Vito Pecoraro, l'erba del vicino non sempre è più verde. Riflessioni sul si...
Presentazione di fiore cefalu' 2
1. ATTIVITA’ FISICA E CORRETTA ALIMENTAZIONE MODIFICAZIONE DELLO STILE DI VITA PIETRO DI FIORE PAST PRESIDENT SOCIETA’ ITALIANA ALIMENTAZIONE e SPORT Responsabile Centro Prevenzione e Cura dell’Obesità – Distretto 33 di Cefalù
2. Sébastien-Roch-Nicolas, detto CHAMFORT (1741-1794) “ La società è composta da due grandi categorie di persone: chi ha più cibo che appetito, chi ha più appetito che cibo…”
5. IL COSTANTE AUMENTO DEI DANNI DELLA CIVILTA’ INDUSTRIALE E’ DOVUTO: 1) MANCANZA DI MOTO E DI GIOCHI NELL’ ETA’ PRESCOLASTICA 2) INSUFFICENZA DELL’ ATTIVITA’ FISICO-SPORTIVA NELLA SCUOLA 3) MANCANZA DI MOVIMENTO DELL’ UOMO MODERNO Responsabile Centro Prevenzione e Cura dell’Obesità – Distretto 33 di Cefalù
6. Uno stile di vita sedentario rappresenta un fattore di rischio indipendente per lo sviluppo dell’obesità e delle malattie cardiovascolari. (Fletcher 1992) ATTIVITA’ FISICA COME MODIFICAZIONE DELLO STILE DI VITA Responsabile Centro Prevenzione e Cura dell’Obesità – Distretto 33 di Cefalù
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9. 1 interno telefonico = 100 km a piedi/ anno = 10.000 kcal = 1.5 kg di grasso = 2.5 kg di peso corporeo Responsabile Centro Prevenzione e Cura dell’Obesità – Distretto 33 di Cefalù driiing!!
10. Gli italiani e l’attività fisica ISTAT, 2010 % Responsabile Centro Prevenzione e Cura dell’Obesità – Distretto 33 di Cefalù
11. Tempo passato quotidianamente alla TV da ragazzi 6-14 anni ISTAT, 2010 % Responsabile Centro Prevenzione e Cura dell’Obesità – Distretto 33 di Cefalù
12. Tempo quotidiano dedicato alla TV e rischio di obesità in bambini di 6-10 anni Dati pareggiati per livello socioeconomico Rischio Responsabile Centro Prevenzione e Cura dell’Obesità – Distretto 33 di Cefalù
17. OKkio alla SALUTE: sistema di sorveglianza su alimentazione e attività fisica nei bambini della scuola primaria
18. OKkio alla SALUTE: sistema di sorveglianza su alimentazione e attività fisica nei bambini della scuola primaria
19. OKkio alla SALUTE: sistema di sorveglianza su alimentazione e attività fisica nei bambini della scuola primaria
20. INNAGINE DEL CORPO Il “quadro mentale” che ci facciamo del nostro corpo. La rappresentazione mentale che ogni soggetto ha del proprio corpo. (Paul Schilder 1930) Responsabile Centro Prevenzione e Cura dell’Obesità – Distretto 33 di Cefalù
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28. Quale attività fisica? Responsabile Centro Prevenzione e Cura dell’Obesità – Distretto 33 di Cefalù
29. Attività fisica a intensità moderata: migliora il tono dell'umore e aumenta il benessere psichico, migliora l'autostima e aumenta la resistenza allo stress, migliora l'autoconsiderazione e combatte la depressione Attività fisica a intensità elevata: innalza la tensione, sviluppa l'ansia e favorisce la fatica Responsabile Centro Prevenzione e Cura dell’Obesità – Distretto 33 di Cefalù
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31. L’approccio basato solo sull’intervento nutrizionale non è sufficiente a lungo termine per il trattamento dell’obesità, essendo necessario anche un trattamento comportamentale. L’unico trattamento efficace a lungo termine è risultato essere quello che induce modificazioni graduali delle abitudini alimentari scorrette e dello stile di vita sedentario, con il coinvolgimento della famiglia, della scuola attraverso un adeguato percorso educazionale. Linee Guida Ospedale Bambino Gesù
L’obesità nasce da uno squilibrio fra introito alimentare e dispendio energetico. L’energia in eccesso viene conservata dall’organismo sotto forma di deposito lipidico. Alla genesi di questo squilibrio concorrono fattori biologici e fattori ambientali legati al comportamento individuale e alla “cultura sociale” all’interno della quale il paziente obeso si trova ad agire.
IN CONDIZIONI DI INTERMITTENTE DISPOSIZIONE DI CIBO SOPRAVVIVE CHI E’ IN GRADO DI COSTITUIRE RISERVE (GRASSO CORPOREO)
QUESTO NEI SECOLI E’ STATO UN FATTORE SELETTIVO DI SOPRAVVIVENZA, OGGI E’ CONSIDERATO IN ACCEZIONE SPESSO NEGATIVA PERCHE’ VISTO COME FATTORE ESTETICO
SELEZIONE POSITIVA DI SOGGETTI CON CORREDO GENETICO CHE IN PRESENZA DI CIBO CONTINUA E SEDENTARIETA’ ACCUMULANO GRASSO