XIII Lezione - Arabo G.Rammo @ Libera Accademia Romana
Introduzione allo studio della storia - 6
1. Les Annales e
la nuova storia
Corrente di pensiero e di metodologia della ricerca storica espressa
dalla rivista fondata nel 1929 da Marc Bloch e Lucien Febvre,
Annales d'histoire économique et sociale, divenuta nel 1946 dopo
vari mutamenti di titolo Annales. Economies. Sociétés. Civilisation e
dal 1994 Annales. Histoire et sciences sociales.
Caratteristiche:
Storia non événementielle
Srutturalismo
La lunga durata
Storia sociale e comparazione tra società
Storia numerica e seriale
Storia della mentalità
mercoledì 14 novembre 12
2. Fine dell’avvenimento
L’avvenimento i può frantumare in un numeo “n” di
avvenimenti
Non è che l’increspatura della superficie marina che
nasconde correnti più profnode che hanno mutamenti
più lenti (lunga durata)
Si deve guardare alla struttura della società
mercoledì 14 novembre 12
3. Fonti A, B e “n”
Non esistono fonti monumento che “riassumono” il
significato di un epoca, di un evento, di una
individualità o collettività
Le fonti scritte non sono le sole fonti da prendere in
maggiore considerazione rispetto alle altre
Si deve cercare fonti numeriche e seriali: che svelano
le strutture di una società e non sono eccessivamente
inquinate dall’intenzionalità/soggettività
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6. Sono
fonti spazzatura?
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7. Mentalità e microstoria
Benché l’analisi sia complessa, si deve provare ad
indagare la storia della mentalità, che è parte
strutturale di una società umana.
Non esiste una storia maggiore e una
minore. Anche la microstoria può
costituire un utilissimo spiraglio di
comprensione
del passato.
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8. Mutano le “domande”
Storia di genere
Storia delle minoranze (vista dalle)
Storia contemporanea (instant history)
Storia culturale
Strutturalismo
World History
Storia e narrazione
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9. La storia oggi
Se la percezione del passato ha limiti ambigui e mobili.
Se l’oggetto della storia non esiste più e non è riproducibile in
laboratorio.
Se lo storico si limita a suggerire un possibile percorso della
ricostruzione della realtà.
Come si può supporre di raccontare una storia “vera”? Esiste una
storia “vera”?
L'ambito in cui si muove lo storico non é quello del relativismo assoluto e
la sua soggettività incontra un limite, un vincolo epistemologico
saldamente ancorato a quella "ricerca della verità" che è il compito
fondamentale per chiunque faccia ricerca.
Lo storico deve essere al costante inseguimento della verità anche se
quella verità è destinata sempre a sfuggirgli..
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10. Il metodo storico
..inseguire costantemente la "verità"
essere consapevole dei limiti della “domanda”
raccogliere le fonti senza alcuna esclusione a priori, senza
avere alcuna "teoria predeterminata"
verificare le fonti raccolte
selezionarle e farne una gerarchia
interpretarle
stabilire i fatti/fenomeni e renderli intelligibili procedendo a
una loro PERIODIZZAZIONE
mercoledì 14 novembre 12