2. Breve storia dell’intervento di
sostituzione corneale
• Von Hippel A. Uber Transplantation der
Cornea. Arch Ophthalmol 1878
– Primo trapianto lamellare umano eseguito
con successo
• Zirm E. Eine erfolgreiche totale
Keratoplastik. Albrecht von Graefes Archiv
fur Ophthalmol 1906
– Primo trapianto di cornea perforante
eseguito con successo sull’uomo
• Paufique L, Sourdille GP, Offret G (1948) Les Graffes de la Cornee. Masson,
Paris
– Nella prima metà del XX secolo, la cheratoplastica lamellare era la metodica
comune per il trattamento delle patologie corneali
• Arentsen J, Morgan B, Green W (1976) Changing indications for keratoplasty.
Am J Ophthalmol 81:313–318
– Lo sviluppo delle procedure di eye banking, l’introduzione di steroidi per la
prevenzione del rigetto, la possibilità di produrre filamenti sottili e l’utilizzo del
microscopio operatorio incrementarono la diffusione della cheratoplastica lamellare.
3. Cheratoplastica perforante
Innovazione tecnologica fino al 1950
• Maunamee AE. The influence of donor-recipinet
sensitisation on corneal grafts. Am J
Ophthalmol 1941
– Introduzione della terapia del rigetto
• Paton D. The founder of the first eye bank:
R.Townley Paton. J Refract surg 1944
– Fondazione della prima Banca degli Occhi a New
York
• Castrovejo R. Keratoplasty. Am J Ophthalmol
1941
– Prima introduzione di strumenti dedicati (ancora
oggi parzialmente utilizzati) e affermazione della
circolarità della trapanazione
4. Cheratoplastica perforante
Innovazione tecnologica dopo il 1950
• Introduzione del microscopio operatorio
(1950) e della microscopia speculare
endoteliale (1970)
• Aghi atraumatici e nuovi materiali di sutura
(nylon 10/0 1970)
• Miglioramento dei metodi di trapanazione:
– affermazione del concetto di cheratoplastica
circolare (1940)
– trapani manuali (1970)
– trapano a suzione di Hessburg-Barron (1980)
– trapanazione mediante laser ad eccimeri
(1990)
5. Cheratoplastica perforante
Elementi attuali di tecnica chirurgica
Trapanazione meccanica
• Trapano a suzione di Hessburg-Barron
Centratura più agevole
Monouso
Trapanazione del lembo donatore dal lato endoteliale
necessità di sovradimensionamento rispetto all’ospite per la
conseguente disparità di forma tra i due lembi, con
possibile induzione di errori refrattivi. La differenza di 0,25
mm appare la più favorevole.*
*Heidemann DG. Oversized donor graft in penetrating keratoplasty. Arch Ophthalmol 1985
*Javadi MA. A comparison between donor-recipient corneal size and its effect on the ultimate
refractive error induced in keratoconus. Cornea 1993
6. Cheratoplastica perforante
Elementi attuali di tecnica chirurgica
Trapanazione meccanica
• Trapano e camera anteriore di
Hanna
Possibilità di pre-selezionare la
profondità di trapanazione
Trapanazione del lembo donatore dal
lato epiteliale, senza necessità di
variare le dimensioni tra lembo ospite
e donatore
Dispositivo parzialmente risterilizzabile
7. Cheratoplastica perforante
Elementi attuali di tecnica chirurgica
Trapanazione con laser ad eccimeri
Modesta riduzione dell’astigmatismo post-
operatorio*
– Minor distorsione del tessuto corneale durante la
trapanazione
– Riduzione del tilting verticale
Dispendio di tempo ed economico
*Seitz B. Nonmechanical corneal trephination with the excimer laser improves outcome after
penetrating keratoplasty. Ophthalmology 1999
8. Cheratoplastica perforante
Elementi attuali di tecnica chirurgica
Introduzione di Viscoelastici in camera
anteriore
• IAL F
• Healon GV
Minor percentuale di perdita endoteliale*
Agevolazione delle manovre chirurgiche
Possibile rialzo pressorio temporaneo*
*Musch DC. Endothelial rejection following PK using Healon or BSS. Cornea 1990
*Burke S. Comparison of the effect of two viscoelastic agents on postoperative IOP
after PK. Ophthalmic Surg 1992
9. Cheratoplastica perforante
Elementi attuali di tecnica chirurgica
Tipo di sutura
• A punti staccati
• Monofilamento singolo (torque, anti-
torque e non-torque)
• Mista
Dall’analisi dei trials randomizzati non
c’e evidenza clinica che la tecnica di
sutura influenzi l’astigmatismo finale*
*Musch DC. Corneal astigmatism after PK: the role of suture technique. Ophthalmology 1989
*Filatov V. Postkeratoplasty astigmatism with single running or interrupted suture.
Am J Ophthalmol 1993
*Busin M. Different suturing techniques variously affect the regularity of postkeratoplasty
astigmatism. Ophthalmology 1998
*Vajpayee RB. Evaluation of techniques of single continuous suturing in PK. Br J Ophthalmol 2001
10. Cheratoplastica perforante
Elementi attuali di tecnica chirurgica
Regolazione intraoperatoria della
sutura
• Cheratoscopio
• Topografia intraoperatoria
Riduzione dell’astigmatismo e
miglioramento dell’A.V. post-
operatori*
*Serdarevic ON. Randomized clinical trial comparing astigmatism and visual rehabilitation after PK with and
without intraoperative suture adjustment. Ophthalmology 1994
*Shimazaki J. Intraoperative versus postoperative suture adjustment after
penetrating keratoplasty. Cornea 1998
*Vinciguerra P. Corneal topography-guided penetrating keratoplasty and suture
adjustment: new approach for astigmatism control. Cornea 2007
11. Il più importante svantaggio della
cheratoplastica perforante è la
sostituzione dell’endotelio con un tessuto
allogenico
Importanti percentuali di rigetto
endoteliale, dal 2.3% al 65% a seconda
dei fattori di rischio*
*Smiddy WE. Clinical and immunological results of corneal allograft rejection. Ophthalmic Surg 1986
*Maguire MG. Risk factors for corneal graft failure and rejection in the collaborative corneal
transplantation studies. Collaborative Corneal Transplantation Studies Research Group. Ophthalmology
1994
*Naacke HG. Outcome of corneal transplantation rejection. Cornea 2001
12. È principalmente per questo motivo, accanto alla disponibilità
di nuova tecnologia, che nell’ultimo periodo si è assistito ad un
rinascente interesse per la
Cheratoplastica lamellare
• Introduzione di nuove metodiche
• Miglioramento del risultato funzionale
ALK
DLK
EK
LT
From
Eye Bank Association of America
15. DLK Vs PK
Riduzione delle complicanze intraoculari
Eliminazione dei problemi endoteliali
Riduzione della percentuale di rigetto
Non influenza della qualità dell’endotelio del lembo
Minore necessità di immunosopressione
Maggior robustezza della sutura
Intervento tecnicamente più difficile e lungo
Incidenza relativamente elevata di complicanze intra-operatorie
Qualità visiva sub-ottimale dovuta a problemi di interfacie
Tuttavia meno influenti rispetto alla LK anteriore
Risultato visivo a lungo termine paragonabile
*Sugita J. Deep lamellar keratoplasty with complete removal of pathological stroma.
Br J Ophthalmol 1997
*Shimmura S. Deep anterior lamellar keratoplasty. Curr Opin Ophthalmol 2006
*Tan DTH. Future directions in lamellar corneal transplantation. Cornea 2007
16. Cheratoplastica lamellare automatizzata
Dissezione mediante microcheratomo
Maggior regolarità del letto stromale
Profondità di taglio regolabile e differenziabile
Ogni marcata irregolarità di superficie è
replicata a livello del taglio
Non eseguibile in cornee particolarmente curve
*Azar DT. A new surgical technique of microkeratome-assisted deep lamellar keratoplasty.
Arch Ophthalmol 2000
*Tan D. ALK for post-PRK scarring and thinning. Am J Ophthalmol 2004
17. DSEK
Descemet Stripping Endothelial Keratoplasty
A B
• Introdotta nel 2003 in seguito ai
lavori di Melles*
• Ampia e rapida diffusione
Tecnica chirurgica
A. Tunnel sclerale 3/5 mm previa C D
marcatura epiteliale di 9 mm
B. Stripping della Descemet
C. Innesto di un lenticolo endoteliale
preparato manualmente o con
microcheratomo (DSEK
automatizzata o DSAEK)
D. Iniezione di aria in c.a.
*Melles GR. A Technique to Excise the Descemet Membrane From a Recipient Cornea
(Descemetorhexis). Cornea 2004
19. DSEK Vs PK
Recupero funzionale più rapido
Assenza di suture corneali
Minime alterazioni della superficie oculare
Risultato refrattivo prevedibile con minime variazioni
rispetto al pre-operatorio
Riduzione delle complicanze intraoculari
Chirurgia eseguita attraverso un’incisione autosigillante
Minore incidenza di rigetto endoteliale (7,5%)
Qualità visiva sub-ottimale dovuta a problemi di interfacie
Manipolazione del lenticolo
Può portare a una significativa perdita endoteliale
Possibile dislocazione post-operatoria
*Price MO. DSEK comparative outcomes with microkeratome and manually dissected donor
tissue. Ophthalmology 2006
*Price FW. DSEK in 50 eyes: a refractive neutral corneal transplant. J Refrect Surg 2005
*Gorovoy MS.DSEK. Cornea 2006
20. Osteo-odonto-cheratoprotesi
• Cheratoprotesi che utilizza una radice
dentaria del paziente stesso e il
corrispondente osso alveolare come
supporto di un cilindro ottico in PMMA
• Indicazioni
– Sindrome Steven-Johnson
– Ustioni chimiche e termiche
– Pemfigoide cicatriziale
– Tracoma evoluto
Strampelli B (1963) Keratoprosthesis with osteodontal tissue. Am
J Ophthalmol 89:1023–1039
21. Sostituzione corneale
Prospettive future
Laser a femtosecondi*
• Durata dell’impulso 10-15 sec
• Lunghezza d’onda nel campo del vicino
infrarosso
– Fotoionizzazione del tessuto corneale
(vaporizzazione di piccoli volumi di tessuto
con produzione di minime onde d’urto
dannose per il tessuto circostante – un
millesimo rispetto a quelle prodotte dal
Nd:YAG Laser)
*Buratto LB. The use of femtosecond laser in PK. Am J Ophthalmol 2007
* Price FW. One year follow-up of initial series of femtosecond laser PK. Arch Ophthalmol 2008
22. Sostituzione corneale
Prospettive future
Laser a femtosecondi*
• Al presente utilizzato soprattutto
per la creazione del flap LASIK,
tuttavia è possibile
– Cheratoplastica lamellare anteriore
e posteriore
– Taglio del bottone donatore nella
DSEK
– Trapanazione perforante
customizzata (1)
– Creazione di tunnel corneali per
anelli stromali
– Cheratotomia astigmatica
– Biopsia corneale
*Soong HK, Malta JB. Femtoseconds lasers in ophthalmology. Am J Ophthalmol 2009
23. Sostituzione corneale
Prospettive future
Terapia genica corneale*
• La maggior parte della ricerca riguarda
l’immunomodulazione, mediante l’induzione o il
blocco di proteine legate alle reazioni
infiammatorie post-operatorie
• La somministrazione dei geni avviene per via
topica o iniezione intraoculare (stromale, intra-
camerulare, intra-vitreale)
• Vettori virali o agenti fisici (lipidi)
• Studi in fase sperimentale avanzata su animali
E.A. Klausner et al. Corneal gene therapy. Journal of Controlled
Release 124 (2007) 107–133
24. Grazie per l’attenzione
Cheratoplastica perforante di 5 mm
Eseguita nel 1958
Trasparente nel 2008