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Gli ambiti giuridici correlati alla trasformazione digitale (TSM, ottobre 2022)

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Gli ambiti giuridici correlati alla trasformazione digitale (TSM, ottobre 2022)

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“Gli ambiti giuridici correlati alla trasformazione digitale”, webinar tenuto il 18/10/2022 per TSM Trentino School of Management

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Gli ambiti giuridici correlati alla trasformazione digitale (TSM, ottobre 2022)

  1. 1. Gli ambiti giuridici correlati alla trasformazione digitale Martedì 18 ottobre 2022 ________________ Avv. PhD. Simone Aliprandi (www.aliprandi.org) Professore a contratto presso Università degli studi di Firenze e ISIA Firenze
  2. 2. PARTE 1 INTRODUZIONE E SCENARIO
  3. 3. Innanzitutto, che cosa si intende per trasformazione digitale? Definizione di Hewlett Packard Enterprise La trasformazione digitale è il processo che sostituisce completamente le modalità manuali, tradizionali e legacy di fare business con le alternative digitali più recenti. Questo tipo di rivoluzione abbraccia tutti gli aspetti di un'azienda, non solo la tecnologia. La trasformazione digitale mantiene un'organizzazione reattiva agli alti e bassi del mercato. Un cambiamento così completo e fondamentale richiede una revisione completa della cultura, delle operazioni, delle tecnologie e della delivery del valore di un'azienda. E quando le organizzazioni iniziano il processo, il passaggio alle tecnologie digitali influenzerà prodotti e servizi, canali di marketing e distribuzione, processi aziendali, supply chain e nuovi partner sul mercato. Fonte: https://www.hpe.com/it/it/what-is/digital-transformation.html Avv. Ph.D. Simone Aliprandi – Gli ambiti giuridici correlati alla trasformazione digitale (18 ott. 2022)
  4. 4. Innanzitutto, che cosa si intende per trasformazione digitale? Definizione di Wikipedia La locuzione digital transformation indica un insieme di cambiamenti prevalentemente tecnologici, culturali, organizzativi, sociali, creativi e manageriali, associati con le applicazioni di tecnologia digitale, in tutti gli aspetti della società. Agendo in maniera organica e combinata su questi elementi la digital transformation va oltre la semplice adozione di nuove tecnologie e permette di erogare servizi, fornire beni, far vivere esperienze, trovare, elaborare e rendere accessibili grandi quantità di contenuti indipendentemente dalla reale disponibilità di risorse (umane, materiali, intellettuali ed economiche, ecc.), creando pervasivamente nuove connessioni tra persone, luoghi e cose. L'implementazione delle tecnologie digitali nei sistemi organizzativi pubblici e privati può aumentare gli standard del livello di servizio e la trasparenza, migliorare le interazioni con i cittadini, stimolare l'innovazione, migliorare il processo decisionale e aumentare l'efficienza generale. Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Digital_transformation Avv. Ph.D. Simone Aliprandi – Gli ambiti giuridici correlati alla trasformazione digitale (18 ott. 2022)
  5. 5. I quattro pilastri della digital trasformation* *nel mondo business Nel 2011 il MIT Center for Digital Business e Capgemini Consulting hanno elaborato un modello volto all’individuazione delle aree che le imprese devono presidiare per percorrere con successo la via della trasformazione digitale. 1) trasformare la customer experience 2) trasformare i processi operativi 3) trasformare i modelli di business 4) rafforzare le competenze digitali Fonte: https://www.capgemini.com/wp-content/uploa ds/2017/07/Digital_Transformation__A_Road- Map_for_Billion-Dollar_Organizations.pdf Avv. Ph.D. Simone Aliprandi – Gli ambiti giuridici correlati alla trasformazione digitale (18 ott. 2022)
  6. 6. La trasformazione digitale nel settore pubblico Rispetto al settore privato, le organizzazioni pubbliche sono spesso penalizzate da regolamenti inflessibili, gerarchie e strutture burocratiche, con leadership impreparate a comprendere e assimilare le nuove tecnologie, lasciando la responsabilità di guidare l'innovazione a dipartimenti più piccoli che mancano di personale e risorse finanziarie. Si potrebbe sostenere che il divario di età e le competenze digitali nella pubblica amministrazione giochino un ruolo ancora più determinante delle risorse pubbliche. Un'altra considerazione interessante deriva dal fulcro delle strategie digitali implementate. Le organizzazioni che implementano strategie orientate ai costi, focalizzate per esempio sulla riduzione dei costi di fornitura dei servizi, hanno meno probabilità di maturare nel loro processo di digitalizzazione. Al contrario, le organizzazioni la cui trasformazione digitale è guidata dalla soddisfazione dei cittadini/utenti, registrano benefici duraturi. Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Digital_transformation Avv. Ph.D. Simone Aliprandi – Gli ambiti giuridici correlati alla trasformazione digitale (18 ott. 2022)
  7. 7. Avv. Ph.D. Simone Aliprandi – Gli ambiti giuridici correlati alla trasformazione digitale (18 ott. 2022) Gli ambiti giuridici correlati alla trasformazione digitale Fonte: https://digital-transformation-tool.eu/legal-paramet ers-of-digital-transformation-5/
  8. 8. Rilievi critici Alcuni segnalano il rischio di lasciarsi trasportare dall’eccessivo entusiasmo e di cadere in alcuni dei più noti “miti dell’innovazione”. Esempio: ● mito dell'innovazione (pensare che c'è sempre qualcosa di meglio di quello che si ha ora); ● mito del miglioramento (convinzione che la tecnologia renderà sempre migliore la nostra vita); ● mito dell'efficienza (pensare di poter fare di più con meno tempo e sforzo senza capire veramente cosa sia sta facendo e perché); ● mito della neutralità/equità (pensare che la trasformazione digitale sia neutrale e equa per tutte le persone) Altra annotazione importante: a livello di settore pubblico e istituzioni si sta verificando un’eccessiva produzione di norme giuridiche, che rendono il quadro normativo oltremodo complesso e ridondante. Ma davvero si può pensare di portare l’innovazione a suon di direttive, leggi e regolamenti? (Oppure ha fatto di più l’emergenza COVID? Vedere esempio giustizia telematica) Avv. Ph.D. Simone Aliprandi – Gli ambiti giuridici correlati alla trasformazione digitale (18 ott. 2022)
  9. 9. PARTE 2 LE ISTITUZIONI COINVOLTE E IL LORO AMBITO D’AZIONE
  10. 10. Verso il Digital Single Market for Europe (2015-2020) Avv. Ph.D. Simone Aliprandi – Gli ambiti giuridici correlati alla trasformazione digitale (18 ott. 2022) Il mercato unico digitale è una politica dell'Unione europea che fa parte del mercato europeo comune e che regolamenta la pubblicità in rete, il commercio elettronico e le telecomunicazioni. Annunciata nel maggio 2015 dalla commissione Juncker, con un orizzonte fino al 2020. Successivamente gli interventi sono stati “assorbiti” dal programma Next Generation EU. I tre pilastri della strategia della Commissione europea sono: - Migliorare l'accesso a prodotti e servizi on line attraverso la rimozione delle barriere all'ecommerce; - Porre condizioni per la crescita e lo sviluppo delle reti e dei servizi digitali; - Favorire una crescita sostenibile e ad impatto zero dell'economia digitale europea. La Commissione europea ha presentato 35 proposte legislative, alcune delle quali approvate in via definitiva come l'abolizione delle tariffe di roaming, la portabilità transfrontaliera dei contenuti digitali, che consente l'accesso dall'estero a servizi di contenuti digitali senza costi supplementari, e l'abolizione dei blocchi geografici sugli acquisti trasfrontalieri. Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Mercato_unico_digitale
  11. 11. Avv. Ph.D. Simone Aliprandi – Gli ambiti giuridici correlati alla trasformazione digitale (18 ott. 2022) EU policies sulla D.T. del Parlamento Europeo Fonte: https://www.europarl.europa.eu/thinktank/e n/document/EPRS_BRI(2019)633171 Anno di pubblicazione: 2019
  12. 12. Commissione EU: le priorità 2019-2024 Fonte: https://ec.europa.eu/info/strategy/priorities-2 019-2024/europe-fit-digital-age_it
  13. 13. Commissione EU: supporto alle riforme Fonte: https://reform-support.ec.europa.e u/what-we-do/digital-transition_it Avv. Ph.D. Simone Aliprandi – Gli ambiti giuridici correlati alla trasformazione digitale (18 ott. 2022) “La Commissione europea, attraverso lo strumento di assistenza tecnica, aiuta gli Stati membri ad attuare riforme volte a liberare il potenziale di crescita digitale e ad applicare soluzioni innovative per le imprese e i cittadini, nonché a migliorare l'accessibilità e l'efficienza dei servizi pubblici.”
  14. 14. Avv. Ph.D. Simone Aliprandi – Gli ambiti giuridici correlati alla trasformazione digitale (18 ott. 2022) Ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale ● Ministro senza portafoglio (fa capo alla struttura amministrativa della Presidenza del Consiglio). ● Introdotto nel 2001 (con Lucio Stanca). ● Tra il 2006 e il 2019 le sue funzioni sono state “fuse” con quelle del Ministro della funzione pubblica. ● Nel 2019 viene creato il Dipartimento per la trasformazione digitale (DTD). ● Dal 2019 indirizza l'operato della Agenzia per l'Italia Digitale (AgID) e della società in house PagoPA SpA. ● L’espressione “transizione digitale” compare nella denominazione del ministro solo nel 2021 con l’attuale/uscente ministro Colao. Chissà il prossimo.
  15. 15. Avv. Ph.D. Simone Aliprandi – Gli ambiti giuridici correlati alla trasformazione digitale (18 ott. 2022) Agenzia per l’Italia Digitale (AgID) ● Agenzia pubblica istituita nel 2012 dal Governo Monti. ● Incorpora ed eredita le competenze precedentemente assegnate all'Agenzia per la diffusione delle tecnologie per l'innovazione, a DigitPA (ex CNIPA) e al Dipartimento per l'innovazione e le tecnologie della Presidenza del Consiglio dei ministri. ● Sottoposta a indirizzo e vigilanza del Presidente del Consiglio o del ministro da lui delegato ● Ha il fine di perseguire il massimo livello di innovazione tecnologica nell'organizzazione e nello sviluppo della PA e al servizio dei cittadini e delle imprese, nel rispetto dei principi di legalità, imparzialità e trasparenza e secondo criteri di efficienza, economicità ed efficacia. ● Compito rilevante di AgID è accreditare o autorizzare i soggetti (pubblici o privati) che svolgono talune attività in ambito digitale (ad esempio: conservazione sostitutiva, certificati digitali, marche temporali, PEC, intermediario PagoPA, ecc.). Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Agenzia_per_l%27Italia_digitale
  16. 16. Avv. Ph.D. Simone Aliprandi – Gli ambiti giuridici correlati alla trasformazione digitale (18 ott. 2022) Agenzia per l’Italia Digitale (AgID)
  17. 17. Avv. Ph.D. Simone Aliprandi – Gli ambiti giuridici correlati alla trasformazione digitale (18 ott. 2022) Next generation EU e il PNRR Fonte: https://next-generation-eu.europa.eu/index_it
  18. 18. Avv. Ph.D. Simone Aliprandi – Gli ambiti giuridici correlati alla trasformazione digitale (18 ott. 2022) Next generation EU e il PNRR 21%
  19. 19. Avv. Ph.D. Simone Aliprandi – Gli ambiti giuridici correlati alla trasformazione digitale (18 ott. 2022) Il livello regionale/locale Sul tema, lascio la parola alla relatrice che mi segue
  20. 20. PARTE 3 IL COMPLESSO QUADRO NORMATIVO (EUROPEO E NAZIONALE)
  21. 21. Avv. Ph.D. Simone Aliprandi – Gli ambiti giuridici correlati alla trasformazione digitale (18 ott. 2022) NOTA: attenzione alla differenza tra direttiva europea e regolamento europeo ● DIRETTIVA → testo normativo che pone principi generali e richiede un intervento legislativo (c.d. “recepimento”) da parte dei legislatori nazionali (solitamente entro 2 anni dall’approvazione della direttiva). ● Le direttive sono sempre completate da una lunga serie di “Considerando”, cioè note esplicative che aiutano a comprendere la ratio dei vari articoli della direttiva e a indirizzare i legislatori nazionali nella corretta interpretazione e applicazione. ● REGOLAMENTO → testo normativo direttamente applicabile, che non necessita di norme attuative; quindi testo uguale per tutti i paesi membri UE, tradotto in modo fedele in tutte le lingue ufficiali dell’Unione. È una sorta di “legge europea”; in inglese chiamato “regulation” o informalmente “act”. ● A volte è l’unico modo per avere davvero delle norme armonizzate nei paesi UE.
  22. 22. PARTE 3.A Norme in materia di data protection (e privacy)
  23. 23. Avv. Ph.D. Simone Aliprandi – Gli ambiti giuridici correlati alla trasformazione digitale (18 ott. 2022) General Data Protection Regulation (GDPR) o Regolamento generale sulla protezione dei dati (RGDP) ● NOME ESTESO: Regolamento (UE) n. 2016/679 del Parlamento europeo e del Consiglio del 27 aprile 2016 relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione di tali dati e che abroga la direttiva 95/46/CE. ● Entrato in vigore il 24 maggio 2016 ed operativo in tutti i paesi dal 25 maggio 2018, armonizzando finalmente la normativa. ● Testo normativo indubbiamente avanzato e rivoluzionario, che ha alzato l’asticella della tutela dei dati personali per i cittadini UE ed è diventato uno standard di riferimento anche al di fuori dei paesi UE. ● Affronta anche il tema dell'esportazione di dati personali al di fuori dell'UE e obbliga tutti i titolari del trattamento dei dati (anche con sede legale fuori dall'UE) che trattano dati di residenti nell'UE ad osservare e adempiere agli obblighi previsti.
  24. 24. Avv. Ph.D. Simone Aliprandi – Gli ambiti giuridici correlati alla trasformazione digitale (18 ott. 2022) Il Codice Privacy (D.Lgs. 196/2003) ● NOME ESTESO: Codice in materia di protezione dei dati personali. ● Con l’entrata in vigore del GDPR non è stato del tutto abrogato; sono state abrogate solo le norme incompatibili con il GDPR o comunque diventate ridondanti → D.Lgs. 101/2018, recante “Disposizioni per l'adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) 2016/679” Definizione di “dato personale” (GDPR art. 4, n. 1) qualsiasi informazione riguardante una persona fisica identificata o identificabile
  25. 25. Avv. Ph.D. Simone Aliprandi – Gli ambiti giuridici correlati alla trasformazione digitale (18 ott. 2022) Direttiva sui dati personali usati da forze di polizia e autorità giudiziarie ● NOME ESTESO: Direttiva (UE) 2016/680 del Parlamento europeo e del Consiglio del 27 aprile 2016 relativa alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali da parte delle autorità competenti a fini di prevenzione, indagine, accertamento e perseguimento di reati o esecuzione di sanzioni penali, nonché alla libera circolazione di tali dati e che abroga la decisione quadro 2008/977/GAI del Consiglio. ● Garantisce la protezione dei dati personali delle persone coinvolte in procedimenti penali, che siano testimoni, vittime o indiziati. ● Stabilisce un quadro completo per assicurare un livello elevato di protezione dei dati, tenendo conto della natura specifica del settore della polizia e della giustizia penale. ● Contribuisce ad aumentare la fiducia e facilita la cooperazione nella lotta contro la criminalità in Europa, armonizzando la protezione dei dati personali da parte delle autorità incaricate dell’applicazione della legge nei vari Stati. Fonte: https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/?uri=LEGISSUM:310401_3
  26. 26. Avv. Ph.D. Simone Aliprandi – Gli ambiti giuridici correlati alla trasformazione digitale (18 ott. 2022) Regolamento UE sui dati non personali ● NOME ESTESO: Regolamento (UE) n. 2018/1807 del Parlamento europeo e del Consiglio del 14 novembre 2018 relativo a un quadro applicabile alla libera circolazione dei dati non personali nell'Unione europea. ● Il presente regolamento mira a garantire la libera circolazione dei dati diversi dai dati personali all'interno dell'Unione stabilendo disposizioni relative agli obblighi di localizzazione dei dati, alla messa a disposizione dei dati alle autorità competenti e alla portabilità dei dati per gli utenti professionali. ● All’art. 4 stabilisce il principio di libera circolazione dei dati all'interno dell'UE, vietando gli obblighi di localizzazione di dati (a meno che siano giustificati da motivi di sicurezza pubblica).
  27. 27. PARTE 3.B Norme in materia di public sector information (PSI) e open data
  28. 28. Avv. Ph.D. Simone Aliprandi – Gli ambiti giuridici correlati alla trasformazione digitale (18 ott. 2022) Le precedenti direttive PSI Sotto l’acronimo PSI si annoverano alcune direttive europee che si sono succedute negli ultimi 20 anni: ● 2003 → Direttiva 2003/98/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 novembre 2003 relativa al riutilizzo dell'informazione del settore pubblico. ● 2007 → Direttiva 2007/2/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 14 marzo 2007 che istituisce un'Infrastruttura per l'informazione territoriale nella Comunità europea (INSPIRE) ● 2013 → Direttiva 2013/37/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 26 giugno 2013 che modifica la direttiva 2003/98/CE relativa al riutilizzo dell’informazione del settore pubblico. ● 2019 → …
  29. 29. Avv. Ph.D. Simone Aliprandi – Gli ambiti giuridici correlati alla trasformazione digitale (18 ott. 2022) La più recente direttiva PSI (2019) ● NOME ESTESO: Direttiva (UE) 2019/1024 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 20 giugno 2019, relativa all'apertura dei dati e al riutilizzo dell'informazione del settore pubblico. ● Abroga la previgente direttiva 2003/98/CE (e le relative modifiche del 2013). ● “La valorizzazione del patrimonio informativo è una della priorità che la Commissione si è data attraverso la Digital Single Market strategy, arrivando a definire un quadro normativo volto a incoraggiare ed agevolare il riutilizzo dei dati prodotti dal settore pubblico, imponendo vincoli minimi dal punto di vista giuridico, tecnico e finanziario.” (fonte: Sito di AgID). ● Per una sintesi delle novità salienti introdotte dalla direttiva, vedi https://www.agid.gov.it/it/agenzia/stampa-e-comunicazione/notizie/2019/02/04/il-per corso-revisione-direttiva-sul-riutilizzo-dellinformazione-del-settore
  30. 30. Avv. Ph.D. Simone Aliprandi – Gli ambiti giuridici correlati alla trasformazione digitale (18 ott. 2022) Le norme italiane: il D. Lgs. 200/2021 e il CAD ● La Direttiva (UE) 2019/1024 è stata recepita in Italia con il D. Lgs. 200/2021 in vigore dal 15 dicembre 2021, il quale però a sua volta modifica buona parte delle norme di un pre- esistente decreto legislativo (D. Lgs. 36/2006 oggi ri-rubricato “Attuazione della direttiva (UE) 2019/1024 relativa all'apertura dei dati e al riutilizzo dell'informazione del settore pubblico”). ● Buona parte delle norme in materia di open data nella pubblica amministrazione italiana si trovano però all’interno di un altro testo normativo: il cosiddetto Codice dell’Amministrazione Digitale (D. Lgs. 82/2005, aggiornato più volte fino al più recente intervento del 29 giugno 2022). In particolare: ➢ Art. 1, lettera l-ter → definizione di “dato di tipo aperto” ➢ Art. 50 – Disponibilità dei dati delle pubbliche amministrazioni ➢ Art. 50-ter – Piattaforma Digitale Nazionale Dati ➢ Art. 51 – Sicurezza e disponibilità dei dati, dei sistemi e delle infrastrutture delle PA ➢ Art. 52 – Accesso telematico e riutilizzo dei dati
  31. 31. Avv. Ph.D. Simone Aliprandi – Gli ambiti giuridici correlati alla trasformazione digitale (18 ott. 2022) D. Lgs. 200/2021: sintesi delle principali novità ● Il principio generale sulla riutilizzabilità dei dati a fini commerciali e non, è rimasto invariato. Oltre alle PA e agli organismi di diritto pubblico sono coinvolte le imprese pubbliche attive nei settori come gas, energia, elettricità, etc. e le imprese private di trasporto che sono soggette ad obblighi di servizio pubblico (art. 1, comma 2, lettera d) ● Introdotti nuovi concetti quali: anonimizzazione, dati dinamici, dati della ricerca, serie di dati di elevato valore, definizione di interfaccia tra programmi applicativi API e il principio di utile ragionevole sugli investimenti (tariffazione). Confermato sia il concetto di riutilizzo sia il concetto di scambio di documenti tra PA che non costituisce riutilizzo (art. 1, comma 3) ● Ampliato l’elenco dei documenti esclusi dall’applicazione della norma (art. 1, comma 4); Confermate e dettagliate le norme di salvaguardia (art. 1, comma 5) ● Modificata la gestione delle richieste di utilizzo di documenti alle PA e agli organismi di diritto pubblico da parte di stakeholders interessati (art. 1, comma 6) ● Introdotte nuove indicazioni sui formati disponibili dei documenti (art. 1, comma 7); introdotti nuovi criteri di tariffazione, fermo restando il principio base della gratuità (art. 1, comma 8) Fonte: https://dati.gov.it/notizie/entrata-vigore-la-norma-di-recepimento-della-direttiva-europea-relativa-allapertura-dei
  32. 32. Avv. Ph.D. Simone Aliprandi – Gli ambiti giuridici correlati alla trasformazione digitale (18 ott. 2022) Linee guida con regole tecniche per gli open data Non è finita. Ci sono poi le regole tecniche. ● NOME ESTESO: Linee Guida recanti regole tecniche per l’attuazione del decreto legislativo 24 gennaio 2006, n. 36 e s.m.i. relativo all’apertura dei dati e al riutilizzo dell’informazione del settore pubblico (emesse ai sensi dell’art. 12 del decreto legislativo n. 36/2006 e s.m.i., dell’art. 71 del decreto legislativo n.82/2005 (CAD) e dell’art. 7 della Deliberazione n. 160/2018 recante “Regolamento per l’adozione di linee guida per l’attuazione del Codice dell’Amministrazione Digitale”) ● NOTA: La scorsa estate si è tenuta una consultazione pubblica; ora il testo dovrebbe essere definitivo ma siamo ancora in attesa che sia ufficialmente licenziato. ● Vedi il testo delle linee guida qui: https://docs.italia.it/AgID/documenti-in-consultazione/lg-opendata-docs/it/bozza/index.html
  33. 33. PARTE 3.C Norme in materia di e-security
  34. 34. Avv. Ph.D. Simone Aliprandi – Gli ambiti giuridici correlati alla trasformazione digitale (18 ott. 2022) La Direttiva (UE) 2016/1148 sulla e-security ● NOME ESTESO: Direttiva (UE) 2016/1148 del Parlamento europeo e del Consiglio del 6 luglio 2016 recante misure per un livello comune elevato di sicurezza delle reti e dei sistemi informativi nell'Unione ● Recepita in Italia con il D. Lgs. 65/2018. ● Per una sintesi delle novità salienti introdotte dalla direttiva, vedi https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/HTML/?uri=LEGISSUM:4314915
  35. 35. Avv. Ph.D. Simone Aliprandi – Gli ambiti giuridici correlati alla trasformazione digitale (18 ott. 2022) La Direttiva (UE) 2016/1148 sulla e-security ● Propone un ampio insieme di misure volte ad aumentare il livello di sicurezza delle reti e dei sistemi informativi per garantire servizi di importanza vitale per l’economia e la società dell’UE. Essa punta ad assicurare che gli Stati membri siano adeguatamente preparati e pronti a gestire e rispondere ad attacchi contro i sistemi di informazione attraverso: ➢ la designazione di autorità competenti; ➢ la creazione di gruppi di intervento per la sicurezza informatica in caso di incidente (CSIRT); ➢ l’adozione di strategie nazionali per la sicurezza della rete e dei sistemi informativi. ● Stabilisce inoltre la collaborazione a livello dell’Unione europea sia a livello strategico che a livello tecnico. ● Infine, introduce l’obbligo per gli operatori di servizi essenziali e i fornitori di servizi digitali di adottare le misure di sicurezza appropriate e di segnalare all’autorità nazionale competente il verificarsi di incidenti gravi.
  36. 36. Avv. Ph.D. Simone Aliprandi – Gli ambiti giuridici correlati alla trasformazione digitale (18 ott. 2022) Il regolamento ENISA del 2019 Al fine di garantire il corretto funzionamento del mercato interno dell’UE e di raggiungere un elevato livello di competenze nella difesa contro gli attacchi informatici e nella fiducia nella cyber-security, l’UE ha creato un’ulteriore agenzia per la ciber-sicurezza attraverso il cosiddetto regolamento ENISA. ● NOME ESTESO: Regolamento (UE) n. 2019/881 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 aprile 2019 relativo all’ENISA, l’Agenzia dell’Unione europea per la cibersicurezza, e alla certificazione della cibersicurezza per le tecnologie dell’informazione e della comunicazione, e che abroga il regolamento (UE) n. 526/2013 («regolamento sulla cibersicurezza») ● Art. 1 – Oggetto e ambito di applicazione → Il regolamento stabilisce: a) gli obiettivi, i compiti e gli aspetti organizzativi relativi all’ENISA («Agenzia dell’Unione europea per la cibersicurezza»); e b) un quadro per l’introduzione di sistemi europei di certificazione della cibersicurezza al fine di garantire un livello.
  37. 37. PARTE 3.D Norme in materia di proprietà intellettuale
  38. 38. Avv. Ph.D. Simone Aliprandi – Gli ambiti giuridici correlati alla trasformazione digitale (18 ott. 2022) Cambia il mondo, cambia il diritto d’autore ● Le norme in materia di diritto d’autore e copyright devono essere sottoposte a una importante revisione dovuta all’arrivo di “nuovi fenomeni” che cambiano sia le modalità di creazione delle opere sia le modalità di fruizione: social media, user generated content, data mining, streaming, intelligenza artificiale, blockchain. ● La direttiva precedente risaliva al 2001 (Direttiva 2001/29/CE sull'armonizzazione di taluni aspetti del diritto d'autore e dei diritti connessi nella società dell'informazione). Un ventennio in cui il mondo della comunicazione e della diffusione di opere creative è cambiato radicalmente. ● Nel 2019 sono state approvate due direttive in materia: ➢ Direttiva 2019/789 che stabilisce norme relative all'esercizio del diritto d'autore e dei diritti connessi applicabili a talune trasmissioni online degli organismi di diffusione radiotelevisiva e ritrasmissioni di programmi televisivi e radiofonici e che modifica la direttiva 93/83/CEE ➢ Direttiva 2019/790 sul diritto d'autore e sui diritti connessi nel mercato unico digitale e che modifica le direttive 96/9/CE e 2001/29/CE → [PIÙ IMPORTANTE]
  39. 39. Avv. Ph.D. Simone Aliprandi – Gli ambiti giuridici correlati alla trasformazione digitale (18 ott. 2022) Direttiva 2019/790: il nuovo copyright europeo ● Introduce nuove eccezioni al diritto d’autore, in particolare a favore di soggetti che fanno attività didattiche, enti di ricerca ed enti di tutela del patrimonio culturale (es. nuova eccezione del text and data mining per scopi di ricerca scientifica). [artt. 3, 4, 5, 6, 8] ● Fissa il principio che le riproduzioni di opere dell’arte visiva cadute in pubblico dominio siano a loro volta in pubblico dominio. [art. 14] ● Crea un nuovo diritto “connesso” a favore degli editori delle pubblicazioni di carattere giornalistico in caso di utilizzi online, sorretto da un equo compenso. [art. 15] ● In controtendenza con la direttiva del 2001, ridefinisce la responsabilità legale dei service provider (più propriamente “prestatori di servizi di condivisione di contenuti online”) in merito allo sfruttamento di opere protette da copyright; inoltre impone loro di istituire un meccanismo di reclamo celere ed efficace che sia disponibile agli utenti dei loro servizi in caso di controversie. [art. 17] ● Stabilisce un generale obbligo di trasparenza secondo cui gli autori e gli artisti (interpreti o esecutori) ricevano informazioni aggiornate, pertinenti e complete sullo sfruttamento delle loro opere ed esecuzioni da parte dei licenziatari o cessionari. [art. 19]
  40. 40. Avv. Ph.D. Simone Aliprandi – Gli ambiti giuridici correlati alla trasformazione digitale (18 ott. 2022) Direttiva 2019/790: recepimento italiano ● La direttiva copyright del 2019 è stata recepita in Italia con il D. Lgs. 177/2021 dell’8 novembre 2021 (con ritardo di 6 mesi rispetto al limite massimo indicato dalla direttiva). ● Il decreto ha modificato un consistente numero di articoli (circa il 15% ) della legge italiana sul diritto d’autore (L. 633/1941), facendo per lo più un “copia-incolla” del testo della direttiva. ● Rimane il neo incomprensibile dell’art. 32-quater che attua in modo incompleto l’art. 14 della direttiva (sulle riproduzioni di opere dell’arte visiva). ● Attribuisce nuovi poteri in materia di diritto d’autore all’AgCOM (Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni) tra cui la determinazione dell’equo compenso per l’utilizzo online di pubblicazioni di carattere giornalistico di cui all’articolo 43-bis (e i relativi controlli).
  41. 41. PARTE 3.E Il recentissimo Digital Services Package
  42. 42. Avv. Ph.D. Simone Aliprandi – Gli ambiti giuridici correlati alla trasformazione digitale (18 ott. 2022) I due nuovi “act” in tema di trasformazione digitale ● Il 5 luglio 2022 il Parlamento Europeo ha approvato due nuovi regolamenti che entreranno in vigore dal 2023 e che rappresentano i testi normativi più avanzati per portare avanti le politiche di trasformazione digitale: il Digital Markets Act (DMA) e il Digital Services Act (DSA). ● Fortemente voluti dalla Commissione Von der Leyen e approvati con una certa speditezza.
  43. 43. Avv. Ph.D. Simone Aliprandi – Gli ambiti giuridici correlati alla trasformazione digitale (18 ott. 2022) Digital Market Act ● Approvato in via definitiva dal Consiglio UE il 18 luglio 2022, in vigore 6 mesi dopo. ● La legge sui servizi digitali si concentra sulla creazione di un ambiente online più sicuro per gli utenti e le imprese digitali e sulla protezione dei diritti fondamentali nello spazio digitale. ● Il DMA definisce nuove regole per le grandi piattaforme online (“gatekeeper”). Esse devono ora: ➢ garantire che l’annullamento dell’iscrizione ai servizi di base della piattaforma sia altrettanto facile dell’iscrizione; ➢ garantire l’interoperabilità delle funzionalità di base dei servizi di messaggistica istantanea, ossia consentire agli utenti di scambiare messaggi, inviare messaggi vocali o file tra le varie app di messaggistica; ➢ dare agli utenti commerciali l’accesso ai loro dati di marketing o di performance pubblicitaria sulla piattaforma; ➢ informare la Commissione europea delle loro acquisizioni e fusioni. Fonte: https://www.corrierecomunicazioni.it/digital-economy/digital-markets-act-in-gazzetta-ue-norme-in-vigore-da-novembre/
  44. 44. Avv. Ph.D. Simone Aliprandi – Gli ambiti giuridici correlati alla trasformazione digitale (18 ott. 2022) Digital Services Act ● Approvato in via definitiva dal Consiglio UE il 5 ottobre 2022, in vigore 6 mesi dopo. ● Si concentra sulla creazione di un ambiente online più sicuro per gli utenti e le imprese digitali e sulla protezione dei diritti fondamentali nello spazio digitale ● In base al DSA ➢ le piattaforme online, come i social media e i marketplace, dovranno adottare misure per proteggere i propri utenti da contenuti e beni illegali ➢ piattaforme e servizi online molto grandi saranno soggetti a obblighi più severi, proporzionati ai rischi che rappresentano per la società ➢ le grandi aziende tecnologiche dovranno essere più trasparenti sulle loro operazioni e agire per prevenire la diffusione della disinformazione e gli effetti negativi sui diritti fondamentali ➢ la pubblicità mirata sarà limitata e i “modelli oscuri” e altre pratiche ingannevoli saranno bandite. Fonte: https://www.corrierecomunicazioni.it/digital-economy/digital-services-act-ok-definitivo-del-consiglio-ue-standard-di-riferimento/
  45. 45. Avv. Ph.D. Simone Aliprandi – Gli ambiti giuridici correlati alla trasformazione digitale (18 ott. 2022) In arrivo anche un “bel” regolamento sull’intelligenza artificiale (c.d. AI Act) Da un paio d’anni si discute di un venturo regolamento sull’intelligenza artificiale. “C’è un nuovo testo di compromesso per il regolamento UE sull’intelligenza artificiale. Si focalizza sui sistemi di IA “ad alto rischio” e l’individuazione degli obblighi e delle responsabilità che dovrebbero essere poste in capo ai fornitori dei sistemi di intelligenza artificiale.” vedi articolo dello scorso 2 settembre → https://www.agendadigitale.eu/sicurezza/privacy/ai-act-come-procede-il-regolamen to-ue-sullintelligenza-artificiale-il-nuovo-testo/
  46. 46. F I N E Grazie dell’attenzione
  47. 47. potete seguirmi qui di Simone Aliprandi • Twitter: @simonealiprandi https://twitter.com/simonealiprandi • Pagina Facebook: www.facebook.com/simone.aliprandi.page/ • Profilo LinkedIn: https://it.linkedin.com/in/aliprandi/

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