Il tempo è la risorsa più scarsa che abbiamo, e già questo è un bel problema. Nel turismo, come in altre attività economiche, sappiamo che il tempo è sia “time” che “weather”. Tutti e due stanno cambiando, radicalmente. A volte non ne siamo consapevoli ma tempo individuale e collettivo sono sempre più condizionati da conoscenze ibride, tecnologie abilitanti, intelligenza artificiale, modelli pluri-verso, grandi accadimenti ed emergenze globali più ovviamente nuove attese, sfide e modificazioni sociali. Il tempo è perciò controverso, si sta “complessificando”. Inoltre, quando persone di ogni età e genere, pur avendone bisogno, rifiutano diversi tipi di lavoro – succede nel turismo come in altri settori, PA compresa – contestando la separatezza dal proprio immaginario, c’è qualcosa di profondo da scoprire e da rielaborare. Abbiamo bisogno di sviluppare una mentalità critica adeguata e, allo stesso tempo (!), servono nuovi scenari e possibili risposte.