A.S. 2010 – 2011
Liceo Scientifico “Giovanni Vailati”
Realizzato da Miriam Capretti, Alessandro Francica, Lorenzo Gomboli, Edoardo Palumbo nell'ambito di un'attività di webquest coordinata dal Prof. Pietro Volpones
XI Lezione - Arabo LAR Giath Rammo @ Libera Accademia Romana
Giordano Bruno
1.
2. Filippo Bruno nasce nel Gennaio del 1548 a Nola ,
cittadina del regno di Napoli, e all’età di quattordici anni,
inizia i suoi studi a stampo aristotelico. Nel 1565, entra
nel convento dei domenicani di Napoli dove prende il
nome di Giordano e acquista il titolo di dottore in
teologia nel 1572., finché non lo si ascolta mettere in
dubbio il dogma della Trinità e discutere le dottrine di
Ario, eresiarca del IV secolo, motivo per il quale viene
denunciato. Nel 1576, Bruno fugge verso Roma, e dopo
essersi stonacato verso Ginevra. Comincia ,allora, una
vita in continua fuga che lo vedrà,nonostante tutto,
partecipe alle corti più famose d’Europa e spesso in
molte città anche come insegnante universitario.. Nel
1592 ritorna in Italia ospitato dal nobile veneziano
Giovanni Mocenigo, il quale lo denuncia. Questa prima
denuncia lo porta nel 1593 a Roma dove dopo sette anni
di carcerazione viene condannato al rogo.
3. Il pensiero bruniano, pur nella sua
sorprendente novità, nasce sulla base di
visioni magico-filosofico-scientifiche che
caratterizzavano il pensiero
rinascimentale italiano ed europeo. Nella
filosofia di Bruno sono presenti spunti di
tratti dal neoplatonismo, da Cusano e da
Copernico. In particolare da quest'ultimo,
Bruno riprende la teoria eliocentrica,
concependo però, a differenza da questi,
l’Universo come infinito. Tre sono in
particolare gli argomenti di cui si occupa
Bruno:
Memoria Astronomia Morale
4. Conoscenza
Presuppone
Intelletto infinito
Raggiungibile tramite
Organizzazione efficace di tutti
i milioni di frammenti di
esperienza
(immagini)
Dunque tramite
Memoria
5. De umbris idearum (1582)
L’esperienza del mondo, come un’ ombra, è solo
una proiezione ambigua e imperfetta di Dio
(intrinseco nella realtà ma non rilevabile col nostro
intelletto). Dobbiamo dunque, tramite la memoria,
realizzare una conoscenza che si avvicini, tramite
immagini, il più possibile all’idea di infinito.
Ars reminiscendi, Triginta sigilli et triginta
sigillorum explicatio, Sigillus Sigillorum (1583)
Tre importanti opere che definiscono ancor
di più l’arte della memoria, tra antichità e
presente, proponendo un percorso di trenta
espedienti per organizzare in modo efficace
una quantità immensa di dati, fino ad
arrivare al sigillo dei sigilli, che associa
qualsiasi informazione cognitiva al numero
12.
6. Dio
(Causa e principio)
Immanente Infinito
Come principio permane
nella natura dell’Universo Può creare solo cose
infinite
Panteismo Infiniti mondi e
(Universo visto come un Universo
unico organismo vivente ed infinito
immobile) La Terra non è al
centro dell’Universo
(vicinanza al modello
di Copernico)
7. Torna a Pensiero
De l’infinito, universo e mondi (1583-91)
Denigrando la concezione cosmologica aristotelica, Bruno
propone un Universo infinito in base al fatto che Dio è
infinito e perciò può creare solo cose infinite. Negare
l’infinità del cosmo sarebbe dunque come negare l’infinità
di Dio.
La cena de le ceneri (1583)
Bruno, licenziato dalla cattedra di Oxford, ribadisce
con ancora più convinzione le sue posizioni,
trattando l’infinità dei mondi, l'idea di un universo
infinito animato da un principio vitale inesauribile,
l'animazione universale della natura, la religione
come instrumentum regni e sottintendendo,
dunque, il superamento della concezione teologica
del divino.
8. Verità
raggiungendo
Si avvicina all’intelletto infinito di
Dio
tramite
Razionalità Lavoro
Mosso dal suo innato eros
Libero dalle vecchie supersizioni
Uomo
9. Spaccio della bestia trionfante (1584)
Dopo la cacciata delle costellazioni, e più largamente delle
obsolete superstizioni, Giove sceglie come prima virtù la
Verità, accanto alla Prudenza (azione dell’uomo) e alla
Provvidenza (azione di Dio). Inoltre caccia l’Ozio per lasciare
posto alla Sollecitudine, elogiando l’attività umana come
massimo mezzo per avvicinarsi all’essenza di Dio.
Degli eroici furori (1585)
L’eros è inteso come tensione spirituale, e l’amore
dell’uomo in questo caso è diretto non tanto verso altri
individui, quanto verso il divino. Il protagonista dell’opera
è la purificazione nel suo senso platonico e la liberazione
dalle passioni, con il fine di giungere alla verità e alla
comprensione dell’infinito
10. Giordano Bruno viene condannato al rogo con
l’accusa di:
1-avere opinioni contrarie alla fede
cattolica
2-avere opinioni eretiche sulla Trinità, la
divinità e l'incarnazione di Cristo
4-avere opinioni eretiche su Cristo
5-avere opinioni eretiche sull'eucarestia e
la messa
6-credere nell'esistenza e nell'eternità di
più mondi
7-credere nella metempsicosi
8-praticare la divinazione e la magia
9-non credere nella verginità di Maria
essere lussurioso
10-vivere al modo degli eretici protestanti
11 - opinioni eretiche su Cristo
12 - opinioni eretiche sull'inferno
13 - opinioni eretiche su Caino e Abele
14 - opinioni eretiche su Mosè
15 - opinioni eretiche sui profeti
16 - negazione dei dogmi della Chiesa
17 - riprovazione del culto dei santi
18 - disprezzo del breviario
19 - blasfemia
20 - intenzioni sovversive contro l'Ordine
Domenicano
21 - disprezzo delle reliquie dei santi
22 - negazione del culto delle immagini
11. Quando viene pronunciata la condanna, lui risponde:
“Maiori forsan cum timore sententiam in
me fertis quam ego accipiam.”
“Forse tremate più voi nel pronunciare questa sentenza
che io nell'ascoltarla.”
12. A.S. 2010 – 2011
Liceo Scientifico “Giovanni Vailati”
Realizzato da Miriam Capretti, Alessandro Francica,
Lorenzo Gomboli, Edoardo Palumbo nell'ambito di
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