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1  sur  176
5. L’ attivita’ di ricostruzione del
contenuto concettuale
della PA Piemontese

1
5.0 Scopo della attivita’

2
Studio CSI Assinform

Organizzazione
Fornisce Fruisce
Flusso di dati

Riguarda

Materia

3
Esempio CSI Assinform

4
Noi siamo interessati sia ai flussi
che alle basi di dati
Organizzazione
Fornisce Fruisce

Aggiorna
Usa

Base Dati

Flusso di dati

Materia

5
Scopo della attivita’ di ricostruzione del contenuto informativo della PALP

• Popolare unoschema che metta in correlazione le
seguenti entita’ gerarchicamente suddivise:
• MATERIE(ARGOMENTI)
• DATI
– SCHEMI
• CONCETTUALI
• LOGICI
• FISICI

Organizzando questa parte
In un repository

– CONTENUTI

• UNITA’ ORGANIZZATIVE (2 livelli) ENTI
– FORNITORI
– FRUITORI
6
Dettaglio su – organizzazioni, basi dati, e flussi
scambiati - schema dei concetti coinvolti
Base
di dati11

Base
di dati1n

Organizzazione 1

Base
di dati 21

Base
di dati n1

Organizzazione n

Organizzazione 2
Fornisce
Flusso
di dati2

Fornisce
Flusso
di dati1

Base
di dati nn

Flusso
di dati n

7
Il modello si puo’ applicare ricorsivamente all’interno
delle organizzazioni: esempio per la organizzazione 1

Base
di dati111

Base
Base
di dati11n di dati 121

Organizzazione 11

Organizzazione 1n

Organizzazione 12
Flusso
di dati12

Flusso
di dati11

Fornisce

Base
Base
di dati 1n1 di dati 1nn

Flusso
di dati1n
Fruisce
8
Metaschema – Versione sintetica
Materia/
Argomento CSI

Organizzazione
Fornisce Fruisce

Aggiorna
Usa

Schema logico
fisico di base
di dati

Flusso di dati

9
Metaschema – Versione dettagliata - 1
Materia/
Argomento CSI

Organizzazione
Fornisce

Aggiorna
Usa

Fruisce

Flusso di dati
Concetto(Oggetto) di schema
(Entita’/Rel/Gen.)

Schema logico
fisico

Schema concettuale

10
Metaschema – Versione dettagliata - 2
Materia/
Argomento CSI

Organizzazione
Fornisce

Aggiorna
Usa

Fruisce

Flusso di dati
Concetto(Oggetto) di schema
(Entita’/Rel/Gen.)
Concetto
Gerarchie Generalizzazione

Schema logico
fisico

Schema concettuale
Schema
conc. base

Schema
conc. astratto
Repository
11
Il metaschema della attivita’ di ricostruzione
degli schemi CSI rappresentato in Infodir

12
Il metaschema della attivita’ di ricostruzione degli schemi CSI
............

IS T IT UZIONE

BAS E DAT I

T AVOLA (C OMP
INFO)
S UPE R T IPO

...........

........

.........

UNIT A
OR G ANIZZAT IVA

C OLLE ZIONE

C ONC E T T O

.......

......
..........

AT T R IBUT O
.

.....

..

MAT E R IA
(AR G OME NT O IN
C S I)

R E LAZIONE

.............

....

C ONC E T T O IN
S C HE MA

GE R AR C HIA

S C HE MA

E NTIT A

...
GE NE R ALIZZAZIONE

13
Quale e’ la conoscenza disponibile
per popolare il metaschema?
• Gli schemi logici e fisici della PA Piemontese
gestiti da Infodir
• Gli schemi concettuali della PA centrale
organizzati in un Repository

14
Descrizione del problema
• Si vuole arrivare a consolidare una metodologia
che consenta, partendo dalla seguente
conoscenza:
– strutture dati concettuali della P.A. Centrale
– strutture dati logiche (Supertipi) della P.A.
Piemontese
– strutture dati fisiche (Basi Dati) della P.A.
Piemontese

• di ottenere, tramite una metodologia, il modello
concettuale “approssimato” di una qualsiasi base
dati censita per la P.A. Piemontese
15
Quindi, in sintesi
Pubblica
Amministrazione
centrale

Pubblica
Amministrazione
locale Piemontese

Rappresentazione
concettuale

Rappresentazione
logico fisica

16
Facendo cio’ con basso utilizzo di risorse
• Assumendo di procedere con una metodologia
tradiizonale di reverse engineering sui 450
schemi PACP, e assumendo due settimane
persona a schema, si ha
• Risorse con procedura tradizionale = 0,5 mesi
persona * 450 = 20 anni persona
• Dobbiamo inventarci una metodologia
approssimata che ci permetta di ridurre l’uso
delle risorse di un ordine di grandezza

17
• Contenuti di questa parte 5

18
• 5. L’ attivita’ di ricostruzione del
contenuto concettuale della PA
Piemontese
–
–
–
–

5.0 Scopo della attivita’
5.1 La conoscenza disponibile
5.2 La metodologia adottata
5.3 Una metodologia arricchita

19
• 5. L’ attivita’ di ricostruzione del contenuto concettuale della
PA Piemontese
• 5.0 Scopo della attivita’
• 5.1 La conoscenza disponibile
– 1. Introduzione
– 2. Gli schemi di base della Pa centrale
– 3. Il repository di schemi
– 4. Le gerarchie di concetti
– 5. Infodir: schemi logico fisici della PA locale Piemontese
– 6. Come utilizzare la conoscenza per l’attivita’ di
ricostruzione
• 5.2 La metodologia adottata
– 1. La metodologia in breve
– 2. La metodologia in dettaglio: i 5 passi
– 3. Attivita’ di verifica e sperimentazione
– 4. Sviluppi futuri
• 5.3 Una metodologia arricchita
20
Dal Repository Logico Fisico al Repository concettuale
(grazie a Gabriella Munari per la slide)

CONCETTUALE

Gerarchie di
Generalizzazione

SUPERTIPI
DI ATTRIBUTO
LOGICO-FISICO

21
5.1 La conoscenza disponibile

22
Contenuti della sezione 5.1
• 5.1 La conoscenza disponibile
–
–
–
–
–

1. Introduzione
2. Gli schemi di base della Pa centrale
3. Il repository di schemi
4. Le gerarchie di concetti
5. Infodir: schemi logico fisici della PA locale
Piemontese

23
1. Introduzione
• Nel 1993 – 1995 l’Aipa condusse una attivita’ di
acquisizione di schemi concettuali, inizialmente
presso le Pubbliche amministrazioni Centrali e
poi presso Inps e Inail.
• Cio’ porto’ alla costruzione di circa 500 schemi
concettuali e due Repository, della PAC e di Inps
+ Inail, successivamente parzialmente integrati
in un unico repository, che d’ora in poi
chiameremo Repository PAC.

24
1. Introduzione
• Repository PAC
– Circa 500 schemi concettuali PACentrale, con
• Circa 5.000 entita’
• Circa 10.000 attributi

– Circa 50 schemi astratti della PAC, organizzati
secondo le operazioni di integrazione astrazione
– Gerarchie di concetti •
•
•
•

Bene (17 entita’ costituenti la gerarchia completa)
Documento (5 entita’ costituenti la gerarchia completa)
Luogo (8 entita’)
Soggetto (Fisico e Giuridico) (24 entita’)

25
Input al problema, con dimensionamento

• Documentazione CSI Infodir (catalogo metadati)
–
–
–
–
–
–
–
–

12 Unita’ Organizzative di primo livello
60 Unita’ Organizzative di secondo livello
76 Unita’ Organizzative di ennesimo livello
393 Collezioni di metadati (storico = 956)
446 Basi Dati (storico = 1085)
244 Servizi (storico = 594)
17627 Tavole (storico = 42881)
185690 Attributi (storico = 451728)

26
Documentazione Infodir: dettaglio sulla dimensione

27
Ambienti di gestione: oggi
• Repository PAC (Access)
• Schemi astratti PAC (Jpeg)
• Repository PAC organizzato per piramide di
schemi (Coolbiz)
• Repository PAC organizzato per materie
(Coolbiz)
• Enterprise data model PA centrale (ErWin)
• Catalogo metadati (Infodir)
• Metadati dei dimensionamenti basi dati CSI
(Excel)
28
Ambienti di gestione: in futuro

• Schemi PAC Piemonte (Ambiente da
definire)
• Catalogo metadati (Nuovo Infodir)

29
• 2. Gli schemi di base

30
Schemi di base
• Per ognuno dei circa 500 schemi, e’ disponibile
una descrizione in termini di
–
–
–
–

Entita’
Generalizzazioni
Relazioni
Attributi

• Per molti e’ anche disponibile una descrizione
diagrammatica

31
Esempio di schema concettuale:
ex motorizzazione civile
OMOLOGAZIONE

CASA
COSTRUTTRICE

ottiene
mctc 650.000
rispetta

relativo a

ALLESTITORE

COLLAUDO

ottiene

VEICOLO

sottoposto a

LICENZA

per

per

VEICOLO
IMMATRICOLATO

per

possiede

mctc-55.000.000
CARTA
DI
CIRCOLAZIONE

ottiene

ottiene

PERSONA

AUTORIZZAZIONE
ottiene
mctc - 400.000

PERSONA
FISICA

PERSONA
GIURIDICA

AUTOTRASPORTATORE

INTERNAZIONALE

FOGLIO ROSA

richiede/ per
sostenere

PERSONA FISICA
ABILITATA ALLA
GUIDA
possiede

ESAME
richiede

PERSONA
ISCRITTA AD
ALBO CONTO
TERZI

PERSONA
ISCRITTA AD
ELENCO CONTO
PROPRIO

presenta
riferimento a
PERSONA ISCRITTA
AD ALBO CONTO
TERZI
INTERNAZIONALE

per
PATENTE
EMESSA

PERSONA ISCRITTA
AD ELENCO CONTO
PROPRIO
INTERNAZIONALE

rilasciata da

AUTOTRASPORTATORE

INTERNAZIONALE
ITALIA-AUSTRIA

CAP/ADR

ottiene

PATENTE
RILASCIATA
presenta
riferimento a
TRANSITO

ottiene da

ottiene

ECOPUNTI

PREFETTURA

schema concettuale base di dati veicoli -MCTC

32
3. Il Repository di schemi
della PA Centrale

33
Esempio di metadati descrittivi delle basi di dati del Repository
Amministraz.

Materia

Nome espteso

Dimensione

INAIL

Infortuni

archivio documentale delle immagini

INAIL

Infortuni

postumi

MF

Territorio/Fisco

Catasto urbano

457,0

MF

Territorio/Fisco

Catasto terreni

225,0

INAIL

Infortuni

datori di lavoro

223,0

EIMA

Territorio

Premi da normativa dell'UE

200,0

MF

Fisco

Imposte dirette

195,0

MF

Fisco

Registro

154,0

INAIL

Infortuni

prestazioni

151,0

MF

Territorio/Fisco

Catasto geometrico

118,0

MPI

Personale P.A.

Pubblica Istruzione

108,0

MF

Fisco

Anagrafe tributaria

85,0

INPS

PensionatieAssistiti

Pensioni

85,0

MF

Fisco

Ipoteche

68,0

MTN_DGMCTC

BeniMobili/Veicoli

Veicoli

60,0

INPS

PensionatieAssistiti

Posizioni anagrafiche e assicurative

60,0

INPS

PensionatieAssistiti

Denunce contributive e previdenziali
aziendali

50,0

MGG

Indagini

Casellario giudiziale centrale

45,1

552000,0
12000,0

34
Basi di dati di Ministero
Base di dati
di CED

Metodologia
adottata per le
attività di
integrazione e
astrazione

Base di dati
di CED

Basi di dati di Ministero
Base di dati
di CED

Base di dati
di CED

Base di dati
di CED

Base di dati
di CED

Base di dati
di CED

Base di dati
di CED

1. Reverse engineering
Schema
dei dati

Schema
dei dati

Schema
dei dati

Schema
dei dati

Schema
dei dati

Schema
dei dati

Schema
dei dati

Schema
dei dati

2. Classificazione degli schemi in famiglie
PROTOCOLLO

ORGANI
COLLEGIALI

FISCO

LAVORO

AZIENDE

TRASPORTI

3. Integrazione astrazione delle famiglie in schemi rappresentativi

Schema
PROTOCOLLO

Schema
ORGANI
COLLEGIALI

Schema
FISCO

Schema
LAVORO

Schema
AZIENDE

Schema
TRASPORTI

4. Iterazione dei passi 2 e 3 fino a produrre uno schema finale astratto

Repository degli schemi
35
Schemi astratti raggruppati nel Repository

36
Schemi astratti raggruppati nel Repository

37
Repository – struttura completa
SCHEMA INTEGRATO DELLE BASI DI DATI DELLA PA DI 1° LIVELLO

SCHEMA INTEGRATO DELLE BASI DI DATI DELLA PA DI 2° LIVELLO

SCHEMA INTEGRATO DELLE BASI DI DATI DELLA PA DI 3° LIVELLO

RISORSE

SERVIZI

SERVIZI SOCIALI ED ECONOMICI
SERVIZI DIRETTI

TRASPORTI

TRASPORTI
COMUNICAZIONI

10/178

AZIENDE INDUSTRALI

PRODUZIONE

AZIENDE AGRICOLE

BENI CULTURALI

LAVORO

3/53
9/112

38

CULTURA

10/100

AMBIENTE

8/213

EDILIZIA
AMBIENTE

ISTRUZIONE

ISTRUZIONE

3/134

SERVIZIO SANITARIO

5/56

ASSISTENZA

SANITA'

6/155

6/130

SICUREZZA INTERNA

SICUREZZA

CRIMINALITA'

GIUSTIZIA

6/76

DIFESA

10/76ATTIVITA' GIURIDICA

AFFARI
ESTERI

4/36 RELAZIONI ESTERE IN ITALIA
6/53 RELAZIONI ITALIANE ALL' ESTERO

PREVIDENZA

ASSICURAZIONE SOCIALE

9/118

3/66

RAPPRESENTANZE

CATASTO

CERTIFICA-

STATISTICA

3/75

FORMAZIONE

DIPENDENTI

RISORSE
UMANE

37/336

BENI IMMOBILI

STRUMENTI

AUTOMEZZI

RISORSE
STRUMENTALI E
IMMOBILIARI

2/89
3/59
2/65

RISORSE
FINANZIARIE

6/69 DOGANE
3/182 CAPITOLI DI SPESA
TRASFERIMENTO FONDI
3/30 A ENTI LOCALI PER ENTI PUIBBLICI

2/12 ORGANI COLLEGIALI
8/293
FISCO

2/93

PROTOCOLLO

RISORSE DI
SUPPORTO

SERVIZI ECONOMICI

LAVORO

SERVIZI SOCIALI

9/118

SERVIZI GENERALI
Il Repository della PAC - dettaglio
SCH EM A INT EG RAT O D EL LE BASI D I DA TI D EL LA PA D I 1 ° L IVEL LO

SCH EM A INT EG RAT O D EL LE BASI D I DA TI D EL LA PA D I 2 ° L IVEL LO

SCH EM A INT EG RAT O D EL LE BASI D I DA TI D EL LA PA D I 3 ° L IVEL LO

RISOR SE

SE RVIZI

SE RVIZI SO CIAL I ED ECO NO M ICI
SE RVIZI D IRET T I

39

T RASP ORT I

TRA SP O RTI
CO MU NI CAZI ON I

10/178

AZ IE NDE INDU ST RAL I

P RO DUZI O NE

AZ IE NDE AGRIC O LE

L AV OR O

3/53
9/112

BE NI CU L TU RAL I

AM BIEN TE

8/213

CU LTURA

10/100

IST RUZ ION E

EDI LIZIA
ISTRU ZIO NE AM BIENTE

3/134

6/155

AS SIS TE NZ A

SE RVIZ IO SA NIT ARIO

S AN ITA'

5/56

SICU REZ Z A INT ERN A

S ICU REZZA

6/130

CRIMIN AL ITA '

G IUS TIZ IA

6/76

D IF ESA

10/76 AT T IVIT A' GIURID ICA

AF F ARI
ES TERI

4/36 RE LA ZIO NI ES TE RE IN IT AL IA
6/53 R E LA ZIO NI ITA LIA NE A LL ' ES TE RO

PRE VID EN ZA

9/118

CA TA S TO

CE R TI FI C AZI O NI

4/121
3/66

EN TI TE RR I TOR IA LI

S ERVIZI
CERTI F ICA - AS S IC URA ZIO S OCI ALI E
N E SO CI ALE
TERRITOR IA LI Z ION E

RA P P RES EN TA NZE

S TATIST I CA

3/75
6/95

F OR MA ZI O NE

D IP E N D E NT I

RISO RS E
UM AN E

37/336

BE N I I MM O BI LI

S TRU ME NTI

A UTO M EZZI

RI SO RS E
S TRUM ENTALI E
I MMO BI LIA RI

2/89
3/59
2/65

3/182 CA P I T OLI D I S P ES A
F
F
I
3/30 T RANSTIERI M ENTOEROENDTI P U IB BLI CI
AE
LO CA LI P
N

F I SC O

D OG A NE

RI SO RS E
F IN AN ZIA RIE

6/69

O RG AN I CO LLE G I AL I

8/293

2/12

2/93

P RO TO CO L LO

R ISO RSE DI
SU PPO RT O

SE RVIZI ECO NO M ICI

L AVO RO

SE RVIZI SO CIAL I

9/118

SE RVIZI G EN ERA LI
Lo schema piu’ astratto

Unità
organizzativa

Bene
Soggetto

Riferimento
territoriale

Documento
40
Risorse

41
Servizi

42
Convenzione per identificare gli schemi
SCH EM A INT EG RAT O D EL LE BASI D I DA TI D EL LA PA D I 1 ° L IVEL LO

Livello 2, Progressivo a

SCH EM A INT EG RAT O D EL LE BASI D I DA TI D EL LA PA D I 2 ° L IVEL LO

SCH EM A INT EG RAT O D EL LE BASI D I DA TI D EL LA PA D I 3 ° L IVEL LO

RISOR SE

SE RVIZI

SE RVIZI SO CIAL I ED ECO NO M ICI
SE RVIZI D IRET T I

43

T RASP ORT I

TRA SP O RTI
CO MU NI CAZI ON I

10/178

AZ IE NDE INDU ST RAL I

P RO DUZI O NE

AZ IE NDE AGRIC O LE

L AV OR O

3/53
9/112

BE NI CU L TU RAL I

AM BIEN TE

8/213

CU LTURA

10/100

IST RUZ ION E

EDI LIZIA
ISTRU ZIO NE AM BIENTE

3/134

6/155

AS SIS TE NZ A

SE RVIZ IO SA NIT ARIO

S AN ITA'

5/56

SICU REZ Z A INT ERN A

S ICU REZZA

6/130

CRIMIN AL ITA '

G IUS TIZ IA

6/76

D IF ESA

10/76 AT T IVIT A' GIURID ICA

AF F ARI
ES TERI

4/36 RE LA ZIO NI ES TE RE IN IT AL IA
6/53 R E LA ZIO NI ITA LIA NE A LL ' ES TE RO

PRE VID EN ZA

9/118

CA TA S TO

CE R TI FI C AZI O NI

4/121
3/66

EN TI TE RR I TOR IA LI

S ERVIZI
CERTI F ICA - AS S IC URA ZIO S OCI ALI E
N E SO CI ALE
TERRITOR IA LI Z ION E

RA P P RES EN TA NZE

S TATIST I CA

3/75
6/95

F OR MA ZI O NE

D IP E N D E NT I

RISO RS E
UM AN E

37/336

BE N I I MM O BI LI

S TRU ME NTI

A UTO M EZZI

RI SO RS E
S TRUM ENTALI E
I MMO BI LIA RI

2/89
3/59
2/65

3/182 CA P I T OLI D I S P ES A
F
F
I
3/30 T RANSTIERI M ENTOEROENDTI P U IB BLI CI
AE
LO CA LI P
N

F I SC O

D OG A NE

RI SO RS E
F IN AN ZIA RIE

6/69

O RG AN I CO LLE G I AL I

8/293

2/12

2/93

P RO TO CO L LO

R ISO RSE DI
SU PPO RT O

SE RVIZI ECO NO M ICI

L AVO RO

SE RVIZI SO CIAL I

9/118

SE RVIZI G EN ERA LI
Schema base: documenti sottocomponente 2a5a6b1
16 S PE DIT O A

07
COR R IS PONDE NT E

.
..
.

12 R E PAR TO

.

15
COMPE TE NT E DI

.

.

.

.
.

APPAR T IE NE

22 F A PAR T E DI
.

.
.

&D01
DOC UME NT O
PR OT OCOLLATO

.

.
.

.

..

.

..

17 S PE DIT O DA
..

24 E ' LE G ATO A
.

.

.

.
.

19
COMPE TE NT E DI

08 S CADE NZA

.

14 R IFE R IT O A

&S 06 contribuente
.
.

..
&3 UT E NTE

50257 sezione

11 compos to da
.
.

10 UFFIC IO
PE R IFE R ICO

R IFE R IT O A
.
.

..
12 E ' DI
..

. .

..
&D01 T IPO
DOC UME NTO

22 R IFE R IT O A
.
.

20 G E S T OR E DI
..

21 DI
COMPE T E NZA
R E LAT IVA DI

.
.
.

.

.
.

50240 fas cicolo
.
.
.

.

44

23
INTE R E S S AT O
DA
Esempio di schemi base e schema integrato

45
2a5a6b1 riga 1 colonna 1

46
2a5a6b1 riga 1 colonna 2

47
2a5a6b1 riga 2 colonna 1

48
2a5a6b1 riga 2 colonna 2

49
Schema base: indirizzario (2a5a6b2)

10
DE S T INAT AR IO

&4
PUBBLIC AZIONE

INVIAT A A
.
.

.
.

50
Schema astratto (2a5a6b): protocollo

51
Schema astratto: organi collegiali

52
Schema astratto: risorse di supporto

53
• 4. Le gerarchie di generalizzazione (ontologie) di
concetti

54
Le gerachie come rappresentazione sintetica del repository

• 500 schemi con circa 5000 concetti, anche se
rappresentati in un repository, sono una
conoscenza troppo ricca per poter essere
elaborata in modo efficiente.
• Siamo alla ricerca di una rappresentazione
sintetica dei 500 schemi che conservi la
conoscenza piu’ importante.
• Abbiamo scelto di utilizzare come
rappresentazione sintetica le gerarchie di
generalizzazione nel repository dei concetti che
compaiono nello schema astratto
55
Lo schema piu’ astratto

Unità
organizzativa

Bene
Soggetto

Riferimento
territoriale

Documento
56
Schemi descritti nel Repository
A

A

B

C

57
Esempio di costruzione di una gerarchia,
a partire dall’oggetto A
A
A

B

A

B

C

58

C
• Le quattro gerarchie

59
Le 4 gerarchie
• Cio’ ha portato alla generazione di 4 gerarchie
relative ai concetti:
• Soggetto
• Bene
• Luogo
• Documento

60
Gerarchia relativa alla categoria soggetto

SO G GETTO

S O G G E T T O F IS IC O

LAVO RATORE

D IP E N D E N T E P U B B L IC O

D IS O C C U P A T O

IM P R E N D IT O R E

P E N S IO N A T O

STU DEN TE

AUTONOMO
S O G G E T T O G I U R ID I C O

IM P R E SA

I S T I T U Z I O N E D E L L A P .A .

IS T I T U Z IO N E S O C IA L E P R IV A T A

61
I principali oggetti delle 4 ontologie: SOGGETTO
–soggetto fisico
•lavoratore
–lavoratore autonomo
–imprenditore
–dipendente pubblico
•disoccupato
•pensionato
•studente
–soggetto giuridico
•impresa
•istituzione p.a.
•Istituzione sociale privata

62
La gerarchia relativa a Bene
BENE

BENE PUBBLICO

BENE
DEMANIALE

DEMANIO
NECESSARIO
134.800

BENE PRIVATO

BENE
PATRIMONIALE
29.000

DEMANIO
ACCIDENTALE

BENE PATRIMONIALE
DISPONIBILE

BENE PATRIMONIALE
INDISPONIBILE

BENE IMMOBILE

TERRENO

FABBRICATO

BENE MOBILE

BENE IMMOBILE
REGISTRATO

ABITAZIONE

DEMANIO NECESSARIO
IDRICO
108.000

DEMANIO
STRADALE

AUTOMOBILE

DEMANIO NECESSARIO
MILITARE
1.800

DEMANIO
FERROVIARIO

AUTOVEICOLO

DEMANIO NECESSARIO
MARITTIMO
25.000

DEMANIO
AERONAUTICO
300

IMBARCAZIONE

ACQUEDOTTI

DEMANIO ARTISTICO
STORICO CULTURALE
2.400
RACCOLTE MUSEI
PINACOTECHE BIBLIOTECHE

CIMITERO

MERCATO COMUNALE

63

BENE MOBILE
NON REGISTRATO
La gerarchia relativa a Bene
–Bene pubblico
•Bene demaniale
–demanio necessario
–demanio accidentale
•Bene patrimoniale
–disponibile
–indisponibile
–Bene privato
•immobile
–terreno
–fabbricato
–abitazione
•mobile
–registrato
–non registrato
64
Bene pubblico
BENE PUBBLICO

BENE
DEMANIALE

DEMANIO
NECESSARIO
134.800

BENE
PATRIMONIALE
29.000

DEMANIO
ACCIDENTALE

DEMANIO NECESSARIO
IDRICO
108.000

DEMANIO
FERROVIARIO

DEMANIO NECESSARIO
MARITTIMO
25.000

BENE PATRIMONIALE
INDISPONIBILE

DEMANIO
STRADALE

DEMANIO NECESSARIO
MILITARE
1.800

BENE PATRIMONIALE
DISPONIBILE

DEMANIO
AERONAUTICO
300
ACQUEDOTTI

DEMANIO ARTISTICO
STORICO CULTURALE
2.400
RACCOLTE MUSEI
PINACOTECHE BIBLIOTECHE
CIMITERO

MERCATO COMUNALE

65
Bene privato

BENE PRIVATO

BENE IMMOBILE

TERRENO

FABBRICATO

BENE MOBILE

ABITAZIONE

BENE IMMOBILE
REGISTRATO

BENE MOBILE
NON REGISTRATO

AUTOMOBILE

AUTOVEICOLO

IMBARCAZIONE

66
La gerarchia relativa a Luogo
–
–
–
–
–
–
–
–

localita’
particella catastale
porzione
primitiva grafica
riferimento catastale
sede scolastica statale
superficie agricola
unita’ immobiliare urbana (U.I.U.)

67
La gerarchia relativa a Documento
• versamento
– spontaneo
– con delega
– diretto

•
•
•
•

rata di pensione emessa
negozio
documento liquidato
atto registro

68
5. La documentazione disponibile
presso il CSI: Infodir

69
Tutte le materie CSI della PA piemontese (Argomenti)

70
Tutte le materie CSI della PA piemontese (Argomenti)

71
Tutte le materie CSI della PA piemontese (Argomenti)

72
Tutte le materie CSI della PA piemontese (Argomenti)

73
Tutte le materie CSI della PA piemontese (Argomenti)

74
Materie-Argomenti che hanno almeno una Collezione

75
Materie-Argomenti che hanno almeno una Collezione

76
Materie-Argomenti che hanno almeno una Collezione

77
• Le gerarchie di concetti su Infodir

78
Gerarchie su infodir: SOGGETTO FISICO E GIURIDICO

79
Gerarchie su infodir: BENE

80
Gerarchie su infodir: LUOGO

81
Gerarchie su infodir: DOCUMENTO

82
6. Come utilizzare la conoscenza per
l’attivita’ di ricostruzione

83
Descrizione e dimensionamento del problema

84
Problema
•
•
•
•

Partendo dai
500 schemi concettuali della Pa centrale +
Il repository di schemi
Le 4 gerarchie

• I 450 schemi logici della Pa piemontese
• Costruire con basso uso di risorse
• I 450 schemi concettuali della Pa piemontese e
• Il corrispondente repository
85
Prima ipotesi

Generazione
dello schema

86
Seconda ipotesi: partire da
una singola materia/argomento

Generazione
dello schema

87
Terza ipotesi: partire dal Repository
Pubblica
Amministrazione
locale

Pubblica Amministrazione centrale

Rappresentazione
concettuale

Rappresentazione
logico fisica

88
Quarta ipotesi:
partire dalle gerarchie di generalizzazione
Pubblica
Amministrazione
locale

Pubblica Amministrazione centrale

Rappresentazione
concettuale

Rappresentazione
logico fisica

89
Dal Repository Logico Fisico al Repository concettuale

CONCETTUALE

Gerarchie di
Generalizzazione

SUPERTIPI
DI ATTRIBUTO
LOGICO-FISICO

90
5.2 La metodologia adottata

91
5.2 La metodologia adottata - contenuti

• 1. La metodologia in sintesi
• 2. La metodologia in dettaglio
• 3. Le sperimentazioni effettuate
– 3.1 Sperimentazioni della metodologia su schemi PA
Piemonte
– 3.2 Sperimentazione di passi alternativi

• 4. Carichi di lavoro
• 5. La concettualizzazione dei flussi
• 6. Elaborazioni sulla conoscenza generata

92
• 1. La metodologia in sintesi

93
Sintesi - 1
• Scopo della metodologia: semplificare il
compito del referente dati, utulizzando il
piu’ possibile strumenti automatici, a costo
di una certa approssimazione nelle scelte.
• Assunzione: ad un certo livello di
astrazione gli schemi della PAL Piemontese
sono “simili” a quelli della PA Centrale. Si
differenziano nei livelli di astrazione piu’
bassi.
94
Sintesi - 2

• Input al processo di generazione di uno
schema concettuale di base dati:
– Lo schema logico della base dati
– Le gerarchie di concetti
– I 500 schemi base del Repositry PAC

• Output: lo schema concettuale

95
Sintesi – 3
• Strategia per il referente dati:
• 1. Crea un primo schema in modo automatico,
utilizzando la conoscenza disponibile (Gerarchie
di concetti) per guidare la costruzione dello
schema concettuale secondo criteri di priorita’,
generando:
– A. le Entita’, i concetti piu’ importanti
– B. le Generalizzazioni tra entita’, poi le
Relazioni, poi gli Attributi
• 2. Successivamente completa manualmente lo
schema con la conoscenza di dominio a te nota.
96
I due passi della metodologia

Passo
automatico

Schema
scheletro

Passo
manuale

Referente dati
competente
sul dominio

97

Schema
finale
Dettaglio per le entita’ e relazioni
• Le entita’ vengono selezionate a partire dalle
gerarchie (Assunzione) sulla base di criteri di
similitudine con i concetti rappresentati nelle
tavole (attributi)
• Le relazioni vengono selezionate dal Repository
PAC (Assunzione), quando collegano una
qualunque coppia di entita’ selezionate nel passo
precedente.

98
Introduzione di un ulteriore passo automatico
• Passo 1 – Applica la metodologia per ottenere uno
schema approssimato
• Passo 2 – Arricchisci lo schema con le relazioni
ottenute dai constraints
• Passo 3 – Rivedi lo schema, partendo dalla
conoscenza di dominio, aggiungendo i concetti
(eventualmente) mancanti e ristrutturando
(eventualmente) quelli presenti, ottendendo uno
schema completo

99
• 2. La metodologia in dettaglio

100
Passi della metodologia - 1
•
•
•
•
•
•

Generazione Entita’
Generazione Generalizzazioni
Generazione Relazioni
Generazione Attributi delle entita’
Generazioni Relazioni aggiuntive utilizzando I
constraints fisici
Verifica con il Referente dati

101
• Passo 1. generazione Entita’
• Dettaglio ed Esempio

102
1. Generazione Entita’
• Input: le quattro gerarchie dei concetti + le
circa 18.000 tabelle delle circa 450 basi di dati
• Per ogni base di dati PACP,
– Per ogni entita’ nelle gerarchie,
– Misura la distanza tra l’ entita’ e gli attributi e tabelle
nella Base dati, tramite la distanza tra il nome della
entita’ e i nomi e definizioni di attributi e tabelle
– Scegli le entita’ E1, E2, …, En la cui distanza e’ minore
di una data soglia.

• Output: schema scheletro della base dati,
costituito dalle sole entita’.
103
Funzione di distanza scelta attualmente
• In questo momento (1/2005) la funzione di
distanza e’ l’identita’.
• Percio’, se viene trovato almeno un attributo con
nome o descrizione in cui compare esattamente il
nome della entita’, l’entita’ viene scelta,
altrimenti viene scartata.

104
Generazione entita’
• Input:
• Schema fisico della BD
• Le quattro Gerarchie
• Output

E2
E1

E3

105
Passo di generazione delle entita’
esempio simbolico

106
Generazione entita’

Gerarchie

Attributi e
Tabelle

…..
107
Generazione entita’
Entita’ E1: 4 oggetti simili
Gerarchie

E1

Attributi e
Tabelle

…..
108
Generazione entita’
Entita’ E2: 2 oggetti simili
Gerarchie
E2
E1

Attributi e
Tabelle

…..
109
Generazione entita’
Entita’ E3: 2 oggetti simili
Gerarchie

E3
E2
E1

Attributi e
Tabelle

…..
110
• Algoritmo con soglia
• Supponiamo di scegliere una soglia pari a 2
oggetti simili

111
Generazione entita’
Entita’ E4: 1 oggetto simile
non viene scelta
Gerarchie

E3
E2

E4

E1

Attributi e
Tabelle

…..
112
Generazione entita’
passo finale
E3
E2

Gerarchie

E1
E2
E1

E3

Attributi e
Tabelle

…..
113
• Passo 2. Generazione generalizzazioni

114
Passo di generazione generalizzazioni
• Input:
le entita' E1, E2, ..., En trovate nel passo precedente
• Le 4 gerarchie dei concetti
•
Output:
lo schema arricchito con le generalizzazioni definite tra
le entita’
•
Algoritmo:
Per ogni generalizzazione definita sulle entita'
E1, E2, ..., En nelle gerarchie, aggiungila allo schema.

115
Aggiunta delle generalizzazioni
E3
E2
E1

E2
E1

E3

Attributi e
Tabelle

…..
116
• Passo 3 Generazione relazioni

117
Passo di selezione relazioni
Input:
le entita' selezionate ai passi precedenti
Gli schemi base del Repository PAC
Output: lo schema arricchito con le relazioni tra
le entita‘
• Algoritmo
• Per ogni coppia di entita’ Ei e Ej tra E1, E2, …,
En, cerca negli schemi base se ve ne e’ almeno
uno su cui sia definita una relazione diretta tra
Ei ed Ej: se c’e’ selezionane una qualunque tra
quelle trovate, e inseriscila nello schema,
altrimenti non inserirla
•
•
•
•

118
Ricostruzione delle relazioni
E3
E2
E1

119
Ricostruzione delle relazioni
E3
E2
E1

120
Ricostruzione delle relazioni
E3
E2
E1

121
Ricostruzione delle relazioni

122
Ricostruzione delle relazioni

E2
E1

E3

123
Passo alternativo per la generazione dei nomi delle relazioni

• Per ciascuna delle relazioni trovate tra le entita’
Ei ed Ej, riportare la frequenza di presenza nei
500 schemi (cioe’ quante volte e’ stata trovata)
• Associare alla relazione il nome della relazione
piu’ frequente

124
Caso di scelta della piu’ frequente

E2
E1

E3

125
Terza possibilita’: coinvolgimento del referente
• In alternativa chiedere all’esperto di dominio di
scegliere (attivita’ a basso costo, ma molto
efficace). In quest’ ultimo caso, il sistema
automatico trova la relazione, l’essere umano
sceglie il nome (il significato)

126
Scelta del nome da parte del referente dati

Il nome e’:
Lavora in

E2
E1

E3

127
• Passo 4 Generazione attributi

128
Passo di generazione attributi
Input:
le entita' selezionate nel passo 1
le tavole a cui appartengono gli attributi selezionati nel
passo 1, e i corrispondenti attributi
Output: per ciascuna entita' i suoi attributi
Algoritmo:
Importare in ciascuna entita' gli attributi delle tavole
corrispondenti

129
Aggiunta degli attributi
E3
E2
E1

E2
E1

…..

E3

Attributi e
Tabelle
130
Aggiunta degli attributi
E3
E2
E1

E2

..

…..

E1

E3

Attributi e
Tabelle
131
• Passo 5 Generazione relazioni dai constraint
fisici

132
Passo di generazione relazioni
partendo dai constraints fisici

• Input:
le tavole selezionate al punto 1 di generazione entita'
Output:
• le tavole selezionate unite dagli eventuali constraints,
piu' eventuali tavole intermedie per costituire il cammino
dei constraints
Algoritmo:
- con un tool (ad esemio erwin) si effettuano sulla base
dati operazioni di "infer relationship" considerando:
      - chiavi primarie e chiavi esterne esistenti
      - indici univoci
      - somiglianza di nomi campi
- si derivano i constraints (relazioni fisiche) e si
aggiungono allo schema le corrispondenti relazioni nel
modello ER
133
Aggiunta delle relazioni da constraint fisici
E3
E2
E1

E2

..

E1

E3

Attributi e
Tabelle

K3

…..

K2

134
• Passo 6 Verifica manuale del referente dati

135
Verifica con il referente dati
• Input:
lo schema prodotto nei passi precedenti
le indicazioni del referente dati, in generale di 2 tipi:
      - non trovo rappresentata la Tavola Ti/ Entita’ Ei
•       - non dovrebbe essere rappresentata la entita’ Ej
Output:
• Lo schema dati con i concetti/Entita’ in piu' e/o in meno
verificati col referente dati
Algoritmo:
- per ogni entita' selezionata impropriamente, la rimuovo
(il criterio di somiglianza e’ approssimato)
- per ogni entita' mancante, la aggiungo, corredandola di
attributi e relazioni
136
Esempio simbolico
Schema di
partenza

Schema di
arrivo

137
Esempio simbolico
Schema di
arrivo

138
• Le sperimentazioni effettuate
– Sperimentazioni della metodologia su schemi PA
Piemonte
– Sperimentazione di alcuni passi alternativi

139
• Sperimentazioni su schemi della Pa Piemontese

140
• Scelta di una base dati verificata con la
referente
• la base dati scelta e’ MONI = MonItoraggio
imprese (Attivita’ Produttive) --> sistema
informativo dei contributi alle imprese

141
• Tavole di MonI

142
Tavole db MonI

MONI D FORMA
GIURIDICA

MONI D MOTIVO
RESPINTA

MONI D ERRORI
DATI

MONI D
PROVINCIE

MONI D STATI
ESTERI

MONI D MODULO
LOCALE

MONI D ATECO

MONI D COMUNI
ITALIANI

MONI D STATO
DATO

MONI D TIPO
ENTE

MONI T
ACQUISIZIONE
DATI

MONI D TIPO
FONTE

MONI D TIPO
INIZIATIVA

MONI D TIPO
REVOCA

MONI D TIPO
AGEVOLAZIONE

MONI D STATO
PROGETTO

MONI T
ATTUAZIONE
NORMATIVA

MONI T
CONTRIBUTO
CONCESSO

MONI T
CONTRIBUTO
LIQUIDATO

MONI T
CONTRIBUTO
REVOCATO

moni t beneficiario

moni t ente

MONI T GENERA
INVIO FILE

MONI T UTENTE

MONI T
VERSIONE DB

moni t
rendicontazione

moni t progetto
agevolazione

MONI T NORMA
AGEVOLAZIONE

MONI D TIPO
SPESA

MONI T FONTE

MONI T SPESA
PROGETTO

143
Sperimentazione
• Generazione entita’ in Moni

144
Entita’ Moni

moni t beneficiario

moni t ente

moni t progetto
agevolazione

moni t
rendicontazione

145
Generazione Attributi MonI - 1

146
Descrizione attributi MonI - 2

147
Descrizione attributi MonI - 3

148
Descrizione attributi MonI - 4

149
Tavole dopo la verifica con il referente dati
moni t progetto
agevolazione

MONI T
C ONT R IBUT O
LIQUIDAT O

MONI T
C ONT R IBUT O
C ONC E S S O

moni t beneficiario

moni t
rendicontazione

MONI T
C ONT R IBUT O
R E VOC AT O

MONI T UT E NT E

MONI T S PE S A
PR OG E T T O

moni t ente

MONI T G E NE R A
INVIO FILE

MONI T
AT T UAZIONE
NOR MAT IVA

MONI T NOR MA
AG E VOLAZIONE

MONI T F ONT E

150
Sperimentazione su MonI

• Generazione delle generalizzazioni

151
Tavole db MonI che ricadono nelle gerarchie
moni t ente

S 01-S OGGE T TO

MONI T
BE NE FICIAR IO....

MONI T
BE NE FIC IAR IO...

S 02--S OG G E T T Ofis icoPE R S ONAfisic

S 17---IT ALIANO

S 40--s oggE TT O
giurIDIC O

MONI T
BE NE F IC IAR IO..

MONI T
BE NE FIC IAR IO.

S 41---impres A

D01-D0CUME NT O

moni t beneficiario

moni t progetto
agevolazione

D02--ATT O
R E GIS T R O

moni t
rendicontazione

152
Tavole db MonI che ricadono nella gerarchia Soggetto
moni t ente

S 01-S OGGE T T O

MONI T
BE NE FIC IAR IO....

MONI T
BE NE FIC IAR IO...

S 02--S OGGE T T Ofis icoPE R S ONAfis ic

S 17---IT ALIANO

S 40--s oggE TT O
giurIDIC O

MONI T
BE NE FIC IAR IO..

MONI T
BE NE FIC IAR IO.

S 41---impres A

moni t beneficiario

moni t progetto
agevolazione

153
Tavole db MonI che ricadono nella gerarchia Documento

D01-D0C UME NT O

D02--AT T O
R E GIS T R O

MONI T
R E NDIC ONT AZIONE

.
.

154
Generalizzazioni individuate
S 01-MONI T
E NT E

S 40--MONI T
BE NE FIC IAR IO

D01-D0C UME NT O

S 41---MONI T
PR OG E T T O
AGE VOLAZIO

D02--MONI T
R E NDIC ONT AZIONE

155
Sperimentazione su MonI

• 3. Aggiunta Relazioni

156
Generazione relazioni
&D DOC UME NT O

&S S 0GG E T T 0

&&S D
DOC UME NT O
S OG G E T T O

157
Relazioni tra entita’ in MonI
moni t ente

S 01-S OGGE T TO

MONI T
BE NE FICIAR IO....

MONI T
BE NE FIC IAR IO...

S 02--S OG G E T T Ofis icoPE R S ONAfisic

S 17---IT ALIANO

&&S D
DOC UME NT O
S OG GE TT O

S 40--s oggE TT O
giurIDIC O

MONI T
BE NE F IC IAR IO..

MONI T
BE NE FIC IAR IO.

S 41---impres A

D01-D0CUME NT O

moni t beneficiario

moni t progetto
agevolazione

D02--ATT O
R E GIS T R O

moni t
rendicontazione

158
Sperimentazione su MonI

• 4. Generazione attributi

159
Assegnazione degli attributi alle entita’ - 1

160
Assegnazione degli attributi alle entita’ – 2

161
Assegnazione degli attributi alle entita’ - 3

162
Assegnazione degli attributi alle entita’ - 4

163
Assegnazione degli attributi alle entita’ – 5

164
Assegnazione degli attributi alle entita’ - 6

165
Sperimentazioni
Esempio di confronto tra schemi ottenuti
con i due passi per le relazioni
(diretto e tramite constraints)

166
Relazioni dai constraints per MonI

MONI T
ATT UAZIONE
NOR MAT IVA

moni t progetto
agevolazione

moni t
rendicontazione

moni t ente

MONI T
C ONT R IBUT O
C ONC E S S O

moni t beneficiario

MONI T GE NE R A
INVIO FILE

167
Tavole dopo la verifica con referente dati MonI
moni t progetto
agevolazione

MONI T
C ONT R IBUT O
LIQUIDAT O

MONI T
C ONT R IBUTO
C ONCE S S O

moni t beneficiario

moni t
rendicontazione

MONI T
C ONT R IBUT O
R E VOC AT O

MONI T UT E NT E

MONI T S PE S A
PR OG E T T O

moni t ente

MONI T GE NE R A
INVIO FILE

MONI T
AT T UAZIONE
NOR MATIVA

MONI T NOR MA
AG E VOLAZIONE

MONI T FONTE

168
Nota

• Le tavole segnalate dal referente dati di MonI
come tavole importanti a seguito della
generazione entita’, vengono “gratuitamente”
estrapolate dall’algoritmo di derivazione
relazioni dai constraints.
• Questo conferma la validita’ e l’importanza del
passo alternativo

169
Modello concettuale Moni

• E’ l’unione dei 2 schemi che seguono, ovvero:
– Lo schema ottenuto attingendo dagli schemi
concettuali
– Lo schema ottenuto con il passo di derivazione
constraints

170
Relazioni tra entita’ concettuali MonI
moni t ente

S 01-S OGGE T TO

MONI T
BE NE FICIAR IO....

MONI T
BE NE FIC IAR IO...

S 02--S OG G E T T Ofis icoPE R S ONAfisic

S 17---IT ALIANO

&&S D
DOC UME NT O
S OG GE TT O

S 40--s oggE TT O
giurIDIC O

MONI T
BE NE F IC IAR IO..

MONI T
BE NE FIC IAR IO.

S 41---impres A

D01-D0CUME NT O

moni t beneficiario

moni t progetto
agevolazione

D02--ATT O
R E GIS T R O

moni t
rendicontazione

171
Tavole dopo la verifica con referente dati MonI
moni t progetto
agevolazione

MONI T
C ONT R IBUT O
LIQUIDAT O

MONI T
C ONT R IBUTO
C ONCE S S O

moni t beneficiario

moni t
rendicontazione

MONI T
C ONT R IBUT O
R E VOC AT O

MONI T UT E NT E

MONI T S PE S A
PR OG E T T O

moni t ente

MONI T GE NE R A
INVIO FILE

MONI T
AT T UAZIONE
NOR MATIVA

MONI T NOR MA
AG E VOLAZIONE

MONI T FONTE

172
Cammino completo tra le tavole individuate MonI
MONI D COMUNI
IT ALIANI

MONI D S T AT O
DAT O

MONI T
C ONT R IBUT O
CONC E S S O

MONI T
ACQUIS IZIONE
DAT I

MONI D S T AT I
ES TE RI

MONI D S T AT O
P R OGE T T O

MONI D
PR OVINCIE

MONI D T IPO
AGE VOLAZIONE

MONI D FOR MA
GIUR IDICA

MONI D MOT IVO
R E S PINT A

moni t beneficiario

MONI D T IPO
R E VOCA

moni t progetto
agevolazione

MONI T
CONT R IBUT O
LIQUIDAT O

moni t
rendicontazione

MONI T UT E NT E

MONI D T IPO
E NT E

MONI T
CONT R IBUT O
R E VOC AT O

moni t ente

MONI T S P E S A
P R OGE T T O

MONI D T IPO
S PE S A

MONI T NOR MA
AGE VOLAZIONE

MONI T GE NE R A
INVIO FILE

MONI D T IPO
FONT E

MONI T
AT T UAZIONE
NOR MAT IVA

MONI D T IPO
INIZIAT IVA

MONI T FONT E

MONI D AT E C O

173
Verifica euristica MonI
S 01-MONI T
E NT E

S 40--MONI T
BE NE FIC IAR IO

D01-D0C UME NT O

S 41---MONI T
PR OG E T T O
AGE VOLAZIO

D02--MONI T
R E NDIC ONT AZIONE

.
.

174
• 4. Carichi di lavoro

175
Carichi di lavoro
•
•
•
•
•
•

MonI = 32 tavole = 2 giorni
SMRGAA = 42 tavole = 2,625 giorni (3 giorni)
16 tavole = 1 giorno
17627 tavole = 446 basidati = 1100 giorni
#medio di tavole per basedati = 40
tempo medio di concettualizzazione di una base
dati = 2,5 giorni
• A regime  1 giorno

176

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  • 1. 5. L’ attivita’ di ricostruzione del contenuto concettuale della PA Piemontese 1
  • 2. 5.0 Scopo della attivita’ 2
  • 3. Studio CSI Assinform Organizzazione Fornisce Fruisce Flusso di dati Riguarda Materia 3
  • 5. Noi siamo interessati sia ai flussi che alle basi di dati Organizzazione Fornisce Fruisce Aggiorna Usa Base Dati Flusso di dati Materia 5
  • 6. Scopo della attivita’ di ricostruzione del contenuto informativo della PALP • Popolare unoschema che metta in correlazione le seguenti entita’ gerarchicamente suddivise: • MATERIE(ARGOMENTI) • DATI – SCHEMI • CONCETTUALI • LOGICI • FISICI Organizzando questa parte In un repository – CONTENUTI • UNITA’ ORGANIZZATIVE (2 livelli) ENTI – FORNITORI – FRUITORI 6
  • 7. Dettaglio su – organizzazioni, basi dati, e flussi scambiati - schema dei concetti coinvolti Base di dati11 Base di dati1n Organizzazione 1 Base di dati 21 Base di dati n1 Organizzazione n Organizzazione 2 Fornisce Flusso di dati2 Fornisce Flusso di dati1 Base di dati nn Flusso di dati n 7
  • 8. Il modello si puo’ applicare ricorsivamente all’interno delle organizzazioni: esempio per la organizzazione 1 Base di dati111 Base Base di dati11n di dati 121 Organizzazione 11 Organizzazione 1n Organizzazione 12 Flusso di dati12 Flusso di dati11 Fornisce Base Base di dati 1n1 di dati 1nn Flusso di dati1n Fruisce 8
  • 9. Metaschema – Versione sintetica Materia/ Argomento CSI Organizzazione Fornisce Fruisce Aggiorna Usa Schema logico fisico di base di dati Flusso di dati 9
  • 10. Metaschema – Versione dettagliata - 1 Materia/ Argomento CSI Organizzazione Fornisce Aggiorna Usa Fruisce Flusso di dati Concetto(Oggetto) di schema (Entita’/Rel/Gen.) Schema logico fisico Schema concettuale 10
  • 11. Metaschema – Versione dettagliata - 2 Materia/ Argomento CSI Organizzazione Fornisce Aggiorna Usa Fruisce Flusso di dati Concetto(Oggetto) di schema (Entita’/Rel/Gen.) Concetto Gerarchie Generalizzazione Schema logico fisico Schema concettuale Schema conc. base Schema conc. astratto Repository 11
  • 12. Il metaschema della attivita’ di ricostruzione degli schemi CSI rappresentato in Infodir 12
  • 13. Il metaschema della attivita’ di ricostruzione degli schemi CSI ............ IS T IT UZIONE BAS E DAT I T AVOLA (C OMP INFO) S UPE R T IPO ........... ........ ......... UNIT A OR G ANIZZAT IVA C OLLE ZIONE C ONC E T T O ....... ...... .......... AT T R IBUT O . ..... .. MAT E R IA (AR G OME NT O IN C S I) R E LAZIONE ............. .... C ONC E T T O IN S C HE MA GE R AR C HIA S C HE MA E NTIT A ... GE NE R ALIZZAZIONE 13
  • 14. Quale e’ la conoscenza disponibile per popolare il metaschema? • Gli schemi logici e fisici della PA Piemontese gestiti da Infodir • Gli schemi concettuali della PA centrale organizzati in un Repository 14
  • 15. Descrizione del problema • Si vuole arrivare a consolidare una metodologia che consenta, partendo dalla seguente conoscenza: – strutture dati concettuali della P.A. Centrale – strutture dati logiche (Supertipi) della P.A. Piemontese – strutture dati fisiche (Basi Dati) della P.A. Piemontese • di ottenere, tramite una metodologia, il modello concettuale “approssimato” di una qualsiasi base dati censita per la P.A. Piemontese 15
  • 16. Quindi, in sintesi Pubblica Amministrazione centrale Pubblica Amministrazione locale Piemontese Rappresentazione concettuale Rappresentazione logico fisica 16
  • 17. Facendo cio’ con basso utilizzo di risorse • Assumendo di procedere con una metodologia tradiizonale di reverse engineering sui 450 schemi PACP, e assumendo due settimane persona a schema, si ha • Risorse con procedura tradizionale = 0,5 mesi persona * 450 = 20 anni persona • Dobbiamo inventarci una metodologia approssimata che ci permetta di ridurre l’uso delle risorse di un ordine di grandezza 17
  • 18. • Contenuti di questa parte 5 18
  • 19. • 5. L’ attivita’ di ricostruzione del contenuto concettuale della PA Piemontese – – – – 5.0 Scopo della attivita’ 5.1 La conoscenza disponibile 5.2 La metodologia adottata 5.3 Una metodologia arricchita 19
  • 20. • 5. L’ attivita’ di ricostruzione del contenuto concettuale della PA Piemontese • 5.0 Scopo della attivita’ • 5.1 La conoscenza disponibile – 1. Introduzione – 2. Gli schemi di base della Pa centrale – 3. Il repository di schemi – 4. Le gerarchie di concetti – 5. Infodir: schemi logico fisici della PA locale Piemontese – 6. Come utilizzare la conoscenza per l’attivita’ di ricostruzione • 5.2 La metodologia adottata – 1. La metodologia in breve – 2. La metodologia in dettaglio: i 5 passi – 3. Attivita’ di verifica e sperimentazione – 4. Sviluppi futuri • 5.3 Una metodologia arricchita 20
  • 21. Dal Repository Logico Fisico al Repository concettuale (grazie a Gabriella Munari per la slide) CONCETTUALE Gerarchie di Generalizzazione SUPERTIPI DI ATTRIBUTO LOGICO-FISICO 21
  • 22. 5.1 La conoscenza disponibile 22
  • 23. Contenuti della sezione 5.1 • 5.1 La conoscenza disponibile – – – – – 1. Introduzione 2. Gli schemi di base della Pa centrale 3. Il repository di schemi 4. Le gerarchie di concetti 5. Infodir: schemi logico fisici della PA locale Piemontese 23
  • 24. 1. Introduzione • Nel 1993 – 1995 l’Aipa condusse una attivita’ di acquisizione di schemi concettuali, inizialmente presso le Pubbliche amministrazioni Centrali e poi presso Inps e Inail. • Cio’ porto’ alla costruzione di circa 500 schemi concettuali e due Repository, della PAC e di Inps + Inail, successivamente parzialmente integrati in un unico repository, che d’ora in poi chiameremo Repository PAC. 24
  • 25. 1. Introduzione • Repository PAC – Circa 500 schemi concettuali PACentrale, con • Circa 5.000 entita’ • Circa 10.000 attributi – Circa 50 schemi astratti della PAC, organizzati secondo le operazioni di integrazione astrazione – Gerarchie di concetti • • • • Bene (17 entita’ costituenti la gerarchia completa) Documento (5 entita’ costituenti la gerarchia completa) Luogo (8 entita’) Soggetto (Fisico e Giuridico) (24 entita’) 25
  • 26. Input al problema, con dimensionamento • Documentazione CSI Infodir (catalogo metadati) – – – – – – – – 12 Unita’ Organizzative di primo livello 60 Unita’ Organizzative di secondo livello 76 Unita’ Organizzative di ennesimo livello 393 Collezioni di metadati (storico = 956) 446 Basi Dati (storico = 1085) 244 Servizi (storico = 594) 17627 Tavole (storico = 42881) 185690 Attributi (storico = 451728) 26
  • 27. Documentazione Infodir: dettaglio sulla dimensione 27
  • 28. Ambienti di gestione: oggi • Repository PAC (Access) • Schemi astratti PAC (Jpeg) • Repository PAC organizzato per piramide di schemi (Coolbiz) • Repository PAC organizzato per materie (Coolbiz) • Enterprise data model PA centrale (ErWin) • Catalogo metadati (Infodir) • Metadati dei dimensionamenti basi dati CSI (Excel) 28
  • 29. Ambienti di gestione: in futuro • Schemi PAC Piemonte (Ambiente da definire) • Catalogo metadati (Nuovo Infodir) 29
  • 30. • 2. Gli schemi di base 30
  • 31. Schemi di base • Per ognuno dei circa 500 schemi, e’ disponibile una descrizione in termini di – – – – Entita’ Generalizzazioni Relazioni Attributi • Per molti e’ anche disponibile una descrizione diagrammatica 31
  • 32. Esempio di schema concettuale: ex motorizzazione civile OMOLOGAZIONE CASA COSTRUTTRICE ottiene mctc 650.000 rispetta relativo a ALLESTITORE COLLAUDO ottiene VEICOLO sottoposto a LICENZA per per VEICOLO IMMATRICOLATO per possiede mctc-55.000.000 CARTA DI CIRCOLAZIONE ottiene ottiene PERSONA AUTORIZZAZIONE ottiene mctc - 400.000 PERSONA FISICA PERSONA GIURIDICA AUTOTRASPORTATORE INTERNAZIONALE FOGLIO ROSA richiede/ per sostenere PERSONA FISICA ABILITATA ALLA GUIDA possiede ESAME richiede PERSONA ISCRITTA AD ALBO CONTO TERZI PERSONA ISCRITTA AD ELENCO CONTO PROPRIO presenta riferimento a PERSONA ISCRITTA AD ALBO CONTO TERZI INTERNAZIONALE per PATENTE EMESSA PERSONA ISCRITTA AD ELENCO CONTO PROPRIO INTERNAZIONALE rilasciata da AUTOTRASPORTATORE INTERNAZIONALE ITALIA-AUSTRIA CAP/ADR ottiene PATENTE RILASCIATA presenta riferimento a TRANSITO ottiene da ottiene ECOPUNTI PREFETTURA schema concettuale base di dati veicoli -MCTC 32
  • 33. 3. Il Repository di schemi della PA Centrale 33
  • 34. Esempio di metadati descrittivi delle basi di dati del Repository Amministraz. Materia Nome espteso Dimensione INAIL Infortuni archivio documentale delle immagini INAIL Infortuni postumi MF Territorio/Fisco Catasto urbano 457,0 MF Territorio/Fisco Catasto terreni 225,0 INAIL Infortuni datori di lavoro 223,0 EIMA Territorio Premi da normativa dell'UE 200,0 MF Fisco Imposte dirette 195,0 MF Fisco Registro 154,0 INAIL Infortuni prestazioni 151,0 MF Territorio/Fisco Catasto geometrico 118,0 MPI Personale P.A. Pubblica Istruzione 108,0 MF Fisco Anagrafe tributaria 85,0 INPS PensionatieAssistiti Pensioni 85,0 MF Fisco Ipoteche 68,0 MTN_DGMCTC BeniMobili/Veicoli Veicoli 60,0 INPS PensionatieAssistiti Posizioni anagrafiche e assicurative 60,0 INPS PensionatieAssistiti Denunce contributive e previdenziali aziendali 50,0 MGG Indagini Casellario giudiziale centrale 45,1 552000,0 12000,0 34
  • 35. Basi di dati di Ministero Base di dati di CED Metodologia adottata per le attività di integrazione e astrazione Base di dati di CED Basi di dati di Ministero Base di dati di CED Base di dati di CED Base di dati di CED Base di dati di CED Base di dati di CED Base di dati di CED 1. Reverse engineering Schema dei dati Schema dei dati Schema dei dati Schema dei dati Schema dei dati Schema dei dati Schema dei dati Schema dei dati 2. Classificazione degli schemi in famiglie PROTOCOLLO ORGANI COLLEGIALI FISCO LAVORO AZIENDE TRASPORTI 3. Integrazione astrazione delle famiglie in schemi rappresentativi Schema PROTOCOLLO Schema ORGANI COLLEGIALI Schema FISCO Schema LAVORO Schema AZIENDE Schema TRASPORTI 4. Iterazione dei passi 2 e 3 fino a produrre uno schema finale astratto Repository degli schemi 35
  • 36. Schemi astratti raggruppati nel Repository 36
  • 37. Schemi astratti raggruppati nel Repository 37
  • 38. Repository – struttura completa SCHEMA INTEGRATO DELLE BASI DI DATI DELLA PA DI 1° LIVELLO SCHEMA INTEGRATO DELLE BASI DI DATI DELLA PA DI 2° LIVELLO SCHEMA INTEGRATO DELLE BASI DI DATI DELLA PA DI 3° LIVELLO RISORSE SERVIZI SERVIZI SOCIALI ED ECONOMICI SERVIZI DIRETTI TRASPORTI TRASPORTI COMUNICAZIONI 10/178 AZIENDE INDUSTRALI PRODUZIONE AZIENDE AGRICOLE BENI CULTURALI LAVORO 3/53 9/112 38 CULTURA 10/100 AMBIENTE 8/213 EDILIZIA AMBIENTE ISTRUZIONE ISTRUZIONE 3/134 SERVIZIO SANITARIO 5/56 ASSISTENZA SANITA' 6/155 6/130 SICUREZZA INTERNA SICUREZZA CRIMINALITA' GIUSTIZIA 6/76 DIFESA 10/76ATTIVITA' GIURIDICA AFFARI ESTERI 4/36 RELAZIONI ESTERE IN ITALIA 6/53 RELAZIONI ITALIANE ALL' ESTERO PREVIDENZA ASSICURAZIONE SOCIALE 9/118 3/66 RAPPRESENTANZE CATASTO CERTIFICA- STATISTICA 3/75 FORMAZIONE DIPENDENTI RISORSE UMANE 37/336 BENI IMMOBILI STRUMENTI AUTOMEZZI RISORSE STRUMENTALI E IMMOBILIARI 2/89 3/59 2/65 RISORSE FINANZIARIE 6/69 DOGANE 3/182 CAPITOLI DI SPESA TRASFERIMENTO FONDI 3/30 A ENTI LOCALI PER ENTI PUIBBLICI 2/12 ORGANI COLLEGIALI 8/293 FISCO 2/93 PROTOCOLLO RISORSE DI SUPPORTO SERVIZI ECONOMICI LAVORO SERVIZI SOCIALI 9/118 SERVIZI GENERALI
  • 39. Il Repository della PAC - dettaglio SCH EM A INT EG RAT O D EL LE BASI D I DA TI D EL LA PA D I 1 ° L IVEL LO SCH EM A INT EG RAT O D EL LE BASI D I DA TI D EL LA PA D I 2 ° L IVEL LO SCH EM A INT EG RAT O D EL LE BASI D I DA TI D EL LA PA D I 3 ° L IVEL LO RISOR SE SE RVIZI SE RVIZI SO CIAL I ED ECO NO M ICI SE RVIZI D IRET T I 39 T RASP ORT I TRA SP O RTI CO MU NI CAZI ON I 10/178 AZ IE NDE INDU ST RAL I P RO DUZI O NE AZ IE NDE AGRIC O LE L AV OR O 3/53 9/112 BE NI CU L TU RAL I AM BIEN TE 8/213 CU LTURA 10/100 IST RUZ ION E EDI LIZIA ISTRU ZIO NE AM BIENTE 3/134 6/155 AS SIS TE NZ A SE RVIZ IO SA NIT ARIO S AN ITA' 5/56 SICU REZ Z A INT ERN A S ICU REZZA 6/130 CRIMIN AL ITA ' G IUS TIZ IA 6/76 D IF ESA 10/76 AT T IVIT A' GIURID ICA AF F ARI ES TERI 4/36 RE LA ZIO NI ES TE RE IN IT AL IA 6/53 R E LA ZIO NI ITA LIA NE A LL ' ES TE RO PRE VID EN ZA 9/118 CA TA S TO CE R TI FI C AZI O NI 4/121 3/66 EN TI TE RR I TOR IA LI S ERVIZI CERTI F ICA - AS S IC URA ZIO S OCI ALI E N E SO CI ALE TERRITOR IA LI Z ION E RA P P RES EN TA NZE S TATIST I CA 3/75 6/95 F OR MA ZI O NE D IP E N D E NT I RISO RS E UM AN E 37/336 BE N I I MM O BI LI S TRU ME NTI A UTO M EZZI RI SO RS E S TRUM ENTALI E I MMO BI LIA RI 2/89 3/59 2/65 3/182 CA P I T OLI D I S P ES A F F I 3/30 T RANSTIERI M ENTOEROENDTI P U IB BLI CI AE LO CA LI P N F I SC O D OG A NE RI SO RS E F IN AN ZIA RIE 6/69 O RG AN I CO LLE G I AL I 8/293 2/12 2/93 P RO TO CO L LO R ISO RSE DI SU PPO RT O SE RVIZI ECO NO M ICI L AVO RO SE RVIZI SO CIAL I 9/118 SE RVIZI G EN ERA LI
  • 40. Lo schema piu’ astratto Unità organizzativa Bene Soggetto Riferimento territoriale Documento 40
  • 43. Convenzione per identificare gli schemi SCH EM A INT EG RAT O D EL LE BASI D I DA TI D EL LA PA D I 1 ° L IVEL LO Livello 2, Progressivo a SCH EM A INT EG RAT O D EL LE BASI D I DA TI D EL LA PA D I 2 ° L IVEL LO SCH EM A INT EG RAT O D EL LE BASI D I DA TI D EL LA PA D I 3 ° L IVEL LO RISOR SE SE RVIZI SE RVIZI SO CIAL I ED ECO NO M ICI SE RVIZI D IRET T I 43 T RASP ORT I TRA SP O RTI CO MU NI CAZI ON I 10/178 AZ IE NDE INDU ST RAL I P RO DUZI O NE AZ IE NDE AGRIC O LE L AV OR O 3/53 9/112 BE NI CU L TU RAL I AM BIEN TE 8/213 CU LTURA 10/100 IST RUZ ION E EDI LIZIA ISTRU ZIO NE AM BIENTE 3/134 6/155 AS SIS TE NZ A SE RVIZ IO SA NIT ARIO S AN ITA' 5/56 SICU REZ Z A INT ERN A S ICU REZZA 6/130 CRIMIN AL ITA ' G IUS TIZ IA 6/76 D IF ESA 10/76 AT T IVIT A' GIURID ICA AF F ARI ES TERI 4/36 RE LA ZIO NI ES TE RE IN IT AL IA 6/53 R E LA ZIO NI ITA LIA NE A LL ' ES TE RO PRE VID EN ZA 9/118 CA TA S TO CE R TI FI C AZI O NI 4/121 3/66 EN TI TE RR I TOR IA LI S ERVIZI CERTI F ICA - AS S IC URA ZIO S OCI ALI E N E SO CI ALE TERRITOR IA LI Z ION E RA P P RES EN TA NZE S TATIST I CA 3/75 6/95 F OR MA ZI O NE D IP E N D E NT I RISO RS E UM AN E 37/336 BE N I I MM O BI LI S TRU ME NTI A UTO M EZZI RI SO RS E S TRUM ENTALI E I MMO BI LIA RI 2/89 3/59 2/65 3/182 CA P I T OLI D I S P ES A F F I 3/30 T RANSTIERI M ENTOEROENDTI P U IB BLI CI AE LO CA LI P N F I SC O D OG A NE RI SO RS E F IN AN ZIA RIE 6/69 O RG AN I CO LLE G I AL I 8/293 2/12 2/93 P RO TO CO L LO R ISO RSE DI SU PPO RT O SE RVIZI ECO NO M ICI L AVO RO SE RVIZI SO CIAL I 9/118 SE RVIZI G EN ERA LI
  • 44. Schema base: documenti sottocomponente 2a5a6b1 16 S PE DIT O A 07 COR R IS PONDE NT E . .. . 12 R E PAR TO . 15 COMPE TE NT E DI . . . . . APPAR T IE NE 22 F A PAR T E DI . . . &D01 DOC UME NT O PR OT OCOLLATO . . . . .. . .. 17 S PE DIT O DA .. 24 E ' LE G ATO A . . . . . 19 COMPE TE NT E DI 08 S CADE NZA . 14 R IFE R IT O A &S 06 contribuente . . .. &3 UT E NTE 50257 sezione 11 compos to da . . 10 UFFIC IO PE R IFE R ICO R IFE R IT O A . . .. 12 E ' DI .. . . .. &D01 T IPO DOC UME NTO 22 R IFE R IT O A . . 20 G E S T OR E DI .. 21 DI COMPE T E NZA R E LAT IVA DI . . . . . . 50240 fas cicolo . . . . 44 23 INTE R E S S AT O DA
  • 45. Esempio di schemi base e schema integrato 45
  • 46. 2a5a6b1 riga 1 colonna 1 46
  • 47. 2a5a6b1 riga 1 colonna 2 47
  • 48. 2a5a6b1 riga 2 colonna 1 48
  • 49. 2a5a6b1 riga 2 colonna 2 49
  • 50. Schema base: indirizzario (2a5a6b2) 10 DE S T INAT AR IO &4 PUBBLIC AZIONE INVIAT A A . . . . 50
  • 51. Schema astratto (2a5a6b): protocollo 51
  • 52. Schema astratto: organi collegiali 52
  • 53. Schema astratto: risorse di supporto 53
  • 54. • 4. Le gerarchie di generalizzazione (ontologie) di concetti 54
  • 55. Le gerachie come rappresentazione sintetica del repository • 500 schemi con circa 5000 concetti, anche se rappresentati in un repository, sono una conoscenza troppo ricca per poter essere elaborata in modo efficiente. • Siamo alla ricerca di una rappresentazione sintetica dei 500 schemi che conservi la conoscenza piu’ importante. • Abbiamo scelto di utilizzare come rappresentazione sintetica le gerarchie di generalizzazione nel repository dei concetti che compaiono nello schema astratto 55
  • 56. Lo schema piu’ astratto Unità organizzativa Bene Soggetto Riferimento territoriale Documento 56
  • 57. Schemi descritti nel Repository A A B C 57
  • 58. Esempio di costruzione di una gerarchia, a partire dall’oggetto A A A B A B C 58 C
  • 59. • Le quattro gerarchie 59
  • 60. Le 4 gerarchie • Cio’ ha portato alla generazione di 4 gerarchie relative ai concetti: • Soggetto • Bene • Luogo • Documento 60
  • 61. Gerarchia relativa alla categoria soggetto SO G GETTO S O G G E T T O F IS IC O LAVO RATORE D IP E N D E N T E P U B B L IC O D IS O C C U P A T O IM P R E N D IT O R E P E N S IO N A T O STU DEN TE AUTONOMO S O G G E T T O G I U R ID I C O IM P R E SA I S T I T U Z I O N E D E L L A P .A . IS T I T U Z IO N E S O C IA L E P R IV A T A 61
  • 62. I principali oggetti delle 4 ontologie: SOGGETTO –soggetto fisico •lavoratore –lavoratore autonomo –imprenditore –dipendente pubblico •disoccupato •pensionato •studente –soggetto giuridico •impresa •istituzione p.a. •Istituzione sociale privata 62
  • 63. La gerarchia relativa a Bene BENE BENE PUBBLICO BENE DEMANIALE DEMANIO NECESSARIO 134.800 BENE PRIVATO BENE PATRIMONIALE 29.000 DEMANIO ACCIDENTALE BENE PATRIMONIALE DISPONIBILE BENE PATRIMONIALE INDISPONIBILE BENE IMMOBILE TERRENO FABBRICATO BENE MOBILE BENE IMMOBILE REGISTRATO ABITAZIONE DEMANIO NECESSARIO IDRICO 108.000 DEMANIO STRADALE AUTOMOBILE DEMANIO NECESSARIO MILITARE 1.800 DEMANIO FERROVIARIO AUTOVEICOLO DEMANIO NECESSARIO MARITTIMO 25.000 DEMANIO AERONAUTICO 300 IMBARCAZIONE ACQUEDOTTI DEMANIO ARTISTICO STORICO CULTURALE 2.400 RACCOLTE MUSEI PINACOTECHE BIBLIOTECHE CIMITERO MERCATO COMUNALE 63 BENE MOBILE NON REGISTRATO
  • 64. La gerarchia relativa a Bene –Bene pubblico •Bene demaniale –demanio necessario –demanio accidentale •Bene patrimoniale –disponibile –indisponibile –Bene privato •immobile –terreno –fabbricato –abitazione •mobile –registrato –non registrato 64
  • 65. Bene pubblico BENE PUBBLICO BENE DEMANIALE DEMANIO NECESSARIO 134.800 BENE PATRIMONIALE 29.000 DEMANIO ACCIDENTALE DEMANIO NECESSARIO IDRICO 108.000 DEMANIO FERROVIARIO DEMANIO NECESSARIO MARITTIMO 25.000 BENE PATRIMONIALE INDISPONIBILE DEMANIO STRADALE DEMANIO NECESSARIO MILITARE 1.800 BENE PATRIMONIALE DISPONIBILE DEMANIO AERONAUTICO 300 ACQUEDOTTI DEMANIO ARTISTICO STORICO CULTURALE 2.400 RACCOLTE MUSEI PINACOTECHE BIBLIOTECHE CIMITERO MERCATO COMUNALE 65
  • 66. Bene privato BENE PRIVATO BENE IMMOBILE TERRENO FABBRICATO BENE MOBILE ABITAZIONE BENE IMMOBILE REGISTRATO BENE MOBILE NON REGISTRATO AUTOMOBILE AUTOVEICOLO IMBARCAZIONE 66
  • 67. La gerarchia relativa a Luogo – – – – – – – – localita’ particella catastale porzione primitiva grafica riferimento catastale sede scolastica statale superficie agricola unita’ immobiliare urbana (U.I.U.) 67
  • 68. La gerarchia relativa a Documento • versamento – spontaneo – con delega – diretto • • • • rata di pensione emessa negozio documento liquidato atto registro 68
  • 69. 5. La documentazione disponibile presso il CSI: Infodir 69
  • 70. Tutte le materie CSI della PA piemontese (Argomenti) 70
  • 71. Tutte le materie CSI della PA piemontese (Argomenti) 71
  • 72. Tutte le materie CSI della PA piemontese (Argomenti) 72
  • 73. Tutte le materie CSI della PA piemontese (Argomenti) 73
  • 74. Tutte le materie CSI della PA piemontese (Argomenti) 74
  • 75. Materie-Argomenti che hanno almeno una Collezione 75
  • 76. Materie-Argomenti che hanno almeno una Collezione 76
  • 77. Materie-Argomenti che hanno almeno una Collezione 77
  • 78. • Le gerarchie di concetti su Infodir 78
  • 79. Gerarchie su infodir: SOGGETTO FISICO E GIURIDICO 79
  • 82. Gerarchie su infodir: DOCUMENTO 82
  • 83. 6. Come utilizzare la conoscenza per l’attivita’ di ricostruzione 83
  • 84. Descrizione e dimensionamento del problema 84
  • 85. Problema • • • • Partendo dai 500 schemi concettuali della Pa centrale + Il repository di schemi Le 4 gerarchie • I 450 schemi logici della Pa piemontese • Costruire con basso uso di risorse • I 450 schemi concettuali della Pa piemontese e • Il corrispondente repository 85
  • 87. Seconda ipotesi: partire da una singola materia/argomento Generazione dello schema 87
  • 88. Terza ipotesi: partire dal Repository Pubblica Amministrazione locale Pubblica Amministrazione centrale Rappresentazione concettuale Rappresentazione logico fisica 88
  • 89. Quarta ipotesi: partire dalle gerarchie di generalizzazione Pubblica Amministrazione locale Pubblica Amministrazione centrale Rappresentazione concettuale Rappresentazione logico fisica 89
  • 90. Dal Repository Logico Fisico al Repository concettuale CONCETTUALE Gerarchie di Generalizzazione SUPERTIPI DI ATTRIBUTO LOGICO-FISICO 90
  • 91. 5.2 La metodologia adottata 91
  • 92. 5.2 La metodologia adottata - contenuti • 1. La metodologia in sintesi • 2. La metodologia in dettaglio • 3. Le sperimentazioni effettuate – 3.1 Sperimentazioni della metodologia su schemi PA Piemonte – 3.2 Sperimentazione di passi alternativi • 4. Carichi di lavoro • 5. La concettualizzazione dei flussi • 6. Elaborazioni sulla conoscenza generata 92
  • 93. • 1. La metodologia in sintesi 93
  • 94. Sintesi - 1 • Scopo della metodologia: semplificare il compito del referente dati, utulizzando il piu’ possibile strumenti automatici, a costo di una certa approssimazione nelle scelte. • Assunzione: ad un certo livello di astrazione gli schemi della PAL Piemontese sono “simili” a quelli della PA Centrale. Si differenziano nei livelli di astrazione piu’ bassi. 94
  • 95. Sintesi - 2 • Input al processo di generazione di uno schema concettuale di base dati: – Lo schema logico della base dati – Le gerarchie di concetti – I 500 schemi base del Repositry PAC • Output: lo schema concettuale 95
  • 96. Sintesi – 3 • Strategia per il referente dati: • 1. Crea un primo schema in modo automatico, utilizzando la conoscenza disponibile (Gerarchie di concetti) per guidare la costruzione dello schema concettuale secondo criteri di priorita’, generando: – A. le Entita’, i concetti piu’ importanti – B. le Generalizzazioni tra entita’, poi le Relazioni, poi gli Attributi • 2. Successivamente completa manualmente lo schema con la conoscenza di dominio a te nota. 96
  • 97. I due passi della metodologia Passo automatico Schema scheletro Passo manuale Referente dati competente sul dominio 97 Schema finale
  • 98. Dettaglio per le entita’ e relazioni • Le entita’ vengono selezionate a partire dalle gerarchie (Assunzione) sulla base di criteri di similitudine con i concetti rappresentati nelle tavole (attributi) • Le relazioni vengono selezionate dal Repository PAC (Assunzione), quando collegano una qualunque coppia di entita’ selezionate nel passo precedente. 98
  • 99. Introduzione di un ulteriore passo automatico • Passo 1 – Applica la metodologia per ottenere uno schema approssimato • Passo 2 – Arricchisci lo schema con le relazioni ottenute dai constraints • Passo 3 – Rivedi lo schema, partendo dalla conoscenza di dominio, aggiungendo i concetti (eventualmente) mancanti e ristrutturando (eventualmente) quelli presenti, ottendendo uno schema completo 99
  • 100. • 2. La metodologia in dettaglio 100
  • 101. Passi della metodologia - 1 • • • • • • Generazione Entita’ Generazione Generalizzazioni Generazione Relazioni Generazione Attributi delle entita’ Generazioni Relazioni aggiuntive utilizzando I constraints fisici Verifica con il Referente dati 101
  • 102. • Passo 1. generazione Entita’ • Dettaglio ed Esempio 102
  • 103. 1. Generazione Entita’ • Input: le quattro gerarchie dei concetti + le circa 18.000 tabelle delle circa 450 basi di dati • Per ogni base di dati PACP, – Per ogni entita’ nelle gerarchie, – Misura la distanza tra l’ entita’ e gli attributi e tabelle nella Base dati, tramite la distanza tra il nome della entita’ e i nomi e definizioni di attributi e tabelle – Scegli le entita’ E1, E2, …, En la cui distanza e’ minore di una data soglia. • Output: schema scheletro della base dati, costituito dalle sole entita’. 103
  • 104. Funzione di distanza scelta attualmente • In questo momento (1/2005) la funzione di distanza e’ l’identita’. • Percio’, se viene trovato almeno un attributo con nome o descrizione in cui compare esattamente il nome della entita’, l’entita’ viene scelta, altrimenti viene scartata. 104
  • 105. Generazione entita’ • Input: • Schema fisico della BD • Le quattro Gerarchie • Output E2 E1 E3 105
  • 106. Passo di generazione delle entita’ esempio simbolico 106
  • 108. Generazione entita’ Entita’ E1: 4 oggetti simili Gerarchie E1 Attributi e Tabelle ….. 108
  • 109. Generazione entita’ Entita’ E2: 2 oggetti simili Gerarchie E2 E1 Attributi e Tabelle ….. 109
  • 110. Generazione entita’ Entita’ E3: 2 oggetti simili Gerarchie E3 E2 E1 Attributi e Tabelle ….. 110
  • 111. • Algoritmo con soglia • Supponiamo di scegliere una soglia pari a 2 oggetti simili 111
  • 112. Generazione entita’ Entita’ E4: 1 oggetto simile non viene scelta Gerarchie E3 E2 E4 E1 Attributi e Tabelle ….. 112
  • 114. • Passo 2. Generazione generalizzazioni 114
  • 115. Passo di generazione generalizzazioni • Input: le entita' E1, E2, ..., En trovate nel passo precedente • Le 4 gerarchie dei concetti • Output: lo schema arricchito con le generalizzazioni definite tra le entita’ • Algoritmo: Per ogni generalizzazione definita sulle entita' E1, E2, ..., En nelle gerarchie, aggiungila allo schema. 115
  • 117. • Passo 3 Generazione relazioni 117
  • 118. Passo di selezione relazioni Input: le entita' selezionate ai passi precedenti Gli schemi base del Repository PAC Output: lo schema arricchito con le relazioni tra le entita‘ • Algoritmo • Per ogni coppia di entita’ Ei e Ej tra E1, E2, …, En, cerca negli schemi base se ve ne e’ almeno uno su cui sia definita una relazione diretta tra Ei ed Ej: se c’e’ selezionane una qualunque tra quelle trovate, e inseriscila nello schema, altrimenti non inserirla • • • • 118
  • 124. Passo alternativo per la generazione dei nomi delle relazioni • Per ciascuna delle relazioni trovate tra le entita’ Ei ed Ej, riportare la frequenza di presenza nei 500 schemi (cioe’ quante volte e’ stata trovata) • Associare alla relazione il nome della relazione piu’ frequente 124
  • 125. Caso di scelta della piu’ frequente E2 E1 E3 125
  • 126. Terza possibilita’: coinvolgimento del referente • In alternativa chiedere all’esperto di dominio di scegliere (attivita’ a basso costo, ma molto efficace). In quest’ ultimo caso, il sistema automatico trova la relazione, l’essere umano sceglie il nome (il significato) 126
  • 127. Scelta del nome da parte del referente dati Il nome e’: Lavora in E2 E1 E3 127
  • 128. • Passo 4 Generazione attributi 128
  • 129. Passo di generazione attributi Input: le entita' selezionate nel passo 1 le tavole a cui appartengono gli attributi selezionati nel passo 1, e i corrispondenti attributi Output: per ciascuna entita' i suoi attributi Algoritmo: Importare in ciascuna entita' gli attributi delle tavole corrispondenti 129
  • 132. • Passo 5 Generazione relazioni dai constraint fisici 132
  • 133. Passo di generazione relazioni partendo dai constraints fisici • Input: le tavole selezionate al punto 1 di generazione entita' Output: • le tavole selezionate unite dagli eventuali constraints, piu' eventuali tavole intermedie per costituire il cammino dei constraints Algoritmo: - con un tool (ad esemio erwin) si effettuano sulla base dati operazioni di "infer relationship" considerando:       - chiavi primarie e chiavi esterne esistenti       - indici univoci       - somiglianza di nomi campi - si derivano i constraints (relazioni fisiche) e si aggiungono allo schema le corrispondenti relazioni nel modello ER 133
  • 134. Aggiunta delle relazioni da constraint fisici E3 E2 E1 E2 .. E1 E3 Attributi e Tabelle K3 ….. K2 134
  • 135. • Passo 6 Verifica manuale del referente dati 135
  • 136. Verifica con il referente dati • Input: lo schema prodotto nei passi precedenti le indicazioni del referente dati, in generale di 2 tipi:       - non trovo rappresentata la Tavola Ti/ Entita’ Ei •       - non dovrebbe essere rappresentata la entita’ Ej Output: • Lo schema dati con i concetti/Entita’ in piu' e/o in meno verificati col referente dati Algoritmo: - per ogni entita' selezionata impropriamente, la rimuovo (il criterio di somiglianza e’ approssimato) - per ogni entita' mancante, la aggiungo, corredandola di attributi e relazioni 136
  • 139. • Le sperimentazioni effettuate – Sperimentazioni della metodologia su schemi PA Piemonte – Sperimentazione di alcuni passi alternativi 139
  • 140. • Sperimentazioni su schemi della Pa Piemontese 140
  • 141. • Scelta di una base dati verificata con la referente • la base dati scelta e’ MONI = MonItoraggio imprese (Attivita’ Produttive) --> sistema informativo dei contributi alle imprese 141
  • 142. • Tavole di MonI 142
  • 143. Tavole db MonI MONI D FORMA GIURIDICA MONI D MOTIVO RESPINTA MONI D ERRORI DATI MONI D PROVINCIE MONI D STATI ESTERI MONI D MODULO LOCALE MONI D ATECO MONI D COMUNI ITALIANI MONI D STATO DATO MONI D TIPO ENTE MONI T ACQUISIZIONE DATI MONI D TIPO FONTE MONI D TIPO INIZIATIVA MONI D TIPO REVOCA MONI D TIPO AGEVOLAZIONE MONI D STATO PROGETTO MONI T ATTUAZIONE NORMATIVA MONI T CONTRIBUTO CONCESSO MONI T CONTRIBUTO LIQUIDATO MONI T CONTRIBUTO REVOCATO moni t beneficiario moni t ente MONI T GENERA INVIO FILE MONI T UTENTE MONI T VERSIONE DB moni t rendicontazione moni t progetto agevolazione MONI T NORMA AGEVOLAZIONE MONI D TIPO SPESA MONI T FONTE MONI T SPESA PROGETTO 143
  • 145. Entita’ Moni moni t beneficiario moni t ente moni t progetto agevolazione moni t rendicontazione 145
  • 150. Tavole dopo la verifica con il referente dati moni t progetto agevolazione MONI T C ONT R IBUT O LIQUIDAT O MONI T C ONT R IBUT O C ONC E S S O moni t beneficiario moni t rendicontazione MONI T C ONT R IBUT O R E VOC AT O MONI T UT E NT E MONI T S PE S A PR OG E T T O moni t ente MONI T G E NE R A INVIO FILE MONI T AT T UAZIONE NOR MAT IVA MONI T NOR MA AG E VOLAZIONE MONI T F ONT E 150
  • 151. Sperimentazione su MonI • Generazione delle generalizzazioni 151
  • 152. Tavole db MonI che ricadono nelle gerarchie moni t ente S 01-S OGGE T TO MONI T BE NE FICIAR IO.... MONI T BE NE FIC IAR IO... S 02--S OG G E T T Ofis icoPE R S ONAfisic S 17---IT ALIANO S 40--s oggE TT O giurIDIC O MONI T BE NE F IC IAR IO.. MONI T BE NE FIC IAR IO. S 41---impres A D01-D0CUME NT O moni t beneficiario moni t progetto agevolazione D02--ATT O R E GIS T R O moni t rendicontazione 152
  • 153. Tavole db MonI che ricadono nella gerarchia Soggetto moni t ente S 01-S OGGE T T O MONI T BE NE FIC IAR IO.... MONI T BE NE FIC IAR IO... S 02--S OGGE T T Ofis icoPE R S ONAfis ic S 17---IT ALIANO S 40--s oggE TT O giurIDIC O MONI T BE NE FIC IAR IO.. MONI T BE NE FIC IAR IO. S 41---impres A moni t beneficiario moni t progetto agevolazione 153
  • 154. Tavole db MonI che ricadono nella gerarchia Documento D01-D0C UME NT O D02--AT T O R E GIS T R O MONI T R E NDIC ONT AZIONE . . 154
  • 155. Generalizzazioni individuate S 01-MONI T E NT E S 40--MONI T BE NE FIC IAR IO D01-D0C UME NT O S 41---MONI T PR OG E T T O AGE VOLAZIO D02--MONI T R E NDIC ONT AZIONE 155
  • 156. Sperimentazione su MonI • 3. Aggiunta Relazioni 156
  • 157. Generazione relazioni &D DOC UME NT O &S S 0GG E T T 0 &&S D DOC UME NT O S OG G E T T O 157
  • 158. Relazioni tra entita’ in MonI moni t ente S 01-S OGGE T TO MONI T BE NE FICIAR IO.... MONI T BE NE FIC IAR IO... S 02--S OG G E T T Ofis icoPE R S ONAfisic S 17---IT ALIANO &&S D DOC UME NT O S OG GE TT O S 40--s oggE TT O giurIDIC O MONI T BE NE F IC IAR IO.. MONI T BE NE FIC IAR IO. S 41---impres A D01-D0CUME NT O moni t beneficiario moni t progetto agevolazione D02--ATT O R E GIS T R O moni t rendicontazione 158
  • 159. Sperimentazione su MonI • 4. Generazione attributi 159
  • 160. Assegnazione degli attributi alle entita’ - 1 160
  • 161. Assegnazione degli attributi alle entita’ – 2 161
  • 162. Assegnazione degli attributi alle entita’ - 3 162
  • 163. Assegnazione degli attributi alle entita’ - 4 163
  • 164. Assegnazione degli attributi alle entita’ – 5 164
  • 165. Assegnazione degli attributi alle entita’ - 6 165
  • 166. Sperimentazioni Esempio di confronto tra schemi ottenuti con i due passi per le relazioni (diretto e tramite constraints) 166
  • 167. Relazioni dai constraints per MonI MONI T ATT UAZIONE NOR MAT IVA moni t progetto agevolazione moni t rendicontazione moni t ente MONI T C ONT R IBUT O C ONC E S S O moni t beneficiario MONI T GE NE R A INVIO FILE 167
  • 168. Tavole dopo la verifica con referente dati MonI moni t progetto agevolazione MONI T C ONT R IBUT O LIQUIDAT O MONI T C ONT R IBUTO C ONCE S S O moni t beneficiario moni t rendicontazione MONI T C ONT R IBUT O R E VOC AT O MONI T UT E NT E MONI T S PE S A PR OG E T T O moni t ente MONI T GE NE R A INVIO FILE MONI T AT T UAZIONE NOR MATIVA MONI T NOR MA AG E VOLAZIONE MONI T FONTE 168
  • 169. Nota • Le tavole segnalate dal referente dati di MonI come tavole importanti a seguito della generazione entita’, vengono “gratuitamente” estrapolate dall’algoritmo di derivazione relazioni dai constraints. • Questo conferma la validita’ e l’importanza del passo alternativo 169
  • 170. Modello concettuale Moni • E’ l’unione dei 2 schemi che seguono, ovvero: – Lo schema ottenuto attingendo dagli schemi concettuali – Lo schema ottenuto con il passo di derivazione constraints 170
  • 171. Relazioni tra entita’ concettuali MonI moni t ente S 01-S OGGE T TO MONI T BE NE FICIAR IO.... MONI T BE NE FIC IAR IO... S 02--S OG G E T T Ofis icoPE R S ONAfisic S 17---IT ALIANO &&S D DOC UME NT O S OG GE TT O S 40--s oggE TT O giurIDIC O MONI T BE NE F IC IAR IO.. MONI T BE NE FIC IAR IO. S 41---impres A D01-D0CUME NT O moni t beneficiario moni t progetto agevolazione D02--ATT O R E GIS T R O moni t rendicontazione 171
  • 172. Tavole dopo la verifica con referente dati MonI moni t progetto agevolazione MONI T C ONT R IBUT O LIQUIDAT O MONI T C ONT R IBUTO C ONCE S S O moni t beneficiario moni t rendicontazione MONI T C ONT R IBUT O R E VOC AT O MONI T UT E NT E MONI T S PE S A PR OG E T T O moni t ente MONI T GE NE R A INVIO FILE MONI T AT T UAZIONE NOR MATIVA MONI T NOR MA AG E VOLAZIONE MONI T FONTE 172
  • 173. Cammino completo tra le tavole individuate MonI MONI D COMUNI IT ALIANI MONI D S T AT O DAT O MONI T C ONT R IBUT O CONC E S S O MONI T ACQUIS IZIONE DAT I MONI D S T AT I ES TE RI MONI D S T AT O P R OGE T T O MONI D PR OVINCIE MONI D T IPO AGE VOLAZIONE MONI D FOR MA GIUR IDICA MONI D MOT IVO R E S PINT A moni t beneficiario MONI D T IPO R E VOCA moni t progetto agevolazione MONI T CONT R IBUT O LIQUIDAT O moni t rendicontazione MONI T UT E NT E MONI D T IPO E NT E MONI T CONT R IBUT O R E VOC AT O moni t ente MONI T S P E S A P R OGE T T O MONI D T IPO S PE S A MONI T NOR MA AGE VOLAZIONE MONI T GE NE R A INVIO FILE MONI D T IPO FONT E MONI T AT T UAZIONE NOR MAT IVA MONI D T IPO INIZIAT IVA MONI T FONT E MONI D AT E C O 173
  • 174. Verifica euristica MonI S 01-MONI T E NT E S 40--MONI T BE NE FIC IAR IO D01-D0C UME NT O S 41---MONI T PR OG E T T O AGE VOLAZIO D02--MONI T R E NDIC ONT AZIONE . . 174
  • 175. • 4. Carichi di lavoro 175
  • 176. Carichi di lavoro • • • • • • MonI = 32 tavole = 2 giorni SMRGAA = 42 tavole = 2,625 giorni (3 giorni) 16 tavole = 1 giorno 17627 tavole = 446 basidati = 1100 giorni #medio di tavole per basedati = 40 tempo medio di concettualizzazione di una base dati = 2,5 giorni • A regime  1 giorno 176