2. sommario
premesse
il dominio del tempo: la “nascita” del Natale
l'arte come espressione di mutamento di
mentalità
i drammi liturgici e l'innovazione francescana
il Natale a corte e i nuovi Saturnali
3. premesse
● il lungo Medioevo, diverso e omogeneo a un
tempo
● Il punto di vista: l'outing dello storico
● liturgia → (religiosità popolare) → arte →
letteratura → liturgia
4. il dominio del tempo
Manoscritto Bizantino dell'VIII
sec.Geografia di Tolomeo, Roma,
Biblioteca Apostolica Vaticana,
Vat. gr. 1292 - fol.9
5. il calcolo del tempo
Il Natale si afferma molto tardi come sistema di computo del tempo
e non prevale mai sulle altre forme della datazione
● fondazione di Roma, Consoli, Impero, Regno
● era di Diocleziano o dei Martiri (29 agosto 284) → il “dies natalis”
● era bizantina (dal VII secolo) molto usata fino alla fine del XVII sec. in Russia; principio
del mondo nel 5508 a.C. (1 d.C.= 5509)- inizio anno il 1° settembre.
● tra VI e X secolo prevale in Occidente il calcolo dell'era cristiana (Dionigi il Piccolo),
tuttavia con inizi d'anno variabili per regione / città: incarnazione, 1° gennaio, Natale
● La centralità della Pasqua: il mistero dellʼIncarnazione aveva
il suo riferimento centrale nella Passione di Cristo, il mistero
pasquale è il fine della venuta di Cristo e per essa si dà la
salvezza del mondo (lotte per il computo).
● Natale subalterno ma importante per combattere le eresie
cristologiche e le feste pagane
6. distruzione/costruzione di memoria
● critica dei ludi-> molto sentiti, perso il ● Costanzo 357: fine delle cerimonie
legame con il sacro, forte legame con sacrificali agli Dei pagani
la dimensione politica istituzionale
(entrata in carica) ● Flavio Arcadio 392: fine dei ludi la
● distruzione o riutilizzo di templi
Domenica (dies solis)
● forte lotta per l'ortodossia per la ● Teodosio 383: dies Solis diventa
costruzione di un'ortodossia dies dominicus
RIFORMULAZIONE DEL ● Teodosio 389: ordinamento dei
CALENDARIO (martirologi) giorni festivi
Il vero dies natalis è la morte ● feste cristiane > feste non
Origene (III): solo gli empi e i pagani religiose
festeggiano la propria nascita ● Natale ed Epifania sono feste solo
cristiane
● Arcadio e Onorio 425: durante il
Natale sono vietati i ludi circenses
7. le fonti del “presepe”
Vangelo di Luca → mangiatoia
Origene (III) → lega la mangiatoia alla
profezia di Isaia Un bue ha
riconoscitivo il suo proprietario e un
asino la mangiatoia del suo padrone
Vangelo Pseudo Matteo (VII) →
mangiatoia con bue e asino (dal V in
poi elementi fissi nelle raffigurazioni)
Grotta → Isaia 33,16 Abiterà in una
grotta alta di pietra dura
Vangelo di Matteo → alcuni Magi,
diventano tre con Leone Magno alla
metà del V
Alto medioevo → I Magi hanno un
nome che ha valenza simbolica come il
dono: oro = re, incenso = sacro, mirra
Capitelllo di Saint-Trophime, Arles = imbalsamatura
XII secolo
8. le prime testimonianze romane
● La PRIMA RAFFIGURAZIONE DELLA NATIVITA' compare nel sott'arco di un
arcosolio della Catacomba di Priscilla a Roma, risale al II secolo. Nella stessa
catacomba troviamo, nella Cappella Greca, la prima immagine dell'Adorazione dei
Magi
● La PRIMA TESTIMONIANZA scritta della celebrazione del Natale il 25 dicembre è
del Cronografo romano del 354, un almanacco con la lista delle feste romane, dei
consoli, dei prefetti urbani e due liste di defunti con i rispettivi cimiteri: vescovi romani
e martiri. La prima data assegnata alla Depositio Martyrum è il 25 dicembre.
VII Kal. Jan.
Natus Christus
in
Betleem Judae
9. Saturnalia e Sol invictus
● Saturnalia ● Sol Invictus
forma maior → Domiziano dies natalis solis invicti → 25
17-23 dicembre; a partire dicembre (Aureliano 275)
dal IV d.C. assimilati alla
festa delle Calende di Cristo vero sole nella
gennaio apologetica cristiana (Leone
passio sancti Dasii → Magno ca. 390-461)
presunto martirio nel 303 in
occasione dei S.-> condanna
morale
10. l'importanza dell'Epifania
Manifestazione e natura di
Dio nelle “letture” del III-V:
● Gnostici: distinzione tra il
Cristo (principio divino) e
Gesù: Cristo è apparso per
la prima volta sulla terra al
battesimo di Gesù
Adorazione dei Magi, III sec., ● Ariani: natura divina di Reliquiario d'argento, VI sec.,
Catacombe di Priscilla Louvre
Gesù sostanzialmente
Monofisiti: inferiore a quella di Dio Nestoriani: in
in Cristo c'è solo Cristo
la natura divina, convivevano
perché la natura due distinte
umana è stata persone,
dissolta nella l'Uomo e il Dio;
divinità “come Maria era
una goccia di madre solo
miele nel mare”.
della persona
umana.
11. la questione cristologica
IV-V secolo → i grandi Concili ecumenici che definirono i dogmi della
chiesa cristiana soprattutto in relazione alla natura di Cristo. Nicea I
325, Costantinopoli 381, Efeso 431, Calcedonia 451.
Maria, che inizialmente non godeva di un culto suo proprio, divenne
uno dei nodi centrali nelle dispute sulla natura di Cristo e sul
valore dell'Incarnazione.
Lʼintero Concilio di Efeso è dedicato alla definizione del ruolo di
Maria nellʼIncarnazione: i monofisiti nestoriani vs propugnatori della
doppia natura del Figlio: alla fine Maria viene proclamata Theotókos
Deipara, "colei che ha generato Dio" (Cirillo di Alessandria)
Lʼicona della Natività propone alla meditazione
dei fedeli il 'come' del mistero dell'Incarnazione
12. una festa “romana”
Ipotesi sul 25 e sulla romanità
● Lotta ai Saturnalia
● Corrispondenza con
l'Annunciazione e la morte (25
marzo)
● Reazione alle controversie
cristologiche (Nicea 325,
Calcedonia 451):
Spiegazione “ a posteriori” di Giovanni affermazione della doppia
Crisostomo (386) da LC 1,26:
concepimento al sesto mese di consustanzialità Dio/Madre
Elisabetta (Leone Magno ca. 390-461)
La data della nascita di Cristo venne fissata → occasione potente per
in date diverse: 28 marzo, 25 aprile affermare la doppia natura
(attrazione dell'equinozio, legame tra di Cristo
concepimento e passione), 24 giugno
(estate), 6 gennaio
13. la metamorfosi di Maria
Distesa su un giaciglio--> seduta → inginocchiata.
A) postura della puerpera: rappresentazione canonica bizantina
→ condizione tutta umana di Maria (eresia Nestoriana); Maria
come sacra levatrice; contraddizione con il dogma? del parto
miracoloso.
B) Maria Madre: XII secolo, disinteresse ai temi della natura di
Cristo e della verginità di Maria (dati per acquisiti); Madonna come
semplice madre, a cui ci si può intimamente rivolgere con le
preghiere. Rivolta verso il bambino, lo
tocca, lo culla o lo allatta.
C) Maria adorante. Tardo medioevo
Rinascimento. Cristo prende il
sopravvento e Maria tende a
diventare solo un tramite
privilegiato, simile (benché superiore)
ai santi. Icona della Natività
Rublev XV
14. Il mutamento del XII
Fino al XII secolo la nascita del puer viene considerata certo
miracolosa e degna festività, ma comunque di minore importanza
rispetto alla Pasqua.
Dal XII la mentalità cambia.
mappa di
Torino,
codice del
secolo XII
15. i drammi liturgici
● DRAMMA LITURGICO MUSICALE : nelle chiese, i cantori, divisi in tre gruppi (tono
grave, medio e alto), accompagnati dal coro (rappresentanza del popolo),
drammatizzavano i racconti evangelici del periodo pasquale e poi le altre feste
dellʼanno, in particolare a quelle del periodo natalizio. Spazio sacro della chiesa.
● DRAMMA LITURGICO NARRATO: accompagnato da immagini realistiche,
intervallato da spiegazioni e dialoghi. Da questa sorta di drammatizzazione liturgica
nacquero sceneggiature più complesse come – nel ciclo natalizio – lʼOfficium
pastorum e lʼOfficium stellae,
● XI-XII secolo: la rappresentazione va nelle piazze, inserimento del registro
comico (che non significa irrispettoso verso il divino)
● Tardo Medioevo: SACRE RAPPRESENTAZIONI, maggiore il peso dell'autore nel
testo e nella messa in scena, vero e proprio genere letterario colto
Evoluzione non lineare--> attività mimetiche incentrate su temi religiosi si svolgevano
già prima del Mille
16. drammi liturgici / teatro
Nella liturgia natalizia e il tropo che la accompagnava diedero forma nell'XI
sec. ai primi drammi di Natale in latino sul modello della visitatio sepulchri. La
scena centrale è costituita dai pastori al presepe, completata più tardi dalla
processione dei profeti, dall'adorazione dei re magi, dalla fuga in Egitto, dal
dramma di Erode e dal lamento di Rachele.
● I Pastori -> adorazione davanti alla stalla di Bethlemme
● Rachele, 28 dic. i santi Innocenti martiri->festa dei "pueri" di coro e
di servizio all'altare: i canonici scendevano dai loro stalli al canto del
versetto "Deposuit potentes de sede et exaltavit humiles"
● I Magi, 6 genn. Epifania → Ordo o Officium stellae
Tendenza all'unione in un unico dramma
più lungo preceduto dall'Annuciazione
e dai Profeti di Cristo
17. drammi liturgici / arte popolare
● documentazione Representación de los
volgare esigua Reyes Magos (metà XII)
● possibile opera di ● domande sul significato
occultamento da parte
influenza reciproca dell'astro: richiesta di
delle gerarchie religiose verità
● elementi folclorici / liturgia omelie musica ● accettazione dei doni:
satirici /giocosi / patetici oro / terreno; mirra /
(tragedia-commedia) teatro popolare mortale; incenso / Dio
● monologo di Erode
arte figurativa
18. il “presepe” di Francesco
● TAVOLA BARDI (S. Croce, FI) autore ignoto contiene il
ciclo più dettagliato della vita del santo. Datata 1254-1257
(secondo Chiara Frugoni 1240 dalla Vita Prima)
● Fonte della tavola:
● NON la Legenda maior di Bonaventura da Bagnoregio
(1266)
● 1266 Bonaventura ordine di distruggere ogni altra
biografia di Francesco (ogni convento ne possedeva
almeno una!), ossia quelle scritte da:
Tommaso da Celano, Vita prima, ritrovata nel 1768;
Vita seconda e Trattato dei miracoli (recuperate nel
1806 e 1899)
Giovanni da Parma, ministro dell'ordine dal 1247 al
1257 e sostenitore degli Zelanti, poi Spirituali
Crescenzio da Jesi
La tavola racconta un Francesco diverso da quello che
Bonaventura ha voluto trasmettere
19. Natale di Greccio 1223
Il ruolo della parola e il bambino evocato
tra liturgia e teatro
20. approvazione orale della regola
1210
Innocenzo III concede a Francesco (laico)
la facoltà di predicare (ansia di ortodossia)
21. il mutamento francescano
● Predicazione in città ● Bonaventura, De quinque
festivitatibus pueri Jesu
● Preghiera popolare (1257)
● Jacopone da Todi Stabat
● Preghiera e mater speciosa e altre laudi
meditazione intima (fine XIII secolo)
(borghese) sorretta ● Ubertino da Casale l'Arbor
da testi “propri” vitae crucifixae Jesu (1305)
● Giovanni de' Cauli,
Meditationes vitae Christi
(fine XIII-inizio XIV)
● Raimondo Lullo Liber natalis
parvuli Christi Jesu (1310)
22. Natale a corte
● pochi di dati sul versante
laico e popolare del
Natale
● maggiori notizie per gli
strati sociali elevati (Liber
Solatii 1415 - Decameron
1349/51): banchetti,
musica sacra e profana
● sacre rappresentazioni:
spettacoli che tendono ad
abbandonare le forme
popolari per quelle colte