“Qual è l'ora migliore per avere buone idee?”, “Come posso diventare più creativo/a?”. Un ebook gratuito di 32 pagine, chiaro e divertente, per comprendere meglio alcuni "segreti" della creatività
Slide della lezione sulle tecniche di creatività a cura di Mario Musiano, corso "Open Lecture 2009", LM Communication Design, Facoltà del Design - Politecnico di Milano
“Qual è l'ora migliore per avere buone idee?”, “Come posso diventare più creativo/a?”. Un ebook gratuito di 32 pagine, chiaro e divertente, per comprendere meglio alcuni "segreti" della creatività
Slide della lezione sulle tecniche di creatività a cura di Mario Musiano, corso "Open Lecture 2009", LM Communication Design, Facoltà del Design - Politecnico di Milano
Teoria E Pratica Di Pensiero Creativo Scamper E Altre TecnicheSimone Onofri
"Creatività è trovare nessi nuovi fra cose note" Vilfredo Pareto
Definire il concetto di Creatività e difficile se non impossibile. Pareto, economista e sociologo italiano, ci suggerisce un approccio interenssante e un ottimo punto di partenza per la nostra riflessione.
Il trovare nessi nuovi fra cose note è un arte e, come tutte le arti, non si può imparare ma esistono delle tecniche che ci aiutano a liberare la creatività che è in Noi.
Durante il seminario vedremo alcune di queste tecniche, SCAMPER in particolare, e dopo alcuni esempi le sperimenteremo insieme.
Efficacia creativa sul lavoro. Eroi aziendali e problem solving.Diego Senziani
Questo è un per-corso di formazione con strumenti unici e originali.
La capacità di problem solving creativo distingue i manager efficaci. Il metodo Woodys® si basa sul Pensiero Narrativo: unisce il visual thinking e lo storymaking. Allena a vedere tra le pieghe della realtà, a individuare le opportunità, a immaginare nuove idee e a trovare alternative vie d’uscita ai problemi. Questo per-corso combina la capacità del leader creativo che “vede” ciò che è ancora impre-vedibile con la capacità del manager che organizza le intuizioni attraverso la logica narrativa. Dall’unione di queste capacità nasce lo storymaking manager, un’evoluzione dello storytelling manager, un cre-autore di eroi aziendali, di metafore narrative che affrontano i problemi al livello del pensiero laterale, perché “non si può risolvere un problema con lo stesso modo di pensare che lo ha creato” (A. Einstein).
Esistono un sacco di consigli su come essere più organizzati, produttivi e concentrati, e zero su come la creatività possa migliorare la nostra vita. In questo webinar imparerai che essere creativi non vuol dire inventare cose nuove, ma avere l'abilità di connettere e di sintetizzare le cose in una nuova prospettiva: https://www.yunikondesign.com/coltivare-creativita/
Sono analizzate alcune tecniche di brainstorming, una pratica in grado di offrire soluzioni innovative e altamente creative, spesso però utilizzata in ambito aziendale senza metodo e in maniera “distorta” tanto da divenire, in qualche caso, addirittura controproducente.
Competenze Digitali e Scuola Digitale in ottica di genere Caterina Policaro
Competenze Digitali e Scuola Digitale in ottica di genere. Intervento di Caterina Policaro a Matera, 13 settembre 2014. Seminari su “Smart City e Smart Community in ottica di genere nell’attività di governance: dalla normativa all’azione amministrativa e sociale” - Agenda Digitale- Wister
Teoria E Pratica Di Pensiero Creativo Scamper E Altre TecnicheSimone Onofri
"Creatività è trovare nessi nuovi fra cose note" Vilfredo Pareto
Definire il concetto di Creatività e difficile se non impossibile. Pareto, economista e sociologo italiano, ci suggerisce un approccio interenssante e un ottimo punto di partenza per la nostra riflessione.
Il trovare nessi nuovi fra cose note è un arte e, come tutte le arti, non si può imparare ma esistono delle tecniche che ci aiutano a liberare la creatività che è in Noi.
Durante il seminario vedremo alcune di queste tecniche, SCAMPER in particolare, e dopo alcuni esempi le sperimenteremo insieme.
Efficacia creativa sul lavoro. Eroi aziendali e problem solving.Diego Senziani
Questo è un per-corso di formazione con strumenti unici e originali.
La capacità di problem solving creativo distingue i manager efficaci. Il metodo Woodys® si basa sul Pensiero Narrativo: unisce il visual thinking e lo storymaking. Allena a vedere tra le pieghe della realtà, a individuare le opportunità, a immaginare nuove idee e a trovare alternative vie d’uscita ai problemi. Questo per-corso combina la capacità del leader creativo che “vede” ciò che è ancora impre-vedibile con la capacità del manager che organizza le intuizioni attraverso la logica narrativa. Dall’unione di queste capacità nasce lo storymaking manager, un’evoluzione dello storytelling manager, un cre-autore di eroi aziendali, di metafore narrative che affrontano i problemi al livello del pensiero laterale, perché “non si può risolvere un problema con lo stesso modo di pensare che lo ha creato” (A. Einstein).
Esistono un sacco di consigli su come essere più organizzati, produttivi e concentrati, e zero su come la creatività possa migliorare la nostra vita. In questo webinar imparerai che essere creativi non vuol dire inventare cose nuove, ma avere l'abilità di connettere e di sintetizzare le cose in una nuova prospettiva: https://www.yunikondesign.com/coltivare-creativita/
Sono analizzate alcune tecniche di brainstorming, una pratica in grado di offrire soluzioni innovative e altamente creative, spesso però utilizzata in ambito aziendale senza metodo e in maniera “distorta” tanto da divenire, in qualche caso, addirittura controproducente.
Competenze Digitali e Scuola Digitale in ottica di genere Caterina Policaro
Competenze Digitali e Scuola Digitale in ottica di genere. Intervento di Caterina Policaro a Matera, 13 settembre 2014. Seminari su “Smart City e Smart Community in ottica di genere nell’attività di governance: dalla normativa all’azione amministrativa e sociale” - Agenda Digitale- Wister
Progetto SLOOP2desc. Corso di formazione online "Progettare e sviluppare corsi in rete e risorse didattiche basati sullo standard EUCIP"
Modulo 4: La didattica per competenze e i quadri di riferimento europei
Unità: Competenze chiave
Storytelling- "La comunicazione è una bella cosa"Simone Buratti
Lo Storytelling è ormai al centro dell’attenzione nello sviluppo delle nuove strategie di marketing e in generale di comunicazione. Nel nostro lavoro abbiamo voluto "raccontare" come questa tecnica di comunicazione può aiutare ad implementare la brand value aziendale.
Una comunicazione aziendale efficace ed efficiente ruota attorno ad un nucleo centrale che è il “racconto aziendale”. Lo storytelling è quell’insieme di discipline che permette di sfruttare appieno i meccanismi che governano il “pensiero narrativo”, attraverso il quale la cultura codifica e cataloga le esperienze quotidiane, rendendo possibile realizzare “storie” in grado di coinvolgere il pubblico.
Per approfondimenti sull'evento: http://www.treatabit.com/article/storytelling-istruzioni-per-l-uso
Propongo un percorso in 5 punti sul "vedere e non vedere".
La cecità viene considerata come normale fenomeno fisiologico e percettivo; questi modelli ci permettono di avviare un percorso di consapevolezza a partire dalla nostra conoscenza dei limiti percettivi, particolarmente significativo in rapporto alla sicurezza.
Viene trattato inoltre il rapporto tra questi fenomeni e la resilienza, la gestione dello stress, la ricerca - a livello organizzativo - di "tutori di resilienza", di aspetti che permettano di superare i limiti percettivi individuali.
2. Cosa è la creatività? “ Non ho mai incontrato un individuo non creativo: persino il più conservatore spende tesori di immaginazione efficace per riuscire a non cambiare” Hubert Jaoui
3. Brainstorming LE REGOLE Tutte le idee sono utili Cercare di essere creativi Assumere dei rischi Non sono consentite critiche
4. Brainstorming Definizione del problema: Il conduttore della seduta di brainstorming definisce il problema e illustra il processo di brainstorming ai partecipanti Nuove definizioni del problema: si invitano i partecipanti a definire in più modi il problema secondo la formula: “in quanti modi?......” Brainstorming: scopo di questa fase è di escogitare il maggior numero possibile di soluzioni: conta la quantità non la qualità. Qui le idee NON vanno valutate ma scritte Valutazione Prima della valutazione delle idee è bene raccogliere le idee in più categorie trovate e concordare i CRITERI di valutazione (fattibilità, costo, tempi, etc) di ciascuna categoria
5. Creatività C= NxU Innovazione Fantasia Mutare un sistema introducendo qualcosa di nuovo Tutto ciò che prima non c’era, anche se è irrealizzabile Tutto ciò che non c’era ma solo pratico e senza problemi estetici Invenzione
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7. Una definizione di creatività che può essere utilizzata come riferimento, ci arriva del matematico Henri Poincaré: ” Creatività è unire elementi esistenti con connessioni nuove, che siano utili". La creatività è un’attitudine. Ogni essere umano, indipendentemente dal suo sesso, età, razza o religione, ha un potenziale creativo, ovvero la capacità di avere idee originali ed efficaci (J.P. Guilford)
8. Non si lascia la strada vecchia per la nuova ecc… Abbiamo sempre fatto così…. Squadra vincente non si cambia Il senso comune dice…
9. Emotivi (timore di sbagliare, timore del giudizio degli altri, via più facile, tranquillità ecc.) Culturali (conformismo, confidare nel passato ecc.) Percettivi (incapacità di vedere il problema, di cambiare punto di vista, di cogliere i segnali deboli ecc.) Biases… i freni alla creatività
10. Biases… i freni alla creatività DISPONIBILITA’ Lasciarsi condizionare da informazioni o soluzioni precedentemente utilizzate, limitandosi a fare aggiustamenti ANCORAGGIO Utilizzazione delle informazioni che vengono in mente per prime EFFETTO NARCISO “ Innamorarsi” della propria propria soluzione. ’Nel confronto, la propria idea è migliore a priori. DISCORDANZA Eliminazione delle informazioni apparentemente discordanti con le ipotesi. DETTAGLI Concentrazione sui dettagli invece che sul globale
12. Idea ha la stessa radice in greco del verbo vedere. Tra ideare e vedere c’è uno stretto rapporto…. Vedere diversamente
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14. Il Pensiero Laterale Il pensiero laterale è molto legato alla percezione , si cerca quindi di esporre punti di vista diversi non derivati l’uno dall’altro, ma prodotti in maniera indipendente Il pensiero laterale, come la percezione, dipende dall’esplorazione. Camminiamo intorno all’edificio fotografandolo da diversi punti di vista tutti ugualmente validi! (il Prof. Kitting in “L’attimo Fuggente”, 1998) La logica normale si interessa a ciò che è … il pensiero laterale si interessa principalmente alle possibilità, a ciò che potrebbe essere. La teoria del pensiero laterale
15. Il Pensiero Laterale Paradosso del pollo e del cane L’uomo è più simile al pollo… se pensiamo a qualcosa, e questo diventa un obiettivo, il nostro cervello fa si che ogni pensiero sia finalizzato all’obiettivo . Quasi mai variamo l’obiettivo… Quando pensiamo a qualcosa, rimaniamo nei limiti della ragione e quando ne raggiungiamo i confini, torniamo indietro. L’uomo ha scoperto quando è uscito dai limiti ! – Provocazione. La provocazione aiuta ad orientare la mente verso una nuova direzione ! La teoria del pensiero laterale
16. Un chirurgo viene chiamato d’urgenza all’ospedale per operare un ragazzo che ha appena subito un grave incidente insieme al padre. Il chirurgo accorre e si prepara per l’intervento, ma non appena vede il paziente disteso sul lettino esclama: “ Ma non posso operarlo, questo è mio figlio!” Come è possibile?
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19. Dai uno sguardo alla seguente figura. C'è un uomo che tiene un ciocco di legno nella sua mano. Che cosa succede al ciocco di legno quando l'uomo apre la sua mano?
20. Risposta corretta : dipende da dove si trova l'uomo: Se l'uomo è sulla terra... Se l'uomo è sott'acqua... Se l'uomo è nello spazio... ...il ciocco CADRA' per terra a causa della gravità.... il ciocco RISALIRA' in superficie perché il suo peso specifico è minore di quello dell'acqua..... il ciocco NON SI MUOVERA' perché non sarà soggetto ad alcuna forza.
22. EMISFERO SINISTRO EMISFERO DESTRO Verbale Non-verbale Usa la parola per manipolare,descrivere e definire Ha conoscenza delle cose tramite una modalità di relazione non-verbale Analitico Sintetico Risolve le cose poco a poco e blocco per blocco Unifica le cose per formare un unico insieme Simbolico Concreto Usa un simbolo per rappresentare qualsiasi cosa Si relaziona con le cose così come esse sono e nel momento presente Astratto Analogico Prende un piccolo frammento di informazione e lo utilizza per rappresentare il tutto Osserva la somiglianza tra le cose, comprende le relazioni in maniera metaforica Temporale Atemporale Considera il tempo e l’ordine delle cose in successione Non tiene conto del tempo Razionale Non razionale Tira conclusioni basate sulla ragione e sui dati Non ha bisogno di basarsi sulla ragione né sui dati Non spaziale Spaziale Non vede le relazioni tra una cosa e l’altra e come le parti si uniscano per formare un tutto Vede le relazioni tra una cosa e l’altra ed il modo come le parti si uniscono per formare un tutto. Logico Intuitivo Tira conclusioni basate sulla logica, tutto segue un ordine logico come ad esempio un teorema matematico e un argomento ben spiegato Si basa su dati incompleti, sensazioni ed immagini Lineare Olistico Pensa in funzione di idee concatenate, come se fosse un pensiero Osserva la totalità delle cose in una volta sola, percepisce le forme e le strutture connesse
23. Se osservate l'immagine della ballerina che ruota su se stessa, quando la vedete ruotare in senso orario state utilizzando l'emisfero sinistro. Se cambiate modalità di percezione la ballerina ruoterà in senso antiorario
24. Una delle prime sfide per i ricercatori è stata di individuare il livello dell’abilità creativa posseduta da un individuo. Molti di loro hanno sviluppato vere e proprie misurazioni dell’abilità creativa. Una volta che è stato possibile identificare il livello di creatività, i ricercatori si sono dedicati a scoprire se questo potesse essere migliorato. La maggioranza di questi studi hanno concluso che la creatività può essere aumentata attraverso un allenamento appropriato. Più recentemente, si è scoperto che non solo gli individui sono differenti per la quantità di abilità creativa che posseggono, ma anche nello ‘stile’ di creatività . Ogni stile possiede le proprie forze e debolezze. Perciò tutti gli stili sono utili e preziosi. Dalla creatività alle creatività
25. Le funzioni relative alla parte sinistra sono analitiche, simboliche,consequenziali, lineari, verbali, di calcolo, logiche. Questa parte è razionale,programma, finalizza. Potremmo dire, convergente. Il suo gemello destro invece opera per immagini, emozioni, miti, visioni; è intuitivo, sintetico e rapido, spaziale, percettivo, non verbale, complesso e globale. In una parole è divergente. Entrambi, come sostiene ad esempio Parnes, se integrati nello sfruttamento delle proprie potenzialità, concorrono al comportamento euristico e dunque generano, creano e mettono in pratica nuove idee. Secondo lo stile di ognuno, tendiamo a privilegiare un’attitudine. Ciò non significa che siamo più o meno creativi, ma che siamo creativi ‘a modo nostro'. Dalla creatività alle creatività
26. Le fasi della creatività impregnazione divergenza convergenza
27. Fase divergente Fase convergente Vi a libera alla produzione di idee Alla ricerca di soluzioni concrete realizzabili
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29. Le fasi della creatività Immaginario Realtà inconscio conscio ………………… ………… .. ……… ……… . ………………… Qui nascono le idee
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31. VALVERT: (...) Voi... voi avete un naso... ecco... un naso... molto grande. CIRANO (con aria grave): Sì, molto. VALVERT (ridendo): Ecco! CIRANO (imperturbabile): Tutto qui? VALVERT: Ma... CIRANO: Eh, no! E' un po' poco, ragazzo mio! Ce n'erano di cose da dire sul mio naso - diamine! - e di toni da sfoggiare! Per esempio, vediamo: Aggressivo: "Io, signore, se avessi un naso simile, me lo farei tagliare!". Amichevole: "Certo che quando bevete vi si immerge nel bicchiere! Fatevene fabbricare uno su misura!". Descrittivo: "E una montagna, un picco, un promontorio!... Ma che dico, un promontorio? E una penisola!". Curioso: "A che vi serve questo affare smisurato? Da scrittoio signore, o da scatola da lavoro?". Grazioso: "Amate a tal punto gli uccelli che paternamente voleste preoccuparvi di offrire un trespolo alle loro zampette?". Truculento: "Ditemi, signore, quando fumate, il naso vi fa da cappa del camino? E i vicini non gridano al fuoco?". Previdente: "Fate attenzione, con tutto questo peso voi potreste cadere faccia per terra!". Tenero: "Metteteci sopra un parasole che gli preservi quel suo bel colore!". Pedante: "Pare che l'animale che Aristotele chiama ippocampelefantocammello pesasse quanto il vostro naso!". Cavalleresco: "Cos'è quest'uncino, una nuova moda? Comodo per appenderci il cappello!". Enfatico: "Che naso! Nessun vento può fargli venire il raffreddore ad eccezione del maestrale!". Drammatico: "Quando sanguina, sembra il Mar Rosso!". Ammirato: "Che splendida insegna per un profumiere!". Lirico: "E' una conca. Potreste farci il bagno!". Semplice: "Quando si puÚ visitare il monumento?". Rispettoso: "Certo che voi ne possedete di beni al sole!". Ruspante: "E che è un naso questo? Andiamo! O è un rafano gigante o un melone nano!". Militare: "Puntate!". Pratico: "Giocatevelo al lotto. E' una bella puntata!". Oppure, facendo il verso alla tragedia greca, piangendo: "Ecco il naso che ha distrutto l'armonia di questo viso! Guardatelo, il traditore! Ne arrossisce di vergogna!". Ecco quante cose, mio caro, avresti potuto dirmi se solo avessi un briciolo di cultura o di spirito. Ma di spirito, tristissimo individuo, tu non ne possiedi un atomo. Quanto alla cultura, poi non ne hai abbastanza da mettere insieme più di sette lettere quelle cheformano la parola cretino!
32. La creatività come strumento “ Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi. Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su bianco e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti. Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l’incertezza per inseguire un sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati. Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso. Muore lentamente chi distrugge l’amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante. Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce. Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare. Soltanto l’ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida felicità” Pablo Neruda