Presentazione di Italo Rizzi (LVIA) e Andrea Stocchiero (FOCSIV) per la conferenza "Dopo Abidjan - il piano per gli investimenti esteri dell'UE", tenuta al MAECI il 15 dicembre 2017.
3. LA PROSPETTIVA AGRO-ECOLOGICA, INVESTIRE PER LA
RESILIENZA DELLE COMUNITÀ CONTADINE - CONCORD
ITALIA/FOCSIV
Focus FOCSIV in agricoltura: la promozione di un
modello agro-ecologico basato sui piccoli
produttori, le necessità e i diritti delle componenti
vulnerabili e la sostenibilità dei sistemi agro-
alimentari
Assunzione di partenza per investimenti: non
tanto o solo criteri finanziari ma SDGs,
sradicamento povertà, … come sostenuto nel
Piano Investimenti Esterni
Definizione di IPCC della resilienza: “ability of a
particular social or ecological system, of
absorbing troubles while maintain the same
4. Modello concettuale di vulnerabilità
SYSTEMSYSTEM
VULNERABILITYVULNERABILITYHAZARDHAZARD
EXPOSUREEXPOSURE
SENSITIVITYSENSITIVITY
CAPACITY TO ADAPTCAPACITY TO ADAPT
In agricoltura la resilienza è il punto di contatto tra sicurezza, sovranità
alimentare, mitigazione e cambiamento climatico e con le migrazioni.
La resilienza è la risultanza dei vettori di cambiamento che sostengono le
comunità rurali ad essere protagonisti dello sviluppo sostenibile
5. Resilienza: vulnerabilità dei Sistemi e delle
Persone
L’accesso al cibo dipende da:
Titolarità diretta (direct entitlement), accesso ai
mezzi di produzione e i beni comuni per la
produzione diretta agro-alimentare;
Titolarità indiretta derivante dal reddito disponibile
e la possibilità di acquistare cibo e vendere il
prodotto al giusto prezzo e ottenere la corretta
remunerazione del lavoro
Titolarità dei trasferimenti, grazie al supporto di
organizzazioni o reti sociali, al sistema di welfare
e di reciprocità
6. Interazione tra i sotto-sistemi della sicurezza
alimentare e della vulnerabilità
People’s
vulnerability
Food
regime
Other regimes
(welfare system,
economic system,
political system).
Vulnerability
Context
Livelihood
assets
Drivers
La vulnerabilità delle persone dipende dall’intersezione tra le titolarità derivanti
dal sstema alimentare (food regime) e quello derivante dagli altri sistemi
7. Strategie di
Resilienza
Le strategie di resilienze vengono valutate sulle
capacità di
Assorbimento, ridurre il rischio e mitigare gli
impatti negativi;
Adattamento, reagire al cambiamento con
decisioni informate e proattività, migliorare
consapevolezza e gestione del rischio e
diversificare le opportunità in modo flessibile;
Trasformazione, cambiando lo spettro delle
possibili opzioni tramite processi di capacitazione,
miglioramento della governance e creazione di
ambiente favorevole
8. Casi studio di rinforzo della resilienza delle
comunità
Deforestazione e resilienza di comunità in Zambia
(CELIM);
Lo sviluppo di un sistema resiliente basato sulla
riscoltura di mangrovia in Guinea Bissau (LVIA)
Le Donne alimentano la resilienza di comunità in
Burkina Faso. (CISV, MLAL);
9. Lo sviluppo di un sistema resiliente
basato sulla riscoltura di mangrovia in
Guinea Bissau (LVIA)
10. Analisi di Vulnerabilità in Guinea Bissau
• L’agricoltura in Guinée Bissau fornisce circa il 50 % del
PIL 80 % del lavoro e oltre il 90 % delle esportazioni
• Il riso è l’alimento base con un consumo medio di 120
kg/abitante/anno e complessivo di circa 200 000
tonnellate.
• A livello nazionale la superfice dedicata alla risicoltura è
stimata a 80.000 ha di cui il 37% a riso pluviale (« pam
pam ») e il 63% a riso irriguo (bas-fonds e mangrovia)
• La risicoltura di mangrovia impegna oltre 22.000
famiglie, principalmente di etnia Balanta
11. La dipendenza dal mercato internazionale rende la
Guinée Bissau un paese molto vulnerabile in
termini alimentari di fronte al rischio di forti
aumenti dei prezzi dei cereali e del riso in
particolare.
•Basso livello di stock di cereali sia a livello
nazionale che familiare (72%) ha un’influenza sulla
situazione di insicurezza alimentare
•la copertura annuale dei bisogni nutritivi in
cereali arriva fino a 5-6 mesi/anno, riducendo
quella del paese a meno di 8 mesi/anno.
Il deficit in riso in alcuni anni è il 40% del
consumo nazionale e viene coperto con
l’importazione in massima parte e con l’aiuto
internazionale e l’impiego di succedanei..
12. Fattori di vulnerabilità in Guinea Bissau
La decostruzione del mondo contadino, che manca di una
rappresentanza strutturata
L’abbandono dell’agricoltura tradizionale che causa
l’impoverimento dell’agrobiodiversità dei risi nativi e
l’inadeguata manutenzione e la riduzione dei perimetri risicoli.
L’esodo rurale causa la rottura delle barriere di contenimento
delle maree e la Perdita di suolo
Il mercato è malregolato e sotto il controllo di attori stranieri: la
produzione locale è soverchiata da prodotti economici di bassa
qualità
La Guinea Bissau è un paese fragile carente di una politica di
sviluppo chiara e strutturata
13. Opzioni di investimento a confronto
Ambito Progetti Focus ROI Progetti Focus SDG
Sementi e Input agricoli Moltiplicazione e
commercializzazione
varietà ad alta domanda di
input e alta resa
Ricerca genetica
partecipativa varietà
adattate alla mangrovia e
sistemi agroecologici
Meccanizzazione e
trasformazione
Unità di lavorazione per
mercato nazionale e
internazionale ove
l’impresa estrae il valore
aggiunto a valle della
filiera
Unità di trasformazione con
produttori shareholders e
meccanismi di
organizzazione produttori
per distribuzione valore
aggiunto lungo la filiera
Realizzazione perimetri
irrigui
Sistemi ad alto livello di
capitale e impiego di
mezzi e input (bas-fond) e
basso impiego lavoro
Rinforzo investimenti
risicoltura di mangrovia,
con gestione comunitaria e
alto impiego di lavoro più
produttivo
Credito agricolo Sistemi bancari tradizionali
e finanziarie
Sistemi di microfinanza e
credito cooperativo e
18. I. RINFORZO ORGANIZZAZIONI CONTADINE con approccio
BOTTOM-UP
Redes Vº
nível
Plataformas
nacionais
IVº nível
Federações IIIº
nível
Associações de IIº nível
Associações de base Iº nível
n
Elementi Strategici dell’intervento LVIA in Guinea
Bissau a Sostegno delle Organizzazioni di
Agricoltori
19. Migliorata la produttività della terra e del lavoro. L’adozione di pratiche
agricole migliorati e l’investimento sui perimetri risicoli ha consentito di
produrre 4-4,5 Tonn/ha senza input chimici, migliorando produttvità e
domanda di lavoro: I giovani sono rimasti impegnati in agricoltura evitando
la migrazione in aree urbane
Posto in essere un sistema di innovazione e miglioramento del sistema di
produzione e della biodiversità del riso di mangrovia
Risultati degli
InterventiRinforzo del capitale naturale, sociale e
istituzionale delle comunità rurali e
rinforzata la resilienza e la capacità di
far fronte ai fattori di vulnerabilità
(perimetri risicoli, disponibilità cibo,
riduzione malnutrizione).
20. La resilienza al cambiamento climatico
Rinforzate le associazioni contadine, l’erogazione dei servizi, il
networking delle associazioni (Network di 2° livello) e la crescita di
relazioni e opportunità e il miglioramento dei termini di scambio
Creazione e rinforzo dei Centri di Servizio Rurale per fornire servizio
diversificati e l’emancipazione femminile e dell’infanzia
I benefici dei Centri di Servizi Rurali sono reinvestiti in attività sociali (es
scuole di comunità)
21. Testimonianze dei risicoltori
Cabi: “potete dare il riso di Pam e FAO alle persone pigre, noi
vogliamo produrre il nostro cibo!”
E’ una affermazione di dignità e si accompagna a una richiesta al
Governo di supportare il loro lavoro, migliorare la disponibilità di
attrezzature, l’ accesso al micro-credito e salvaguardare la
produzione locale
22. Testimonianze risicoltori
Siaca: ho coinvolto 38 famiglie che sono riuscite in pochi anni a costruirsi la
casa in mattoni grazie al nostro lavoro
Servono nuovi e più grandi investimenti per lavorare il riso, per il micro-
credito, una migliore gestione agricola, lo scambio di esperienze e trovare
strategie per promuovere e commercializzare il nostro riso sui mercati
nazionali.
23. Confronto tra gli orientamenti
L’investimento in agricoltura e sviluppo rurale si iscrive nella
logica del rinforzo della Resilienza del Sistema e delle
Persone, per la riduzione delle condizioni di vulnerabilità e
possibilmente di migrazioni involontarie
La promozione delle opportunità di investimento di imprese
europee ed il rispetto dei criteri di bancabilità degli stessi
comporta il rischio di aumento della vulnerabilità del Sistema e
delle categorie più esposte e dunque contraddice il quadro
EIP: SDG e contrasto alla migrazione involontaria.
Le necessità di sostenere l’investimento privato locale di
piccola e media scala sono numerose e ad alto impatto, nel
quadro di azioni di sviluppo multidimensionale e integrato
29. Valutazioni su blending attuale
Valutazione corte europea auditors: si effetto leva
ma prove insufficienti su impatto per sviluppo e
reale addizionalità
Valutazione esterna chiesta da Commissione:
blending funziona per progetti tradizionali
infrastrutturali in paesi medio/basso reddito (… è
sufficiente nuova garanzia?) No pro poor
Valutazioni ONG e Think Tank: no principi
efficacia, poca trasparenza, diversione da
investimenti pubblici in servizi essenziali,
incentiva aiuto legato, sostiene nuovo
mercantilismo (competizione con Cina), non per
industrializzazione dal basso, quale coerenza
30. Questioni (Counter Balance Report)
Fresh money? Innovazione è garanzia per progetti
ad alto rischio … verso paesi fragili? Quali
settori/progetti? (finora solo indicazione 28% su
clima/energia) Quali modelli di sviluppo e
occupazione? Importanza prossime linee guida (art.
5.7 del regolamento)!
Impatto su sviluppo? Quale equilibrio tra profitto
finanziario/economico e diritti umani/rispetto
ambiente? Ancora importanza linee guida pro poor,
pro environment, pro local companies and decent
jobs, trasparenza e accountability: EU Greviance
Mechanisms, principio Free Prior Infomed Consent
di comunità locali
Quale legame con migrazioni? Monetizzazione
31. Quali orientamenti?
Enti gestori: CDP
Identificazione progetti e attrazione investitori
Focus paesi fragili con investimenti responsabili
(corruzione ed estrattivismo), necessità di dotarsi
di ufficio tipo Inspection Panel WB, Complaint
Mechanism EIB, e consultazione
multistakeholder, in particolare rapporto con
comunità locali coinvolte (principio FPIC e
accesso a rimedi)
Indicatori di impatto e qualità, monitoraggio e
valutazione
Quote per finestre con «PIP»
32. Proposte
Definire una strategia-linee guida e monitoraggio CDP-
DGCS/AICS su settore privato e finanza per
l’agroecologia e mercati territoriali, con ONG/OSC/for
profit, ponendo Italia come «portabandiera» della
finestra agricoltura/sistemi alimentari in un approccio
multisettoriale
Immaginare e lanciare Pip a partire dai bisogni dei paesi
e delle comunità locali africane, valorizzando
esperienze, capacità e investimenti italiani orientati al
potenziamento delle piccole imprese agricole, di
trasformazione e commercio