimenti letterari: torrei, partita.
Il v. 8 è una silente citazione dantesca del canto 5 dell’inferno:
Quando leggemmo il disïato riso
esser basciato da cotanto amante,
questi, che mai da me non fia diviso,
la bocca mi basciò tutto tremante.
Ciò getta un ombra di dramma sull’elogio del poeta alla moglie.
13.
14. Commento:
Tutto il sonetto si basa sulla contrapposizione tra facile e difficile: facile la sintassi delle strofe che coincide
con esse, difficile la sintassi nei versi per gli enjambement frequenti; facile il lessico quotidiano, difficile il
lessico antico; facile la lode alla donna, difficile il riferimento letterario classico; e infine facile amare e
soffrire per la donna, difficile per l’uomo.
Il poeta usa come titolo il primo verso del componimento, secondo l’uso letterario più antico. E sceglie la
forma letteraria più classica, il sonetto. In questa cornice, decide di farci parte di ciò che costituisce il segreto
senso della sua esistenza: con parole semplicissime mescolate a termini ricercati e antichi, rime banali
accostate a rime inusuali, paragona fra la prima e la seconda strofa il parto della donna alla creazione
poetica.
Gli unici due accenni cromatici dipingono le due donne, la madre e la figlia, come due figure epiche,
identificate dagli epiteti formulari della poesia classica: il rosso dà un tocco di passione vitalistica, l’azzurro è
un colore ricorrente in Saba, un riferimento alle sue sofferte radici che riemergono quasi contro la sua
volontà, forse finalmente pacificate. (Vedi: Mio padre è stato per me l’assassino: “…Aveva in volto il mio
sguardo azzurrino” Vedi: Trieste: “è come un ragazzaccio…con gli occhi azzurri”).
15. Nel processo di creazione artistica sono fondamentali i due predicati nominali (seconda strofa, 5° verso):
Trieste è la città, la donna è Lina
Grazie a Trieste e a Lina, il poeta è in grado di scrivere, cioè di creare. Ciò che alla donna è stato dato
come naturale (il generare), all’uomo richiede coraggio inusuale (ardita sincerità).
Se le due quartine sottolineano la creatività, le terzine sottolineano il rovescio della medaglia: dare la
vita, creare, fa soffrire.
L’amore per Lina infatti è legato anche alla di lei capacità di soffrire.
Ma il dolore, secondo il poeta, conduce ad altezze, non a profondità. Porta a una comprensione del
mondo e della vita che rende non scaltri ma umani, maturi. Infine buoni. Capaci cioè di donare se stessi.
Ancora e ancora. Nuovamente.
Ecco quindi che l’avverbio del titolo (nuovamente) assume un duplice significato: non solo la ripetizione
di un umano amore, ma soprattutto la rinascita di un amore capace di donarsi eternamente. Come non
era riuscito a Paolo e Francesca ma a Saba e Lina sì.
L’amore eterno è ciò che si fa nuovo ogni giorno.
Questo riesce a dirci il poeta con parole umili e quotidiane.
16. Ripassa sul sito:
• Come leggere la poesia
• Figure retoriche
• La parafrasi di un testo poetico