5. Inconscio « La perfetta chiarezza di tutte le rappresentazioni oniriche, la quale ha come presupposto la fede incondizionata nella loro realtà, ci riporta ad antichi stati dell'umanità, quando l'allucinazione era oltremodo frequente e prendeva intere comunità, interi popoli. Dunque, nel sonno e nel sogno, noi eseguiamo ancora una volta il compito dell'umanità primitiva. » (Friedrich Nietzsche)
32. L'uso della parola I, 1928-29 "Il pensiero è invisibile come il piacere o il dolore. Ma la pittura fa intervenire una difficoltà: c'è il pensiero che vede e che può essere descritto visibilmente". Lettera di Renè Magritte a Michel Foucault, 23 maggio 1966
33.
34. "Nei quadri di Magritte - rileva Suzi Gablik in una celebre monografia - tutto è volto a una specifica crisi di coscienza, nella quale può essere trascesa la limitata evidenza del mondo del senso comune". Sono continuamente sollevati problemi sull'identità relazionale di oggetti e simboli, problemi di somiglianze equivalenti, problemi sull'intera validità del "vedere rappresentativo ".
42. Metodo paranoico critico La persistenza della memoria, 1931 Il tempo meccanico, misurabile con gli orologi, è messo in crisi dalla memoria umana, che del tempo ha una percezione ben diversa. Il tempo scorre secondo metri assolutamente personali, veloce quando si è felici, lento e pesante nella tristezza.