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Rapporto Istat sulla competitività dei settori produttivi | Strategie oltre la crisi 2
Competitività delle imprese italiane nella crisi Covid…
Il «Rapporto sulla competitività
dei settori produttivi» è uno
strumento prezioso perché
fornisce per la prima volta
nell’ambito della statistica
ufficiale un bilancio articolato
sugli impatti in Italia della crisi
dell’ultimo anno, dettagliandoli
tra settori, territori e tipologie
d’impresa (ad esempio grandi
piccole, internazionalizzate e
non, per grado di produttività e
solidità finanziaria).
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Rapporto Istat sulla competitività dei settori produttivi | Strategie oltre la crisi 3
…e strategie efficaci di reazione e ripartenza
Il contributo del Rapporto va però oltre la pura «accountability» della crisi sanitaria, illustrando anche i canali di reazione e
il ruolo delle strategie nel condizionare direzioni e intensità della ripresa tra i diversi settori.
In particolare, emerge come internazionalizzazione, competitività, organizzazione, digitalizzazione saranno
certamente fattori chiave per disegnare la competitività delle imprese italiane nei prossimi anni.
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Rapporto Istat sulla competitività dei settori produttivi | Strategie oltre la crisi 4
Un ulteriore fattore chiave per la competitività delle imprese italiane nei
prossimi anni: la sostenibilità
Un tema altrettanto strategico e per certi versi trasversale agli
elementi individuati nel Rapporto è quello ambientale
La questione della sostenibilità è infatti destinata a condizionare
lo scenario competitivo: dalla sua presa di coscienza e
valorizzazione passa il salto di qualità necessario all’industria
italiana per recuperare quanto perso durante COVID e più in
generale il divario accumulato rispetto alle altre economie
avanzate già prima della crisi
GREEN NEW DEAL CONSUMATORI
ISTITUZIONI FINANZIARIE
FILIERE
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Rapporto Istat sulla competitività dei settori produttivi | Strategie oltre la crisi 5
Le sfide legate alla transizione «green»
La sostenibilità ambientale è oggi al centro del disegno di rilancio europeo.
Per l’Italia, la transizione «green» porta tre grandi sfide che coinvolgono le imprese e l’intero sistema paese:
COMPRENDERE LE IMPLICAZIONI A
LIVELLO INTERNAZIONALE
GESTIRE LA TRANSIZIONE
SFRUTTARE L’EFFICIENZA AMBIENTALE
COME VANTAGGIO COMPETITIVO
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Rapporto Istat sulla competitività dei settori produttivi | Strategie oltre la crisi 6
Il punto di partenza: emissioni di gas serra per settore
Fonte Eurostat
Regole più stringenti chiameranno le imprese a una trasformazione (organizzativa, produttiva, nella struttura dei costi), con un’intensità
settoriale differenziata in termini di costi, investimenti e opportunità.
0
0.2
0.4
0.6
0.8
1
1.2
0
30
60
90
ITALIA
A
-
AGRICOLTURA
B
-
ESTRAZIONE
DI
MINERALI
C10-C12
-
INDUSTRIE
ALIMENTARI
C13-C15
-
TESSILE
E
ABBIGLIAMENTO
C17
-
CARTA
E
PRODOTTI
DI
CARTA
C19
-
COKE
E
PRODOTTI
PETROLIFERI
C20
-
PRODOTTI
CHIMICI
C22
-
GOMMA
E
PLASTICA
C23
-
MINERALI
NON
METALLIFERI
C24
-
METALLURGIA
C27
-
APPARECCHIATURE
ELETTRICHE
C29
-
AUTOVEICOLI
D
-
ENERGIA
ELETTRICA
E
GAS
E
-
ACQUA
E
RIFIUTI
F
-
COSTRUZIONI
G
-
COMMERCIO
H
-
TRASPORTI
E
MAGAZZINAGGIO
I
-
ALBERGHI
E
RISTORAZIONE
J
-
ICT
L
-
IMMOBILIARE
M
-
ATTIVITA'
PROFESSIONALI
N
-
SERVIZI
DI
SUPPORTO
Emissioni di gas serra e intensità di emissione per NACE (Italia, 2018)
Emissioni di gas serra (in mln. di tonnellate, scala sx) Intensità di emissione di gas serra (in kg per € di produzione, scala dx)
329
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Rapporto Istat sulla competitività dei settori produttivi | Strategie oltre la crisi 7
L’impatto atteso del Paris Agreement sui costi operativi per settore
0
2
4
6
8
10
12
ITALIA
A
-
AGRICOLTURA
B
-
ESTRAZIONE
DI
MINERALI
C10-C12
-
INDUSTRIE
ALIMENTARI
C13-C15
-
TESSILE
E
ABBIGLIAMENTO
C17
-
CARTA
E
PRODOTTI
DI
CARTA
C19
-
COKE
E
PRODOTTI
PETROLIFERI
C20
-
PRODOTTI
CHIMICI
C22
-
GOMMA
E
PLASTICA
C23
-
MINERALI
NON
METALLIFERI
C24
-
METALLURGIA
C27
-
APPARECCHIATURE
ELETTRICHE
C29
-
AUTOVEICOLI
D
-
ENERGIA
ELETTRICA
E
GAS
E
-
ACQUA
E
RIFIUTI
F
-
COSTRUZIONI
G
-
COMMERCIO
H
-
TRASPORTI
E
MAGAZZINAGGIO
I
-
ALBERGHI
E
RISTORAZIONE
J
-
ICT
L
-
IMMOBILIARE
M
-
ATTIVITA'
PROFESSIONALI
N
-
SERVIZI
DI
SUPPORTO
Variazione % media annua dei costi operativi, delta scenario Paris Agreement vs AS IS al 2030
Fonte: elaborazioni Prometeia basate sull’aumento dei
prezzi dell’energia nel caso di scenario Paris Agreement
8. all
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Rapporto Istat sulla competitività dei settori produttivi | Strategie oltre la crisi 8
Il confronto internazionale | Emissione di gas serra
L’efficienza ambientale rappresenterà sempre più un vantaggio competitivo, a causa della sensibilità del consumatore, del minore
costo di transizione, delle maggiori possibilità di essere fornitori di fiducia dei capi-filiera più avanzati.
0.00
0.02
0.04
0.06
0.08
0.10
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0.14
0.16
0.18
0.20
2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019
Intensità di emissione di gas serra (kg per € di
produzione)
Germania Francia Italia Regno Unito
60
65
70
75
80
85
90
95
100
2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019
Intensità di emissione di gas serra (2013=100)
Germania Francia Italia Regno Unito
Fonte: Eurostat
9. all
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Rapporto Istat sulla competitività dei settori produttivi | Strategie oltre la crisi 9
Il confronto internazionale | Emissione di gas serra a livello settoriale
Oggi l’Italia rispetto ai competitor mostra un quadro di luci e ombre, con vantaggi comparati in alcuni settori e punti di debolezza in
altri. Se messe a sistema le eccellenze di oggi possono contribuire al recupero di competitività necessario per colmare i gap rispetto ai
partner europei.
0.0
0.4
0.8
1.2
1.6
2.0
PAESE
A
-
AGRICOLTURA
B
-
ESTRAZIONE
DI
MINERALI
C10-C12
-
INDUSTRIE
ALIMENTARI
C13-C15
-
TESSILE
E
ABBIGLIAMENTO
C17
-
CARTA
E
PRODOTTI
DI
CARTA
C19
-
COKE
E
PRODOTTI
PETROLIFERI
C20
-
PRODOTTI
CHIMICI
C22
-
GOMMA
E
PLASTICA
C23
-
MINERALI
NON
METALLIFERI
C24
-
METALLURGIA
C27
-
APPARECCHIATURE
ELETTRICHE
C29
-
AUTOVEICOLI
D
-
ENERGIA
ELETTRICA
E
GAS
E
-
ACQUA
E
RIFIUTI
F
-
COSTRUZIONI
G
-
COMMERCIO
H
-
TRASPORTI
E
MAGAZZINAGGIO
I
-
ALBERGHI
E
RISTORAZIONE
J
-
ICT
L
-
IMMOBILIARE
M
-
ATTIVITA'
PROFESSIONALI
N
-
SERVIZI
DI
SUPPORTO
Intensità di emissione per NACE (kg per € di produzione, 2018)
Italia Germania Francia Regno Unito
Fonte: Eurostat
Vantaggio competitivo Italia su almeno due competitor
10. all
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Rapporto Istat sulla competitività dei settori produttivi | Strategie oltre la crisi 10
Il confronto internazionale | Produzione di energia elettrica
0.00
0.05
0.10
0.15
0.20
0.25
0.30
0.35
0.40
0.45
0.50
2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019
Quota energia elettrica prodotta da fonti
rinnovabili*
Germania Francia Italia Regno Unito
75
100
125
150
175
200
225
250
2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019
Quota energia elettrica prodotta da fonti
rinnovabili (2013=100)
Germania Francia Italia Regno Unito
*Da notare che in Francia il 70% dell’energia elettrica è prodotta
tramite nucleare, che non rientra nella definizione di fonte
rinnovabile ma che non causa emissioni di gas serra
Fonte: Eurostat
11. all
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Rapporto Istat sulla competitività dei settori produttivi | Strategie oltre la crisi 11
Le emissioni di gas serra incorporate negli scambi internazionali di beni
intermedi
Oggi la mappa degli
approvvigionamenti, cosi come il
contributo negativo al saldo
commerciale, è fortemente
condizionata dalla questione
energetica. Affrontare il tema
ambientale implica anche un
riequilibrio delle filiere produttive, ma
in fondo anche delle alleanze
geopolitiche a cui Italia ed Europa
prendono parte.
Nel grafico a destra vengono tracciate le
relazioni tra i Paesi e il loro primo
«fornitore di gas serra» nella produzione
domestica. In altre parole, considerando
tutti gli acquisti di beni intermedi che
l’Italia effettua per realizzare la propria
produzione industriale, la Russia risulta
essere il Paese che produce più gas
serra nel produrre tali beni intermedi.
Principali fornitori di gas serra nelle catene del valore (2015)
La freccia termina nel Paese che importa beni intermedi, e parte dal Paese che ha
emesso più CO2 nella produzione di tali beni intermedi
ITALIA
Fonte: elaborazioni
Prometeia su dati OCSE
12. all
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Rapporto Istat sulla competitività dei settori produttivi | Strategie oltre la crisi 12
Score ESG (punteggio da 0-100) imprese quotate
Imprese «maschili» vs «femminili»*
Sostenibilità: un vantaggio competitivo con spillover positivi
0 10 20 30 40 50 60 70 80
Governance Pillar
Social Pillar
Environment Pillar
ESG Overall Score
femminili maschili
*Imprese femminili: società con almeno il
40% di donne nel board (29 imprese)
Fonte: Elaborazioni Prometeia su dati Refinitiv
Environmental Pillar
Differenza di punteggio tra imprese «femminili» e
«maschili» nelle componenti del pillar
4.4 4.8 5.0
11.2
Environmental
Innovation
Environment
Pillar
Emissions Resource Use
L’impiego di fonti rinnovabili e l’efficienza energetica di
edifici e processi produttivi sono i tratti distintivi delle
imprese a maggior presenza femminile
Occorre, inoltre, considerare che le imprese femminili si
concentrano in settori con emissioni più contenute
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Rapporto Istat sulla competitività dei settori produttivi | Strategie oltre la crisi 14
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