Aliprandi - Il principio "open by default" su dati e documenti - 16-05-13

OPEN SOURCE IN TOUR 2013 – 16 maggio 2013 – Villa Cordellina Lombardi, Montecchio
Maggiore (Vi)
con il patrocinio di Provincia di Vicenza – Tavolo Coordinamento delle DE.CO. Vicentine
Avv. Simone Aliprandi, Ph.D. – Progetto Copyleft-Italia.it / Array
www.copyleft-italia.it – www.aliprandi.org – www.arraylaw.eu
Simone Aliprandi
IL PRINCIPIO “OPEN BY DEFAULT”
SU DATI E DOCUMENTI

Maggiore (Vi)
0
alcune premesse sui principi giuridici

Maggiore (Vi)
diritto d'autore (in senso ampio)
diritto connesso
diritto d'autore (in senso ampio)*
opere dell'ingegno
di carattere creativo
diritto d'autore
(in senso stretto)
opere di mera
documentazione
diritto sui generis
banche dati (prive
di carattere creativo)
*nell'ordinamento italiano

Maggiore (Vi)
il diritto sui generis
●
è una particolare forma di tutela prevista per i database
non creativi;
●
si applica alle informazioni organizzate e coordinate sotto
forma di banca dati, non alle informazioni in sé;
●
copre l'estrazione e il reimpiego di parti sostanziali del
database.
NB: L'unico modo per tutelare singole informazioni
o idee creative non ancora estrinsecate
in opere dell'ingegno è... tenerle segrete.

Maggiore (Vi)
1
il diritto d'autore degli enti pubblici

Maggiore (Vi)
Art. 5 Legge Diritto d'Autore (l. 633/1941)
Le disposizioni di questa legge non si applicano ai testi degli atti ufficiali
dello stato e delle amministrazioni pubbliche, sia italiane che straniere.
Art. 11 Legge Diritto d'Autore (l. 633/1941)
Alle amministrazioni dello stato, alle provincie ed ai comuni spetta il
diritto di autore sulle opere create e pubblicate sotto il loro nome ed a
loro conto e spese.
Lo stesso diritto spetta agli enti privati che non perseguano scopi di lucro,
salvo diverso accordo con gli autori delle opere pubblicate, nonché alle
accademie e agli altri enti pubblici culturali sulla raccolta dei loro atti e
sulle loro pubblicazioni.

Maggiore (Vi)
●
le due norme sono solo apparentemente
in contraddizione tra loro;
●
tendenza ad una interpretazione restrittiva
dell'art. 5 (“testi degli atti ufficiali”)

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2
il principio dell'open by default

Maggiore (Vi)
il nuovo principio è stato introdotto...
●
...sull'onda dell'entusiasmo per il tema del cosiddetto
“open data”;
●
...nel dicembre 2012 con il decreto Crescita 2.0 (poi legge
221/2012);
●
...per sfruttare in positivo l'inerzia delle PA
●
...agendo su due articoli del Codice amministrazione
digitale (52 e 68), ma senza toccare la Legge sul diritto
d'autore.

Maggiore (Vi)
Secondo il nuovo principio,
dati e documenti pubblicati dalle pubbliche
amministrazioni senza la specifica indicazione
di una licenza proprietaria si intendono
automaticamente rilasciati con una licenza open
(come ad esempio una Creative Commons).

Maggiore (Vi)
Art. 52, comma 1, CAD (d.lgs. 82/2005)
ACCESSO TELEMATICO E RIUTILIZZO DEI DATI DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI
I dati e i documenti che le amministrazioni titolari
pubblicano, con qualsiasi modalità,
senza l'espressa adozione di una licenza [...],
si intendono rilasciati come dati di tipo aperto ai
sensi all'articolo 68, comma 3, del presente Codice.

Maggiore (Vi)
Art. 52, comma 1, CAD (d.lgs. 82/2005)
ACCESSO TELEMATICO E RIUTILIZZO DEI DATI DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI
I dati e i documenti che le amministrazioni titolari
pubblicano, con qualsiasi modalità,
senza l'espressa adozione di una licenza [...],
si intendono rilasciati come dati di tipo aperto ai
sensi all'articolo 68, comma 3, del presente Codice.
richiama una definizione
contenuta in altra norma

Maggiore (Vi)
Art. 68, comma 3, lett. b CAD (d.lgs. 82/2005)
Per dati di tipo aperto si intendono i dati che presentano le
seguenti caratteristiche:
1) sono disponibili secondo i termini di una licenza che ne
permetta l'utilizzo da parte di chiunque, anche per finalità
commerciali, in formato disaggregato;
...

Maggiore (Vi)
…
2) sono accessibili attraverso le tecnologie dell'informazione
e della comunicazione, ivi comprese le reti telematiche
pubbliche e private, in formati aperti ai sensi della lettera a),
sono adatti all'utilizzo automatico da parte di programmi per
elaboratori e sono provvisti dei relativi metadati;
...

Maggiore (Vi)
…
3) sono resi disponibili gratuitamente attraverso le tecnologie
dell'informazione e della comunicazione, ivi comprese le reti
telematiche pubbliche e private, oppure sono resi disponibili
ai costi marginali sostenuti per la loro riproduzione e
divulgazione. [...]

Maggiore (Vi)
Il principio open by default è stato ulteriormente
ribadito con il D.Lgs. 14 marzo 2013 n. 33 (cosiddetto
Decreto Trasparenza), che all'articolo 7 sancisce:
I documenti, le informazioni e i dati oggetto di
pubblicazione obbligatoria ai sensi della normativa
vigente [...] sono pubblicati in formato di tipo aperto
ai sensi dell'art. 68 del CAD […] e sono riutilizzabili […]
senza ulteriori restrizioni diverse dall'obbligo di citare
la fonte e rispettarne l'integrità.

Maggiore (Vi)
3
critiche e problematiche

Maggiore (Vi)
Le principali critiche che si possono sollevare
sono relative alla tecnica legislativa.
Infatti è davvero poco consigliabile agire
sull'ambito del diritto d'autore senza però toccare
la legge sul diritto d'autore.
Inoltre, questi recente interventi legislativi
sembrano aggiungere incertezza ad una situazione
già abbastanza confusa.

Maggiore (Vi)
Infatti ne risulta che...
●
l'art. 5 LDA parla di “atti ufficiali” (testi degli)
●
l'art. 11 LDA parla di “opere”
●
l'art. 52 CAD parla di “dati e documenti”
(e richiama una definizione presente nell'art. 68, comma 3)
●
l'art. 68 CAD, comma 3, però parla
solo di “dati di tipo aperto”
●
Il decreto trasparenza, infine, parla
di “documenti, informazioni e dati”

Maggiore (Vi)
le parole sono
importanti !!
come diceva qualcuno...
*specialmente in
ambito giuridico

Maggiore (Vi)
L'ermeneutica del principio “open by default”
risulta particolarmente “barocca” e contorta.
E' basata infatti su un riferimento incrociato tra due
norme (art. 52 e art. 68 CAD), di cui una (l'art. 68)
è in realtà dedicata al tema più strettamente
informatico delle modalità di adozione
di software da parte della PA.
Ma appunto non fa alcun riferimento
agli articoli 5 e 11 LDA, che invece sono
le norme centrali in materia di copyright
da parte degli enti pubblici.

Maggiore (Vi)
Il sopraggiungere del Decreto Trasparenza
(in vigore dal 20 aprile 2013) non sembra
portare maggiore chiarezza interpretativa. Anzi!
E si attendono ancora i regolamenti attuativi relativi
alle nuove norme introdotte dal Decreto Crescita 2.0
(specialmente su ruolo che toccherà
all'Agenzia per l'Italia digitale).

Maggiore (Vi)
Altra critica più sottile è relativa invece alla scelta
di fare necessariamente riferimento al concetto
di licenza anche dove non ce n'era stretto bisogno.

Maggiore (Vi)
Di licenze infatti ce ne sono molte e ne potranno
nascere diverse. La community degli osservatori e degli
attivisti ha già avviato il dibattito su quale possa essere
la licenza più coerente con la definizione fornita.
Inoltre esistono strumenti (come la CCzero) che
potrebbero essere coerenti con la definizione
ma che tecnicamente non sono licenze
(sono infatti “waiver”, cioè atti unilaterali di rinuncia
e donazione al pubblico dominio).

Maggiore (Vi)

Maggiore (Vi)
Lo stesso effetto di “open by default” si poteva
raggiungere scrivendo in modo più neutro
il requisito n. 1 previsto dalla definizione
di dati aperti fornita dall'art. 68 CAD.

Maggiore (Vi)
cioè scrivendo...
1) sono resi disponibili e utilizzabili da parte di chiunque,
anche per finalità commerciali, in formato
disaggregato;
invece che
1) sono disponibili secondo i termini di una licenza che ne
permetta l'utilizzo da parte di chiunque, anche per finalità
commerciali, in formato disaggregato;

Maggiore (Vi)
Il Decreto trasparenza ha l'intento di fare maggiore
chiarezza... ma forse la fa nella direzione sbagliata.
Infatti, dicendo “senza ulteriori restrizioni diverse
dall'obbligo di citare la fonte e rispettarne l'integrità”,
sembra indirizzare verso una licenza di tipo
“verbatym copy” o “attribution non derivative”.
Ha senso una cosa del genere per dati rilasciati
dalle PA nell'esercizio delle loro funzioni istituzionali?
In sostanza... è davvero necessario?

Maggiore (Vi)
4
conclusioni

Maggiore (Vi)
nonostante tutto...
...il giudizio generale su questi interventi normativi
è positivo per il loro spirito di forte innovazione

Maggiore (Vi)
per approfondire
• S. Aliprandi, Open licensing e banche dati,
in Informatica e diritto, n. 12/2011 → link
• S. Aliprandi, Capire il copyright. Percorso guidato nel
diritto d'autore, Ledizioni/CopyleftItalia, 2012 → link
• S. Aliprandi, Il principio dell'open by default: alcune
perplessità tecnicogiuridiche [articolo da blog] → link

Maggiore (Vi)
grazie per l'attenzione
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