Nozione di poverta assoluta, relativa, soggettiva, urbana. statistiche sulla poverta in italia
1. Nozione di povertà: assoluta,relativa,urbana
e soggettiva.
Statistiche sulla povertà in Italia.
Liceo delle scienze umane James Joyce
A CURA DI: Gerardina Chirico, Chiara Di
Vittorio, Lorena Qefalia, Sofia Gori
CLASSE: 2°sC
Esposto il: 15/03/2019
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3. DISUGUAGLIANZA TRA RICCHI E POVERI
Quando parliamo di disuguaglianza facciamo
riferimento al processo sociale per il quale gli
individui hanno un diverso accesso alle
ricompense sociali, in funzione delle loro
caratteristiche
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4. Negli ultimi anni, la disuguaglianza è aumentata globalmente,
portando sempre più profitto ai “ricchi” e lasciando in condizioni
ancora peggiori chi faticava già in precedenza.
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5. La Povertà
Condizione di persone/collettività umane, che si trovano
ad avere, un limitato accesso a beni e servizi
Una persona è a rischio povertà se:
- ha un reddito inferiore al 60% del reddito medio nazionale.
-fa parte di un nucleo familiare con intensità lavorativa molto
bassa.
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6. TIPI DI POVERTÀ
Esistono diverse definizioni
quantitative della povertà:
- POVERTÀ ASSOLUTA
- POVERTÀ RELATIVA
- POVERTÀ URBANA
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7. POVERTA’ ASSOLUTA:
- ASSOLUTA: Più dura,non si dispone delle primarie risorse, come
l'acqua, cibo, e l'abitazione.
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Calcolata tenendo
presente la spesa
mensile necessaria
per acquistare
beni/servizi
essenziali.
9. POVERTÀ RELATIVA:
- RELATIVA: mancanza delle risorse necessarie per accedere agli
standard di vita del contesto sociale di appartenenza.
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Misurabile
attraverso lo
studio del reddito
di persone/
famiglie.
Confrontato poi
con quello dello
Stato.
10. POVERTA’ URBANA:
-URBANA: non
considerata un vero e
proprio tipo di povertà.
Il termine si riferisce ad
una condizione di
impoverimento generale
che ha portato, nel
tempo, ad una modifica
socio-urbana.
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11. Povertà SOGGETTIVA:
L’ISAE utilizza il concetto di «povertà
soggettiva» per indicare coloro che
possono essere definiti
«soggettivamente poveri», ossia quegli
individui il cui reddito familiare è inferiore
di quello da loro ritenuto «adeguato»,
ovvero necessario per condurre
un’esistenza, «senza lussi ma senza
privarsi del necessario».
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12. Confronto ISTAT tra 2016 e 2017...
-la povertà assoluta
coinvolge
il 6,9% delle famiglie
- la povertà relativa il
12,3%
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-la povertà assoluta
coinvolge il
6,3% delle famiglie
-la povertà relativa il
10,6%.
13. A Roma:
A Roma aumentano disuguaglianze e
povertà: 100mila famiglie senza lavoro.
E i disagi sono progressivamente in
aumento.
Già perché secondo i dati ISTAT nel 2017
le persone in povertà assoluta sono
passati da oltre 4 milioni a 5 milioni e
58mila (1 italiano su 12)
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14. Povertà nei paesi ricchi e poveri:
La povertà definita da 1 o 2 dollari al giorno è presente nei Paesi poveri.
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Ogni Paese misura la povertà in due
metodi:
-povertà relativa: linea che calcola il
livello di reddito al di sotto del quale si
è considerati poveri.
-Le scale di equivalenza,moltiplicatori
di reddito secondo la composizione
familiare.
15. Riduzione della povertà:
(OBIETTIVI DI SVILUPPO DEL MILLENNIO)
● Elaborati nel
2000
● partecipanti: 189
capi Stato
● Da raggiungere
entro il 2015
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16. 16
Un altro metodo per misurare la disuguaglianza
nel mondo:
Il coefficiente di Gini, introdotto da
Corrado Gini, misura la
disuguaglianza di una distribuzione.
Spesso usato per misurare la
disuguaglianza nella distribuzione
del reddito o della ricchezza.