e se l’ossessione per la produttività fosse una trappola? Freelancecamp 2015, 16 maggio, Marina Romea

1. productivity porn
quando la produttività è controproducente
www.silviatoffolon.it @silviatoffolon

2. e se l’ossessione per la
produttività fosse una
trappola?
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3. quante app hai?
• celolunghismo?
• una forma di
dipendenza?
• un modo evoluto di
procrastinare? © Silvia Toffolon

4. ma non vedo le
persone intorno a me
(freelance, manager
e imprenditori)
diventare più liberi e
più sereni © Silvia Toffolon

5. cosa vuoi?
• più benessere
• più tempo
• più fatturato
• più spazio per soluzioni creative che facciano
uscire dalla ruota del criceto

6. mi sembra di vedere
una sorta di etica del
lavoro e della FATICA
che però porta
facilmente fuori focus.
© Silvia Toffolon

7. come ti vuoi sentire?
Ho la sensazione che ci si
concentri più sul comprendere
e capire come stare al passo
con il sovraccarico di
informazioni che sulla propria
realizzazione personale
© Silvia Toffolon

8. vuoi più
produttività?
rallenta (anche solo 5
minuti al giorno) e
ricordati di respirare
“con la pancia”,
il trucco è fare arrivare
ossigeno al cervello. © Silvia Toffolon

9. fai azioni orientate al futuro
• Prendersi del tempo per sé, per riflettere su come
vanno le cose non è perdere tempo.
• Temporeggiare e fare i conti con le proprie
paure e insicurezze sono ore spese bene.

10. pause
Smettere di concentrarsi su un progetto
concedendosi una distrazione apre un varco alla
creatività:
• 1 pausa consapevole fa bene al corpo, ma anche
al cervello che inconsciamente elabora un nuovo
punto di vista e una volta tornato al lavoro, una
soluzione.

11. noia
Anche la noia avvicina
alla produttività:
annoiarci ci motiva ad
alleviare quel senso di
inutilità in cui ci siamo
persi e ricarica le
batterie.
© Silvia Toffolon

12. fare non è sinonimo di fatica
• Fare non è sinonimo di fatica, ma è un’azione che
vira sull’efficacia.
• Confrontarsi con l’inattività restituisce il peso di ciò
che conta davvero, cioè qualcosa di utile,
interessante, divertente, non di faticoso.

13. fa bene al cervello
• Il cervello ha bisogno di pause, esattamente come
succede ai muscoli quando li sottoponiamo a degli
sforzi intensi: tutti i processi di recupero,
miglioramento e crescita avvengono durante il
riposo, solo così ha il tempo di rielaborare i dati.

14. ode alla pennica
• 5 minuti: aiuta a liberarsi del “colpo di sonno”
• fino a 20 minuti: migliora lo stato di allerta, la resistenza, performance e
apprendimento motorio
• 20 minuti: oltre ai vantaggi precedenti “ripulisce il cervello” dalle informazioni
che non servono
• fino a 45 minuti: aumento dei processi creativi, memoria e apprendimento.
Coincide all’incirca con metà di un ciclo di sonno.
• se si dorme tra i 45 e gli 80 minuti c’è invece il rischio di risvegliarsi in uno
stato di inerzia che necessita di almeno mezz’ora per riprendersi
• 90 minuti: è il tempo nel quale si ha un completo ciclo di sonno, magari non si
ha il tempo di farlo tutti i giorni al lavoro, ma nel week end, in periodi di
maggiore attività può tornare utile.

15. consigli
• trova un posto silenzioso, usa i tappi per le orecchie o
metti in sottofondo del “rumore bianco”
• mettiti in penombra o copri il viso
• se è possibile distenditi o comunque trova una
posizione comoda
• respira in maniera lenta e profonda e rilassa i muscoli
• punta la sveglia, così non serve rimanere in allerta per
il timore di dormire troppo :-)

16. le ruote di criceto sono già affollate
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17. ti fai gestire
dalla gestione
del tempo?

18. –Poesia zen
“Seduto pacificamente senza far nulla
viene la primavera
e l’erba cresce da sola”.

19. @silviatoffolon
© Silvia Toffolon