Intervento di Francesco Garibaldo al quinto e ultimo incontro del corso di formazione per dirigenti sindacali "Le parole dell'innovazione e il lavoro", nato da una progettazione congiunta tra ISMEL e le segreterie CGIL, CISL e UIL di Torino e tenutosi tra marzo e maggio 2019.
2. “LA TECNOLOGIA DI PRODUZIONE È QUINDI DETERMINATA DUE
VOLTE DALLE RELAZIONI SOCIALI DI PRODUZIONE: IN PRIMO
LUOGO, È PROGETTATA E MESSA IN OPERA SECONDO
L’IDEOLOGIA E IL POTERE SOCIALE DI COLORO CHE
PRENDONO QUESTE DECISIONI; E IN SECONDO LUOGO, IL SUO
EFFETTIVO UTILIZZO NELLA PRODUZIONE È DETERMINATO
DALLE VICISSITUDINI DELLE LOTTE TRA LE CLASSI NEI LUOGHI
DI PRODUZIONE”.
Noble, 1979, p. 101
COSA SIGNIFICA NON DETERMINISMO TECNOLOGICO?
3. INDUSTRIA 4,0 È UTILIZZATA COME OGGETTIVAZIONE DELLA LEAN
PRODUCTION
LEAN PRODUCTION (ORGANIZZAZIONE) E INDUSTRIA
4.0 (OGGETTIVAZIONE TECNOLOGICA)
(1)Specificare il valore desiderato dal cliente.
(2)Identificare il flusso di valore per ciascun prodotto / servizio che fornisce il valore
del cliente. Tutti gli sprechi nel flusso di valore possono essere affrontati.
(3) Rendere continuo il flusso del prodotto. Per rendere il flusso continuo un
rimedio è standardizzare il processo attorno alle migliori pratiche. Una volta che il
processo è standardizzato, consentirà più tempo libero per i dipendenti. Questo
tempo libero può essere utilizzato per la creatività e l'innovazione.
(4) Introdurre un meccanismo di trazione (pull) tra le fasi in cui il
flusso continuo non è possibile. La domanda dei clienti dovrebbe essere la
forza trainante per attivare i processi a valle.
(5) Gestire verso la perfezione e rimuovere l'attività non a valore aggiunto
dalla catena del valore (Womack & Jones, 1996; Womack et al., 1990)
4. "RAPPORTO FINALE DEL GRUPPO DI LAVORO INDUSTRIE 4.0"
(2013),
LE PROMESSE DI INDUSTRIA 4.0
‣ LE FABBRICHE INTELLIGENTI SONO IN GRADO DI GESTIRE LA COMPLESSITÀ, SONO
MENO SOGGETTE A INTERRUZIONI E SONO IN GRADO DI PRODURRE MERCI IN MODO
PIÙ EFFICIENTE.
‣ NELLA FABBRICA INTELLIGENTE, GLI ESSERI UMANI, LE MACCHINE
E LE RISORSE COMUNICANO TRA LORO IN MODO NATURALE
COME IN UN SOCIAL NETWORK. I PRODOTTI INTELLIGENTI
CONOSCONO I DETTAGLI DI COME SONO STATI FABBRICATI E
COME SONO DESTINATI AD ESSERE UTILIZZATI. SOSTENGONO
ATTIVAMENTE IL PROCESSO DI PRODUZIONE, RISPONDENDO A
DOMANDE COME "QUANDO SONO STATO FATTO?", "QUALI
PARAMETRI DOVREBBERO ESSERE USATI PER PROCESSARMI?",
"DOVE DOVREI ESSERE CONSEGNATO?", ECC.
‣ LE SUE INTERFACCE CON MOBILITÀ INTELLIGENTE, LA LOGISTICA
E LE RETI INTELLIGENTI RENDERANNO LA FABBRICA
INTELLIGENTE UNA COMPONENTE CHIAVE DELLE
INFRASTRUTTURE INTELLIGENTI DI DOMANI. CIÒ COMPORTERÀ LA
TRASFORMAZIONE DELLE CATENE DEL VALORE CONVENZIONALI
E L'EMERGERE DI NUOVI MODELLI DI BUSINESS. PERTANTO,
"INDUSTRIE 4.0" NON DOVREBBE ESSERE AFFRONTATO
ISOLATAMENTE, MA DOVREBBE ESSERE VISTO COME UNA DELLE
NUMEROSE AREE CHIAVE IN CUI È NECESSARIO INTERVENIRE.
5. L'INTEGRAZIONE DELL'INTERNET OF THINGS (IOT) E
DELL'INTERNET OF SERVICES (IOS) NEL PROCESSO DI
PRODUZIONE HA AVVIATO LA QUARTA RIVOLUZIONE
INDUSTRIALE (..).
L'IOT CONSENTE "COSE" E "OGGETTI", COME RFID, SENSORI,
ATTUATORI, TELEFONI CELLULARI, CHE, ATTRAVERSO SCHEMI
DI INDIRIZZAMENTO UNIVOCI, (...) INTERAGISCONO TRA LORO E
COOPERANO CON I LORO COMPONENTI "INTELLIGENTI" VICINI,
PER RAGGIUNGERE OBIETTIVI "(..). SULLA BASE DELLA
DEFINIZIONE DI CPS SOPRA RIPORTATA, "COSE" E "OGGETTI"
POSSONO ESSERE INTESI COME CPS. PERTANTO, L'IOT PUÒ
ESSERE DEFINITO COME UNA RETE IN CUI CPS COLLABORA
TRA LORO TRAMITE SCHEMI DI INDIRIZZAMENTO UNIVOCI.
ESEMPI DI APPLICAZIONI DELL'IOT SONO FABBRICHE
INTELLIGENTI (..), CASE INTELLIGENTI E SMART GRID.
Hermann, Pentek e Otto (2015: 9)
INTERNET OF THINGS E INTERNET OF
SERVICES
6. "FORNIRE ASSISTENZA AI FORNITORI PER OFFRIRE I LORO
SERVIZI VIA INTERNET. [...] L'IOS È COMPOSTO DA
PARTECIPANTI, UN'INFRASTRUTTURA PER SERVIZI, MODELLI DI
BUSINESS E I SERVIZI STESSI. I SERVIZI SONO OFFERTI E
COMBINATI IN SERVIZI A VALORE AGGIUNTO DA VARI
FORNITORI; SONO COMUNICATI AGLI UTENTI E AI
CONSUMATORI E SONO ACCESSIBILI DA LORO TRAMITE VARI
CANALI. "(..). QUESTO SVILUPPO CONSENTE UN NUOVO MODO
DI VARIAZIONE DINAMICA DELLA DISTRIBUZIONE DELLE
SINGOLE ATTIVITÀ DELLA CATENA DEL VALORE (PLATTFORM
INDUSTRIE 4.0, 2013, P.4). È CONCEPIBILE CHE QUESTO
CONCETTO SARÀ TRASFERITO DA SINGOLE FABBRICHE A RETI
A VALORE AGGIUNTO IN FUTURO. LE FABBRICHE POSSONO
FARE UN PASSO AVANTI E OFFRIRE TECNOLOGIE DI
PRODUZIONE SPECIALI ANZICHÉ SOLO TIPI DI PRODUZIONE.
QUESTE TECNOLOGIE DI PRODUZIONE SARANNO OFFERTE SU
IOS E POSSONO ESSERE UTILIZZATE PER FABBRICARE
PRODOTTI O COMPENSARE LE CAPACITÀ DI PRODUZIONE.
INTERNET OF SERVICES
7. L’INTEGRAZIONE TRA LEAN PRODUCTION E INDUSTRIA 4.0
IL TEMA CENTRALE È L’INTEGRAZIONE
A.L'integrazione verticale è l'integrazione di vari sottosistemi gerarchici all'interno
dell'organizzazione per creare un sistema di produzione flessibile e riconfigurabile all'interno
dell'organizzazione. I vari sottosistemi informativi all'interno dell'organizzazione sono collegati al
sistema ERP. Ciò consentirà un sistema di produzione flessibile e riconfigurabile (Wang et al.,
2016; Weyer et al., 2015). Questa integrazione si traduce in macchine intelligenti all'interno
dell'organizzazione che si configurano autonomamente per adattarsi ai diversi prodotti. La
gestione dei big data consentirà di rendere questo processo un successo.
B.L'integrazione orizzontale è l'integrazione di diverse catene del valore per consentire la
collaborazione tra aziende o organizzazioni nella catena del valore (Foidl & Felderer, 2015). Per
il successo dell’attività produttiva, più di una organizzazione collabora per fornire prodotti e
servizi di qualità superiore (Sindi e Roe, 2017). Mediante l'integrazione orizzontale inter-
cooperativa delle organizzazioni attraverso la digitalizzazione, viene creato un nuovo efficiente
ecosistema digitalizzato.
C.L'integrazione ingegneristica di tutto il processo comporta un'integrazione che consente la
creazione di prodotti e servizi personalizzati lungo la catena del valore (Stock & Seliger, 2016).
In un processo di creazione di valore incentrato sul prodotto, è coinvolta una catena di attività.
Per esempio, analisi dei bisogni del cliente, progettazione e sviluppo del prodotto, produzione,
servizi, manutenzione e riciclaggio. Utilizzando gli strumenti software di alimentazione, queste
fasi possono essere integrate per creare prodotti e servizi personalizzati, automatizzati e auto-
organizzati secondo le esigenze del cliente (Qin, Liu, & Grosvenor, 2016; Wang et al., 2016).
8.
9. APPLICAZIONE DEL CRITERIO DI NOBLE
OGGETTIVAZIONE E POTENZIAMENTO
uno strumento di potenziamento degli obiettivi della produzione snella e,
per un altro come “oggettivazione” dei suoi strumenti operativi attraverso:
1. il controllo delle prestazioni dei lavoratori sarà completo e in tempo
reale e può essere digitalizzato, memorizzato e analizzato con le
tecnologie dell’analitica dei Big Data.
2. Il flusso del processo produttivo può essere semplificato il più possibile
e ogni "perdita di tempo" eliminata grazie all’evoluzione degli ERP in
MES (Manufacturing Execution System).
3. il processo di lavoro in sé può essere monitorato in tempo reale e
gestito passo-passo.
Infine, ciò che prima si presentava come una richiesta della gerarchia,
mediata dai manager di diverso livello, verrà percepito come una domanda
oggettiva di un sistema che si autoregola. Si tratta di occultare un rapporto
sociale attraverso una relazione tra esseri umani e macchine, mediata dagli
algoritmi.
10. I RISULTATI DELL’INDAGINE
NON ESISTE UN MODELLO UNICO
▸Dipende dal rapporto prodotto/mercato
▸bisogna capire in ogni realtà qual’è il loro
problema strategico per capire la razionalità
del progetto
▸da qui può partire un progetto sindacale
11. IL CASO DUCATI: FABBRICA INTELLIGENTE
IL PROBLEMA STRATEGICO
‣ il passaggio dalla produzione a lotti a quella su ordine del cliente.
Quindi due esigenze di flessibilità:
1. processare moto differenti inserendole in linea di produzione in modo
casuale;
2. adeguare la produzione alla domanda in tempo reale.
‣ La necessità di una produzione altamente personalizzata implica
l’organizzazione della produzione secondo un flusso teso – lean
production – e l’eliminazione delle micro-fasi.
‣ la digitalizzazione viene in aiuto con una rete di oggettivazione: tutti gli
strumenti sono digitali, tramettono cioè delle informazioni a un supervisor
che è stato progettato in Ducati.
12. COME REALIZZARLO
IL FLUSSO TESO
A. Tutti i materiali e tutti gli utensili sono disponibili per quello specifico
motore in modo diretto grazie alla struttura del supermarket cioè di un
piccolo magazzino interno, dimensionato su poche ore di produzione
(da 2 a 4), organizzato secondo i diversi modelli, che ha quindi tutti i
codici di tutte le versioni delle moto da produrre.
B. Il supermarket non è una parte della logistica ma della produzione –
quindi ogni prodotto ha un suo supermarket - deve cioè essere
organizzato per “pulsare” in modo sincrono con la produzione in modo
da garantire un “flusso tiratissimo”. Quando il materiale è finito “spara”
la nuova richiesta.
C. Tutto ciò si basa su SAP che “fa tutto” e su una logica di team
interfunzionali. SAP svolge tutte le funzioni è assimilabile a un sistema
MES.
D. Hanno realizzato il lotto uno, cioè il flusso a pezzo singolo (one-piece-
flow) previsto dalla lean production, già dal 2000.
13. CONTINUA
LA PIANIFICAZIONE
‣ Esiste un kanban basato su frequenze fisse – che variano da 2 a 4
ore – e volumi variabili. Un supermercato interno – con la stessa
autonomia di ore – con tutto ciò che è necessario per quel ciclo di
assemblaggio.
‣ Il lead time dei materiali è di 3 mesi. Per i fornitori lontani hanno un
sistema analogo con una navetta.
‣ La pianificazione si aggiorna una volta al mese; rispetto ai lead time
di tre mesi, si toglie un mese e se ne aggiunge uno. Poi giornalmente
la produzione aggrega i dati e rilascia gli ordini in reparto. Anche
quando si parla di one-piece-flow ci vuole un bilanciamento
comunque tra la pianificazione strategica che è indispensabile e i
processi di personalizzazione.
14. CONTINUA
L’ORGANIZZAZIONE RESTA UN
ELEMENTO STRATEGICO
i team interfunzionali (produzione, qualità, logistica):
un team leader – un facilitatore-, vengono formati a tutti i livelli
con obiettivi diversi scendendo sino al supervisor che è quello
che segue 14 persone sulle linee di montaggio.
Un esempio: una nuova linea con dei banchi di lavoro ad
altezza variabile. Hanno introdotto dei banchi di lavoro con n
settaggi in grado di essere regolati rispetto all’altezza del
lavoratore. Fa parte dell’autoadattività.
15. CONTINUA
UN ESEMPIO DI OGGETTIVAZIONE E
CONTROLLO
‣ Le tecnologie adoperate devono essere in grado
di ricevere e trasmetter informazioni che loro
possano utilizzare per prendere delle decisioni.
‣ Ad esempio un avvitatore elettronico rispetto a
una chiave dinamometrica ha il solo vantaggio
che fornisce i dati che la rete di oggettivazione
raccoglie e porta in un data base per poterli
analizzare per potere fare degli studi di capacità
di processo.
‣ Hanno sviluppato un loro programma di analitica
dei big data.
16. CONTINUA
LE TECNOLOGIE
‣ pick to light: li stanno introducendo adesso nei supermarket; l’attrezzo o le componenti si
illuminano quando devono essere prelevate dall’operatore. Sembra semplice ma per
funzionare richiede che SAP funzioni perfettamente. Attualmente esiste un modello misto
integrato, in base al quale viene creato un kit di componenti che vengono assemblati sulla
linea.
‣ configuratori virtuali: Sono utilizzati per selezionare gli accessori, scelti dal cliente, da
assemblare sulle linee di produzione. Dall’ordine alla linea di montaggio.
‣ stampanti 3D: il loro uso è relativo ad alcuni utensili, maschere di posizionamento, ecc. Il
processo fino ad ora utilizzano resine; sanno che l’Audi sta utilizzando anche il processo di
sinterizzazione ma è un processo molto costoso, non adatto alle produzioni di serie. Se si può
saltare il passaggio ai fornitori c’è un grande risparmio di tempo.
‣ automated guided vehicles (AGV): verranno introdotti nel corso di quest’anno. Ci sono
vantaggi evidenti; sono riprogrammabili.
‣ paperless factory: l’obiettivo finale è quello di implementare il modello Audi attraverso un
processo digitalizzato. Le carte sono state eliminate da ogni moto e le informazioni sono
trasmesse ad archivi virtuali.
‣ robot collaborativi: stanno sperimentando un piccolo robot dell’Universal Robot.
‣ Tecnologie immersive e realtà aumentata le stanno studiando, ma sono in una fase in cui non
si vedono i risultati rispetto a ciò che occorre investire anche in termini di tempo