Ticino - E nato l'Ente Regionale per lo Sviluppo del Luganese
1. AVVENTURA LUGANESE AL VIA
Gli Enti Regionali
e l’uso corretto
delle risorse di tutti
di GIORGIO GIUDICI
Gli Enti Regionali di Svilup-
po rappresentano una meta-
morfosi più attenta del terri-
torio. Si confrontano, nel sen-
so positivo del termine, con la
realtà di uno stesso Distretto,
centro e periferia, che fino a
ieri erano su fronti opposti e che oggi diventa-
no partner dello stesso territorio. Il progetto sarà
quello di monitorare le “esistenze”. Cosa siamo?
Cosa abbiamo? Stilare l’inventario di ciò che ab-
biamo in tutto la regione: dai campi di calcio al-
le chiese, passando per esempio dalle risorse
energetiche e chi ne ha più ne metta. Capire
quanto può crescere il territorio sia in numero
di abitanti che in posti di lavoro. Una volta che
questo calcolo sarà fatto, attraverso gli strumen-
ti di Piano Regolatore, bisognerà rispondere a
due questioni. Lo sviluppo è già supportato da
quanto esiste? È possibile fare ciò che si deve rea-
lizzare? La logica conclusione complessiva sarà
la seguente: quanto costa tutto questo? Questa
prima radiografia dovrà portare a capire che ci
sono delle opportunità di sviluppo economico
e quindi il tema della localizzazione di nuove op-
portunità che possono essere strutture o inizia-
tive nel settore delle tecnologie, nel settore del-
la ricerca e nel turismo.
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2. LUGANESE La Città chiede più rappresentanza – Si deciderà in febbraio
Nasce l’Ente di Sviluppo
ma è già scontro sui seggi
Lugano vorrebbe due Il Comitato
Esecutivo dalla prima
rappresentanti in più dell’ERS.
Arriveranno
ma l’Assemblea anche Nicoletta
Mariolini
L’uso corretto
costitutiva ha preferito
aspettare e sottoporre
e un leghista
a scelta tra
Giuliano
delle risorse
Bignasca
di nuovo lo Statuto e Lorenzo Un modello di sviluppo
Quadri? che deve essere imple-
ai Consigli Comunali. (foto Crinari) mentato. Dove vogliamo
andare? Fatto questo, che
è un lavoro che impie-
di JOHN ROBBIANI gherà parecchio tempo, si
parlerà delle risorse. Il ter-
Meglio inciampare subito per poi re- mento per l’approccio aggregativo. È getto. Se viene messa in discussione la ritorio, che fa le perequa-
cuperare che fare come il povero Dario una proposta che farà discutere, lo so». proposta si metterà in discussione l’in- zioni a pioggia senza vede-
Cologna e cadere a pochi metri dal tra- Infatti. «Questa è l’occasione per tirare tero meccanismo». In aula a Villa Negro- re la fine del tunnel di chi
guardo olimpico. L’Ente Regionale di fuori il mal di pancia – ha tuonato Gio- ni è piombato per un momento un ge- la riceve, sarà chiamato a creare una
Sviluppo del Luganese (ERS-L) c’è, è sta- vanni Cossi, sindaco di Vernate – e anche lido silenzio. Alla fine l’Assemblea ha de- sorte di fondo di perequazione, secon-
to fondato ieri e nei prossimi giorni di- se nessuno vuole disconoscere nulla a ciso di approvare lo statuto così com’è do la mia impostazione, che dovrà in
venterà pure operativo. Tutto liscio co- Lugano, non me la sento di votare uno e di incaricare il Comitato direttivo di fondo essere l’elemento di sostegno fi-
me l’olio? Non proprio. Gli statuti del- statuto diverso da quello approvato dal elaborare una nuova proposta di “spar- nanziario per i progetti che si svilup-
l’Ente stati approvati all’unanimità ma mio Consiglio Comunale». «È giusto da- tizione” dei seggi che tenga conto del- peranno nel Distretto di Lugano. Que-
con un’astensione di peso: quella del re un peso maggiore alla Città – gli ha le esigenze di Lugano. Lo statuto, che sto naturalmente dovrebbe essere un
sindaco di Lugano Giorgio Giudici. Po- fatto eco il sindaco di Lamone Marco Ba- nell’ultimo anno aveva “girovagato” modello di principio sviluppato dagli
mo della discordia la proposta cittadi- lerna – ma credo sia in contrasto con i per tutti e 55 i Comuni del Distretto, tor- altri tre Enti Regionali (Mendrisio, Bel-
na di portare da cinque a sette il nume- principi unitari dell’Ente». Critico anche nerà probabilmente tra i banchi del Le- linzona e Locarno) per creare come
ro di membri del Comitato Esecutivo. Fabio Giacomazzi, municipale di Manno: gislativo e sarà poi (ri)sottoposto alla obiettivo finale il risultato che quan-
Le cinque “sottoregioni” (Città+Cadro, «Il Comitato Esecutivo deve progettare prossima Assemblea in febbraio. Si è do le tre regioni avranno dato le loro
Ceresio nord, Ceresio centrale, Valli e con una visione d’insieme e non pre- però eletto il primissimo comitato di- risposte e valutato le esigenze finan-
Malcantone) dispongono infatti, secon- senziare in rappresentanza di regioni o rettivo (che resterà in carica quattro an- ziarie, qualora non fossero soddisfat-
do gli statuti “originali”, di un seggio a partiti». Tra gli scettici anche il sindaco ni) e che sarà composto dal presiden- te a livello di singolo territorio, potreb-
testa. Lugano ha invece sottoposto al- di Canobbio Roberto Lurati: «Non ho mal te Giovanni Bruschetti (sindaco di Mas- be scattare una sorta di perequazio-
l’Assemblea un emendamento che di pancia, ma non vorrei che questa sagno), dal vicepresidente Giorgio Giu- ne regionale che, evidentemente, sa-
chiede “l’aggiunta” di due seggi a suo fa- proposta diventasse la “pietra d’in- dici, da Sabrina Romelli (sindaco di Col- rebbe più efficace in quanto copre re-
vore (in proporzione cioè ai suoi abitan- ciampo” dell’ERS». «Sarò schietto – ha lina d’Oro), Claudio Bonomi (vicesinda- gioni più ampie e non singole entità.
ti). «Non vogliamo più potere – ha spie- replicato Giudici – la presenza di Luga- co di Rivera) ed Emilio Taiana (sindaco Gli Enti Regionali sono le quattro ruo-
gato Giorgio Giudici – ma un riconosci- no è essenziale per muovere questo pro- di Caslano). te del Ticino. GIORGIO GIUDICI