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Principi di Epidemiologia
Martino Trapani
Direzione Medica P.O. Garbagnate Milanese –ASST RHODENSE
FACOLTA’ DI MEDICINA E CHIRURGIA
CORSO DI LAUREA IN INFERMIERISTICA
Anno Accademico 2017-2018
CORSO DI IGIENE GENERALE E APPLICATA
METODOLOGIA EPIDEMIOLOGICA
Martino Trapani
«RAGIONAMENTO SULLA POPOLAZIONE»
Lo studio dei fenomeni riguardanti una popolazione
Martino Trapani
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Epidemiologia
EPIDEMIOLOGIA
EPI DEMOS LOGOS
SOPRA POPOLAZIONE STUDIO
L’epidemiologia è il principale strumento della
Sanità Pubblica.
L'epidemiologia è la disciplina della medicina che
si occupa dello studio della distribuzione e
frequenza di malattie di eventi di rilevanza
sanitaria nella popolazione, le loro cause ed i
fattori ad esse associati, con il fine di attuarne la
prevenzione.
L'epidemiologia si serve della statistica, basata a
sua volta sulla matematica e della demografia.
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Epidemiologia
L’epidemiologia come disciplina autonoma si sviluppa
inizialmente nel Regno Unito.
Il primo epidemiologo moderno viene riconosciuto nel
medico inglese John Snow il quale condusse indagini
epidemiologiche sul colera quando ancora non era
conosciuto l’agente eziologico.
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Epidemiologia
Snow aveva già assistito agli effetti del colera, giunto sulle
Isole britanniche dalle Indie Orientali con l’epidemia del
1830 che aveva fatto 60 mila vittime.
Quando la malattia si ripresento’ nell’area metropolitana di
Londra nel 1849 e nel 1854, Snow aveva già qualche idea e
con perfetto stile ipotetico deduttivo, decise di verificarla.
Lavorando su una mappa della città:
•riporto’ i numeri dell’epidemia nei diversi distretti;
•sovrappose allo schema quello degli approvvigionamenti
idrici;
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Epidemiologia
Tutti i casi erano
distribuiti attorno ad una
sola delle numerose
pompe erogatrici di acqua
potabile della City.
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Epidemiologia -Il colera a Londra nel 1854
Epidemia di Colera a
Londra
Mappa dei casi e delle
pompe d’acqua
•AREE ROSSO: DECESSI;
•CERCHI BLU: POMPE ACQUA;
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Epidemiologia -Il colera a Londra nel 1854
Mappa dei casi e delle pompe d’acqua
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Epidemiologia -Il colera a Londra nel 1854
A quei tempi le forniture idriche della città erano affidate a
due compagnie, la Southwark & Vauxhall e la Lambeth.
Azienda di
distribuzione
acqua
n. Abitazioni
servite
n. Morti per colera
Southwark &
Wauxhall
40046 1263
Lambert 26107 98
Altre 256423 1422
"General Registar Office" - dati sul numero di abitazioni servite da una o l'altra delle società dell'acqua
I suddetti dati, insieme ad altri, dimostravano che 'acqua
Southwark & Vauxhall era una causa importante della
malattia.
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Epidemiologia -Il colera a Londra nel 1854
Non c’era da sbagliarsi, dove la
Lambert forniva l’acqua potabile le
morti erano nettamente inferiori.
Ordinando la chiusura della Broad
Street pump riuscì a porre fine
all’epidemia e ad identificare l’acqua
stessa come possibile veicolo di
trasmissione.
I casi erano incentrati attorno alla
pompa pubblica di Broad Street
Southwark & Wauxhall Acqua uscita Tamigi
Lambert Acqua ingresso Tamigi
E’ un metodo filosofico-matematico, basato sul confronto
fra gruppi, per lo studio di problemi relativi alla salute che
può essere applicato ad un largo spettro di problemi:
•modalità di trasmissione di una malattia;
•individuazione agente eziologico;
•valutazione efficacia, efficienza, appropriatezza uso di un farmaco, un
vaccino, un servizio, una attività assistenziale, un provvedimento;
•individuazione gruppi a rischio;
•valutazione dei bisogni sanitari;
•individuazione delle priorità;
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Epidemiologia
In epidemiologia una popolazione viene definita da alcune
caratteristiche che tutti i suoi membri hanno in comune. Per esempio:
•Geografiche (“tutti i residenti in Italia nel 2018" oppure “tutti i residenti
nell’ATS di Milano ”, ecc. );
•Occupazionali (“tutti gli operai di una fabbrica" “tutti gli operai edili
della Lombardia”, ecc.);
•Basate su un’assistenza particolare ("pazienti di una lista di medici di
famiglia", "residenti in una residenza assistita”, ecc. );
•Diagnostiche (“tutte le persone in Milano che hanno avuto nel 2018 un
attacco epilettico ").
Per questi ampi ambiti possono anche essere specificate appropriate
restrizioni, per es. sesso, classe di età, livello di istruzione, classe
sociale…
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Epidemiologia
Scopo dell’epidemiologia non è solo quello di rispondere
alle domande: “chi ha un problema di salute?”, “quando lo
ha avuto?”, “in che luogo si è manifestato?”
ma anche
“perché si è verificato?”
Lo studio del come le malattie hanno luogo in
differenti gruppi di persone e del perché.
L’informazione epidemiologica è usata per pianificare e
valutare strategie, per prevenire malattie e come guida alla
gestione di pazienti in cui la malattia è già sviluppata.
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Epidemiologia
Essa è uno strumento del metodo scientifico e si
avvale della matematica.
Si occupa dei modi in cui una realtà fenomenica
può essere sintetizzata e quindi compresa
(descritti attraverso formule matematiche).
Con il termine statistica, nel linguaggio di tutti i
giorni, si indicano anche semplicemente i risultati
numerici (le statistiche richiamate nei telegiornali).
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Statistica
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Epidemiologia - Obiettivi
Epidemiologia
descrittiva
Osserva i fenomeni naturali e li misura con metodi
validi e riproducibili. (Descrivere stati di salute e di malattia
nella popolazione).
Epidemiologia
analitica
Sviluppa ipotesi sulle “cause” dei fenomeni osservati
e saggia tali ipotesi per mezzo di tecniche analitiche.
(Individuare determinanti di salute e di malattia).
Epidemiologia
sperimentale
Misura l’efficacia dell’intervento sulle “cause”
sospette dei fenomeni in studio. (Valutare l’efficacia degli
interventi sanitari - preventivi o curativi).
Nella ricerca epidemiologica, data la particolare natura dei fenomeni in
studio, cioè la distribuzione e i determinanti di malattia nella
popolazione o in gruppi di popolazione, il laboratorio
dell’epidemiologo è la comunità.
Descrive eventi sanitari come malattie, cause di morte
e la presenza di fattori di rischio come ad esempio il
fumo di tabacco.
È questa la branca che utilizza le informazioni di tipo
demografico e gli strumenti statistici detti misure di
frequenza, come:
• Incidenza;
• Tassi grezzi e specifici;
• Prevalenze;
• Rapporti;
• .Martino Trapani
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EPIDEMIOLOGIA DESCRITTIVA
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EPIDEMIOLOGIA DESCRITTIVA
VANTAGGI SVANTAGGI
Dati già raccolti, facilmente accessibili e
spesso già elaborati
Dati individuali quasi mai disponibili
In paesi con validi sistemi di raccolta
centrali sono molto attendibili (ricoveri
ospedalieri e soprattutto i dati di
mortalità)
Dati spesso disponibili in ritardo
L’uso di classificazioni standard facilita i
confronti anche a livello internazionale
Uso di classificazioni standard spesso
superate o troppo grossolane
RISPONDE A TRE QUESITI:
•Chi è interessato dal fenomeno di massa?
•Quando si manifesta il fenomeno di massa?
•Dove si produce il fenomeno di massa?
Indaga e cerca relazioni causa-effetto tra fattori di
rischio e malattie.
Es: l'epidemiologia analitica cerca il nesso tra il fattore
di rischio "fumo di sigaretta" e l'eventuale insorgenza
di patologie legata ad esso (come cancro al polmone,
enfisema, etc.)
Si pone, quindi, come obiettivo quello di rispondere a
domande come:
"chi si è ammalato?",
"fa parte di una qualche categoria a rischio?",
"dove?", "quando?", "perché?"
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EPIDEMIOLOGIA ANALITICA
Valuta l'efficacia degli interventi sanitari adottati in
seguito a indagini epidemiologiche.
Gli studi in epidemiologia sperimentale si possono
effettuare:
• a singolo cieco: solo i volontari non sanno di stare nel
gruppo dei controlli o degli sperimentali;
• a doppio cieco: anche il ricercatore non sa chi
appartenga ad un gruppo e chi ad un altro (lo sa solo
il supervisore);
• triplo cieco: ci si affida ad un ricercatore esterno.
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EPIDEMIOLOGIA SPERIMENTALE
Il quadro globale della distribuzione delle malattie e di
problemi della sanità riconosce due modelli differenti:
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EPIDEMIOLOGIA – Ambiti di Applicazione
PAESI VIA DI SVILUPPO PAESI SVILUPPATI
VITA MEDIA 60 ANNI VITA MEDIA 80 ANNI
MORTALITA’ INFANTILE
ALTA
MORTALITA’ INFANTILE BASSA
MALATTIE INFETTIVE
FREQUENTI
MALATTIE INFETTIVE (Epatite tipo B e AIDS) in
evoluzione per via del fenomeno migratorio
MALATTIE CRONICO DEGENERATIVE (Tumori e
Cardiovascolari)
L’epidemiologia non è rimasta indifferente a questo cambiamento della
medicina moderna e accanto agli studi sulle forme infettive, si è dedicata
ad indagini sui determinanti delle malattie croniche, sui sistemi di
diagnosi precoce, sugli interventi preventivi atti ad arginare altri tipi di
epidemie (malattie cardio-vascolari, tumori).
Bibliografia:
Testi:
•Barbuti, Fara, Giammamco et al. “IGIENE”, Monduzzi Editore
•Carlo Signorelli “Igiene Epidemiologia Sanità Pubblica”, Società Editrice Universo
•F. Auxilia, M. Pontello “Igiene e Sanità Pubblica”, Piccin
Risorse online:
www.who.int; www.cdc.org; www.istat.it; www.epicentro.iss.it
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GRAZIE
Martino Trapani MAIL: mtrapani@asst-rhodense.it
trapanimartino@yahoo.it
WEB: https://trapanimartino.wordpress.com
Tipi di Studi Epidemiologici
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FACOLTA’ DI MEDICINA E CHIRURGIA
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CORSO DI IGIENE GENERALE E APPLICATA
METODOLOGIA EPIDEMIOLOGICA
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METODO EPIDEMIOLOGICO
Il metodo epidemiologico consiste nel :
1.Porre un’ipotesi.
2.Verificarla per mezzo di una ricerca
specifica.
3.Utilizzare le conclusioni per porre nuove
ipotesi.
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METODO EPIDEMIOLOGICO
La realizzazione di questo metodo si avvale
dell’utilizzo, in successione di tre tipi di
indagine di complessità ed efficacia
gradualmente crescenti:
•DESCRITTIVE
•ANALITICHE
•SPERIMENTALI
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METODO EPIDEMIOLOGICO
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FATTORI CAUSUALE DI MALATTIA
E’ un evento, una condizione, una caratteristica o
una combinazione di tutti quei fattori che
svolgono un ruolo importante nel produrre
malattia.
•Fattori predisponenti: età, sesso, suscettibilità.
•Fattori attivanti: malnutrizione, povertà.
•Fattori precipitanti: esposizione ad agente patogeno.
•Fattori rinforzanti: esposizione ripetuta, stress.
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CLASSIFICAZIONE DEGLI STUDI
EPIDEMIOLOGICI
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STUDI EPIDEMIOLOGICI
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STUDI DESCRITTIVI
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STUDI EPIDEMIOLOGICI - OSSERVAZIONALI
SELEZIONE DELLA POPOLAZIONE IN
STUDIO
in base a
ESPOSIZIONE
in base a
MALATTIA o EFFETTO
VALUTAZIONE ESPOSIZIONE INDIVIDUAZIONE NUOVI CASI
PRECEDENTE
L’INIZIO DELLO
STUDIO
AL MOMENTO
DELLO STUDIO
STUDIO
COORTE
STUDIO
TRASVERSALE STUDIO
CASO-CONTROLLO
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STUDI EPIDEMIOLOGICI OSSERVAZIONALI
Exp
Mal
TRASVERSALI
Exp Mal
COORTE
Exp Mal
CASO-CONTROLLO
TEMPO
Direzionalità dei tre studi osservazionali
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SCHEMA GENERALE STUDI EPIDEMIOLOGICI -
OSSERVAZIONALI
esposti non esposti
esposti
malati
sani
non esposti
malati
sani
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STUDI EPIDEMIOLOGICI -OSSERVAZIONALI
Applicazioni di diversi disegni di studio osservazionale
Descrittivo Trasversale Caso-controllo Di coorte
Indagine di malattia rara ++++ – +++++ –
Indagine di causa rara ++ – – +++++
Valutazione degli effetti
multipli di una causa
+ ++ – +++++
Studio di esposizioni e di
determinanti multipli
++ ++ ++++ +++
Misure della relazione
temporale
++ – + +++++
+ indica il grado di appropriatezza;
– non appropriato;
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STUDI DESCRITTIVI
Rivelano la frequenza e distribuzione spaziale di eventi sanitari in
popolazioni o gruppi di individui ( mortalità, morbosità, natalità, ecc. ).
OBIETTIVI PRINCIPALI
• Fornire un quadro della distribuzione delle malattie in esame in zone
geografiche o in diverse categorie di popolazione;
• Dare indicazioni sull’andamento nel tempo delle malattie in esame.
VANTAGGI SVANTAGGI
Uso dati rilevati di routine, per lo più
disponibili;
Di solito mancanza di ipotesi
specifiche;
Buona completezza della rilevazione
per dati mortalità e ricoveri ospedalieri;
Dati individuali non disponibili;
Uso di classificazioni standard, con
facilità di confronti internazionali;
Talora mancanza di denominatori (es.
immigrati);
Forniscono informazioni essenziali per
la programmazione delle strutture
sanitarie
Dati disponibili in ritardo;
Gli studi trasversali (o di prevalenza) sono
studi che si basano sull'osservazione di un
fenomeno o di un evento clinico in un
determinato periodo di tempo.
Negli studi di questo tipo non si fa altro che
prendere dei campioni di popolazione e
rilevare la prevalenza di una determinata
malattia.
Lo studio trasversale è dunque uno studio in
cui la dimensione tempo è assente.
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STUDI TRASVERSALI O PREVALENZA
(Analitici)
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STUDI TRASVERSALI O PREVALENZA
(Analitici)
OBIETTIVI PRINCIPALI:
• Descrivere il carico di malattie in una comunità, a scopo di
pianificazione sanitaria;
• Ottenere informazioni sugli atteggiamenti della popolazione nei
confronti dei servizi sanitari, sui bisogni di assistenza percepiti,
sull’utilizzo dei servizi sanitari stessi;
• Descrivere la distribuzione di una variabile fisiologica in una
comunità;
• Analizzare l’associazione di un fattore con una malattia (spesso
prima fase di uno studio longitudinale);
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STUDI TRASVERSALI O PREVALENZA
(Analitici)
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STUDI TRASVERSALI O PREVALENZA
(Analitici)
VANTAGGI SVANTAGGI
Possibilità di scelta della
popolazione, dei metodi di
rilevazione, dei criteri
diagnostici
Non adatto per condizioni molto rare o di
corta durata
Relativamente poco costosi e di
breve durata
Proporzione di non partecipazione talora
elevata
Se il campionamento è corretto,
i risultati sono generalizzabili a
tutta la popolazione
Se uso di sola intervista, dati sulle diagnosi
poco attendibili
offrono risultati immediati Non fornisce indicazioni sull’incidenza ma
solo sulla prevalenza per cui se la malattia è
di breve durata o porta all’allontanamento dal
gruppo esaminato o ha lungo periodo di
latenza può dar luogo a conclusioni erronee
Gli studi caso-controllo hanno lo scopo di confermare il
sospetto che un determinato fattore di rischio possa
essere associato ad una determinata patologia.
Valutazione dell’esposizione a uno o più fattori di rischio in
due gruppi:
•quelli malati (i casi);
•quelli non malati (i controlli);
La misura è l’Odds ratio (OR)
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STUDI CASO CONTROLLO O RETROSPETTIVI
(Analitici)
Nello studio caso-controllo si considerano sempre
due gruppi di soggetti:
1. Malati o affetti dalla particolare condizione in
studio (CASI);
2. Soggetti aventi le stesse caratteristiche dei
primi, dai quali differiscono solo per non essere
stati affetti dalla malattia (CONTROLLI);
L’attendibilità dei risultati dipende principalmente
dalla corretta selezione dei casi e dei controlli
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STUDI CASO CONTROLLO O RETROSPETTIVI
(Analitici)
Rilevazione prospettica di dati da due gruppi paragonabili, di cui uno
con una certa malattia o esito, ed uno senza
OBIETTIVI
Esplorazione iniziale di possibili fattori di rischio, in particolare per
condizioni patologiche rare
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STUDI CASO CONTROLLO O RETROSPETTIVI
(Analitici)
VANTAGGI SVANTAGGI
Organizzazione semplice, rapidi, poco
costosi
Non permettono di calcolare i rischi assoluti
ma solo quelli relativi
Permettono di indagare
contemporaneamente su più fattori
possibili
Grande facilità di distorsione
Permettono di saggiare rapidamente
nuove ipotesi
Possono essere utilizzati per malattie
rare
E’ facile mantenere nel tempo le modalità
di rilevazione
• unisce i vantaggi dello studio di prevalenza con
quello di uno studio a coorte.
• permette di ottenere informazioni sia riguardo
alla prevalenza che, attraverso il confronto tra
primo e secondo campionamento, all’incidenza
della malattia;
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STUDI CASO CONTROLLO O RETROSPETTIVI
(Analitici)
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STUDI CASO CONTROLLO O RETROSPETTIVI
(Analitici)
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STUDI CASO CONTROLLO O RETROSPETTIVI
(Analitici)
La seguente tabella si riferisce a uno studio caso controllo
condotto al fine di valutare l'associazione tra fumo di
sigaretta e tumore al polmone.
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STUDI CASO CONTROLLO O RETROSPETTIVI
(Analitici)
2018
2017
2016
2015
Gruppo A
(Casi)
Gruppo B
(Controlli)
FREQUENZA DI ESPOSIZIONE AL FATTORE DI RISCHIO
Gruppi di esposti e non esposti a uno o più fattori di rischio
vengono seguiti nel tempo per valutare l’incidenza di
malattia o di mortalità di una o più malattie
(misura=RR)
Il gruppo delle persone da studiare (coorte) sono selezionate
in funzione delle caratteristiche presenti prima della
comparsa della malattia in studio (esposizione);
La coorte viene osservata per un periodo di tempo al fine di
determinare la frequenza della malattia in studio;
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STUDIO DI COORTE o Prospettivi
Una coorte è un gruppo di persone che vivono un’esperienza
comune nell’arco di un tempo definito;
Il punto di partenza sono gruppi di individui classificati come
esposti e non esposti;
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STUDIO DI COORTE o Prospettivi
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STUDIO PROSPETTIVO O DI COORTE
(Osservazionali Analitici)
2018
2017
2016
2015
Gruppo A esposto
al fattore di rischio
Gruppo B
controllo
INCIDENZADELLAPATOLOGIA
• Gli studi prospettivi sono superiori a quelli retrospettivi
perché meno soggetti ad «errori sistematici», in quanto
essi non dipendono da dati raccolti in precedenza.
• il ricercatore è in grado di valutare personalmente la
qualità dei dati raccolti, soprattutto per quanto riguarda
l'esposizione, cosa che invece è sempre un po' aleatoria
negli studi retrospettivi.
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STUDIO PROSPETTIVO O DI COORTE
(Osservazionali Analitici)
Obiettivi:
• calcolare i tassi di incidenza nei gruppi esposti.
• analisi differenziale per livelli e durata delle esposizioni
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STUDIO PROSPETTIVO O DI COORTE
(Osservazionali Analitici)
VANTAGGI SVANTAGGI
Valutazione attendibile dei casi di nuova
malattia;
Costosi
possibilità di ottenere stime sugli
eventuali aumenti del rischio e
calcolare l’incidenza
richiedono notevole organizzazione e
standardizzazione nella realizzazione
del progetto
per la riduzione delle fonti di
distorsione;
di lunga durata
possibilità di descrivere in modo
completo ciò che accade in
conseguenza dell’esposizione
difficile mantenere costanti nel tempo le
modalità di rilevazione
Non utilizzabili per malattie rare
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Esempio STUDIO PROSPETTIVO O DI
COORTE
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STUDI SPERIMENTALI
Lo studio sperimentale è un’indagine, che può essere
condotta sia in campo che in laboratorio, e permette di
confrontare 2 o più gruppi di individui riguardo all’esito di
trattamenti diversi.
Obiettivi:
•si valuta l’efficacia di due studi o più trattamenti sperimentali su
malati - clinical trial;
•si valuta l’efficacia di un intervento di prevenzione o di rimozione di
fattori di rischio su un gruppo di popolazione sana - field trial;
•si valuta l’efficacia di un intervento di prevenzione o di rimozione di
fattori di rischio su intere popolazioni - community trial;
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Principali tipi di STUDI SPERIMENTALI
Tipi di
sperimentazione
Oggetto
Area di
interesse
Esempi
Terapeutica Malato Clinica Protocolli di
chemioterapia del
cancro
Preventiva
Soggetto in
fase preclinica
Soggetto con
fattori di
rischio
Soggetto sano
Prevenzione
secondaria e
primaria
Terapia anti-
ipertensiva per la
prevenzione
dell’ictus,
vaccinazione
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STUDI SPERIMENTALI
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STUDI SPERIMENTALI
VANTAGGI SVANTAGGI
è lo studio per eccellenza,
metodologicamente corretto sia per la
distribuzione casuale dei fattori non
noti, che per la possibilità di condurlo
in cieco;
applicazioni limitate sull’uomo per
problemi etici
viene eliminato il condizionamento
psicologico di paziente e
sperimentatore
di non semplice organizzazione e
costosi
si può applicare il concetto di
inferenza statistica
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SPERIMENTAZIONE DI UN FARMACO
Fasi di una sperimentazione di un farmaco o di un nuovo
trattamento
FASE I (volontari sani)
FASE II (volontari malati)
FASE III (Sperimentazione cliniche controllate)
FASE IV (Sorveglianza postregistrazione)
Rappresentativo della popolazione
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CAMPIONE
Omogeneo: le unità statistiche devono essere il più
omogenee tra loro (campionamento stratificato: sesso,
età, professione, ecc.)
Sufficientemente numeroso: più è alto il grado di
variabilità, più deve essere numeroso
Scelto a caso
Bibliografia:
Testi:
•Barbuti, Fara, Giammamco et al. “IGIENE”, Monduzzi Editore
•Carlo Signorelli “Igiene Epidemiologia Sanità Pubblica”, Società Editrice Universo
•F. Auxilia, M. Pontello “Igiene e Sanità Pubblica”, Piccin
Risorse online:
www.who.int; www.cdc.org; www.istat.it; www.epicentro.iss.it
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Direzione Medica P.O. Garbagnate Milanese –ASST RHODENSE
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PRINCIPI DI EPIDEMIOLOGIA

  • 1. Principi di Epidemiologia Martino Trapani Direzione Medica P.O. Garbagnate Milanese –ASST RHODENSE
  • 2. FACOLTA’ DI MEDICINA E CHIRURGIA CORSO DI LAUREA IN INFERMIERISTICA Anno Accademico 2017-2018 CORSO DI IGIENE GENERALE E APPLICATA METODOLOGIA EPIDEMIOLOGICA Martino Trapani
  • 3. «RAGIONAMENTO SULLA POPOLAZIONE» Lo studio dei fenomeni riguardanti una popolazione Martino Trapani Direzione Medica P.O. Garbagnate Milanese –ASST RHODENSE Epidemiologia EPIDEMIOLOGIA EPI DEMOS LOGOS SOPRA POPOLAZIONE STUDIO L’epidemiologia è il principale strumento della Sanità Pubblica.
  • 4. L'epidemiologia è la disciplina della medicina che si occupa dello studio della distribuzione e frequenza di malattie di eventi di rilevanza sanitaria nella popolazione, le loro cause ed i fattori ad esse associati, con il fine di attuarne la prevenzione. L'epidemiologia si serve della statistica, basata a sua volta sulla matematica e della demografia. Martino Trapani Direzione Medica P.O. Garbagnate Milanese –ASST RHODENSE Epidemiologia
  • 5. L’epidemiologia come disciplina autonoma si sviluppa inizialmente nel Regno Unito. Il primo epidemiologo moderno viene riconosciuto nel medico inglese John Snow il quale condusse indagini epidemiologiche sul colera quando ancora non era conosciuto l’agente eziologico. Martino Trapani Direzione Medica P.O. Garbagnate Milanese –ASST RHODENSE Epidemiologia
  • 6. Snow aveva già assistito agli effetti del colera, giunto sulle Isole britanniche dalle Indie Orientali con l’epidemia del 1830 che aveva fatto 60 mila vittime. Quando la malattia si ripresento’ nell’area metropolitana di Londra nel 1849 e nel 1854, Snow aveva già qualche idea e con perfetto stile ipotetico deduttivo, decise di verificarla. Lavorando su una mappa della città: •riporto’ i numeri dell’epidemia nei diversi distretti; •sovrappose allo schema quello degli approvvigionamenti idrici; Martino Trapani Direzione Medica P.O. Garbagnate Milanese –ASST RHODENSE Epidemiologia
  • 7. Tutti i casi erano distribuiti attorno ad una sola delle numerose pompe erogatrici di acqua potabile della City. Martino Trapani Direzione Medica P.O. Garbagnate Milanese –ASST RHODENSE Epidemiologia -Il colera a Londra nel 1854 Epidemia di Colera a Londra Mappa dei casi e delle pompe d’acqua •AREE ROSSO: DECESSI; •CERCHI BLU: POMPE ACQUA;
  • 8. Martino Trapani Direzione Medica P.O. Garbagnate Milanese –ASST RHODENSE Epidemiologia -Il colera a Londra nel 1854 Mappa dei casi e delle pompe d’acqua
  • 9. Martino Trapani Direzione Medica P.O. Garbagnate Milanese –ASST RHODENSE Epidemiologia -Il colera a Londra nel 1854 A quei tempi le forniture idriche della città erano affidate a due compagnie, la Southwark & Vauxhall e la Lambeth. Azienda di distribuzione acqua n. Abitazioni servite n. Morti per colera Southwark & Wauxhall 40046 1263 Lambert 26107 98 Altre 256423 1422 "General Registar Office" - dati sul numero di abitazioni servite da una o l'altra delle società dell'acqua I suddetti dati, insieme ad altri, dimostravano che 'acqua Southwark & Vauxhall era una causa importante della malattia.
  • 10. Martino Trapani Direzione Medica P.O. Garbagnate Milanese –ASST RHODENSE Epidemiologia -Il colera a Londra nel 1854 Non c’era da sbagliarsi, dove la Lambert forniva l’acqua potabile le morti erano nettamente inferiori. Ordinando la chiusura della Broad Street pump riuscì a porre fine all’epidemia e ad identificare l’acqua stessa come possibile veicolo di trasmissione. I casi erano incentrati attorno alla pompa pubblica di Broad Street Southwark & Wauxhall Acqua uscita Tamigi Lambert Acqua ingresso Tamigi
  • 11. E’ un metodo filosofico-matematico, basato sul confronto fra gruppi, per lo studio di problemi relativi alla salute che può essere applicato ad un largo spettro di problemi: •modalità di trasmissione di una malattia; •individuazione agente eziologico; •valutazione efficacia, efficienza, appropriatezza uso di un farmaco, un vaccino, un servizio, una attività assistenziale, un provvedimento; •individuazione gruppi a rischio; •valutazione dei bisogni sanitari; •individuazione delle priorità; Martino Trapani Direzione Medica P.O. Garbagnate Milanese –ASST RHODENSE Epidemiologia
  • 12. In epidemiologia una popolazione viene definita da alcune caratteristiche che tutti i suoi membri hanno in comune. Per esempio: •Geografiche (“tutti i residenti in Italia nel 2018" oppure “tutti i residenti nell’ATS di Milano ”, ecc. ); •Occupazionali (“tutti gli operai di una fabbrica" “tutti gli operai edili della Lombardia”, ecc.); •Basate su un’assistenza particolare ("pazienti di una lista di medici di famiglia", "residenti in una residenza assistita”, ecc. ); •Diagnostiche (“tutte le persone in Milano che hanno avuto nel 2018 un attacco epilettico "). Per questi ampi ambiti possono anche essere specificate appropriate restrizioni, per es. sesso, classe di età, livello di istruzione, classe sociale… Martino Trapani Direzione Medica P.O. Garbagnate Milanese –ASST RHODENSE Epidemiologia
  • 13. Scopo dell’epidemiologia non è solo quello di rispondere alle domande: “chi ha un problema di salute?”, “quando lo ha avuto?”, “in che luogo si è manifestato?” ma anche “perché si è verificato?” Lo studio del come le malattie hanno luogo in differenti gruppi di persone e del perché. L’informazione epidemiologica è usata per pianificare e valutare strategie, per prevenire malattie e come guida alla gestione di pazienti in cui la malattia è già sviluppata. Martino Trapani Direzione Medica P.O. Garbagnate Milanese –ASST RHODENSE Epidemiologia
  • 14. Essa è uno strumento del metodo scientifico e si avvale della matematica. Si occupa dei modi in cui una realtà fenomenica può essere sintetizzata e quindi compresa (descritti attraverso formule matematiche). Con il termine statistica, nel linguaggio di tutti i giorni, si indicano anche semplicemente i risultati numerici (le statistiche richiamate nei telegiornali). Martino Trapani Direzione Medica P.O. Garbagnate Milanese –ASST RHODENSE Statistica
  • 15. Martino Trapani Direzione Medica P.O. Garbagnate Milanese –ASST RHODENSE Epidemiologia - Obiettivi Epidemiologia descrittiva Osserva i fenomeni naturali e li misura con metodi validi e riproducibili. (Descrivere stati di salute e di malattia nella popolazione). Epidemiologia analitica Sviluppa ipotesi sulle “cause” dei fenomeni osservati e saggia tali ipotesi per mezzo di tecniche analitiche. (Individuare determinanti di salute e di malattia). Epidemiologia sperimentale Misura l’efficacia dell’intervento sulle “cause” sospette dei fenomeni in studio. (Valutare l’efficacia degli interventi sanitari - preventivi o curativi). Nella ricerca epidemiologica, data la particolare natura dei fenomeni in studio, cioè la distribuzione e i determinanti di malattia nella popolazione o in gruppi di popolazione, il laboratorio dell’epidemiologo è la comunità.
  • 16. Descrive eventi sanitari come malattie, cause di morte e la presenza di fattori di rischio come ad esempio il fumo di tabacco. È questa la branca che utilizza le informazioni di tipo demografico e gli strumenti statistici detti misure di frequenza, come: • Incidenza; • Tassi grezzi e specifici; • Prevalenze; • Rapporti; • .Martino Trapani Direzione Medica P.O. Garbagnate Milanese –ASST RHODENSE EPIDEMIOLOGIA DESCRITTIVA
  • 17. Martino Trapani Direzione Medica P.O. Garbagnate Milanese –ASST RHODENSE EPIDEMIOLOGIA DESCRITTIVA VANTAGGI SVANTAGGI Dati già raccolti, facilmente accessibili e spesso già elaborati Dati individuali quasi mai disponibili In paesi con validi sistemi di raccolta centrali sono molto attendibili (ricoveri ospedalieri e soprattutto i dati di mortalità) Dati spesso disponibili in ritardo L’uso di classificazioni standard facilita i confronti anche a livello internazionale Uso di classificazioni standard spesso superate o troppo grossolane RISPONDE A TRE QUESITI: •Chi è interessato dal fenomeno di massa? •Quando si manifesta il fenomeno di massa? •Dove si produce il fenomeno di massa?
  • 18. Indaga e cerca relazioni causa-effetto tra fattori di rischio e malattie. Es: l'epidemiologia analitica cerca il nesso tra il fattore di rischio "fumo di sigaretta" e l'eventuale insorgenza di patologie legata ad esso (come cancro al polmone, enfisema, etc.) Si pone, quindi, come obiettivo quello di rispondere a domande come: "chi si è ammalato?", "fa parte di una qualche categoria a rischio?", "dove?", "quando?", "perché?" Martino Trapani Direzione Medica P.O. Garbagnate Milanese –ASST RHODENSE EPIDEMIOLOGIA ANALITICA
  • 19. Valuta l'efficacia degli interventi sanitari adottati in seguito a indagini epidemiologiche. Gli studi in epidemiologia sperimentale si possono effettuare: • a singolo cieco: solo i volontari non sanno di stare nel gruppo dei controlli o degli sperimentali; • a doppio cieco: anche il ricercatore non sa chi appartenga ad un gruppo e chi ad un altro (lo sa solo il supervisore); • triplo cieco: ci si affida ad un ricercatore esterno. Martino Trapani Direzione Medica P.O. Garbagnate Milanese –ASST RHODENSE EPIDEMIOLOGIA SPERIMENTALE
  • 20. Il quadro globale della distribuzione delle malattie e di problemi della sanità riconosce due modelli differenti: Martino Trapani Direzione Medica P.O. Garbagnate Milanese –ASST RHODENSE EPIDEMIOLOGIA – Ambiti di Applicazione PAESI VIA DI SVILUPPO PAESI SVILUPPATI VITA MEDIA 60 ANNI VITA MEDIA 80 ANNI MORTALITA’ INFANTILE ALTA MORTALITA’ INFANTILE BASSA MALATTIE INFETTIVE FREQUENTI MALATTIE INFETTIVE (Epatite tipo B e AIDS) in evoluzione per via del fenomeno migratorio MALATTIE CRONICO DEGENERATIVE (Tumori e Cardiovascolari) L’epidemiologia non è rimasta indifferente a questo cambiamento della medicina moderna e accanto agli studi sulle forme infettive, si è dedicata ad indagini sui determinanti delle malattie croniche, sui sistemi di diagnosi precoce, sugli interventi preventivi atti ad arginare altri tipi di epidemie (malattie cardio-vascolari, tumori).
  • 21. Bibliografia: Testi: •Barbuti, Fara, Giammamco et al. “IGIENE”, Monduzzi Editore •Carlo Signorelli “Igiene Epidemiologia Sanità Pubblica”, Società Editrice Universo •F. Auxilia, M. Pontello “Igiene e Sanità Pubblica”, Piccin Risorse online: www.who.int; www.cdc.org; www.istat.it; www.epicentro.iss.it Martino Trapani Direzione Medica P.O. Garbagnate Milanese –ASST RHODENSE
  • 22. Martino Trapani Direzione Medica P.O. Garbagnate Milanese –ASST RHODENSE GRAZIE Martino Trapani MAIL: mtrapani@asst-rhodense.it trapanimartino@yahoo.it WEB: https://trapanimartino.wordpress.com
  • 23. Tipi di Studi Epidemiologici Martino Trapani Direzione Medica P.O. Garbagnate Milanese –ASST RHODENSE
  • 24. FACOLTA’ DI MEDICINA E CHIRURGIA CORSO DI LAUREA IN INFERMIERISTICA Anno Accademico 2017-2018 CORSO DI IGIENE GENERALE E APPLICATA METODOLOGIA EPIDEMIOLOGICA Martino Trapani
  • 25. Martino Trapani Direzione Medica P.O. Garbagnate Milanese –ASST RHODENSE METODO EPIDEMIOLOGICO Il metodo epidemiologico consiste nel : 1.Porre un’ipotesi. 2.Verificarla per mezzo di una ricerca specifica. 3.Utilizzare le conclusioni per porre nuove ipotesi.
  • 26. Martino Trapani Direzione Medica P.O. Garbagnate Milanese –ASST RHODENSE METODO EPIDEMIOLOGICO La realizzazione di questo metodo si avvale dell’utilizzo, in successione di tre tipi di indagine di complessità ed efficacia gradualmente crescenti: •DESCRITTIVE •ANALITICHE •SPERIMENTALI
  • 27. Martino Trapani Direzione Medica P.O. Garbagnate Milanese –ASST RHODENSE METODO EPIDEMIOLOGICO
  • 28. Martino Trapani Direzione Medica P.O. Garbagnate Milanese –ASST RHODENSE FATTORI CAUSUALE DI MALATTIA E’ un evento, una condizione, una caratteristica o una combinazione di tutti quei fattori che svolgono un ruolo importante nel produrre malattia. •Fattori predisponenti: età, sesso, suscettibilità. •Fattori attivanti: malnutrizione, povertà. •Fattori precipitanti: esposizione ad agente patogeno. •Fattori rinforzanti: esposizione ripetuta, stress.
  • 29. Martino Trapani Direzione Medica P.O. Garbagnate Milanese –ASST RHODENSE CLASSIFICAZIONE DEGLI STUDI EPIDEMIOLOGICI
  • 30. Martino Trapani Direzione Medica P.O. Garbagnate Milanese –ASST RHODENSE STUDI EPIDEMIOLOGICI
  • 31. Martino Trapani Direzione Medica P.O. Garbagnate Milanese –ASST RHODENSE STUDI DESCRITTIVI
  • 32. Martino Trapani Direzione Medica P.O. Garbagnate Milanese –ASST RHODENSE STUDI EPIDEMIOLOGICI - OSSERVAZIONALI SELEZIONE DELLA POPOLAZIONE IN STUDIO in base a ESPOSIZIONE in base a MALATTIA o EFFETTO VALUTAZIONE ESPOSIZIONE INDIVIDUAZIONE NUOVI CASI PRECEDENTE L’INIZIO DELLO STUDIO AL MOMENTO DELLO STUDIO STUDIO COORTE STUDIO TRASVERSALE STUDIO CASO-CONTROLLO
  • 33. Martino Trapani Direzione Medica P.O. Garbagnate Milanese –ASST RHODENSE STUDI EPIDEMIOLOGICI OSSERVAZIONALI Exp Mal TRASVERSALI Exp Mal COORTE Exp Mal CASO-CONTROLLO TEMPO Direzionalità dei tre studi osservazionali
  • 34. Martino Trapani Direzione Medica P.O. Garbagnate Milanese –ASST RHODENSE SCHEMA GENERALE STUDI EPIDEMIOLOGICI - OSSERVAZIONALI esposti non esposti esposti malati sani non esposti malati sani
  • 35. Martino Trapani Direzione Medica P.O. Garbagnate Milanese –ASST RHODENSE STUDI EPIDEMIOLOGICI -OSSERVAZIONALI Applicazioni di diversi disegni di studio osservazionale Descrittivo Trasversale Caso-controllo Di coorte Indagine di malattia rara ++++ – +++++ – Indagine di causa rara ++ – – +++++ Valutazione degli effetti multipli di una causa + ++ – +++++ Studio di esposizioni e di determinanti multipli ++ ++ ++++ +++ Misure della relazione temporale ++ – + +++++ + indica il grado di appropriatezza; – non appropriato;
  • 36. Martino Trapani Direzione Medica P.O. Garbagnate Milanese –ASST RHODENSE STUDI DESCRITTIVI Rivelano la frequenza e distribuzione spaziale di eventi sanitari in popolazioni o gruppi di individui ( mortalità, morbosità, natalità, ecc. ). OBIETTIVI PRINCIPALI • Fornire un quadro della distribuzione delle malattie in esame in zone geografiche o in diverse categorie di popolazione; • Dare indicazioni sull’andamento nel tempo delle malattie in esame. VANTAGGI SVANTAGGI Uso dati rilevati di routine, per lo più disponibili; Di solito mancanza di ipotesi specifiche; Buona completezza della rilevazione per dati mortalità e ricoveri ospedalieri; Dati individuali non disponibili; Uso di classificazioni standard, con facilità di confronti internazionali; Talora mancanza di denominatori (es. immigrati); Forniscono informazioni essenziali per la programmazione delle strutture sanitarie Dati disponibili in ritardo;
  • 37. Gli studi trasversali (o di prevalenza) sono studi che si basano sull'osservazione di un fenomeno o di un evento clinico in un determinato periodo di tempo. Negli studi di questo tipo non si fa altro che prendere dei campioni di popolazione e rilevare la prevalenza di una determinata malattia. Lo studio trasversale è dunque uno studio in cui la dimensione tempo è assente. Martino Trapani Direzione Medica P.O. Garbagnate Milanese –ASST RHODENSE STUDI TRASVERSALI O PREVALENZA (Analitici)
  • 38. Martino Trapani Direzione Medica P.O. Garbagnate Milanese –ASST RHODENSE STUDI TRASVERSALI O PREVALENZA (Analitici)
  • 39. OBIETTIVI PRINCIPALI: • Descrivere il carico di malattie in una comunità, a scopo di pianificazione sanitaria; • Ottenere informazioni sugli atteggiamenti della popolazione nei confronti dei servizi sanitari, sui bisogni di assistenza percepiti, sull’utilizzo dei servizi sanitari stessi; • Descrivere la distribuzione di una variabile fisiologica in una comunità; • Analizzare l’associazione di un fattore con una malattia (spesso prima fase di uno studio longitudinale); Martino Trapani Direzione Medica P.O. Garbagnate Milanese –ASST RHODENSE STUDI TRASVERSALI O PREVALENZA (Analitici)
  • 40. Martino Trapani Direzione Medica P.O. Garbagnate Milanese –ASST RHODENSE STUDI TRASVERSALI O PREVALENZA (Analitici) VANTAGGI SVANTAGGI Possibilità di scelta della popolazione, dei metodi di rilevazione, dei criteri diagnostici Non adatto per condizioni molto rare o di corta durata Relativamente poco costosi e di breve durata Proporzione di non partecipazione talora elevata Se il campionamento è corretto, i risultati sono generalizzabili a tutta la popolazione Se uso di sola intervista, dati sulle diagnosi poco attendibili offrono risultati immediati Non fornisce indicazioni sull’incidenza ma solo sulla prevalenza per cui se la malattia è di breve durata o porta all’allontanamento dal gruppo esaminato o ha lungo periodo di latenza può dar luogo a conclusioni erronee
  • 41. Gli studi caso-controllo hanno lo scopo di confermare il sospetto che un determinato fattore di rischio possa essere associato ad una determinata patologia. Valutazione dell’esposizione a uno o più fattori di rischio in due gruppi: •quelli malati (i casi); •quelli non malati (i controlli); La misura è l’Odds ratio (OR) Martino Trapani Direzione Medica P.O. Garbagnate Milanese –ASST RHODENSE STUDI CASO CONTROLLO O RETROSPETTIVI (Analitici)
  • 42. Nello studio caso-controllo si considerano sempre due gruppi di soggetti: 1. Malati o affetti dalla particolare condizione in studio (CASI); 2. Soggetti aventi le stesse caratteristiche dei primi, dai quali differiscono solo per non essere stati affetti dalla malattia (CONTROLLI); L’attendibilità dei risultati dipende principalmente dalla corretta selezione dei casi e dei controlli Martino Trapani Direzione Medica P.O. Garbagnate Milanese –ASST RHODENSE STUDI CASO CONTROLLO O RETROSPETTIVI (Analitici)
  • 43. Rilevazione prospettica di dati da due gruppi paragonabili, di cui uno con una certa malattia o esito, ed uno senza OBIETTIVI Esplorazione iniziale di possibili fattori di rischio, in particolare per condizioni patologiche rare Martino Trapani Direzione Medica P.O. Garbagnate Milanese –ASST RHODENSE STUDI CASO CONTROLLO O RETROSPETTIVI (Analitici) VANTAGGI SVANTAGGI Organizzazione semplice, rapidi, poco costosi Non permettono di calcolare i rischi assoluti ma solo quelli relativi Permettono di indagare contemporaneamente su più fattori possibili Grande facilità di distorsione Permettono di saggiare rapidamente nuove ipotesi Possono essere utilizzati per malattie rare E’ facile mantenere nel tempo le modalità di rilevazione
  • 44. • unisce i vantaggi dello studio di prevalenza con quello di uno studio a coorte. • permette di ottenere informazioni sia riguardo alla prevalenza che, attraverso il confronto tra primo e secondo campionamento, all’incidenza della malattia; Martino Trapani Direzione Medica P.O. Garbagnate Milanese –ASST RHODENSE STUDI CASO CONTROLLO O RETROSPETTIVI (Analitici)
  • 45. Martino Trapani Direzione Medica P.O. Garbagnate Milanese –ASST RHODENSE STUDI CASO CONTROLLO O RETROSPETTIVI (Analitici)
  • 46. Martino Trapani Direzione Medica P.O. Garbagnate Milanese –ASST RHODENSE STUDI CASO CONTROLLO O RETROSPETTIVI (Analitici) La seguente tabella si riferisce a uno studio caso controllo condotto al fine di valutare l'associazione tra fumo di sigaretta e tumore al polmone.
  • 47. Martino Trapani Direzione Medica P.O. Garbagnate Milanese –ASST RHODENSE STUDI CASO CONTROLLO O RETROSPETTIVI (Analitici) 2018 2017 2016 2015 Gruppo A (Casi) Gruppo B (Controlli) FREQUENZA DI ESPOSIZIONE AL FATTORE DI RISCHIO
  • 48. Gruppi di esposti e non esposti a uno o più fattori di rischio vengono seguiti nel tempo per valutare l’incidenza di malattia o di mortalità di una o più malattie (misura=RR) Il gruppo delle persone da studiare (coorte) sono selezionate in funzione delle caratteristiche presenti prima della comparsa della malattia in studio (esposizione); La coorte viene osservata per un periodo di tempo al fine di determinare la frequenza della malattia in studio; Martino Trapani Direzione Medica P.O. Garbagnate Milanese –ASST RHODENSE STUDIO DI COORTE o Prospettivi
  • 49. Una coorte è un gruppo di persone che vivono un’esperienza comune nell’arco di un tempo definito; Il punto di partenza sono gruppi di individui classificati come esposti e non esposti; Martino Trapani Direzione Medica P.O. Garbagnate Milanese –ASST RHODENSE STUDIO DI COORTE o Prospettivi
  • 50. Martino Trapani Direzione Medica P.O. Garbagnate Milanese –ASST RHODENSE STUDIO PROSPETTIVO O DI COORTE (Osservazionali Analitici) 2018 2017 2016 2015 Gruppo A esposto al fattore di rischio Gruppo B controllo INCIDENZADELLAPATOLOGIA
  • 51. • Gli studi prospettivi sono superiori a quelli retrospettivi perché meno soggetti ad «errori sistematici», in quanto essi non dipendono da dati raccolti in precedenza. • il ricercatore è in grado di valutare personalmente la qualità dei dati raccolti, soprattutto per quanto riguarda l'esposizione, cosa che invece è sempre un po' aleatoria negli studi retrospettivi. Martino Trapani Direzione Medica P.O. Garbagnate Milanese –ASST RHODENSE STUDIO PROSPETTIVO O DI COORTE (Osservazionali Analitici)
  • 52. Obiettivi: • calcolare i tassi di incidenza nei gruppi esposti. • analisi differenziale per livelli e durata delle esposizioni Martino Trapani Direzione Medica P.O. Garbagnate Milanese –ASST RHODENSE STUDIO PROSPETTIVO O DI COORTE (Osservazionali Analitici) VANTAGGI SVANTAGGI Valutazione attendibile dei casi di nuova malattia; Costosi possibilità di ottenere stime sugli eventuali aumenti del rischio e calcolare l’incidenza richiedono notevole organizzazione e standardizzazione nella realizzazione del progetto per la riduzione delle fonti di distorsione; di lunga durata possibilità di descrivere in modo completo ciò che accade in conseguenza dell’esposizione difficile mantenere costanti nel tempo le modalità di rilevazione Non utilizzabili per malattie rare
  • 53. Martino Trapani Direzione Medica P.O. Garbagnate Milanese –ASST RHODENSE Esempio STUDIO PROSPETTIVO O DI COORTE
  • 54. Martino Trapani Direzione Medica P.O. Garbagnate Milanese –ASST RHODENSE STUDI SPERIMENTALI Lo studio sperimentale è un’indagine, che può essere condotta sia in campo che in laboratorio, e permette di confrontare 2 o più gruppi di individui riguardo all’esito di trattamenti diversi. Obiettivi: •si valuta l’efficacia di due studi o più trattamenti sperimentali su malati - clinical trial; •si valuta l’efficacia di un intervento di prevenzione o di rimozione di fattori di rischio su un gruppo di popolazione sana - field trial; •si valuta l’efficacia di un intervento di prevenzione o di rimozione di fattori di rischio su intere popolazioni - community trial;
  • 55. Martino Trapani Direzione Medica P.O. Garbagnate Milanese –ASST RHODENSE Principali tipi di STUDI SPERIMENTALI Tipi di sperimentazione Oggetto Area di interesse Esempi Terapeutica Malato Clinica Protocolli di chemioterapia del cancro Preventiva Soggetto in fase preclinica Soggetto con fattori di rischio Soggetto sano Prevenzione secondaria e primaria Terapia anti- ipertensiva per la prevenzione dell’ictus, vaccinazione
  • 56. Martino Trapani Direzione Medica P.O. Garbagnate Milanese –ASST RHODENSE STUDI SPERIMENTALI
  • 57. Martino Trapani Direzione Medica P.O. Garbagnate Milanese –ASST RHODENSE STUDI SPERIMENTALI VANTAGGI SVANTAGGI è lo studio per eccellenza, metodologicamente corretto sia per la distribuzione casuale dei fattori non noti, che per la possibilità di condurlo in cieco; applicazioni limitate sull’uomo per problemi etici viene eliminato il condizionamento psicologico di paziente e sperimentatore di non semplice organizzazione e costosi si può applicare il concetto di inferenza statistica
  • 58. Martino Trapani Direzione Medica P.O. Garbagnate Milanese –ASST RHODENSE SPERIMENTAZIONE DI UN FARMACO Fasi di una sperimentazione di un farmaco o di un nuovo trattamento FASE I (volontari sani) FASE II (volontari malati) FASE III (Sperimentazione cliniche controllate) FASE IV (Sorveglianza postregistrazione)
  • 59. Rappresentativo della popolazione Martino Trapani Direzione Medica P.O. Garbagnate Milanese –ASST RHODENSE CAMPIONE Omogeneo: le unità statistiche devono essere il più omogenee tra loro (campionamento stratificato: sesso, età, professione, ecc.) Sufficientemente numeroso: più è alto il grado di variabilità, più deve essere numeroso Scelto a caso
  • 60. Bibliografia: Testi: •Barbuti, Fara, Giammamco et al. “IGIENE”, Monduzzi Editore •Carlo Signorelli “Igiene Epidemiologia Sanità Pubblica”, Società Editrice Universo •F. Auxilia, M. Pontello “Igiene e Sanità Pubblica”, Piccin Risorse online: www.who.int; www.cdc.org; www.istat.it; www.epicentro.iss.it Martino Trapani Direzione Medica P.O. Garbagnate Milanese –ASST RHODENSE
  • 61. Martino Trapani Direzione Medica P.O. Garbagnate Milanese –ASST RHODENSE GRAZIE Martino Trapani MAIL: mtrapani@asst-rhodense.it trapanimartino@yahoo.it WEB: https://trapanimartino.wordpress.com