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Edizione 2015
Quaderni Tecnici
per i cantieri temporanei o mobili
Trabattelli
Pubblicazione realizzata da
INAIL
Dipartimento innovazioni tecnologiche
e sicurezza degli impianti, prodotti e insediamenti antropici
AUTORI
Luca Rossi
Luigi Cortis
Francesca Maria Fabiani
Davide Geoffrey Svampa
Dipartimento innovazioni tecnologiche
e sicurezza degli impianti, prodotti e insediamenti antropici
CON LA COLLABORAZIONE DI
Carlo Ratti
Calogero Vitale
Dipartimento innovazioni tecnologiche
e sicurezza degli impianti, prodotti e insediamenti antropici
DISEGNI DI
Massimo Stasi
Eurolit
CONTATTI
INAIL
Dipartimento innovazioni tecnologiche
e sicurezza degli impianti, prodotti e insediamenti antropici
Via di Fontana Candida, 1
00040 Monte Porzio Catone (Roma)
dit@inail.it
www.inail.it
© 2015 INAIL
La pubblicazione viene distribuita gratuitamente e ne è quindi vietata la vendita nonché la riproduzione con qualsiasi
mezzo. È consentita solo la citazione con l’indicazione della fonte.
ISBN 978-88-7484-450-0
Tipolitografia INAIL - Milano, maggio 2015
3
Premessa
Obiettivo dei Quaderni Tecnici è accrescere il livello di sicurezza nei cantieri tempo-
ranei o mobili. Forniscono informative basate su leggi, circolari, norme tecniche spe-
cifiche e linee guida utili a individuare e perfezionare metodologie operative per il
miglioramento delle misure di prevenzione contro i rischi professionali.
I Quaderni sono rivolti a coloro che operano nell’ambito dei cantieri temporanei o
mobili rappresentando un agile strumento sia per l’informazione e la formazione dei
lavoratori sia per il miglioramento dell’organizzazione delle piccole e medie imprese.
I Quaderni Tecnici:
- Ancoraggi
- Parapetti provvisori
- Ponteggi fissi
- Reti di sicurezza
- Scale portatili
- Sistemi di protezione degli scavi a cielo aperto
- Sistemi di protezione individuale dalle cadute
- Trabattelli
Introduzione
I trabattelli vengono utilizzati in molteplici attività effettuate nei cantieri temporanei
o mobili quando ci sia la necessità di spostarsi rapidamente nel luogo di lavoro e si
debbano eseguire attività ad altezze non elevate.
Il datore di lavoro sceglie il trabattello più idoneo alla natura dei lavori da eseguire ed
alle sollecitazioni prevedibili considerando:
- Le dimensioni dell’impalcato,
- L’altezza massima in base alla presenza o all’assenza di vento,
- La classe di carico,
- Il tipo di accesso agli impalcati: scala a rampa, scala a gradini, scala a pioli inclinata,
scala a pioli verticale,
- I carichi orizzontali e verticali che possono contribuire a rovesciarlo,
- Le condizioni del terreno,
- L’uso di stabilizzatori, sporgenze esterne e/o zavorre,
- La necessità degli ancoraggi.
Trabattelli
5
Questo Quaderno Tecnico fa riferimento alla linea di ricerca
P24L02 Le problematiche delle PMI dei cantieri temporanei o
mobili riguardanti l’evoluzione legislativa e normativa connessa
all’innovazione tecnologica (responsabile Luca Rossi) del Diparti-
mento innovazioni tecnologiche e sicurezza degli impianti, pro-
dotti e insediamenti antropici.
Trabattelli
7
Indice
1. Documentazione 9
2. Documenti di riferimento 9
3. Cosa sono 9
4. Destinazione d’uso 9
5. Classificazione 10
5.1 Classificazione in base alle classi di carico 10
5.2 Classificazione in base al tipo di accesso agli impalcati 10
5.3 Classificazione in base alle condizioni di utilizzo 14
6. Marcatura 14
7. Indicazioni essenziali per la scelta, il montaggio, l’uso e lo smontaggio 15
7.1 Scelta 15
7.2 Montaggio 15
7.3 Uso 18
7.4 Smontaggio 18
8. Indicazioni essenziali di manutenzione 20
9. FAQ (Frequently asked questions) 21
Riferimenti nel D.Lgs 81/08 24
Trabattelli
9
1. Denominazione
Trabattelli.
2. Documenti di riferimento
- D.Lgs 81/08 e smi - Attuazione dell’articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123,
in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.
- D.Lgs 206/05 e smi - Codice del consumo, a norma dell’articolo 7 della legge 29
luglio 2003, n.229.
- Circolare Ministero del Lavoro e della Previdenza 30/2006 - Chiarimenti concer-
nenti i ponteggi su ruote (trabattelli) ed altre attrezzature per l’esecuzione di
lavori temporanei in quota in relazione agli obblighi di redazione del piano di
montaggio, uso e smontaggio (Pi.M.U.S.) e di formazione.
- UNI EN 1004: 2005 - Torri mobili di accesso e di lavoro costituite da elementi
prefabbricati - Materiali, dimensioni, carichi di progetto, requisiti di sicurezza e
prestazionali
- UNI EN 1298: 1998 - Torri mobili da lavoro. Regole e linee guida per la prepara-
zione di un manuale d’istruzioni.
3. Cosa sono
Torri mobili costituite da elementi prefabbricati che presentano uno o più impalca-
ti di lavoro e appoggiano a terra permanentemente su ruote.
4. Destinazione d’uso
I trabattelli possono essere utilizzati:
- nelle lavorazioni nelle quali ci sia la necessità di operare in altezza
- nei lavori in quota (attività lavorativa che espone il lavoratore al rischio di cadu-
ta da una quota posta ad altezza superiore a 2 m rispetto ad un piano stabile).
10
5. Classificazione
La norma UNI EN 1004: 2005 classifica i trabattelli in base alle classi di carico e al
tipo di accesso agli impalcati. Inoltre individua l’altezza massima dei trabattelli in
riferimento alle condizioni di utilizzo.
5.1 Classificazione in base alle classi di carico
Secondo la UNI EN 1004: 2005 i trabattelli vengono divisi in due classi di carico:
La classe di carico indica l’entità del carico uniformemente distribuito da appli-
care sull’ultimo impalcato del trabattello ai fini delle verifiche di progetto.
5.2 Classificazione in base al tipo di accesso agli impalcati
La UNI EN 1004:2005 prevede quattro opzioni di accesso all’impalcato del tra-
battello:
- accesso tipo A: scala a rampa
- accesso tipo B: scala a gradini
- accesso tipo C: scala a pioli inclinata
- accesso tipo D: scala a pioli verticale
Il fabbricante può fornire una o più opzioni di accesso per uno stesso trabattel-
lo e darne indicazione nella marcatura.
Classi Carico uniformemente distribuito
(kN/m2
)
2 1,50
3 2,00
Trabattelli
11
Figura 1 - Trabattello con scala a gradini
12
Figura 2 - Trabattello con scala a pioli inclinata
Trabattelli
13
Figura 3 - Trabattello con scala a pioli verticale
14
5.3 Classificazione in base alle condizioni di utilizzo
La UNI EN 1004:2005 prevede per i trabattelli due condizioni di utilizzo:
- all’esterno: ovvero con presenza di vento
- all’interno: ovvero con assenza di vento
Nel primo caso, l’altezza massima del trabattello non può superare gli 8 m; nel se-
condo, i 12 m. Il trabattello conforme alla UNI EN 1004:2005 non può avere altezza
inferiore a 2,5 m.
6. Marcatura
Il fabbricante deve apporre sul trabattello una targhetta, in modo che sia visibile
da terra, che riporti:
- il nome del fabbricante
- il numero della norma di riferimento: UNI EN 1004:2005
- la classe di carico: 2 o 3
- l’altezza massima all’esterno/all’interno: 8/12 m
- il tipo di accesso: A, B, C o D nel caso di un solo tipo di accesso; oppure ABCD
nel caso in cui siano forniti tutti i quattro tipi di accesso; oppure, ad esempio,
AXCX nel caso in cui siano forniti gli accessi di tipo A e C. In generale la X nella
posizione di una lettera mancante significa che il tipo di accesso, corrispondente
alla lettera mancante, non è fornito
- la dicitura: ”Seguire scrupolosamente le istruzioni per il montaggio e l’uso”,
scritta nella lingua del Paese di utilizzo
Inoltre, ogni componente del trabattello deve essere marcato, in modo visibile per
tutta la sua durata di impiego, con:
- un simbolo o lettere che identifichino il modello del trabattello e il suo fabbri-
cante
- l’anno di fabbricazione riportando le ultime due cifre
Esempio:
Bianchi UNI EN 1004 2 12 ABCD “Seguire le istruzioni per il montaggio e l’uso”
nome del fabbricante
numero norma
classe di carico
altezza massima all’esterno/all'interno
tipo di accesso
dicitura scritta nella lingua del Paese di utilizzo
Trabattelli
15
7. Indicazioni essenziali per la scelta, il montaggio, l’uso e lo smontaggio
La scelta, il montaggio, l’uso e lo smontaggio devono essere eseguiti nel pieno ri-
spetto del D.Lgs 81/08 e del manuale di istruzioni che il fabbricante deve produrre
a corredo di ogni trabattello e che deve essere disponibile nel luogo di utilizzo e
nella lingua del Paese di utilizzo.
Il manuale deve fornire tutte le informazioni sull’utilizzo, sul montaggio e lo smon-
taggio in sicurezza del trabattello.
Nel manuale, il fabbricante deve specificare tutti quei fattori che influiscono sulla
stabilità dell’attrezzatura e in particolare:
a) le condizioni del vento e gli interventi da effettuare nel caso in cui esse non
permettano di lavorare sul trabattello e quando lo stesso deve essere smontato
o fissato
b) le istruzioni per l’uso di stablizzatori, sporgenze esterne e/o zavorra per tutte le
condizioni previste nell’uso sul trabattello
c) gli avvertimenti relativi ai carichi orizzontali e verticali che contribuiscono a ro-
vesciare il trabattello, quali:
- carichi orizzontali causati dall’uso, per esempio per effetto del lavoro in cor-
so su una struttura adiacente
- carichi aggiuntivi del vento (effetto galleria di edifici aperti verso l’alto, edi-
fici non rivestiti e sugli angoli di edifici)
d) le raccomandazioni per il fissaggio dei trabattelli lasciati incustoditi
Il manuale deve contenere l’avvertimento: “Stabilizzatori o sporgenze esterne e
zavorra devono essere sempre applicati quando ciò è specificato”.
7.1 Scelta
La scelta del trabattello da adottare in una specifica realizzazione dipende
dai rischi da eliminare e/o ridurre preventivamente individuati nell’attività di
valutazione dei rischi. Essa deve essere effettuata in relazione alla tipologia
di lavorazione da fare (manutenzione o costruzione) e alla complessità, alla
estensione e alla geometria dell’opera da servire.
7.2 Montaggio
Prima del montaggio i lavoratori, allo scopo incaricati dal datore di lavoro,
devono verificare la posizione del trabattello per evitare rischi che potrebbero
mettere in pericolo il montaggio, lo smontaggio, lo spostamento e la sicurezza
operativa riguardo a:
- condizioni del terreno
- piano e in pendenza
- ostacoli
- condizioni del vento
16
Tutti gli elementi, gli utensili accessori e le attrezzature di sicurezza (funi ecc.)
per il montaggio del trabattello devono essere disponibili in loco.
Il manuale di uso e manutenzione deve specificare il numero di persone ne-
cessarie per il montaggio, l’elenco degli elementi, il peso e quantità di quelli
necessari per il montaggio del trabattello a una data altezza.
Devono essere inoltre disponibili le seguenti informazioni:
- procedimento di montaggio del trabattello che descriva la corretta sequen-
za delle operazioni. Tale descrizione deve comprendere illustrazioni e, se
necessario, testi aggiuntivi
- metodo di allineamento verticale della torre mobile con inclinazione fino
all’1%
- informazioni dettagliate sul modo di fissare e staccare i collegamenti
- descrizione dell’uso e fissaggio di stabilizzatori, sporgenze esterne e/o za-
vorra
- descrizione del metodo consigliato per il sollevamento dei componenti per
il montaggio delle sezioni superiori
- corretta posizione dei collegamenti per elementi di controventamento,
sporgenze esterne o stabilizzatori e zavorra che devono essere chiaramente
illustrate
- descrizione dell’uso e del fissaggio della scala di accesso a gradini o a pioli
- descrizione dell’uso e del fissaggio dei correnti di parapetto e della tavola
fermapiede
- procedimento per lo smontaggio del trabattello (se applicable, con riferi-
mento al procedimento di montaggio)
Il manuale deve contenere l’avvertimento: “Non devono essere utilizzati com-
ponenti danneggiati o inadatti”.
Trabattelli
17
Figura 4 - Trabattello con montaggio dal basso
18
7.3 Uso
Nel manuale di istruzioni il fabbricante deve specificare i seguenti controlli
prima di ogni uso del trabattello, in aggiunta a quelli eseguiti durante la fase
di montaggio:
- verificare che il trabattello sia verticale o richieda un riposizionamento
- verificare che il montaggio strutturale sia sempre corretto e completo
- verificare che nessuna modifica ambientale influisca sulla sicurezza di utiliz-
zo del trabattello
Il manuale deve fornire indicazioni per l’uso in sicurezza nel rispetto dei rego-
lamenti nazionali, precisare che non è consentito aumentare l’altezza dell’im-
palcato mediante l’uso di scale, casse o altri dispositivi e fornire indicazioni
riguardo al sollevamento di utensili e materiali fino agli impalcati di lavoro del
trabattello, nei limiti dei carichi ammissibili e della stabilità.
Il manuale di istruzioni deve precisare il procedimento per spostare il trabattel-
lo in riferimento a:
- le condizioni massime di vento
- le modalità per sbloccare e bloccare i freni delle ruote
- le modalità per lo spostamento
- le modalità per utilizzare la regolazione dei piedini allo scopo di riallineare
il trabattello
- le istruzioni per verificare il corretto supporto da parte delle sporgenze
esterne
Deve riportare, inoltre, l’avvertimento che il trabattello non deve essere mai
spostato quando ci sono materiali o persone su di esso e che non è progettato
per essere sollevato e sospeso.
7.4 Smontaggio
Il manuale di istruzioni deve specificare il numero di persone necessarie per lo
smontaggio, l’elenco degli elementi, il peso e quantità di quelli necessari per
lo smontaggio del trabattello e relativo procedimento per lo smontaggio.
Trabattelli
19
Figura 5 - Utilizzo di un trabattello multiplo (se previsto dal fabbricante)
20
8. Indicazioni essenziali di manutenzione
Il manuale di istruzioni deve contenere le informazioni relative alle verifiche da
effettuare sui componenti, alle modalità di movimentazione, trasporto e imma-
gazzinaggio, ai criteri per la valutazione del danno e alle procedure da seguire per
gli elementi danneggiati (sostituzione o riparazione).
Il controllo e la manutenzione del trabattello devono essere eseguiti da parte di
personale qualificato. Per i componenti metallici occorre effettuare:
- la verifica dello stato superficiale
- la verifica dell’usura
- la verifica dei danni dovuti alla corrosione
- la verifica dello stato delle saldature
- la verifica dello stato delle parti mobili
- la verifica dello stato di viti, perni, dadi, bulloni e rivetti
- la verifica del periodo di servizio
Per i componenti in legno occorre effettuare:
- la verifica sulla presenza di tagli
- la verifica sulla presenza di abrasioni
- la verifica dell’usura
- la verifica dei danni dovuti al calore e a sostanze aggressive (acidi, solventi)
- la verifica del deterioramento dovuto ai raggi del sole
Trabattelli
21
9. FAQ (Frequently asked questions)
D. Quali caratteristiche deve possedere un trabattello per essere utilizzato nei luo-
ghi di lavoro?
R. Deve essere conforme al D.Lgs 81/08 e s.m.i.
D. Un trabattello deve essere marcato CE?
R. No, in quanto non esiste una direttiva di prodotto.
D. Un trabattello conforme alla norma tecnica UNI EN 1004 lo è anche al D.Lgs
81/08 e s.m.i.?
R. No, a meno che, oltre ad essere stato costruito conformemente alla norma tec-
nica UNI EN 1004, risponda al D.Lgs 81/08 e s.m.i.
D. Un trabattello può essere realizzato in cantiere con elementi di ponteggio a cui
vengono applicate delle ruote alla base?
R. No.
D. Un trabattello deve essere ancorato?
R. Un trabattello deve essere ancorato alla costruzione almeno ogni due piani; è
ammessa deroga a tale obbligo per i trabattelli conformi all’Allegato XXIII del
D.Lgs 81/08 e s.m.i.
D. Quando un trabattello è conforme all’Allegato XXIII del D.Lgs 81/08 e s.m.i.?
R. Quando:
a. sia costruito conformemente alla UNI EN 1004
b. il costruttore fornisca la certificazione del superamento delle prove di rigidez-
za, di cui all’appendice A della UNI EN 1004, emessa da un laboratorio ufficiale
c. l’altezza del trabattello non superi 12 m se utilizzato all’interno (assenza di
vento) e 8 m se utilizzato all’esterno (presenza di vento)
d. se utilizzato all’esterno degli edifici, venga realizzato, ove possibile, un fis-
saggio all’edificio o altra struttura
e. per il montaggio, uso e smontaggio siano seguite le istruzioni indicate dal
costruttore in un apposito manuale redatto in accordo alla UNI EN 1004
D. Quali sono le classi di carico previste dalla UNI EN 1004 per il trabattello?
R. Sono due: 150 kg/m2
e 200 kg/m2
.
D. La sicurezza strutturale del trabattello da quali fattori dipende?
R. Dall’utilizzo conforme al manuale di istruzioni, dalla corretta manutenzione de-
gli elementi costituenti, dalla frequenza di utilizzo, dal numero dei montaggi
e degli smontaggi, dal corretto stoccaggio dei componenti, dall’ambiente di
lavoro e dallo stato di conservazione.
D. Quali sono gli elementi fondamentali ai fini della stabilità del trabattello?
R. Le dimensioni della base, gli stabilizzatori, le zavorre, il puntone a parete, le
ruote.
22
D. Un trabattello deve poggiare sempre sulle ruote?
R. Sì. In caso contrario è considerato ponteggio.
D. Nell’uso del trabattello è indispensabile fissare gli stabilizzatori?
R. Quando previsto dalle indicazioni del fabbricante.
D. In caso manchi o sia insufficiente il sistema di bloccaggio delle ruote è possibile
usare il trabattello?
R. No.
D. È possibile utilizzare tavole da cassero per l’intavolato del trabattello?
R. No.
D. Per salire e scendere dal trabattello cosa è necessario utilizzare?
R. Il sistema di accesso previsto dal costruttore.
D. Qual è l’altezza massima del piano di lavoro dei trabattelli conformi alla norma
tecnica UNI EN 1004?
R. Quella indicata dal fabbricante e comunque pari a 8 m se utilizzati all’interno di
edifici, e a 12 m se utilizzati all’esterno.
D. Quando è necessario spostare il trabattello, cosa si deve fare?
R. Far scendere le persone e togliere il materiale di lavoro.
D. Cosa si intende per torre mobile di accesso e di lavoro secondo la UNI EN
1004:2005?
R. Per accesso si intende quello al trabattello e non a un’altra struttura. Il trabat-
tello UNI EN 1004:2005 non può essere utilizzato come struttura di accesso ad
altra opera ma solo come attrezzatura di lavoro.
D. È possibile costruire e impiegare un trabattello che permetta l’accesso alla co-
pertura o a altre parti di un edificio?
R. Sì, purché possegga i requisiti di resistenza e stabilità necessari e garantisca l’eli-
minazione del rischio di caduta dall’alto. Il trabattello deve essere destinato dal
fabbricante a tale scopo e il manuale d’istruzioni deve contenere la procedura
di accesso in sicurezza. Il datore di lavoro, prima dell’utilizzo, deve integrare il
manuale d’istruzioni redigendo un Pi.M.U.S. per la specifica applicazione.
D. Gli apparecchi di sollevamento possono essere fissati ai montanti del trabattel-
lo?
R. Sì, purché previsti dal fabbricante nel manuale di istruzioni.
D. In che modo può operare il datore di lavoro secondo il D.Lgs 81/08 riguardo il
montaggio di un trabattello?
R. Il datore di lavoro deve seguire le istruzioni fornite dal fabbricante e riportate
nel Pi.M.U.S..
Trabattelli
23
D. Prima del montaggio di un trabattello il datore di lavoro deve redigere il
Pi.M.U.S?
R. Si. È sufficiente il semplice riferimento alle istruzioni obbligatorie fornite dal
fabbricante, eventualmente completate da informazioni relative alla specifica
realizzazione.
D. I lavoratori addetti al montaggio, smontaggio o trasformazione dei trabattelli
devono avere particolari requisiti?
R. Devono essere allo scopo incaricati dal datore di lavoro che abbia provveduto a
fornire loro un’informazione, formazione e addestramento adeguati.
D. I lavoratori addetti al montaggio, smontaggio o trasformazione dei trabattelli
devono seguire dei corsi specifici?
R. Si. Tali corsi devono avvenire in orario di lavoro e non possono comportare oneri
economici per i lavoratori. I contenuti minimi di tali corsi sono indicati nel secon-
do e quarto punto del modulo pratico del corso ponteggi nell’Accordo Stato,
Regioni e province autonome sui corsi di formazione per lavoratori addetti a
lavori in quota (vedi Allegato XXI del D.Lgs 81/08 e s.m.i.). Il lavoratore deve
seguire corsi di aggiornamento specifici ogni 4 anni.
D. Il lavoratore che utilizza un trabattello deve avere particolari requisiti?
R. I trabattelli vengono utilizzati durante i lavori in quota. In relazione all’elevato
rischio si ritiene opportuno che il loro uso sia riservato ai lavoratori allo scopo
incaricati che abbiano ricevuto un’informazione, formazione e addestramento
adeguati (art. 71 comma 7 lettera a del D.Lgs 81/08 e s.m.i.).
D. Il lavoratore che effettua la manutenzione di un trabattello deve avere partico-
lari requisiti?
R. I trabattelli vengono utilizzati durante i lavori in quota. In relazione all’elevato
rischio si ritiene opportuno che la loro manutenzione sia riservata ai lavoratori
allo scopo qualificati in maniera specifica (art. 71 comma 7 lettera b del D.Lgs
81/08 e s.m.i.).
D. Cosa significa che il lavoratore deve essere qualificato?
R. Che il lavoratore:
- sia in possesso della necessaria idoneità tecnico professionale
- abbia partecipato a tutti gli addestramenti obbligatori (come previsti, ad
esempio, per i DPI contro le cadute dall’alto, i lavori su fune, l’utilizzo PLE
ecc.),
- prima di procedere nell’attività sia stato affiancato da persona esperta
- sia in possesso della documentazione attestante quanto sopra
Il processo di qualifica è interno all’azienda visto che il datore di lavoro stabilisce
le necessarie competenze..
24
Riferimenti nel D.Lgs 81/08
Nel D.Lgs 81/08 i trabattelli, definiti come ponti su ruote a torre, vengono trattati
specificamente all’art. 140 e nell’Allegato XXIII.
Art. 140
Ponti su ruote a torre
1. I ponti su ruote devono avere base ampia in modo da resistere, con largo margine
di sicurezza, ai carichi e alle oscillazioni cui possono essere sottoposti durante gli
spostamenti o per colpi di vento e in modo che non possano essere ribaltati.
2. Il piano di scorrimento delle ruote deve risultare livellato; il carico del ponte sul
terreno deve essere opportunamente ripartito con tavoloni o altro mezzo equiva-
lente.
3. Le ruote del ponte in opera devono essere saldamente bloccate con cunei dalle due
parti o con sistemi equivalenti. In ogni caso dispositivi appropriati devono impedire
lo spostamento involontario dei ponti su ruote durante l’esecuzione dei lavori in
quota.
4. I ponti su ruote devono essere ancorati alla costruzione almeno ogni due piani; è
ammessa deroga a tale obbligo per i ponti su ruote a torre conformi all’Allegato
XXIII.
5. La verticalità dei ponti su ruote deve essere controllata con livello o con pendolino.
6. I ponti, esclusi quelli usati nei lavori per le linee elettriche di contatto, non devono
essere spostati quando su di essi si trovano lavoratori o carichi.
ALLEGATO XXIII
Deroga ammessa per i ponti su ruote a torre
1. È ammessa deroga per i ponti su ruote a torre alle seguenti condizioni:
a. il ponte su ruote a torre sia costruito conformemente alla Norma Tecnica UNI EN
1004
b. il costruttore fornisca la certificazione del superamento delle prove di rigidez-
za, di cui all’appendice A della Norma Tecnica citata, emessa da un laboratorio
ufficiale
Per laboratori ufficiali si intendono:
- laboratorio dell’Ispesl
- laboratori delle università e dei politecnici dello Stato
- laboratori degli istituti tecnici di Stato, riconosciuti ai sensi della Legge 5-11-
1971, n. 1086
- laboratori autorizzati in conformità all’Allegato XX sezione B titolo IV capo II,
con decreto dei Ministri del lavoro, della salute e delle politiche sociali e dello
sviluppo economico
- laboratori dei paesi membri dell’Unione Europea o dei Paesi aderenti all’Accor-
do sullo spazio economico europeo riconosciuti dai rispettivi Stati
Trabattelli
25
c. l’altezza del ponte su ruote non superi 12 m se utilizzato all’interno (assenza di
vento) e 8 m se utilizzato all’esterno (presenza di vento)
d. per i ponti su ruote utilizzati all’esterno degli edifici sia realizzato, ove possibile,
un fissaggio all’edificio o altra struttura;
e. per il montaggio, uso e smontaggio del ponte su ruote siano seguite le istru-
zioni indicate dal costruttore in un apposito manuale redatto in accordo alla
Norma Tecnica UNI EN 1004.
2. L’attrezzatura di cui al punto 1 è riconosciuta e ammessa se legalmente fabbricata
o commercializzata in altro Paese membro dell’Unione Europea o nei Paesi ade-
renti all’Accordo sullo spazio economico europeo, in modo da garantire un livello
di sicurezza equivalente a quello garantito sulla base delle disposizioni, specifiche
tecniche e standard previsti dalla normativa italiana in materia.
162   2015   inail trabattelli
162   2015   inail trabattelli
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162 2015 inail trabattelli

  • 1.
  • 2. Edizione 2015 Quaderni Tecnici per i cantieri temporanei o mobili Trabattelli
  • 3. Pubblicazione realizzata da INAIL Dipartimento innovazioni tecnologiche e sicurezza degli impianti, prodotti e insediamenti antropici AUTORI Luca Rossi Luigi Cortis Francesca Maria Fabiani Davide Geoffrey Svampa Dipartimento innovazioni tecnologiche e sicurezza degli impianti, prodotti e insediamenti antropici CON LA COLLABORAZIONE DI Carlo Ratti Calogero Vitale Dipartimento innovazioni tecnologiche e sicurezza degli impianti, prodotti e insediamenti antropici DISEGNI DI Massimo Stasi Eurolit CONTATTI INAIL Dipartimento innovazioni tecnologiche e sicurezza degli impianti, prodotti e insediamenti antropici Via di Fontana Candida, 1 00040 Monte Porzio Catone (Roma) dit@inail.it www.inail.it © 2015 INAIL La pubblicazione viene distribuita gratuitamente e ne è quindi vietata la vendita nonché la riproduzione con qualsiasi mezzo. È consentita solo la citazione con l’indicazione della fonte. ISBN 978-88-7484-450-0 Tipolitografia INAIL - Milano, maggio 2015
  • 4. 3 Premessa Obiettivo dei Quaderni Tecnici è accrescere il livello di sicurezza nei cantieri tempo- ranei o mobili. Forniscono informative basate su leggi, circolari, norme tecniche spe- cifiche e linee guida utili a individuare e perfezionare metodologie operative per il miglioramento delle misure di prevenzione contro i rischi professionali. I Quaderni sono rivolti a coloro che operano nell’ambito dei cantieri temporanei o mobili rappresentando un agile strumento sia per l’informazione e la formazione dei lavoratori sia per il miglioramento dell’organizzazione delle piccole e medie imprese. I Quaderni Tecnici: - Ancoraggi - Parapetti provvisori - Ponteggi fissi - Reti di sicurezza - Scale portatili - Sistemi di protezione degli scavi a cielo aperto - Sistemi di protezione individuale dalle cadute - Trabattelli Introduzione I trabattelli vengono utilizzati in molteplici attività effettuate nei cantieri temporanei o mobili quando ci sia la necessità di spostarsi rapidamente nel luogo di lavoro e si debbano eseguire attività ad altezze non elevate. Il datore di lavoro sceglie il trabattello più idoneo alla natura dei lavori da eseguire ed alle sollecitazioni prevedibili considerando: - Le dimensioni dell’impalcato, - L’altezza massima in base alla presenza o all’assenza di vento, - La classe di carico, - Il tipo di accesso agli impalcati: scala a rampa, scala a gradini, scala a pioli inclinata, scala a pioli verticale, - I carichi orizzontali e verticali che possono contribuire a rovesciarlo, - Le condizioni del terreno, - L’uso di stabilizzatori, sporgenze esterne e/o zavorre, - La necessità degli ancoraggi.
  • 5.
  • 6. Trabattelli 5 Questo Quaderno Tecnico fa riferimento alla linea di ricerca P24L02 Le problematiche delle PMI dei cantieri temporanei o mobili riguardanti l’evoluzione legislativa e normativa connessa all’innovazione tecnologica (responsabile Luca Rossi) del Diparti- mento innovazioni tecnologiche e sicurezza degli impianti, pro- dotti e insediamenti antropici.
  • 7.
  • 8. Trabattelli 7 Indice 1. Documentazione 9 2. Documenti di riferimento 9 3. Cosa sono 9 4. Destinazione d’uso 9 5. Classificazione 10 5.1 Classificazione in base alle classi di carico 10 5.2 Classificazione in base al tipo di accesso agli impalcati 10 5.3 Classificazione in base alle condizioni di utilizzo 14 6. Marcatura 14 7. Indicazioni essenziali per la scelta, il montaggio, l’uso e lo smontaggio 15 7.1 Scelta 15 7.2 Montaggio 15 7.3 Uso 18 7.4 Smontaggio 18 8. Indicazioni essenziali di manutenzione 20 9. FAQ (Frequently asked questions) 21 Riferimenti nel D.Lgs 81/08 24
  • 9.
  • 10. Trabattelli 9 1. Denominazione Trabattelli. 2. Documenti di riferimento - D.Lgs 81/08 e smi - Attuazione dell’articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. - D.Lgs 206/05 e smi - Codice del consumo, a norma dell’articolo 7 della legge 29 luglio 2003, n.229. - Circolare Ministero del Lavoro e della Previdenza 30/2006 - Chiarimenti concer- nenti i ponteggi su ruote (trabattelli) ed altre attrezzature per l’esecuzione di lavori temporanei in quota in relazione agli obblighi di redazione del piano di montaggio, uso e smontaggio (Pi.M.U.S.) e di formazione. - UNI EN 1004: 2005 - Torri mobili di accesso e di lavoro costituite da elementi prefabbricati - Materiali, dimensioni, carichi di progetto, requisiti di sicurezza e prestazionali - UNI EN 1298: 1998 - Torri mobili da lavoro. Regole e linee guida per la prepara- zione di un manuale d’istruzioni. 3. Cosa sono Torri mobili costituite da elementi prefabbricati che presentano uno o più impalca- ti di lavoro e appoggiano a terra permanentemente su ruote. 4. Destinazione d’uso I trabattelli possono essere utilizzati: - nelle lavorazioni nelle quali ci sia la necessità di operare in altezza - nei lavori in quota (attività lavorativa che espone il lavoratore al rischio di cadu- ta da una quota posta ad altezza superiore a 2 m rispetto ad un piano stabile).
  • 11. 10 5. Classificazione La norma UNI EN 1004: 2005 classifica i trabattelli in base alle classi di carico e al tipo di accesso agli impalcati. Inoltre individua l’altezza massima dei trabattelli in riferimento alle condizioni di utilizzo. 5.1 Classificazione in base alle classi di carico Secondo la UNI EN 1004: 2005 i trabattelli vengono divisi in due classi di carico: La classe di carico indica l’entità del carico uniformemente distribuito da appli- care sull’ultimo impalcato del trabattello ai fini delle verifiche di progetto. 5.2 Classificazione in base al tipo di accesso agli impalcati La UNI EN 1004:2005 prevede quattro opzioni di accesso all’impalcato del tra- battello: - accesso tipo A: scala a rampa - accesso tipo B: scala a gradini - accesso tipo C: scala a pioli inclinata - accesso tipo D: scala a pioli verticale Il fabbricante può fornire una o più opzioni di accesso per uno stesso trabattel- lo e darne indicazione nella marcatura. Classi Carico uniformemente distribuito (kN/m2 ) 2 1,50 3 2,00
  • 12. Trabattelli 11 Figura 1 - Trabattello con scala a gradini
  • 13. 12 Figura 2 - Trabattello con scala a pioli inclinata
  • 14. Trabattelli 13 Figura 3 - Trabattello con scala a pioli verticale
  • 15. 14 5.3 Classificazione in base alle condizioni di utilizzo La UNI EN 1004:2005 prevede per i trabattelli due condizioni di utilizzo: - all’esterno: ovvero con presenza di vento - all’interno: ovvero con assenza di vento Nel primo caso, l’altezza massima del trabattello non può superare gli 8 m; nel se- condo, i 12 m. Il trabattello conforme alla UNI EN 1004:2005 non può avere altezza inferiore a 2,5 m. 6. Marcatura Il fabbricante deve apporre sul trabattello una targhetta, in modo che sia visibile da terra, che riporti: - il nome del fabbricante - il numero della norma di riferimento: UNI EN 1004:2005 - la classe di carico: 2 o 3 - l’altezza massima all’esterno/all’interno: 8/12 m - il tipo di accesso: A, B, C o D nel caso di un solo tipo di accesso; oppure ABCD nel caso in cui siano forniti tutti i quattro tipi di accesso; oppure, ad esempio, AXCX nel caso in cui siano forniti gli accessi di tipo A e C. In generale la X nella posizione di una lettera mancante significa che il tipo di accesso, corrispondente alla lettera mancante, non è fornito - la dicitura: ”Seguire scrupolosamente le istruzioni per il montaggio e l’uso”, scritta nella lingua del Paese di utilizzo Inoltre, ogni componente del trabattello deve essere marcato, in modo visibile per tutta la sua durata di impiego, con: - un simbolo o lettere che identifichino il modello del trabattello e il suo fabbri- cante - l’anno di fabbricazione riportando le ultime due cifre Esempio: Bianchi UNI EN 1004 2 12 ABCD “Seguire le istruzioni per il montaggio e l’uso” nome del fabbricante numero norma classe di carico altezza massima all’esterno/all'interno tipo di accesso dicitura scritta nella lingua del Paese di utilizzo
  • 16. Trabattelli 15 7. Indicazioni essenziali per la scelta, il montaggio, l’uso e lo smontaggio La scelta, il montaggio, l’uso e lo smontaggio devono essere eseguiti nel pieno ri- spetto del D.Lgs 81/08 e del manuale di istruzioni che il fabbricante deve produrre a corredo di ogni trabattello e che deve essere disponibile nel luogo di utilizzo e nella lingua del Paese di utilizzo. Il manuale deve fornire tutte le informazioni sull’utilizzo, sul montaggio e lo smon- taggio in sicurezza del trabattello. Nel manuale, il fabbricante deve specificare tutti quei fattori che influiscono sulla stabilità dell’attrezzatura e in particolare: a) le condizioni del vento e gli interventi da effettuare nel caso in cui esse non permettano di lavorare sul trabattello e quando lo stesso deve essere smontato o fissato b) le istruzioni per l’uso di stablizzatori, sporgenze esterne e/o zavorra per tutte le condizioni previste nell’uso sul trabattello c) gli avvertimenti relativi ai carichi orizzontali e verticali che contribuiscono a ro- vesciare il trabattello, quali: - carichi orizzontali causati dall’uso, per esempio per effetto del lavoro in cor- so su una struttura adiacente - carichi aggiuntivi del vento (effetto galleria di edifici aperti verso l’alto, edi- fici non rivestiti e sugli angoli di edifici) d) le raccomandazioni per il fissaggio dei trabattelli lasciati incustoditi Il manuale deve contenere l’avvertimento: “Stabilizzatori o sporgenze esterne e zavorra devono essere sempre applicati quando ciò è specificato”. 7.1 Scelta La scelta del trabattello da adottare in una specifica realizzazione dipende dai rischi da eliminare e/o ridurre preventivamente individuati nell’attività di valutazione dei rischi. Essa deve essere effettuata in relazione alla tipologia di lavorazione da fare (manutenzione o costruzione) e alla complessità, alla estensione e alla geometria dell’opera da servire. 7.2 Montaggio Prima del montaggio i lavoratori, allo scopo incaricati dal datore di lavoro, devono verificare la posizione del trabattello per evitare rischi che potrebbero mettere in pericolo il montaggio, lo smontaggio, lo spostamento e la sicurezza operativa riguardo a: - condizioni del terreno - piano e in pendenza - ostacoli - condizioni del vento
  • 17. 16 Tutti gli elementi, gli utensili accessori e le attrezzature di sicurezza (funi ecc.) per il montaggio del trabattello devono essere disponibili in loco. Il manuale di uso e manutenzione deve specificare il numero di persone ne- cessarie per il montaggio, l’elenco degli elementi, il peso e quantità di quelli necessari per il montaggio del trabattello a una data altezza. Devono essere inoltre disponibili le seguenti informazioni: - procedimento di montaggio del trabattello che descriva la corretta sequen- za delle operazioni. Tale descrizione deve comprendere illustrazioni e, se necessario, testi aggiuntivi - metodo di allineamento verticale della torre mobile con inclinazione fino all’1% - informazioni dettagliate sul modo di fissare e staccare i collegamenti - descrizione dell’uso e fissaggio di stabilizzatori, sporgenze esterne e/o za- vorra - descrizione del metodo consigliato per il sollevamento dei componenti per il montaggio delle sezioni superiori - corretta posizione dei collegamenti per elementi di controventamento, sporgenze esterne o stabilizzatori e zavorra che devono essere chiaramente illustrate - descrizione dell’uso e del fissaggio della scala di accesso a gradini o a pioli - descrizione dell’uso e del fissaggio dei correnti di parapetto e della tavola fermapiede - procedimento per lo smontaggio del trabattello (se applicable, con riferi- mento al procedimento di montaggio) Il manuale deve contenere l’avvertimento: “Non devono essere utilizzati com- ponenti danneggiati o inadatti”.
  • 18. Trabattelli 17 Figura 4 - Trabattello con montaggio dal basso
  • 19. 18 7.3 Uso Nel manuale di istruzioni il fabbricante deve specificare i seguenti controlli prima di ogni uso del trabattello, in aggiunta a quelli eseguiti durante la fase di montaggio: - verificare che il trabattello sia verticale o richieda un riposizionamento - verificare che il montaggio strutturale sia sempre corretto e completo - verificare che nessuna modifica ambientale influisca sulla sicurezza di utiliz- zo del trabattello Il manuale deve fornire indicazioni per l’uso in sicurezza nel rispetto dei rego- lamenti nazionali, precisare che non è consentito aumentare l’altezza dell’im- palcato mediante l’uso di scale, casse o altri dispositivi e fornire indicazioni riguardo al sollevamento di utensili e materiali fino agli impalcati di lavoro del trabattello, nei limiti dei carichi ammissibili e della stabilità. Il manuale di istruzioni deve precisare il procedimento per spostare il trabattel- lo in riferimento a: - le condizioni massime di vento - le modalità per sbloccare e bloccare i freni delle ruote - le modalità per lo spostamento - le modalità per utilizzare la regolazione dei piedini allo scopo di riallineare il trabattello - le istruzioni per verificare il corretto supporto da parte delle sporgenze esterne Deve riportare, inoltre, l’avvertimento che il trabattello non deve essere mai spostato quando ci sono materiali o persone su di esso e che non è progettato per essere sollevato e sospeso. 7.4 Smontaggio Il manuale di istruzioni deve specificare il numero di persone necessarie per lo smontaggio, l’elenco degli elementi, il peso e quantità di quelli necessari per lo smontaggio del trabattello e relativo procedimento per lo smontaggio.
  • 20. Trabattelli 19 Figura 5 - Utilizzo di un trabattello multiplo (se previsto dal fabbricante)
  • 21. 20 8. Indicazioni essenziali di manutenzione Il manuale di istruzioni deve contenere le informazioni relative alle verifiche da effettuare sui componenti, alle modalità di movimentazione, trasporto e imma- gazzinaggio, ai criteri per la valutazione del danno e alle procedure da seguire per gli elementi danneggiati (sostituzione o riparazione). Il controllo e la manutenzione del trabattello devono essere eseguiti da parte di personale qualificato. Per i componenti metallici occorre effettuare: - la verifica dello stato superficiale - la verifica dell’usura - la verifica dei danni dovuti alla corrosione - la verifica dello stato delle saldature - la verifica dello stato delle parti mobili - la verifica dello stato di viti, perni, dadi, bulloni e rivetti - la verifica del periodo di servizio Per i componenti in legno occorre effettuare: - la verifica sulla presenza di tagli - la verifica sulla presenza di abrasioni - la verifica dell’usura - la verifica dei danni dovuti al calore e a sostanze aggressive (acidi, solventi) - la verifica del deterioramento dovuto ai raggi del sole
  • 22. Trabattelli 21 9. FAQ (Frequently asked questions) D. Quali caratteristiche deve possedere un trabattello per essere utilizzato nei luo- ghi di lavoro? R. Deve essere conforme al D.Lgs 81/08 e s.m.i. D. Un trabattello deve essere marcato CE? R. No, in quanto non esiste una direttiva di prodotto. D. Un trabattello conforme alla norma tecnica UNI EN 1004 lo è anche al D.Lgs 81/08 e s.m.i.? R. No, a meno che, oltre ad essere stato costruito conformemente alla norma tec- nica UNI EN 1004, risponda al D.Lgs 81/08 e s.m.i. D. Un trabattello può essere realizzato in cantiere con elementi di ponteggio a cui vengono applicate delle ruote alla base? R. No. D. Un trabattello deve essere ancorato? R. Un trabattello deve essere ancorato alla costruzione almeno ogni due piani; è ammessa deroga a tale obbligo per i trabattelli conformi all’Allegato XXIII del D.Lgs 81/08 e s.m.i. D. Quando un trabattello è conforme all’Allegato XXIII del D.Lgs 81/08 e s.m.i.? R. Quando: a. sia costruito conformemente alla UNI EN 1004 b. il costruttore fornisca la certificazione del superamento delle prove di rigidez- za, di cui all’appendice A della UNI EN 1004, emessa da un laboratorio ufficiale c. l’altezza del trabattello non superi 12 m se utilizzato all’interno (assenza di vento) e 8 m se utilizzato all’esterno (presenza di vento) d. se utilizzato all’esterno degli edifici, venga realizzato, ove possibile, un fis- saggio all’edificio o altra struttura e. per il montaggio, uso e smontaggio siano seguite le istruzioni indicate dal costruttore in un apposito manuale redatto in accordo alla UNI EN 1004 D. Quali sono le classi di carico previste dalla UNI EN 1004 per il trabattello? R. Sono due: 150 kg/m2 e 200 kg/m2 . D. La sicurezza strutturale del trabattello da quali fattori dipende? R. Dall’utilizzo conforme al manuale di istruzioni, dalla corretta manutenzione de- gli elementi costituenti, dalla frequenza di utilizzo, dal numero dei montaggi e degli smontaggi, dal corretto stoccaggio dei componenti, dall’ambiente di lavoro e dallo stato di conservazione. D. Quali sono gli elementi fondamentali ai fini della stabilità del trabattello? R. Le dimensioni della base, gli stabilizzatori, le zavorre, il puntone a parete, le ruote.
  • 23. 22 D. Un trabattello deve poggiare sempre sulle ruote? R. Sì. In caso contrario è considerato ponteggio. D. Nell’uso del trabattello è indispensabile fissare gli stabilizzatori? R. Quando previsto dalle indicazioni del fabbricante. D. In caso manchi o sia insufficiente il sistema di bloccaggio delle ruote è possibile usare il trabattello? R. No. D. È possibile utilizzare tavole da cassero per l’intavolato del trabattello? R. No. D. Per salire e scendere dal trabattello cosa è necessario utilizzare? R. Il sistema di accesso previsto dal costruttore. D. Qual è l’altezza massima del piano di lavoro dei trabattelli conformi alla norma tecnica UNI EN 1004? R. Quella indicata dal fabbricante e comunque pari a 8 m se utilizzati all’interno di edifici, e a 12 m se utilizzati all’esterno. D. Quando è necessario spostare il trabattello, cosa si deve fare? R. Far scendere le persone e togliere il materiale di lavoro. D. Cosa si intende per torre mobile di accesso e di lavoro secondo la UNI EN 1004:2005? R. Per accesso si intende quello al trabattello e non a un’altra struttura. Il trabat- tello UNI EN 1004:2005 non può essere utilizzato come struttura di accesso ad altra opera ma solo come attrezzatura di lavoro. D. È possibile costruire e impiegare un trabattello che permetta l’accesso alla co- pertura o a altre parti di un edificio? R. Sì, purché possegga i requisiti di resistenza e stabilità necessari e garantisca l’eli- minazione del rischio di caduta dall’alto. Il trabattello deve essere destinato dal fabbricante a tale scopo e il manuale d’istruzioni deve contenere la procedura di accesso in sicurezza. Il datore di lavoro, prima dell’utilizzo, deve integrare il manuale d’istruzioni redigendo un Pi.M.U.S. per la specifica applicazione. D. Gli apparecchi di sollevamento possono essere fissati ai montanti del trabattel- lo? R. Sì, purché previsti dal fabbricante nel manuale di istruzioni. D. In che modo può operare il datore di lavoro secondo il D.Lgs 81/08 riguardo il montaggio di un trabattello? R. Il datore di lavoro deve seguire le istruzioni fornite dal fabbricante e riportate nel Pi.M.U.S..
  • 24. Trabattelli 23 D. Prima del montaggio di un trabattello il datore di lavoro deve redigere il Pi.M.U.S? R. Si. È sufficiente il semplice riferimento alle istruzioni obbligatorie fornite dal fabbricante, eventualmente completate da informazioni relative alla specifica realizzazione. D. I lavoratori addetti al montaggio, smontaggio o trasformazione dei trabattelli devono avere particolari requisiti? R. Devono essere allo scopo incaricati dal datore di lavoro che abbia provveduto a fornire loro un’informazione, formazione e addestramento adeguati. D. I lavoratori addetti al montaggio, smontaggio o trasformazione dei trabattelli devono seguire dei corsi specifici? R. Si. Tali corsi devono avvenire in orario di lavoro e non possono comportare oneri economici per i lavoratori. I contenuti minimi di tali corsi sono indicati nel secon- do e quarto punto del modulo pratico del corso ponteggi nell’Accordo Stato, Regioni e province autonome sui corsi di formazione per lavoratori addetti a lavori in quota (vedi Allegato XXI del D.Lgs 81/08 e s.m.i.). Il lavoratore deve seguire corsi di aggiornamento specifici ogni 4 anni. D. Il lavoratore che utilizza un trabattello deve avere particolari requisiti? R. I trabattelli vengono utilizzati durante i lavori in quota. In relazione all’elevato rischio si ritiene opportuno che il loro uso sia riservato ai lavoratori allo scopo incaricati che abbiano ricevuto un’informazione, formazione e addestramento adeguati (art. 71 comma 7 lettera a del D.Lgs 81/08 e s.m.i.). D. Il lavoratore che effettua la manutenzione di un trabattello deve avere partico- lari requisiti? R. I trabattelli vengono utilizzati durante i lavori in quota. In relazione all’elevato rischio si ritiene opportuno che la loro manutenzione sia riservata ai lavoratori allo scopo qualificati in maniera specifica (art. 71 comma 7 lettera b del D.Lgs 81/08 e s.m.i.). D. Cosa significa che il lavoratore deve essere qualificato? R. Che il lavoratore: - sia in possesso della necessaria idoneità tecnico professionale - abbia partecipato a tutti gli addestramenti obbligatori (come previsti, ad esempio, per i DPI contro le cadute dall’alto, i lavori su fune, l’utilizzo PLE ecc.), - prima di procedere nell’attività sia stato affiancato da persona esperta - sia in possesso della documentazione attestante quanto sopra Il processo di qualifica è interno all’azienda visto che il datore di lavoro stabilisce le necessarie competenze..
  • 25. 24 Riferimenti nel D.Lgs 81/08 Nel D.Lgs 81/08 i trabattelli, definiti come ponti su ruote a torre, vengono trattati specificamente all’art. 140 e nell’Allegato XXIII. Art. 140 Ponti su ruote a torre 1. I ponti su ruote devono avere base ampia in modo da resistere, con largo margine di sicurezza, ai carichi e alle oscillazioni cui possono essere sottoposti durante gli spostamenti o per colpi di vento e in modo che non possano essere ribaltati. 2. Il piano di scorrimento delle ruote deve risultare livellato; il carico del ponte sul terreno deve essere opportunamente ripartito con tavoloni o altro mezzo equiva- lente. 3. Le ruote del ponte in opera devono essere saldamente bloccate con cunei dalle due parti o con sistemi equivalenti. In ogni caso dispositivi appropriati devono impedire lo spostamento involontario dei ponti su ruote durante l’esecuzione dei lavori in quota. 4. I ponti su ruote devono essere ancorati alla costruzione almeno ogni due piani; è ammessa deroga a tale obbligo per i ponti su ruote a torre conformi all’Allegato XXIII. 5. La verticalità dei ponti su ruote deve essere controllata con livello o con pendolino. 6. I ponti, esclusi quelli usati nei lavori per le linee elettriche di contatto, non devono essere spostati quando su di essi si trovano lavoratori o carichi. ALLEGATO XXIII Deroga ammessa per i ponti su ruote a torre 1. È ammessa deroga per i ponti su ruote a torre alle seguenti condizioni: a. il ponte su ruote a torre sia costruito conformemente alla Norma Tecnica UNI EN 1004 b. il costruttore fornisca la certificazione del superamento delle prove di rigidez- za, di cui all’appendice A della Norma Tecnica citata, emessa da un laboratorio ufficiale Per laboratori ufficiali si intendono: - laboratorio dell’Ispesl - laboratori delle università e dei politecnici dello Stato - laboratori degli istituti tecnici di Stato, riconosciuti ai sensi della Legge 5-11- 1971, n. 1086 - laboratori autorizzati in conformità all’Allegato XX sezione B titolo IV capo II, con decreto dei Ministri del lavoro, della salute e delle politiche sociali e dello sviluppo economico - laboratori dei paesi membri dell’Unione Europea o dei Paesi aderenti all’Accor- do sullo spazio economico europeo riconosciuti dai rispettivi Stati
  • 26. Trabattelli 25 c. l’altezza del ponte su ruote non superi 12 m se utilizzato all’interno (assenza di vento) e 8 m se utilizzato all’esterno (presenza di vento) d. per i ponti su ruote utilizzati all’esterno degli edifici sia realizzato, ove possibile, un fissaggio all’edificio o altra struttura; e. per il montaggio, uso e smontaggio del ponte su ruote siano seguite le istru- zioni indicate dal costruttore in un apposito manuale redatto in accordo alla Norma Tecnica UNI EN 1004. 2. L’attrezzatura di cui al punto 1 è riconosciuta e ammessa se legalmente fabbricata o commercializzata in altro Paese membro dell’Unione Europea o nei Paesi ade- renti all’Accordo sullo spazio economico europeo, in modo da garantire un livello di sicurezza equivalente a quello garantito sulla base delle disposizioni, specifiche tecniche e standard previsti dalla normativa italiana in materia.