Evento di presentazione e-book Rapporto Istat-Euricse: Struttura, profili economici e prospettive delle cooperative in Italia
Istat Roma, Aula Magna, 25 gennaio 2019
M.Lori, Le cooperative nel sistema produttivo italiano
1. Le cooperative nel sistema produttivo italiano
Massimo Lori
ISTAT – Direzione centrale per le statistiche economiche
Struttura e performance delle cooperative italiane: presentazione del rapporto di ricerca Istat-Euricse
Roma, 25 gennaio 2019
1
2. 2
Perché un rapporto di ricerca sulle cooperative?
Le cooperative nel sistema produttivo italiano
Roma, 25 gennaio 2019
Statistica
Ufficiale (ILO,
UN, EU)
Istituzioni
scientifiche
Policy
Forte rilevanza tematica che fa leva sulle opportunità offerte
dal nuovo modello di produzione dell’Istituto e dagli standard internazionali
Sistema dei
registri di
base ed
estesi
3. 3
Le cooperative nel sistema produttivo italiano
Roma, 25 gennaio 2019
Temi della presentazione
Analizzare le cooperative in chiave comparativa rispetto alle altre imprese
sfruttando la natura censuaria del sistema dei registri economici di base ed estesi
Localizzazione geografica
Specializzazione settoriale
Fattori di competitività: digitalizzazione e innovazione
Gruppi «cooperativi»
Profilo socio-economico dei dipendenti
4. 4
Le cooperative nel sistema produttivo italiano
Roma, 25 gennaio 2019
Le fonti – Anno 2015
Sistema dei registri di Asia (Asia imprese, UL, Gruppi, Occupazione)
Frame SBS
Indagini sull’innovazione (CIS) e sull’ICT nelle imprese (ICT)
Albo delle cooperative del Ministero dello sviluppo economico
5. 5
Dimensioni e confini allargati della cooperazione
Le cooperative nel sistema produttivo italiano
Roma, 25 gennaio 2019
59 mila cooperative
1.126 mila dipendenti
25 mila indipendenti
33 mila lavoratori esterni
28,6 miliardi valore aggiunto
61 mila imprese (+3,3%)
1.189 mila dipendenti (+5,6%)
26 mila indipendenti (+1,6%)
35 mila lavoratori esterni (+6,1%)
31,3 miliardi valore aggiunto (+9,3%)
Incidenza sul totale delle
imprese (%)
Imprese 1,4
Dipendenti 10,4
Indipendenti 0,5
Esterni 10,3
Valore aggiunto 4,4
Cooperative
Cooperative e
società controllate
6. 6
Le cooperative nel sistema produttivo italiano
Roma, 25 gennaio 2019
Cooperative e altre imprese in sintesi
RISORSE UMANE (valori medi) Cooperative Imprese Imprese (società)
Dipendenti 19,1 2,4 5,8
Indipendenti 0,4 1,1 1,2
Esterni 2,8 1,7 1,8
INDICATORI ECONOMICI (valori medi)
Valore aggiunto in euro (VA) 505.176 164.218 387.569
Costo del lavoro su VA 0,843 0,534 0,584
VA per dipendente 27.927 69.469 67.022
SETTORI ECONOMICI (%)
Industria in senso stretto 9,5 9,5 15,0
Costruzioni 14,9 11,8 12,2
Commercio, trasporti e alberghi 24,3 36,0 37,3
Altri servizi 51,3 42,8 35,5
7. 7
La crescita anticiclica tra il 2007 e il 2015
Le cooperative nel sistema produttivo italiano
Roma, 25 gennaio 2019
12,3
10,9
-0,8
-2,3
3,7
6,1
-2,4
-4,1
16,4
17,7
-3,2
-6,3
-10,0
-5,0
0,0
5,0
10,0
15,0
20,0
variazione 2007-2011 (%)
variazione 2011-2015 (%)
variazione 2007-2015 (%)
Dipendenti
cooperative
Dipendenti
altre impreseAltre imprese
Cooperative
Imprese e dipendenti - Anni 2007, 2011, 2015 Dipendenti per settore di attività economica
Anni 2007, 2015 (variazioni %)
7,8
5,4
-36,5
-15,9
27,9
9,5
-26,6
5,1
-40,0 -20,0 0,0 20,0 40,0
Cooperative Imprese
Industria in senso
stretto
Costruzioni
Commercio,
trasporti e alberghi
Altri servizi
8. 8
Le cooperative nel sistema produttivo italiano
Roma, 25 gennaio 2019
Diffusione e radicamento territoriale
Cooperative per regione (%)
Incidenza delle cooperative con più di 20
anni per regione (%) Più diffuse nel Mezzogiorno
(40,5%) rispetto al Nord
(36,4%) e al Centro
(23,1%). In particolare, nel
Lazio (14,3%), Lombardia
(14,1%), Sicilia (10,5%),
Campania (10,1%) e Puglia
(9,3%)
Le cooperative «storiche»
presentano quote maggiori
nella Provincia autonoma
di Trento (58,2%), Friuli-VG
(41,7%), Emilia-Romagna
(37,5%) e Valle d’Aosta
(35,6%)
9. 9
Le cooperative nel sistema produttivo italiano
Roma, 25 gennaio 2019
I differenziali territoriali
20,8
15,6
23,1
26,2
14,3
28,0
32,8
21,2
12,0
5,9
28,6
35,7
21,2
9,5
5,1
0,0 10,0 20,0 30,0 40,0
Nord-ovest
Nord-est
Centro
Sud
Isole
Cooperative
Dipendenti
Valore aggiunto
Cooperative, dipendenti e VA per ripartizione (%)
Oltre il 32% dei valore aggiunto e dei
dipendenti si concentra al Nord-est mentre al
Sud e nelle Isole tali quote non superano il 12%
Quattro regioni raccolgono oltre il 55% di
dipendenti e valore aggiunto: Lombardia,
Emilia-Romagna, Lazio e Veneto
Nel Nord-est e al Nord-ovest le cooperative
hanno un dimensione media rispettivamente
di 40 e 26 dipendenti mentre al Sud e nelle
Isole il valore è inferiore a 10 dipendenti
Le differenze in termini di VA medio sono ancor
più marcate: 1.1 milioni al Nord-est vs 170 mila
euro al Sud e nelle Isole
10. 10
Le cooperative nel sistema produttivo italiano
Roma, 25 gennaio 2019
L’impatto della cooperazione nelle economie regionali
Abruzzo
Basilicata
Calabria Campania
Emilia-Romagna
Friuli-Venezia
Giulia
LazioMarche
Molise
Puglia
Sardegna
Sicilia
Toscana
Trentino-AA
Umbria
Valle d'AostaVeneto
5,0
7,0
9,0
11,0
13,0
15,0
17,0
19,0
21,0
23,0
5,0 10,0 15,0 20,0 25,0 30,0
Cooperative ogni 1.000 imprese
Dipendenticoop.ogni100dipendenti
Peso maggiore in termini di VA: Emilia-
Romagna (9,4%), Umbria (8,6%), Provincia
autonoma di Trento (7,0%), Sardegna (6,8%),
Molise (5,5%), Basilicata (5,4%)
Peso maggiore in termini di dipendenti:
Emilia-Romagna (18,9%), Provincia autonoma
di Trento (17,5%), Sardegna e Umbria (13,1%),
Basilicata (12,9%)
Dimensione bolle: % VA delle cooperative sul VA delle imprese
11. 11
Le cooperative nel sistema produttivo italiano
Roma, 25 gennaio 2019
I settori di attività (%)
1,0
1,5
1,9
3,5
3,7
4,0
4,0
4,1
4,6
6,8
8,4
12,9
14,0
14,5
14,9
0,5
2,2
5,5
1,5
0,6
4,7
2,3
16,6
7,5
26,0
9,0
2,7
6,4
3,1
11,8 Costruzioni
Supporto imprese, noleggio
Sanità e assistenza sociale
Trasporto e magazzinaggio
Attività manifatturiere
Commercio ingrosso e dettaglio
Alloggio e ristorazione
Attività professionali
Altre attività di servizi
Informazione e comunicazione
Istruzione
Attività artistiche sportive
Attività immobiliari
Finanza e assicurazioni
Altro
CooperativeAltre imprese
12. 12
Le cooperative nel sistema produttivo italiano
Roma, 25 gennaio 2019
La specializzazione settoriale
Attività
manifatturiere
Costruzioni
Commercio ingrosso e
dettaglio riparazioni
autoveicoli
Trasporto e
magazzinaggio
Noleggio agenzia
viaggio servizi supporto
imprese
Sanità e assistenza
sociale
Altre attività di servizi
-2.000
-1.000
-
1.000
2.000
3.000
4.000
5.000
6.000
7.000
8.000
-50.000 - 50.000 100.000 150.000 200.000 250.000 300.000 350.000
Valoreaggiunto(milioni€)
Occupati
Dimensione bolle: cooperative • I settori della sanità e assistenza sociale
(21,9%), trasporto e magazzinaggio (20,1%),
servizi di supporto alle imprese (16,0%)
raccolgono oltre il 58% del valore aggiunto
complessivo e più del 60% dei dipendenti
• Le cooperative più grandi in termini di
dipendenti operano nei settori: finanza e
assicurazioni (104 in media), sanità e assistenza
sociale (34), trasporto e magazzinaggio (27),
supporto alle imprese (26).
• Nei settori delle costruzioni, delle attività
immobiliari e dei servizi di informazione e
comunicazione, le cooperative operano in
media con meno di 5 dipendenti.
13. 13
Le cooperative nel sistema produttivo italiano
Roma, 25 gennaio 2019
Il peso settoriale della cooperazione
Trasporto e
magazzinaggio
Servizi supporto
imprese
Istruzione
Sanità e assistenza
sociale
Attività artistiche
sportive
Altre attività di
servizi
0
5
10
15
20
25
30
35
40
0 5 10 15 20 25
%addettidelleimprese
% sul valore aggiunto delle imprese
Le cooperative dei settore della Sanità e assistenza
sociale e dell’istruzioni generano rispettivamente il
21,6% e 18,7% del valore aggiunto e impiegano il
34,4% e 21,7% degli addetti totali del settore.
Circa un addetto su cinque attivo nei settori dei
servizi di supporto alle imprese dei trasporti e
magazzinaggio è impiegato da una cooperativa.
14. 14
Le cooperative nel sistema produttivo italiano
Roma, 25 gennaio 2019
Digitalizzazione
38,8%
14,4%
0%
5%
10%
15%
20%
25%
30%
35%
40%
0 5 15 25 30 40 50 55 65 75 80 90 100
Cooperative
Altre Imprese
(0,17)
(0,33)
Cooperative e altre imprese per livello
di digitalizzazione
Fattori esplicativi
15. 15
Le cooperative nel sistema produttivo italiano
Roma, 25 gennaio 2019
Innovazione
64,4%
20,1%
12,1%
1,5% 2,0%
55,5%
18,8%
13,8%
4,0%
7,8%
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
0-15 15-45 45-60 60-75 75+
Cooperative
Imprese
Cooperative e altre imprese per livello di
innovazione
Fattori esplicativi
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Le cooperative nel sistema produttivo italiano
Roma, 25 gennaio 2019
I gruppi «cooperativi» in pillole
Quanti sono? 812 gruppi con 1.971 società di capitali e 47 cooperative controllate
Più grandi degli altri gruppi di impresa: l’ampiezza media è di 2,3 controllate (1,8 negli altri gruppi), con
in media 96,6 dipendenti (20,7) e un valore aggiunto medio di 3,5 milioni di euro (1,7 milioni)
Tendono ad essere plurisettoriali (64,1%)
Nell’84,7% dei casi le imprese del gruppo operano nella stessa regione
Il controllo è detenuto soprattutto da cooperative del Nord-est (39,5%) e del Centro (25,4%), con
dipendenti e valore aggiunto crescono del 9,3% e del 15,9% al Nord-est, e del 7,2% e dell’8,9% al Centro.
Effetto moltiplicatore delle controllate: +40% di valore aggiunto e +33% in termini di addetti rispetto alla
controllante
17. 17
Le cooperative nel sistema produttivo italiano
Roma, 25 gennaio 2019
Il profilo dei dipendenti
52,2
28,4
15,7
64,8
83,4
44,8
39,1
25,8
14,0
52,8
87,9
25,1
Donne
50 e più
Con almeno una laurea
triennale
Con qualifica di operaio
A tempo indeterminato
Part-time
Cooperative
Altre Imprese
Focus sull’occupazione
femminile
La maggiore presenza femminile è
legata ai settori di attività (in primis
istruzione, sanità e assistenza sociale)
La presenza delle donne nelle posizioni
apicali è sottodimensionata: solo l’8%
delle donne è dirigente
Poco più una dipendente su tre
(38,6%) lavora con un regime orario a
tempo pieno
Principali caratteristiche (%)
18. 18
Le cooperative nel sistema produttivo italiano
Roma, 25 gennaio 2019
Conclusioni: Uso dei registri e integrazione con i censimenti economici
La cooperazione è un settore a forte domanda informativa che questo Rapporto ha solo in
parte soddisfatto
La ricerca ha mostrato rilevanti punti di analisi per le policy e al contempo l’elevato
potenziale informativo del sistema dei registri economici di base ed estesi
La sinergia tra ricercatori tematici, esperti statistici e policy makers è fondamentale per
sfruttare in modo coerente questo patrimonio informativo secondo nuove linee di ricerca
L’Istat persegue attivamente una strategia di ampliamento e valorizzazione dell’informazione
statistica disponibile sul cosiddetto «Terzo Settore» (registri di base, censimento
permanente) cercando di cogliere anche fenomeni emergenti (imprese profit orientate al
sociale) come nella rilevazione multiscopo sulle imprese