Lorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptx
A. Capriolo, ISPRA: Conoscere e misurare il capitale naturale in Italia"
1. “CONOSCERE E MISURARE IL CAPITALE NATURALE IN
ITALIA”
Alessio Capriolo
ISPRA
Responsabile Area "Valutazioni economiche, contabilità
e sostenibilità ambientale, percezione e gestione sociale
dei rischi ambientali"
2. TARGET 15.9 DEI SUSTAINABLE DEVELOPMENT GOALS: INTEGRATE ECOSYSTEMS AND
BIODIVERSITY VALUES INTO NATIONAL AND LOCAL PLANNING, DEVELOPMENT
PROCESSES AND POVERTY REDUCTION STRATEGIES, AND ACCOUNTS’
La misurazione e la contabilità del capitale naturale come base fondamentale e
necessaria per informare il processo decisionale economico e ambientale.
La necessità di conservare e valorizzare il capitale naturale è un obiettivo politico
esplicito nella Strategia dell'UE sulla biodiversità fino al 2020 e nel Settimo
programma di azione per l'ambiente.
Disposizioni legislative previste dal ‘Collegato Ambientale’ alla legge di Bilancio
2016 (art 67, L. 221/2015): istituzione di un Comitato per il Capitale Naturale
che elabora annualmente un Rapporto sullo Stato del Capitale Naturale del
Paese, corredato di informazioni e dati ambientali espressi in unità fisiche e
monetarie, seguendo le metodologie definite dall'ONU e dalla UE, nonché di
valutazioni ex ante ed ex post degli effetti delle politiche pubbliche sul capitale
naturale e sui servizi ecosistemici.
UNO ZOOM ALL’INTERNO DI UN TARGET
….
3. Il degrado degli ecosistemi deriva, sovente, dalla
sottovalutazione del ruolo e valore di questa
dotazione
La sostenibilità dei nostri modelli di sviluppo
dipende dal mantenere sistemi naturali sani, vitali
e resilienti. Il mantenimento del "capitale
naturale", ovvero degli ecosistemi e dei servizi che
forniscono, è fondamentale per l'attività
economica e il benessere delle persone.
LA PIÙ GRANDE ‘AZIENDA’ DEL GLOBO !
L’obbligo morale della ‘preservazione’ non ci
esime dal misurare, anche con ordini di grandezza
economici, il contributo che il capitale naturale dà
al sistema economico-produttivo e alla società (e,
viceversa, l’impatto che le politiche producono sul
capitale naturale).
PERCHÉ IL CAPITALE NATURALE ?
4. il 23% delle coste italiane registra processi di
erosione; un ulteriore 9,5 % consiste in
strutture artificiali (moli, porti, etc.) mentre
circa il 60% viene definito come “stabile”
Praterie di Posidonia, sia vive che degradate o
morte, si trovano in corrispondenza di circa il 30%
della linea costiera per una lunghezza totale di
2.550 km (Fonte: ISPRA)
=518.6 Km di coste soggette a processi erosivi con presenza di posidonia
402 M € potenziali su tutta la costa in cui la Posidonia è presente
=>
I TIER
5. Tg=Milioni di T
(Plan Bleu (2010) = -3.1E-06 TgC/y/Km2
STIME DEL SEQUESTRO DI CARBONIO NEL MEDITERRANEO / ANNO
Mediterraneo «imputabile» all’Italia»: area di sfruttamento economico esclusivo (EEZ
all’interno della quale un paese eserciterebbe sovranità di esplorazione e
sfruttamento, conservazione e gestione delle risorse marine viventi e non viventi
collocate nella “colonna d’acqua” e sul fondo del mare come definite dalla Parte V
della Legge del Mare).
In linea di principio la EEZ si estende per 200 miglia nautiche dalla linea costiera
nazionale. L’Italia non ha dichiarato la sua EEZ 537932 Km2 => 0,54 M T/C
sequestrate ogni anno
6. Valore complessivo del
servizio di sequestro del
carbonio fornito
annualmente dai mari
italiani (M $)
= 9,7 –
129 M
€/anno
IL COSTO SOCIALE DELLA TONNELLATA DI CARBONIO EMESSA
7. II TIER
l’Italia presenta il tasso di perdita di suolo più
alto, con valori medi di 8,46 t/ha/anno.
Il valore monetario del servizio di controllo
dell’erosione del suolo risulta compreso tra 35
e 149 Mld €
Il valore economico totale della qualità degli
habitat è pari a 13,5 Mld € di cui: 4,9 Mld €
attribuibili alle foreste, 1,5 Mld € a prati e
pascoli e 103 Mln € alle zone umide.
Il valore monetario del servizio assorbimento
di CO2 varia tra 8,8 – 58 Mld € nel 2016
8. (Source: UN 2017)
INCA core
accounts
Experiment
work
LEGEND:
Il sistema integrato del progetto KIP-INCA per la contabilità del Capitale Naturale e
dei Servizi Ecosistemici (Eurostat, EEA, DG ENV, DGJRC and DGRTD)
III TIER
10. Influenza Umana
Distanza dai fattori
di attratività
Tempo di
percorrenza
Distanza dalle
città
Funzione di
mobilità
Fattore
Popolazione
Domanda
(Demand)
USO
Offerta
(Supply)
Numero di
Visitatori
Valore del servizio
Ricreativo Outdoor (€)
Costo del
Viaggio
N.C.A.
Diagramma di Flusso del modello di Servizio Ricreativo Outdoor
SERVIZIO RICREATIVO OUTDOOR
11. Servizio ecosistemico/
Tipo di ecosistema
Outdoor Recreation
(Numero visite- 2018)
Outdoor Recreation
Veicolo a benzina
(M€- 2018)
Outdoor Recreation
Veicolo elettrico
(M€- 2018)
Aree Verdi urbane 634.981 0,66
0,52
Campagna 882.060.376 2.486
1953,22
Praterie 116.265.336 658
516,98
Cespuglieti 119.104.297 745
585,34
Foreste e boschi 586.452.548 4.091
3214,25
Aree umide 7.015.505 10
7,86
Fiumi e laghi 17.398.793 40
31,43
Altri 36.725.571 325
255,35
Totale Offerta 1.765.657.407 8.357 6.565
TAVOLA DI ACCOUNTING
USO DEL SERVIZIO IN TERMINI FISICI E MONETARI
16. Modello BIGBANG – Bilancio Idrologico GIS
BAsed a scala Nazionale su Griglia regolare
(versione Bigbang 1.0) (Braca, 2018).
SERVIZIO DI FORNITURA DI ACQUA
Ecosystem Service/
Type of Ecosystem
Units
Greenurban
areas
Cropland
Grassland
Heatlandand
shurbs
Woodlandand
forest
Wetlands
Riversandlakes
Coastaland
intertidalareas
Total
Supply
Supply (Potential
Flow)
(m3/year)
37.889.000
31.422.452.000
9.543.560.000
7.655.294.000
48.466.732.000
101.617.000
974.477.000
17016817000
115.218.838.000
18. Nel complesso, vi è una chiara mancanza di dati (a partire dalla condizione degli
ecosistemi) che rende ancora non completamente attendibile queste
misurazioni. Gli investimenti in sistemi informativi sono necessari per un
monitoraggio più mirato in combinazione con osservazioni satellitari e altri dati
statistici. Insieme, questi approcci forniranno una migliore conoscenza per la
gestione degli ecosistemi in Italia.
Le stime ottenute finora forniscono un’indicazione del valore fisico ed
economico di una serie, ancora limitata, di servizi ecosistemici e tuttavia
avvicinano l’Italia alla realizzazione di una contabilità ‘satellite’ utile ad
integrare i valori degli ecosistemi e del capitale naturale nelle pianificazioni
nazionali, locali e nei processi di sviluppo.
Occorre proseguire in questa direzione, migliorando la conoscenza dei
meccanismi biofisici di funzionamento dei servizi ecosistemici, e le metodologie
di valutazione attraverso l’utilizzo di strumenti di analisi sempre più precisi.
LE PROSPETTIVE