6. You. La copertina dell'ultimo numero 2006 di TIME, dedicata come sempre al personaggio dell'anno, era letteralmente uno schermo a “specchio”. Il protagonista del 2006 quest'anno siamo noi.
7.
8.
9.
10.
11.
12. Netvibes, l' aggregatore di feed RSS. In un unico posto, la sintesi delle novità dei siti consultati abitualmente (compresa la mail). E' un pannello dove le informazioni sono aggregabili in maniera personalizzata e sempre modificabile. Presupposto tecnico è il formato RSS , in cui devono essere realizzate le informazioni presenti sul sito fornitore. Queste sono dette anche feed e la loro diffusione è detta anche Syndication .
13. Del.icio.us, il Social Bookmarking . In un posto unico tutti i propri siti preferiti, con la possibilità di creare “categorie” di bookmark. Utile se non sono davanti al mio computer, oppure se voglio conoscere i bookmark di gente con i miei stessi interessi o diffondere i miei, anche solo per un evento. Basato sul tagging ( tag = etichetta), ovvero un modo di nominare bookmark con criteri soggettivi, non strettamente tassonomici. Quindi diventa folksonomy (da folks = gente).
14. Blog, il mio nuovo sito personale. Un blog è un modo semplice per essere presenti online. Professionisti lo usano come curricula e book virtuale. Società hanno quello aziendale: strumento utile di comunicazione interna ed esterna (valorizzazione di aspetti meno formali e più umani, oltre alla moda). Testi, foto, video, musica... rientrano sotto il nome di post , pubblicabili semplicemente. Chiunque può lasciare un commento . Il post può essere diffuso in altri siti automaticamente, se è in formato RSS.
15. YouTube, (video sharing ) la mia TV. Miniera di video di tutti i tipi, dal vintage anni '80 alle istruzioni per preparare un cocktail (e-learning). E' possibile mettere i propri video e poi collegarli con altri simili, sempre grazie al tagging. Può essere un canale pubblicitario. E' possibile, collezionarli, classificarli, includerli nel proprio sito. Sono sempre rintracciabili grazie ai permalink .
16. MySpace, il mio garage. Offre spazio web gratuito per inserire file musicali e presentazione della propria band. Spesso battuto dai talent scout alla ricerca di artisti, materiali inediti, idee e tendenze. Una community vivace che scambia, linka, commenta, si popola, si promuove, si incontra e pratica il mash-up . Come tutti i siti web 2.0 occorre prima registrarsi e creare il proprio profilo . Tutti questi profili vanno ad alimentare una cospicua base di dati che sono info su target vari.
17. Wikipedia, l'enciclopedia libera anche mia. Wiki = “rapido”, “veloce” in lingua hawaiiana Può essere anche l'acronimo di "What I Know Is". L'approccio wiki esprime la costruzione progressiva di qualcosa da parte di più persone, partecipata. Ciascuno può scrivere e spiegare un termine che conosce, altri collaboreranno ad ampliare, precisare, smontare, stimolare. Il termine wiki può anche riferirsi al software collaborativo utilizzato per creare un sito web.
18. Flickr, foto sharing e ricerca folksonomica . Pubblicare, condividere foto... e trarre ispirazione! Compravendita immagini e autopromozione per fotografi. Se cerco immagini che esprimano stati d'animo, posso consultare i cataloghi stock dove sono categorizzate secondo un sistema tassonomico, che rispecchia la mentalità della gente che lavora presso queste agenzie fotografiche, ampio ma definito. Invece Flickr è usato da persone anche molto diverse tra loro: i risultati possono essere sorprendenti :-)
19. DueSpaghi, un esempio italiano. Scrivo la recensione del ristorante dove ho mangiato ieri sera, quale miglior inizio per una community, specialmente italiana? La navigazione avviene tramite tag, specchio di gusti, tendenze, passioni, lifestyle sempre dinamici. Novità: le informazioni inserite dagli utenti sono rese disponibili e scaricabili sul navigatore satellitare. Come tutti i siti “2.0” il servizio migliora man mano che la gente lo usa e lo popola. Successo di un sito = popolarità .
23. Tag, classificare a modo mio. Attività principale in rete: ricerca. Come trovare? Come essere trovato? Ogni file presente in rete, sui siti 2.0 è accompagnato da uno o più tag. Questi saranno nella base di dati del sito e potranno essere facilmente usati per oganizzare le risorse, trovarle, metterle in relazione con altre simili. In sostanza taggare significa trovare e farsi trovare, analogamente a quanto fa MacOS che trova le informazioni al proprio interno tramite meta-definizioni che i documenti hanno (comprese le immagini).
24. Folksonomy Neologismo che indica classificazione fatta dalla gente. Nel web 2.0 la ricerca si arricchisce perché ogni cosa può essere definita da più tag. Il tagging è più simile ad un brainstorming anziché ad un elenco di cose categorizzate gerarchicamente.
25.
26.
27. Y&R Roma – 3 Maggio 2007 a cura di Luisa MORTOLA [email_address]