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Associazione Culturale “Museo Piemontese dell’Informatica – MuPIn”
Strada Carignano, 48 – 10024 – Moncalieri (TO) – Italia Codice fiscale: 94064820015
Mobile: +39 333 6892117 – E-mail: info@mupin.it – Web: www.mupin.it
Comunicato Stampa
Sabato 13 – domenica 14 maggio
a bit of [hi]story
DALLA VALVOLA ALLO SMARTPHONE, I COMPUTER CHE HANNO FATTO LA STORIA.
28 ESPOSITORI – 25 INTERVENTI – 5 LABORATORI – EVENTI SPECIALI
PRESSO SPAZIO MRF IN CORSO SETTEMBRINI, 164 - TORINO
Torino, 2 maggio - “A bit of [hi]story” (www.abitofhistory.it), il festival
dell’innovazione organizzato dall’associazione culturale Museo Piemontese
dell’Informatica torna a Torino. L’evento, alla sua seconda edizione, si terrà
presso lo Spazio MRF a Mirafiori il 13 e 14 maggio e coinvolgerà persone,
aziende, istituzioni, speaker e startup in più di trenta attività.
Per Andrea Poltronieri, curatore dell’evento, “è di fondamentale importanza
abbattere il divario digitale della popolazione e invogliare le nuove generazioni ad
avvicinarsi a questi temi”.
L’informatica è una scienza che ha profondamente cambiato le nostre abitudini
ed è una grande opportunità per il nostro futuro. Bisogna conoscerne, però, il
passato, per comprendere il presente e immaginare il futuro. Non possiamo
rimanere fermi al mero utilizzo passivo degli strumenti che essa ci mette a
disposizione.
“Conoscere il passato, per comprendere il presente e immaginare il futuro – spiega
Elia Bellussi, fondatore e presidente del Museo Piemontese dell’Informatica – è
la via per poter vivere attivamente il cambiamento. Con “A bit of [hi]story“, vogliamo
raccontare quali sono stati e quali saranno i piccoli, grandi cambiamenti del quotidiano
dovuti all’uso dell’informatica e delle tecnologie derivate, nella vita di tutti i giorni. Con
“A bit of [hi]story” contribuiremo ad arricchire le attività in ambito educational per le
nuove generazioni”.
2
L’esposizione
Agli albori della rivoluzione informatica di massa, tra gli anni ’70 ed ’80, ogni
modello di personal computer era un oggetto particolare con pregi e difetti. I
primi appassionati erano esperti di elettronica in grado di costruire il proprio
elaboratore e avevano la competenza tecnica necessaria per interfacciarsi con
questa nuova realtà, il Personal Computer.
Fino agli anni ’90, il PC assemblato è rimasto un hobby per appassionati ed
esperti; oggi, invece, i computer sono in gran parte simili tra loro,
l’“architettura” tecnica è ormai standard, a partire dai tablet fino ai
supercomputer. Questa omologazione sta spingendo un numero di persone
sempre maggiore a interessarsi ai “vecchi computer”. Esiste un vasto
“movimento” di appassionati che si cimentano nel recupero e nel restauro di
hardware ultratrentennale, con conseguente fiorire di mostre-mercato.
Il meglio delle collezioni di computer storici da tutta Italia e non solo: non si
tratta di una mostra statica ma di un’occasione per toccare e utilizzare
computer, console da gioco e altro materiale fornito da amatori e associazioni.
L’esposizione sarà anche l’occasione d’incontro tra vecchi e nuovi appassionati.
Saranno presenti, tra gli altri, l’European Society for Computer Preservation
dalla Svizzera, il Museo dell’Informatica Funzionante di Palazzolo Acreide
(Sicilia) ma anche dall’azienda Sistemi, che esporrà la sua collezione privata
appena riallestita per i 40 anni dell’azienda.
In parallelo verrà dato risalto, esponendoli, a progetti di studenti, scuole,
università, startup e aziende che presenteranno prodotti ed elaborati come
quelli del Liceo Artistico Cottini i cui studenti hanno realizzato opere legate alle
donne e alle scienze, di Yamgo che presenta la sua app per il turismo o RecTV
che presenta il suo prototipo di kit per videoriprese e foto. Di particolare
interesse la partecipazione della galleria d’arte Opere Scelte con opere a tema di
artisti di fama internazionale perché l’informatica non è solo qualcosa di freddo
ma è legata anche alle opere d’arte.
Le conferenze
Più di venticinque relatori di fama nazionale e internazionale presenteranno
interventi su molteplici argomenti dalla storia dell’informatica, alle bufale in
rete, alla cultura digitale in generale. Tra gli altri, Paolo Attivissimo
(http://attivissimo.blogspot.it/) parlerà della diffusione in rete di notizie
false, il blogger Alessandro “Dottor Manhattan” Apreda
(http://docmanhattan.blogspot.it/) terrà un intervento sulla diffusione
dell’informatica personale negli anni ‘80, l’autrice di fumetti Sidney Padua
3
(http://sydneypadua.com/) illustrerà la sua opera su Ada Lovelace, Francesco
Lanza (http://www.francescolanza.net/) che racconterà la storia di Internet con
una veste del tutto nuova.
I laboratori
Le nuove generazioni, da subito a contatto con smartphone e device intelligenti
sanno usare quanto li circonda ma non hanno coscienza di ciò. Per queste due
giornate abbiamo pensato a un fitto programma con laboratori di
avvicinamento all’informatica, di coding e di robotica. Iniziamo, sabato
pomeriggio, con il CoderDojo, un movimento senza scopo di lucro, il cui intento
è l’apprendimento del pensiero computazionale per i più piccoli. Nel concreto, i
nostri CoderDojo sono dei laboratori gratuiti di tre ore durante i quali, bambini
e ragazzi, apprendono nozioni basilari di informatica grazie a CS Unplugged,
ovvero attività didattiche sperimentali con cui utilizzeranno carte, corde,
pastelli e tanta attività fisica e grazie a Scratch, un programma che consentirà
loro di creare i primi programmi e videogiochi. Si tratta di un livello
introduttivo per chi non ha avuto ancora esperienze del genere mentre, in
parallelo, si terrà per i più esperti, un laboratorio con cui s’imparerà a gestire la
scheda Arduino tramite Scratch e realizzare piccoli esperimenti di elettronica.
La domenica, invece, viene dedicata a ragazze e ragazzi più grandi, dai 15 anni
in su.
Durante tutta la giornata abbiamo un hackathon organizzato da IBM. Si tratta
di una gara di programmazione riservata alle sole ragazze: dodici ore di full
immersion per realizzare un progetto utilizzando l’intelligenza artificiale
“Watson”. IBM metterà a disposizione alcuni premi come un account su IBM
Watson per le ragazze e 3 giorni di full immersion presso la sede della stessa.
In mattinata abbiamo HotBlack Robotics con un laboratorio di robotica e IoT.
La robotica e Internet of Thinks (Internet delle Cose) sono tematiche molto
importanti che stanno cambiando la vita di tutti i giorni. ROS (Robotic
Operating System) è lo standard de facto della robotica di servizio e sta
diventando una competenza fondamentale nel mercato professionale di
domani.
Tutti, invece, si possono cimentare nel Restart Party. L'evento s’ispira ai
Restart Party di Londra, laboratori itineranti di 3 ore organizzati in spazi
comunitari della città, in cui volontari con competenze tecniche aiutano i
londinesi a riparare e fare manutenzione a prodotti di elettronica di consumo. Il
Restart Party è una risposta convincente a una serie di questioni collegate tra
4
loro: l'ambiente, un utilizzo meno dispendioso ed energivoro delle risorse e un
crescente desiderio di resistere a un consumismo sfrenato.
Eventi speciali d’intrattenimento
La sera del sabato si tengono gli eventi speciali dedicati all’intrattenimento:
spettacoli teatrali, concerti e molto altro.
Se poi volete pranzare o cenare presso l’evento il Birrificio LaVal sarà presente
con proposte per tutti i gusti e piatti pensati apposta per vegetariani e vegani.
Per partecipare alle attività di “a bit of [hi]story” a ingresso limitato, ci si può iscrivere.
Scoprite come visitando il sito: www.abitofhistory.it
L’iniziativa “a bit of [hi]story” del 2017 si svolge nell’ambito delle Settimane
della Scienza ed è organizzato dal Museo Piemontese dell’Informatica, con il
sostegno della Compagnia di San Paolo, in collaborazione con Centro Scienza
Onlus e Torino Nuova Economia. L’evento ha ottenuto il patrocinio della
Regione Piemonte, Città Metropolitana di Torino, Città di Torino,
Circoscrizione 2, Fondazione Torino Smart City, Fondazione Torino Wireless,
Yes4To, Associazione Italiana per l’informatica e il Calcolo Automatico - AICA.
Partner dell’evento sono IBM, Sistemi, Gruppo Consoft, Sunnyvale, Comau,
Synesthesia, Syx, GitHub e StickerMule. Media partner sono: Consorzio Torino
Piemonte Internet Exchange - TopIX, Impact Hub Torino, Chimera Revo,
ZeroMag, The Tips, Mole24, Quotidiano Piemontese, Need For Nerd e Radio
Onde Quadre. Partecipano le seguenti startup: RecTV, Yamgu, AllGoRhythm e
Hackability. Aderiscono il Dipartimento di Informatica dell’Università di
Torino e l’Istituto Superiore Mario Boella.
Ufficio stampa “a bit of [hi]story”
Elia Bellussi – 3336892117
Andrea Poltronieri – 3386974434
info@mupin.it
5
Gli espositori
Museo Piemontese dell’Informatica, Galleria Opere Scelte, European Society for
Computer Preservation, Fondazione Natale Cappellaro, Tecnologicamente Amici
– Laboratorio Museo Ivrea, Museo dell’Informatica Funzionante, Museo
Interattivo di Archeologia Informatica – Verdebinario, Firenze Vintage Bit,
Re.Bit Magazine, Vintage 64, RetroAcademy, BitStory.it, Fondazione
Ultramundum, Alberto Ramasso, Marco Bruno, Fabrizio Perale, Denis
Maggiorotto, Comau, RecTV, Yamgu, Dschola, AllGoRhythm, Liceo Artistico
Renato Cottini, IIS. Amedeo Avogadro, ITIS Pininfarina, Hackability@Polito,
Maio Maiorano, Siro Informatica.
Gli artisti della Galleria Opere Scelte
Federico Luger, Donatella Tassone, Sofia Braga e il collettivo Chmod, composto
da Bruno Armeni, Sofia Braga, Katarina Poklepović, Michele Quadrati, Davide
Bartolomei, Vincenzo Gentile.
I relatori
Alberto Barbero, Alberto Ciaramella, Alberto Crosio, Alessandro Apreda,
Alessandro Mazzei, Andrea Milazzo, Andrea Poltronieri, Antonio Alessio Di
Pinto, Antonio Giudice, Carlo Boccazzi Varotto, Carlo Randone, Christian Racca,
Edoardo Calia, Eleonora Pantò, Ester Liquori, Floriana Filomena Ferrara,
Francesco Lanza, Francesco Sblendorio, Fulvio Ieva, Gabriele Ermacora,
Gastone Garziera, Gianni Mastropaolo, Ilaria Chiesa, Marco Bongi, Marco
Cristianini, Marco Marinacci, Marco Mazzaglia, Marco Ciaramella, Marco
Signoretto, Maria Cecilia Averame, Massimiliano Garruzzo, Paolo Attivissimo,
Petro Tyschtschenko, Roberto Guido, Rosario Antoci, Roberto Bianchi, Silvio
Henin, Simona Vlaic, Sydney Padua.
I partner tecnici per i laboratori
IBM, CoderDojo Torino, Associazione Tesso, Officina Informatica Libera,
WeeeOpen, Triciclo, Soluzioni Inform-Etiche, Restart Party, Gianni
Mastropaolo.
Ufficio stampa “a bit of [hi]story”
Elia Bellussi – 3336892117
Andrea Poltronieri – 3386974434
info@mupin.it

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  • 1. Associazione Culturale “Museo Piemontese dell’Informatica – MuPIn” Strada Carignano, 48 – 10024 – Moncalieri (TO) – Italia Codice fiscale: 94064820015 Mobile: +39 333 6892117 – E-mail: info@mupin.it – Web: www.mupin.it Comunicato Stampa Sabato 13 – domenica 14 maggio a bit of [hi]story DALLA VALVOLA ALLO SMARTPHONE, I COMPUTER CHE HANNO FATTO LA STORIA. 28 ESPOSITORI – 25 INTERVENTI – 5 LABORATORI – EVENTI SPECIALI PRESSO SPAZIO MRF IN CORSO SETTEMBRINI, 164 - TORINO Torino, 2 maggio - “A bit of [hi]story” (www.abitofhistory.it), il festival dell’innovazione organizzato dall’associazione culturale Museo Piemontese dell’Informatica torna a Torino. L’evento, alla sua seconda edizione, si terrà presso lo Spazio MRF a Mirafiori il 13 e 14 maggio e coinvolgerà persone, aziende, istituzioni, speaker e startup in più di trenta attività. Per Andrea Poltronieri, curatore dell’evento, “è di fondamentale importanza abbattere il divario digitale della popolazione e invogliare le nuove generazioni ad avvicinarsi a questi temi”. L’informatica è una scienza che ha profondamente cambiato le nostre abitudini ed è una grande opportunità per il nostro futuro. Bisogna conoscerne, però, il passato, per comprendere il presente e immaginare il futuro. Non possiamo rimanere fermi al mero utilizzo passivo degli strumenti che essa ci mette a disposizione. “Conoscere il passato, per comprendere il presente e immaginare il futuro – spiega Elia Bellussi, fondatore e presidente del Museo Piemontese dell’Informatica – è la via per poter vivere attivamente il cambiamento. Con “A bit of [hi]story“, vogliamo raccontare quali sono stati e quali saranno i piccoli, grandi cambiamenti del quotidiano dovuti all’uso dell’informatica e delle tecnologie derivate, nella vita di tutti i giorni. Con “A bit of [hi]story” contribuiremo ad arricchire le attività in ambito educational per le nuove generazioni”.
  • 2. 2 L’esposizione Agli albori della rivoluzione informatica di massa, tra gli anni ’70 ed ’80, ogni modello di personal computer era un oggetto particolare con pregi e difetti. I primi appassionati erano esperti di elettronica in grado di costruire il proprio elaboratore e avevano la competenza tecnica necessaria per interfacciarsi con questa nuova realtà, il Personal Computer. Fino agli anni ’90, il PC assemblato è rimasto un hobby per appassionati ed esperti; oggi, invece, i computer sono in gran parte simili tra loro, l’“architettura” tecnica è ormai standard, a partire dai tablet fino ai supercomputer. Questa omologazione sta spingendo un numero di persone sempre maggiore a interessarsi ai “vecchi computer”. Esiste un vasto “movimento” di appassionati che si cimentano nel recupero e nel restauro di hardware ultratrentennale, con conseguente fiorire di mostre-mercato. Il meglio delle collezioni di computer storici da tutta Italia e non solo: non si tratta di una mostra statica ma di un’occasione per toccare e utilizzare computer, console da gioco e altro materiale fornito da amatori e associazioni. L’esposizione sarà anche l’occasione d’incontro tra vecchi e nuovi appassionati. Saranno presenti, tra gli altri, l’European Society for Computer Preservation dalla Svizzera, il Museo dell’Informatica Funzionante di Palazzolo Acreide (Sicilia) ma anche dall’azienda Sistemi, che esporrà la sua collezione privata appena riallestita per i 40 anni dell’azienda. In parallelo verrà dato risalto, esponendoli, a progetti di studenti, scuole, università, startup e aziende che presenteranno prodotti ed elaborati come quelli del Liceo Artistico Cottini i cui studenti hanno realizzato opere legate alle donne e alle scienze, di Yamgo che presenta la sua app per il turismo o RecTV che presenta il suo prototipo di kit per videoriprese e foto. Di particolare interesse la partecipazione della galleria d’arte Opere Scelte con opere a tema di artisti di fama internazionale perché l’informatica non è solo qualcosa di freddo ma è legata anche alle opere d’arte. Le conferenze Più di venticinque relatori di fama nazionale e internazionale presenteranno interventi su molteplici argomenti dalla storia dell’informatica, alle bufale in rete, alla cultura digitale in generale. Tra gli altri, Paolo Attivissimo (http://attivissimo.blogspot.it/) parlerà della diffusione in rete di notizie false, il blogger Alessandro “Dottor Manhattan” Apreda (http://docmanhattan.blogspot.it/) terrà un intervento sulla diffusione dell’informatica personale negli anni ‘80, l’autrice di fumetti Sidney Padua
  • 3. 3 (http://sydneypadua.com/) illustrerà la sua opera su Ada Lovelace, Francesco Lanza (http://www.francescolanza.net/) che racconterà la storia di Internet con una veste del tutto nuova. I laboratori Le nuove generazioni, da subito a contatto con smartphone e device intelligenti sanno usare quanto li circonda ma non hanno coscienza di ciò. Per queste due giornate abbiamo pensato a un fitto programma con laboratori di avvicinamento all’informatica, di coding e di robotica. Iniziamo, sabato pomeriggio, con il CoderDojo, un movimento senza scopo di lucro, il cui intento è l’apprendimento del pensiero computazionale per i più piccoli. Nel concreto, i nostri CoderDojo sono dei laboratori gratuiti di tre ore durante i quali, bambini e ragazzi, apprendono nozioni basilari di informatica grazie a CS Unplugged, ovvero attività didattiche sperimentali con cui utilizzeranno carte, corde, pastelli e tanta attività fisica e grazie a Scratch, un programma che consentirà loro di creare i primi programmi e videogiochi. Si tratta di un livello introduttivo per chi non ha avuto ancora esperienze del genere mentre, in parallelo, si terrà per i più esperti, un laboratorio con cui s’imparerà a gestire la scheda Arduino tramite Scratch e realizzare piccoli esperimenti di elettronica. La domenica, invece, viene dedicata a ragazze e ragazzi più grandi, dai 15 anni in su. Durante tutta la giornata abbiamo un hackathon organizzato da IBM. Si tratta di una gara di programmazione riservata alle sole ragazze: dodici ore di full immersion per realizzare un progetto utilizzando l’intelligenza artificiale “Watson”. IBM metterà a disposizione alcuni premi come un account su IBM Watson per le ragazze e 3 giorni di full immersion presso la sede della stessa. In mattinata abbiamo HotBlack Robotics con un laboratorio di robotica e IoT. La robotica e Internet of Thinks (Internet delle Cose) sono tematiche molto importanti che stanno cambiando la vita di tutti i giorni. ROS (Robotic Operating System) è lo standard de facto della robotica di servizio e sta diventando una competenza fondamentale nel mercato professionale di domani. Tutti, invece, si possono cimentare nel Restart Party. L'evento s’ispira ai Restart Party di Londra, laboratori itineranti di 3 ore organizzati in spazi comunitari della città, in cui volontari con competenze tecniche aiutano i londinesi a riparare e fare manutenzione a prodotti di elettronica di consumo. Il Restart Party è una risposta convincente a una serie di questioni collegate tra
  • 4. 4 loro: l'ambiente, un utilizzo meno dispendioso ed energivoro delle risorse e un crescente desiderio di resistere a un consumismo sfrenato. Eventi speciali d’intrattenimento La sera del sabato si tengono gli eventi speciali dedicati all’intrattenimento: spettacoli teatrali, concerti e molto altro. Se poi volete pranzare o cenare presso l’evento il Birrificio LaVal sarà presente con proposte per tutti i gusti e piatti pensati apposta per vegetariani e vegani. Per partecipare alle attività di “a bit of [hi]story” a ingresso limitato, ci si può iscrivere. Scoprite come visitando il sito: www.abitofhistory.it L’iniziativa “a bit of [hi]story” del 2017 si svolge nell’ambito delle Settimane della Scienza ed è organizzato dal Museo Piemontese dell’Informatica, con il sostegno della Compagnia di San Paolo, in collaborazione con Centro Scienza Onlus e Torino Nuova Economia. L’evento ha ottenuto il patrocinio della Regione Piemonte, Città Metropolitana di Torino, Città di Torino, Circoscrizione 2, Fondazione Torino Smart City, Fondazione Torino Wireless, Yes4To, Associazione Italiana per l’informatica e il Calcolo Automatico - AICA. Partner dell’evento sono IBM, Sistemi, Gruppo Consoft, Sunnyvale, Comau, Synesthesia, Syx, GitHub e StickerMule. Media partner sono: Consorzio Torino Piemonte Internet Exchange - TopIX, Impact Hub Torino, Chimera Revo, ZeroMag, The Tips, Mole24, Quotidiano Piemontese, Need For Nerd e Radio Onde Quadre. Partecipano le seguenti startup: RecTV, Yamgu, AllGoRhythm e Hackability. Aderiscono il Dipartimento di Informatica dell’Università di Torino e l’Istituto Superiore Mario Boella. Ufficio stampa “a bit of [hi]story” Elia Bellussi – 3336892117 Andrea Poltronieri – 3386974434 info@mupin.it
  • 5. 5 Gli espositori Museo Piemontese dell’Informatica, Galleria Opere Scelte, European Society for Computer Preservation, Fondazione Natale Cappellaro, Tecnologicamente Amici – Laboratorio Museo Ivrea, Museo dell’Informatica Funzionante, Museo Interattivo di Archeologia Informatica – Verdebinario, Firenze Vintage Bit, Re.Bit Magazine, Vintage 64, RetroAcademy, BitStory.it, Fondazione Ultramundum, Alberto Ramasso, Marco Bruno, Fabrizio Perale, Denis Maggiorotto, Comau, RecTV, Yamgu, Dschola, AllGoRhythm, Liceo Artistico Renato Cottini, IIS. Amedeo Avogadro, ITIS Pininfarina, Hackability@Polito, Maio Maiorano, Siro Informatica. Gli artisti della Galleria Opere Scelte Federico Luger, Donatella Tassone, Sofia Braga e il collettivo Chmod, composto da Bruno Armeni, Sofia Braga, Katarina Poklepović, Michele Quadrati, Davide Bartolomei, Vincenzo Gentile. I relatori Alberto Barbero, Alberto Ciaramella, Alberto Crosio, Alessandro Apreda, Alessandro Mazzei, Andrea Milazzo, Andrea Poltronieri, Antonio Alessio Di Pinto, Antonio Giudice, Carlo Boccazzi Varotto, Carlo Randone, Christian Racca, Edoardo Calia, Eleonora Pantò, Ester Liquori, Floriana Filomena Ferrara, Francesco Lanza, Francesco Sblendorio, Fulvio Ieva, Gabriele Ermacora, Gastone Garziera, Gianni Mastropaolo, Ilaria Chiesa, Marco Bongi, Marco Cristianini, Marco Marinacci, Marco Mazzaglia, Marco Ciaramella, Marco Signoretto, Maria Cecilia Averame, Massimiliano Garruzzo, Paolo Attivissimo, Petro Tyschtschenko, Roberto Guido, Rosario Antoci, Roberto Bianchi, Silvio Henin, Simona Vlaic, Sydney Padua. I partner tecnici per i laboratori IBM, CoderDojo Torino, Associazione Tesso, Officina Informatica Libera, WeeeOpen, Triciclo, Soluzioni Inform-Etiche, Restart Party, Gianni Mastropaolo. Ufficio stampa “a bit of [hi]story” Elia Bellussi – 3336892117 Andrea Poltronieri – 3386974434 info@mupin.it