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RRaimondoaimondo VVillanoillano
IInfluenzanfluenza AA (H(H11NN11))
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impaginazione,
realizzazione ipertestuale
e multimediale
a cura di
Raimondo Villano
Edizioni CHIRON - ottobre 2009
© Copyright Raimondo Villano
 © Ricerche, elaborazioni, copertina a cura di Raimondo Villano.
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Presentazione
Questo ulteriore contributo sull’influenza, scritto da Raimondo Villano, si distingue perché in esso vengono
evidenziati gli aspetti strategici di una malattia oggi molto al centro dell’attenzione, riportando una ricca
analisi raccolta personalmente e fornendo le nozioni virologiche aggiornate con gli ultimi studi.
Corollario necessario è il capitolo sulle circolari del Ministero del Welfare con particolare accento su
un’epidemiologia in linea con il testo.
Analizzandone i dettagli, l’Autore tocca i molteplici problemi interpretativi di ordine clinico ed
epidemiologico della già lunga storia evolutiva di questa giovane malattia; approfondisce con chiara
competenza i punti di maggiore interesse del rebus-influenza, e cioè le caratteristiche strutturali del virus
A/H1N1, senza riportare però i problemi di diagnostica virologica con particolare riferimento ai tests di più
agevole e sicuro utilizzo.
L’inconsueta trattazione binaria dell’influenza sotto il profilo sia virologico che istituzionale preventivo, rende
questo lavoro assolutamente originale per l’ampio bagaglio di informazione che offre, nonché prezioso
strumento di consultazione.
Bisogna anche dare un giusto elogio all’Autore che è riuscito a pubblicare con particolare dovizia di particolari
questa opera che senz’altro si distingue tra tanti lavori della letteratura mondiale su questa gettonata malattia
del nostro tempo.
Prof. Giulio Tarro
Presidente della Commissione sulle Biotecnologie della Virosfera,
WABT UNESCO, Parigi
Professore aggiunto del Dipartimento di Biologia
alla Temple University di Filadelfia (USA)
© Copyright 2009 Fondazione Chiron e Raimondo Villano - Tutti i diritti riservati
“ Un buon ricercatore deve avere enorme
curiosità, tenacia, una grande onestà. Se una sua
scoperta gli sembra troppo bella per essere vera, ci
sono buone possibilità che non lo sia”
Albert B. Sabin
Parte prima
Generalità e approfondimenti sui virus influenzali
I virus influenzaliI virus influenzali
Cenni storici sull’influenzaCenni storici sull’influenza
Cenni epidemiologici sull’influenzaCenni epidemiologici sull’influenza
Profilassi dell’influenzaProfilassi dell’influenza
Generalità sull’influenzaGeneralità sull’influenza
La nuova influenza da virus A/H1N1La nuova influenza da virus A/H1N1
Parte seconda
La nuova influenza suina pandemica
EpidemiologiaEpidemiologia
Attività preventiva e di contrasto in ItaliaAttività preventiva e di contrasto in Italia
Strategie di profilassi e terapiaStrategie di profilassi e terapia
* * *
Profilo sintetico dell’autoreProfilo sintetico dell’autore
AppendiceAppendice
Strategie di profilassi e terapia
 
Ametà  maggio  2009  a  Ginevra  alla  62esima  Assemblea  generale 
dell’Organizzazione  mondiale  della  Sanità  l’influenza  A/H1N1  è  il 
primo  tema  nell’agenda  dei  rappresentanti  dei  193  Stati  membri.  In 
particolare  sono  affrontati  i  temi  relativi  alla  preparazione  alla 
pandemia,  alla  possibile  combinazione  dei  virus  e  all’accesso  ai 
vaccini. 
La prima forma di prevenzione è l’informazione sulla nuova influenza. 
Trattandosi di virus che colpisce le vie respiratorie è consigliato evitare 
luoghi  affollati  e  manifestazioni  di  massa,  lavare  regolarmente  e 
frequentemente le mani con acqua e sapone specialmente dopo avere 
tossito o starnutito e dopo aver frequentato luoghi pubblici (sono utili 
ed  efficaci  anche  detergenti  per  le  mani  a  base  di  alcool  o  altri 
disinfettanti), evitare di portare le mani non pulite a contatto con occhi, 
naso  e  bocca,  coprire  la  bocca  e  il  naso  con  un  fazzoletto  di  carta 
quando  si  tossisce  e  starnutisce,  gettare  il  fazzoletto  usato  nella 
spazzatura,  aerare  regolarmente  le  stanze  di  soggiorno,  cercare  di 
evitare contatti con persone malate in caso di influenza, rimanere a casa 
e limitare i contatti con altre persone per evitare di infettarle. 
In pratica ciò che si farebbe per evitare la normalissima influenza, con 
un  aspetto  in  più:  in  caso di  febbre superiore a  38  °C,  tosse, mal  di 
gola,  malessere,  consultare  un  medico,  e,  in  caso  di  necessità,  è 
possibile contattare l’Ambasciata o il Consolato. 
Inoltre, nel caso in cui si pensa di essere stati esposti al virus durante il 
viaggio, si dovrà tenere sotto controllo il proprio stato di salute durante 
il periodo di permanenza nel Paese o nei primi 7 giorni dal rientro dal 
viaggio.  
 
Si  rammenta  che  i  passeggeri  a  rischio  sono  identificati  tra  le  persone  sedute  due  file  avanti  e  due  dietro  su  un  volo  di  lunga 
percorrenza (almeno 4 ore) del caso sintomatico cioè con tosse o starnuti per esempio. I viaggi all’estero, inoltre, non sono soggetti a 
restrizione.  È  prudente,  comunque,  per  le  persone  affette  da  malattie  croniche  (come  diabete,  asma  cronico,  tumori,  stati  di 
immunodeficienza  e  condizioni  come  la  gravidanza)  rinviare i  viaggi  internazionali  non  essenziali.  È  comunque  sconsigliato 
mettersi inviaggio in caso di malattia acuta. Chi presenta sintomi influenzali collegabili a una infezione da virus A(H1N1), dopo 
viaggi internazionali, dovrebbe rivolgersi a un medico. 
Oltre  alla  prevenzione  e  il  controllo  della  diffusione  virale  affidati  a  misure  di  buon  senso  (spesso  sottovalutate  nonostante 
rappresentino l’intervento di prevenzione di prima scelta e sono raccomandati da tutti i centri di prevenzione internazionali), gli 
Uffici di sanità marittima e aerea di frontiera del Ministero, presenti nei porti e negli aeroporti, sono allertati fin dal 25 aprile sulla 
necessità  sia  di  applicare  misure  di  sorveglianza  straordinaria  sia  di  fornire  informazioni  ai  viaggiatori  internazionali  diretti  o 
provenienti dai Paesi interessati all'epidemia. 
Le autorità sanitarie, inoltre, si sono organizzate ed allertate per far fronte alla pandemia anche con l’Ordinanza ministeriale del 4 
maggio che prevede canali sanitari e sorveglianza sanitaria con l’invio dei passeggeri con sintomi sospetti alla struttura sanitaria di 
riferimento; dispone che soltanto le persone identificate come “contatti stretti” di casi confermati di infezione da virus A(H1N1) 
siano  sottoposte  a  sorveglianza  sanitaria  e  profilassi  con  farmaci  antivirali;  stabilisce  che  soltanto  gli  studenti  delle  scuole 
dell’infanzia, primarie e secondarie che rientrano in Italia dal Messico, non siano ammessi alla frequenza delle attività scolastiche 
per sette giorni dall’arrivo. Inoltre, in base alla Circolare ministeriale del 20 maggio, a passeggeri ed equipaggi di voli provenienti da 
aerei  in  cui  vi  è  una  trasmissione  sostenuta  di  infezione  (per  esempio  la  Gran  Bretagna)  può  essere  chiesto  di  fornire,  tramite 
un’apposita scheda, elementi utili sulle condizioni di salute e per la rintracciabilità nei 14 giorni successivi al loro arrivo in Italia. È 
prevista, infine, la copertura delle spese sanitarie per tutti gli iscritti al Servizio Sanitario Nazionale in possesso di Tessera Europea 
di Assicurazione Malattia (TEAM). Le prestazioni sono gratuite, salvo il pagamento dell’eventuale ticket e, qualora la TEAM non 
fosse stata accettata o l’assistito non l’avesse con sé, è possibile chiedere il rimborso delle spese.Il 12 giugno 2009 nel Consiglio dei 
Ministri  della  Salute  dell’Unione  Europea  a  Lussemburgo  si  è  deciso  di  seguire  una  strategia  comune  per  la  registrazione  dei 
vaccini, dunque con una procedura centralizzata all’Agenzia europea del farmaco (Emea), e per l’acquisto dei vaccini per evitare 
politiche di aumento dei prezzi, vista l’alta richiesta di mercato, e per evitare corse all’accaparramento con Stati che fanno scorte e 
altri che restano sforniti. Nel contempo sono in valutazioni, in base a varie simulazioni, sulle fasce da immunizzare. Di tutto ciò si è 
discusso il 6 e 7 luglio in Svezia al Consiglio informale dei Ministri dell’Unione Europea.
 
L’arma migliore di prevenzione, in effetti, è rappresentata dalla vaccinazione della popolazione. Un ciclo vaccinale è costituito da 
due dosi di vaccino.
Il  vaccino  antinfluenzale  A/H1N1,  tuttavia,  non  è  disponibile  e  potrebbe  essere  pronto  in  autunno,  essendo  già  stato  isolato  e 
sequenziato il virus.
Le  istituzioni  mondiali  sanitarie  a  questo  punto  si  trovano  di  fronte  ad  un’interrogativo,  a  cui  urge  dare  risposta,  relativo   
all’opportunità o meno di continuare la produzione anche del vaccino antinfluenzale stagionale: gli esperti Oms, in particolare, pur 
avviando una valutazione della specifica situazione consigliano cautelativamente di non interrompere la produzione del vaccino 
stagionale. Una decisione inevitabilmente destinata ad influire sul futuro cui bisogna affiancare, poi, una decisione inerente la scelta 
accurata della tipologia e della quantità di vaccino da far produrre. 
L’influenza  A,  in  effetti,  è  una  malattia  a  decorso  benigno  nella  stragrande  maggioranza  dei  casi.  Un  possibile  elemento  di 
pericolosità, tuttavia, può per essere causato dalle sovrainfezioni batteriche, specialmente da parte dello pneumococco. Per prevenire 
questo genere di complicazioni e in previsione dell’ondata pandemica del prossimo autunno-inverno, quindi, appare consigliabile 
anche  la  vaccinazione  contro  lo  pneumococco,  sicura,  efficace  ed  eseguibile  contemporaneamente  alla  normale  vaccinazione 
antinfluenzale tradizionale.
La strategia vaccinale da adottare contro la nuova influenza da virus A/H1N1, poi, è definita all’inizio di giugno. 
Le ipotesi all’esame di autorità sanitarie e aziende farmaceutiche riguardano la possibilità di utilizzare un unico vaccino tetravalente, 
efficace  sia  contro  la  nuova  influenza sia  contro quella classica,  oppure  un vaccino  trivalente  per l’influenza stagionale più  un 
monovalente diretto contro quella nuova e, ancora, l’impiego eventuale di vaccini rinforzati o meno da sostanze adiuvanti o di 
vaccini prodotti in modo tradizionale o con la tecnica del Dna ricombinante.
Alla fine non è previsto alcun vaccino combinato contro l’influenza stagionale e l’influenza A/H1N1. Per proteggersi dai virus, 
dunque, sono necessarie due vaccinazioni. L’Ufficio federale della sanità pubblica (Ufsp), inoltre, ignora se i due presidi saranno 
compatibili (capo della sezione della prevenzione delle pandemie dell’Ufsp, Patrick Mathys, alla radio svizzero-tedesca DRS, 20 
luglio 2009). 
D’altro canto, si ignora anche se la propagazione ad ampio raggio del virus A/H1N1 coinciderà con quella dell’influenza stagionale 
nè se la nuova influenza sia in grado di scalzare l’altra.
In particolare, in base alle stime sulla disponibilità dei vaccini, il Ministero della Salute italiano è orientato a vaccinare il 40 per 
cento della popolazione, di cui quasi nove milioni entro il 31 dicembre 2009 e la rimanente quota nei primi mesi del 2010. 
 
Il Ministero prevede, pertanto, l’acquisizione di 48 milioni di dosi di vaccino pandemico, dalla fine di novembre a gennaio 2010, 
secondo la programmazione di produzione delle industrie farmaceutiche con le quali l’Italia ha stipulato contratti di prelazione dal 
2005. 
La vaccinazione pandemica è prevista prioritariamente al personale sanitario, che dovrà assistere i malati, ed ai soggetti a rischio di 
complicanze  per  patologie,  per  un  totale  di  8,6  milioni  di  soggetti  entro  la  fine  del  2009.  Poiché  i  bambini  e  i  giovani  sono 
maggiormente suscettibili di tale infezione, e quindi sono serbatoi di diffusione della stessa, il Ministero (Ministro del Lavoro, della 
Salute e delle Politiche sociali Maurizio Sacconi nel question time del 22 luglio alla Camera dei Deputati) prende in considerazione 
l’ipotesi di vaccinare dal gennaio 2010 anche tale fascia di popolazione, che va dai 2 ai 27 anni (15,4 milioni di soggetti). 
L’Oms  a  tale  riguardo  ha  diverse  strategie  e  discute  con  Governi  e  produttori  anche  per  cercare  di  assicurare  un’equità  nella 
disponibilità del vaccino pandemico. Comunque, se fra i gruppi di popolazione da immunizzare la priorità va agli operatori sanitari, 
emerge dall’osservazione epidemiologica che le persone obese rischiano di più (pur ignorando se questa apparente vulnerabilità sia 
dovuta all’eccesso di peso o ad altre condizioni collegate all’obesità stessa) e che un alto rischio interessa anche i bambini piccoli 
per i quali, però, non c’è un vaccino specifico per proteggerli. Intanto i lavori per produrre il vaccino contro l’influenza A/H1N1 
sono avviati da almeno quattro aziende: Sanofi-Aventis (con la divisione vaccini Sanofi Pasteur), Novartis, GlaxoSmithKline e, 
forse, anche Wyeth.A metà giugno le industrie farmaceutiche sono in grado di produrre un vaccino disponibile tar settembre ed 
ottobre.È Novartis che inizia a produrre una piccola quantità di vaccino contro il virus A/H1N1 alcune settimane prima del previsto. 
Baxter assicura che il suo prodotto raggiungerà il mercato nel mese di luglio. Entrambe le aziende utilizzano una nuova tecnologia 
basata sull’utilizzo di cellule anziché di uova di gallina per la messa a punto del vaccino e ciò consente di abbreviare i tempi: i trial 
clinici  di  Novartis,  infatti,  iniziano  a  luglio  mentre  Baxter  ha  già  completato  i  test  e  presenta  richiesta  di  autorizzazione  al 
commercio  non  appena  ha  terminato  alcune  prove  di  produzione.  Sanofi-Aventis,  GlaxoSmithKline  e  Solvay  puntano  ad  avere 
pronto il proprio vaccino entro la stagione influenzale nell’emisfero settentrionale. 
Quella per l’influenza A/H1N1 si profila, dunque, come la più massiccia campagna di vaccinazione della storia dell’umanità.
Intanto a metà luglio l’Amministrazione Federale Statunitense ha stanziato per la strategia antinfluenzale pandemica governativa 
ben 1,8 miliardi di dollari che si aggiungono ai 7,5 miliardi destinati al fondo di emergenza; in Gran Bretagna il centro di analisi 
Oxford Economics valuta che l’epidemia possa arrivare a costare al Paese il 5% del Prodotto interno lordo. In Francia all’acquisto di 
vaccini è destinato 1 miliardo di euro mentre in Germania due miliardi. Entro la fine del 2009 dovrebbero essere pronte dosi per 375 
milioni di persone con un richiamo a gennaio-febbraio (750 milioni in totale).
 
Ma l’Organizzazione mondiale della sanità stima che, tutte insieme, le aziende potranno produrre al massimo 4,9 miliardi di dosi di 
vaccino l’anno, lasciando parte dei 6,5 miliardi di abitanti della Terra senza protezione dal virus, soprattutto se saranno necessari più 
richiami per garantire una protezione totale. 
La produzione del vaccino appare estremamente complessa: non si sa ancora quanto possa “rendere” in termini preventivi né si 
conoscono le quantità di antigeni necessarie in ogni dose. Il vaccino contro la “swine fli” serve rapidamente non tanto per impedire 
l’insorgenza dei sintomi,  ma per salvare vite umane : se un vaccino evita a che è contagiato di finire in ospedale o, peggio, di 
contrarre un’infezione secondaria letale, è da ritenere efficace al 100%.
L’Italia è uno dei pochissimi Paesi europei ad avere un produttore di vaccino pandemico sul territorio nazionale: Novartis vaccines, 
infatti, ha una sede a Siena dove formulerà un vaccino contenente, oltre agli antigeni, una molecola particolare di adiuvante MF59
 
(un successo della ricerca italiana e già impiegato da più di dieci anni nei vaccini antinfluenzali stagionali) utile ad aumentare la 
risposta immunitaria, proteggere da ceppi lievemente modificati, ridurre la quantità di antigene presente in ogni dose aumentando da 
due a quattro volte la disponibilità delle dosi stesse. Anche Glaxo punta sulla ricerca di un adiuvante. Sanofi-Pasteur MSD lavora su 
tutti i vaccini, adiuvati e non, a vari dosaggi.
In Italia lo scenario più ottimistico del Ministero ipotizza per fine marzo 2010 circa 4 milioni di contagi, vaccinando le categorie dei 
lavoratori essenziali, compresi gli operatori sanitari, e la restante popolazione a rischio entro metà novembre-fine anno. Se, poi, a 
febbraio si riuscirà a vaccinare anche i 12 milioni di giovani che rappresentano la popolazione scolastica, il Ministero prevede un 
arresto dell’epidemia in quanto fino ad oggi essi sono stati un grande veicolo di contagio , anche per la capacità del virus a colpire le 
persone al di sotto di 40 anni.
La società Vaxine il 27 luglio da l’annuncio in prima mondiale dei trial clinici del suo vaccino sintetico ricombinante sull’uomo che 
ha due autout decisivi rispetto a quello convenzionale di pollo: è più sicuro in quanto più puro, non si trescina le sostanze tossiche 
come l’Rna, ma, soprattutto potrebbe rivelarsi più affidabile nell’evenienza di una mutazione del virus. A renderlo possibile sarebbe 
un  coadiuvante  aminoglicosidico  (AdVax)  che  fungerebbe  da  booster  di  stimolazione  del  sistema  immunitario  riuscendo  a 
mobilitare  non  solo  gli  anticorpi  ma  anche  le  cellule  T,  la  quota  intelligente  del  sistema    immunitario.  Il  che  significa  che  la 
copertura, entro certi limiti, può rimanere anche dinanzi ad una mutazione del virus, visto che le cellule T possono riconoscere 
l’assalitore anche se “camuffato”. 24 ore dopo è seguito l’annuncio da parte dell’australiana Csl di Melbourne dell’inizio delle prove 
sull’uomo del sul vaccino prodotto da uova embrionate di pollo.
A fine agosto si potranno apprezzare gli effetti dei trial.
 
La sequenza produttiva del vaccin, in particolare, prevede:  l’individuazione dell’antigene corretto, che è alla base della risposta 
immunitaria  dell’organismo  delle  persone  sottoposte  a  profilassi.  Nel  caso  dell’influenza  pandemica  tutto  inizia  dal  “seme
vaccinale”  ottenuto con le tecniche di genetica inversa, distribuito dall’Oms a partire dal 27 maggio scorso, su cui lavorano le 
aziende farmaceutiche. Il ceppo vaccinale influenzale ha un genoma costituito da otto geni che codificano per le proteine virali. Una 
volta ottenuto il vaccino, occorre iniziare i  test relativi alla sua sicurezza prima ancora di valutarne l’efficacia. Occorre, quindi, 
essere certi che la somministrazione del vaccino stesso non induca reazioni da parte dell’organismo nè effetti collaterali, né che 
possa determinare quadri patologici di alcun tipo. Solo a questo punto possono partire le valutazioni sull’effettiva protettività del 
vaccino in questione. Per quanto riguarda il vaccino antipandemia la fase dsei controlli di qualità è oparticolarmente attenta, con il 
monitoraggio e lo studio degli eventi avversi gravi registrati dopo la somministrazione del vaccino.
Per  garantire  al  ceppo  vaccinale  di  crescere  efficacemente  nelle  uova  o  in  altro  substrato  cellulare  occorre  produrre  un  virus
ricombinante con geni che consentano la rapida replicazione e geni di superficie del virus che sta circolando. Nel caso dell’H1N1, 
emoagglutinina e neuraminidasi, le proteine di superficie che vengono riconosciute dal sistema immunitario, sono stati analizzati ed 
inseriti nel ceppo vaccinale, contenente anche geni di altri virus influenzali. Dopo la replicazione il virione creato è distrutto per 
conservare solo le componenti utili per la ruisposta immunitaria protettiva e il preparato purificato.
Intanto la produzione a ritmi accelerati del vaccino per la nuova influenza in Europa, dove il trattamento dovrebbe essere disponibile 
anche due mesi prima rispetto agli Usa, preoccupa l’Organizzazione mondiale della sanità.
Ma l’Emea rende più celere il processo di approvazione del vaccino mirato contro il virus A/H1N1 ribadendo che sarà comunque un 
prodotto sicuro e disponibile nei tempi previsti. Alcuni Paesi, inoltre, fra cui Gran Bretagna, Grecia e Francia, sono orientati ad 
iniziarne l’uso il più presto possibile. L’Emea, in particolare, consente alle compagnie produttrici del vaccino di bypassare i trial 
sull’uomo  su  vasta  scala  (quotidiano  britannico  Guardian)  memore  dell’esperienza  dell’allarme  suscitato  in  tempi  recenti  in 
occasione dell’influenza aviaria in cui l’Ente aveva disegnato un protocollo per dare una corsia preferenziale all’'approvazione di un 
vaccino  mirato  anti-pandemia: l’idea  era  di  condurre la maggior  parte  dei  test  prima di  una  pandemia,  in  modo  che  le aziende 
potessero inserire in seguito il virus pandemico nel vaccino quasi pronto e procedere con una pre-registrazione “al buio” (in gergo 
tecnico  mock-up). Quando le  prime  dosi saranno  pronte,  dunque, l’Emea le approverà per lo più basandosi sui dati dell’agente 
dell’influenza aviaria, simile sia nella sigla (H5N1) sia per la struttura all’H1N1. L’Agenzia, poi, richiederà un continuo e regolare 
aggiornamento sugli effetti del vaccino garantendo che la sicurezza non è a rischio. 
 
Insomma, tutto è fatto nel migliore dei modi in una situazione che è lontana dall’essere ideale giacché con l’approssimarsi della 
stagione invernale è necessario essere sicuri che il vaccino sia disponibile. 
Il  vicedirettore generale dell’Oms Keiji Fukuda, tuttavia, nello stesso periodo mette in guardia sui potenziali pericoli di vaccini 
non testati mentre gli Stati Uniti hanno optato per una via più prudente, reclutando a partire da agosto diverse migliaia di volontari 
per testare la sicurezza del vaccino i cui risultati si ritiene saranno comunque  pronti in tempo per la campagna vaccinale di ottobre.
All’inizio di agosto le società vaccinali hanno già cominciato i test di sicurezza per il vaccino che di solito vengono effettuati solo su 
adulti volontari sani ma che in questo caso, vista la peculiarità della situazione, vengono fatti anche sui bambini. Entro gennaio, 
inoltre, il vaccino sarà testato anche sulle donne in gravidanza.
L’obiettivo  in  Europa  è  di  fermare  l’epidemia  entro  la  primavera  dell’anno  prossimo  per  evitare  che  si  prolunghi  nella 
preoccupazione che il virus subisca variazioni diventando più aggressivo come è accaduto in passato. 
La vaccinazione per  l’influenza  A/H1N1 in  Italia sicuramente sarà  gratuita  perché  lo Stato si  assumerà  l’onere  della spesa e  il 
vaccino potrebbe non essere disponibile nelle farmacie bensì nei dipartimenti di prevenzione delle Asl, dal momento che tutta la 
capacità produttiva delle aziende servirà a soddisfare le richieste fatte dai Governi. 
Inoltre, tutti gli Stati (fra cui l’Italia) si sono organizzati per prenotare i vaccini dalle aziende per assicurarsi le dosi necessarie, ma il 
vaccino non dovrebbe essere obbligatorio bensì spontaneo ancorché altamente consigliato.
Per  quanto  concerne  i  farmaci,  infine,  sono  disponibili  diversi  tipi  di  antivirali  per  il  trattamento  dell’influenza:  amantadina, 
rimantadina, oseltamivir e zanamivir. Mentre la maggior parte dei virus si sono rivelati suscettibili a tutti e quattro i farmaci, il 
nuovo virus influenzale è risultato resistente alla amantadina e alla rimantadina; pertanto solo oseltamivir (Tamiflu) e zanamivir 
(Relenza) sono raccomandati per il trattamento della nuova Influenza.
I farmaci antivirali non sono vaccini e non debbono essere usati a scopo preventivo, devono essere assunti sotto il controllo di un 
medico solo per il trattamento della malattia. Il Ministero, inoltre, giustamente sconsiglia i cittadini dall’acquisto dell’antivirale 
Tamiflu e di tutti i farmaci in genere, via Internet e ricorda che in Italia l’unico canale legale per l’acquisto di farmaci con obbligo di 
ricetta sono le farmacie. I farmaci venduti via Internet, infatti, possono essere contraffati e quindi fortemente dannosi per la salute.  
È bene ricordare, inoltre, che i farmaci antivirali vanno assunti solo in caso di necessità e dietro prescrizione medica. Acquistare tali 
farmaci nella convinzione che potrebbe essere utile averne alcune confezioni in casa è del tutto inutile sia perché non sono efficaci 
in via preventiva, sia perché l’uso improprio comporta favorire la comparsa di virus resistenti mettendo a serio rischio la salute 
propria, dei propri familiari e della collettività.
 
A livello istituzionale, d’altro canto, appare quanto mai necessaria la razionalizzazione delle risorse disponibili di farmaci antivirali 
per non essere impreparati nel caso in cui ci si dovesse imbattere in un improvviso incremento dei contagi. 
Nel contempo, circa 12 milioni di dosi dei farmaci antinfluenzali Tamiflu e Relenza sono stati consegnati agli Stati in cui si stima la 
sussistenza di una condizione di potenziale  bisogno nel breve termine. Sulla loro efficacia, però, aleggiano alcuni sono dubbi, 
espressi anche dal vertice dell’Organizzazione Mondiale della Sanità Oms, inerenti possibili insorgenze di resistenze.
In Italia per la profilassi e per il trattamento dei casi è stata potenziata la scorta nazionale di farmaci antivirali già in dotazione.
Il Ministero, in particolare, nella Circolare del 22 luglio 2009 relativa a “Aggiornamento delle indicazioni relative all’impiego dei 
farmaci  antivirali  per  l’influenza  da  virus  influenzale  A(H1N1)v”  rivolta  agli  operarori  sanitari,  ha  fornito  indicazioni  ulteriori 
riguardo l’uso corretto dei farmaci antivirali nel trattamento e la profilassi dell’influenza da nuovo virus A(H1N1).
D’altro canto, da vari livelli istituzionali, a partire dal viceministro alla Salute Ferruccio Fazio, è stata posta in evidenza l’inutilità 
di un accaparramento di farmaci antivirali contro la nuova influenza A/H1N1, fenomeno segnalato, in particolare, nelle farmacie 
romane nell'illusione che possano impedire l’insorgere della nuova influenza.
La richiesta di antivirali è un  fenomeno accentuatosi all’approssimarsi del periodo delle vacanze estive e per la convinzione che 
siano farmaci utile da avere in valigia. 
In conclusione, pur constatando la velocità di diffusione del nuovo virus influenzale, va ammesso con soddisfazione sia che nei 
tempi  attuali  viaggia  veloce  anche  l’informazione  sia  che  la  collaborazione  dei  Paesi  coinvolti  ha  permesso  alle  autorità 
internazionali di individuare tempestivamente il pericolo, di segnalarlo e di seguirlo in ogni angolo del mondo. 
I mezzi a disposizione della scienza, dal canto loro, hanno permesso di sequenziare rapidamente il genoma virale e di avviare gli 
studi per un nuovo vaccino. 
Oggi, insomma, a differenza dei nostri avi, siamo in possesso di potenti strumenti di difesa.
Alla  luce  di  queste  riflessioni,  tuttavia,  appare  non  irrilevante  prendere  in  debita  considerazione  la  creazione  di  una  rete 
internazionale,  estesa in aree strategiche del pianeta (dove c’è maggiore promiscuità tra esseri umani ed animali), che sorvegli i 
virus nei cinque stadi che li fanno passare da patogeni negli animali fino a patogeni dell’uomo e che possa seguire l’evoluzione dei 
più pericolosi di tali virus permettendo di affrontarli con sempre maggiore tempestività in modo da limitarne quanto più possibile la 
diffusione e la letalità. 
© Copyright 2009 Fondazione Chiron e Raimondo Villano - Tutti i diritti riservati
“ La ricerca è vedere
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Albert Szent-Györgyi de Nagyrápolt
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Raimondo Villano - Influenza: strategie di profilassi

  • 2. Sotto l’Alto Patrocinio dell’International Committee on VirusPhere del World Academy of Biomedical Tecnology (UNESCO - Parigi) member Uati-Icet c/o BINTEL project (Bio Technologies for Sustainabol Development for Health)
  • 4. Ⓒ Ricerche, elaborazione, impaginazione, realizzazione ipertestuale e multimediale a cura di Raimondo Villano Edizioni CHIRON - ottobre 2009
  • 5. © Copyright Raimondo Villano  © Ricerche, elaborazioni, copertina a cura di Raimondo Villano. Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte del libro può essere riprodotta o diffusa con un mezzo qualsiasi, fotocopie, microfilm o altro, senza il permesso scritto dell’editore. All right reserved. No part of this book shall be reproduced, stored in a retrieval system, or transmitted by ani means, electronic, mechanical, photocopying, recording or otherwise, withoutwritten permission from the publisher. * * * Realizzazione editoriale: Prof. Dott. Maria Rosaria Giordano. Redazione: mobile 338 59 60 222; e-mail: farmavillano@libero.it Edizioni Chiron Found. - Praxys dpt. © 2009 Fondazione Chiron, via Maresca 12, scala A - 80058 Torre Annunziata (Napoli) * * * Stampa Milone - Napoli. Prima edizione ottobre 2009. Finito di scrivere il diciotto agosto 2009. Edizioni CHIRON - ottobre 2009
  • 6. FONDAZIONE CHIRON www.chiron-found.org TERMINI E CONDIZIONI • La Fondazione Chiron raccomanda a tutti gli utenti del presente dvd di accedervi e farne uso nel pieno rispetto delle leggi applicabili in materia, oltre che di tutte le condizioni qui di seguito indicate. • Il contenuto di questo dvd è interamente protetto da copyright, mediante l’utilizzo della seguente formula: “copyright 2008 Fondazione Chiron e Raimondo Villano - Tutti i diritti riservati”. • È consentito agli utenti la stampa di una sola copia del materiale contenuto nel presente dvd. Non è, invece, consentita la copia, la distribuzione, il trasferimento, la modifica e la rivelazione di tutto o di parte del materiale contenuto in questo dvd senza l’espressa autorizzazione della Fondazione Chiron e dell’Autore Raimondo Villano. È vietato, inoltre, riprodurre su un web server tutto o parte del materiale pubblicato dalla Fondazione Chiron - Raimondo Villano su questo dvd. È vietata l’estrapolazione dal presente cd-rom delle immagini e riproduzioni grafiche in esso contenute. • L’Autore Raimondo Villano ha provveduto a controllare l’accuratezza delle informazioni e dei dati contenuti in questo dvd, in parte fornite dallo stesso Prof. Dott. Giulio Tarro che ha curato la supervisione sull’intero lavoro finale testuale e multimediale. L’Autore non si assume, tuttavia, alcuna responsabilità in relazione ad eventuali imprecisioni, incongruenze, incompletezze od errori commessi involontariamente, ivi compresi eventuali danni ad attrezzature informatiche causati da possibili virus non presenti nella versione originale del presente dvd. • L’Autore si riserva il diritto di modificare, in ogni momento ed a propria discrezione dandone comunicazione al Presidente dell’Accademia di Storia dell’Arte Sanitaria, le informazioni e i dati contenuti nel presente dvd.
  • 7. © Copyright 2009 Fondazione Chiron e Raimondo Villano - Tutti i diritti riservati Presentazione Questo ulteriore contributo sull’influenza, scritto da Raimondo Villano, si distingue perché in esso vengono evidenziati gli aspetti strategici di una malattia oggi molto al centro dell’attenzione, riportando una ricca analisi raccolta personalmente e fornendo le nozioni virologiche aggiornate con gli ultimi studi. Corollario necessario è il capitolo sulle circolari del Ministero del Welfare con particolare accento su un’epidemiologia in linea con il testo. Analizzandone i dettagli, l’Autore tocca i molteplici problemi interpretativi di ordine clinico ed epidemiologico della già lunga storia evolutiva di questa giovane malattia; approfondisce con chiara competenza i punti di maggiore interesse del rebus-influenza, e cioè le caratteristiche strutturali del virus A/H1N1, senza riportare però i problemi di diagnostica virologica con particolare riferimento ai tests di più agevole e sicuro utilizzo. L’inconsueta trattazione binaria dell’influenza sotto il profilo sia virologico che istituzionale preventivo, rende questo lavoro assolutamente originale per l’ampio bagaglio di informazione che offre, nonché prezioso strumento di consultazione. Bisogna anche dare un giusto elogio all’Autore che è riuscito a pubblicare con particolare dovizia di particolari questa opera che senz’altro si distingue tra tanti lavori della letteratura mondiale su questa gettonata malattia del nostro tempo. Prof. Giulio Tarro Presidente della Commissione sulle Biotecnologie della Virosfera, WABT UNESCO, Parigi Professore aggiunto del Dipartimento di Biologia alla Temple University di Filadelfia (USA)
  • 8. © Copyright 2009 Fondazione Chiron e Raimondo Villano - Tutti i diritti riservati “ Un buon ricercatore deve avere enorme curiosità, tenacia, una grande onestà. Se una sua scoperta gli sembra troppo bella per essere vera, ci sono buone possibilità che non lo sia” Albert B. Sabin
  • 9. Parte prima Generalità e approfondimenti sui virus influenzali I virus influenzaliI virus influenzali Cenni storici sull’influenzaCenni storici sull’influenza Cenni epidemiologici sull’influenzaCenni epidemiologici sull’influenza Profilassi dell’influenzaProfilassi dell’influenza Generalità sull’influenzaGeneralità sull’influenza La nuova influenza da virus A/H1N1La nuova influenza da virus A/H1N1 Parte seconda La nuova influenza suina pandemica EpidemiologiaEpidemiologia Attività preventiva e di contrasto in ItaliaAttività preventiva e di contrasto in Italia Strategie di profilassi e terapiaStrategie di profilassi e terapia * * * Profilo sintetico dell’autoreProfilo sintetico dell’autore AppendiceAppendice
  • 11.   Ametà  maggio  2009  a  Ginevra  alla  62esima  Assemblea  generale  dell’Organizzazione  mondiale  della  Sanità  l’influenza  A/H1N1  è  il  primo  tema  nell’agenda  dei  rappresentanti  dei  193  Stati  membri.  In  particolare  sono  affrontati  i  temi  relativi  alla  preparazione  alla  pandemia,  alla  possibile  combinazione  dei  virus  e  all’accesso  ai  vaccini.  La prima forma di prevenzione è l’informazione sulla nuova influenza.  Trattandosi di virus che colpisce le vie respiratorie è consigliato evitare  luoghi  affollati  e  manifestazioni  di  massa,  lavare  regolarmente  e  frequentemente le mani con acqua e sapone specialmente dopo avere  tossito o starnutito e dopo aver frequentato luoghi pubblici (sono utili  ed  efficaci  anche  detergenti  per  le  mani  a  base  di  alcool  o  altri  disinfettanti), evitare di portare le mani non pulite a contatto con occhi,  naso  e  bocca,  coprire  la  bocca  e  il  naso  con  un  fazzoletto  di  carta  quando  si  tossisce  e  starnutisce,  gettare  il  fazzoletto  usato  nella  spazzatura,  aerare  regolarmente  le  stanze  di  soggiorno,  cercare  di  evitare contatti con persone malate in caso di influenza, rimanere a casa  e limitare i contatti con altre persone per evitare di infettarle.  In pratica ciò che si farebbe per evitare la normalissima influenza, con  un  aspetto  in  più:  in  caso di  febbre superiore a  38  °C,  tosse, mal  di  gola,  malessere,  consultare  un  medico,  e,  in  caso  di  necessità,  è  possibile contattare l’Ambasciata o il Consolato.  Inoltre, nel caso in cui si pensa di essere stati esposti al virus durante il  viaggio, si dovrà tenere sotto controllo il proprio stato di salute durante  il periodo di permanenza nel Paese o nei primi 7 giorni dal rientro dal  viaggio.  
  • 12.   Si  rammenta  che  i  passeggeri  a  rischio  sono  identificati  tra  le  persone  sedute  due  file  avanti  e  due  dietro  su  un  volo  di  lunga  percorrenza (almeno 4 ore) del caso sintomatico cioè con tosse o starnuti per esempio. I viaggi all’estero, inoltre, non sono soggetti a  restrizione.  È  prudente,  comunque,  per  le  persone  affette  da  malattie  croniche  (come  diabete,  asma  cronico,  tumori,  stati  di  immunodeficienza  e  condizioni  come  la  gravidanza)  rinviare i  viaggi  internazionali  non  essenziali.  È  comunque  sconsigliato  mettersi inviaggio in caso di malattia acuta. Chi presenta sintomi influenzali collegabili a una infezione da virus A(H1N1), dopo  viaggi internazionali, dovrebbe rivolgersi a un medico.  Oltre  alla  prevenzione  e  il  controllo  della  diffusione  virale  affidati  a  misure  di  buon  senso  (spesso  sottovalutate  nonostante  rappresentino l’intervento di prevenzione di prima scelta e sono raccomandati da tutti i centri di prevenzione internazionali), gli  Uffici di sanità marittima e aerea di frontiera del Ministero, presenti nei porti e negli aeroporti, sono allertati fin dal 25 aprile sulla  necessità  sia  di  applicare  misure  di  sorveglianza  straordinaria  sia  di  fornire  informazioni  ai  viaggiatori  internazionali  diretti  o  provenienti dai Paesi interessati all'epidemia.  Le autorità sanitarie, inoltre, si sono organizzate ed allertate per far fronte alla pandemia anche con l’Ordinanza ministeriale del 4  maggio che prevede canali sanitari e sorveglianza sanitaria con l’invio dei passeggeri con sintomi sospetti alla struttura sanitaria di  riferimento; dispone che soltanto le persone identificate come “contatti stretti” di casi confermati di infezione da virus A(H1N1)  siano  sottoposte  a  sorveglianza  sanitaria  e  profilassi  con  farmaci  antivirali;  stabilisce  che  soltanto  gli  studenti  delle  scuole  dell’infanzia, primarie e secondarie che rientrano in Italia dal Messico, non siano ammessi alla frequenza delle attività scolastiche  per sette giorni dall’arrivo. Inoltre, in base alla Circolare ministeriale del 20 maggio, a passeggeri ed equipaggi di voli provenienti da  aerei  in  cui  vi  è  una  trasmissione  sostenuta  di  infezione  (per  esempio  la  Gran  Bretagna)  può  essere  chiesto  di  fornire,  tramite  un’apposita scheda, elementi utili sulle condizioni di salute e per la rintracciabilità nei 14 giorni successivi al loro arrivo in Italia. È  prevista, infine, la copertura delle spese sanitarie per tutti gli iscritti al Servizio Sanitario Nazionale in possesso di Tessera Europea  di Assicurazione Malattia (TEAM). Le prestazioni sono gratuite, salvo il pagamento dell’eventuale ticket e, qualora la TEAM non  fosse stata accettata o l’assistito non l’avesse con sé, è possibile chiedere il rimborso delle spese.Il 12 giugno 2009 nel Consiglio dei  Ministri  della  Salute  dell’Unione  Europea  a  Lussemburgo  si  è  deciso  di  seguire  una  strategia  comune  per  la  registrazione  dei  vaccini, dunque con una procedura centralizzata all’Agenzia europea del farmaco (Emea), e per l’acquisto dei vaccini per evitare  politiche di aumento dei prezzi, vista l’alta richiesta di mercato, e per evitare corse all’accaparramento con Stati che fanno scorte e  altri che restano sforniti. Nel contempo sono in valutazioni, in base a varie simulazioni, sulle fasce da immunizzare. Di tutto ciò si è  discusso il 6 e 7 luglio in Svezia al Consiglio informale dei Ministri dell’Unione Europea.
  • 13.   L’arma migliore di prevenzione, in effetti, è rappresentata dalla vaccinazione della popolazione. Un ciclo vaccinale è costituito da  due dosi di vaccino. Il  vaccino  antinfluenzale  A/H1N1,  tuttavia,  non  è  disponibile  e  potrebbe  essere  pronto  in  autunno,  essendo  già  stato  isolato  e  sequenziato il virus. Le  istituzioni  mondiali  sanitarie  a  questo  punto  si  trovano  di  fronte  ad  un’interrogativo,  a  cui  urge  dare  risposta,  relativo    all’opportunità o meno di continuare la produzione anche del vaccino antinfluenzale stagionale: gli esperti Oms, in particolare, pur  avviando una valutazione della specifica situazione consigliano cautelativamente di non interrompere la produzione del vaccino  stagionale. Una decisione inevitabilmente destinata ad influire sul futuro cui bisogna affiancare, poi, una decisione inerente la scelta  accurata della tipologia e della quantità di vaccino da far produrre.  L’influenza  A,  in  effetti,  è  una  malattia  a  decorso  benigno  nella  stragrande  maggioranza  dei  casi.  Un  possibile  elemento  di  pericolosità, tuttavia, può per essere causato dalle sovrainfezioni batteriche, specialmente da parte dello pneumococco. Per prevenire  questo genere di complicazioni e in previsione dell’ondata pandemica del prossimo autunno-inverno, quindi, appare consigliabile  anche  la  vaccinazione  contro  lo  pneumococco,  sicura,  efficace  ed  eseguibile  contemporaneamente  alla  normale  vaccinazione  antinfluenzale tradizionale. La strategia vaccinale da adottare contro la nuova influenza da virus A/H1N1, poi, è definita all’inizio di giugno.  Le ipotesi all’esame di autorità sanitarie e aziende farmaceutiche riguardano la possibilità di utilizzare un unico vaccino tetravalente,  efficace  sia  contro  la  nuova  influenza sia  contro quella classica,  oppure  un vaccino  trivalente  per l’influenza stagionale più  un  monovalente diretto contro quella nuova e, ancora, l’impiego eventuale di vaccini rinforzati o meno da sostanze adiuvanti o di  vaccini prodotti in modo tradizionale o con la tecnica del Dna ricombinante. Alla fine non è previsto alcun vaccino combinato contro l’influenza stagionale e l’influenza A/H1N1. Per proteggersi dai virus,  dunque, sono necessarie due vaccinazioni. L’Ufficio federale della sanità pubblica (Ufsp), inoltre, ignora se i due presidi saranno  compatibili (capo della sezione della prevenzione delle pandemie dell’Ufsp, Patrick Mathys, alla radio svizzero-tedesca DRS, 20  luglio 2009).  D’altro canto, si ignora anche se la propagazione ad ampio raggio del virus A/H1N1 coinciderà con quella dell’influenza stagionale  nè se la nuova influenza sia in grado di scalzare l’altra. In particolare, in base alle stime sulla disponibilità dei vaccini, il Ministero della Salute italiano è orientato a vaccinare il 40 per  cento della popolazione, di cui quasi nove milioni entro il 31 dicembre 2009 e la rimanente quota nei primi mesi del 2010. 
  • 14.   Il Ministero prevede, pertanto, l’acquisizione di 48 milioni di dosi di vaccino pandemico, dalla fine di novembre a gennaio 2010,  secondo la programmazione di produzione delle industrie farmaceutiche con le quali l’Italia ha stipulato contratti di prelazione dal  2005.  La vaccinazione pandemica è prevista prioritariamente al personale sanitario, che dovrà assistere i malati, ed ai soggetti a rischio di  complicanze  per  patologie,  per  un  totale  di  8,6  milioni  di  soggetti  entro  la  fine  del  2009.  Poiché  i  bambini  e  i  giovani  sono  maggiormente suscettibili di tale infezione, e quindi sono serbatoi di diffusione della stessa, il Ministero (Ministro del Lavoro, della  Salute e delle Politiche sociali Maurizio Sacconi nel question time del 22 luglio alla Camera dei Deputati) prende in considerazione  l’ipotesi di vaccinare dal gennaio 2010 anche tale fascia di popolazione, che va dai 2 ai 27 anni (15,4 milioni di soggetti).  L’Oms  a  tale  riguardo  ha  diverse  strategie  e  discute  con  Governi  e  produttori  anche  per  cercare  di  assicurare  un’equità  nella  disponibilità del vaccino pandemico. Comunque, se fra i gruppi di popolazione da immunizzare la priorità va agli operatori sanitari,  emerge dall’osservazione epidemiologica che le persone obese rischiano di più (pur ignorando se questa apparente vulnerabilità sia  dovuta all’eccesso di peso o ad altre condizioni collegate all’obesità stessa) e che un alto rischio interessa anche i bambini piccoli  per i quali, però, non c’è un vaccino specifico per proteggerli. Intanto i lavori per produrre il vaccino contro l’influenza A/H1N1  sono avviati da almeno quattro aziende: Sanofi-Aventis (con la divisione vaccini Sanofi Pasteur), Novartis, GlaxoSmithKline e,  forse, anche Wyeth.A metà giugno le industrie farmaceutiche sono in grado di produrre un vaccino disponibile tar settembre ed  ottobre.È Novartis che inizia a produrre una piccola quantità di vaccino contro il virus A/H1N1 alcune settimane prima del previsto.  Baxter assicura che il suo prodotto raggiungerà il mercato nel mese di luglio. Entrambe le aziende utilizzano una nuova tecnologia  basata sull’utilizzo di cellule anziché di uova di gallina per la messa a punto del vaccino e ciò consente di abbreviare i tempi: i trial  clinici  di  Novartis,  infatti,  iniziano  a  luglio  mentre  Baxter  ha  già  completato  i  test  e  presenta  richiesta  di  autorizzazione  al  commercio  non  appena  ha  terminato  alcune  prove  di  produzione.  Sanofi-Aventis,  GlaxoSmithKline  e  Solvay  puntano  ad  avere  pronto il proprio vaccino entro la stagione influenzale nell’emisfero settentrionale.  Quella per l’influenza A/H1N1 si profila, dunque, come la più massiccia campagna di vaccinazione della storia dell’umanità. Intanto a metà luglio l’Amministrazione Federale Statunitense ha stanziato per la strategia antinfluenzale pandemica governativa  ben 1,8 miliardi di dollari che si aggiungono ai 7,5 miliardi destinati al fondo di emergenza; in Gran Bretagna il centro di analisi  Oxford Economics valuta che l’epidemia possa arrivare a costare al Paese il 5% del Prodotto interno lordo. In Francia all’acquisto di  vaccini è destinato 1 miliardo di euro mentre in Germania due miliardi. Entro la fine del 2009 dovrebbero essere pronte dosi per 375  milioni di persone con un richiamo a gennaio-febbraio (750 milioni in totale).
  • 15.   Ma l’Organizzazione mondiale della sanità stima che, tutte insieme, le aziende potranno produrre al massimo 4,9 miliardi di dosi di  vaccino l’anno, lasciando parte dei 6,5 miliardi di abitanti della Terra senza protezione dal virus, soprattutto se saranno necessari più  richiami per garantire una protezione totale.  La produzione del vaccino appare estremamente complessa: non si sa ancora quanto possa “rendere” in termini preventivi né si  conoscono le quantità di antigeni necessarie in ogni dose. Il vaccino contro la “swine fli” serve rapidamente non tanto per impedire  l’insorgenza dei sintomi,  ma per salvare vite umane : se un vaccino evita a che è contagiato di finire in ospedale o, peggio, di  contrarre un’infezione secondaria letale, è da ritenere efficace al 100%. L’Italia è uno dei pochissimi Paesi europei ad avere un produttore di vaccino pandemico sul territorio nazionale: Novartis vaccines,  infatti, ha una sede a Siena dove formulerà un vaccino contenente, oltre agli antigeni, una molecola particolare di adiuvante MF59   (un successo della ricerca italiana e già impiegato da più di dieci anni nei vaccini antinfluenzali stagionali) utile ad aumentare la  risposta immunitaria, proteggere da ceppi lievemente modificati, ridurre la quantità di antigene presente in ogni dose aumentando da  due a quattro volte la disponibilità delle dosi stesse. Anche Glaxo punta sulla ricerca di un adiuvante. Sanofi-Pasteur MSD lavora su  tutti i vaccini, adiuvati e non, a vari dosaggi. In Italia lo scenario più ottimistico del Ministero ipotizza per fine marzo 2010 circa 4 milioni di contagi, vaccinando le categorie dei  lavoratori essenziali, compresi gli operatori sanitari, e la restante popolazione a rischio entro metà novembre-fine anno. Se, poi, a  febbraio si riuscirà a vaccinare anche i 12 milioni di giovani che rappresentano la popolazione scolastica, il Ministero prevede un  arresto dell’epidemia in quanto fino ad oggi essi sono stati un grande veicolo di contagio , anche per la capacità del virus a colpire le  persone al di sotto di 40 anni. La società Vaxine il 27 luglio da l’annuncio in prima mondiale dei trial clinici del suo vaccino sintetico ricombinante sull’uomo che  ha due autout decisivi rispetto a quello convenzionale di pollo: è più sicuro in quanto più puro, non si trescina le sostanze tossiche  come l’Rna, ma, soprattutto potrebbe rivelarsi più affidabile nell’evenienza di una mutazione del virus. A renderlo possibile sarebbe  un  coadiuvante  aminoglicosidico  (AdVax)  che  fungerebbe  da  booster  di  stimolazione  del  sistema  immunitario  riuscendo  a  mobilitare  non  solo  gli  anticorpi  ma  anche  le  cellule  T,  la  quota  intelligente  del  sistema    immunitario.  Il  che  significa  che  la  copertura, entro certi limiti, può rimanere anche dinanzi ad una mutazione del virus, visto che le cellule T possono riconoscere  l’assalitore anche se “camuffato”. 24 ore dopo è seguito l’annuncio da parte dell’australiana Csl di Melbourne dell’inizio delle prove  sull’uomo del sul vaccino prodotto da uova embrionate di pollo. A fine agosto si potranno apprezzare gli effetti dei trial.
  • 16.   La sequenza produttiva del vaccin, in particolare, prevede:  l’individuazione dell’antigene corretto, che è alla base della risposta  immunitaria  dell’organismo  delle  persone  sottoposte  a  profilassi.  Nel  caso  dell’influenza  pandemica  tutto  inizia  dal  “seme vaccinale”  ottenuto con le tecniche di genetica inversa, distribuito dall’Oms a partire dal 27 maggio scorso, su cui lavorano le  aziende farmaceutiche. Il ceppo vaccinale influenzale ha un genoma costituito da otto geni che codificano per le proteine virali. Una  volta ottenuto il vaccino, occorre iniziare i  test relativi alla sua sicurezza prima ancora di valutarne l’efficacia. Occorre, quindi,  essere certi che la somministrazione del vaccino stesso non induca reazioni da parte dell’organismo nè effetti collaterali, né che  possa determinare quadri patologici di alcun tipo. Solo a questo punto possono partire le valutazioni sull’effettiva protettività del  vaccino in questione. Per quanto riguarda il vaccino antipandemia la fase dsei controlli di qualità è oparticolarmente attenta, con il  monitoraggio e lo studio degli eventi avversi gravi registrati dopo la somministrazione del vaccino. Per  garantire  al  ceppo  vaccinale  di  crescere  efficacemente  nelle  uova  o  in  altro  substrato  cellulare  occorre  produrre  un  virus ricombinante con geni che consentano la rapida replicazione e geni di superficie del virus che sta circolando. Nel caso dell’H1N1,  emoagglutinina e neuraminidasi, le proteine di superficie che vengono riconosciute dal sistema immunitario, sono stati analizzati ed  inseriti nel ceppo vaccinale, contenente anche geni di altri virus influenzali. Dopo la replicazione il virione creato è distrutto per  conservare solo le componenti utili per la ruisposta immunitaria protettiva e il preparato purificato. Intanto la produzione a ritmi accelerati del vaccino per la nuova influenza in Europa, dove il trattamento dovrebbe essere disponibile  anche due mesi prima rispetto agli Usa, preoccupa l’Organizzazione mondiale della sanità. Ma l’Emea rende più celere il processo di approvazione del vaccino mirato contro il virus A/H1N1 ribadendo che sarà comunque un  prodotto sicuro e disponibile nei tempi previsti. Alcuni Paesi, inoltre, fra cui Gran Bretagna, Grecia e Francia, sono orientati ad  iniziarne l’uso il più presto possibile. L’Emea, in particolare, consente alle compagnie produttrici del vaccino di bypassare i trial  sull’uomo  su  vasta  scala  (quotidiano  britannico  Guardian)  memore  dell’esperienza  dell’allarme  suscitato  in  tempi  recenti  in  occasione dell’influenza aviaria in cui l’Ente aveva disegnato un protocollo per dare una corsia preferenziale all’'approvazione di un  vaccino  mirato  anti-pandemia: l’idea  era  di  condurre la maggior  parte  dei  test  prima di  una  pandemia,  in  modo  che  le aziende  potessero inserire in seguito il virus pandemico nel vaccino quasi pronto e procedere con una pre-registrazione “al buio” (in gergo  tecnico  mock-up). Quando le  prime  dosi saranno  pronte,  dunque, l’Emea le approverà per lo più basandosi sui dati dell’agente  dell’influenza aviaria, simile sia nella sigla (H5N1) sia per la struttura all’H1N1. L’Agenzia, poi, richiederà un continuo e regolare  aggiornamento sugli effetti del vaccino garantendo che la sicurezza non è a rischio. 
  • 17.   Insomma, tutto è fatto nel migliore dei modi in una situazione che è lontana dall’essere ideale giacché con l’approssimarsi della  stagione invernale è necessario essere sicuri che il vaccino sia disponibile.  Il  vicedirettore generale dell’Oms Keiji Fukuda, tuttavia, nello stesso periodo mette in guardia sui potenziali pericoli di vaccini  non testati mentre gli Stati Uniti hanno optato per una via più prudente, reclutando a partire da agosto diverse migliaia di volontari  per testare la sicurezza del vaccino i cui risultati si ritiene saranno comunque  pronti in tempo per la campagna vaccinale di ottobre. All’inizio di agosto le società vaccinali hanno già cominciato i test di sicurezza per il vaccino che di solito vengono effettuati solo su  adulti volontari sani ma che in questo caso, vista la peculiarità della situazione, vengono fatti anche sui bambini. Entro gennaio,  inoltre, il vaccino sarà testato anche sulle donne in gravidanza. L’obiettivo  in  Europa  è  di  fermare  l’epidemia  entro  la  primavera  dell’anno  prossimo  per  evitare  che  si  prolunghi  nella  preoccupazione che il virus subisca variazioni diventando più aggressivo come è accaduto in passato.  La vaccinazione per  l’influenza  A/H1N1 in  Italia sicuramente sarà  gratuita  perché  lo Stato si  assumerà  l’onere  della spesa e  il  vaccino potrebbe non essere disponibile nelle farmacie bensì nei dipartimenti di prevenzione delle Asl, dal momento che tutta la  capacità produttiva delle aziende servirà a soddisfare le richieste fatte dai Governi.  Inoltre, tutti gli Stati (fra cui l’Italia) si sono organizzati per prenotare i vaccini dalle aziende per assicurarsi le dosi necessarie, ma il  vaccino non dovrebbe essere obbligatorio bensì spontaneo ancorché altamente consigliato. Per  quanto  concerne  i  farmaci,  infine,  sono  disponibili  diversi  tipi  di  antivirali  per  il  trattamento  dell’influenza:  amantadina,  rimantadina, oseltamivir e zanamivir. Mentre la maggior parte dei virus si sono rivelati suscettibili a tutti e quattro i farmaci, il  nuovo virus influenzale è risultato resistente alla amantadina e alla rimantadina; pertanto solo oseltamivir (Tamiflu) e zanamivir  (Relenza) sono raccomandati per il trattamento della nuova Influenza. I farmaci antivirali non sono vaccini e non debbono essere usati a scopo preventivo, devono essere assunti sotto il controllo di un  medico solo per il trattamento della malattia. Il Ministero, inoltre, giustamente sconsiglia i cittadini dall’acquisto dell’antivirale  Tamiflu e di tutti i farmaci in genere, via Internet e ricorda che in Italia l’unico canale legale per l’acquisto di farmaci con obbligo di  ricetta sono le farmacie. I farmaci venduti via Internet, infatti, possono essere contraffati e quindi fortemente dannosi per la salute.   È bene ricordare, inoltre, che i farmaci antivirali vanno assunti solo in caso di necessità e dietro prescrizione medica. Acquistare tali  farmaci nella convinzione che potrebbe essere utile averne alcune confezioni in casa è del tutto inutile sia perché non sono efficaci  in via preventiva, sia perché l’uso improprio comporta favorire la comparsa di virus resistenti mettendo a serio rischio la salute  propria, dei propri familiari e della collettività.
  • 18.   A livello istituzionale, d’altro canto, appare quanto mai necessaria la razionalizzazione delle risorse disponibili di farmaci antivirali  per non essere impreparati nel caso in cui ci si dovesse imbattere in un improvviso incremento dei contagi.  Nel contempo, circa 12 milioni di dosi dei farmaci antinfluenzali Tamiflu e Relenza sono stati consegnati agli Stati in cui si stima la  sussistenza di una condizione di potenziale  bisogno nel breve termine. Sulla loro efficacia, però, aleggiano alcuni sono dubbi,  espressi anche dal vertice dell’Organizzazione Mondiale della Sanità Oms, inerenti possibili insorgenze di resistenze. In Italia per la profilassi e per il trattamento dei casi è stata potenziata la scorta nazionale di farmaci antivirali già in dotazione. Il Ministero, in particolare, nella Circolare del 22 luglio 2009 relativa a “Aggiornamento delle indicazioni relative all’impiego dei  farmaci  antivirali  per  l’influenza  da  virus  influenzale  A(H1N1)v”  rivolta  agli  operarori  sanitari,  ha  fornito  indicazioni  ulteriori  riguardo l’uso corretto dei farmaci antivirali nel trattamento e la profilassi dell’influenza da nuovo virus A(H1N1). D’altro canto, da vari livelli istituzionali, a partire dal viceministro alla Salute Ferruccio Fazio, è stata posta in evidenza l’inutilità  di un accaparramento di farmaci antivirali contro la nuova influenza A/H1N1, fenomeno segnalato, in particolare, nelle farmacie  romane nell'illusione che possano impedire l’insorgere della nuova influenza. La richiesta di antivirali è un  fenomeno accentuatosi all’approssimarsi del periodo delle vacanze estive e per la convinzione che  siano farmaci utile da avere in valigia.  In conclusione, pur constatando la velocità di diffusione del nuovo virus influenzale, va ammesso con soddisfazione sia che nei  tempi  attuali  viaggia  veloce  anche  l’informazione  sia  che  la  collaborazione  dei  Paesi  coinvolti  ha  permesso  alle  autorità  internazionali di individuare tempestivamente il pericolo, di segnalarlo e di seguirlo in ogni angolo del mondo.  I mezzi a disposizione della scienza, dal canto loro, hanno permesso di sequenziare rapidamente il genoma virale e di avviare gli  studi per un nuovo vaccino.  Oggi, insomma, a differenza dei nostri avi, siamo in possesso di potenti strumenti di difesa. Alla  luce  di  queste  riflessioni,  tuttavia,  appare  non  irrilevante  prendere  in  debita  considerazione  la  creazione  di  una  rete  internazionale,  estesa in aree strategiche del pianeta (dove c’è maggiore promiscuità tra esseri umani ed animali), che sorvegli i  virus nei cinque stadi che li fanno passare da patogeni negli animali fino a patogeni dell’uomo e che possa seguire l’evoluzione dei  più pericolosi di tali virus permettendo di affrontarli con sempre maggiore tempestività in modo da limitarne quanto più possibile la  diffusione e la letalità. 
  • 19. © Copyright 2009 Fondazione Chiron e Raimondo Villano - Tutti i diritti riservati “ La ricerca è vedere quello che è stato visto da tutti e pensare quello che nessuno ha pensato” Albert Szent-Györgyi de Nagyrápolt

Notes de l'éditeur

  1. Utilizzare questo modello per creare pagine Web Intranet per il proprio gruppo di lavoro o progetto. È possibile modificare il contenuto di esempio aggiungendo informazioni personali oppure modificare la struttura del sito Web aggiungendo o rimuovendo le diapositive desiderate. I controlli per lo spostamento si trovano nello schema diapositive. Per modificarli, scegliere Schema dal menu Visualizza , quindi Diapositiva . Per aggiungere o rimuovere collegamenti ipertestuali da un testo o un oggetto o per modificare un collegamento esistente, selezionare il testo o l'oggetto, quindi scegliere Collegamento ipertestuale dal menu Inserisci . Una volta terminate le operazioni di personalizzazione, eliminare queste note per ridurre le dimensioni dei file HTML finali. Per ulteriori informazioni, utilizzare la Ricerca libera per cercare i seguenti argomenti: Schema diapositive Collegamenti ipertestuali
  2. Utilizzare questo modello per creare pagine Web Intranet per il proprio gruppo di lavoro o progetto. È possibile modificare il contenuto di esempio aggiungendo informazioni personali oppure modificare la struttura del sito Web aggiungendo o rimuovendo le diapositive desiderate. I controlli per lo spostamento si trovano nello schema diapositive. Per modificarli, scegliere Schema dal menu Visualizza , quindi Diapositiva . Per aggiungere o rimuovere collegamenti ipertestuali da un testo o un oggetto o per modificare un collegamento esistente, selezionare il testo o l'oggetto, quindi scegliere Collegamento ipertestuale dal menu Inserisci . Una volta terminate le operazioni di personalizzazione, eliminare queste note per ridurre le dimensioni dei file HTML finali. Per ulteriori informazioni, utilizzare la Ricerca libera per cercare i seguenti argomenti: Schema diapositive Collegamenti ipertestuali
  3. Utilizzare questo modello per creare pagine Web Intranet per il proprio gruppo di lavoro o progetto. È possibile modificare il contenuto di esempio aggiungendo informazioni personali oppure modificare la struttura del sito Web aggiungendo o rimuovendo le diapositive desiderate. I controlli per lo spostamento si trovano nello schema diapositive. Per modificarli, scegliere Schema dal menu Visualizza , quindi Diapositiva . Per aggiungere o rimuovere collegamenti ipertestuali da un testo o un oggetto o per modificare un collegamento esistente, selezionare il testo o l'oggetto, quindi scegliere Collegamento ipertestuale dal menu Inserisci . Una volta terminate le operazioni di personalizzazione, eliminare queste note per ridurre le dimensioni dei file HTML finali. Per ulteriori informazioni, utilizzare la Ricerca libera per cercare i seguenti argomenti: Schema diapositive Collegamenti ipertestuali
  4. Utilizzare questo modello per creare pagine Web Intranet per il proprio gruppo di lavoro o progetto. È possibile modificare il contenuto di esempio aggiungendo informazioni personali oppure modificare la struttura del sito Web aggiungendo o rimuovendo le diapositive desiderate. I controlli per lo spostamento si trovano nello schema diapositive. Per modificarli, scegliere Schema dal menu Visualizza , quindi Diapositiva . Per aggiungere o rimuovere collegamenti ipertestuali da un testo o un oggetto o per modificare un collegamento esistente, selezionare il testo o l'oggetto, quindi scegliere Collegamento ipertestuale dal menu Inserisci . Una volta terminate le operazioni di personalizzazione, eliminare queste note per ridurre le dimensioni dei file HTML finali. Per ulteriori informazioni, utilizzare la Ricerca libera per cercare i seguenti argomenti: Schema diapositive Collegamenti ipertestuali
  5. Utilizzare questo modello per creare pagine Web Intranet per il proprio gruppo di lavoro o progetto. È possibile modificare il contenuto di esempio aggiungendo informazioni personali oppure modificare la struttura del sito Web aggiungendo o rimuovendo le diapositive desiderate. I controlli per lo spostamento si trovano nello schema diapositive. Per modificarli, scegliere Schema dal menu Visualizza , quindi Diapositiva . Per aggiungere o rimuovere collegamenti ipertestuali da un testo o un oggetto o per modificare un collegamento esistente, selezionare il testo o l'oggetto, quindi scegliere Collegamento ipertestuale dal menu Inserisci . Una volta terminate le operazioni di personalizzazione, eliminare queste note per ridurre le dimensioni dei file HTML finali. Per ulteriori informazioni, utilizzare la Ricerca libera per cercare i seguenti argomenti: Schema diapositive Collegamenti ipertestuali
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  9. Utilizzare questo modello per creare pagine Web Intranet per il proprio gruppo di lavoro o progetto. È possibile modificare il contenuto di esempio aggiungendo informazioni personali oppure modificare la struttura del sito Web aggiungendo o rimuovendo le diapositive desiderate. I controlli per lo spostamento si trovano nello schema diapositive. Per modificarli, scegliere Schema dal menu Visualizza , quindi Diapositiva . Per aggiungere o rimuovere collegamenti ipertestuali da un testo o un oggetto o per modificare un collegamento esistente, selezionare il testo o l'oggetto, quindi scegliere Collegamento ipertestuale dal menu Inserisci . Una volta terminate le operazioni di personalizzazione, eliminare queste note per ridurre le dimensioni dei file HTML finali. Per ulteriori informazioni, utilizzare la Ricerca libera per cercare i seguenti argomenti: Schema diapositive Collegamenti ipertestuali
  10. Utilizzare questo modello per creare pagine Web Intranet per il proprio gruppo di lavoro o progetto. È possibile modificare il contenuto di esempio aggiungendo informazioni personali oppure modificare la struttura del sito Web aggiungendo o rimuovendo le diapositive desiderate. I controlli per lo spostamento si trovano nello schema diapositive. Per modificarli, scegliere Schema dal menu Visualizza , quindi Diapositiva . Per aggiungere o rimuovere collegamenti ipertestuali da un testo o un oggetto o per modificare un collegamento esistente, selezionare il testo o l'oggetto, quindi scegliere Collegamento ipertestuale dal menu Inserisci . Una volta terminate le operazioni di personalizzazione, eliminare queste note per ridurre le dimensioni dei file HTML finali. Per ulteriori informazioni, utilizzare la Ricerca libera per cercare i seguenti argomenti: Schema diapositive Collegamenti ipertestuali