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Il Benessere Equo e Sostenibile delle
Province e delle città
Principali indicatori per tema e livello territoriale
Francesca Vannoni
Torino, 27 ottobre 2015
Il contesto nazionale
• Iniziativa congiunta Istat-Cnel per la misurazione in Italia del
Benessere Equo e Sostenibile: nuovi indicatori in grado di offrire
una visione condivisa di progresso per l’Italia.
• Studio progettuale ‘‘Analisi e ricerche per la valutazione del
benessere Equo e Sostenibile delle province’’ inserito nel
Programma statistico Nazionale 2011-2013 (PSU – 00003)
condotto dall’Ufficio Statistica della Provincia di Pesaro ed Urbino
con la compartecipazione metodologica e tecnica dell’Istat.
• Progetto UrBes: creazione di una rete di città metropolitane per la
sperimentazione e il confronto di indicatori di benessere urbano
equo sostenibile.
• Estensione dello studio progettuale (accordo Istat-Cuspi) Bes delle
province: Sistema Informativo Statistico sul Benessere Equo e
Sostenibile a livello territoriale
Francesca Vannoni – Torino, 27 ottobre 2015
http://www.misuredelbenessere.it
Francesca Vannoni – Torino, 27 ottobre 2015
Il Benessere Equo e Sostenibile
Un’iniziativa inter-istituzionale del Cnel e dell’Istat di grande rilevanza
scientifica, che pone l’Italia all’avanguardia nel panorama internazionale in
tema di sviluppo di indicatori sullo stato di salute di un Paese che vadano
“al di là del Pil”.
Benessere è un concetto multidimensionale: non si riferisce soltanto a
lavoro e benessere economico, particolarmente rilevanti in una fase di crisi
come questa, ma al complesso della qualità della vita dei cittadini.
Il dibattito internazionale sulla misurazione del benessere e del
progresso vede continui passi avanti e una sempre maggiore
istituzionalizzazione degli strumenti di questo tipo.
La Commissione statistica dell’ONU ha deciso che la giornata mondiale
della statistica del 20 ottobre 2015 fosse centrata sul tema “Statistics for
better decision-making. Statistics for better development/life”.
Francesca Vannoni – Torino, 27 ottobre 2015
Il Benessere Equo e Sostenibile
Il quadro di analisi proposto è frutto di un lungo lavoro svolto tra il 2011 e il
2013 da rappresentanti delle parti sociali e dalla comunità scientifica.
Negli anni sono stati anche ampiamente consultati i cittadini al fine di
raccogliere osservazioni e suggerimenti (un’indagine campionaria, raccolta di
opinioni sul sito e durante incontri territoriali).
Tra la presentazione del primo rapporto e oggi il dialogo con i cittadini non
si è concluso: si sono tenuti oltre 100 incontri pubblici in modo da poter
affinare ulteriormente gli indicatori proposti e le analisi di essi.
Il Bes è un work in progress.
Oltre al costante miglioramento della qualità e tempestività delle fonti
informative, si svolge anche un complesso lavoro metodologico e tecnico per
affrontare il problema della misurazione della sostenibilità futura (economica,
sociale e ambientale) dell’attuale livello di benessere nel nostro Paese.
Francesca Vannoni – Torino, 27 ottobre 2015
Il Benessere Equo e Sostenibile
Il rapporto Bes2014
Il rapporto Bes2014 si basa sull’analisi dei 12 domini del benessere in
Italia attraverso 134 indicatori.
Ogni capitolo propone una lettura dei fenomeni nel tempo e nei diversi
territori del Paese e, ove possibile, anche nel confronto con gli altri paesi
europei.
Inoltre, in maniera sistematica, si guarda alle differenze esistenti per
quanto riguarda il genere, l’età e il territorio.
Dominio per dominio la ricchezza delle informazioni consente un esame
dei mutamenti della qualità della vita in Italia vista da 12 punti di vista
differenti.
Francesca Vannoni – Torino, 27 ottobre 2015
Il Benessere Equo e Sostenibile
Il quadro che ne emerge mostra:
 luci ed ombre
 tendenze positive di lungo periodo meno
condizionate dalla congiuntura
 aspetti profondamente segnati dal ciclo
economico come il lavoro e la condizione
economica delle famiglie.
Francesca Vannoni – Torino, 27 ottobre 2015
Le 10 dimensioni
analizzate in Urbes:
1. Salute
2. Istruzione e formazione
3. Lavoro e conciliazione
dei tempi di vita
4. Benessere economico
5. Politica e istituzioni
6. Sicurezza
7. Paesaggio e patrimonio
culturale
8. Ambiente
9. Ricerca e innovazione
10. Qualità dei servizi
Francesca Vannoni – Torino, 27 ottobre 2015
Nasce nel 2012 come una rete di città metropolitane per la
sperimentazione e il confronto di indicatori di benessere urbano equo e
sostenibile, promossa da Istat e ANCI.
Nella fase di avvio si concentra su iniziative di consultazione dei
cittadini sulla rilevanza dei domini del Bes e sulla ricognizione delle basi
informative necessarie per applicare l’approccio Bes a livello urbano.
Con il primo Rapporto Urbes (giugno 2013) si realizza il primo prodotto
congiunto Istat/Comuni, utilizzando un set di 25 indicatori Bes
immediatamente disponibili a livello territoriale.
Il workshop «Idee e progetti per il futuro di UrBes e Smart cities» (CNEL,
Roma, 20 nov. 2013) approfondisce i temi della ricerca di un approccio
sempre piu’ specifico per la misurazione del Bes nelle città e delle
esperienze territoriali per l’utilizzo di UrBes in vari ambiti.
Francesca Vannoni – Torino, 27 ottobre 2015
Il progetto UrBes
Il Rapporto UrBes 2015 è uno sviluppo ulteriore del Bes perché integra
una serie di avanzamenti nella capacità informativa sul benessere nelle
città e nel rafforzamento della rete dei Comuni partecipanti al progetto,
che aumentano da 15 a 29.
Set di 64 indicatori, di cui 48 direttamente riferibili a quelli nazionali del
Bes e 16 nuovi indicatori concernenti tematiche e risvolti significativi,
soprattutto in un’ottica di declinazione urbana della misura del
benessere.
La realizzazione del II Rapporto UrBes ha consentito di individuare i limiti
e le cautele che devono accompagnare l’utilizzo di alcuni indicatori su
base territoriale.
Francesca Vannoni – Torino, 27 ottobre 2015
Il Rapporto UrBes 2015
Francesca Vannoni – Torino, 27 ottobre 2015
Il Rapporto UrBes 2015: la scheda della città di Torino
Partecipazione alla scuola dell’infanzia
(per 100 bambini di 4-5 anni)
LEGENDA
Regione
Provincia
Italia
Francesca Vannoni – Torino, 27 ottobre 2015
Il Rapporto UrBes 2015: la scheda della città di Torino
Tasso di occupazione 20-64 anni (per
100 persone di 20-64 anni)
2,9 punti percentuali in meno di quanto registrato all’inizio
della crisi economica
superiore di 20,3 punti rispetto al Mezzogiorno
ma inferiore di 2,7 punti alla quota dell’Italia settentrionale.
LEGENDA
Regione
Provincia
Italia
Rapporto tra tasso di occupazione delle donne di
25-49 anni con figli in età prescolare e delle
donne senza figli (per 100)
Francesca Vannoni – Torino, 27 ottobre 2015
Il Rapporto UrBes 2015: la scheda della città di Torino
LEGENDA Regione Provincia Italia
Francesca Vannoni – Torino, 27 ottobre 2015
Il Rapporto UrBes 2015: la scheda della città di Torino
LEGENDA
Provincia
Regione
Comune
Italia
A Torino nel decennio intercensuario aumento di cooperative
sociali, istituzioni non profit e di volontari delle unità locali di
queste ultime, ma livello più basso rispetto al nord Italia.
Francesca Vannoni – Torino, 27 ottobre 2015
Il Rapporto UrBes 2015: la scheda della città di Torino
La propensione alla
partecipazione elettorale registra
un aumento dei votanti alle ultime
elezioni comunali di 1,8 punti
percentuali rispetto alle elezioni del
2006.
La quota di donne Assessori
comunali è scesa dal 50% del 2011
al 36,4% del 2013.
L’incidenza di donne presenti nel
Consiglio Comunale è stabile dal
2011 mentre era in crescita nel
quinquennio precedente.
LEGENDA
Provincia
Regione
Comune
Italia
Francesca Vannoni – Torino, 27 ottobre 2015
Il Rapporto UrBes 2015: la scheda della città di Torino
Le denunce di scippi, rapine e furti nelle abitazioni sono ovunque aumentate dal 2010, anche
per effetto della crisi, ma a Torino l’incremento è più accentuato rispetto agli altri ambiti
territoriali e i tassi sono molto più elevati rispetto a quelli medi dell’insieme delle città
metropolitane. Per gli omicidi denunciati Torino, che è in linea con la media delle città
metropolitane, si avvicina più al valore del Mezzogiorno che a quelli del Nord e del Centro.
LEGENDA
Provincia
Regione
Comune
Italia
Francesca Vannoni – Torino, 27 ottobre 2015
Il Rapporto UrBes 2015: la scheda della città di Torino
Francesca Vannoni – Torino, 27 ottobre 2015
Il Rapporto UrBes 2015: la scheda della città di Torino
LEGENDA
Provincia
Regione
Comune
Italia
Francesca Vannoni – Torino, 27 ottobre 2015
Il Rapporto UrBes 2015: la scheda della città di Torino
LEGENDA
Provincia
Regione
Comune
Italia
Francesca Vannoni – Torino, 27 ottobre 2015
Il Rapporto UrBes 2015: la scheda della città di Torino
LEGENDA
Provincia
Regione
Comune
Italia
Francesca Vannoni – Torino, 27 ottobre 2015
La dicotomia tra Centro-Nord e Sud si ritrova anche a livello urbano.
Maggiori criticità e ritardi fra le città meridionali per: reddito, condizioni materiali di
vita e occupazione, speranza di vita, livelli di scolarizzazione, conservazione del
patrimonio edilizio, ricerca e innovazione, diffusione del non profit, dotazione e
fruizione di servizi come quelli culturali o per la prima infanzia.
Tuttavia per i reati contro il patrimonio e le problematiche della mobilità urbana alcune
città del Sud risultano in condizioni migliori di quelle del Centro-Nord.
Il Rapporto UrBes 2015: sintesi dei principali risultati
Francesca Vannoni – Torino, 27 ottobre 2015
Il Rapporto UrBes 2015: sintesi dei principali risultati
Inoltre, limitatamente alle città metropolitane del settentrione, ulteriori elementi
problematici sono connessi all’invecchiamento della popolazione (tasso di
mortalità per demenze senili) e alla qualità dell’aria.
Per il complesso delle realtà metropolitane, una situazione di svantaggio relativo
rispetto al resto del territorio è prevalente in merito alla mortalità per tumore;
disponibilità di verde urbano; modalità di gestione dei rifiuti; presenza di aree
pedonali.
Inoltre, nei comuni capoluogo si accentua la frequenza di diverse tipologie di
reati e quella di incidenti stradali con lesioni alle persone.
D’altro canto, emerge anche il ruolo della città come luogo dell’innovazione.
Nei centri metropolitani, soprattutto rispetto ai contesti provinciali di riferimento,
livelli di scolarizzazione e di reddito più elevati; una maggiore propensione alla
specializzazione produttiva e alla connettività; biblioteche e musei più
frequentati; una migliore conciliazione tra lavoro e impegni familiari di cui si
fanno carico soprattutto le donne.
Le 11 dimensioni
analizzate in Bes delle
province:
1. Salute
2. Istruzione e formazione
3. Lavoro e conciliazione
dei tempi di vita
4. Benessere economico
5. Relazioni sociali
6. Politica e istituzioni
7. Sicurezza
8. Paesaggio e patrimonio
culturale
9. Ambiente
10. Ricerca e innovazione
11. Qualità dei servizi
http://www.besdelleprovince.it
Francesca Vannoni – Torino, 27 ottobre 2015
• Misurare stato, livello e dinamiche del Bes della
comunità locale
• Valutare il contributo dell’azione dell’Ente locale al
Bes del territorio
• Alimentare e sostenere nel tempo i flussi informativi
Obiettivi
Francesca Vannoni – Torino, 27 ottobre 2015
Progettazione degli indicatori
Testo Unico
Enti Locali
Deleghe e
trasferimenti
Pianificazione
strategica
funzioni servizi progetti
Analisi normativa, di bilancio, organizzativa
Obiettivi dell’azione amministrativa
Letteraturasulwell-beingesulBes
Dimensioni
del Bes
Misure
del Bes
Altri indicatori
generali
Indicatori
specifici
Funzionamento dell’Ente locale
Banche dati del Sistema Statistico Nazionale
Archivi amministrativi delle Province
Francesca Vannoni – Torino, 27 ottobre 2015
Analisi del contesto
• Misure del Bes nazionale ©
• Proxy degli indicatori del Bes nazionale
• Ulteriori indicatori rilevanti per lo specifico contesto territoriale e
istituzionale di analisi (Altri indicatori generali)
Analisi dell’azione dell’Ente locale (Indicatori specifici)
• Livello dei bisogni
• Livello dei risultati
Progettazione degli indicatori
Francesca Vannoni – Torino, 27 ottobre 2015
La rete
Per condividere
 Indicatori di contesto
 Indicatori specifici
 Sviluppo della reportistica
 Azioni e risultati della diffusione e consultazione a
livello locale
 25 Uffici di statistica provinciali in 14 regioni
 17 Sedi territoriali Istat
 115 referenti di progetto
 Un Comitato di coordinamento nazionale CUSPI-Istat
 Un nucleo di supporto tecnico metodologico Istat
 14 Gruppi di lavoro territoriali Istat-Enti di area vasta
Francesca Vannoni – Torino, 27 ottobre 2015
Un progetto a rete in rete
• Omogeneità nella modularità
• Logica policentrica e multi contribuita
• Web 2.0 come opportunità per fare sistema
Francesca Vannoni – Torino, 27 ottobre 2015
Dimensioni e indicatori per la misurazione del Bes
Francesca Vannoni – Torino, 27 ottobre 2015
• Descrivono sinteticamente fenomeni legati al Bes del territorio sui quali la
Provincia non ha specifiche competenze o ha comunque competenze assai
circoscritte;
• Sono informazioni utili a
• definire il contesto locale rispetto ad altri territori;
• indirizzare l’azione dell’Ente (ex ante) e a valutarne gli esiti (ex post) anche
se in maniera indiretta e aggregata;
• Sono progettati in modo da presentare una relazione univoca e non
controversa con l’aspetto di Bes misurato. Ciascuno di essi può essere
contraddistinto da un segno ‘‘+’’ o ‘‘-’’ a seconda che al suo variare si possa
ipotizzare una variazione del livello di benessere della collettività nella stessa
direzione (+) o contraria (-);
• Sono suddivisi in
• indicatori Istat-Cnel (evidenziati in arancione): corrispondono o
approssimano accettabilmente le misure del Bes definite a livello nazionale;
• altri indicatori di rilevanza generale.
Indicatori del Bes e altri indicatori di contesto
Francesca Vannoni – Torino, 27 ottobre 2015
Work in progress
• Completamento studio di fattibilità e implementazione del
Sistema Informativo Statistico
• Sviluppo dei supporti di diffusione e della reportistica e
aggiornamento del sito di progetto
• Promozione dell’allargamento della rete di progetto ed
estensione dei risultati raggiunti
• Prosecuzione dello studio di fattibilità e dello sviluppo del
Sistema Informativo Statistico – modulo degli indicatori
specifici (a partire dagli indicatori di Pesaro e Urbino)
• Partecipazione, disseminazione e comunicazione dei
risultati del progetto
• Sviluppo della base dati pubblicata
Francesca Vannoni – Torino, 27 ottobre 2015
Il Bes delle province – Anno 2015
Francesca Vannoni – Torino, 27 ottobre 2015
Istruzione e formazione – Indicatori per tema e livello territoriale
> abbandono precoce degli studi
< persone in età lavorativa con
istruzione bassa
< partecipazione all’istruzione
secondaria e terziaria
> partecipazione all’istruzione
terziaria S&T
Livelli di competenza alfabetica e
numerica intermedi
Lavoro e conciliazione dei tempi di vita – Indicatori per tema e livello
territoriale
Francesca Vannoni – Torino, 27 ottobre 2015
Relazioni sociali – Indicatori per tema e livello territoriale
Francesca Vannoni – Torino, 27 ottobre 2015
Politica e Istituzioni – Indicatori per tema e livello territoriale
Francesca Vannoni – Torino, 27 ottobre 2015
Sicurezza – Indicatori per tema e livello territoriale
Ambiente – Indicatori per tema e livello territoriale
Paesaggio e patrimonio culturale – Indicatori per tema e livello territoriale
Francesca Vannoni – Torino, 27 ottobre 2015
Ricerca e Innovazione – Indicatori per tema e livello territoriale
Francesca Vannoni – Torino, 27 ottobre 2015
Profilo del Bes della provincia di Alessandria
S W
O T
Francesca Vannoni – Torino, 27 ottobre 2015
• Livello più alto di occupazione giovanile
• Minori manifestazioni di criminalità
• Estesa presenza delle istituzioni non profit e del
volontariato
• Migliore integrazione degli immigrati attraverso
l’acquisizione della cittadinanza italiana
• Quota relativamente più cospicua di finanziamento interno
dell’amministrazione provinciale
• Buona conservazione degli edifici storici
• Elevata densità di piste ciclabili.
- Punti di forzaS
Francesca Vannoni – Torino, 27 ottobre 2015
• Mortalità infantile, mortalità evitabile, mortalità per tumore
nella popolazione adulta e per demenza negli anziani
• Abbandono scolastico
• Scarsa partecipazione all’istruzione secondaria e terziaria
• Incertezza occupazionale
• Alta rischiosità per infortuni sul lavoro
• Bassa disponibilità di reddito famigliare
• Scarsa incidenza dei brevetti nei settori high-tech e ICT
• Livello critico di inquinamento dell’aria
• Ingente quantità di rifiuti urbani - provenienti anche da fuori
provincia - smaltiti nelle discariche del territorio
provinciale.
Profilo di BES della provincia
- Punti di debolezzaw
Francesca Vannoni – Torino, 27 ottobre 2015
• La presenza in provincia di un’importante sede
universitaria ha contribuito nel medio periodo alla
progressiva riduzione del divario di istruzione universitaria
rispetto alle medie regionali e nazionali, in particolare nei
corsi di laurea del gruppo scientifico e tecnologico.
• Partecipazione elettorale e presenza femminile nelle
amministrazioni comunali superiori ai rispettivi valori
nazionali
• Strutture museali fruibili, a testimonianza del passato ricco
di storia e dell’attenzione via via prestata
dall’amministrazione provinciale al proprio patrimonio
culturale
O - Opportunità
Francesca Vannoni – Torino, 27 ottobre 2015
Meglio della media nazionale, ma peggio di quella regionale
per:
• competenza alfabetica e numerica degli studenti delle
classi seconde della scuola secondaria di secondo grado
• partecipazione femminile al mercato del lavoro
• grado di finanziamento interno delle amministrazioni
comunali
• capacità tecnologica delle imprese
• da migliorare la raccolta differenziata di rifiuti urbani e la
disponibilità di posti negli istituti di pena.
- RischiT
Francesca Vannoni – Torino, 27 ottobre 2015
Il Bes delle province – Anno 2015
Francesca Vannoni – Torino, 27 ottobre 2015
Gruppo di lavoro
Istat:
Francesca Vannoni
Provincia di Vercelli:
Gianfranco Garzolino
Nome Cognome - Luogo, data
Istruzione e formazione – Indicatori per tema e livello territoriale
> persone in età lavorativa con
istruzione bassa
> partecipaz. all’istruz. secondaria
superiore
< partecipaz. all’istruz. terziaria
> Formazione permanente in età
lavorativa
Francesca Vannoni – Torino, 27 ottobre 2015
Benessere economico
Francesca Vannoni – Torino, 27 ottobre 2015
Sicurezza – Indicatori per tema e livello territoriale
Francesca Vannoni – Torino, 27 ottobre 2015
Relazioni sociali – Indicatori per tema e livello territoriale
Francesca Vannoni – Torino, 27 ottobre 2015
Ambiente – Indicatori per tema e livello territoriale
Francesca Vannoni – Torino, 27 ottobre 2015
Ricerca e innovazione – Indicatori per tema e livello territoriale
Francesca Vannoni – Torino, 27 ottobre 2015
Paesaggio e patrimonio culturale – Indicatori per tema e
livello territoriale
Francesca Vannoni – Torino, 27 ottobre 2015
Profilo di BES della provincia di Vercelli
S W
O T
Francesca Vannoni – Torino, 27 ottobre 2015
Francesca Vannoni – Torino, 27 ottobre 2015
• Apprezzabili livelli di reddito e di ricchezza
• Minori manifestazioni di criminalità.
• Estesa presenza del volontariato e di istituzioni non
profit.
• Maggiore integrazione delle persone di origine straniera
mediante l’acquisizione della cittadinanza italiana.
• Limitato afflusso di rifiuti urbani da smaltire in discarica.
• Non eccessivo consumo di acqua potabile e di energia
elettrica per usi domestici.
• Presenza di aree verdi e piste ciclabili che
contribuiscono a sostenere la qualità ambientale.
- Punti di forza della provincia di VercelliS
• Inquinamento dell’aria nel capoluogo
• Bassa partecipazione all’istruzione universitaria
• Difficoltà di innovazione e sviluppo dell’economia
della conoscenza
• Scarsa valorizzazione del complesso dei musei
locali, soprattutto in termini di afflusso di
visitatori.
- Punti di debolezza della provinciaw
Francesca Vannoni – Torino, 27 ottobre 2015
• La robustezza del sistema locale di istruzione secondaria e del
sistema della formazione professionale può fare da sfondo ad
una prospettiva di innalzamento della qualità delle risorse
umane provinciali in termini formativi e di educazione.
• Il livello di partecipazione alle consultazioni elettorali e i discreti
risultati in termini di gestione delle risorse pubbliche locali
testimoniano di un apprezzabile grado di senso civico della
comunità provinciale.
• La provincia di Vercelli può contare su un patrimonio storico,
culturale ed ambientale consistente e di sicuro pregio, oltre che
su una dotazione museale importante.
O - Opportunità
Francesca Vannoni – Torino, 27 ottobre 2015
• Il quadro complessivo della dimensione salute appare nel
complesso contradditorio, con aspetti apprezzabilmente
positivi accanto ad altri di evidente inadeguatezza
• Il dato relativo all’incidentalità sulle strade presenta aspetti
non favorevoli, probabilmente a causa della maggiore
velocità di percorrenza su tratti stradali poco
congestionati.
• Nonostante gli apprezzabili livelli di reddito e di
disponibilità patrimoniale, l’incidenza dei provvedimenti di
sfratto, relativamente elevata, segnala la presenza di aree
significative di disagio sociale nell’ambito della realtà
provinciale.
Profilo di BES della provincia
- RischiT
Francesca Vannoni – Torino, 27 ottobre 2015
Sviluppi futuri
• Il Bes delle province, come anche il progetto Urbes,
può essere un ‘’ponte’’ tra statistica e politica
• Un Sistema Informativo Statistico sul Bes del territorio
contribuisce a far crescere le capacità di
rendicontazione sociale degli Enti locali
• In questo spazio gli Uffici di Statistica delle Province e
delle Città metropolitane possono agire non solo a
servizio della propria amministrazione, ma anche
degli Enti del proprio territorio
Francesca Vannoni – Torino, 27 ottobre 2015
estata
Francesca Vannoni – Torino, 27 ottobre 2015
Grazie per l’attenzione

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Il Bene ssere Equo e Sostenibile delle province e delle città - Francesca Vannoni

  • 1. Il Benessere Equo e Sostenibile delle Province e delle città Principali indicatori per tema e livello territoriale Francesca Vannoni Torino, 27 ottobre 2015
  • 2. Il contesto nazionale • Iniziativa congiunta Istat-Cnel per la misurazione in Italia del Benessere Equo e Sostenibile: nuovi indicatori in grado di offrire una visione condivisa di progresso per l’Italia. • Studio progettuale ‘‘Analisi e ricerche per la valutazione del benessere Equo e Sostenibile delle province’’ inserito nel Programma statistico Nazionale 2011-2013 (PSU – 00003) condotto dall’Ufficio Statistica della Provincia di Pesaro ed Urbino con la compartecipazione metodologica e tecnica dell’Istat. • Progetto UrBes: creazione di una rete di città metropolitane per la sperimentazione e il confronto di indicatori di benessere urbano equo sostenibile. • Estensione dello studio progettuale (accordo Istat-Cuspi) Bes delle province: Sistema Informativo Statistico sul Benessere Equo e Sostenibile a livello territoriale Francesca Vannoni – Torino, 27 ottobre 2015
  • 4. Il Benessere Equo e Sostenibile Un’iniziativa inter-istituzionale del Cnel e dell’Istat di grande rilevanza scientifica, che pone l’Italia all’avanguardia nel panorama internazionale in tema di sviluppo di indicatori sullo stato di salute di un Paese che vadano “al di là del Pil”. Benessere è un concetto multidimensionale: non si riferisce soltanto a lavoro e benessere economico, particolarmente rilevanti in una fase di crisi come questa, ma al complesso della qualità della vita dei cittadini. Il dibattito internazionale sulla misurazione del benessere e del progresso vede continui passi avanti e una sempre maggiore istituzionalizzazione degli strumenti di questo tipo. La Commissione statistica dell’ONU ha deciso che la giornata mondiale della statistica del 20 ottobre 2015 fosse centrata sul tema “Statistics for better decision-making. Statistics for better development/life”. Francesca Vannoni – Torino, 27 ottobre 2015
  • 5. Il Benessere Equo e Sostenibile Il quadro di analisi proposto è frutto di un lungo lavoro svolto tra il 2011 e il 2013 da rappresentanti delle parti sociali e dalla comunità scientifica. Negli anni sono stati anche ampiamente consultati i cittadini al fine di raccogliere osservazioni e suggerimenti (un’indagine campionaria, raccolta di opinioni sul sito e durante incontri territoriali). Tra la presentazione del primo rapporto e oggi il dialogo con i cittadini non si è concluso: si sono tenuti oltre 100 incontri pubblici in modo da poter affinare ulteriormente gli indicatori proposti e le analisi di essi. Il Bes è un work in progress. Oltre al costante miglioramento della qualità e tempestività delle fonti informative, si svolge anche un complesso lavoro metodologico e tecnico per affrontare il problema della misurazione della sostenibilità futura (economica, sociale e ambientale) dell’attuale livello di benessere nel nostro Paese. Francesca Vannoni – Torino, 27 ottobre 2015
  • 6. Il Benessere Equo e Sostenibile Il rapporto Bes2014 Il rapporto Bes2014 si basa sull’analisi dei 12 domini del benessere in Italia attraverso 134 indicatori. Ogni capitolo propone una lettura dei fenomeni nel tempo e nei diversi territori del Paese e, ove possibile, anche nel confronto con gli altri paesi europei. Inoltre, in maniera sistematica, si guarda alle differenze esistenti per quanto riguarda il genere, l’età e il territorio. Dominio per dominio la ricchezza delle informazioni consente un esame dei mutamenti della qualità della vita in Italia vista da 12 punti di vista differenti. Francesca Vannoni – Torino, 27 ottobre 2015
  • 7. Il Benessere Equo e Sostenibile Il quadro che ne emerge mostra:  luci ed ombre  tendenze positive di lungo periodo meno condizionate dalla congiuntura  aspetti profondamente segnati dal ciclo economico come il lavoro e la condizione economica delle famiglie. Francesca Vannoni – Torino, 27 ottobre 2015
  • 8. Le 10 dimensioni analizzate in Urbes: 1. Salute 2. Istruzione e formazione 3. Lavoro e conciliazione dei tempi di vita 4. Benessere economico 5. Politica e istituzioni 6. Sicurezza 7. Paesaggio e patrimonio culturale 8. Ambiente 9. Ricerca e innovazione 10. Qualità dei servizi Francesca Vannoni – Torino, 27 ottobre 2015
  • 9. Nasce nel 2012 come una rete di città metropolitane per la sperimentazione e il confronto di indicatori di benessere urbano equo e sostenibile, promossa da Istat e ANCI. Nella fase di avvio si concentra su iniziative di consultazione dei cittadini sulla rilevanza dei domini del Bes e sulla ricognizione delle basi informative necessarie per applicare l’approccio Bes a livello urbano. Con il primo Rapporto Urbes (giugno 2013) si realizza il primo prodotto congiunto Istat/Comuni, utilizzando un set di 25 indicatori Bes immediatamente disponibili a livello territoriale. Il workshop «Idee e progetti per il futuro di UrBes e Smart cities» (CNEL, Roma, 20 nov. 2013) approfondisce i temi della ricerca di un approccio sempre piu’ specifico per la misurazione del Bes nelle città e delle esperienze territoriali per l’utilizzo di UrBes in vari ambiti. Francesca Vannoni – Torino, 27 ottobre 2015 Il progetto UrBes
  • 10. Il Rapporto UrBes 2015 è uno sviluppo ulteriore del Bes perché integra una serie di avanzamenti nella capacità informativa sul benessere nelle città e nel rafforzamento della rete dei Comuni partecipanti al progetto, che aumentano da 15 a 29. Set di 64 indicatori, di cui 48 direttamente riferibili a quelli nazionali del Bes e 16 nuovi indicatori concernenti tematiche e risvolti significativi, soprattutto in un’ottica di declinazione urbana della misura del benessere. La realizzazione del II Rapporto UrBes ha consentito di individuare i limiti e le cautele che devono accompagnare l’utilizzo di alcuni indicatori su base territoriale. Francesca Vannoni – Torino, 27 ottobre 2015 Il Rapporto UrBes 2015
  • 11. Francesca Vannoni – Torino, 27 ottobre 2015 Il Rapporto UrBes 2015: la scheda della città di Torino Partecipazione alla scuola dell’infanzia (per 100 bambini di 4-5 anni) LEGENDA Regione Provincia Italia
  • 12. Francesca Vannoni – Torino, 27 ottobre 2015 Il Rapporto UrBes 2015: la scheda della città di Torino Tasso di occupazione 20-64 anni (per 100 persone di 20-64 anni) 2,9 punti percentuali in meno di quanto registrato all’inizio della crisi economica superiore di 20,3 punti rispetto al Mezzogiorno ma inferiore di 2,7 punti alla quota dell’Italia settentrionale. LEGENDA Regione Provincia Italia Rapporto tra tasso di occupazione delle donne di 25-49 anni con figli in età prescolare e delle donne senza figli (per 100)
  • 13. Francesca Vannoni – Torino, 27 ottobre 2015 Il Rapporto UrBes 2015: la scheda della città di Torino LEGENDA Regione Provincia Italia
  • 14. Francesca Vannoni – Torino, 27 ottobre 2015 Il Rapporto UrBes 2015: la scheda della città di Torino LEGENDA Provincia Regione Comune Italia A Torino nel decennio intercensuario aumento di cooperative sociali, istituzioni non profit e di volontari delle unità locali di queste ultime, ma livello più basso rispetto al nord Italia.
  • 15. Francesca Vannoni – Torino, 27 ottobre 2015 Il Rapporto UrBes 2015: la scheda della città di Torino La propensione alla partecipazione elettorale registra un aumento dei votanti alle ultime elezioni comunali di 1,8 punti percentuali rispetto alle elezioni del 2006. La quota di donne Assessori comunali è scesa dal 50% del 2011 al 36,4% del 2013. L’incidenza di donne presenti nel Consiglio Comunale è stabile dal 2011 mentre era in crescita nel quinquennio precedente. LEGENDA Provincia Regione Comune Italia
  • 16. Francesca Vannoni – Torino, 27 ottobre 2015 Il Rapporto UrBes 2015: la scheda della città di Torino Le denunce di scippi, rapine e furti nelle abitazioni sono ovunque aumentate dal 2010, anche per effetto della crisi, ma a Torino l’incremento è più accentuato rispetto agli altri ambiti territoriali e i tassi sono molto più elevati rispetto a quelli medi dell’insieme delle città metropolitane. Per gli omicidi denunciati Torino, che è in linea con la media delle città metropolitane, si avvicina più al valore del Mezzogiorno che a quelli del Nord e del Centro. LEGENDA Provincia Regione Comune Italia
  • 17. Francesca Vannoni – Torino, 27 ottobre 2015 Il Rapporto UrBes 2015: la scheda della città di Torino
  • 18. Francesca Vannoni – Torino, 27 ottobre 2015 Il Rapporto UrBes 2015: la scheda della città di Torino LEGENDA Provincia Regione Comune Italia
  • 19. Francesca Vannoni – Torino, 27 ottobre 2015 Il Rapporto UrBes 2015: la scheda della città di Torino LEGENDA Provincia Regione Comune Italia
  • 20. Francesca Vannoni – Torino, 27 ottobre 2015 Il Rapporto UrBes 2015: la scheda della città di Torino LEGENDA Provincia Regione Comune Italia
  • 21. Francesca Vannoni – Torino, 27 ottobre 2015 La dicotomia tra Centro-Nord e Sud si ritrova anche a livello urbano. Maggiori criticità e ritardi fra le città meridionali per: reddito, condizioni materiali di vita e occupazione, speranza di vita, livelli di scolarizzazione, conservazione del patrimonio edilizio, ricerca e innovazione, diffusione del non profit, dotazione e fruizione di servizi come quelli culturali o per la prima infanzia. Tuttavia per i reati contro il patrimonio e le problematiche della mobilità urbana alcune città del Sud risultano in condizioni migliori di quelle del Centro-Nord. Il Rapporto UrBes 2015: sintesi dei principali risultati
  • 22. Francesca Vannoni – Torino, 27 ottobre 2015 Il Rapporto UrBes 2015: sintesi dei principali risultati Inoltre, limitatamente alle città metropolitane del settentrione, ulteriori elementi problematici sono connessi all’invecchiamento della popolazione (tasso di mortalità per demenze senili) e alla qualità dell’aria. Per il complesso delle realtà metropolitane, una situazione di svantaggio relativo rispetto al resto del territorio è prevalente in merito alla mortalità per tumore; disponibilità di verde urbano; modalità di gestione dei rifiuti; presenza di aree pedonali. Inoltre, nei comuni capoluogo si accentua la frequenza di diverse tipologie di reati e quella di incidenti stradali con lesioni alle persone. D’altro canto, emerge anche il ruolo della città come luogo dell’innovazione. Nei centri metropolitani, soprattutto rispetto ai contesti provinciali di riferimento, livelli di scolarizzazione e di reddito più elevati; una maggiore propensione alla specializzazione produttiva e alla connettività; biblioteche e musei più frequentati; una migliore conciliazione tra lavoro e impegni familiari di cui si fanno carico soprattutto le donne.
  • 23. Le 11 dimensioni analizzate in Bes delle province: 1. Salute 2. Istruzione e formazione 3. Lavoro e conciliazione dei tempi di vita 4. Benessere economico 5. Relazioni sociali 6. Politica e istituzioni 7. Sicurezza 8. Paesaggio e patrimonio culturale 9. Ambiente 10. Ricerca e innovazione 11. Qualità dei servizi http://www.besdelleprovince.it Francesca Vannoni – Torino, 27 ottobre 2015
  • 24. • Misurare stato, livello e dinamiche del Bes della comunità locale • Valutare il contributo dell’azione dell’Ente locale al Bes del territorio • Alimentare e sostenere nel tempo i flussi informativi Obiettivi Francesca Vannoni – Torino, 27 ottobre 2015
  • 25. Progettazione degli indicatori Testo Unico Enti Locali Deleghe e trasferimenti Pianificazione strategica funzioni servizi progetti Analisi normativa, di bilancio, organizzativa Obiettivi dell’azione amministrativa Letteraturasulwell-beingesulBes Dimensioni del Bes Misure del Bes Altri indicatori generali Indicatori specifici Funzionamento dell’Ente locale Banche dati del Sistema Statistico Nazionale Archivi amministrativi delle Province Francesca Vannoni – Torino, 27 ottobre 2015
  • 26. Analisi del contesto • Misure del Bes nazionale © • Proxy degli indicatori del Bes nazionale • Ulteriori indicatori rilevanti per lo specifico contesto territoriale e istituzionale di analisi (Altri indicatori generali) Analisi dell’azione dell’Ente locale (Indicatori specifici) • Livello dei bisogni • Livello dei risultati Progettazione degli indicatori Francesca Vannoni – Torino, 27 ottobre 2015
  • 27. La rete Per condividere  Indicatori di contesto  Indicatori specifici  Sviluppo della reportistica  Azioni e risultati della diffusione e consultazione a livello locale  25 Uffici di statistica provinciali in 14 regioni  17 Sedi territoriali Istat  115 referenti di progetto  Un Comitato di coordinamento nazionale CUSPI-Istat  Un nucleo di supporto tecnico metodologico Istat  14 Gruppi di lavoro territoriali Istat-Enti di area vasta Francesca Vannoni – Torino, 27 ottobre 2015
  • 28. Un progetto a rete in rete • Omogeneità nella modularità • Logica policentrica e multi contribuita • Web 2.0 come opportunità per fare sistema Francesca Vannoni – Torino, 27 ottobre 2015
  • 29. Dimensioni e indicatori per la misurazione del Bes Francesca Vannoni – Torino, 27 ottobre 2015
  • 30. • Descrivono sinteticamente fenomeni legati al Bes del territorio sui quali la Provincia non ha specifiche competenze o ha comunque competenze assai circoscritte; • Sono informazioni utili a • definire il contesto locale rispetto ad altri territori; • indirizzare l’azione dell’Ente (ex ante) e a valutarne gli esiti (ex post) anche se in maniera indiretta e aggregata; • Sono progettati in modo da presentare una relazione univoca e non controversa con l’aspetto di Bes misurato. Ciascuno di essi può essere contraddistinto da un segno ‘‘+’’ o ‘‘-’’ a seconda che al suo variare si possa ipotizzare una variazione del livello di benessere della collettività nella stessa direzione (+) o contraria (-); • Sono suddivisi in • indicatori Istat-Cnel (evidenziati in arancione): corrispondono o approssimano accettabilmente le misure del Bes definite a livello nazionale; • altri indicatori di rilevanza generale. Indicatori del Bes e altri indicatori di contesto Francesca Vannoni – Torino, 27 ottobre 2015
  • 31. Work in progress • Completamento studio di fattibilità e implementazione del Sistema Informativo Statistico • Sviluppo dei supporti di diffusione e della reportistica e aggiornamento del sito di progetto • Promozione dell’allargamento della rete di progetto ed estensione dei risultati raggiunti • Prosecuzione dello studio di fattibilità e dello sviluppo del Sistema Informativo Statistico – modulo degli indicatori specifici (a partire dagli indicatori di Pesaro e Urbino) • Partecipazione, disseminazione e comunicazione dei risultati del progetto • Sviluppo della base dati pubblicata Francesca Vannoni – Torino, 27 ottobre 2015
  • 32. Il Bes delle province – Anno 2015 Francesca Vannoni – Torino, 27 ottobre 2015
  • 33. Istruzione e formazione – Indicatori per tema e livello territoriale > abbandono precoce degli studi < persone in età lavorativa con istruzione bassa < partecipazione all’istruzione secondaria e terziaria > partecipazione all’istruzione terziaria S&T Livelli di competenza alfabetica e numerica intermedi
  • 34. Lavoro e conciliazione dei tempi di vita – Indicatori per tema e livello territoriale Francesca Vannoni – Torino, 27 ottobre 2015
  • 35. Relazioni sociali – Indicatori per tema e livello territoriale Francesca Vannoni – Torino, 27 ottobre 2015
  • 36. Politica e Istituzioni – Indicatori per tema e livello territoriale Francesca Vannoni – Torino, 27 ottobre 2015 Sicurezza – Indicatori per tema e livello territoriale
  • 37. Ambiente – Indicatori per tema e livello territoriale Paesaggio e patrimonio culturale – Indicatori per tema e livello territoriale Francesca Vannoni – Torino, 27 ottobre 2015
  • 38. Ricerca e Innovazione – Indicatori per tema e livello territoriale Francesca Vannoni – Torino, 27 ottobre 2015
  • 39. Profilo del Bes della provincia di Alessandria S W O T Francesca Vannoni – Torino, 27 ottobre 2015
  • 40. • Livello più alto di occupazione giovanile • Minori manifestazioni di criminalità • Estesa presenza delle istituzioni non profit e del volontariato • Migliore integrazione degli immigrati attraverso l’acquisizione della cittadinanza italiana • Quota relativamente più cospicua di finanziamento interno dell’amministrazione provinciale • Buona conservazione degli edifici storici • Elevata densità di piste ciclabili. - Punti di forzaS Francesca Vannoni – Torino, 27 ottobre 2015
  • 41. • Mortalità infantile, mortalità evitabile, mortalità per tumore nella popolazione adulta e per demenza negli anziani • Abbandono scolastico • Scarsa partecipazione all’istruzione secondaria e terziaria • Incertezza occupazionale • Alta rischiosità per infortuni sul lavoro • Bassa disponibilità di reddito famigliare • Scarsa incidenza dei brevetti nei settori high-tech e ICT • Livello critico di inquinamento dell’aria • Ingente quantità di rifiuti urbani - provenienti anche da fuori provincia - smaltiti nelle discariche del territorio provinciale. Profilo di BES della provincia - Punti di debolezzaw Francesca Vannoni – Torino, 27 ottobre 2015
  • 42. • La presenza in provincia di un’importante sede universitaria ha contribuito nel medio periodo alla progressiva riduzione del divario di istruzione universitaria rispetto alle medie regionali e nazionali, in particolare nei corsi di laurea del gruppo scientifico e tecnologico. • Partecipazione elettorale e presenza femminile nelle amministrazioni comunali superiori ai rispettivi valori nazionali • Strutture museali fruibili, a testimonianza del passato ricco di storia e dell’attenzione via via prestata dall’amministrazione provinciale al proprio patrimonio culturale O - Opportunità Francesca Vannoni – Torino, 27 ottobre 2015
  • 43. Meglio della media nazionale, ma peggio di quella regionale per: • competenza alfabetica e numerica degli studenti delle classi seconde della scuola secondaria di secondo grado • partecipazione femminile al mercato del lavoro • grado di finanziamento interno delle amministrazioni comunali • capacità tecnologica delle imprese • da migliorare la raccolta differenziata di rifiuti urbani e la disponibilità di posti negli istituti di pena. - RischiT Francesca Vannoni – Torino, 27 ottobre 2015
  • 44. Il Bes delle province – Anno 2015 Francesca Vannoni – Torino, 27 ottobre 2015 Gruppo di lavoro Istat: Francesca Vannoni Provincia di Vercelli: Gianfranco Garzolino
  • 45. Nome Cognome - Luogo, data Istruzione e formazione – Indicatori per tema e livello territoriale > persone in età lavorativa con istruzione bassa > partecipaz. all’istruz. secondaria superiore < partecipaz. all’istruz. terziaria > Formazione permanente in età lavorativa Francesca Vannoni – Torino, 27 ottobre 2015
  • 46. Benessere economico Francesca Vannoni – Torino, 27 ottobre 2015
  • 47. Sicurezza – Indicatori per tema e livello territoriale Francesca Vannoni – Torino, 27 ottobre 2015
  • 48. Relazioni sociali – Indicatori per tema e livello territoriale Francesca Vannoni – Torino, 27 ottobre 2015
  • 49. Ambiente – Indicatori per tema e livello territoriale Francesca Vannoni – Torino, 27 ottobre 2015
  • 50. Ricerca e innovazione – Indicatori per tema e livello territoriale Francesca Vannoni – Torino, 27 ottobre 2015
  • 51. Paesaggio e patrimonio culturale – Indicatori per tema e livello territoriale Francesca Vannoni – Torino, 27 ottobre 2015
  • 52. Profilo di BES della provincia di Vercelli S W O T Francesca Vannoni – Torino, 27 ottobre 2015
  • 53. Francesca Vannoni – Torino, 27 ottobre 2015 • Apprezzabili livelli di reddito e di ricchezza • Minori manifestazioni di criminalità. • Estesa presenza del volontariato e di istituzioni non profit. • Maggiore integrazione delle persone di origine straniera mediante l’acquisizione della cittadinanza italiana. • Limitato afflusso di rifiuti urbani da smaltire in discarica. • Non eccessivo consumo di acqua potabile e di energia elettrica per usi domestici. • Presenza di aree verdi e piste ciclabili che contribuiscono a sostenere la qualità ambientale. - Punti di forza della provincia di VercelliS
  • 54. • Inquinamento dell’aria nel capoluogo • Bassa partecipazione all’istruzione universitaria • Difficoltà di innovazione e sviluppo dell’economia della conoscenza • Scarsa valorizzazione del complesso dei musei locali, soprattutto in termini di afflusso di visitatori. - Punti di debolezza della provinciaw Francesca Vannoni – Torino, 27 ottobre 2015
  • 55. • La robustezza del sistema locale di istruzione secondaria e del sistema della formazione professionale può fare da sfondo ad una prospettiva di innalzamento della qualità delle risorse umane provinciali in termini formativi e di educazione. • Il livello di partecipazione alle consultazioni elettorali e i discreti risultati in termini di gestione delle risorse pubbliche locali testimoniano di un apprezzabile grado di senso civico della comunità provinciale. • La provincia di Vercelli può contare su un patrimonio storico, culturale ed ambientale consistente e di sicuro pregio, oltre che su una dotazione museale importante. O - Opportunità Francesca Vannoni – Torino, 27 ottobre 2015
  • 56. • Il quadro complessivo della dimensione salute appare nel complesso contradditorio, con aspetti apprezzabilmente positivi accanto ad altri di evidente inadeguatezza • Il dato relativo all’incidentalità sulle strade presenta aspetti non favorevoli, probabilmente a causa della maggiore velocità di percorrenza su tratti stradali poco congestionati. • Nonostante gli apprezzabili livelli di reddito e di disponibilità patrimoniale, l’incidenza dei provvedimenti di sfratto, relativamente elevata, segnala la presenza di aree significative di disagio sociale nell’ambito della realtà provinciale. Profilo di BES della provincia - RischiT Francesca Vannoni – Torino, 27 ottobre 2015
  • 57. Sviluppi futuri • Il Bes delle province, come anche il progetto Urbes, può essere un ‘’ponte’’ tra statistica e politica • Un Sistema Informativo Statistico sul Bes del territorio contribuisce a far crescere le capacità di rendicontazione sociale degli Enti locali • In questo spazio gli Uffici di Statistica delle Province e delle Città metropolitane possono agire non solo a servizio della propria amministrazione, ma anche degli Enti del proprio territorio Francesca Vannoni – Torino, 27 ottobre 2015
  • 58. estata Francesca Vannoni – Torino, 27 ottobre 2015 Grazie per l’attenzione